Iniziata su I Savoia chiedono i danni allo Stato italiano!.
Come al solito, invito ad argomentare le proprie posizioni, e a non ridurre il tutto al solito scontro fascismo contro comunismo ^_^
Come immagino sappiate, Mussolini fu fucilato dopo essere stato preso prigioniero, per poi essere appeso in Piazzale Loreto assieme a Pavolini, a Starace, alla Petacci e a un anonimo; il tutto senza l'ombra di un processo, come invece è previsto dall'ordinamento giuridico.
A prescindere dal fatto che meritasse o no la morte (la discussione sulla pena di morte è altrove :figo: ), come giudicate il fatto che sia stata fatta giustizia sommaria, senza dargli il processo garantito a tutti dall'ordinamento (e dato anche ai gerarchi nazisti, tra l'altro)?
Rispondo agli ultimi interventi nell'altra discussione:
secondo te è diverso il caso del criminale/terrosrista A, circondato dalle teste di cuoio, ferito e quindi senza possibilità di chiedere il cessate il fuoco e di arrendersi, viene ucciso (es. i figli di Saddam) dal caso del dittatore B, che dopo essersi arreso viene immediatamente fucilato
A parte che Mussolini non è stato fucilato immediatamente dopo essersi arreso, ma come già detto è stato prima preso prigioniero, a mio parere è diverso se la persona viene uccisa nel corso di uno scontro a fuoco/in situazione di immediata minaccia, oppure dopo essere stato preso prigioniero.
Per la cronaca: "relativismo" non significa ignorare o distorcere i fatti...
Ha avuto quel che si meritava. Non dimentichiamoci che fece internare in manicomio, per quanto NON fossero pazzi, la sua prima moglie e il loro figlio. La sua fine dimostra che alla fine il male fatto si paga sempre
Nonché che la giustizia non è uguale per tutti: avrà anche avuto quello che si meritava (opinabile, sia per le solite questini sulla pena di morte, sia perché non ha fatto solo del male), ma comunque avrebbe dovuto riceverlo dopo un processo, non per una decisione arbitraria: a parte che quell'internazione non mi pare motivo sufficiente per un'esecuzione sommaria senza processo, se chi ha fatto del male non merita un processo allora tanto vale togliere tutto il sistema giudiziario e tornare alle faide di sangue.
Onestamente (discorso generico), se si concorda col trattamento tributato a Mussolini si aprono le porte alla giustificazione della giustizia non uguale per tutti...
Che poi il male fatto si paghi sempre... mi pare una visione un po' troppo idilliaca :figo:
Decisamente io ritengo che quell'esecuzione non sia stata giusta.
Ovviamente va ricordato che Mussolini fu fatto prigioniero dai partigiani che non erano una forza ufficialmente riconosciuta. Questo può in parte spiegare come si sia optato per una giustizia sommaria piuttosto che un processo.
Mi sembra strano che eventualmente i partigiani abbiano pensato che il Duce sarebbe riuscito a uscire illeso a un processo, probabilmente hanno solo deciso di farsi una giustizia rapida e sommaria.
A prescindere da questa esecuzione...la parte più "lugubre" della faccenda, è stato quello che è successo dopo: Piazzale Loreto e lo scempio che è stato fatto del cadavere di Mussolini.
In primis la Petacci non c'entrava nulla con le azioni politiche del fascismo: è stata solo una violenza e uno scempio gratuito.
Inoltre quella che magari in quel momento voleva esser vista come scena dimostrativa, è stata solo una dimostrazione di poco rispetto. Perchè riflettiamoci bene: non è stata L'ESECUZIONE, ma solo un'inutile messa in mostra dei cadaveri.
riporto da wikipedia, con in grassetto le parti che secondo me sono più interessanti
I comandanti partigiani discussero sul da farsi sino all'arrivo da Roma di un comunicato in cui il Comitato di Liberazione Nazionale[35] esprimeva la necessità di una rinascita sociale politica e morale dell'Italia attuabile solo attraverso l'uccisione di Mussolini e la distruzione di ogni simbolo del partito fascista presente in Italia. Il documento era a firma di tutti i componenti del CLN (Partito comunista, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, Democrazia del Lavoro, il Partito d'azione, la Democrazia cristiana, il Partito liberale italiano).
