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Commenti sul libro che ho appena letto....
P di Polgara
creato il 18 gennaio 2008

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Guardiano della notte
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Inviato il 24 giugno 2009 2:04

Ho terminato alcuni giorni fa "Sabriel", di Garth Nix. Si tratta del primo volume di una trilogia fantasy,che comprende i seguent "Lirael" e "Abhorsen" (che recensirò non appena mi arriveranno i libri ordinati...).

Il soggetto è classico (giovane ragazza dotata di grandi poteri,parte per una quest che la farà maturare e la porterà a lottare per salvare il mondo),come pure alcuni dei personaggi (uno su tutti Petrus) e dei luoghi (la casa di Abhorsen, Ancelterra/Antico Reame/Muro che ricordano pesantemente Inghilterra/Scozia/Vallo di Adriano).

Tuttavia,vi sono diversi elementi che rendono l'opera originale e interessante, a cominciare dalla stessa protagonista,che non è solamente una valida maga della Carta (la magia "ufficiale" di quel mondo),ma anche una negromante di grande potere.Proprio l'organizzazione della magia è la cosa più affascinante di questa ambientazione,perchè si intuisce un sostanziale bipolarismo,tra la magia della Carta da una parte (riconosciuta,accettata, basata sulla parola e la scrittura) e la Libera magia dall'altra (misteriosa, temuta, basata sulla volontà e il sangue),con differenze ma anche punti di contatto. Punti come il Regno dei Morti, i cui Livelli e le cui creature vengono però appena accennati. Così come poco approfondito è il personaggio di Moggett, il gatto parlante (in realtà ben altro,come capisce la giovane Sabriel fin da subito) che accompagna la ragazza.

Si sente che questo è il primo volume di una trilogia,perchè diverse cose vengono appena mostrate (lo strano potere di Petrus),giusto per stuzzicare l'appetito o per concedere un rapido assaggio. Del resto,per un libro di 352 pagine (versione economica della TEA),la rapidità può andar bene. Linguaggio e stile sono semplici, con i risultati migliori raggiunti nelle scene di contatto col Regno dei Morti e nei momenti "felini" di Moggett.

In definitiva,un libro che mi sento di consigliare,anche se per dare un giudizio completo sarà necessario leggere gli altri due.



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
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Neshira
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Guardiani della Notte

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Inviato il 24 giugno 2009 9:55

I due successivi sono migliori, proprio perchè sviluppano meglio tutti i punti che hai indicato tu (Morti, conflitto tra le magie e ...Mogget!! ) >_>.

E anche perchè i personaggi futuri saranno un pochino meno banali.

In media a me è sembrata una trilogia buona ma non eccezionale, e avverto che ai 'cattivisti' e agli amanti del real-fantasy farebbe probabilmente schifo: è piuttosto leggera e ottimista come tono.


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Maynard
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Inviato il 24 giugno 2009 19:46

Terminato Uomini che odiano le donne, il thriller di Stieg Larsson best sellers globale. Devo dire che l'ho divorato...trama intrigante, personaggi carismatici, stile semplice e scorrevole. Lettura non troppo impegnativa ma di sicuro impatto. Forse non è un capolavoro di stile e neppure di originalità, ma ha il grande pregio di catturare.

Se cercate un libro da leggere sotto l'ombrellone, questo fa per voi. Ma se vi prende come ha preso me vi avverto che sotto l'ombrellone ci passerete parecchio tempo, mentre gli altri sono a divertirsi...


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xaytar
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Inviato il 26 giugno 2009 11:30

Ho appena finito di leggere Acque Oscure, una raccolta di Evangelisti della neonata collana Epyx della mondadori.

