Entra Registrati
Trentenni italiani "bamboccioni"
N di Navarre
creato il 11 novembre 2007

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 24 novembre 2007 15:10

La roba da mangiare include anche il cioccolato fondente, vero? :wub:

Ci proverò :wub:

Però carne e pesce costituiscono un grosso limite, no? :wub:

 

Mi sembra che per ora siamo arrivati al punto del "se non ho problemi con i miei non me ne vado di casa".

Come la pensate su questo?

 

Io non penso che l'indipendenza affettiva sia resa necessaria dai cattivi rapporti (può esserlo, eh) ma comporti una loro evoluzione, che diventa quella fra adulti alla pari. A stare in casa si è comunque figli "piccoli" alle dipendenze di qualcuno. Non si può fare finta che si sia dei coinquilini qualsiasi. Questa secondo me è un'evoluzione necessaria in un contesto di rapporti sereni, anzi i genitori dovrebbero spingere per questo. Che senso ha insegnare a camminare a qualcuno se poi non va da nessuna parte?

 

Sull'indipendenza economica, siamo abbastanza d'accordo. C'era quel discorso di Mornon sulla razionalità del dividere le spese, ma secondo me la crescita e la maturazione valgono bene qualche spesa.

Mi sono resa conto (disclaimer: senza offesa!!) che chi non vive da solo non si rende bene conto di un sacco di cose, di cui ha sentito parlare solo in teoria. E io ho imparato a riconoscere quando parlo per conoscenza teorica e non per esperienza diretta. Molte persone e situazioni le capisco infinitamente meglio ora che so sulla mia pelle cosa vuol dire dover avere uno stipendio e dover farselo bastare fino a fine mese.

 

Una persona compra una casa quando ha deciso di mettere radici, di fermarsi in un luogo.

....

E' un cane che si morde la coda: Un ragazzo non può chiedere un mutuo, perchè non ha un lavoro fisso, perchè "probabilmente" non ha fatto esperienza muovendosi per una decina d'anni da una parte all'altra della penisola, perchè quando si è trattato di scegliere, ha deciso di rimanere a casa piuttosto che fare lavori a termine a 1000 km da casa.

...

Se, invece, uno si sbatte per trovare un lavoro fisso, ma non trova niente di serio, le scelte non mi sembrano tante.

Sarebbe logico, ma non lo è. Conosco persone che vorrebbero tanto andare di qua o di là ma non possono perchè sono zavorrati dal mutuo. Eppure chi compra mi dice "tanto se vado via la rivendo". Invece poi mi ritrovo poco più che trentenni che vorrebbero ma no possono perchè il mutuo fa da ancora di piombo.

Questo muoversi da una parte all'altra io non lo vedo, dipende dal settore ma se si ha un contratto di un anno in un'altra città ed è una buona opportunità... dannazione, si fanno i bagagli, si sta in affitto, e ci si sbatte per farsi confermare il contratto. Se no non ce la si prende con lo stato, la scelta è propria.

Se uno vuole un lavoro serio, se anche non è fisso va bene. Se uno vuole un lavoro fisso, se anche è da poco va bene. Non siamo più nel mercato del "posto in banca a vita", si scelgono le proprie priorità.

Che ripeto, possono essere una chances.


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 24 novembre 2007 15:33
Sull'indipendenza economica, siamo abbastanza d'accordo. C'era quel discorso di Mornon sulla razionalità del dividere le spese, ma secondo me la crescita e la maturazione valgono bene qualche spesa

Di per sé penso si possa crescere e maturare, seppur in modo diverso, anche senza un alloggio proprio (non inteso come "di proprietà", ma come "non condiviso con i genitori").

Comunque, il mio punto non è che avere quell'esperienza non vale qualche spesa, quanto piuttosto questo: se posso mettere da parte dei soldi per il mio futuro, pur senza dipendere economicamente dai miei genitori (mi pago quello che consumo, ecc.), perché non farlo? Onestamente mi pare uno "sprecare" soldi (virgolette perché come spiegato uso il termine per indicare quelle spese potrei evitare non prendendo casa propria, soldi che quindi potrei mettere da parte).

