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Stato e chiesa
O di Oberyn Flor
creato il 02 novembre 2007

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nerico
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Inviato il 02 novembre 2007 23:53 Autore

Scusate se sono di parte, ma vorrei sentire la vostra opinione a proposito delle ultime affermazioni del papa (a mio parere mostruose) come quella sull'obiezione di coscenza dei farmacisti per i farmaci anticoncezionali.

Molte altre frasi di questo genere mettono in dicussione la partizione dei ruoli fra lo stato laico e la chiesa: cosa ne pensate, aldilà del vostro essere credenti o meno? Credete che sia giusto che la fede influenzi la legislatura e i diritti dei cittadini? Per me ASSOLUTAMENTE no.


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sharingan
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Inviato il 03 novembre 2007 0:33

Non vedo contrasto tra ruolo dello Stato e quello della Chiesa... L'obiezione di coscienza su casi simili non è permessa quindi se i politici dovessero prendere decisioni in questo senso lo farebbero assumendosene la responsabilità... Le parole del Papa non hanno alcun valore legale e non vedo perchè alla Chiesa dovrebbe essere impedito di esprimere la propria opinione solo perchè non la si condivide... Per entrare nel caso specifico non trovo scandaloso che su questioni di coscienza come la vita o la morte(aborto, eutanasia,etc.) i medici e farmacisti possano esercitare l'obiezione di coscienza... Fino a pochi anni fa c'era la leva militare obbligatoria e per chi non la condivideva c'era appunto la possibilità di diventare obiettore... Quindi non vedo il problema


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Dirnen
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Inviato il 03 novembre 2007 4:51

Anche io Sono dell idea che la chiesa dovrebbe iniziare a tacere su molti argomenti, e non sono d accordo sul fatto che non influenzi lo stato "Laico" italiano..

 

la chiesa non dovrebbe fare i ricatti morali della serie " Se il politico è cattolico deve essere contrario alle unioni di fatto" e via su questo tono...

 

perchè comunque, un politico, se VERAMENTE cattolico, seguirà le direttive di quello che è il suo "capo spirituale"...

 

dunque sarebbe bene che

 

1) la chiesa non si azzardasse ad aprire bocca sulle scelte legislative italiane (ma lo fanno comunque e su questo non ci sono speranze :D ;) >_> )

2) facessimo sparire questi partitucoli diventati "paladini del cristianesimo", se uno vuole osservare una religione, che lo faccia a casa sua, in forma privata e nei luoghi preposti a praticare il culto della religione... non al parlamento ed al senato....


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Alekseij Targaryen
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Inviato il 03 novembre 2007 13:29

Non vedo contrasto tra ruolo dello Stato e quello della Chiesa...

 

>_>

 

 

In generale concordo con Oberyn Flor e con Dirnen. Ricordo quando ci fu il referendum sugli embrioni per la fecondazione assistita (mi pare fosse quello che presentava 4 quesiti diversi, giusto?): in tale occasione il nostro parroco si permise di dire, durante l'omelia, di NON PRESENTARSI ALLE URNE per il voto. E perché? Perché era CONTRO NATURA E IL VOLERE DI DIO! Ma dico, scherziamo?! E logicamente, da bigotti e massa di capre come sono qua, i più l'hanno ascoltato.


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^shinobi^
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^shinobi^
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Inviato il 03 novembre 2007 14:33

Il fatto dell'obiezione di coscienza dei medici penso debba essere una possibilità garantita dalle leggi, però sull'altro lato deve essere anche garantito a chi ha scelto una via diversa di poterla perseguire.

 

Mi riferisco per esempio a aborto, eutanasia, fecondazione assistita ecc...: il medico che non se la sente per qualsiasi motivo non opererà in tal senso, ma deve essere lasciata la possibilità a un medico che se la sente di mettere in atto quelle che sono le volontà del paziente.

 

Mi sembra che la chiesa voglia la prima, ma non la seconda cosa.

Stessa cosa per le unioni e le convivenze.

Non credo che alla chiesa debba essere messo il bavaglio (altrimenti si parla di libertà solo per chi fa comodo), ma credo debba essere impedito di fare dichiarazioni del tipo: "il politico cattolico deve fare/pensare/non far passare la tale legge".

Questo deve assolutamente essere impedito in tutti modi.

 

La chiesa si dovrebbe limitare a dire: la nostra fede ci insegna che...,la bibbia dice che... senza imporre niente a nessuno, lasciando la libertà di pensare e di agire e allo stato di legiferare in base alle necessità e alle richieste dei cittadini.

 

Capisco bene che questo la chiesa non lo può fare, poiché essa è l'unica portatrice della verità secondo il credo cristiano.