 

I racconti sono un pò acerbi... ma, diamine, perchè Evangelisti non gode della fama che merita? Questo qui è uno SCRITTORE italiano, nel vero senso della parola, non un monnezziere <img alt=" />

Ricopio parte del commento che ho fatto nel mio blog:

 

"Voto altissimo per una raccolta di racconti che sicuramente non fanno parte della sua migliore produzione, ma ne manifestano la poetica, la cultura e le capacità letterarie. Evangelisti è uno scrittore che ha ben presente il confine tra letteratura e spazzatura. In un mercato saturo di fantasy e sci-fi spazzatura, ne esce fuori con piccole perle come "gocce nere". Tra lo storico, il fantasy, la fantascienza, il cyberpunk, i suoi racconti variano in continuazione. Ma è sempre chiaro l'elemento sociale, è sempre chiaro l'elemento politico e storico, è sempre chiaro il senso complessivo della scrittura. La scrittura non basta di per sè, e in questo sono perfettamente d'accordo: la scrittura serve sempre a veicolare qualcosa. Comunicazione artistica, non arte fine a sé stessa."

 

Insomma, tenendo conto che il costo è assolutamente ridicolo (4,90euriiiiii), non c'è ragione per lasciarsi sfuggire questa raccolta. Da "Eymerich contro Dan Brown" (3 pagine) a "Gocce nere" (100 e passa), passa la rivalutazione stessa della neonata collana.


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Erin
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Inviato il 26 giugno 2009 14:59

Terminata la lettura di Padre Padrone di Gavino Ledda

 

Tutto inizia quando nel 1944 l'autore viene strappato dal padre dai banchi di scuola, all'età di soli 5 anni. Siamo a Siligo, paese in provincia di Sassari, dove a farla da padrone sono ancora la pastorizia e la società patriarcale: il bambino viene costretto dal padre a seguirlo nelle campagne per badare al gregge e poi, col passare degli anni, ad aiutarlo nei lavori agricoli. Fino ai 20 anni è la vita che l'autore conduce: in balia di un padre-padrone che lo punisce selvaggiamente anche solo per sfogare la sua ira e che costringe lui e la famiglia a vivere in una sorta di prigionia dei campi, per seguire la chimera di arricchirsi.

Solo a 20 anni l'autore si affranca da questa schiavitù praticamente analfabeta, arruolandosi nell'esercito. Qui scopre la cultura e decide di continuare gli studi, al punto di chiedere il congedo. Tornato a Siligo, vi è l'ultimo scontro decisivo col genitore che in realtà è lo scontro con tutto un mondo pastorale, radicato nelle sue tradizioni e convinzioni, che vede solo nel duro lavoro il vero realizzarsi di un uomo.

 

Ho letto questo libro molto volentieri e mi ha colpito parecchio. E' interessantissima la descrizione del mondo pastorale che ci viene fornita, con le sue regole non scritte, con la memoria che viene tramandata da padre a figlio, con i suoi tempi e i suoi ritmi. La natura la fa da padrone annullando, con un capriccio, gli sforzi di anni di lavoro. Il padre di Gavino rappresenta tutto questo mondo. L'autore, per quanto entri nel meccanismo, è sempre animato da una fiamma di consapevolezza che gli dice che la sua vita non sarà come quella del padre. E' lo scontro tra un mondo che sta scomparendo e le nuove generazioni.

Molto bello.

 

Voto 8/10

 

<img alt=" />


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Erin
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Inviato il 09 luglio 2009 19:05

Ho appena terminato la lettura di un libro che mi proponevo da tempo di leggere: la casa degli spiriti di Isabel Allende

 

E' la saga familiare della famiglia Trueba, nel Cile del Novecento: dagli anni 20/, quando il protagonista sposa Clara fino al colpo di stato di Pinochet nel 1973. La famiglia si caratterizza fondamentalmente per l'eccentricità della donna, dotata di poteri psichici tra cui spicca quello di parlare con gli spiriti. La prima parte del libro è concentrata sulla figura di questa donna-bambina, così distaccata dal mondo che attira su di se le attenzioni di tutti i membri della famiglia. La seconda parte del libro torna maggiormente con i piedi per terra, quando a catturare la scena sono Blanca e Alba, rispettivamente figlia e nipote di Clara. Soprattutto le vicende della seconda sono legate alla rivoluzione e al successivo colpo di stato.

 

E' un libro stupendo, che ha la capacità di trasportare in un mondo che pare distaccato dalla realtà, specie nella prima parte. La figura di Clara è qualcosa di meraviglioso. Credo che lo rileggerò mooolto spesso <img alt=" />

 

Voto 9/10

<img alt=" />


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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 09 luglio 2009 23:20

Ho appena terminato la lettura di un libro che mi proponevo da tempo di leggere: la casa degli spiriti di Isabel Allende

[...]