La decisione venne attuata il 28 aprile 1945; secondo la versione ufficiale, Mussolini fu fucilato, assieme a Clara Petacci, a Giulino di Mezzegra, nei pressi di Dongo.
I cadaveri di Mussolini, della Petacci, di alcuni importanti gerarchi del fascismo e di altre persone[36] furono poi trasportati a Milano e scaricati in piazzale Loreto, nello stesso luogo dove l'anno precedente erano stati fucilati e lasciati esposti al pubblico per un'intera giornata quindici partigiani (come rappresaglia per un attentato contro un camion tedesco). Una folla tumultuante si andò ingrossando sul luogo allo spargersi della notizia, e alcune persone presero ad insultare i cadaveri, infierendo su di loro con colpi di pistola, sputi, calci ed altri oltraggi, accanendosi in particolare su Mussolini. Il servizio d'ordine, composto da pochi partigiani e vigili del fuoco, al fine di sottrarre i corpi allo scempio e consentirne la visione da tutta la piazza, decise di appenderli a testa in giù alla pensilina di un distributore di benzina. Dopo alcune ore, i corpi vennero rimossi e portati via su pressione delle autorità militari alleate, preoccupate per la tutela dell'ordine pubblico.[37][38]
Sulla morte di Mussolini si sono prodotte nel tempo varie congetture e teorie che hanno messo in dubbio molti punti della versione dei fatti fornita dal Colonnello Valerio (Walter Audisio) - il comandante partigiano che ebbe l'incarico di eseguire la decisione del CLN - considerata da alcuni un resoconto inattendibile. Secondo una di queste ipotesi alternative, l'incarico sarebbe stato attuato dal partigiano Bruno Giovanni Lonati, insieme ad un agente segreto britannico che desiderava impossessarsi del carteggio dello statista con Churchill, compromettente per quest'ultimo.
Interno della cripta Mussolini a Predappio
Interno della cripta Mussolini a Predappio
L'uccisione di Mussolini e della Petacci, e la decisione di esporre i corpi al pubblico ludibrio, ricevettero successivamente numerose critiche. Ancora oggi alcuni interrogativi restano aperti, sulla legittimità dell'accaduto e sulle motivazioni che vi condussero. Non è possibile tuttavia esprimere una valutazione univoca e oggettiva, che non tenga conto dalle circostanze e del contesto storico. Il solo dato di fatto che si può osservare è che in Italia non fu celebrato un processo giudiziario nei confronti dei gerarchi fascisti paragonabile a quello tenutosi a Norimberga contro il Nazismo. Un simile processo, pur con tutti i suoi limiti, sarebbe comunque potuto risultare espressione di un giudizio al di sopra delle parti.
Mussolini, dopo che la sua salma fu nascosta e trafugata a scopo di estorsione[citazione necessaria], è oggi sepolto a Predappio nella cappella di famiglia.
quindi fu il comitato di liberazione nazionale ad ordinare l'uccisione del duce, non una decisione arbitraria dei partigiani, che forse sarebbe stata anche più comprensibile, evidentemente per dare una svolta decisa ed impedire che il seguito di mussolini ricreasse il movimento è stato ritenuro necessario ammazzarlo
L'esposizione al pubblico in piazzale loreto è stata ne più ne meno che una vendetta e visto che i fascisti avevano riservato lo stesso trattamento a dei partigiani, per quanto ingiusto, lo vedo come un atto comprensibilissimo
Son stati appesi per evitare che la folla ne facesse scempio, e questo, pur nella generale situazione di barbarie mi pare un atto di clemenza
per quanto riguarda il processo, visto com è andato quello di Norimberga, forse è stato solo un risparmio di tempo e soldi. NOn credo che un processo farsa possa essere considerato come espressione di giustizia
edit: quanto detto, non comprende la fucilazione della moglie, che se veramente non c'entrava nulla con le decisioni politiche allora è sicuramente l'unica vittima innocente. Per quanto mi sembra strano che la donna di mussolini non sapesse nulla delle attività del duce ed era forse presumibile una complicità con le sue colpe, certo magari non al pari con mussolini e gli altri gerarchi fascisti
Quando si fa il dittatore e si annullano le libertà di pensiero, di sciopero, di DIGNITA', e si attua la repressione fisica attraverso il manganello, squadrismo, razzismo, beh gente....c'è il rischio che il popolo imbraccia il fucile e si fà giustizia da se. E' il rischio che corrono tutti i dittatori di qualsiasi Ideologia.
