(Blackfyre @ Jun 8 2008, 09:43 PM) *
Sulle intercettazioni...sono favorevole ad una regolamentazione perchè, francamente, pubblicare le intercettazioni del figlio di Moggi che dice "eh la D'Amico non me l'ha data" è una vergogna. Per il resto il giornalista che pubblica cose che non dovrebbe pubblicare dovrebbe essere multato (pesantemente) e i magistrati dovrebbero usare le intercettazioni non su tutto e tutti ma solo quando è realmente utile farle.
finchè non le fai non puoi mai sapere cosa esce, se questa gente al telefono sono "rozzi" non è colpa del magistrato, certamente lui non l'ha fatto per sentire le porcate che si dicono...le intercettazioni sono una pilastro portante delle indagini taglia quello e azzoppi le indagini.
No, io intendevo che è una vergogna mettere alla gogna delle persone per fatti non inerenti alle intercettazioni. Fatti che, se intercettati, non dovrebbero essere registrati e, se registrati, non dovrebbero comunque arrivare ai giornalisti, cosa che puntualmente succede.
Sbaglio però o spesso le intercettazioni escono ancora a indagine in corso? Quando ancora gli atti non sono stati deposti? Io ricordo di gente che ha saputo di essere indagata dai giornali. Questa mi sembra una violazione grave e non ricordo che siano stati presi provvedimenti in proposito.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Sbaglio però o spesso le intercettazioni escono ancora a indagine in corso? Quando ancora gli atti non sono stati deposti? Io ricordo di gente che ha saputo di essere indagata dai giornali. Questa mi sembra una violazione grave e non ricordo che siano stati presi provvedimenti in proposito.
Sarebbe meglio se ti rispondesse un giurista, però se non sbaglio, una volta che le intercettazioni vengono trascritte e trasmesse ai PM e all'avvocato della difesa quando si affronta la fase istruttoria del processo, finisce la fase di secretazione degli atti. Se dovessero essere pubblicate a fine processo, considerando i tre gradi di giudizio, non sapremmo ancora nulla su molti dei processi di Berlusconi iniziati negli anni '90..
Se invece ti riferisci al fatto che ci possono essere delle fughe di notizia non autorizzate, queste sono un reato e la magistratura ha ampiamente il potere di intervenire, come già sucesso con il giornalista che aveva rapporti diretti con membri del SiSMI.
Anche perché il concetto di privacy va a farsi benedire, se ci si mette a rendere pubbliche qualunque cosa si scopra durante intercettazioni.
Ma difatti esiste una legge sulla privacy, che regola ciò che può essere detto e ciò che invece dovrebbe restare fuori da tv e giornali. Anche in questo caso può essere denunciato l'editore.
Già il solo concetto che intercettazioni non inerenti la causa debbano andare agli atti (o, forse meglio, essendo negli atti siano rese pubbliche) non è che mi trovi molto d'accordo: se non c'entrano con l'inchiesta, per quale motivo tutti dovrebbero esserne messi al corrente?
Perchè il poliziotto che esegue l'intercettazione per dei mesi non può decidere da solo, autonomamente, ciò che serve e ciò che non serve, quindi trasmette tutto ciò che rileva al magistrato. Non mi sembra poi molto difficile da capire. E' solo un motivo pratico di competenze e imparzialità.
Intendo abuso: il fatto che sia un sistema importante non toglie che possa essere abusato.
E quindi il fatto che ci siano giornalisti che per vendere qualche copia in più si mettono a pubblicare i messaggini tra carlo e Camilla, rendono giusto un provvedimento che, se passasse, impedirebbe alla magistratura di compiere il suo lavoro in moltissimi casi? Faremo delle deroghe per questi?
Falso in bilancio?
Reati finanziari?
Corruzione?
Sequestro di persona?
Rapina?
Omicidio?
Stupro di branco?
Per i reati commessi da mafiosi incensurati?
Come ci regoliamo.
Per me, questa legge è una vergogna. La prima del nuovo governo Berlusconi. Se controllate il programma della loggia P2 era più liberale di questo.