 

Per me è una brutta copia di Gabriel Garcia. Ma hai letto Cent'anni di solitudine, no? Che ne pensi?

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Guardiano della notte
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Inviato il 12 luglio 2009 15:11

Ho terminato qualche giorno fa la lettura di "Lirael", secondo volume della trilogia dell'Abhorsen di Gartn Nix.

L'opera conferma sostanzialmente le impressioni ricavate dal precedente volume,con alcuni punti positivi e negativi in più.

Tra i punti positivi,devo citare le maggiori spiegazioni date circa il funzionamento della magia e delle Clayr,le profetesse che vivono in un lontano ghiacciaio a Nord,le quali costituiscono uno dei capisaldi del sistema magico del mondo. Interessanti i capitoli su Lirael,giovane Clayr priva della Vista,alla ricerca disperata di un suo posto nel mondo.

I capitoli su Lirael mi sembrano complessivamente migliori di quelli su Sameth,principe reale fin troppo fedele allo stereotipo del principe viziato e introverso. Altro punto negativo,a mio giudizio,è l'uso di parole spesso troppo tecniche ("sbattè l'osso cubitale su uno spigolo"...maledizione,dire "sbattè il gomito" era troppo semplice?).Inoltre,i punti esclamativi vengono usati con una liberalità che mi pare eccessiva.

Nel complesso,il giudizio mi sembra calare rispetto al precedente. Diversamente da quello poi,che era autoconclusivo,questo ha la sua fine nel volume seguente,che sto attualmente leggendo.Il giudizio finale sulla trilogia è rimandato a quando finirò il terzo volume.


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Maynard
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Inviato il 12 luglio 2009 23:40

Finito "Che fine ha fatto Mr Y." di Scarlett Thomas.

Dalla copertina e leggendo il retro sinceramente mi ero fatto un'idea sbagliata. Pensavo fosse qualcosa di leggero e semplice, magari assimilabile a certe cose di Neil Gaiman...ovviamente mi sbagliavo.

La nostra strana protagonista trova in un raro libro la ricetta per entrare in quella che lei chiama "troposfera", ovvero una sorta di dimensione creata dalla mente, dalla quale si può accedere anche alla mente di altre persone, ad altri tempi e ad altri luoghi. E ovviamente dovrà difendere la sua scoperta da imprecisati nemici.

Detta così sembra niente di che, in realtà si parla di filosofia, di fisica, di teologia. Con una buona dose di sesso e violenza.

 

Sorprendente, decisamente. E consigliato.


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Qhorin Halfhand
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Inviato il 13 luglio 2009 13:13

Finito da qualche giorno Finchè non cala il buio, di Charlaine Harris.

 

Che dire...libro orrendo &lt;_&lt;

Scritto, o tradotto, come farebbe un ragazzetto delle medie alle primissime armi, con frasi impastate, secondo me, male.

La trama è carina fino a 3/4 del libro, poi il finale scade in una conclusione che non sembra avere un nesso logico col resto del libro.

La storia è alquanto semplice:

i vampiri esistono (e questo lo sapevamo già), e con l'avvento di un composto chimico chiamato True Blood (sangue sintetico che consente loro di non nutrirsi obbligatoriamente di umani) hanno deciso di mostrarsi al resto dell'umanità.

La vicenda si svolge in Louisiana, a quanto pare patria storia dei vampiri insieme alla Transilvania, dove una cameriera in grado di leggere nella mente delle persone incontra il vampiro figo di turno che si innamora di lei. Ovviamente questo non potrà che portarle guai.

 

Dal libro è stato tratto un telefilm, True Blood, brutto quasi come il libro.

