io invece credo l'esatto opposto... solo un aristocrazia (che sia di sangue, o di dollari, o di cultura e intelligenza) può governare stabilmente ed efficaciemente un paese (e per stabilmente intendo secoli)
ho votato i carolingi, soprattutto perchè carlo magno è stato il primo vero imperatore post romano. per il resto, mi importa poco... :D
io invece credo l'esatto opposto... solo un aristocrazia (che sia di sangue, o di dollari, o di cultura e intelligenza) può governare stabilmente ed efficaciemente un paese (e per stabilmente intendo secoli)
quoto anch?io....nell'antichità le aristocrazie grazie al cielo avevano membri che possedevano quasi tutte queste caratteristiche, mentre ora ci si deve rassegnare a solo una o due....
io invece credo l'esatto opposto... solo un aristocrazia (che sia di sangue, o di dollari, o di cultura e intelligenza) può governare stabilmente ed efficaciemente un paese (e per stabilmente intendo secoli)
quoto anch?io....nell'antichità le aristocrazie grazie al cielo avevano membri che possedevano quasi tutte queste caratteristiche, mentre ora ci si deve rassegnare a solo una o due....
peccato che l'aristocrazia mostri, alla fine, sempre il suo lato peggiore. per ogni grande personaggio, o re, ci sono dozzine di nullità complete che lo seguono, e che non possono essere rimosse finchè non hanno il buongusto di schiattare. perlomeno, in democrazia si può scegliere col voto
Beh, anche la democrazia produce nullità, solo che in democrazia un grande può venire anche deposto.
Beh, anche la democrazia produce nullità, solo che in democrazia un grande può venire anche deposto.
Rarissimo che i grandi vengano deposti in democrazia. Se valgono veramente ce la fanno.
Comunque le forme di monarchia costituzionale non sono male. Il sovrano è una figura piuttosto esterna con pochissima influenza nella politica. Ma nello stesso tempo è utile come pacificatore del Paese e come estremo ancoraggio alla tradizione.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Le forme di fusione tra monarchia e democrazia in vero si sono rivelate una formula molto solida....
il che è semplicemente una democrazia parlamentare con un diverso nome...
cmq, mi riferivo all'aristocrazia. l'aristocrazia è il peggior metodo di governo della storia, semplicemente perchè si cristallizza subito e di fatto impedisce la mobilità sociale, oltretutto togliendo al popolo quella libertà di scelta che dovrebbe avere.
cmq non fraintendete, non penso alla democrazia come un valore assoluto. anzi ci sono posti dove semplicemente non funziona, per vari motivi.
come ci sono momenti e luoghi dove l'aristocrazia è la formula più azzeccata
Altro... Ovviamente Merovingi
continuo a ritenere che abbiate una visione troppo romantica dell'aristocrazia, quella in senso classico. purtroppo, poi platone con quelle idee sulla politica (che ovviamente si è guardato bene dal mettere in atto) ha prodotto una concezione dell'aristocrazia che è quanto di più lontano dalla realtà si possa avere.
in ogni caso, teniamo presente che ogni forma di governo è aristocratica, a ben vedere. semplicemente, in democrazia c'è più ricambio all'interno della classe dirigente, per il banale fatto che la carica è a tempo.
continuo a ritenere che abbiate una visione troppo romantica dell'aristocrazia, quella in senso classico. purtroppo, poi platone con quelle idee sulla politica (che ovviamente si è guardato bene dal mettere in atto) ha prodotto una concezione dell'aristocrazia che è quanto di più lontano dalla realtà si possa avere.
in ogni caso, teniamo presente che ogni forma di governo è aristocratica, a ben vedere. semplicemente, in democrazia c'è più ricambio all'interno della classe dirigente, per il banale fatto che la carica è a tempo.
