Commissione di vigilanza RAI. Di Pietro rilancia.Fuori Orlando e Pardi dalla commissione. Adesso tutto è nelle mani di Walter, e in quelle di Villari. Infatti il senatore del PD dice di voler rimanere, nonostante le dimissioni di Orlando. E' stato svelato l'arcano.
Avanti dillo che da li non ti schiodi, manca tanto così.. :)
ma è ovvio che non si schioderà. Prima di tutto è italiano, quindi nella poltrona ci rimarrà finchè non sarà un non-morto o finchè non avrà una poltrona migliore. Poi si è autovotato, quindi sapeva bene il giochino del PDL e si era messo d'accordo prima; quindi il buon walter l'ha preso nel didietro, e Bocchino e i suoi continuano a fare bella figura con la manfrina "noi abbiamo ritirato Pecorella siamo stati democratici voi no" senza che nessuno risponda loro quello che meritano.
Intanto oltralpe D'Alema tira l'ennesimo sospiro di sollievo per il caso Unipol :)
Scusa da quando la UIL sarebbe di destra? Se lo è a me non sembra proprio..
La UIL è ex DC, al massimo sarebbe di centro, ma non conta, puoi sostituire il nome con un'altra sigla confederale, il mio era un nome messo ad esempio.
E intanto oggi Berlusconi ha fatto cucù alla Merkel nascosto dietro una colonna.
Ma un comportamento serio nelle occasioni istituzionali riuscirà mai ad averlo?
E intanto oggi Berlusconi ha fatto cucù alla Merkel nascosto dietro una colonna.
Certo che non è proprio rassicurante essere governati da gente che nelle occasioni istituzionali non perde occasione per sfoggiare giocosi comportamenti infantil-adolescenziali ... specialmente in tempi di recessione come l'attuale viene il dubbio che possa considerare il proprio ruolo come qualcosa di poco serio.
Pare che il contestato nome di Villari sia stato sostituito da quello di Sergio Zavoli. Personalmente sono contenta della scelta.
Zavoli è un'ottima scelta sotto moltissimi aspetti. Diciamo tutti tranne quelli squisitamente politici.
Visto che ho letto svariate critiche a Veltroni per la gestione dell'affaire Orlando-Villari, mi chiederei esattamente quali mosse avreste fatto al suo posto, visti soprattutto i numeri dei parlamentari in Commissione.
Che poi ci sia chi possa percepire sullo stesso piano Pecorella e Orlando... :) Direi che è un po' come dire che Rai3 e Rete4 si compensano. ;) (Prima che ci sia qualcuno che dica davvero che Rai3 e Rete4 si compensano, riporto i dati dell'Antitrust relativi alle Politiche 2006: il tempo elettorale, non istituzionale, del TG3 era diviso 51% Unione, 49% CdL; quello del TG4 era 21% Unione, 79% CdL. Se questa è compensazione, abbiamo idee diverse di compensazione.)
Infine, notizia fresca di mattinata, ecco il nuovo ddl del Ministro Alfano. La giustizia italiana, dopo le limitazioni sulle intercettazioni, il "lodo" (ma perché una cosa sia definita lodo ci vorrebbe un accordo trasversale, quindi il termine è improprio) che porta il suo nome e il "lodo" (vedi sopra) Consolo, prosegue verso il suo luminoso avvenire:
Segnalo che nell'articolo de La Stampa non viene specificato che nel confronto con il precedente ddl Mastella il limite di pena è stato incrementato a 4 anni (contro i 3 del ddl precedente ridotti a 2 in cdm).
Stando a quello che ho potuto evincere dagli articoli, quello che a mio parere è scorretto, e che rende il provvedimento più "forte" del vituperato indulto, è il fatto che il reato, così facendo, viene cancellato, come se non fosse mai commesso. Non resta sulla fedina penale. Io commetto un reato ambientale, una truffa, un falso in bilancio, eseguo un lavoro socialmente utile non come pena alternativa, ma per riscrivere la storia e dire che quel reato non l'ho mai commesso. :wacko:
Mi chiedo precisamente come ci si comporti se la parte lesa è un privato, e se vi debba essere almeno una soglia di valore economico del lavoro socialmente utile tale da ripagare il danno compiuto con il reato che si andrà a cancellare... :wacko:
Vedere competere il PD e il PDL sul piano della strategia politica è un pò come vedere il Gatto e la Volpe che circuiscono Pinocchio.
