Sei un grande, Lord Beric.
Sommiamo poi le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio alla recente Fiera di Rho: "non mi ero accorto che così tanti tagli colpivano la scuola privata religiosa; sarà mio preciso dovere far sì che queste scuole vengano protette". È una citazione a memoria, quindi qualche parola sarà differente da quelle pronunciate dal premier, ma il senso è quello.Naturalmente, tutto fa parte di un sofisticatissimo piano di rilancio della scuola pubblica, talmente geniale che evidentemente non riesco a capirlo
Tagliare alle scuole pubbliche e mantenere a quelle private mi pare decisamente assurdo... evito ulteriori commenti :angry:
In effetti qualcosa è stato fatto: è stata abolita la Commissione di Valutazione del merito delle Università. :angry:
Certo, l'aveva fatta Mussi, quindi era senza alcun dubbio una commissione stalinista nonché bolscevica :D , tuttavia sarebbe bastato poco alla Gelmini mandare via i componenti del soviet istituito dal precedente Ministro e sostituirli con altre persone... Mantenendo inalterato lo scopo per cui la commissione era nata.
Invece no.
L'unico strumento usato dallo Stato presente in Italia per la valutazione dell'operato delle Università è stato tolto.
aldilà di ogni valutazione in merito all'effettiva necessità di un tale organismo, a me non risulta sia stato abolito, non fosse altro perchè viene menzionato nel recente decreto-legge 10 novembre 2008, n.180...
Da quale fonte hai appreso la notizia? :figo:
Immagino ti stia riferendo al Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario.
Questo comitato, però, non è quello che dicevo io.
Il CNVSU è nato nel 1999, disciplinato nel 2000, e le sue attività sono articolate in:
- Sperimentazione di un approccio per l'autovalutazione
- Studio per la definizione degli standard su alloggi universitari
- Valutazione dell'efficacia delle attività didattiche
- Analisi occupazionale
- Verifica dei sistemi di valutazione usati nell'università
- Valutazione della gestione dei programmi di mobilità studentesca
Come si vede dal taglio dell'organismo, il "destinatario" naturale della sua opera è l'università stessa, non lo Stato.
Dire che lo Stato terrà conto delle valutazioni espresse da questo organismo fa di certo molto piacere, ma a me pare una soluzione meno appropriata dell'avere un ente specifico che se ne occupi.
Non sono per la moltiplicazione degli enti, ma è chiaro che laddove università e Stato abbiano esigenze contrastanti, questo ente darà risposte da e per il mondo universitario.
Riguardo a dove ho sentito la cosa, un articolo sulla Stampa di diverso tempo fa, dove era intervistato Mussi.
Copia/incolla direttamente dal sito (www.vsi.it):
Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è un organo istituzionale del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Il Comitato è un organo indipendente che interagisce autonomamente con le università e il Ministero, dispone di una segreteria tecnico - amministrativa, di un apposito capitolo di spesa nel bilancio del Ministero e può affidare a gruppi di esperti, enti o società specializzate lo svolgimento di ricerche e studi.
Non capisco cosa tu voglia dire quando sostieni che il destinatario non è lo Stato dal momento che è un organo dello stesso. Sinceramente non conosco la commissione creata da Mussi ma visti i compiti del già esistente CNVSU credo che fosse superfluo...resta, ovviamente sempre fermo il discorso sulla effettiva utilità di un simile organo in relazione al concreto utilizzo dei compiti istituzionali affidatigli.
i solai per le loro specifiche tecniche, soprattutto quelli vecchi, devono essere rifatti ogni 25-30 anni massimo
A questo proposito, leggevo stamattina, purtroppo non riesco a trovare dove, che il controsoffitto crollato era stato controllato o rifatto nel 1990; avete notizie in merito?
i solai per le loro specifiche tecniche, soprattutto quelli vecchi, devono essere rifatti ogni 25-30 anni massimoA questo proposito, leggevo stamattina, purtroppo non riesco a trovare dove, che il controsoffitto crollato era stato controllato o rifatto nel 1990; avete notizie in merito?
Se riesci a trovare esattamente cosa diceva l'articolo sarebbe interessante. Sai anche quando è stata costruita la struttura? Se è stato fatto un collaudo nel '90, dovrebbe avere circa 45-50 anni. Non proprio una struttura recente.
Lord Lupo, intendevo semplicemente dire che la natura delle informazioni estratta dal Comitato mi pare più rivolta alle Università che allo Stato.