Se invece ti riferisci al fatto che ci possono essere delle fughe di notizia non autorizzate, queste sono un reato e la magistratura ha ampiamente il potere di intervenire, come già sucesso con il giornalista che aveva rapporti diretti con membri del SiSMI
Ma in quel caso perché è intervenuto? Di mio, ma non ho seguito molto le vicende, non ricordo tutti questi interventi per fughe di notizie relative a intercettazioni.
Ma difatti esiste una legge sulla privacy, che regola ciò che può essere detto e ciò che invece dovrebbe restare fuori da tv e giornali. Anche in questo caso può essere denunciato l'editore
Non condivido: se quelle intercettazioni finiscono negli atti, e se gli atti sono pubblici, l'editore di cosa può essere accusato? Di aver reso pubblica una cosa pubblica? Ha un che di assurdo... è a monte che quei dati non dovrebbero diventare pubblici, una volta che lo sono... lo sono.
Perchè il poliziotto che esegue l'intercettazione per dei mesi non può decidere da solo, autonomamente, ciò che serve e ciò che non serve, quindi trasmette tutto ciò che rileva al magistrato. Non mi sembra poi molto difficile da capire. E' solo un motivo pratico di competenze e imparzialità
Il che non risponde alla mia domanda: perché tutti dovrebbero esserne messi al corrente? Non renderle pubbliche finché non finisce il processo, e poi vedi cos'è stato rilevante; o non renderle pubbliche e basta. Ma se sono indagato per l'omicidio di mio cognato, che vent'anni da l'abbia chiesta a Miss Italia e lei mi abbia detto di no (o di sí) non c'entra nulla, quindi non ha senso che la cosa divenga di dominio pubblico.
quindi il fatto che ci siano giornalisti che per vendere qualche copia in più si mettono a pubblicare i messaggini tra carlo e Camilla, rendono giusto un provvedimento che, se passasse, impedirebbe alla magistratura di compiere il suo lavoro in moltissimi casi?
Non ho mai detto questo, ma torno a dire che se i giornalisti pubblicano (ossia rendono pubblici) dati già pubblici, non vedo dove sia la colpa. Se pubblicare dati pubblici diventa illegale, allora è legale pubblicare quelli privati?
mah sinceramente il problema che vengano pubblicati fatti che in teoria non dovrebbero esserlo mi pare sinceramente ben poca cosa di fronte alla possibilità che offrono le itnercettazioni per scoprire i crimini di tutti i tipi
certo non è bello che i fatti miei, se sono innocente o se non c'entrano coi miei crimini, siano resi pubblici, ma se è il prezzo da pagare per avere una giustizia efficiente allora mi sembra che sia un prezzo più che equo a fronte dei benefici che le intercettazioni portano
è inutile lamentarsi che la criminalità dilaga se poi si ritiene giusta una legge come quella proposta da berlusconi, certo che se un criminale sa che non verrà scoperto fa quel che gli pare
è inutile lamentarsi che la criminalità dilaga se poi si ritiene giusta una legge come quella proposta da berlusconi, certo che se un criminale sa che non verrà scoperto fa quel che gli pare
giustissimo.
gli italiani sono un popolo irrazionale, si sa... vogliono un poliziotto a ogni porta e le strade pulite e i mezzi pubblici efficienti, ma volgiono anche pagare meno tasse. >_>
vogliono meno disoccupati, più salario e mantenere le ore di lavoro invariate... :figo:
vogliono che la giustizia si efficiente, vogliono limitare lo strapotere della casta e di chi sta realmente dietro la casta, ovvero i grandi industriali e finanzieri ma non permettono le intercettazioni :huh:
bravi. applausi. :figo:
certo non è bello che i fatti miei, se sono innocente o se non c'entrano coi miei crimini, siano resi pubblici, ma se è il prezzo da pagare per avere una giustizia efficiente allora mi sembra che sia un prezzo più che equo a fronte dei benefici che le intercettazioni portano
Lo dici tu a chi si ritrova la vita rovinata, o comunque incasinata, perché fatti totalmente estranei all'oggetto d'inchiesta sono stati resi pubblici? Io non sto dicendo che la legge proposta sia giusta, ma che non ha senso che ogni cosa, che c'entri o no con le indagini, sia resa pubblica; che serva una regolamentazione delle intercettazioni onestamente mi trova d'accordo (e, a quanto ho letto, trova d'accordo anche l'Associazione Nazionale Magistrati, per gli stessi motivi).