Va però detto che in questo caso Veltroni non è che potesse fare chissà che:loro avevano proposto il loro candidato,ma il gatto e la Volpe hanno detto "ma noooo.....fai il bravo.....noi abbiamo tolto Pecorella,tu togli Orlando,vienici incontro!".....che poi Pecorella è uno a cui non andrebbe affidata neppure una cerbottana scarica,nessuno lo dice (tantomeno l'ingenuo Pinocchio);il quale Pinocchio nemmeno poteva aspettarsi una manifestazione di prepotenza del livello di quella esercitata dal PDL,che ha votato lo stesso per chi voleva,come se dall'altro lato ci fossero dei pupazzi di pezza,e non i "rappresentanti" politici di oltre il 40% del paese.
Berlusconi ha anche detto che denuncerà Di Pietro per avergli dato del corruttore,forse perchè è modesto e non gli vanno giù i complimenti fatti cosi sfacciatamente.....ovviamente,se dovesse vincere l'eventuale causa,Di Pietro non potra riaversi su Berlusconi,perchè Silvio è protetto dal famoso decreto dei "fantastici quattro"......
Mala tempora...... :) ;) :wacko:
Stando a quello che ho potuto evincere dagli articoli, quello che a mio parere è scorretto, e che rende il provvedimento più "forte" del vituperato indulto, è il fatto che il reato, così facendo, viene cancellato, come se non fosse mai commesso
Quello che mi lascia perplesso in tale cancellazione è la ricorsività: commetto reato, faccio un lavoro socialmente utile, il reato viene cancellato; quindi sono di nuovo incensurato, no? E quindi di nuovo posso usufruire di quella possibilità.
Leggendo gli articoli, non è chiaro se la condizionale venga eliminata ("In un anno 50 mila cittadini incensurati si giocano, dopo la prima condanna, il «bonus» che ognuno di noi ha fin dalla nascita. Col ddl Alfano si cambia: il «bonus» non c'è più ma arriva la possibilità per l'imputato incensurato di chiedere al giudice la sospensione del processo per essere messo in prova"; Corriere della Sera), o se rimanga, però soggetta a lavori socialmente utili ("Il consiglio dei ministri di stamani dovrebbe esaminare un disegno di legge che prevede l'obbligo dei lavori socialmente utili prima di potere accedere alla condizionale o a qualsiasi altro beneficio penitenziario"; La Stampa).
Inoltre, qual è la differenza tra la nuova messa in prova e il vecchio affidamento in prova ("in altri 10 mila casi [ogni anno] si ha diritto all'affidamento in prova, misura alternativa applicabile a pene non superiori ai 3 anni"; La Stampa)?
E' appena terminato il CdM che doveva analizzare il nuovo ddl del ministro Alfano.
Qui trovate le primissime righe battute da Repubblica.
Domanda: se non può diventare un ddl, cosa potrebbero farlo diventare?
Oppure, La Russa intende dire che non può diventare ddl così com'è, e va cambiato qualcosa?
Intanto, Villari è a colloquio con Fini, ma ha già chiarito che non va a dimettersi... Staranno negoziando il suo passaggio dall'altra parte della barricata? :) ;)
/me torna a seppellirsi nella tesi...
E intanto oggi Berlusconi ha fatto cucù alla Merkel nascosto dietro una colonna.Certo che non è proprio rassicurante essere governati da gente che nelle occasioni istituzionali non perde occasione per sfoggiare giocosi comportamenti infantil-adolescenziali ... specialmente in tempi di recessione come l'attuale viene il dubbio che possa considerare il proprio ruolo come qualcosa di poco serio.
Questa volta non mi sembra niente di che. Se le gaffe internazionali di Berlusconi si limitassero solo a questo non ci sarebbe niente di male.
Visto che ho letto svariate critiche a Veltroni per la gestione dell'affaire Orlando-Villari, mi chiederei esattamente quali mosse avreste fatto al suo posto, visti soprattutto i numeri dei parlamentari in Commissione.
Una volta eletto Villari, Veltroni poteva fare poco. Però io avrei scaricato Orlando prima e avrei proposto un'altro.
coni ha anche detto che denuncerà Di Pietro per avergli dato del corruttore,forse perchè è modesto e non gli vanno giù i complimenti fatti cosi sfacciatamente.....ovviamente,se dovesse vincere l'eventuale causa,Di Pietro non potra riaversi su Berlusconi,perchè Silvio è protetto dal famoso decreto dei "fantastici i.