PS: Mussolini doveva consegnarsi e non tentare di scappare con i suoi alleati ( altrettanto fanatici) dell'asse....forse ( ma forse) non sarebbe stato fucilato subito...
Da quello che hai riportato il CLN aveva richiesto solo l'esecuzione del duce, quindi mi chiedo cosa c'entrasse la Petacci e gli altri (a meno che nn si volesse vedere quella donna come simbolo del Fascismo).
E comunque, se il CNL ormai era sicuro di avere Mussolini prigioniero, data la piega decisa che aveva ormai preso la guerra, ha preso una decisione ben strana di volerlo farlo uccidere così segretamente e solo a cose fatte esporre i cadavere.
E' vero che in quel momento non c'era un vero e proprio Stato, ma praticamente un'allenaza dei partiti oppositori del fascismo. Tuttavia è stata una mossa troppo rapida e azzardata. E' ovvio che una volta prigioniero l'avrebbero ucciso.
L'atto di piazzale Loreto può anche essere visto come comprensibilissimo, ma per me in quel momento allora i partigiani (o il CLN che dir si voglia) non sono stati migliori dei fascisti che avevano fatto lo stesso dei partigiani.
Di conseguenza l'atto di clemenza di levarli allo scempio della folla si poteva evitare.
Certo, era il momento critico della liberazione ecc.....
L'atto di piazzale Loreto può anche essere visto come comprensibilissimo, ma per me in quel momento allora i partigiani (o il CLN che dir si voglia) non sono stati migliori dei fascisti che avevano fatto lo stesso dei partigiani.
si infatti ho detto che è stato un atto ingiusto, ma per fare un esempio un po' terra-terra, se fossi stato il fratello o il figlio di uno dei partigiani esposti in pzale Loreto, avrei premuto il grilletto e avrei appeso i cadaveri, in questo senso dico che è comprensibile, dal punto di vista umano non è stata certo un'azione degna di lode
Da quello che hai riportato il CLN aveva richiesto solo l'esecuzione del duce, quindi mi chiedo cosa c'entrasse la Petacci e gli altri (a meno che nn si volesse vedere quella donna come simbolo del Fascismo).
questo è vero, certo sarebbe interessante leggere il contenuto di quel comunicato
si infatti ho detto che è stato un atto ingiusto, ma per fare un esempio un po' terra-terra, se fossi stato il fratello o il figlio di uno dei partigiani esposti in pzale Loreto, avrei premuto il grilletto e avrei appeso i cadaveri, in questo senso dico che è comprensibile, dal punto di vista umano non è stata certo un'azione degna di lode
Tranquillo ho capito cosa volevi dire ^_^
Concordo con Runak sul fatto che comunque un dittatore può aspettarsi che prima o dopo al popolo giri le palle e tenti di rifarsi.
Per il resto dico che l'inutile mostra dei cadaveri, le esecuzioni sommarie, il fatto che siano stati appesi a testa in giù e fatti circolare tipo carosello....a me fa veramente schifo. Su questo non ho altro da aggiungere e non credo sia necessario argomentare perchè l'esposizione di un cadavere sia una cosa orribile.
Ora, Mussolini è stato ucciso senza processo; la responsabilità può essere divisa o data a chi vogliamo ma questo rimane. La cosa peggiore, secondo me, è che le stesse persone che hanno ucciso un prigioniero senza processo hanno poi scritto la costituzione, cercando di dare inizio ad uno stato di diritto di cui loro per primi non hanno seguito i principi.
Ora, Mussolini è stato ucciso senza processo; la responsabilità può essere divisa o data a chi vogliamo ma questo rimane. La cosa peggiore, secondo me, è che le stesse persone che hanno ucciso un prigioniero senza processo hanno poi scritto la costituzione, cercando di dare inizio ad uno stato di diritto di cui loro per primi non hanno seguito i principi.
probabilmente è così, ma sinceramente visti i processi di questo genere (come il recente a Saddam Hussein, dove la pena di morte era più che scontata) non vedo questo grave atto di ingiustizia, se mi devi ammazzare, con o senza processo, a me non cambia nulla. Certo magari si sarebbero evitati molte polemiche, ma solo questo.