 

Sconsiglio caldamente la lettura <img alt=" />


G
Guardiano della notte
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Inviato il 17 luglio 2009 19:07

Ieri sera ho finito di leggere "Abhorsen", terzo e ultimo volume della trilogia scritta da Garth Nix. Come già detto nella mia ultima recensione, questo volume è la seconda parte di una storia che è iniziata col volume precedente, ma la conclusione di tutte le vicende che avevano animato questo "dinamico duo" è decisamente migliore della loro presentazione nel volume precedente. Tutti i nodi vengono finalmente sciolti (beh,non proprio tutti...ancora non ho capito che potere abbia Petrus e chi sia veramente Chlorr) e l'azione scorre frenetica verso il finale. Buona la resa dei personaggi,con Sameth che acquista finalmente il giusto spessore,mentre il Cane Screditato e Moggeth dominano,IMHO,su tutti. Lo stile non è male,e spariscono finalmente quegli odiosi punti esclamativi ogni 2 parole che c'erano prima. Finalmente si capisce anche come funzioni la magia in questo mondo...ci sono voluti 3 volumi,ma meglio tardi che mai. Nel complesso,una buona opera.


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valmiki
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Inviato il 18 luglio 2009 12:25

Finito da pochissimo di leggere Luminal di Isabella Santacroce.

Premetto che venivo da un periodo quasi di digiuno da libri e devo ammettere che come partenza non è niente male.

Questi giovani scrittori Italiani hanno certamente qualche rotella fuori posto, compensata da un'estrema creatività e rivoluzione lessica e anche grammaticale.

Molto particolare la scrittura di periodi suddivisi con punti, che forzano la pausa e creano quindi uno stato di ansia nella lettura, rendendo il lettore molto più intrappolato nella lettura, molto più vicino alla protagonista di questo libro:

 

Demon, partorita dalla Luna. Demon e Davi sono due ragazze, una droga dello spirito, universi liquefatti.

Carne, nudità, violenza, fragilità. Davi e Demon non conoscono limiti, estremiste del sesso estremo, in cerca di emozioni.

 

<img alt=" />



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
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Neshira
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Guardiani della Notte

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Inviato il 21 luglio 2009 14:45

Finito, con un po' di fatica, I Pirati dell'Oceano Rosso. Forse non è stato furbo cominciare da un 'secondo libro' senza leggere il primo ma Lynch mi è risultato al di sotto delle aspettative, avendo letto molti post entusiasti qui.

 

Locke Lamora e Jean Tannen, Bastardi Gentiluomini, progettano e sviluppano une truffa colossale, destreggiandosi con più o meno successo tra i milel intrecci che una finzione del genere comporta e alcuni strascichi delle loro avventure precedenti. Più o meno una complicazione della trama di Ocean's Twelve, in chiave fantasy.

Idea carina, scritta con un ritmo di scrittura che mi ha lasciato molto perplessa: diluito quando non serve, accelerato quando potrebbe approfondire (ma questo, appunto, forse deriva dal dover cominciare la saga dall'inizio);

un po' precipitate le soluzioni delle situazioni ingarbugliate anche senza avere dei veri e propri deus ex machina.

Fastidiosa la prevedibilità, quasi onnipresente, in una trama che doveva basarsi su raggiri truffe e voltafaccia su più piani. Ok, era difficile.

Buffa l'insistenza politically-correct sul nonsessismo in un'ambientazione che qua e là cerca persino di essere cruda (senza riuscirci): se non ti vengono bei personaggi femminili non ce li mettere per forza, se in almeno qualche città o regno di questo mondo esistessero culture maschiliste non sarebbe nemmeno così assurdo, e non c'è bisogno di scrivere 'uomini E donne' _ogni_ santa volta che devi usare un plurale oo

(ok, spiego la pignoleria: sto leggendo in contemporanea The Bonehunters e nel trattare la parità e disparità dei sessi Erikson finora batte tutti, era inevitabile il confronto <img alt=">).

 

E' molto carina e non troppo sfruttata l'idea di un protagonista fantasy della classe del simil-ladro, e ben riuscito un personaggio davvero davvero 'senza 'poteri' nonostante sia immerso in una vera ambientazione fantasy.