Ad esempio: il Comitato valuta i criteri di valutazione. Cioè non valuta la bontà della scelta fatta dall'Università, ma valuta il modo in cui la scelta è stata fatta. Sono due informazioni diverse. Un rettore tirannico ma avveduto che sceglie tutto da solo potrà prendere decisioni migliori di uno democratico ma circondato da incompetenti nel senato accademico. Il criterio di valutazione è migliore nel secondo caso che nel primo, ma la valutazione in sé è migliore nel primo.
Per questa ragione, e anche per altre piccole cose notate sul sito del Comitato, mi sono fatto l'idea che il genere di valutazione che offre questo ente non sia esattamente quella di cui lo Stato avrebbe bisogno.
Il fatto poi che lo Stato crei un ente non implica necessariamente, credo, che sia il destinatario dell'operato di quell'ente.
In ogni caso, se la Gelmini intende richiedere all'ente in questione studi "personalizzati" sulla valutazione degli atenei non posso che essere d'accordo, ma se si limita a utilizzare come criterio di merito gli attuali resoconti, imho è come tentare di misurare una lunghezza con la bilancia.
Aspetterò fiducioso una legge futura che regoli con precisione anche questo aspetto della faccenda. :unsure:
Nel frattempo, trovo lievemente umiliante che mentre l'Inghilterra, senza strepiti e senza clamori, ha varato una legislazione molto ferrea in campo ambientale, regolando severamente i limiti di emissioni, il nostro premier sia recentemente tornato sul tema definendo donchisciotteschi gli obiettivi UE. Questa strenua (e interessata?) difesa di un capitalismo pigro e immobile è un chiaro sintomo, a mio parere, di chiusura e arretratezza culturale, che d'altra parte contraddistingue da sempre (salvo poche fortunate eccezioni) la storia politica, di qualsiasi colore, del nostro paese.
E anche la storia economica...vedi i recenti tagli Alitalia...70% di voli ridotti sul territorio nazionale,Parma e Brindisi senza collegamento aereo con Roma...ragazzi,spero sinceramente che i barrieristi sardi conservino almeno loro il collegamento aereo.Altrimenti,propongo una colletta per comprare un Canadair per portarli qui sul continente quando si fanno i raduni.
Leggo oggi che per sistemare tutti gli edifici scolastici servirebbero tredici miliardi di Euro; per tutti i cinquanta e rotti mila edifici, compresi quelli privati. Per quale motivo lo Stato dovrebbe pagare per mettere a posto gli istituti privati? :unsure:
Lord Lupo, intendevo semplicemente dire che la natura delle informazioni estratta dal Comitato mi pare più rivolta alle Università che allo Stato.
Ad esempio: il Comitato valuta i criteri di valutazione. Cioè non valuta la bontà della scelta fatta dall'Università, ma valuta il modo in cui la scelta è stata fatta. Sono due informazioni diverse. Un rettore tirannico ma avveduto che sceglie tutto da solo potrà prendere decisioni migliori di uno democratico ma circondato da incompetenti nel senato accademico. Il criterio di valutazione è migliore nel secondo caso che nel primo, ma la valutazione in sé è migliore nel primo.
Per questa ragione, e anche per altre piccole cose notate sul sito del Comitato, mi sono fatto l'idea che il genere di valutazione che offre questo ente non sia esattamente quella di cui lo Stato avrebbe bisogno.
Il fatto poi che lo Stato crei un ente non implica necessariamente, credo, che sia il destinatario dell'operato di quell'ente.
In ogni caso, se la Gelmini intende richiedere all'ente in questione studi "personalizzati" sulla valutazione degli atenei non posso che essere d'accordo, ma se si limita a utilizzare come criterio di merito gli attuali resoconti, imho è come tentare di misurare una lunghezza con la bilancia.
Aspetterò fiducioso una legge futura che regoli con precisione anche questo aspetto della faccenda. :unsure:
Ma quello che tu dici lo avevo precisato anch'io facendo salvo (in entrambi i miei post) il discorso sulla effettiva utilità di un tale organismo, anche se i risultati sono indubbiamente rivolti ai tecnici ministeriali...solo che mi era sembrato di capire che tu denigrassi la scelta dell'attuale Governo di abolire la "commissione Mussi" (la chiamo così perchè non so come chiamarla), della quale però non ho ancora capito le funzioni nè le finalità nè i risultati ottenuti fino ad oggi, dando solo per scontato (e qui ci fidiamo di quello che ha detto lo stesso Mussi) che sia stata abolita.
Ora, visto che hai dato un giudizio di merito pensavo conoscessi a fondo la materia e chiedevo lumi, dal momento che io (da ignorante) pensavo che la "commissione Mussi" e il Comitato di valutazione fossero lo stesso organo...