Anche perché, visto che si è anche parlato di vivere con coinquilini, tra prendere casa con altre N persone e dare 400 (tanto per dire una cifra) Euro al mese a loro, o vivere con i miei e dare 400 Euro al mese ai miei, che differenza c'è? In entrambi i casi divido l'appartamento con altre persone, e contribuisco nello stesso modo alle spese, coprendo la mia quota.


D
danyyy83
Confratello
Utente
183 messaggi
danyyy83
Confratello

D

Utente
183 messaggi
Inviato il 24 novembre 2007 17:07

La roba da mangiare include anche il cioccolato fondente, vero? :wub:

Ci proverò :wub:

Però carne e pesce costituiscono un grosso limite, no? :wub:

 

 

 

io non mangio pesce,però la carne è quello che mi costa di più!!

 

però ho un macellaio di fiducia che ha sempre buone offerte,quindi compro in blocco e surgelo(ad esempio) fetina per fettina,così scongelo solo quello che devo effettivamente mangiare di volta in volta,senza sprecare nulla!

 

anche al discount (tipo dico o hardis) trovo in genere buone offerte,quindi magari il mese che compro anche la carne spendo una 50 di euro ma mi dura parecchio! ^_^ ^_^ :mellow:


I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 24 novembre 2007 17:14

Grazie dei consigli, proverò a fare la spesa meno spesso e più a lungo termine.

 

 

Mi era venuta in mente una cosa: se uno dopo trent'anni di mutuo ha la casa di proprietà, gli serve solo per darla in eredità ai figli? Se ne ha e se ci va d'accordo, ovviamente. Perchè non mi sembra che a sessant'anni l'avere una casa propria sia un'obiettivo di vita. Vale la pena di impiccarsi trent'anni o quaranta per una cosa del genere?

E poi in caso di divorzio diventa un problema. Lo dico perchè ho letto di diverse coppie conviventi ma con mutuo cointestato. Che senso ha non volersi sposare ma cointestarsi un mutuo trentennale?


D
danyyy83
Confratello
Utente
183 messaggi
danyyy83
Confratello

D

Utente
183 messaggi
Inviato il 24 novembre 2007 17:20

Grazie dei consigli, proverò a fare la spesa meno spesso e più a lungo termine.

 

 

Mi era venuta in mente una cosa: se uno dopo trent'anni di mutuo ha la casa di proprietà, gli serve solo per darla in eredità ai figli? Se ne ha e se ci va d'accordo, ovviamente. Perchè non mi sembra che a sessant'anni l'avere una casa propria sia un'obiettivo di vita. Vale la pena di impiccarsi trent'anni o quaranta per una cosa del genere?

E poi in caso di divorzio diventa un problema. Lo dico perchè ho letto di diverse coppie conviventi ma con mutuo cointestato. Che senso ha non volersi sposare ma cointestarsi un mutuo trentennale?

 

 

figurati,diciamo che lo faccio anche perchè non amo fare la spesa,quindi la faccio una volta fatta bene e per un mesetto sto tranquilla!!poi dipende dalle abitudini di ognuno,ci mancherebbe!!!

 

anche io conosco tante coppie con mutuo cointestato,e sono pienamente daccordo con te nel non capirne il senso.

 

penso anche che per rendersi indipendenti non sia necessario comprare casa,però anche qui dipende dalla situazione personale di ognuno!!


Z
zack86sq
Confratello
Utente
1617 messaggi
zack86sq
Confratello

Z

Utente
1617 messaggi
Inviato il 24 novembre 2007 20:04

Mi era venuta in mente una cosa: se uno dopo trent'anni di mutuo ha la casa di proprietà, gli serve solo per darla in eredità ai figli? Se ne ha e se ci va d'accordo, ovviamente. Perchè non mi sembra che a sessant'anni l'avere una casa propria sia un'obiettivo di vita. Vale la pena di impiccarsi trent'anni o quaranta per una cosa del genere?