Forse cercherò ugualmente il primo (in biblioteca), con l'idea che fuori dell'ambientazione piratesca messa lì a forza perchè ora va di moda (o almeno questa è stata pesantemente la mia impressione leggendo <img alt="> ) possano godersi di più le idee originali come la 'religione dei ladri', i personaggi e l'ambientazione, che sono davvero niente male.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 03 agosto 2009 15:04

Accidenti, è da parecchio che non aggiorno...mi tocca fare un riassunto di quello che ho letto <img alt=" />

 

Dracula di Bram Stoker

era da tempo che lo volevo leggere e non mi ha deluso. In primis mi è piaciuto il fatto che venisse presentato con stralci dei diari dei protagonisti, cosa secondo me assai difficile da fare. La storia era molto bella e mi ha entusiasmato parecchio, specie la prima parte, ambientata al castello del conte. L'unico neo è che il personaggio di Dracula si vede solo quando lo vedono i protagonisti o quando gli stessi fanno ipotesi su di lui. Un punto di vista del vampiro non mi sarebbe dispiaciuto. Inoltre il finale era forse troppo afrettato, rispetto alla lunghezza di altri episodi. Felicissima di averlo letto <img alt=" />

Voto: 7,5-8/10

 

Adesso parte la mia ossessione estiva: Isabel Allende

 

- La figlia della fortuna

racconta le vicende di Eliza Sommers adottata dai tre fratelli Sommers dopo esser stata abbandonata davanti alla porta della loro casa. Cresciuta in previsione di un futuro matrimonio (cosa voluta sopratutto da Rose Sommers, la "zia"), perde invece la testa per un povero idealista che partirà ben presto per la corsa all'oro in California. La ragazza, presa dall'ardore del primo amore, decide di seguirlo, avvalendosi dell'aiuto di Tao, medico cinese membro dell'equipaggio della nave dello zio di Eliza. In California, la ragazza vagherà a lungo alla ricerca di un amore ormai idealizzato, quanto lontano, acquisendo libertà ed esperienza che la porteranno a una scelta finale.

Molto carino. Ma non certo il migliore

Voto 7/10

 

Ritratto in seppia

andiamo di una generazione avanti, dove a S. Francisco e poi in Cile, si intrecciano le vicende dei protagonisti della figlia della fortuna e dei loro figli e parenti, tra i quali ci sono anche i genitori di Clara, protagonista de "La casa degli Spiriti". In particolare tutto è narrato da Aurora del Valle che unisce le vicende di due famiglie altrimenti separate

Voto: 7,5/10

 

Eva Luna

terminato una mezz'oretta fa. Narra le vicende di Eva che fin da bambina ha la grande dote di saper intessere storie fantastiche, prendendo spunto da qualsiasi cosa veda o senta. La sua vita si articola tra diversi padroni, infatti è una bambina di umili origini destinata a fare la serva, e un'adolescenza segnata dall'amore "impossibile" per il suo amico, futuro guerrigliero Huberto Naranjo.

Anche questo mi è piaciuto parecchio..

voto: 8/10

 

<img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 05 agosto 2009 0:44

Ieri ho finito di leggere "Il castello errante di Howl", di Diana Wynne Jones. Confesso che prima di leggere il libro,avevo già visto il cartone di Miyazaki, quindi partivo già preparato, con in testa gli splendidi disegni del cartone. Eppure devo confessare che il libro riesce ad avere un'identità tutta sua, che lo rende ben distinto dal cartone.

Il merito principale va sicuramente alla trama, che è qui diversa dal cartone.Ben strutturata,essa è sostanzialmente impegnata sulla vita in comune nel castello dello strano quartetto composto da Howl il mago, Sophie la ragazza/vecchia, Michael l'apprendista e Calcifer il demone del fuoco. I quadretti di vita domestica sono resi con tocco delicato dall'autrice, che riesce a dare ad ogni personaggio una voce tutta sua. Ben resi i vari ambienti, su tutti il castello che da il titolo all'opera. Stile semplice ma evocativo, che raggiunge secondo me i suoi momenti migliori quando c'è in scena Howl, vero mattatore della storia.

Nel complesso,un'opera che merita di essere letta indipendentemente dall'aver prima visto il cartone, ma che regalerà sicuramente qualcosa di più a chi il cartone l'ha visto (non perdetevi la chicca sulle vere origini di Howl ^^).


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