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Verso la Casa Bianca
S di sharingan
creato il 09 novembre 2007

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puruto80
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puruto80
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Inviato il 19 dicembre 2007 0:01

Voterei la Clinton, è ora di vedere un presidente donna, anche se

penso che lei sia stata dietro a parecchie scelte del marito quando era

presidente degli usa... nonmi stupirebbe per nulla


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 19 dicembre 2007 0:12 Autore

Intanto il successo di Hillary che sembrava certo sta assotigliandosi sempre di più e Obama ha ormai dimezzato lo svantaggio...

Una cosa simile succede nel campo repubblicano dove Giuliani è ora pressato dal semisconosciuto Mike Huckabee ex-pastore evangelico, ovviamente molto forte nella destra religiosa americana... dovesse malauguratamente diventare Presidente sarebbe una mezza disgrazia un po' per tutti in quanto pare che il tipo sia una versione ancor più estrema di George W. Bush...


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Ser Matthew
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Inviato il 19 dicembre 2007 9:07

Non sono così sicuro che i democratici, qualunque sia il loro candidato, possano essere certi della vittoria. L'idea che i due mandati di Bush e le guerre in Afghanistan e in Iraq possano influenzare in modo decisivo la campagna elettorale è una nostra convinzione, tutta europea. A volte ci raffiguriamo un ritratto dell'America costruito più sulle nostre convinzioni politiche o ideologiche che sulla realtà di un paese molto diverso dalla vecchia Europa, se pure con esso condividiamo molti cosiddetti "valori". Nel 2004 ricordo che per il primo exit poll favorevole a Kerry "il manifesto" uscì la mattina del 3 novembre con il titolo "Good morning America" e una foto con il candidato democratico che festeggiava con i suoi sostenitori: molti in Europa desideravano talmente la vittoria di Kerry che persero di vista la realtà americana in nome di "un'altra America" che esiste solo nella loro fantasia. Il voto analizzato per contee fu terrificante per i dem: le elezioni di mid term sono state una sconfitta per i repubblicani ma sono andate meglio rispetto alla media delle altre scadenze di metà mandato precedenti. Inoltre di recente Obama ha dichiarato che sarebbe comunque favorevole a interventi militari, anche unilaterali, nel caso fossero in pericolo la sicurezza e gli interessi americani. Democratici o repubblicani cambierebbe poco in politica estera, molto di più sicuramente in politica interna.

 

P.S. : sui temi etici non sparerei addosso a Bush a prescindere: la sentenza della Corte Suprema (resa possibile dai giudici nominati dal presidente) che ha abolito l'aborto a nascita parziale (cosa vuo dire? tiro fuori il feto, anche di otto mesi, dal ventre materno per metà gli incido la nuca gli aspiro il cervello e poi lo tiro fuori ormai morto stecchito, il tutto per la salvaguardia della salute della exfuturamamma...) è stata una vittoria della civiltà.

 

 

"... la gloria rende gli eroi immortali!"

 

"La va a pochi"


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 20 dicembre 2007 13:23 Autore

Non ho mai detto che i democratici abbiano già vinto ma che partono in vantaggio a causa dell'impopolarità di Bush e delle guerre fatte soprattutto in Iraq... non a caso molti dei contendenti alla nomination repubblicana cercano di prendere le distanze da Bush, ne temono infatti l'influsso negativo... poi nella politica americana tutto è possibile ma a mio parere i democratici hanno comunque un minimo vantaggio...

dipende anche chi vincerà in campo democratico: se Hillary ce la fa i repubblicani potrebbero ricompattarsi contro di lei e spuntarla ma se Obama riuscisse a batterla allora per i repubblicani la vedo quasi impossibile...

Bush non lo critico a prescindere sui temi etici poichè anche io sono contrario all'aborto ma sulla sua impostazione generale in cui si vede come ''ispirato da Dio'' in ciò che compie... Bush vorrebbe addirittura cancellare nelle scuole le teorie evoluzioniste in favore del creazionismo... e nel gruppo politico neoconservatore c'è chi vorrebbe integrare i Dieci Comandamenti nel sidtema giuridico americano... ora il fatto che un ex-pastore evangelico come Huckabee possa diventare Presidente un po' mi preoccupa...