Per questo motivo lo stato dovrebbe intervenire, tramite il presidente della repubblica, ogni qual volta la chiesa si spinge oltre ricordando a tutti che lo stato legifera mettendo sullo stesso piano le diverse convizioni/credi presenti in Italia. Inoltre alcuni accordi con la chiesa andrebbero rivisti.


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 03 novembre 2007 14:53

Anche io Sono dell idea che la chiesa dovrebbe iniziare a tacere su molti argomenti, e non sono d accordo sul fatto che non influenzi lo stato "Laico" italiano..

 

la chiesa non dovrebbe fare i ricatti morali della serie " Se il politico è cattolico deve essere contrario alle unioni di fatto" e via su questo tono...

 

perchè comunque, un politico, se VERAMENTE cattolico, seguirà le direttive di quello che è il suo "capo spirituale"...

 

dunque sarebbe bene che

 

1) la chiesa non si azzardasse ad aprire bocca sulle scelte legislative italiane (ma lo fanno comunque e su questo non ci sono speranze :( :( >_> )

2) facessimo sparire questi partitucoli diventati "paladini del cristianesimo", se uno vuole osservare una religione, che lo faccia a casa sua, in forma privata e nei luoghi preposti a praticare il culto della religione... non al parlamento ed al senato....

 

Questo sarebbe possibile nello Stato totalitario ma noi siamo in democrazia e quindi la Chiesa può ''azzardare'' quanto vuole e dire ciò che gli pare come è giusto che sia... e l'idea dei credenti che esercitano la loro fede ''a casa sua'' è terribile e ingiusta: se uno crede in certi valori è giusto che ne tenga conto nella vita di tutti i giorni anche in politica...

ALEXEIJ: hai centrato il problema... alla fine le scelte sono fatte dalla gente che è assolutamente libera di fare ciò che vuole... Da noi tutti parlano di tutti ma alla Chiesa si chiede sempre di restringre l'ambito dei propri interventi... se si hanno argomenti migliori basta convincere la gente ma ''impedire'' che i preti influenzino la politica è antidemocratico... per esempio la CGIL nel referendum si è schierata a favore del sì... Perchè? Cosa centra il sindacato con la fecondazione assistita?


 

« I met a traveller from an antique land
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And on the pedestal these words appear:
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nerico
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Inviato il 03 novembre 2007 15:20 Autore

Il fatto è che, secondo me, NESSUNA legge deve tenere conto dei precetti morali di una qualche religione, in quanto la legge deve tutelare tutti i cittadini, che possono essere credenti o non. In pratica la legge deve su certe questioni tutelare la libertà di tutti, permettendo anche a chi è cristiano (o di un'altra religione) di praticare i fondamenti morali del suo credo senza entrare in contrasto con le altre parti della società (a cui personalmente appartengo). Questa non è una denuncia nei confronti del cristianesimo, ma nei confronti dell'abuso di potere che esercitano i suoi capi (un'inversione di rotta rispetto al concilio vaticano II) a svantaggio della laicità della nostra democrazia.


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sharingan
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Inviato il 03 novembre 2007 15:28

Il fatto è che, secondo me, NESSUNA legge deve tenere conto dei precetti morali di una qualche religione, in quanto la legge deve tutelare tutti i cittadini, che possono essere credenti o non. In pratica la legge deve su certe questioni tutelare la libertà di tutti, permettendo anche a chi è cristiano (o di un'altra religione) di praticare i fondamenti morali del suo credo senza entrare in contrasto con le altre parti della società (a cui personalmente appartengo). Questa non è una denuncia nei confronti del cristianesimo, ma nei confronti dell'abuso di potere che esercitano i suoi capi (un'inversione di rotta rispetto al concilio vaticano II) a svantaggio della laicità della nostra democrazia.

 

La legge però è fatta dagli uomini e gli uomini portano nelle leggi le loro idee, i loro valori e anche la loro religione... Lo Stato italiano tutela tutte le religioni e anche i non credenti... scusa ma non capisco: in quale modo i non-cristiani non godrebbero degli stessi diritti dei cristiani? Non vedo poi abuso di potere: in Parlamento siedono deputati o senatori e nei referendum vota la gente comune...


 

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^shinobi^
Confratello
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^shinobi^
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Inviato il 03 novembre 2007 18:51
scusa ma non capisco: in quale modo i non-cristiani non godrebbero degli stessi diritti dei cristiani?

 

Il punto non è questo, il punto è che alcune azioni sono negate da leggi ispirite o che hanno preso spunto dalla morale cristiana e in cui non sono previste diverse forme di azioni. Secondo me tali leggi dovrebbero essere aggiornate in base alle richieste e alle necessità della popolazione o di chi abbia necessità di agire in certi modi.

