Fatto proprio di getto, senza riflettere troppo...
Sinistra e libertà: 79%
PRC: 71%
Italia dei Valori: 57%
PD: 54%
FT: 42%
UDC: 37%
PdL: 21,9%
Lega: 21%
Ok gente, ho capito.. meglio intenderci subito prima che si continui su questo fronte. Vogliamo tornare una buona volta IT?
Non ho mai visto così tanto OT come in questa discussione. Occorre trovare con la lente di ingrandimento un intervento inerente al topic negli ultimi tempi.
Vediamo di darci un taglio, d'accordo?
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
la politica in effetti ha poco a che vedere con la xvima legislatura
Sì, in realtà il test sull'orientamento politico sicuramente spiegano meglio la legislatura in corso. D'altra parte se un divorzio è politica..
Ad ogni modo questo non è il parlamento italiano, quindi di norma le regole si seguono. E' così affascinante questa legislatura... parlatene :figo:
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
beh, tra poco ci sono le europee, quindi il mondo politico e i partiti per un po' saranno concentrati su questi temi.
certo non si tratta precisamente di "provvedimenti legislativi adottati dal Parlamento", ma nemmeno la vita privata di Berlusconi lo è, quindi...
vabbè, comunque obbedisco. :figo:
A me sembrava chiaro ormai che questo topic fosse il topic della politica italiana. Non mi sembra affatto OT. Al limite si può anche cambiare il titolo in "Politica italiana", altrimenti dovremmo aprire ogni volta migliaia di topic. :figo:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il problema è un'altro, Sharingan......il divorzio o le beghe personali di qualunque personaggio politico (sia esso Berlusconi o chi che sia) non rientra nell'ambito della "politica italiana"........e la pagina precedente è piena di riferimenti al sopra citato argomento.
Con questo chiudo l'OT in modo, spero, DEFINITIVO.
Buona discussione a tutti. :figo:
Il problema è un'altro, Sharingan......il divorzio o le beghe personali di qualunque personaggio politico (sia esso Berlusconi o chi che sia) non rientra nell'ambito della "politica italiana"........e la pagina precedente è piena di riferimenti al sopra citato argomento.
Con questo chiudo l'OT in modo, spero, DEFINITIVO.
Buona discussione a tutti. :D
Non rientra nella politica italiana? Ieri sera Annozero ha dedicato un'intera puntata all'argomento del divorzio di Berlusconi, ne parlano tutti i tg e i giornali e gli stessi leader politici e Berlusconi stesso è andato a Porta a Porta per spiegare la sua posizione. Non so a me sembra un po' ingenuo dire che non rientra nella politica italiana. Poi mi atterrò alle vostre decisioni e se voi decidete che non è politica amen, però mi pare un po' assurdo. :figo:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Non rientra nella politica italiana? Ieri sera Annozero ha dedicato un'intera puntata all'argomento del divorzio di Berlusconi, ne parlano tutti i tg e i giornali e gli stessi leader politici e Berlusconi stesso è andato a Porta a Porta per spiegare la sua posizione. Non so a me sembra un po' ingenuo dire che non rientra nella politica italiana. Poi mi atterrò alle vostre decisioni e se voi decidete che non è politica amen, però mi pare un po' assurdo. :figo:
Annozero, Porta a porta, Matrix, fanno puntate con argomenti che esulano dalla politica, Sanremo, nuovi programmi tv etc etc, tg e giornali è normale che ne parlino, anche perchè ormai i servizi sulla pandemia sono scontati^^
Adesso un riferimento su questa discussione ci sta anche, visto che comunque parliamo del premier, però trattare solo di questo mi pare eccessivo.
Comunque nessuno vieta di parlarne in una discussione apposita, però nella Locanda eh!! qui su Approdo solo discussioni serie :D -_-
Articolo de La Rondine, il quotidiano degli Italiani in Finlandia :
Dopo il playboy e il prosciutto di Parma le sorti del presidente del consiglio italiano incrociano con l´ennesima gaffe quelle della Finlandia. Questa volta se l´è presa con una chiesetta del 1700, che in Italia passerebbe inosservata, contrariamente alle gnocche finlandesi .
Detti dall´incarnazione e istituzionalizzazione della padanità questi commenti non devono offendere minimamente la Finlandia se non nell´ovvia constatazione della pochezza politico-diplomatica e provincialismo del nostro premier.
Come un pensionato in gita parrocchiale o un non-giovane in vacanza a Sharm il padano ragiona per stereotipi culturali. Finlandia? Freddo, foreste laghi, insomma un ca**o da vedere, gnocche bionde che la danno via come il pane.
La Scandinavia rappresenta la variante ateo-femminista dell´Europa protestante . E´ quel luogo dove i ministri si dimettono perchè non hanno pagato il canone, ma al prezzo di alcolismo, suicidio e decadenza dei valori. E´ la consolazione del MA. E´ L´Italia del “piuttosto che”, l´Italia del meglio ladri che froci e/o senza Dio, che invece di essere decrepita, anacronistica e sotterata dalla storia se ne sta al governo. Magie dell´ateoclericalismo.
Nonostante questa doverosa premessa non posso credere sia un caso se il nostro premier citi ripetutamente la Finlandia e non la Svezia o l´Islanda, che tanto per lui pari sono.
Cos´ha di tanto speciale la Finlandia da essere stata più volte citata dal nostro premier? Il fatto di essere squisitamente antipadana. Al contrario della Svezia, dove il padano collega la ricchezza materiale al degrado morale, di fronte alla sobrietà finlandese al padano saltano gli schemi.
Ma come anche tu come me eri povero ed ora invece di fare il cafone arricchito te ne vai nella foresta a raccogliere le bacche con la laurea?