Certo, magari l'esito è scontato...ma cosa significa? Perchè snaturare la dignità umana; io sono (e lo ribadisco sempre) favorevole alla pena di morte e certamente ad un dittatore è una cosa applicabile per come la vedo io...ma sarebbe stato anche molto interessante sentire le parole di Mussolini sotto processo, capire qualcosa del misterioso carteggio fra lui e Churchill e tanto altro.
Forse è stato ucciso subito e segretamente anche per questo, magari sapeva cose che qualcuno non voleva che fossero divulgate...
Gentilmente Mornon invita a dare una nostra opinione in proposito. Io voglio dare una mia interpretazione direi piuttosto. Senza stare a ribadire il fatto che sia stata poco civile e ingiusta l'esposizione dei cadaveri, a cui seguirono sputi e insulti della gente contro i suddetti corpi appesi, e senza tirare in ballo posizioni politiche, in generale si tratta comunque di fatti per così dire "straordinari" trattandosi di un periodo di guerra. E si tratta di un periodo di guerra esasperato da vent'anni di regime. Questo tipo di guerre dove scende in campo il popolo (i partigiani erano sopratutto gente comune) si concludono nella maggior parte dei casi con atti dettati dalla sfiducia nella giustizia e dalla disperazione. Pur non essendo la stessa cosa, anche si eguaglia per la lotta contro un tipo di regime, pensiamo alla rivoluzione francese, con conseguente ghigliottinamento dei monarchi. Penso che in quella situazione si sia ricorsi ad una decisione drastica e definitiva per paura e per vendetta. Sicuramente anche per interesse, per eliminare una persona scomoda e pericolosa. Con questo ripeto di non cadere nell'errore di farne uno strumento politico.
Per quanto riguarda il mancato processo valgono le stesse argomentazioni. Il fatto che poi i gerarchi nazisti siano stati tutti giudicati sotto regolare processo è una cosa assolutamente separata, visto che non fu il popolo, nè un comitato popolare come il CLN a gestire l'evento. Mussolini invece fu preso e ucciso prima che gli Americani potessero arrivare.
Potrei anche citare l'esecuzione di Saddam trasmessa tranquillamente in tv all'ora di pranzo da tutti i telegiornali, e non si dirà che il processo non c'è stato. La guerra penso tira fuori il peggio di tutti, da qualsiasi parte stiamo.
quindi fu il comitato di liberazione nazionale ad ordinare l'uccisione del duce, non una decisione arbitraria dei partigiani
Io ho parlato di "decisione arbitraria", non di "decisione arbitraria dei partigiani": l'avrà presa il Comitato di Liberazione Nazionale, ma nella mancanza di un processo, e con le motivazioni dette (l'eliminazione di ogni simbolo del fascismo) sempre arbitraria è.
Per il perché i cadaveri sono stati appesi, non dimentichiamo parte della citazione ^_^ "al fine di sottrarre i corpi allo scempio e consentirne la visione da tutta la piazza": la motivazione non era solo evitarne lo scempio, ma far sí che tutti vedessero; sarò cinico, ma nell'atmosfera che doveva esserci non sono portato a considerare preponderante la prima motivazione...
Per il processo, sarà stato anche un processo fazioso (come io stesso ho sottolineato nell'altra discussione), ma almeno c'è stato, e qualcuno è stato prosciolto: per quanto magari infima, una possibilità di difendersi, di dire la loro, a Norimberga l'hanno avuta.