La cosa più assurda della giornata mi è parsa quella riguardante la vittoria di Vladimir Luxuria all'Isola dei Famosi. Sul Corriere hanno anche fatto un'articolo: Link. Possibile che i nostri politici riescano anche a fare una discussione semi-seria sull'Isola dei Famosi? Liberazione ha addirittura fatto una prima pagina con la scritta "Forza Vladimir"! :unsure: Credo che Berlinguer si stia rivoltando nella tomba.
Un'altra cosa interessante è il rifiuto del Comune di Milano di conferire l'Ambrogino d'Oro (massima onoreficenza cittadina) a Biagi. Possibile che l'astio verso questa persona perduri anche dopo la sua morte? Al di là del cattivo gusto di questa decisione qual era esattamente il timore di PdL e Lega nell'assegnare il premio a Biagi??? ^_^
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Che poi la proposta è partita anche da Letizia Moratti...Sarebbe stata l'occasione per una riconciliazione,ma si sa come vanno le cose alla corte...i cortigiani pensano di fare cosa gradita replicando gli atteggiamenti del loro signore...
Oggi Fini ha anche detto che,nel PDL,ci deve essere meno cesarismo e più democrazia interna...chissà a chi si riferiva...
Per i sardi non c'è problema, volano con meridiana o ryanair.
A questo proposito anche meridiana ha avuto una crisi, e si è scoperto che era a causa dell'amministratore delegato che la boicottava a favore di un'altra sua azienda.
Mi chiedo soltanto, visto che non sono esperto in legge, se un comportamento del genere verrà punito, dato che ha avuto ripercussioni anche sui dipendenti.
Ma non nutro grandi speranze.
Ma quello che tu dici lo avevo precisato anch'io facendo salvo (in entrambi i miei post) il discorso sulla effettiva utilità di un tale organismo, anche se i risultati sono indubbiamente rivolti ai tecnici ministeriali...solo che mi era sembrato di capire che tu denigrassi la scelta dell'attuale Governo di abolire la "commissione Mussi" (la chiamo così perchè non so come chiamarla), della quale però non ho ancora capito le funzioni nè le finalità nè i risultati ottenuti fino ad oggi, dando solo per scontato (e qui ci fidiamo di quello che ha detto lo stesso Mussi) che sia stata abolita.
Ora, visto che hai dato un giudizio di merito pensavo conoscessi a fondo la materia e chiedevo lumi, dal momento che io (da ignorante) pensavo che la "commissione Mussi" e il Comitato di valutazione fossero lo stesso organo...
Mi sa che allora mi sono spiegato male. :unsure:
La Commissione Mussi (così siamo fasati sul termine) e il Comitato di Valutazione non sono la stessa cosa.
Il Comitato di Valutazione è quello istituito nel '99 e mai soppresso. È quello le cui informazioni a mio parere non sono adatte al tipo di indagine e valutazione richiesto dalla Gelmini.
Oltre all'esempio riportato nel post precedente, aggiungo il fatto che possono far parte del Comitato elementi provenienti dal mondo universitario; se il Comitato venisse usato non solo come organo consultivo come fatto fino a questo momento, ma come strumento per decidere quali e quanti fondi affidare, sarebbe inevitabile il rischio di conflitti di interesse in materia. Sempre imho, sia chiaro.
La Commissione Mussi invece era stata creata con la Finanziaria 2007 e doveva iniziare il suo lavoro nell'anno scolastico 2008-2009. Era composta da sette elementi, "sette saggi" per usare la comune accezione politica, scelti in modo da garantire al tempo stesso competenza e indipendenza di pensiero. Ora non so come volevano perseguire questo obiettivo, ma ammettendo che avessero trovato un modo per scegliere le persone giuste, scopo della commissione era esattamente quello di valutare la qualità della spesa e il rendimento delle università, in maniera da stilare finanziamenti meritocratici. Esattamente quello che si propone di fare la Gelmini.
Da cui la mia domanda: perché ha sciolto questo ente, già pronto ad entrare in azione, e nato e pensato per lo scopo anche l'attuale Ministro si prefigge? E perché scegliere invece di usare un ente che per composizione e finalità non è (a mio parere) in grado di fornire risposte altrettando valide? Le mie risposte personali sono desolanti: o questo ente viene profondamente riformato, oppure questo riferimento alla regola meritocratica rimarrà semplicemente una delle tante leggi inattuabili di fatto nel nostro Paese.