E poi in caso di divorzio diventa un problema. Lo dico perchè ho letto di diverse coppie conviventi ma con mutuo cointestato. Che senso ha non volersi sposare ma cointestarsi un mutuo trentennale?

 

Era quello che cercavo di dire io nei miei post precedenti, anche se non credo di essere riuscito a comunicarlo così bene. :wub:

La casa di proprietà con il mutuo annesso secondo me è più un limite che un'opportunità di indipendenza, specialmente per un trentenne che ha delle aspirazioni professionali o è ancora single o convivente. Secondo me l'unico motivo valido per cui la scelta di comprare una casa rende sopportabile accollarsi un mutuo, è quando ci sono di mezzo un matrimonio e dei bambini piccoli. In quel caso il bisogno di una vita stabile per far crescere i propri figli, rende plausibile questa scelta, per gli altri la vedo come una decisione quantomeno troppo rischiosa per i benefici che ne derivano...


N
Navarre
Confratello
Utente
436 messaggi
Navarre
Confratello

N

Utente
436 messaggi
Inviato il 26 novembre 2007 20:35 Autore

Sono d'accordo con chi ritiene che, alla fine, più che una vera questione di possibilità sia una questione di priorità.

Nel senso che, se non ci sono reali esigenze/intenzioni di "mettere radici" = essenzialmente avere dei figli, e voler quindi garantire una stabilità che un domani sia anche eredità, personalmente la casa di proprietà con annesso mutuo trentennale - la vedo come una grande palla al piede, anche se ci sono alla base un lavoro stabile che garantisce al mutuo un decorso (almeno sulla carta) sereno. A meno che la casa non si concepisca come il classico "investimento sicuro che tanto rende sempre", e a meno che non si sia figli dell'idea che se non hai 4 mura tue non sei "realizzato" (e ne conosco parecchia di gente che la pensa così). Beninteso, questa è solo la mia opinione.

Ovviamente, il discorso cambia per chi di soldi ne ha abbastanza da permettersi una casa senza sacrificio, ma qui parliamo di comuni mortali...

E no, il mutuo cointestato tra conviventi proprio no.

 

Grazie dei consigli, proverò a fare la spesa meno spesso e più a lungo termine.

....e se ci riesci scrivi un manuale d'uso e me lo passi?? Grazieee!! :stralol:


A
Ashan 'Tyr
Confratello
Utente
1376 messaggi
Ashan 'Tyr
Confratello

A

Utente
1376 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 14:00

un motivo per cui comprare casa è meglio di affittare?

 

se si riesce, con risparmi e aiuti dei parenti, ad avere poco da pagare con un mutuo, si ha un risparmio incredibile: i miei comprarono casa 27 anni fa (all'epoca costavano poco), cosa che ci ha permesso di avere dei risparmi in banca, di vivere dignitosamente anche senza uno stipendio altissimo, di mettere da parte perchè anche io possa uscire di casa con un minimo di tranquillità alle spalle.

 

poi io penso al futuro: con una casa sulla testa, anche con uno stipendio/ pensione bassa si riesce a vivere, e se per 20 anni hai pagato un mutuo alla fine ti rimane una casa in mano, in cui puoi vivere o che al massimo puoi rivendere. Senza hai per tutta la vita l'onere di un affitto, e considerando che col nuovo mondo del lavoro puoi ritrovarti senza occupazione da un momento all'altro, almeno un tetto sulla testa ce l'hai. in affitto, puoi ritrovarti letteralmente sulla strada nel giro di poco tempo.