Ho capito ma è un fatto che ha rivestito un ruolo importante. Certo sono felice che la monarchia assoluta sia stata spazzata via dalla democrazia (in Occidente più che altro) ma per anni era perfettamente plausibile con l'epoca. E comunque c'è aristocratico e aristocratico. Lo sviluppo della borghesia segna la sua caduta.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
il ruolo dell'aristocrazia nella storia è indiscutibile, sotto ogni aspetto, di qualunque segno.
ma, ripeto la forma di governo aristocratico (rectius, oligarchico), è la forma meno efficiente di governo. tendenzialmente è una classe dirigente predatoria e, spesso, parassitaria, che non rispetta la dignità della persona socialmente inferiore, al punto che in molti casi gli aristocratici erano di fatto proprietari dei popolani (e sto parlando di occidente, non di marte). la logica naturale dell'oligarchia è la guerra, specialmente allo scopo di arricchirsi predando una provincia, o impadronendosi di risorse altrui.
le moderne dittature non sono propriamente aristocrazie, ma governi strutturalmente monocratici e familiari, che tendono a scomparire alla morte del dittatore. e cmq, anche in qst caso, le dittature tendono a promuovere azioni predatorie a danno dei vicini per impadronirsi di risorse.
da qst punto di vista, la democrazia è meno aggressiva, sebbene poi sia un'ologarchia in senso "debole".
il ruolo dell'aristocrazia nella storia è indiscutibile, sotto ogni aspetto, di qualunque segno.
ma, ripeto la forma di governo aristocratico (rectius, oligarchico), è la forma meno efficiente di governo. tendenzialmente è una classe dirigente predatoria e, spesso, parassitaria, che non rispetta la dignità della persona socialmente inferiore, al punto che in molti casi gli aristocratici erano di fatto proprietari dei popolani (e sto parlando di occidente, non di marte). la logica naturale dell'oligarchia è la guerra, specialmente allo scopo di arricchirsi predando una provincia, o impadronendosi di risorse altrui.
le moderne dittature non sono propriamente aristocrazie, ma governi strutturalmente monocratici e familiari, che tendono a scomparire alla morte del dittatore. e cmq, anche in qst caso, le dittature tendono a promuovere azioni predatorie a danno dei vicini per impadronirsi di risorse.
da qst punto di vista, la democrazia è meno aggressiva, sebbene poi sia un'ologarchia in senso "debole".
Ma certo. Quello che dici è condivisibile in tutto. Solo la scala di valori su cui l'aristocrazia regnava era veramente diversa da quella attuale. Soprattutto la concezione di un'ordine gerarchico stabilito dal "colore" del sangue era un concetto molto forte.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ho votato Hohenstaufen: a mio parere, questo Casato ebbe molte personalità di primo piano (notissimi Federico I, Federico II e Manfredi), ed in generale tutti gli Imperatori di questa linea furono buoni sovrani; nella semplicità di questi fatti, mi pare risultare migliore di altre Casate magari più longeve ma aventi vistose "mele marce".
il ruolo dell'aristocrazia nella storia è indiscutibile, sotto ogni aspetto, di qualunque segno.
ma, ripeto la forma di governo aristocratico (rectius, oligarchico), è la forma meno efficiente di governo. tendenzialmente è una classe dirigente predatoria e, spesso, parassitaria, che non rispetta la dignità della persona socialmente inferiore, al punto che in molti casi gli aristocratici erano di fatto proprietari dei popolani (e sto parlando di occidente, non di marte). la logica naturale dell'oligarchia è la guerra, specialmente allo scopo di arricchirsi predando una provincia, o impadronendosi di risorse altrui.
le moderne dittature non sono propriamente aristocrazie, ma governi strutturalmente monocratici e familiari, che tendono a scomparire alla morte del dittatore. e cmq, anche in qst caso, le dittature tendono a promuovere azioni predatorie a danno dei vicini per impadronirsi di risorse.
da qst punto di vista, la democrazia è meno aggressiva, sebbene poi sia un'ologarchia in senso "debole".
A mio vedere, invece, l'oligarchia è relativamente più vicina al popolo di una monarchia assoluta: a parte il fatto che il potere collegiale mitiga l'asprezza delle decisioni di tipo regio (uno solo al comando), gli esempi delle oligarchie greche non li vedo affatto negativi, mentre quella più nota del medioevo, la Signoria veneziana, mi pare sia stata considerata addiritura all'avanguardia coi tempi nel campo sociale.