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Exall
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Inviato il 20 dicembre 2007 13:57

Spero in giuliani. Riporto un estratto da il giornale.

1) Spesa pubblica: Rudy Giuliani da sindaco ha risanato le casse di New York, eliminando programmi inutili. Ha ridotto del 20 per cento la burocrazia cittadina, ma non ha toccato il numero di insegnanti e poliziotti.

 

2) Tasse: Giuliani ha tagliato 23 volte le tasse cittadine. I contribuenti hanno risparmiato oltre 9 miliardi di dollari. Anche oggi Rudy Giuliani è l'unico campione della reaganomics, «perché l'ha attuata e ha visto che funziona».

 

3) Guerra al terrorismo: la pensa proprio come Bush, si deve insistere e andare avanti perché «la libertà vincerà questa guerra di idee, l'America vincerà la guerra contro il terrorismo».

[ndr le guerre lo hanno reso impopolare, ma perchè, quante sono?]

4) Irak: proprio per questo, Giuliani pensa che «fissare un calendario artificioso per il ritiro dall'Irak sarebbe un errore gravissimo, perché incoraggerebbe i nostri nemici. L'Irak è solo un fronte del più ampio conflitto contro il terrorismo. Un fallimento in Irak condurrebbe a una guerra regionale ancora più estesa e più sanguinosa».

 

5) Sicurezza: siamo al punto che tanto piace ad Amato, come se potesse essere estrapolato, sradicato da tutto il resto. Quando nel novembre del 1993 Giuliani è stato eletto sindaco, a New York c'erano 2000 omicidi all'anno. Mandando molti poliziotti nelle strade, sottratti a lavori d'ufficio, scorte neanche a parlarne, e molti più delinquenti in carcere, Rudy ha dimezzato i crimini e ridotto di due terzi i morti. I vagabondi che nelle amministrazioni democratiche precedenti si piazzavano gratis nei dormitori e mangiavano a sbafo con i food-stamps, i buoni gratuiti della City, sono stati invitati ad andare a lavorare, a pulire parchi e strade, oppure a trovarsi un altro posto. Scomparsi. Sotto l'amministrazione Giuliani, New York è diventata la metropoli più sicura degli Stati Uniti, ma se la cava molto bene anche nelle classifiche mondiali. Da allora i molto liberal abitanti di New York hanno scelto un altro repubblicano, Michael Bloomberg, per due volte.

 

6) Educazione: come sindaco, Giuliani ha riformato il più grande sistema scolastico pubblico del Paese, più di un milione di studenti. Lo ha fatto sostenendo la libertà di scelta nell'educazione, pubblica e privata sullo stesso piano, perché è uno dei più importanti diritti civili contemporanei.

 

7) Aborto: Giuliani è favorevole, anzi è pro choice, a favore della scelta della donna, che ritiene un dilemma morale da rispettare. Perciò la destra religiosa non lo ha mai amato. Da sindaco non se ne preoccupava, oggi tiene a ricordare che durante i suoi due mandati «è orgoglioso di aver visto aumentare del 66 per cento il numero delle adozioni e diminuire gli aborti del 16 per cento».

 

8) Diritto al porto d'armi: Giuliani si dichiara un deciso sostenitore del diritto al porto d'armi dei cittadini americani.

 

10) Matrimonio gay: pur preservando la santità del matrimonio tra un uomo e una donna, Giuliani sostiene che debbano essere garantiti diritti e tutele a quelle coppie che convivono in modo stabile.


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Inviato il 21 dicembre 2007 10:25

Ecco, Giuliani è esattamente la persona che vorrei a capo di una nazione.


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Inviato il 21 dicembre 2007 12:06

Bush vorrebbe addirittura cancellare nelle scuole le teorie evoluzioniste in favore del creazionismo

posso chiederti dove l'hai letta questa????

mi sembra quantomeno strano........