 

Giusto qualche esempio: magiori diritti civili per le convivenze gay-lesbiche, leggi per fecondazione, l'eutanasia...

 

Il fatto che la chiesa neghi la possibilità per lo stato italiano di legiferare su certi argomenti facendo affermazioni esplicite e spinga una parte dei politici e della popolazione a non permettere di fare una discussione seria su una serie di argomenti è di fatto un'intrusione nella laicità dello stato italiano che secondo me toglie delle possibilità di scelta ad altri individui.


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 03 novembre 2007 19:46

Allora, guardiamo di fare un po' di ordine. Il Papa ha ricordato quanto menzionato in questo thread non durante l'angelus la domenica, bensì al Congresso Mondiale dei Farmacisti Cattolici, non italiani in generale:davanti ad una cerchia di professionisti che verosimilmente si rispecchia per valori etici e morali nel cattolicesimo. Fatevene una ragione, in Italia ci son anche i cattolici, e credo onestamente che abbiamo il diritto a professare liberamente il proprio credo e i propri valori etici anche nel mondo del lavoro.

Secondo, L'Italia ufficialmente non è uno stato laico, nonostante quel che asseriscano diversi politichetti nostrani. Non lo dico io, ma Del Giudice e D'Avack, i più grandi esperti di diritto canonico italiani. Per costituzione son concessi privilegi alle organizzazioni cattoliche e all'esercizio attivo della morale cattolica all'interno dello stato, volenti o nolenti. Che sia giusto o sbagliato questo è un altro paio di maniche, ma francamente strumentalizzare a fine politico ed ideologico discorsi come questo rivolto espressamente ai cattolici non mi sembra il massimo della correttezza. Lo dico rivolto ai media, non a qualcuno che ha postato in questo topic, sia chiaro.

 

Il fatto è che, secondo me, NESSUNA legge deve tenere conto dei precetti morali di una qualche religione, in quanto la legge deve tutelare tutti i cittadini, che possono essere credenti o non. In pratica la legge deve su certe questioni tutelare la libertà di tutti, permettendo anche a chi è cristiano (o di un'altra religione) di praticare i fondamenti morali del suo credo senza entrare in contrasto con le altre parti della società (a cui personalmente appartengo). Questa non è una denuncia nei confronti del cristianesimo, ma nei confronti dell'abuso di potere che esercitano i suoi capi (un'inversione di rotta rispetto al concilio vaticano II) a svantaggio della laicità della nostra democrazia.

 

questo è onestamente impossibile, a meno che non sia paradossalmente un'entità sovrumana a dettare codici e leggi :P se la maggioranza della popolazione avrà come proprio un valore morale ed etico quale la tolleranza (caso strano, valore cardine della religione cattolica) , allora probabilmente potrà avvenire quanto da te auspicato, altrimenti come in altri stati ancora oggi, una comunità si doterà di codici che rispecchiano altri valori, o che privilegiano aspetti diversi morali ed etici. E anche qui dobbiam farcene una ragione, non tutti verranno piegati al potente dio illuminista o alla morale atea, laica o cattolica o quel cavolo che volete :P Per quanto riguarda il giudizio finale sulla gerarchia ecclesiastica, sono in parte d'accordo a mio avviso s'è andata creando una rottura tra base e testa, tra frati e bassi prelati che aprono ad omosessuali e son impegnati in prima linea con la propria opera cattolica verso tossicodipendenti, emarginati, prostitute e reietti, e cardinali/vescovi grassi e boriosi che giran con auto tedesche dalle dubbie qualità meccaniche ma dall'alto valore d'immagine per il popolo tutto, impegnati più a propinare chiusura piuttosto che tolleranza :P Ma questo non sta a me giudicare.

 

Il fatto che la chiesa neghi la possibilità per lo stato italiano di legiferare su certi argomenti facendo affermazioni esplicite e spinga una parte dei politici e della popolazione a non permettere di fare una discussione seria su una serie di argomenti è di fatto un'intrusione nella laicità dello stato italiano che secondo me toglie delle possibilità di scelta ad altri individui.

 

ecco, qui non son d'accordo. Non è la Chiesa ad impedire, ma il politico "cattolico" ( o molto presunto tale visto che son i fatti a dimostrare la propria fede, non le pugnette mentali) a far sbarramenti e a bloccare spesso anche un dialogo che sarebbe potuto essere costruttivo su diversi argomenti. Dall'altra parte è però vero che una bella fascia di pseudo rappresentanti del popolo sfrutta l'ignoranza o il rigetto del cattolicesimo di parte della popolazione per propinare visioni distorte e faziose della realtà. Sorrido vedendo il livello elevatissimo ed internazionale della ricerca italiana sulle staminali ottenuto grazie a nostri ricercatori sul nostro suolo attraverso strutture quali il San Raffaele (tra l'altro lautamente finanziato proprio dalla Chiesa), che qualche disinformato crede bandite dalla ricerca in Italia.