"......
Se Di Pietro mi avesse detto questo l'avrei denunciato al volo.
E' appena terminato il CdM che doveva analizzare il nuovo ddl del ministro Alfano.
Qui trovate le primissime righe battute da Repubblica.
Domanda: se non può diventare un ddl, cosa potrebbero farlo diventare?
Oppure, La Russa intende dire che non può diventare ddl così com'è, e va cambiato qualcosa?
Intanto, Villari è a colloquio con Fini, ma ha già chiarito che non va a dimettersi... Staranno negoziando il suo passaggio dall'altra parte della barricata? :) ;)
/me torna a seppellirsi nella tesi...
Credo che in qualche modo lo cambieranno per levare la parte più vergognosa.
Villari credo sia spacciato. Oramai non lo vuole più nessuno. Il PdL non se ne fa più niente di lui. Se non si dimette sarebbe quasi comico.
Zavoli è un'ottima scelta sotto moltissimi aspetti. Diciamo tutti tranne quelli squisitamente politici.
Visto come stava finendo è di certo meglio così, certo che la gerontocrazia non ha più limiti: 85 anni....
Che poi ci sia chi possa percepire sullo stesso piano Pecorella e Orlando...
Non è questione di metterli sullo stesso piano in senso morale, ma che la vicenda aveva assunto questi tratti: via Orlando=via Pecorella. E Veltroni pareva d'accordo.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
"Di Pietro? Sì che mi piacerebbe averlo con me, come ministro" (Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo Show, 22 febbraio 1994).
"E' in corso a Roma, secondo quanto ha appreso l'Ansa, un incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Silvio Berlusconi e il giudice Antonio Di Pietro" (Ansa, 7 maggio 1994, ore 14.53).
"'Ho fatto presente che non potrò accettare il pur prestigioso incarico di ministro'. Lo ha affermato il giudice Antonio Di Pietro conversando con i giornalisti al termine dell'incontro con Silvio Berlusconi. 'Ho avuto l'onore di incontrare il presidente del Consiglio incaricato - ha fra l'altro detto Di Pietro - al quale ho confermato che in questo momento ritengo doveroso rimanere al fianco dei colleghi della Procura di Milano per portare a compimento il lavoro iniziato. Coerentemente ho fatto presente che non potrò accettare l'incarico di ministro dell'Interno... All'on. Berlusconi ho formulato i miei auguri affinché possa svolgere questo lavoro con serenità e possa conseguire i risultati sperati nell'interesse del Paese'. Di Pietro ha infine reso noto che stava per rientrare alla Procura di Milano" (Ansa, 7 maggio 1994, ore 15.37).
"Avevo una rosa, ora è caduto un petalo e mi restano le spine" .(Silvio Berlusconi, dopo il no di Di Pietro, 7 maggio 1994)
"Eh, se Di Pietro avesse dato retta a me e fosse entrato nel mio governo..." (Silvio Berlusconi, dopo le dimissioni di Di Pietro dal pool Mani Pulite, 7 dicembre 1994)
"Non ho mai offerto a Di Pietro il ministero dell'Interno. Di Pietro mi fa orrore perché sbatteva in galera gli innocenti" (Silvio Berlusconi, 10 aprile 2008).
"E' vero che nel 1994 ho chiesto di incontare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l'ho saputo ho subito cambiato idea" (Silvio Berlusconi, Ballarò, Rai3, 18 novembre 2008. Per la cronaca, le uniche persone arrestate su richiesta di Di Pietro dopo l'incontro con Berlusconi del 7 maggio 1994 erano alcuni imprenditori e finanzieri per l'inchiesta sulle tangenti alla Guiardia di Finanza, conclusasi con una raffica di condanne e patteggiamenti. Di Pietro si dimise dal pool Mani Pulite il 6 dicembre di quell'anno).