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
10281 messaggi
Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate



Guardiani della Notte

10281 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 14:57

poi io penso al futuro: con una casa sulla testa, anche con uno stipendio/ pensione bassa si riesce a vivere, e se per 20 anni hai pagato un mutuo alla fine ti rimane una casa in mano, in cui puoi vivere o che al massimo puoi rivendere. Senza hai per tutta la vita l'onere di un affitto, e considerando che col nuovo mondo del lavoro puoi ritrovarti senza occupazione da un momento all'altro, almeno un tetto sulla testa ce l'hai. in affitto, puoi ritrovarti letteralmente sulla strada nel giro di poco tempo.

 

Stavo per scrivere la stessa cosa, solo con pensione nulla invece di pensione bassa. :unsure:

Qui però secondo me si esce dal problema della semplice indipendenza:

 

- chi ha un lavoro 'buono' ha uno stipendio abbastanza alto per pagare mutuo o affitto senza preoccuparsi troppo di tassi e risparmi comparati. Ma al 99% un lavoratore del genere ha anche un contratto vecchio stile, con malattia e maternità pagate, pensione a 65 anni e disoccupazione a 4 mesi se lo licenziano. E magari perfino la tredicesima...quindi paradossalmente a questa gente una casa non serve.

 

- chi ha un lavoro, diciamo così, 'adeguato al moderno mercato' preferirebbe di sicuro non pagare l'affitto, perchè nei due mesi in cui dovesse star fermo per un'operazione (ed è successo persino a me, con il lavoro più sedentario che si possa immaginare, di perdere un lavoro per malattia ;)) chi glielo paga?

In più dopo i 50 anni rischia di non trovare nemmeno un lavoretto da 300 euro, perchè le facilitazioni statali adesso come adesso favoriscono chi licenzia gli over 40 e assume in pseudo-formazione.

A questa categoria la casa serve, ma difficilmente otterrà un mutuo per averla.

 

insomma un bamboccione vuole casa sua per non essere più bamboccione ma essendo bamboccione non può averla...chi può averla sicuramente non è un bamboccione e quindi non gli serve...

 

(OT: per fortuna è una situazione che non può reggere...secondo me le banche ci stanno già perdendo troppo con i mancati mutui della mia generazione :P)


chanTelegram.jpg

chatTelegram.jpg

wikibarriera.jpg

facebook.jpg

LaBarriera@not_a_forum

alysanne-Shamememe.png Greyjoy.png
M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 15:11

Tutto questo senza considerare che l'affitto non è eterno, nel senso che il padrone di casa può comunque non rinnovarlo; situazione in cui si deve riniziare a cercare casa...

 

le facilitazioni statali adesso come adesso favoriscono chi licenzia gli over 40 e assume in pseudo-formazione

In che senso? Non mi pare che si possa licenziare una persona semplicemente perché ha piú di un tot di anni, per assumerne uno piú giovane :unsure:


B
Blackfyre
Confratello
Utente
2042 messaggi
Blackfyre
Confratello

B

Utente
2042 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 16:17

in affitto, puoi ritrovarti letteralmente sulla strada nel giro di poco tempo.

 

La "cara" vecchia burocrazia italiana impiega mediamente 2 anni per rendere effettivo uno sfratto per morosità...quindi da questo punto di vista l'eventuale disoccupato e quindi non retribuito ha il didietro abbastanza parato.


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 16:53
La "cara" vecchia burocrazia italiana impiega mediamente 2 anni per rendere effettivo uno sfratto per morosità...quindi da questo punto di vista l'eventuale disoccupato e quindi non retribuito ha il didietro abbastanza parato

Stavo parlando in generale, non solo per morosità; comunque, non è solo il problema del trovare l'alloggio, ma anche del trovarlo a prezzi accessibili, a una distanza analoga al precedente dal posto di lavoro (altrimenti aumentano i costi), ecc.


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 17:02

Ringrazio il cielo, e soprattutto mio nonno che l'ha costruita, che i miei abbiano una casa di proprietà, perché con i casini che ha avuto mio padre con il lavoro quando ero piccola, se avesse dovuto pagare pure l'affitto, credo che saremmo andati a vivere sotto i ponti......e non è un eufemismo.