 

 

Mi sarebbe piaciuto, e lo dico senza malizia alcuna credetemi, vedere topic aperti anche quando il Papa si è schierato (ingerendo nello stato?) contro il precariato, o quando è intervenuto sollecitando le istituzioni verso tematiche sociali ed internazionali come la crisi birmana ad esempio >_>

 

 

Chiudo parlando non da utente ma da mod: discussioni simili ne abbiam molte, da quella che tratta dell'argomento delle religioni in generale ad altre simil cloni a questa. Cerchiamo quindi se non la vogliamo veder chiusa (o più probabilmente unificata) di tenere 1) toni civili (niente degenerazioni in chiesa ca**a pupù come è avvenuto in passato) 2) di restare espressamente in tema, per dare una valenza propria a questo thread.


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Drogon
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Drogon
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Inviato il 03 novembre 2007 20:42

1) la chiesa non si azzardasse ad aprire bocca sulle scelte legislative italiane (ma lo fanno comunque e su questo non ci sono speranze :( ^_^ >_> )

una curiosità, perchè la Chiesa, come qualunque altra organizzazione, non può esprimere il suo parere su tematiche politiche???

 

2) facessimo sparire questi partitucoli diventati "paladini del cristianesimo", se uno vuole osservare una religione, che lo faccia a casa sua, in forma privata e nei luoghi preposti a praticare il culto della religione... non al parlamento ed al senato....

se io sono cattolico devo esserlo solo a casa e quindi non a scuola o simili???

perchè? :(


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Dirnen
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Dirnen
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Inviato il 04 novembre 2007 16:33

[se io sono cattolico devo esserlo solo a casa e quindi non a scuola o simili???

perchè? >_>

 

No, caro Drogon, personalmente puoi essere cattolico OVUNQUE tu voglia, ma la TUA religione deve essere una cosa personale, e se sei un politico e LEGISLATORE, non puoi imporre la Tua credenza cattolica ad altri milioni di persone, intendevo dire questo.

 

Ti sembra giusto che alle scuole elementari da noi inizino le lezioni recitando il padre nostro??

 

tieni conto che frequentano bambini di religioni ed etnie diverse in quella scuola

 

tra cui 1 musulmano, 1 ragazza cinese (credo sia scintoista, ma non sono sicuro) ed una bambina bielorussa di religione ortodossa.

 

Io credo che questo atteggiamento sia molto discriminatorio, almeno dai la possibilità, ed in questo caso sarebbe davvero uno scambio costruttivo e intereligioso, di pregare anche per le altre persone, magari insegnando a tutti i bambini gli aspetti delle varie religioni, questo probabilmente avvicinerebbe di più le persone....


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sharingan
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Inviato il 04 novembre 2007 18:36

Non ho mai sentito di scuole dove si recita il padre nostro... a meno non siano scuole cattoliche ma in quel caso la cosa è assolutamente scontata... Il legislatore non impone un bel niente a nessuno: semplicemente inserisce i propri ideali anche religiosi nelle leggi che fa... come fanno anche non-cattolici,atei o agnostici... Per esempio un ministro comunista inserirà nelle leggi elementi che riferiscono alla propria ideologia andando contro a milioni di persone... E' antidemocratico? No perchè è stato democraticamente eletto... Allo stesso modo un ministro cattolico farà lo stesso ma è sempre eletto dal popolo quindi non vedo il problema... infine l'Italia e l'Occidente sono fondati anche e soprattutto sul Cristianesimo e disconoscere queste origini per uno sbagliato egualitarismo è dannoso e forse anche pericoloso...


 

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Stand in the desert. Near them on the sand,
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Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 04 novembre 2007 20:23

Nella mia scuola elementare, pubblica, si recitava eccome. Assieme ad un'altra decina di preghiere. Ogni mattina.

 

Tornando IT sui farmacisti eccetera, francamente penso che un farmacista possa essere obiettore. Anche un medico, sull'aborto. Nessun problema. Ma penso che una struttura ospedaliera dello Stato Italiano debba comunque fornirmi un servizio, che, stante la legislazione attuale, comprende anche abortivi e simili. Nulla in contrario se il medico Tizio o il farmacista Caio non vogliono avere a che fare con me. Ma a quel punto che l'ospedale o la farmacia chiamino immediatamente il medico Tizio II e il farmacista Caio II a offrirmi un servizio di cui ho diritto.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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sharingan
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sharingan
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Inviato il 04 novembre 2007 20:30

Sono d'accordo con te... Per quanto riguarda le preghiere evidenzio che non sono sigarette e non nuociono gravemente alla salute...


 

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