Questo tipo di guerre dove scende in campo il popolo (i partigiani erano sopratutto gente comune) si concludono nella maggior parte dei casi con atti dettati dalla sfiducia nella giustizia e dalla disperazione
Personalmente non è l'atto in sé, posso capire il perché è stato fatto; quanto piuttosto che ancora oggi si dica "Va bene cosí": che in guerra succedano simili cose non implica che sia giusto, e di fatto c'è stata una mancanza di processo. Se a oggi uno dice che è stato giusto, allora sta sostenendo che per determinati crimini va bene che si commini la pena, fosse anche di morte, senza processo.
bisogna considerare il momento in cui era stato preso:paese ridotto alla fame,una guerra civile tra partigiani e militanti nella repubblica di salò,e la rabbia che tutto il popolo aveva per una dittatura,che aveva portato con la guerra il paese alla quasi distruzione totale.
in questo contesto si puo capire la fucilazione del duce,anche se per me era ben piu prezioso da vivo.
l'esposizione a piazzale loreto è un'umiliazione per i corpi,e una cosa che si poteva anche evitare.
un processo,anche se farsa,sarebbe stato sicuramente piu giusto,per far vedere ad un capo di stato,qual era mussolini,e a tutti gli alri gerarchi fascisti,la differenza fra dittatura e democrazia.
Credo che tutte le cose da voi dette in precedenza siano giuste... E' stata un'ingiustizia che Mussolioni non abbia avuto un processo e che il suo corpo sia stato ridotto in quello stato seppur l'atto è comprensibile data la situazione... Per quanto riguarda Claretta Petacci(che era l'amante non la moglie) a quanto ne so io era profondamente collusa con Mussolini e lo ha sempre appoggiato in tutto... Ma la questione secondo me è più complicata: il mancato processo al duce infatti èanche il mancato processo al regime... il regime fascista non era solo Mussolini ma gli altri dirigenti importanti hanno passato indenni la loro caduta basti pensare ad Almirante che ha potuto così fondare il Movimento Sociale Italiano... e questo è stato reso possibile grazie all'amnistia genereale concessa proprio dal Ministro della Giustizia Togliatti... Insomma si è deciso di eliminare il simbolo del fascismo ma non si è veramente voluto tagliare la radice del movimento...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Personalmente non è l'atto in sé, posso capire il perché è stato fatto; quanto piuttosto che ancora oggi si dica "Va bene cosí": che in guerra succedano simili cose non implica che sia giusto, e di fatto c'è stata una mancanza di processo. Se a oggi uno dice che è stato giusto, allora sta sostenendo che per determinati crimini va bene che si commini la pena, fosse anche di morte, senza processo.
e perchè no? dove sta scritto che il processo è obbligatorio? Tutto è relativo, anche il valore del processo... a te può sembrare la cosa più importante del mondo, a me (e ai partigiani, evidentemente) no.
Inoltre, secondo me i partigiani o il CLN avevano deciso, esattamente come fa la CIA o il Mossad oggi, che appena Mussolini arrivava a tiro, era un uomo morto. Sia che un cecchino lo beccasse mentre andava a concerto, sia che si arrendesse e implorasse pietà, sia che decidesse di morire alla Rambo, sparando e fuggendo nei boschi.
E vi dico anche perchè il CLN aveva deciso che Mussolini doveva morire: non dimentichiamo che l'Italia si era alleata con Hitler e aveva PERSO la guerra, ed era in completo potere degli Alleati.
A sud c'erano il Re e Badoglio, furbastri e opportunisti, ma che rimanevano dei fascistoni fino al midollo,e questo lo sapevano tutti, da Churchill a Stalin alla lavandaia bergamasca.
a nord invece c'era la Repubblica di Salò, che continuava a combattere x i nazi.
L'Italia (e il CLN) aveva bisogno di DIMOSTRARE agli alleati di aver rinnegato completamente il passato fascista e di combattere strenuamente per la libertà e la democrazia. E quale dimostrazione migliore dell'uccisione dell'ex amatissimo dux?
mi sento di dire che se i partigiani tedeschi fossero riusciti a sequestrare Hitler e fucilarlo nei boschi della Turingia la Germania avrebbe ricevuto un trattamento decisamente migliore da parte degli alleati
Con l'assassinio di Mussolini l'Italia dimostrava di essere passata, in tutto e per tutto, dell'altra parte della barricata. Spesso per insultare un tedesco lo si chiama "nazista". Raramente per insultare un italiano lo si chiama "fascista". Con una brutale esecuzione sommaria, la buona fede è stata dimostrata e l'onore salvato.
P:S: io scommetto che se i negozianti siciliani avessero fucilato Lo Piccolo e Provenzano senza processo (orrore! orrore! quale atroce barbarie!) nessuno avrebbe più il coraggio di chiamarci mafiosi