(19 novembre 2008)
Quello che mi lascia perplesso in tale cancellazione è la ricorsività: commetto reato, faccio un lavoro socialmente utile, il reato viene cancellato; quindi sono di nuovo incensurato, no? E quindi di nuovo posso usufruire di quella possibilità.Leggendo gli articoli, non è chiaro se la condizionale venga eliminata ("In un anno 50 mila cittadini incensurati si giocano, dopo la prima condanna, il «bonus» che ognuno di noi ha fin dalla nascita. Col ddl Alfano si cambia: il «bonus» non c'è più ma arriva la possibilità per l'imputato incensurato di chiedere al giudice la sospensione del processo per essere messo in prova"; Corriere della Sera), o se rimanga, però soggetta a lavori socialmente utili ("Il consiglio dei ministri di stamani dovrebbe esaminare un disegno di legge che prevede l'obbligo dei lavori socialmente utili prima di potere accedere alla condizionale o a qualsiasi altro beneficio penitenziario"; La Stampa).
Inoltre, qual è la differenza tra la nuova messa in prova e il vecchio affidamento in prova ("in altri 10 mila casi [ogni anno] si ha diritto all'affidamento in prova, misura alternativa applicabile a pene non superiori ai 3 anni"; La Stampa)?
Aggiungo un paio di considerazioni a quanto detto: se come detto qui si tratta di un lavoro socialmente utile in cambio della condizionale, il discorso sarebbe già diverso. Ma, anche nell'ipotesi altrove fatta, mi è venuto un dubbio: si tratterebbe di cancellazione del reato? Mi spiego: a quanto ho capito, il processo verrebbe sospeso, o magari nemmeno inziato ("sarà possibile chiedere al giudice di sospendere il dibattimento"; inoltre, il presidente dell'ANM ha detto che "La messa alla prova riduce [...] il numero di processi"), e dopo il lavoro da parte dell'imputato e le verifiche da parte di chi di dovere verrebbe chiuso, senza arrivare alla sentenza. A questo punto... il reato non è cancellato, nel senso che, non essendoci stata una condanna, non si può dire che la persona lo abbia commesso, quindi non glielo si può aggiungere sulla fedina penale. Ho l'impressione che un discorso volto a non far arrivare alla sentenza porti necessariamente con sé il non segnare il reato sulla fedina (salvo inserire che l'imputato, per usufruire di quella possibilità, debba ammettere la sua colpevolezza; ma significherebbe togliere tale possibilità a chi, innocente, la preferirebbe comunque al rischio di finire in carcere e alle lungaggini e ai costi processuali).
coni ha anche detto che denuncerà Di Pietro per avergli dato del corruttore,forse perchè è modesto e non gli vanno giù i complimenti fatti cosi sfacciatamente.....ovviamente,se dovesse vincere l'eventuale causa,Di Pietro non potra riaversi su Berlusconi,perchè Silvio è protetto dal famoso decreto dei "fantastici i.
"......
Se Di Pietro mi avesse detto questo l'avrei denunciato al volo.
Corruttore politico per l'esattezza, se ci soffermiamo su questo termine gli estremi, ci sono...De Gregorio, politico eletto con i voti dell'IDV, passa al centro destra con una "tangente" legale e documentabile, ma politicamente e moralmente inaccettabile, che Berlusconi paga al futuro partitino di de gragorio "italiani nel mondo", pari a 700000 euro e una poltrona alla difesa; oppure il processo, ormai bloccato grazie al lodo schifani, a Napoli, dove Berlusconi è accusato di aver tentato di corrompere alcuni politici, eletti nel centro sinistra (Randazzo e Pollastri), pagandoli la futura campagna elettorale.
Poi scopro che Berlusconi promise a Mastella ben 10 deputati eletti con i voti del pdl più quelli che mastella sarebbero riusciti a far eleggere, per poi ritirarsi una volta che lega e An dissero il proprio no.
"1-Riccardo villari non lo conosco e non lo mai incontrato ne prima ne dopo la sua elezione
2-Non ho mai chiesto un appuntamento all'onoreole Orlando mi è stato proposto di incontrarlo da un deputato di forza italia
3-E' vero che nel 1994 ho chiesto di incontare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l'ho saputo ho subito cambiato idea.
Invito l'onorevole di pietro a fare il proprio dovere, deve andare dai magistrati e denunciarmi se non lo farà lui lo farò io e lo denuncierò per calunnia"
Questa è la telefonata di berlusconi, in cui si smerda da solo, ammettendo di aver conosciutio e incontrato di pietro e di avergli offerto il posto di ministro, giustificandosi che non sapeva le sue colpe, ma dimenticandosi però che lo chiamò un altra volta, quasi un'anno dopo, per la stessa intifica richiesta.