Lo dici tu a chi si ritrova la vita rovinata, o comunque incasinata, perché fatti totalmente estranei all'oggetto d'inchiesta sono stati resi pubblici? Io non sto dicendo che la legge proposta sia giusta, ma che non ha senso che ogni cosa, che c'entri o no con le indagini, sia resa pubblica; che serva una regolamentazione delle intercettazioni onestamente mi trova d'accordo (e, a quanto ho letto, trova d'accordo anche l'Associazione Nazionale Magistrati, per gli stessi motivi).
certo son d'accordo su questo, ma tra la situazione attuale e quella auspicata da berlusconi, non ho dubbi su quale sia il male minore
Non condivido: se quelle intercettazioni finiscono negli atti, e se gli atti sono pubblici, l'editore di cosa può essere accusato? Di aver reso pubblica una cosa pubblica? Ha un che di assurdo... è a monte che quei dati non dovrebbero diventare pubblici, una volta che lo sono... lo sono.
sto furor di popolo sulle intercettazioni dove vengono permesse foto sconce tra persone appartate, dovremmo mandare in galera le bizzoche che si raccontano i fatti più scabrosi sulla vita delle persone? se dobbiamo rendere impublicabili le intercettazioni dovremmo perseguire i paparazi, le bizzoche e i guardoni >_>
Né io ho mai detto il contrario :figo: Il punto è che, come detto sopra, a rendere pubblici quei dati non è stato il giornalista.
"Non sarà colpa dei magistrati, ma se i testi escono mi viene il dubbio che almeno parte della responsabilità sia loro"
bha questa frase non poteva farmi pensare altro :figo:
Intendo abuso: il fatto che sia un sistema importante non toglie che possa essere abusato.
portami i dati in cui "noti" questo abuso...
sto furor di popolo sulle intercettazioni dove vengono permesse foto sconce tra persone appartate, dovremmo mandare in galera le bizzoche che si raccontano i fatti più scabrosi sulla vita delle persone? se dobbiamo rendere impublicabili le intercettazioni dovremmo perseguire i paparazi, le bizzoche e i guardoni
A parte che, se non erro, i guardoni sono perseguibili (salvo che ci sia mia responsabilità: se mi spoglio in strada e uno mi guarda...), e a parte la differenza tra un personaggio pubblico e un comune cittadino, non sarà un caso se anche su quello nascono casini. Il fatto è che non c'è senso che la gente rischi di vedersi la vita rovinata o comunque incasinata perché delle cose che nulla c'entravano con l'inchiesta in corso sono state rese pubbliche. Su che criterio? Non mi pare che essere indagati tolga il diritto alla privacy. E anche l'ANM ha fatto le stesse osservazioni...
"Non sarà colpa dei magistrati, ma se i testi escono mi viene il dubbio che almeno parte della responsabilità sia loro"
Se non ricordo male, quella parte di discorso era relativa anche alle fughe di notizie, e a quelle mi riferivo.
portami i dati in cui "noti" questo abuso
E memoria non ricordo, cercherò.
Il punto è che si fa tanto chiasso per un risvolto del provvedimento che (per me) è ampiamente secondario,quando in realta il punto fondamentale è che,se dovesse passare la proposta di Berlusconi,ci ritroveremo con una magistartura paralizzata e incapace di perseguire i criminali.E questo mi pare assurdo,specie se tutto cio arriva da un governo che vince una campagna elettorale sul tema della sicurezza e poi fa leggi che di fatto impediscono la cattura dei criminali (ma solo di quelli "amici",ovviamente).