Il contadino bigotto-stressato non capisce e concepisce il contadino tecnologico-rilassato.
In realtà basta uscire dalle grandi città finlandesi per vedere una padania decementificata con Mercedes di cui non ci si può vantare con nessuno se non con qualche alce di passaggio.
La Finlandia invisibile al turista, che fai i numeri, quella laica e liberal-progressista (ricerca,scuola, design, ingegneria), sta nelle università non tra le betulle!
La vera antipadanità finlandese sta nella sobrietà dei costumi unita alla preparazione culturale della classe dirigente, contrapposta all´emarginazione delle componenti meno competitive in termini culturali del resto del paese.
Questa selezione innaturale (nel senso che spontaneamente una società tenderebbe a produrre risultati opposti) avviene attraverso lo Stato sociale, che usa le tasse di tutti (contadini ultraevangelisti, ma anche laici poliglotti) per produrre una classe dirigente laica, europea, multiculturale e istruita.
L´esatto opposto della Padania e dell´Italia in generale, dove la classe dirigente non è l´espressione dell´élite, ma della provincia e dei suoi miti. Il distaccamento dalla provincia (intesa come stereotipo culturale) e la riproduttività dell´élite urbana in Finlandia sono possibili attraverso l´elargizione di borse di studio attraverso le quali i giovani si emancipano dal contesto scegliendo e non subendo il proprio futuro. In Italia, come diceva Gaber, a preoccupare non è il berlusconismo in sé,ma quello in me. Anche chi non è tradizionalmente di destra ragiona con i miti berlusconiani, usando la logica del “piuttosto che”. Anche chi non è culturalmente di destra (ossimoro), ma vive in un contesto provinciale, vuole il figlio in banca, non un ateo giramondo, vuole un´ informazione poco impegnata, si annoia di fronte a dibattiti impegnati, si irrita quando sente “la civiltà dell´Europa protestante”, gli stanno sul ca**o magistrati, giornalisti e intellettuali. Non gli fanno schifo gli omosessuali e i neri come i fascisti tradizionali, ma non avendone mai conosciuti negli ambienti che frequenta, nobilita la propria pruderia con motivazioni pseudo-religiose. La verità è che non avrebbe argomenti se si dovesse confrontare con le diversità.
Ecco il genio berlusconiano. L´aver dato dignità non solo al suo elettorato, ma anche all´Italia del piuttosto che, snobbata dai salotti della sinistra urbana. Piuttosto dei comunisti mangiapreti, meglio il papi che bacia la mano al papa! Silvio uno di noi, nonostante tutto. Una telecrazia genera mostri. L´Università invece è il depuratore del provincialismo, la dialisi contro la superstizione.
Finlandia e Italia producono entrambi anticorpi. La Finlandia contro il berlusconismo attraverso lo stato sociale e gli investimenti nell´istruzione, l´Italia contro gli intellettuali attraverso il familismo.
In questo senso i due paesi sembrano il negativo di una foto originale. La Finlandia non è un paese per padani, ma magari qualche finlandese emarginato troverebbe in padania il suo paradiso.Berlusconi in Finlandia sarebbe impensabile, in Italia comunque concepibile anche da chi lo disprezza magari perchè ricco e arrogante , non certo per i valori di cui lui è geniale interprete.
solo io ho visto oggi un silviucco drammaticamente invecchiato? >_> sembrava veramente vecchio e sconvolto mentre discuteva della sacrale importanza dela legge alfano...
impensabile che il Capo di Governo di uno Stato di Diritto non si dimetta fino a quando non sarà tutto chiarito per un verso o per l'altro...
ugualmente impensabile che si dimetta...
La frase scandalosa è "riferirò in Parlamento sulla vicenda. «In quella sede - ha spiegato il Cavaliere - dirò finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura"......ciccio il parlamento non è casa tua!
L'arroganza di questo ometto supera ogni limite.........e cosa dovrebbe dire in Parlamento?E per quale motivo i rappresentanti "eletti dal popolo"( >_> ) dovrebbero star lì ad ascoltarlo?
Insomma,ma che cosa deve succedere ancora perchè ci si possa finalmente liberare di questa piaga?Di uno che dice di "non volere una nazione multietnica" (affermazione che a mio avviso è di una gravità 100 volte maggiore rispetto ad una qualsiasi delle affermazion che pronuncerà riguardo al caso Mills)?
Mah......... :unsure: :wacko: :huh:
.....sulle affermazioni circa la stampa e la liberta di informazione mi taccio,perchè dette da lui sono,al più,ridicole....
Insomma,ma che cosa deve succedere ancora perchè ci si possa finalmente liberare di questa piaga?Di uno che dice di "non volere una nazione multietnica"
credo che questa frase in specifico sia stata male interpretata.
credo che nessuno dotato di buon senso "voglia" una nazione mutlietnica, nel senso "creare artificialmente, promuovere" fenomeni come immigrazione extracomunitaria eccetera.
troppi gli svantaggi, troppi i problemi. Sarebbe follia non cercare di arginare e controllare questo fenomeno.
questo intendeva Berlusconi.
poi quel che succede succede, l'immigrazione e la globalizzazione sono fenomeni credo irreversibili, l'Italia è già (poco) multietnica, e non credo che Berlusconi intedenta eliminare o ostacolare il "multietnicismo" già presente.
credo che nessuno dotato di buon senso "voglia" una nazione mutlietnica, nel senso "creare artificialmente, promuovere" fenomeni come immigrazione extracomunitaria eccetera.
A questo punto devo pensare che ci ritroviamo con un presidente del Consiglio molto ignorante, dato che ignora la differenza tra combattere l'immigrazione clandestina,e combattere un graduale passaggio ad una società multietnica.