Ammette che un suo deputato voleva farlo incontrare con orlando, con la solita tattica sperimentata in precedenza, ma quest'ultimo rifiutò.
Ora pensare che Villari sia stato "comprato" da berlusconi non è un pensiero troppo irreale sia guardando i precedenti sia perchè è stato eletto con il principale aiuto del centrodestra.
Del passato partito fascista, a memoria almeno nella posizione assunta dalla Cassazione; quella parola non è trascurabile, perché anche qui sul forum è stato fatto notare, da un avvocato (mi pare Lord Lupo), come di fatto potrebbe rendere impossibile l'applicazione, visto che per essere il passato partito fascista dovrebbe essere uguale.
le interpretazioni della Cassazione sono soggette a cambiare spesso.. cmq la costituzione dice il DISCIOLTO partito fascista, il che è ben diverso. ricostituirlo su basi nuove ma decisamente simili potrebbe già rientrare nella fattispecie in questione...
Aggiungo un paio di considerazioni a quanto detto: se come detto qui si tratta di un lavoro socialmente utile in cambio della condizionale, il discorso sarebbe già diverso. Ma, anche nell'ipotesi altrove fatta, mi è venuto un dubbio: si tratterebbe di cancellazione del reato? Mi spiego: a quanto ho capito, il processo verrebbe sospeso, o magari nemmeno inziato ("sarà possibile chiedere al giudice di sospendere il dibattimento"; inoltre, il presidente dell'ANM ha detto che "La messa alla prova riduce [...] il numero di processi"), e dopo il lavoro da parte dell'imputato e le verifiche da parte di chi di dovere verrebbe chiuso, senza arrivare alla sentenza. A questo punto... il reato non è cancellato, nel senso che, non essendoci stata una condanna, non si può dire che la persona lo abbia commesso, quindi non glielo si può aggiungere sulla fedina penale. Ho l'impressione che un discorso volto a non far arrivare alla sentenza porti necessariamente con sé il non segnare il reato sulla fedina (salvo inserire che l'imputato, per usufruire di quella possibilità, debba ammettere la sua colpevolezza; ma significherebbe togliere tale possibilità a chi, innocente, la preferirebbe comunque al rischio di finire in carcere e alle lungaggini e ai costi processuali).
non ho seguito bene la vicenda, ma da quel che leggo da te mi sembra che il ddl voglia riproporre per i maggiorenni quella che è la disciplina del processo minorile, che imho già di per sè è inadatta. in sostanza hai ragione, con la messa alla prova il processo può essere sospeso se già in fase dibattimentale, o addirittura non iniziare se la messa alla prova è disposta in fase di udienza preliminare. c'è però da considerare una cosa: il numero di processi di certo diminuisce, ma non è che il reato non esiste o viene cancellato, e nemmeno la persona in questioe può dirsi incensurata. infatti nel casellario potrebbe apparire, a meno di dispositivo contario del giudice, il provvedimento di messa alla prova, e cmq il reato esiste eccome. infatti la messa alla prova è conseguenza del reato, tra i cui presupposti c'è, semplificando un poco, proprio la colpevolezza (dico semplificando perchè non è proprio così in teoria). inoltre, se dopo il provvedimento di prova superato, il reo commette un nuovo reato, si applica un'aggravante.
nel caso di un innocente che usufruisce dell'istituto in questione, è caso raro, in effetti, anche perchè chi è innocente non solo vuole che tale innocenza venga dichiarata dal giudice, ma addirittura lo vuole con un processo ordinario, non con riti alternativi.
Su Zavoli leggo da Wikipedia
"Debutta nel 1943 sul periodico studentesco fascista riminese Testa di Ponte, esaltando il «grande momento» del regime e la fiducia nel futuro voluto dal duce: «arriveremo!». Il poeta Elio Ferrari ha scritto: «A Rimini chi non lo vedeva in divisa e con il mitra a tracolla (teste Stelio Urbinati) pure alla colonia Montalti?», sede del fascio repubblichino." fonte "La Gazzetta di Rimini", 21 ottobre 1989
ppoi leggo su messaggero
zavoli era un antifascista >_> ^_^ dov'è la verità? vabbè che di giornalisti cortigiani, l'italia ne è stata sempre piena..ma mi sta venendo il votastomaco
Dario Fo è stato Repubblichino a Salò... il vento cambia per tanta gente, non dovremmo stupirci.