Se ammazzo una persona senza essere ne un mafioso ne un terrorista,normalmente nelle indagini si mette sotto controllo il mio telefono per controllare se le mie telefonate mi incastrano;questo non si potra piu fare,quindi piu assassini in giro....
Mettiamo il classico caso del sequestro di persona a scopo di estorsione.Di solito si mette sotto controllo il telefono della famiglia, i telefoni delle famiglie amiche, in modo che quando il sequestratore telefona per chiedere il riscatto si risale telefonicamente a lui e spesso lo si acciuffa. Con questo sistema sono stati sgominati moltissimi sequestri e restituiti alle famiglie tantissimi ostaggi. Perfetto. Non si potrà più fare.
Prendiamo il molestatore che telefona, con telefonate oscene, alla ragazza. Tipico caso: la ragazza fa denuncia, mettono il telefono sotto controllo, risalgono al molestatore e il molestatore viene preso. Non si può più fare. Perché? Perché, o il molestatore è un mafioso, un camorrista, un ‘ndranghetista o un terrorista, cosa che di solito non è, oppure niente da fare.
Per non parlare dei reati finanziari che sono in realtà la vera ragione per cui non si vuole più che si utilizzi da parte della magistratura lo strumento delle intercettazioni. E questo è ovvio. Dato che i reati finanziari sono i più nascosti e i più difficili da vedere, non solo non si sa chi li ha commessi, ma non si sa nemmeno chi li abbia commessi.Se non parla quello che ha pagato e non parla quello che ha preso i soldi, la corruzione non si sa. E poi il falso il bilancio, chi lo può notare che un bilancio è falso? Quindi sono i reati che hanno più bisogno di intercettazioni. Bisogna scoprire anche che sono stati commessi, oltre a dover scoprire chi li ha commessi. Anche per questi, silenzio di tomba. Non sapremo mai nulla.
Naturalmente, che cosa succederà? Succederà che i vari Fiorani,Ricucci,Geronzi,Tanzi,Cragnotti ecc. potranno commetterli liberamente. Quando passerà la legge, saranno molte di più le persone che li commetteranno perché a quel punto il rischio di essere scoperti e puniti è zero e quindi noi perderemo ancora più soldi con i reati finanziari di quelli che stiamo perdendo.
E a chi batte sul punto della privacy,vorrei anche ricordare che la Legge sulla Privacy ha una clausola (per me) assolutamente ovvia. Cioè che la privacy può essere tutelata, salvo esigenze di giustizia. Quando ci sono esigenze di scoprire reati e tutelare le vittime di quei reati, la privacy viene meno. Ciascuno di noi rinuncia a un pezzo della sua privatezza per consegnare allo Stato la possibilità di difenderci quando poi viene attaccata, non la nostra privatezza, ma la nostra vita, la nostra incolumità, il nostro patrimonio, i nostri interessi.
>_> :figo: :figo:
veramente la bozza di legge sarebbe l'evitare le intercettazioni al di fuori delle inchieste della magistratura (le intercettazioni generalizzate) e l'evitare che le intercettazioni finiscano più presto sul giornale di turno che non sugli atti ufficiali della magistratura...non mi risulta sia mai stato detto che verranno eliminate le intercettazioni tout court...
E quali intercettazioni "generalizzate"?in Italia,l'unico ente autorizzato ad effettuare intercettazioni è la Magistratura......le terze parti che effettuano registrazioni compiono un reato.
E poi guarda che ti sbagli;Berlusconi ha proprio detto:“divieto assoluto di intercettazioni, salvo per i reati di mafia, di camorra, di ‘ndrangheta, di criminalità organizzata e di terrorismo.Per i giudici che le dispongono al di fuori di questi reati,per gli agenti che poi le realizzano assieme ai gestori telefonici che prestano il loro supporto: cinque anni di galera." Questa la pena massima prevista. Per i giornalisti che le pubblicano, cinque anni di galera anche a loro.Invece di arrestare le persone che vengono intercettate e hanno commesso dei reati, si decide di arrestare coloro che le hanno scoperte e coloro che lo hanno fatto sapere.In più prevede, dice lui, “una forte penalizzazione economica per gli editori che pubblicano questi articoli contenenti intercettazioni”.
>_> :figo: :figo:
veramente la bozza di legge sarebbe l'evitare le intercettazioni al di fuori delle inchieste della magistratura (le intercettazioni generalizzate) e l'evitare che le intercettazioni finiscano più presto sul giornale di turno che non sugli atti ufficiali della magistratura...non mi risulta sia mai stato detto che verranno eliminate le intercettazioni tout court...
Non verranno eliminate, ma verrà ristretto enormemente il sospetto di reato per il quale sarà possibile utilizzarle. Come dice Joramun, per un reato di molestia sessuale il magistrato non potrà più utilizzare lo strumento delle intercettazioni per risalire al colpevole. Ce la potrà fare con altri mezzi, ma non penso, come dice Gasparri, che la cosa costituisca un risparmio. L'uso delle intercettazioni verrà mantenuto solo per sospetto reato di mafia, camorra, 'ndrangheta e terrorismo... E penso sia difficile, per dire, far ricadere un reato stile Tanzi in uno di questi filoni.
Se da una parta abbiamo un abuso di pubblicazione delle intercettazioni, dall'altra la soluzione proposta è assolutamente ridicola.
Possibile che nella lunghissima catena che parte dal poliziotto che intercetta e arriva all'editore che stampa non fosse possibile inserire alcuna legge (a parte che il rispetto di quelle esistenti sarebbe andato anche bene)? Possibile che l'unico modo per evitare la stampa delle intercettazioni sia eliminare le intercettazioni stesse? >_>
Il poliziotto che intercetta deve inviare tutto quello che registra al magistrato competente, che smisterà poi ciò che è probatoriamente utile (o addirittura probatorio, per quanto siano casi rarissimi) da ciò che è inutile. Ciò che è inutile deve andare distrutto. Ciò che utile, una volta caduto il segreto, può e anzi deve essere reso noto all'opinione pubblica.
Ora, se vi sono fughe di notizie prima della fine delle inchieste, oppure se vengono pubblicate intercettazioni non rilevanti per l'inchiesta al termine della stessa, mi aspetterei sanzioni amministrative e magari penali per la "talpa" e per l'editore.
Invece la strada scelta è stata quella di limitare il più possibile il numero di reati per i quali sono possibili le intercettazioni.
La logica che ci sta dietro a me pare assurda: visto che qualcosa, se usato male, è dannoso, vietiamolo sempre. Visto che l'acqua calda scotta, non rendiamo obbligatorie certe precauzioni, ma aboliamo l'acqua calda. :figo:
A me la soluzione proposta dal governo pare illogica, assurda e pericolosa. Chissà, magari dal momento che i rom di solito non si beccano con le intercettazioni e attualmente sono il massimo pericolo per l'Italia, avranno pensato che erano ormai uno strumento inutile... :figo:
PS: prego guardare lo scandalo sanitario del Santa Rita. Se la legge dovesse essere ciò che desidera il Presidente del Consiglio, non sarebbe mai venuto a galla. O lo sarebbe stato molto tempo (e molti pazienti) più tardi. Fate voi...
Se invece ti riferisci al fatto che ci possono essere delle fughe di notizia non autorizzate, queste sono un reato e la magistratura ha ampiamente il potere di intervenire, come già sucesso con il giornalista che aveva rapporti diretti con membri del SiSMIMa in quel caso perché è intervenuto? Di mio, ma non ho seguito molto le vicende, non ricordo tutti questi interventi per fughe di notizie relative a intercettazioni.
Perchè agenti del sismi avevano fornito dei dati ancora coperti da segreto ad un giornalista, perdonami non mi ricordo il nome, che ci aveva scritto dei pezzi. La magistratura ha iniziato a lavorare sugli agenti che avevano passato le notizie
Ma difatti esiste una legge sulla privacy, che regola ciò che può essere detto e ciò che invece dovrebbe restare fuori da tv e giornali. Anche in questo caso può essere denunciato l'editoreNon condivido: se quelle intercettazioni finiscono negli atti, e se gli atti sono pubblici, l'editore di cosa può essere accusato? Di aver reso pubblica una cosa pubblica? Ha un che di assurdo... è a monte che quei dati non dovrebbero diventare pubblici, una volta che lo sono... lo sono.
Anche la residenza di ogni persona è pubblica, conoscendo il nome, ma ciò non vuol dire che debba essere messa in prima pagina. Comunque c'è una normativa sulla privacy e sul trattamento dei dati abbastanza restrittiva rispetto anche agli altri paesi europei:
L'art. 15 del Dlgs. n. 196/2003 (Danni cagionati per effetto del trattamento di dati personali) dice che:
1. Chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell'art. 2050 del codice civile
Quindi se la nostra Camilla si sente imbarazzata per i messaggini apparsi sul giornale può chiedere un risarcimento.
Adesso penso di poterci mettere una croce sull'argomento: "pubblicazione dati personali su giornale"
Non è questo il tema più importante a mio avviso..
Il discorso grave è la limitazione che si vuole fare nell'utilizzo delle intercettazioni e si dice che è per proteggere la privacy solo per farlo sembrare un provvedimento giusto e fatto per i cittadini quando non lo è.
Perchè il poliziotto che esegue l'intercettazione per dei mesi non può decidere da solo, autonomamente, ciò che serve e ciò che non serve, quindi trasmette tutto ciò che rileva al magistrato. Non mi sembra poi molto difficile da capire. E' solo un motivo pratico di competenze e imparzialitàIl che non risponde alla mia domanda: perché tutti dovrebbero esserne messi al corrente? Non renderle pubbliche finché non finisce il processo, e poi vedi cos'è stato rilevante; o non renderle pubbliche e basta. Ma se sono indagato per l'omicidio di mio cognato, che vent'anni da l'abbia chiesta a Miss Italia e lei mi abbia detto di no (o di sí) non c'entra nulla, quindi non ha senso che la cosa divenga di dominio pubblico.
Del cognato che si fa Miss Italia non me ne frega niente, chiaro, e se esce su un giornale posso riderci un giorno, ma poi chiudo il discorso lì.
Se invece si tratta di una telefonata tra Saccà e Berlusconi in cui si svendono veline e attori per far cadere un governo, preferirei saperlo prima che ciò accada. Saccà è stato sospeso dalla RAI grazie a queste intercettazioni, altrimenti stava ancora là a fare quello che gli pareva.
"tutti devono esserne messi al corrente" significa (al massimo) tutti i cronisti di cronaca giudiziaria" perchè io lo saprei solo se uscisse su qualche giornale e se esce su qualche giornale senza avere utilità pubblica al massimo è un Novella 3000..
se invece ha una valenza politica verrà ripreso, per me giustamente, da tutte le testate italiane..
quindi il fatto che ci siano giornalisti che per vendere qualche copia in più si mettono a pubblicare i messaggini tra carlo e Camilla, rendono giusto un provvedimento che, se passasse, impedirebbe alla magistratura di compiere il suo lavoro in moltissimi casi?Non ho mai detto questo, ma torno a dire che se i giornalisti pubblicano (ossia rendono pubblici) dati già pubblici, non vedo dove sia la colpa. Se pubblicare dati pubblici diventa illegale, allora è legale pubblicare quelli privati?
Pubblicare dati personali senza il consenso esplicito con l'intenzione di arrecare danno è punibile dall'attuale normativa.
Si tratta sempre di pena pecuniaria perciò l'ediore si prende il rischio se lo crede giusto.
Quando il valore dell'intercettazione è di pubblica utilità (è il garante che lo decide) i giornali possono pubblicarla senza timore perchè la legge sulla privacy ha una piccola limitazione: la privacy di un cittadino finisce quando si deve assicurare la giustizia.