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sharingan
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Inviato il 21 dicembre 2007 14:48 Autore

Bush vorrebbe addirittura cancellare nelle scuole le teorie evoluzioniste in favore del creazionismo

posso chiederti dove l'hai letta questa????

mi sembra quantomeno strano........

 

L'ho letto da diverse parti... ecco un Link dal Corriere della Sera


 

« I met a traveller from an antique land
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Inviato il 21 dicembre 2007 14:56

stando a quello che c'è scritto oltre che essere un'idea di bush è cosa largamente diffusa in America.....

questa mi mancava :unsure:


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Ser Daven Lannister
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Inviato il 25 dicembre 2007 11:23

Alle primarie probabilmente vincerà la Clinton, anche se io preferirei Edwards, o anche Obama.

 

Giuliani mi sembra la punta di diamante dello schieramente Repubblicano. Un uomo duro e cinico, senza dubbio. In altri tempi sarebbe stato un ottimo presidente, ora come ora non saprei.

 

L'America non può continuare a fare a braccio di ferro con mezzo mondo, e prima lo capiscono meglio è per tutti


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Blackfyre
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Inviato il 25 dicembre 2007 11:47

ora come ora non saprei.

 

Guarda..un uomo che porta New York, che non è propriamente un villaggetto, da città invivibile e malfamata a posto civile e sicuro secondo me ha tutte le carte in regola per governare oggi...momento storico di approfittatori e finti buonisti.


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sharingan
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Inviato il 25 dicembre 2007 12:25 Autore

Nel complesso Giuliani mi piace ma non credo che sarà facile... in tutta la storia americana c'è stato un solo Presidente cattolico cioè Kennedy... l'elettorato repubblicano è nettamente protestante e non vede di buon occhio i cattolici... certo per lo stesso motivo potrebbe prendere voti nell'altro schieramento e in sostanza quindi su Giuliani c'è un paradosso: ha più probabilità di diventare Presidente che di ottenere la nomination repubblicana...

Riguardo alla sicurezza concordo con BLACKFIRE ma evidenzio che un conto è governare la città un conto l'intero Paese e non mi pare che Giuliani abbia mostrato chiarezza su cosa intende fare negli scenari internazionali...


 

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Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
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Ser Daven Lannister
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Ser Daven Lannister
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Inviato il 25 dicembre 2007 15:59
Guarda..un uomo che porta New York, che non è propriamente un villaggetto, da città invivibile e malfamata a posto civile e sicuro secondo me ha tutte le carte in regola per governare oggi...momento storico di approfittatori e finti buonisti.

 

Nessuno nega il grande lavoro fatto da Giuliani a New York. Però più che un sindaco era quasi il capo della polizia... con Rudy al governo, sono convinto che gli americano vivrebbero in una paese più sicuro e civile.

 

Tuttavia non so come gestirebbe la politica estera e ambientale... ripeto, nutro forti dubbi sul fatto che un altro "falco" repubblicano riuscirebbe a rimettere a posto le cose


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 25 dicembre 2007 20:12

Personalmente continuo a preferire i falchi che non nascondono il fatto di essere falchi a quelli che si fingono colombe: forse è per questo che l'idea di Hillary Clinton* come futura presidente U.S.A. mi è particolarmente indigesta.

 

* chissà perchè questa signora in carriera, come tante altre sue omologhe, ha il pessimo gusto di usare il cognome prestigioso del marito al posto del proprio.


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Blackfyre
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Blackfyre
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Inviato il 25 dicembre 2007 21:06

Che poi..come se i democratici non fossero falchi..Clinton in politica estera si è comportato come in tutta la precedente storia americana, compresi i bombardamenti "mirati" per fare fuori uno a caso (Saddam per intenderci). La stessa Clinton votò la guerra in Iraq come molti altri democratici...e ora tutti a fare a gara a lanciare escrementi su Bush. La politica interna è una cosa, ma per qualunque presidente americano la politica estera dipende in maniera nulla dal partito a cui appartiene...sarà un caso che i rifinanziamenti sono sempre votati con maggioranze bulgare?


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