 

Per quanto mi concerne, non trovo assolutamente indispensabile l'acquisto di una casa a tutti i costi....diciamo che a conti fatti è la cosa più "economicamente conveniente"......

Comunque, per noi bamboccioni, non è indispensabile doversi a tutti i costi imbarcare in un mutuo per rendersi indipendenti da mammina e papino e, non credo che tale volontà sia dettata dalla tipologia di rapporti più o meno civili derivanti dalla convivenza con loro; io credo che, (tranne i casi di ragazzi che fin da subito hanno dovuto arrangiarsi per i fatti loro perché o hanno trovato lavoro lontano da casa o si sono dovuti spostare per gli studi universitari), arrivati ad un certo punto si sente la necessità di camminare con le proprie forze e di mettersi alla prova con le responsabilità della vita.

Questa è una cosa che avrei voluto fare già da quando avevo 25 anni, ma non ci sono mai riuscita. Oggi a 31 anni ho la possibilità di farlo e non vedo l'ora, sto contando i pochi mesi che mi separano da quel momento.

Tutto questo prologo per dire semplicemente che non tutti hanno la fortuna di trovare un lavoro (anche a tempo determinato, ovviamente) che consenta di potersi mantenere tenuto conto di affitto e tutto il resto.

Per carità, non fraintendetemi, ce ne sono di persone a cui capita, un mio amico prima di poter lavorare in pianta stabile a Milano, si è girato mezzo Nord Italia.....tanto per dire......a me non è capitato, tanto per portare un'altro esempio, e come me ci saranno altre decine di migliaia di giovani.....dipende da un sacco di fattori, non solo dallo sbattimento personale(che può essere più o meno grande, a seconda del soggetto)...

 

Kisses :unsure:



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
10281 messaggi
Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate



Guardiani della Notte

10281 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 20:35

In che senso? Non mi pare che si possa licenziare una persona semplicemente perché ha piú di un tot di anni, per assumerne uno piú giovane :unsure:

 

Scusa hai ragione, ho scelto male io il termine: intendevo 'non rinnovare il contrattino di 6 mesi'. Il che dopo dieci anni che stai in un'azienda nel mio cervello equivaleva a 'licenziare'.

 

Gli altri contratti, quelli in cui non puoi licenziare davvero ma solo spingere ad andarsene, rientrano tra quelli della prima categoria per lavoratori che non hanno bisogno di una casa. :smack:


chanTelegram.jpg

chatTelegram.jpg

wikibarriera.jpg

facebook.jpg

LaBarriera@not_a_forum

alysanne-Shamememe.png Greyjoy.png
I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 28 novembre 2007 21:33
con malattia e maternità pagate, pensione a 65 anni e disoccupazione a 4 mesi se lo licenziano. E magari perfino la tredicesima..

No scusa... ma la malattia pagata è obbligatoria per legge, e la tredicesima c'è sempre... Capirei la quattordicesima...

 

La "cara" vecchia burocrazia italiana impiega mediamente 2 anni per rendere effettivo uno sfratto per morosità...quindi da questo punto di vista l'eventuale disoccupato e quindi non retribuito ha il didietro abbastanza parato.

E non ci vogliono i secoli per pignorare la casa a un cattivo pagatore di mutuo.

 

Stavo parlando in generale, non solo per morosità; comunque, non è solo il problema del trovare l'alloggio, ma anche del trovarlo a prezzi accessibili, a una distanza analoga al precedente dal posto di lavoro (altrimenti aumentano i costi), ecc.

Se compri casa e cambi lavoro che fai, la rivendi se no aumentano i costi di pendolarismo?

 

Per il resto concordo in generale con Darklady


Messaggi
102
Creato
17 anni fa
Ultima Risposta
16 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE