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Arya vs Sansa
M di Mace Tyrel
creato il 13 ottobre 2007

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Arya vs Sansa 170 votanti
Chi è meglio?
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AryaSnow
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

17762 messaggi
Inviato il 28 aprile 2009 0:45

Questo cosa c'entra,scusa?Io ho detto quella frase sul dovere per evidenziare che "i ruoli in cui hai particolari doveri" non è che sono una cosa lanciata addosso così,sono ruoli che si sceglie di avere.E' sempre possibile rifiutare.

E cosa c'entra questo discorso con quello fatto da me? <img alt=" />

 

Se prosegui questo ragionamento,allora perchè non uccidere chi ti impedisce l'accesso a risorse energetiche fondamentali (anche di tipo "medieval-fantasy",tipo pascoli e legname)?Perchè non uccidere chi,con le sue idee,può mettere in pericolo il tuo stile di vita,con possibile rischio per la tua stessa vita?

E' proprio questo il problema con questa visione delle cose,che rischi di spingerti oltre la soglia che separa la legittima preoccupazione per la pellaccia dalla violenza finalizzata all'egoismo.Per ora,Arya non ci sta,ma ho paura che potrebbe arrivarci...

Uccidere per sopravvivere è legittimo in generale.

A livello macroscopico ovviamente la situazione si fa più complessa, sia nel determinare cosa sia sopravvivenza e cosa no sia nel determinare quanto certi mezzi sono necessari.

Comunque qui adesso siamo ancora a livello microscopico.

 

Quello che è stata fino ad adesso,appunto,può essere giudicato anche in base a quello che si ipotizza essere il futuro.

A me non pare logico.

Al massimo al contrario si può ipotizzare il futuro in base a come si giudica il suo stato presente. Però sempre ipotesi sono e il giudizio a mio parere va fatto quando si saprà come le cose andranno. Anche perchè non vedo la necessità di tale fretta...

 

Possiamo ipotizzarlo però,una cosa legittima,esattamente come si ipotizza sul passato di personaggi di cui sappiamo poco.

Ipotizzare sì, ma giudicare in base ad ipotesi sul futuro mi pare preferibile astenersi dal farlo, finchè non si scopre tale futuro.

 

SPOILER ACOKd4f2774de2d8c169da037df8066cc7e3'd4f2774de2d8c169da037df8066cc7e3

Farla non è un problema.Ripeterla come preghierina della sera,si.

Non vedo alcuna differenza.

Se la ripete o meno, che lo faccia la mattina o la sera, per me è moralmente uguale.

Il concetto è sempre che c'è un forte desiderio di vendetta, i motivi sono sempre quelli. Il resto è una pura questione estetica. non è che faccia più o meno male a qualcuno ripetendo la lista o ripetendola in un determinato momento.

Tra l'altro lei lo ripete per non dimenticarseli, non ha carta e penna per scriverseli =P

 

 

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Gendry e Frittella e il suo "branco",sono naturali gesti di chi cerca di mantenere unito il branco,per avere protezione (il fatto che le siano d'impiccio mi è sempre parsa una balla,un modo per atteggiarsi ad adulta),non gesti d'altruismo.

Ma dove sarebbe una balla? Ci sono mercenari esperti e feroci a cavallo che presto si accorgeranno che sono scappati e li inseguiranno. Ha con sè due ragazzi che non hanno praticamente mai cavalcato in vita loro (anche prima con Yoren viaggiavano sul somaro, che è diverso) e che la rallentano tantissimo (lei che invece ad andare a cavallo è particolarmente brava). ll rischio è quello di essere non solo uccisi, ma anche brutalmente mutilati, torturati e stuprati. La situazione è molto rischiosa, questo rallentamento è davvero pericolosissimo. Perchè questa sarebbe una balla? Che erano d'impiccio è un dato di fatto, è tutto perfettamente spiegato. Tra l'altro lei non è che lo dice a loro per tirarsela, ma proprio lo pensa. Nel PdV abbiamo i pensieri profondi del personaggio. Anzi, letteralmente c'è scritto che lei sapeva quello.

E non mi pare proprio che l'avere dei compagni di viaggio a livello egoistico abbia un'utilità superiore allo sfuggire a tale sorte (specialmente se fuggendo lei poi è diretta a Delta della Acqua, dove intende riabracciare i suoi cari)? La protezione da parte loro in questo momento non la vedo, ci guadagnerebbe molto di più ad abbandonarli. E' una scelta sia di altruismo sia di amicizia.

Che poi un'amicizia per la quale si fanno dei sacrifici e si è disposti a richiare la vita per me è già da solo altruismo, le due cose sono connesse... "Pensare al branco" è un sentimento altruista anch'esso, specialmente se in questo caso di sicuro non era la cosa più utile da fare (anzi...).

 

Il salvataggio di Sam può essere una prova d'altruismo,come anche un modo per calarsi di più nella parte.

Ma quale parte? Lei stava recitando la parte di una venditrice di pesce, non di una "salvatrice di poveri sfigati aggrediti". Una comune venditrice di pesce sarebbe passata oltre, senza immischiarsi con gente poco raccomandabile.

 

Su Mycah non saprei,l'ho sempre visto come un aiuto verso qualcuno che gioca con te,persino i Lannister hanno protetto il Mastino e Tyrion ha reso ricco Bronn,ma questo non vuol dire altruismo,vuol dire cameratismo.

I due esempi di cui hai parlato sono dei comuni rapporti lavorativi. Loro li proteggono e li pagano in cambio del servizio. Non c'entra nulla il "cameratismo".

Per te proteggere un amico non è altruismo? Ma mi pare decisamente di sì. Non mi pare proprio che un'azione sia definibile come "altuismo" solo se svolta verso qualcuno che non conosci. L'altruismo è anzi uno degli aspetti su cui si basa l'amicizia e viceversa. Molti altri "amici" al suo posto avrebbero preferito non mettersi in mezzo con un ragazzo di 12 anni, principe, armato di spada vera. Arya da un punto di vista morale è stata decisamente ammirevole. Se tu una notte vieni a ggredito da un branco di malviventi più grossi di te e un tuo amico invece di farsi da parte ti difende, tu non apprezzi tale gesto e gli dici "mah... capirai che grande altruismo... il tuo era solo cameratismo..."?

 

 

Sul resto concordo,ma il suo senso di giustizia rischia di confondersi con la "sua" giustizia.

Finchè la sua giustizia coincide anche con la mia, la cosa mi va benissimo.

Quando capita che non coincidono SPOILER AFFC3f7f01c6bd842055c448222c6efef88f'3f7f01c6bd842055c448222c6efef88f

(vedi dareon)

... se in genere coincidono sono comunque contenta che un senso della giustizia ce l'abbia...

 

Su Ned non rispondo perchè andiamo troppo OT.


G
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G

Utente
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Inviato il 28 aprile 2009 12:16

E cosa c'entra questo discorso con quello fatto da me?

Perchè tu avevi detto "specialmente se non hai un ruolo in cui hai particolari "doveri" (tipo essere GdN o al governo)" come se (almeno così può intendersi) questi ruoli fossero un qualcosa che viene appiccicato e che quindi ti costringono ad avere dei doveri.Io invece ho sostenuto che si sceglie un ruolo in base ai doveri che si accettano di avere.In pratica,non accetti quei doveri perchè sei un gdn,ma diventi gdn perchè accetti quei doveri.

 

Uccidere per sopravvivere è legittimo in generale.

A livello macroscopico ovviamente la situazione si fa più complessa, sia nel determinare cosa sia sopravvivenza e cosa no sia nel determinare quanto certi mezzi sono necessari.

Comunque qui adesso siamo ancora a livello microscopico.

Legittimo,ripeto,se la tua pelle è in cima alla lista delle priorità.

 

A me non pare logico.

Al massimo al contrario si può ipotizzare il futuro in base a come si giudica il suo stato presente. Però sempre ipotesi sono e il giudizio a mio parere va fatto quando si saprà come le cose andranno. Anche perchè non vedo la necessità di tale fretta...

Non è questione di fretta (anche perchè,visti i ritmi di Martin,la fretta è decisamente sconsigliata avercela <img alt="> ).E' solo che il presente si può vedere in un modo A o in un modo B anche a seconda di come lo proietti nel futuro.Tu,per esempio,sostieni Arya a spada tratta perchè vi vedi molte qualità positive,in base a quanto scritto finora.Ovviamente,non puoi sapere come diventerà in seguito,però,valutando positivamente le sue qualità,ti aspetti che migliori o,al max,resti uguale.Io invece la valuto grigia non solo perchè ORA mi appare così,ma anche perchè vedo che,in base alle coordinate finora datemi,il suo futuro si prospetta altrettanto grigio.Ovviamente,essendo Arya una Stark (che io amo),spero che virerà verso il bianco,non verso il nero.

 

SPOILER ACOK 7a9e85e0ca77106cbcaeb3717839d223'7a9e85e0ca77106cbcaeb3717839d223

 

QUOTE

Farla non è un problema.Ripeterla come preghierina della sera,si.

 

Non vedo alcuna differenza.

Se la ripete o meno, che lo faccia la mattina o la sera, per me è moralmente uguale.

Il concetto è sempre che c'è un forte desiderio di vendetta, i motivi sono sempre quelli. Il resto è una pura questione estetica. non è che faccia più o meno male a qualcuno ripetendo la lista o ripetendola in un determinato momento.

Tra l'altro lei lo ripete per non dimenticarseli, non ha carta e penna per scriverseli =P

 

 

La letteratura E' una questione estetica,che fonde e innalza ad un livello diverso anche l'aspetto della morale e della logica.Ergo,un'estetica che a me appare sbagliata,mi rovina anche l'aspetto morale (non logico,almeno in questo caso,perchè come dici tu la ripetizione è un ottimo strumento mnemonico se non hai pergamena e inchiostro).

 

SPOILER AFFC 5b569a66f05dc328a124748522948c0f'5b569a66f05dc328a124748522948c0f

 

 

 

QUOTE

Gendry e Frittella e il suo "branco",sono naturali gesti di chi cerca di mantenere unito il branco,per avere protezione (il fatto che le siano d'impiccio mi è sempre parsa una balla,un modo per atteggiarsi ad adulta),non gesti d'altruismo.

 

Ma dove sarebbe una balla? Ci sono mercenari esperti e feroci a cavallo che presto si accorgeranno che sono scappati e li inseguiranno. Ha con sè due ragazzi che non hanno praticamente mai cavalcato in vita loro (anche prima con Yoren viaggiavano sul somaro, che è diverso) e che la rallentano tantissimo (lei che invece ad andare a cavallo è particolarmente brava). ll rischio è quello di essere non solo uccisi, ma anche brutalmente mutilati, torturati e stuprati. La situazione è molto rischiosa, questo rallentamento è davvero pericolosissimo. Perchè questa sarebbe una balla? Che erano d'impiccio è un dato di fatto, è tutto perfettamente spiegato. Tra l'altro lei non è che lo dice a loro per tirarsela, ma proprio lo pensa. Nel PdV abbiamo i pensieri profondi del personaggio. Anzi, letteralmente c'è scritto che lei sapeva quello.

E non mi pare proprio che l'avere dei compagni di viaggio a livello egoistico abbia un'utilità superiore allo sfuggire a tale sorte (specialmente se fuggendo lei poi è diretta a Delta della Acqua, dove intende riabracciare i suoi cari)? La protezione da parte loro in questo momento non la vedo, ci guadagnerebbe molto di più ad abbandonarli. E' una scelta sia di altruismo sia di amicizia.

Che poi un'amicizia per la quale si fanno dei sacrifici e si è disposti a richiare la vita per me è già da solo altruismo, le due cose sono connesse... "Pensare al branco" è un sentimento altruista anch'esso, specialmente se in questo caso di sicuro non era la cosa più utile da fare (anzi...).

 

 

QUOTE

Il salvataggio di Sam può essere una prova d'altruismo,come anche un modo per calarsi di più nella parte.

 

Ma quale parte? Lei stava recitando la parte di una venditrice di pesce, non di una "salvatrice di poveri sfigati aggrediti". Una comune venditrice di pesce sarebbe passata oltre, senza immischiarsi con gente poco raccomandabile.

 

 

QUOTE

Su Mycah non saprei,l'ho sempre visto come un aiuto verso qualcuno che gioca con te,persino i Lannister hanno protetto il Mastino e Tyrion ha reso ricco Bronn,ma questo non vuol dire altruismo,vuol dire cameratismo.

 

I due esempi di cui hai parlato sono dei comuni rapporti lavorativi. Loro li proteggono e li pagano in cambio del servizio. Non c'entra nulla il "cameratismo".

Per te proteggere un amico non è altruismo? Ma mi pare decisamente di sì. Non mi pare proprio che un'azione sia definibile come "altuismo" solo se svolta verso qualcuno che non conosci. L'altruismo è anzi uno degli aspetti su cui si basa l'amicizia e viceversa. Molti altri "amici" al suo posto avrebbero preferito non mettersi in mezzo con un ragazzo di 12 anni, principe, armato di spada vera. Arya da un punto di vista morale è stata decisamente ammirevole. Se tu una notte vieni a ggredito da un branco di malviventi più grossi di te e un tuo amico invece di farsi da parte ti difende, tu non apprezzi tale gesto e gli dici "mah... capirai che grande altruismo... il tuo era solo cameratismo..."?

 

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Su Gendry e Frittella: è vero che sarebbe più conveniente lasciarli indietro,ma (ripeto)io ci vedo molto un voler proteggere la pelle e la salute mentale (è rimasta sola e non vuole perdere questa specie di famiglia).

Su Sam: lei non è solo una venditrice di pesce,è una venditrice di pesce alla quale è stato "ucciso il padre perchè aveva affermato che la moglie era meglio di quella cortigiana".Sarebbe del tutto naturale che lei voglia evitare altri problemi simili.Inoltre,è una specie di "apprendista killer",sarebbe parimenti naturale che si metta alla prova in situazioni pericolose.

Su Mycah:ti darei ragione,se non fosse che non ricordo con precisione il suo rapporto con Arya.Si erano già visti prima?Erano amici?.

 

 

Finchè la sua giustizia coincide anche con la mia, la cosa mi va benissimo.

Finché la sua giustizia non coincide con la mia,la cosa non va bene a me,è chiaro. <img alt=">


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AryaSnow
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Inviato il 28 aprile 2009 13:24

Perchè tu avevi detto "specialmente se non hai un ruolo in cui hai particolari "doveri" (tipo essere GdN o al governo)" come se (almeno così può intendersi) questi ruoli fossero un qualcosa che viene appiccicato e che quindi ti costringono ad avere dei doveri.Io invece ho sostenuto che si sceglie un ruolo in base ai doveri che si accettano di avere.In pratica,non accetti quei doveri perchè sei un gdn,ma diventi gdn perchè accetti quei doveri.

Ma per il punto del mio discorso non importava questo. Quello che contava è dire che generalmente è sacrosanto che uno si preoccupi prima di tutto per la propria pelle, anche se poi ci sono delle eccezioni in cui hai il dovere morale di non metterla come priorità così grande.

 

Legittimo,ripeto,se la tua pelle è in cima alla lista delle priorità.

Se scegli di uccidere per non morire, è chiaro che hai messo la tua pelle come priorità. E per me è (generalmente) legittimo farlo.

 

E' solo che il presente si può vedere in un modo A o in un modo B anche a seconda di come lo proietti nel futuro.

No, per me non ha senso =P

Ha senso il contrario: proiettare il futuro a seconda di come si vede il presente.Ad esempio "questo è un bambino tanto dolce e carino... scommetto che da grande diventerà una brava persona". Ha senso fare questa ipotesi (però sempre ipotesi resta, di dare giudizi in anticipo non mi pare il caso).

Se invece dici "Questo bambino per me diventerà una gran brava persona-->allora è tanto dolce e carino anche adesso"... tanto senso non ha...

 

 

Tu,per esempio,sostieni Arya a spada tratta perchè vi vedi molte qualità positive,in base a quanto scritto finora.Ovviamente,non puoi sapere come diventerà in seguito,però,valutando positivamente le sue qualità,ti aspetti che migliori o,al max,resti uguale.

Ma assolutamente no.

Mi aspetto anche che peggiori. Potrebbe prendere qualsiasi strada e io non ho una previsione dominante.

 

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La letteratura E' una questione estetica,che fonde e innalza ad un livello diverso anche l'aspetto della morale e della logica.Ergo,un'estetica che a me appare sbagliata,mi rovina anche l'aspetto morale (non logico,almeno in questo caso,perchè come dici tu la ripetizione è un ottimo strumento mnemonico se non hai pergamena e inchiostro).

Certo che è una questione estetica. Infatti il senso del personaggio è proprio quello di assumere tinte più oscure anche grazie a queste cose puramente estetiche. Però appunto c'è una differenza tra "tinte esteticamente oscure" e "aspetto che rende la persona moralmente più negativa". Nel primo caso valuti vedi appunto l'impatto estetico del personaggio, nell'altro fingi che quella persona (e il mondo in cui vive) sia reale e la giudichi, usando quindi la razionalità.

 

Su Mycah:ti darei ragione,se non fosse che non ricordo con precisione il suo rapporto con Arya.Si erano già visti prima?Erano amici

Sì. Si sono conosciuti durante il viaggio ed era un po' che giocavano. Non era un suo migliore amico di vecchia data, però che lo considerava un amico lo dice anche esplicitamente.

 

 

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Su Gendry e Frittella: è vero che sarebbe più conveniente lasciarli indietro,ma (ripeto)io ci vedo molto un voler proteggere la pelle e la salute mentale (è rimasta sola e non vuole perdere questa specie di famiglia).

La pelle non mi pare proprio che così la protegga, anzi... per proteggere la pelle avrebbe dovuto abbandonarli (poi non poteva sapere che avrebbe avuto il c***o di Nymeria che li aiutava)... Ma anche riguardo alla "famiglia", fino a dun certo punto... perchè se vengono presi di famiglia non ce ne sarà più per nessuno, se invece lei li abbandona può salvare e andare a ritrovare la sua vera famiglia. Mi pare che sotto un aspetto egiustico la bilancia penda decisamente a favore del lasciarli lì. Poi c'è il sentimento di amicizia e del branco, che in sè è in generale altruistico ed egoistico insieme. Ma far prevalere tale sentimento in quella circostanza non è certo da tutti, è da persona "positiva".

 

 

SPOILER AFFC3608479bdbb72ffb401daaa6924ac87f'3608479bdbb72ffb401daaa6924ac87f

Su Sam: lei non è solo una venditrice di pesce,è una venditrice di pesce alla quale è stato "ucciso il padre perchè aveva affermato che la moglie era meglio di quella cortigiana".Sarebbe del tutto naturale che lei voglia evitare altri problemi simili.Inoltre,è una specie di "apprendista killer",sarebbe parimenti naturale che si metta alla prova in situazioni pericolose.

Ma al contrario evita problemi simili restandone fuori, impicciandosi i problemi proprio va a cercarseli per aiutare qualcun altro.

Dire che lo ha fatto per "esercitarsi a rischiare" (che poi da nessuna parte c'è scritto che lei avesse questo compito nei panni della venditrice di pesce) mi sembra un'intepretazione piuttosto tirata, è di gran lunga più plausibile pensare che lo volesse aiutare. Anche perchè non si limita a minacciare quei mercenari, ma in generale si comporta gentilmente con Sam e gli dà vari consigli per muoversi a Braavos con sicurezza.

 

 

Finché la sua giustizia non coincide con la mia,la cosa non va bene a me,è chiaro. <img alt=" />

Dimmi cosa non coincide con la tua giustizia... SPOILER AFFC5d4e56c6c03ff9654956b7db1984737f'5d4e56c6c03ff9654956b7db1984737f

(a parte Dareon)

 


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Inviato il 28 aprile 2009 22:14

Ma per il punto del mio discorso non importava questo. Quello che contava è dire che generalmente è sacrosanto che uno si preoccupi prima di tutto per la propria pelle, anche se poi ci sono delle eccezioni in cui hai il dovere morale di non metterla come priorità così grande.

Ok,allora siamo d'accordo,non avevo capito che anche per te la pelle non è necessariamente la priorità più grande.

 

Se scegli di uccidere per non morire, è chiaro che hai messo la tua pelle come priorità. E per me è (generalmente) legittimo farlo.

Dipende appunto dalla situazione.Generalmente la pelle prevale.In cima però,ci dovrebbero essere altre priorità,sempre IMHO. <img alt=">

 

No, per me non ha senso =P

Ha senso il contrario: proiettare il futuro a seconda di come si vede il presente.Ad esempio "questo è un bambino tanto dolce e carino... scommetto che da grande diventerà una brava persona". Ha senso fare questa ipotesi (però sempre ipotesi resta, di dare giudizi in anticipo non mi pare il caso).

Se invece dici "Questo bambino per me diventerà una gran brava persona-->allora è tanto dolce e carino anche adesso"... tanto senso non ha...

E' uguale,la connessione funziona in ambo i sensi. Il tuo secondo esempio,secondo quanto dico,suonerebbe così: "Il presente di questo bambino è positivo perchè è sulla buona strada per diventare una brava persona" oppure "Il presente di questo bambino è negativo,perchè sta percorrendo il sentiero che conduce al male" (esempi estremi,chiaro).

 

Ma assolutamente no.

Mi aspetto anche che peggiori. Potrebbe prendere qualsiasi strada e io non ho una previsione dominante.

Chiedo scusa,non l'avevo capito.Io nemmeno ho una previsione,quanto piuttosto una speranza:che non prosegua ulteriormente lungo la china dell'assassina.

 

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QUOTE

La letteratura E' una questione estetica,che fonde e innalza ad un livello diverso anche l'aspetto della morale e della logica.Ergo,un'estetica che a me appare sbagliata,mi rovina anche l'aspetto morale (non logico,almeno in questo caso,perchè come dici tu la ripetizione è un ottimo strumento mnemonico se non hai pergamena e inchiostro).

 

Certo che è una questione estetica. Infatti il senso del personaggio è proprio quello di assumere tinte più oscure anche grazie a queste cose puramente estetiche. Però appunto c'è una differenza tra "tinte esteticamente oscure" e "aspetto che rende la persona moralmente più negativa". Nel primo caso valuti vedi appunto l'impatto estetico del personaggio, nell'altro fingi che quella persona (e il mondo in cui vive) sia reale e la giudichi, usando quindi la razionalità.

 

 

QUOTE

Su Mycah:ti darei ragione,se non fosse che non ricordo con precisione il suo rapporto con Arya.Si erano già visti prima?Erano amici

 

Sì. Si sono conosciuti durante il viaggio ed era un po' che giocavano. Non era un suo migliore amico di vecchia data, però che lo considerava un amico lo dice anche esplicitamente.

 

 

SPOILER ACOK ad70950e16db4fe30f82b786606886da'ad70950e16db4fe30f82b786606886da

Sulla questione dell'estetica: Mi sembra che tu stia facendo confusione su quanto ho detto. Riformulo il concetto. Esistono 3 livelli di comprensione del reale: logico,morale ed estetico. Se analizziamo Arya dal primo punto di vista,possiamo concludere che è logicamente ben strutturata,con caratteristiche credibili, impegnata in vicende logicamente e perfettamente incastrate.Se la analizziamo dal punto di vista morale, possiamo dire o che si sta comportando giustamente (come fai tu),o che si sta comportando non proprio bene (come faccio io) o che è oscura (come fanno,penso,altri). Se invece la analizziamo dal punto di vista estetico, possiamo dire (direi anzi,concordare) che Arya è un personaggio che colpisce,pesantemente.Ma lo fa non per l'aspetto logico o quello morale considerati isolatamente e nemmeno per la loro semplice somma. Lo fa ad un livello più profondo,dove i due momenti precedenti si uniscono e si legano veramente alla realtà.Perchè,se ci pensi bene,il momento logico non è legato alla realtà (alla logica non importa che Arya soffri o gioisca,nè che sia un personaggio che colpisca il lettore) e nemmeno quello morale (il momento morale nega quelle realtà che sono ad esso contrarie),mentre quello estetico si (banalmente detto,ci piacciono cose che sono in qualche modo legate con la realtà,con la vita reale...ed Arya è legata eccome con la realtà).Ergo,a livello logico apprezzo Arya,a livello morale no,a livello estetico si,ma non tanto come altri personaggi perchè l'elemento morale che non amo influisce sul gusto finale.

Scusa la spiegazione lunga <img alt="> ,ho cercato di essere il più sintetico possibile.

Su Mycah:ok,allora già è possibile considerarla un'amicizia.

 

 

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QUOTE

Su Gendry e Frittella: è vero che sarebbe più conveniente lasciarli indietro,ma (ripeto)io ci vedo molto un voler proteggere la pelle e la salute mentale (è rimasta sola e non vuole perdere questa specie di famiglia).

 

La pelle non mi pare proprio che così la protegga, anzi... per proteggere la pelle avrebbe dovuto abbandonarli (poi non poteva sapere che avrebbe avuto il c***o di Nymeria che li aiutava)... Ma anche riguardo alla "famiglia", fino a dun certo punto... perchè se vengono presi di famiglia non ce ne sarà più per nessuno, se invece lei li abbandona può salvare e andare a ritrovare la sua vera famiglia. Mi pare che sotto un aspetto egiustico la bilancia penda decisamente a favore del lasciarli lì. Poi c'è il sentimento di amicizia e del branco, che in sè è in generale altruistico ed egoistico insieme. Ma far prevalere tale sentimento in quella circostanza non è certo da tutti, è da persona "positiva".

 

 

 

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Il sentimento del branco non è una cosa morale,è una cosa di pura autoconservazione.Tant'è che,come dici tu,in certe circostanze è anche egoistico (degenerando nel nepotismo,ad esempio).In ogni caso,per una bambina rimasta sola come lei,poter contare su quella "famiglia",vuol dire molto.E' vero,magari lascinadoli si salverebbe,ma rimarrebbe da sola.Non è poco,per lei.

 

 

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QUOTE

Su Sam: lei non è solo una venditrice di pesce,è una venditrice di pesce alla quale è stato "ucciso il padre perchè aveva affermato che la moglie era meglio di quella cortigiana".Sarebbe del tutto naturale che lei voglia evitare altri problemi simili.Inoltre,è una specie di "apprendista killer",sarebbe parimenti naturale che si metta alla prova in situazioni pericolose.

 

Ma al contrario evita problemi simili restandone fuori, impicciandosi i problemi proprio va a cercarseli per aiutare qualcun altro.

Dire che lo ha fatto per "esercitarsi a rischiare" (che poi da nessuna parte c'è scritto che lei avesse questo compito nei panni della venditrice di pesce) mi sembra un'intepretazione piuttosto tirata, è di gran lunga più plausibile pensare che lo volesse aiutare. Anche perchè non si limita a minacciare quei mercenari, ma in generale si comporta gentilmente con Sam e gli dà vari consigli per muoversi a Braavos con sicurezza.

 

 

 

SPOILER AFFC eb51e61b12422c216a0378b87778a4b1'eb51e61b12422c216a0378b87778a4b1

Il vecchietto gentile le ha praticamente assegnato una nuova identità.Lei ora non è (non dovrebbe essere) Arya di Grande Inverno,ma Cat.E,per quello che ho visto,Cat si comporterebbe così. Fosse stata nei panni di Arya,ok,ma dove finisce Arya e dove inizia Cat?

 

Dimmi cosa non coincide con la tua giustizia... SPOILER AFFC de163cf25840ac4c1b43bf3bc32402ea'de163cf25840ac4c1b43bf3bc32402ea

 

(a parte Dareon)

 

A livello puramente morale,ciò che non amo in Arya è:SPOILER aae6ba6c377a65d5d25c01fe21be026f'aae6ba6c377a65d5d25c01fe21be026f

 

-il suo sbattere i piedi (metaforicamente) quando,come ogni bambino,si scontra con una realtà che non le aggrada

-l'ammirazione per Jaqen

-il suo voler seguire il cammino di quella strana setta

-il fatto che sia pronta all'ira più di altri personaggi.Uno dei motivi per cui preferisco Eddard a Jon,ad esempio,è la calma glaciale del primo a fronte dell'irruenza del secondo.

-la lista dell'odio

-quando continua a pugnalare a sangue Messer Sottile alla locanda senza fermarsi:comprensibile,visto il terrore provato,ma ugualmente inquietante per me

-in generale,una durezza insospettabile in una bambina di quell'età.Ripeto,a te può piacere e non nego che colpisca molto anche me.Non nego neanche che mi piaccia come personaggio (non la metterei nella mia top 5 altrimenti),ma non mi piace al 100% proprio perchè io non lo vedo così un bambino.Se un bambino cresce così in fretta,se è costretto a farlo,non è solo lui (come "bambino" in senso astratto)che muore,sono anche gli altri.Non so se mi capisci... <img alt=">

Se Arya fosse un adolescente,ad esempio,la troverei molto interessante,probabilmente al 3° posto (dopo Eddard e Jon,ovviamente).Così com'è,almeno PER ORA,è al quinto posto.Poi,ripeto,io sono particolarmente intrigato dall'aspetto dei metalupi,secondo me può essere la sua ancora di salvezza.

 

 


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AryaSnow
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Inviato il 29 aprile 2009 9:44

Dipende appunto dalla situazione.Generalmente la pelle prevale.In cima però,ci dovrebbero essere altre priorità,sempre IMHO. <img alt=" />

Nella situazione di Arya per me è più che legittimo.

 

E' uguale,la connessione funziona in ambo i sensi. Il tuo secondo esempio,secondo quanto dico,suonerebbe così: "Il presente di questo bambino è positivo perchè è sulla buona strada per diventare una brava persona" oppure "Il presente di questo bambino è negativo,perchè sta percorrendo il sentiero che conduce al male" (esempi estremi,chiaro).

No. Che sia sulla buona strada per diventare una brava persona è una conseguenza del suo essere positivo ora, non la causa. E in ogni caso è un riferimento al presente, perchè ora è sulla buona strada, ma con questa frase dici anche tu che non sai davvero prevedere come sarà.

 

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Sulla questione dell'estetica: Mi sembra che tu stia facendo confusione su quanto ho detto. Riformulo il concetto. Esistono 3 livelli di comprensione del reale: logico,morale ed estetico. Se analizziamo Arya dal primo punto di vista,possiamo concludere che è logicamente ben strutturata,con caratteristiche credibili, impegnata in vicende logicamente e perfettamente incastrate.Se la analizziamo dal punto di vista morale, possiamo dire o che si sta comportando giustamente (come fai tu),o che si sta comportando non proprio bene (come faccio io) o che è oscura (come fanno,penso,altri). Se invece la analizziamo dal punto di vista estetico, possiamo dire (direi anzi,concordare) che Arya è un personaggio che colpisce,pesantemente.Ma lo fa non per l'aspetto logico o quello morale considerati isolatamente e nemmeno per la loro semplice somma. Lo fa ad un livello più profondo,dove i due momenti precedenti si uniscono e si legano veramente alla realtà.Perchè,se ci pensi bene,il momento logico non è legato alla realtà (alla logica non importa che Arya soffri o gioisca,nè che sia un personaggio che colpisca il lettore) e nemmeno quello morale (il momento morale nega quelle realtà che sono ad esso contrarie),mentre quello estetico si (banalmente detto,ci piacciono cose che sono in qualche modo legate con la realtà,con la vita reale...ed Arya è legata eccome con la realtà).Ergo,a livello logico apprezzo Arya,a livello morale no,a livello estetico si,ma non tanto come altri personaggi perchè l'elemento morale che non amo influisce sul gusto finale.

Scusa la spiegazione lunga <img alt=" /> ,ho cercato di essere il più sintetico possibile.

... boh =P

No, allora: tu hai detto che da un punto di vista morale di dà fastidio la lista dell'odio. Io ti ho detto che sotto quel punto di vista non c'è niente di diverso da un qualsiasi forte sentimento di vendetta. Il fatto di fare la lista o di ripeterla tot volte è solo una questione estetica (qui ha pure un'utilità, quindi a maggior ragione...). Quindi non ha senso considerarla una "persona moralmente peggiore" per questo. E' un po' come se consideri più st***o un assassino perchè mentre ha ucciso aveva addosso una maglietta con una scena splatter piuttosto che uno che aveva addosso giacca e cravatta. Per me è assurdo.

 

 

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Il sentimento del branco non è una cosa morale,è una cosa di pura autoconservazione.Tant'è che,come dici tu,in certe circostanze è anche egoistico (degenerando nel nepotismo,ad esempio).In ogni caso,per una bambina rimasta sola come lei,poter contare su quella "famiglia",vuol dire molto.E' vero,magari lascinadoli si salverebbe,ma rimarrebbe da sola.Non è poco,per lei.

Invece il sentimento del branco di base è eccome una cosa morale. E' proprio esso che fonda la moralità. Si prova attaccamento ed empatia verso chi fa parte del proprio branco. Come conseguenza di riesce a sopravvivere meglio tutti ed è per questo che l'evoluzione ha mantenuto negli individui tale istinto altruista. Poi allargare l'altruismo oltre al branco è un gradino più alto ancora, ma ciò non toglie che anche il sentimento di branco è connesso con l'altruismo.

L'uomo poi, da essere razionale, si rende conto se e quando effettivamente stare in branco gli permette concretamente di sopravvivere. Se decide di continuare ad aiutare il suo branco solo perchè così sopravvive meglio lui, e non prova alcun attaccamento o preoccupazione in sè verso quelle persone, allora non si sta comportando altruisticamente. Se invece, pur sapendo che così anzi rischia fortemente di non sopravvivere, non vuole abbandonare gli altri a sè stessi... allora è altruismo eccome!

Avere quella "famiglia" è pochissimo in confronto a quello che guadagnerebbe abbandonandoli e al pericolo della situazione.

 

 

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Il vecchietto gentile le ha praticamente assegnato una nuova identità.Lei ora non è (non dovrebbe essere) Arya di Grande Inverno,ma Cat.E,per quello che ho visto,Cat si comporterebbe così. Fosse stata nei panni di Arya,ok,ma dove finisce Arya e dove inizia Cat?

Mi pare proprio che Cat, a livello caratteriale, sia decisamente Arya. Le è stata cambiata la carta d'identità e il passato da raccontare, ma per il resto come persona è proprio lei.

 

A livello puramente morale,ciò che non amo in Arya è:

Ecco, per me molte delle cose che dici non c'entrano niente con un livello puramente morale o con il senso di giustizia...

 

-il suo sbattere i piedi (metaforicamente) quando,come ogni bambino,si scontra con una realtà che non le aggrada

Spiegati meglio.

Comunque non mi pare c'entri con la morale...

 

-l'ammirazione per Jaqen

Per me invece fa bene. Ha visto che per sopravvivere in quel mondo bisogna essere forti e saper uccidere, quindi fa benissimo ad ammirarlo per tale capacità (se lo ammirasse per il fatto di uccidere a pagamento, già sarebbe un problema...). Anche perchè la capacità di uccidere in sè per me non è una cosa immorale, ciò che conta è come la usi.

Che poi stringi stringi è come ammirare un guerriero per la sua bravura in battaglia, solo che lei non si trovava in battaglia e quindi le serviva uccidere con i metodi di Jaqen.

 

-il suo voler seguire il cammino di quella strana setta

Concordo, ma aspetto di saperne di più sia sul suo destino che sulle sue reali intenzioni (che a mio parere in AFFC non sono manifestate in modo tanto chiaro...).

 

-il fatto che sia pronta all'ira più di altri personaggi.Uno dei motivi per cui preferisco Eddard a Jon,ad esempio,è la calma glaciale del primo a fronte dell'irruenza del secondo.

Io invece no, preferisco Jon anche proprio perchè è più aggressivo ^^

 

-la lista dell'odio

Da questo ne stiamo già parlando meglio sopra...

 

-quando continua a pugnalare a sangue Messer Sottile alla locanda senza fermarsi:comprensibile,visto il terrore provato,ma ugualmente inquietante per me

Farà anche un effetto inquietante, ma con la morale non mi pare c'entri molto Non penso che ti renda "più cattivo", anche perchè tra l'altro dici pure tu che è comprensibile. E il danno verso il prossimo non cambia certo in base a quante pugnalate gli dai, una volta che è morto e il tuo scopo era ucciderlo.

Comunque quella scena è una gran fi***a <img alt=" />

 

-in generale,una durezza insospettabile in una bambina di quell'età.Ripeto,a te può piacere e non nego che colpisca molto anche me.Non nego neanche che mi piaccia come personaggio (non la metterei nella mia top 5 altrimenti),ma non mi piace al 100% proprio perchè io non lo vedo così un bambino.Se un bambino cresce così in fretta,se è costretto a farlo,non è solo lui (come "bambino" in senso astratto)che muore,sono anche gli altri.Non so se mi capisci... <img alt=" />

Muoiono gli altri... ma lui fa morire gli altri per sopravvivere... come ho già detto, moralmente per me la cosa non è affatto da condannare..

 

Non condivido questo tuo confondere l'aspetto morale con ciò che semplicemente ti inquieta a livello estetico per il fatto di essere "strano". Per me non ha molto senso. Come la vedo io, la morale riguarda i danni/benefici concreti causati (o che si vogliono causare) al prossimo e le motivazioni che ci sono dietro.

Il fatto che un bambino "faccia più impressione" per me non lo rende più immorale (anzi, al massimo è un'attenuante, perchè pretendo più solidità morale da un adulto), nè il numero di pugnalate che si danno, nè il fatto di manifestare la propria voglia di vendetta sotto forma di lista... E' come pretendere che qualcuno, messo in una determinata situazione, non si comporti in un modo perchè "esteticamente è inquietante".

 

 


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Guardiano della notte
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G

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Inviato il 29 aprile 2009 10:39

No. Che sia sulla buona strada per diventare una brava persona è una conseguenza del suo essere positivo ora, non la causa. E in ogni caso è un riferimento al presente, perchè ora è sulla buona strada, ma con questa frase dici anche tu che non sai davvero prevedere come sarà.

E' ovvio che non sappia prevedere con esattezza come sarà,ma io cerco appunto di valutare il presente in base a come sarà nel futuro,in base a come "ora e qua" diventerà "poi e là".

 

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... boh =P

No, allora: tu hai detto che da un punto di vista morale di dà fastidio la lista dell'odio. Io ti ho detto che sotto quel punto di vista non c'è niente di diverso da un qualsiasi forte sentimento di vendetta. Il fatto di fare la lista o di ripeterla tot volte è solo una questione estetica (qui ha pure un'utilità, quindi a maggior ragione...). Quindi non ha senso considerarla una "persona moralmente peggiore" per questo. E' un po' come se consideri più st***o un assassino perchè mentre ha ucciso aveva addosso una maglietta con una scena splatter piuttosto che uno che aveva addosso giacca e cravatta. Per me è assurdo.

 

 

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L'aspetto morale e quello estetico si saldano insieme.

La lista dell'odio mi da fastidio moralmente perchè indica una volontà di vendetta lucida e formalizzata.Io invece,per quanto dica tutt'altro a volte,non sono per la vendetta a freddo,semmai per quella a caldo.Nel tumulto delle emozioni,giustifico la vendetta.Invece,eseguirla dopo a freddo,lo ritengo moralmente sbagliato,una cosa che fa più male a chi si vendica che altro.Il che non significa che magari non lo farei io stesso,solo che so che dopo mi sentirei male.Ergo,ho tutto il diritto di trovarla sbagliata:è la MIA morale.

Questo a livello morale.A livello estetico,mi infastidisce la continua ripetizione della lista,che IMHO non aggiunge niente al personaggio (ormai si è capito che li odia quelli là)e la rende ancora più bambina che pesta i piedi ed insiste sulle cose.

 

 

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Invece il sentimento del branco di base è eccome una cosa morale. E' proprio esso che fonda la moralità. Si prova attaccamento ed empatia verso chi fa parte del proprio branco. Come conseguenza di riesce a sopravvivere meglio tutti ed è per questo che l'evoluzione ha mantenuto negli individui tale istinto altruista. Poi allargare l'altruismo oltre al branco è un gradino più alto ancora, ma ciò non toglie che anche il sentimento di branco è connesso con l'altruismo.

L'uomo poi, da essere razionale, si rende conto se e quando effettivamente stare in branco gli permette concretamente di sopravvivere. Se decide di continuare ad aiutare il suo branco solo perchè così sopravvive meglio lui, e non prova alcun attaccamento o preoccupazione in sè verso quelle persone, allora non si sta comportando altruisticamente. Se invece, pur sapendo che così anzi rischia fortemente di non sopravvivere, non vuole abbandonare gli altri a sè stessi... allora è altruismo eccome!

Avere quella "famiglia" è pochissimo in confronto a quello che guadagnerebbe abbandonandoli e al pericolo della situazione.

 

 

 

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Che il sentimento del branco sia una forma più bassa di altruismo,sono d'accordo. L'esempio che però dici tu

Se decide di continuare ad aiutare il suo branco solo perchè così sopravvive meglio lui, e non prova alcun attaccamento o preoccupazione in sè verso quelle persone, allora non si sta comportando altruisticamente.

è un controsenso con quanto hai detto poco prima. Se quel tipo aiuta il branco senza alcuna preoccupazione per i suoi membri ma solo per sè,beh,magari non è altruistico al livello alto che tu stessa riconosci ad un altruismo non "di branco",ma è un perfetto esempio di altruismo "di branco". Inoltre,la mia personale valutazione di quello che lei guadagnava nel lasciarli,non coincide con la tua.Secondo me,nella sua situazione mentale,lei ci avrebbe perso di più.Poi,ovviamente,libera di pensarla in un altro modo <img alt=">

 

 

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Mi pare proprio che Cat, a livello caratteriale, sia decisamente Arya. Le è stata cambiata la carta d'identità e il passato da raccontare, ma per il resto come persona è proprio lei.

 

Io vedo Cat diversa da Arya,un po' più monella di strada che aspirante guerriera.Poi,libera di pensarla diversamente,ma l'impressione che mi da è proprio quella.

 

Ecco, per me molte delle cose che dici non c'entrano niente con un livello puramente morale o con il senso di giustizia...

 

Per me invece ne sono parte importante.Naturalmente,è il mio personale senso di morale.

 

-il suo sbattere i piedi (metaforicamente) quando,come ogni bambino,si scontra con una realtà che non le aggrada

Spiegati meglio.

Comunque non mi pare c'entri con la morale...

 

E' semplice,ritengo moralmente sbagliato piangere e insistere quando le cose vanno male.O si agisce in concreto o si sopporta in silenzio,fare altrimenti è sbagliato,non porta a niente e,probabilmente,contribuisce anche a far andare le cose peggio.

 

-l'ammirazione per Jaqen

Per me invece fa bene. Ha visto che per sopravvivere in quel mondo bisogna essere forti e saper uccidere, quindi fa benissimo ad ammirarlo per tale capacità (se lo ammirasse per il fatto di uccidere a pagamento, già sarebbe un problema...). Anche perchè la capacità di uccidere in sè per me non è una cosa immorale, ciò che conta è come la usi.

Che poi stringi stringi è come ammirare un guerriero per la sua bravura in battaglia, solo che lei non si trovava in battaglia e quindi le serviva uccidere con i metodi di Jaqen.

 

Ammirare qualcuno solo perchè sa uccidere,personalmente,non la trovo una cosa moralmente accettabile. In pratica,stai ammirando qualcuno per una capacità professionale,un po' come ammireresti un falegname che sa costruire bei mobili.Con la differenza che il falegname non ammazza persone...Ammirare invece qualcuno perchè sa uccidere e lo fa per una giusta causa,ecco,questo per me è diverso.

 

-il suo voler seguire il cammino di quella strana setta

Concordo, ma aspetto di saperne di più sia sul suo destino che sulle sue reali intenzioni (che a mio parere in AFFC non sono manifestate in modo tanto chiaro...).

 

Anch'io sono in attesa di vedere cosa farà,anche se per ora tutto mi sembra puntare verso un suo maggiore coinvolgimento.

 

-il fatto che sia pronta all'ira più di altri personaggi.Uno dei motivi per cui preferisco Eddard a Jon,ad esempio,è la calma glaciale del primo a fronte dell'irruenza del secondo.

Io invece no, preferisco Jon anche proprio perchè è più aggressivo ^^

 

Infatti io sono più glaciale di te <img alt="> ,non per niente sto sul Muretto. <img alt=">

 

-la lista dell'odio

Da questo ne stiamo già parlando meglio sopra...

 

-quando continua a pugnalare a sangue Messer Sottile alla locanda senza fermarsi:comprensibile,visto il terrore provato,ma ugualmente inquietante per me

Farà anche un effetto inquietante, ma con la morale non mi pare c'entri molto Non penso che ti renda "più cattivo", anche perchè tra l'altro dici pure tu che è comprensibile. E il danno verso il prossimo non cambia certo in base a quante pugnalate gli dai, una volta che è morto e il tuo scopo era ucciderlo.

Comunque quella scena è una gran fi***a

 

Ancora una volta,c'entra eccome,PER ME.Cedere all'ira,in quel modo,è indice del fatto che stai superando la soglia che separa l'ira giusta da quella fine a se stessa.Il fatto,poi,che la trovi una gran fi***a (personalmente io non la trovo così interessante,il combattimento tra Jaime e Brienne o tra Oberyn e Gregor,quelli si che sono interessanti <img alt="> )è indice di quanto la pensiamo diversamente su queste cose. Nessuna critica personale,bada bene,ma mi sembra inutile discutere di questo perchè vorrebbe dire discutere di come siamo fatti a livello personale,una cosa un po' OT mi pare.

 

-in generale,una durezza insospettabile in una bambina di quell'età.Ripeto,a te può piacere e non nego che colpisca molto anche me.Non nego neanche che mi piaccia come personaggio (non la metterei nella mia top 5 altrimenti),ma non mi piace al 100% proprio perchè io non lo vedo così un bambino.Se un bambino cresce così in fretta,se è costretto a farlo,non è solo lui (come "bambino" in senso astratto)che muore,sono anche gli altri.Non so se mi capisci...

Muoiono gli altri... ma lui fa morire gli altri per sopravvivere... come ho già detto, moralmente per me la cosa non è affatto da condannare..

 

Non mi hai capito..."Muoiono gli altri" è inteso come "Muore la fiducia e la speranza in un mondo migliore,quello che c'è quando si è bambini"...Se anche i bambini cominciano a fare gli adulti,allora per noi adulti vuol dire che veramente non c'è speranza...La cosa mi sembra (sempre IMHO) moralmente da condannare eccome.

 

Non condivido questo tuo confondere l'aspetto morale con ciò che semplicemente ti inquieta a livello estetico per il fatto di essere "strano". Per me non ha molto senso. Come la vedo io, la morale riguarda i danni/benefici concreti causati (o che si vogliono causare) al prossimo e le motivazioni che ci sono dietro.

Il fatto che un bambino "faccia più impressione" per me non lo rende più immorale (anzi, al massimo è un'attenuante, perchè pretendo più solidità morale da un adulto), nè il numero di pugnalate che si danno, nè il fatto di manifestare la propria voglia di vendetta sotto forma di lista... E' come pretendere che qualcuno, messo in una determinata situazione, non si comporti in un modo perchè "esteticamente è inquietante". Boh, mi pare assurdo...

 

Mi inquieta a livello estetico,ma il livello estetico,come ho già detto,ha comunque in sè l'aspetto morale.

La morale,per come la vedo io,è il codice personale (più o meno condiviso dal resto del globo terracqueo) che guida una persona,che da un senso al suo agire,uno scopo.Secondo la mia morale (che non è peraltro così unica,molti condividono questa opinione...giusto per puntualizzare che non sono isolato nel dire certe cose),alcune azioni sono moralmente discutibili.Possono anche esteticamente colpirmi (penso ad esempio al vampiro Lestat di "Intervista col vampiro",personaggio che esteticamente mi colpisce moltissimo ma che moralmente disprezzo),ma se poi devo andare a dire se quel personaggio mi piaccia o meno,allora devo dire che "si,mi piace,ma non tanto quanto altri".Proprio perchè la moralità c'è sempre e cmq.Infatti prediligo quei personaggi che non solo mi colpiscono esteticamente,ma anche logicamente e soprattutto moralmente, come è nel caso di Eddard e Jon.

 

 

 

Come vedi,per la gran parte delle nostre divergenze,c'è di mezzo un diverso concetto di morale.E' ovvio che questo influenzi il giudizio estetico finale,anche se rimane comunque assodato il fatto che entrambi siamo colpiti da Arya,tu in un modo e io in un altro.

 

Cmq questa conversazione ha se non altro avuto il merito di farmi riconsiderare Arya a livello logico (ora capisco meglio la sua caratterizzazione e le sue motivazioni logiche)e in parte anche morale (ora la ritengo grigia pura).Le mie previsioni sono per una sua virata verso il nero,le mie speranze verso il bianco. Staremo a vedere cosa combinerà Martin...se solo si decidesse a ricominciare a scrivere! <img alt=">


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 29 aprile 2009 12:36

E' ovvio che non sappia prevedere con esattezza come sarà,ma io cerco appunto di valutare il presente in base a come sarà nel futuro,in base a come "ora e qua" diventerà "poi e là".

Mannò, tu stai al contrario valutando come sarà nel futuro in base al presente. E' diverso. E meno male, perchè se no non ha senso.

Vabbè, chissenefrega =P

 

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L'aspetto morale e quello estetico si saldano insieme.

La lista dell'odio mi da fastidio moralmente perchè indica una volontà di vendetta lucida e formalizzata.Io invece,per quanto dica tutt'altro a volte,non sono per la vendetta a freddo,semmai per quella a caldo.Nel tumulto delle emozioni,giustifico la vendetta

Ah ecco, allora ti dà fastidio moralmente la lista dell'odio per via della razionalità con cui si vuole vendicare. E' ben diverso. In questo, non è una questione estetica il motivo per cui ti dà fastidio moralmente.

Su questo sono d'accordo. Uccidere per vendetta in modo premeditato è meno giustificabile che farlo per un istinto impulsivo momentaneo. Però allora qui moralmente Arya è sullo stesso piano di tutti gli altri personaggi che pensano lucidamente alla vendetta.

 

Questo a livello morale.A livello estetico,mi infastidisce la continua ripetizione della lista,che IMHO non aggiunge niente al personaggio (ormai si è capito che li odia quelli là)e la rende ancora più bambina che pesta i piedi ed insiste sulle cose.

A livello estetico aggiunge al personaggio ancora di più proprio l'aspetto della determinazione/disperazione/ossessione. Caratterizza il personaggio pure quello. Se vogliamo, è anche uno dei tanti modi per fare vedere che è pur sempre una bambina, perchè sembra una specie di filastrocca (visti i contenuti... appunto una cosa infantile e dark insieme ^___^).

Poi può anche rendertela meno simpatica...

 

 

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Che il sentimento del branco sia una forma più bassa di altruismo,sono d'accordo. L'esempio che però dici tu

Se decide di continuare ad aiutare il suo branco solo perchè così sopravvive meglio lui, e non prova alcun attaccamento o preoccupazione in sè verso quelle persone, allora non si sta comportando altruisticamente.

è un controsenso con quanto hai detto poco prima. Se quel tipo aiuta il branco senza alcuna preoccupazione per i suoi membri ma solo per sè,beh,magari non è altruistico al livello alto che tu stessa riconosci ad un altruismo non "di branco",ma è un perfetto esempio di altruismo "di branco".

No, allora: di base, a livello primitivo, c'è un istinto altruista, un sentimento di legame con i propri simili e preoccupazione verso di loro. Esso poi lo aiuta anche a sopravvivere, ma la spinta iniziale è stata un istinto, non un calcolo razionale del più utile. Poi però l'uomo, ad una certa età e con un certo grado di civiltà, si rende razionalmente conto quando stare in branco lo aiuta a sopravvivere e quando al contrario lo danneggia. Se capisce che lo danneggia, bisogna vedere se sceglie di abbandonare il branco per una questione utilità personale o se sceglie di restarci per un senso di legame ed empatia verso i membri del branco. In base a ciò si vede quanto quella persona è moralmente positiva.

 

Inoltre,la mia personale valutazione di quello che lei guadagnava nel lasciarli,non coincide con la tua.Secondo me,nella sua situazione mentale,lei ci avrebbe perso di più.Poi,ovviamente,libera di pensarla in un altro modo <img alt=" />

Ovvio =P

 

Comunque anche dal testo secondo me si deduce una preoccupazione anche per loro come persone e per loro "in quanto amici da cui non vuole separarsi".

Sembra infatti quasi pentita di averli portati con sè e non averli lasciati al castello: non avrebbe avuto più speranza lei e anche loro avrebbero corso a questo punto meno rischi. C'è quasi anche un senso di colpa verso di loro. Non si era ricordata che non erano capaci di andare a cavallo e ormai non può abbandonarli, dopo esserseli trascinati dietro.

 

Infatti c'è scritto:

erano il suo branco, i suoi amici, i soli amici ancora in vita che le rimanessero

 

Però c'è scritto anche...

Inoltre, se non fosse stato per lei, loro sarebbero stati ancora a Harrenhal, Gendry a sudare alla forgia e Frittella nelle cucine.

 

E quando vede la loro incapacità di cavalcare pensa:

"Avrei dovuto ricordarmene" disse a se stessa.

 

Poi...

Gli ordinerò di portarmi da mio fratello, e di non fare del male a Gendry e a Frittella."

C'è preoccupazione proprio anche per loro, non solo di "avere qualcuno vicino a sè".

 

Tra l'altro, quando concretamente restare con gli amici ti danneggia, anche il solo fatto di volerci restare "per avere qualcuno vicino" è una forma di umanità e altruismo. L'amicizia per me è un mix di altruismo e egoismo, e l'altruismo stesso è una forma di egoismo sotto un aspetto di utilità emotiva. Il far prevalere l'amizia rispetto all'utilità personale concreta è una cosa altruista e moralmente positiva.

 

 

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Io vedo Cat diversa da Arya,un po' più monella di strada che aspirante guerriera.Poi,libera di pensarla diversamente,ma l'impressione che mi da è proprio quella.

Eheh, per me Arya che vende pesce a Braavos è infatti proprio una monella di strada <img alt=" />

Riguardo all'aspirante guerriera (mica una cosa esclude l'altra)... l'Uomo Gentile le ha chiesto di lasciar perdere (almeno per il momento) le spade in generale, anche prima di dirle di essere Cat...

 

E' semplice,ritengo moralmente sbagliato piangere e insistere quando le cose vanno male.O si agisce in concreto o si sopporta in silenzio,fare altrimenti è sbagliato,non porta a niente e,probabilmente,contribuisce anche a far andare le cose peggio.

Non mi pare proprio che lei sia una che piange molto. Anzi, si impone sempre di non farlo e infatti piange molto meno di quando avrebbe fatto un comune bambino nella sua situazione... E' l'opposto di una bambina piagnucolosa e vittimista, la sua durezza consiste anche in questo.

"Insistere" in che senso? La sua determinazione anche in casi di cause apparentemente perse a volte ha salvato lei e chi le sta intorno, altre l'ha messa nei guai. In generale la ammiro molto per questo.

 

Ammirare qualcuno solo perchè sa uccidere,personalmente,non la trovo una cosa moralmente accettabile. In pratica,stai ammirando qualcuno per una capacità professionale,un po' come ammireresti un falegname che sa costruire bei mobili.Con la differenza che il falegname non ammazza persone...Ammirare invece qualcuno perchè sa uccidere e lo fa per una giusta causa,ecco,questo per me è diverso.

C'è la capacità di uccidere e il motivo per cui lo si fa.

Per uccidere per una giusta/legittima causa occorre in primo luogo la capacità di uccidere. Quindi non vedo dove stia il problema di ammirare qualcuno per la capacità di uccidere, lasciando da parte la causa. Non è che si ammira per forza una persona nel globale, si possono ammirarne solo alcuni aspetti.

Può starmi sulle balle Hitler per tanti motivi, ma posso desiderare di avere la sua capacità oratoria, da usare poi per fini politici più nobili.

Lei inoltre nel momento in cui l'ha ammirato non sapeva neppure che fosse un killer a pagamento.

Che poi... da quando un guerriero uccide per forza per una causa giusta? =P

 

Ancora una volta,c'entra eccome,PER ME.Cedere all'ira,in quel modo,è indice del fatto che stai superando la soglia che separa l'ira giusta da quella fine a se stessa.

Quindi per te uno ha il "dovere morale" di essere sempre il più controllato possibile?

Non condivido, ben venga un po' di sfogo, che palle se no =P

E, così come moralmente non c'è utilità nell'ira fine a sè stessa, non ne vedo nemmeno nel controllo a tutti i costi fine a sè stesso.

Trovare un canale di sfogo non-dannoso per la propria ira è pure benefico, c'è meno probabilità che essa esploda in modo incontrollato in altre situazioni.

 

personalmente io non la trovo così interessante

Non è interessante, è proprio f**a! Oh yeah! <img alt=" />

Mica voglio per forza discuterne, voglio solo dirlo =P

 

Non mi hai capito..."Muoiono gli altri" è inteso come "Muore la fiducia e la speranza in un mondo migliore,quello che c'è quando si è bambini"...Se anche i bambini cominciano a fare gli adulti,allora per noi adulti vuol dire che veramente non c'è speranza...La cosa mi sembra (sempre IMHO) moralmente da condannare eccome.

Da condannare mi sembra il mondo che li spinge a fare ciò, non loro. Trovo ridicolo e (anche moralmente) estremamente ingiusto dire ad un bambino di comportarsi "da bambino innocente" anche se questo lo porterà più probabilmente alla morte, per il fatto che "fa tristezza vedere i bambini che uccidono". Dai ad un bambino meno diritti alla vita di un adulto.

 

Mi inquieta a livello estetico,ma il livello estetico,come ho già detto,ha comunque in sè l'aspetto morale.

La morale,per come la vedo io,è il codice personale (più o meno condiviso dal resto del globo terracqueo) che guida una persona,che da un senso al suo agire,uno scopo.

Per me la morale riguarda i danni/benefici che si fanno agli altri, con le varie motivazioni e con il senso di ostilità/benevolenza alla base. E' inoltre qualcosa che più o meno si pretende dagli altri. E per stabilire tali danni/benefici uso criteri razionali.

Quindi per me è solo una parte del codice personale (quest'ultimo può comprendere anche "andare sempre dal parrucchiere", "mangiare tanta pizza"... cose che con la morale non c'entrano...). E' qualcosa che si richiede anche alle altre persone, in base a cui le considero "brave persone" o "persone malvagie" (per estremizzare).

A livello estetico voglio una verietà molto maggiore e non pretendo affatto che anche gli altri si conformino ai miei criteri puramente estetici, non li giudico "cattivi" se non lo fanno.

 


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Inviato il 29 aprile 2009 21:48

Mannò, tu stai al contrario valutando come sarà nel futuro in base al presente. E' diverso. E meno male, perchè se no non ha senso.

Vabbè, chissenefrega =P

A me pare il contrario,cmq ok. <img alt=">

 

SPOILER ACOK 09f172c49fb2c31d1c224628c4773256'09f172c49fb2c31d1c224628c4773256

 

Ah ecco, allora ti dà fastidio moralmente la lista dell'odio per via della razionalità con cui si vuole vendicare. E' ben diverso. In questo, non è una questione estetica il motivo per cui ti dà fastidio moralmente.

Su questo sono d'accordo. Uccidere per vendetta in modo premeditato è meno giustificabile che farlo per un istinto impulsivo momentaneo. Però allora qui moralmente Arya è sullo stesso piano di tutti gli altri personaggi che pensano lucidamente alla vendetta.

 

Si,il punto era questo.Infatti non la considero certo peggiore,che so,di un Oberyn o un Jaime.

 

A livello estetico aggiunge al personaggio ancora di più proprio l'aspetto della determinazione/disperazione/ossessione. Caratterizza il personaggio pure quello. Se vogliamo, è anche uno dei tanti modi per fare vedere che è pur sempre una bambina, perchè sembra una specie di filastrocca (visti i contenuti... appunto una cosa infantile e dark insieme ^___^).

Poi può anche rendertela meno simpatica...

 

Lo so che lo caratterizza e a livello di logica lo capisco,ma a livello di estetica no.Io preferisco poche pennellate,rapide e decise,rispetto alla ripetizione.Questione di feeling... <img alt=">

 

 

 

 

SPOILER ASOS e66a203b65f33ee329611041133566c9'e66a203b65f33ee329611041133566c9

 

No, allora: di base, a livello primitivo, c'è un istinto altruista, un sentimento di legame con i propri simili e preoccupazione verso di loro. Esso poi lo aiuta anche a sopravvivere, ma la spinta iniziale è stata un istinto, non un calcolo razionale del più utile. Poi però l'uomo, ad una certa età e con un certo grado di civiltà, si rende razionalmente conto quando stare in branco lo aiuta a sopravvivere e quando al contrario lo danneggia. Se capisce che lo danneggia, bisogna vedere se sceglie di abbandonare il branco per una questione utilità personale o se sceglie di restarci per un senso di legame ed empatia verso i membri del branco. In base a ciò si vede quanto quella persona è moralmente positiva.

 

Infatti io non reputo totalmente positiva Arya in quella situazione perchè vedo il suo rimanere con loro come un fatto puramente di sopravvivenza,fosse anche solo mentale/emotiva.

 

Comunque anche dal testo secondo me si deduce una preoccupazione anche per loro come persone e per loro "in quanto amici da cui non vuole separarsi".

Sembra infatti quasi pentita di averli portati con sè e non averli lasciati al castello: non avrebbe avuto più speranza lei e anche loro avrebbero corso a questo punto meno rischi. C'è quasi anche un senso di colpa verso di loro. Non si era ricordata che non erano capaci di andare a cavallo e ormai non può abbandonarli, dopo esserseli trascinati dietro.

Infatti c'è scritto:

erano il suo branco, i suoi amici, i soli amici ancora in vita che le rimanessero

Però c'è scritto anche...

Inoltre, se non fosse stato per lei, loro sarebbero stati ancora a Harrenhal, Gendry a sudare alla forgia e Frittella nelle cucine.

E quando vede la loro incapacità di cavalcare pensa:

"Avrei dovuto ricordarmene" disse a se stessa.

Poi...

Gli ordinerò di portarmi da mio fratello, e di non fare del male a Gendry e a Frittella."

C'è preoccupazione proprio anche per loro, non solo di "avere qualcuno vicino a sè".

Tra l'altro, quando concretamente restare con gli amici ti danneggia, anche il solo fatto di volerci restare "per avere qualcuno vicino" è una forma di umanità e altruismo. L'amicizia per me è un mix di altruismo e egoismo, e l'altruismo stesso è una forma di egoismo sotto un aspetto di utilità emotiva. Il far prevalere l'amizia rispetto all'utilità personale concreta è una cosa altruista e moralmente positiva.

 

No,quando avere gli amici vicino ti danneggia ma tu ci rimani per avere vicino qualcuno non è altruismo,è egoismo puro e semplice:senza ti sentiresti solo,quindi inghiotti la preoccupazione/bile e rimani perchè ti fa comodo così.Altruismo sarebbe rimanere con loro perchè tieni a loro nonostante il loro danneggiarti:esempio tipico è Ned,che potrebbe benissimo mandare a quel paese Robert ma rimane con lui perchè suo amico.

Poi è ovvio che l'atteggiamento di Arya verso quei 2 non sia quello del padrone coi sottoposti,ma non ci vedo nemmeno un grande altruismo,personalmente.Semplicemente,interpreto diversamente quello che dici tu. <img alt=">

 

 

 

 

 

SPOILER AFFC 82610ea88fa369e34791316476495f7a'82610ea88fa369e34791316476495f7a

 

Non mi pare proprio che lei sia una che piange molto. Anzi, si impone sempre di non farlo e infatti piange molto meno di quando avrebbe fatto un comune bambino nella sua situazione... E' l'opposto di una bambina piagnucolosa e vittimista, la sua durezza consiste anche in questo.

"Insistere" in che senso? La sua determinazione anche in casi di cause apparentemente perse a volte ha salvato lei e chi le sta intorno, altre l'ha messa nei guai. In generale la ammiro molto per questo.

 

Non critico la sua determinazione,ma la sua insistenza,il suo (appunto) pestare i piedi e incavolarsi.Non le sopporto le persone così.Il fatto che sia una bambina può giustificarla,ma d'altronde io non ho molta pazienza coi pupi. <img alt=">

 

C'è la capacità di uccidere e il motivo per cui lo si fa.

Per uccidere per una giusta/legittima causa occorre in primo luogo la capacità di uccidere. Quindi non vedo dove stia il problema di ammirare qualcuno per la capacità di uccidere, lasciando da parte la causa. Non è che si ammira per forza una persona nel globale, si possono ammirarne solo alcuni aspetti.

Può starmi sulle balle Hitler per tanti motivi, ma posso desiderare di avere la sua capacità oratoria, da usare poi per fini politici più nobili.

Lei inoltre nel momento in cui l'ha ammirato non sapeva neppure che fosse un killer a pagamento.

Che poi... da quando un guerriero uccide per forza per una causa giusta? =P

 

Io non separo la causa dalla capacità,per me sono tutt'uno.Non ammiro minimamente,per fare un esempio,Otto Skorzeny,che pure fu un guerriero di tutto rispetto,perchè il suo essere un SS duro e puro me lo fa disprezzare troppo.Sono fatto così,la morale prima di tutto.

Che un guerriero non uccida per una giusta causa,è vero.Ma personalmente,ripeto,ammiro coloro che lo fanno per cause giuste,quantomeno per cause che io ritenga tali.Sono fatto così,che ci vuoi fare <img alt="> .

 

Quindi per te uno ha il "dovere morale" di essere sempre il più controllato possibile?

Non condivido, ben venga un po' di sfogo, che palle se no =P

E, così come moralmente non c'è utilità nell'ira fine a sè stessa, non ne vedo nemmeno nel controllo a tutti i costi fine a sè stesso.

Trovare un canale di sfogo non-dannoso per la propria ira è pure benefico, c'è meno probabilità che essa esploda in modo incontrollato in altre situazioni.

 

Certo che ha il dovere morale di controllarsi o possono essere gli altri a pagare la sua ira.Meglio un "che sfere" piuttosto che un "cavolo gli ho rotto il naso tirando un calcione al pallone,mi dispiace".

 

Non è interessante, è proprio f**a! Oh yeah!

Mica voglio per forza discuterne, voglio solo dirlo =P

 

Sei senza speranze <img alt=">;) .

 

Da condannare mi sembra il mondo che li spinge a fare ciò, non loro. Trovo ridicolo e (anche moralmente) estremamente ingiusto dire ad un bambino di comportarsi "da bambino innocente" anche se questo lo porterà più probabilmente alla morte, per il fatto che "fa tristezza vedere i bambini che uccidono". Dai ad un bambino meno diritti alla vita di un adulto.

 

Infatti le persone che li spingono a fare ciò sono da condannare.Ma non è che questo renda più facile accettare poi un bambino mutato in quel modo.Lo rende più difficile.

 

Per me la morale riguarda i danni/benefici che si fanno agli altri, con le varie motivazioni e con il senso di ostilità/benevolenza alla base. E' inoltre qualcosa che più o meno si pretende dagli altri. E per stabilire tali danni/benefici uso criteri razionali.

Quindi per me è solo una parte del codice personale (quest'ultimo può comprendere anche "andare sempre dal parrucchiere", "mangiare tanta pizza"... cose che con la morale non c'entrano...). E' qualcosa che si richiede anche alle altre persone, in base a cui le considero "brave persone" o "persone malvagie" (per estremizzare).

A livello estetico voglio una verietà molto maggiore e non pretendo affatto che anche gli altri si conformino ai miei criteri puramente estetici, non li giudico "cattivi" se non lo fanno.

 

La razionalità non c'entra niente con la morale. Secondo la razionalità, sarebbe giusto sterminare tutti i cinesi,sai a quante risorse avremmo poi accesso,senza contare un sacco di persone in meno sul mondo e molto più spazio per noi? Moralmente,però,sarebbe una mostruosità.

Quindi,puoi anche applicare criteri che tu giudichi "razionali" alla tua morale,ma non saranno mai completamente razionali,saranno razionali "per te".E perchè?Perchè saranno guidati dalla tua morale. Il che è giusto,ognuno sente,ragiona e pensa con la sua testa/cuore.

A livello estetico,infine,io disprezzo ciò che si discosta troppo dalla mia morale proprio perchè (non ce la faccio più a ripeterlo)la morale entra nell'estetica.Almeno,così la vedo io.

 

 

 


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Inviato il 30 aprile 2009 3:54

Si,il punto era questo.Infatti non la considero certo peggiore,che so,di un Oberyn o un Jaime.

Anche Dany vuole lucidamente vendetta.

Anche Robb SPOILER AGOT93234b71273384e58b835c72cf6693ed'93234b71273384e58b835c72cf6693ed

Dopo aver respinto l'invasione dei Lannister nelle sue terre, sceglie di non trattare facilmente la pace perchè hanno ucciso suo padre, e la guerra va avanti.

 

E in questi casi ci rimettono anche migliaia di innocenti.

 

SPOLER AFFC830ac8c050159bc1f48a87d414006447'830ac8c050159bc1f48a87d414006447

No,quando avere gli amici vicino ti danneggia ma tu ci rimani per avere vicino qualcuno non è altruismo,è egoismo puro e semplice:senza ti sentiresti solo,quindi inghiotti la preoccupazione/bile e rimani perchè ti fa comodo così.Altruismo sarebbe rimanere con loro perchè tieni a loro nonostante il loro danneggiarti:esempio tipico è Ned,che potrebbe benissimo mandare a quel paese Robert ma rimane con lui perchè suo amico.

Poi è ovvio che l'atteggiamento di Arya verso quei 2 non sia quello del padrone coi sottoposti,ma non ci vedo nemmeno un grande altruismo,personalmente.Semplicemente,interpreto diversamente quello che dici tu. <img alt=" />

 

Non mi pare che dal testo si deduca una preoccupazione di Arya solo nel senso che dici tu, come ho già citato.

E poi: perchè "senza ti sentiresti solo?" Il bisogno stesso di avere degli amici a livello emotiva implica il bisogno di amare, di instraurare con qualcuno rapporti di vicinanza umana, simpatia ed empatia. I motori di base dell'altruismo (senza utilità concreta) sono proprio questi. Il fatto che sia disposta a rischiare molto di più la pelle per questo, anche se la solitudine sarebbe solo temporanea, per me è indice di grande umanità. Sarebbe molto più preoccupante se di queste cose non gliene fregasse niente, infatti uno dei momenti preoccupanti di Arya successivi è proprio quando all'inizio di AFFC pensa di non avere più bisogno di amici (poi fortunatamente pare ancora dimostrare il contrario...).

...

Ma questo è un altro discorso, vabbè. Intanto sia dal testo in quel momento sia dai suoi pensieri/comportamenti in altri momenti mi pare deducibile che Arya non aiuti gli altri solo per questo motivo.

 

Non critico la sua determinazione, ma la sua insistenza,il suo (appunto) pestare i piedi e incavolarsi.

 

Ghgh, ad esempio? <img alt=" />

 

Io non separo la causa dalla capacità,per me sono tutt'uno.Non ammiro minimamente,per fare un esempio,Otto Skorzeny,che pure fu un guerriero di tutto rispetto,perchè il suo essere un SS duro e puro me lo fa disprezzare troppo.Sono fatto così,la morale prima di tutto.

Infatti non lo ammirerei mica come persona in generale. Però ammirerei una sua specifica caratteristica, come la ammirerei in altri. Nel globale poi lo disprezzerei.

 

Certo che ha il dovere morale di controllarsi o possono essere gli altri a pagare la sua ira.Meglio un "che sfere" piuttosto che un "cavolo gli ho rotto il naso tirando un calcione al pallone,mi dispiace".

Dipende appunto in quali situazioni gli altri possono pagare la sua ira e in quali no. Se pugnala di più o di meno Messer Sottile non è che faccia più o meno male a qualcuno: ormai è morto ed era comunque da uccidere =P

Cercare di controllarsi sempre, anche quando ciò non fa bene a nessuno, alla lunga può far male a te stesso e forse anche agli altri... perchè non sfogandoti mai rischi di esplodere in un momento imprevisto, facendo più probabilmente del male agli altri.

 

E poi checcavolo, Messer Sottile ha torturato a morte tante persone innocenti in tanti modi diversi davanti ai suoi occhi. Ed ogni giorno prendeva a caso uno dei prigionieri per torturarlo, poteva essere presa pure lei.... una tortura psicologica incredibile... Poi, se in ASOS non lo avessero ucciso e Messer Sottile avesse vinto, le avrebbe fatto lo stesso. Mamma mia come sei freddo, un minimo di sfogo in quel momento proprio ci stava, che soddisfazione <img alt=" />

 

Infatti le persone che li spingono a fare ciò sono da condannare.Ma non è che questo renda più facile accettare poi un bambino mutato in quel modo.Lo rende più difficile.

Per me lo rende più facile proprio perchè non è da condannare lui.

Poi capisco che possa comunque fare impressione... e il bello è anche questo <img alt=" />

 

La razionalità non c'entra niente con la morale. Secondo la razionalità, sarebbe giusto sterminare tutti i cinesi,sai a quante risorse avremmo poi accesso,senza contare un sacco di persone in meno sul mondo e molto più spazio per noi? Moralmente,però,sarebbe una mostruosità.

Sì che la razionalità c'entra. Mica razionalità si applica solo per fini egoistici.

Non stermini i cinesi perchè significa sterminare più di un miliardo di persone. Se il principio su cui ti basi è quello di non fare del male agli altri... direi che decisamente non è una cosa moralmente positiva =P

Alla base c'è questo principio, poi in base ad esso stabilisci razionalmente cosa è altruista e cosa proprio inammissibile.

 

Quindi,puoi anche applicare criteri che tu giudichi "razionali" alla tua morale,ma non saranno mai completamente razionali,saranno razionali "per te".E perchè?Perchè saranno guidati dalla tua morale. Il che è giusto,ognuno sente,ragiona e pensa con la sua testa/cuore.

A livello estetico,infine,io disprezzo ciò che si discosta troppo dalla mia morale proprio perchè (non ce la faccio più a ripeterlo)la morale entra nell'estetica.Almeno,così la vedo io.

Non devi ripetere niente, l'ho capito. Io però ti rispondo più ampliamente e ti dico le motivazioni =P

Per me dire "baso la morale sull'estetica" è pericoloso, dà potenzialmente origine ad un'intolleranza ingiusta.

Molti disprezzano moralmente i gay (e lo facevano ancora di più in passato) "perchè mi fa schifo pensare a due uomini che fanno sesso", oppure la gente di colore "perchè mi fa schifo vedere gente con la pelle nera, sembrano sporchi... bisogna tenerli lontani!", in passato quelle che facevano sesso prima del matrimonio venivano emarginate "perchè fa schifo pensare ad una che poi mette l'abito bianco, simbolo della purezza e invece...". E non puoi ribattere niente, perchè se la loro giusticazione è estetica allora la vedranno sempre così e basta, e agiranno di conseguenza. Non c'è speranza di farli ragionare, e intanto altri ne subiscono le conseguenze.

Io invece dico che uno ha il sacrosanto diritto di fare come più gli piace, di seguire i propri desideri e cercare la propria felicità, anche se essa è diversa dalla mia... finchè (e nella misura in cui) non viola la libertà altrui. Non lo considero "cattivo" e non mi sembra giusto pretendere che faccia diversamente solo perchè non si comporta in un modo che mi piace esteticamente o perchè non gli piacciono le stesse cose che piacciono a me. O almeno, questi sono i criteri morali che secondo me bisognerebbe cercare di usare...

Almeno così la vedo io <img alt=" />

 


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Inviato il 30 aprile 2009 10:08

Ciao Arya, ti ho votata...


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Inviato il 30 aprile 2009 10:48

Ma grazie &gt;_&gt;


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Inviato il 30 aprile 2009 14:24

Anche Dany vuole lucidamente vendetta.

Anche Robb SPOILER AGOT 63504e3bb39b75e65a178bcd0dd50525'63504e3bb39b75e65a178bcd0dd50525

 

Dopo aver respinto l'invasione dei Lannister nelle sue terre, sceglie di non trattare facilmente la pace perchè hanno ucciso suo padre, e la guerra va avanti.

 

 

E in questi casi ci rimettono anche migliaia di innocenti.

Qui si parla di Arya,non di quei due.I fatti che tu citi,infatti,non è che me li rendano migliori di Arya.

 

SPOLER AFFC 57680c5c8e3ae15116c78107412d9960'57680c5c8e3ae15116c78107412d9960

 

QUOTE

Non mi pare che dal testo si deduca una preoccupazione di Arya solo nel senso che dici tu, come ho già citato.

E poi: perchè "senza ti sentiresti solo?" Il bisogno stesso di avere degli amici a livello emotiva implica il bisogno di amare, di instraurare con qualcuno rapporti di vicinanza umana, simpatia ed empatia. I motori di base dell'altruismo (senza utilità concreta) sono proprio questi. Il fatto che sia disposta a rischiare molto di più la pelle per questo, anche se la solitudine sarebbe solo temporanea, per me è indice di grande umanità. Sarebbe molto più preoccupante se di queste cose non gliene fregasse niente, infatti uno dei momenti preoccupanti di Arya successivi è proprio quando all'inizio di AFFC pensa di non avere più bisogno di amici (poi fortunatamente pare ancora dimostrare il contrario...). ...Ma questo è un altro discorso, vabbè. Intanto sia dal testo in quel momento sia dai suoi pensieri/comportamenti in altri momenti mi pare deducibile che Arya non aiuti gli altri solo per questo motivo.

 

Il bisogno di avere accanto qualcuno può anche implicare l'incapacità di rimanere da solo e di cavarsela da solo.

In ogni caso,quele deduzioni possono essere valide secondo te perchè le vedi in un certo modo,io le vedo in un altro.Questione di feeling &gt;_&gt; .

 

Ghgh, ad esempio?

 

Quando si incavola perchè Gendry non vuole seguirla da Harrenhal,quando persiste nel mentire al Vecchio Gentile quando ormai dovrebbe aver capito che quello la sgama e altre occasioni.

 

Infatti non lo ammirerei mica come persona in generale. Però ammirerei una sua specifica caratteristica, come la ammirerei in altri. Nel globale poi lo disprezzerei.

 

Io ragiono diversamente.Parto dal globale (Arya non mi attira più di tanto) per arrivare al particolare (il motivo è che lei bla bla bla).Poi,nel caso specifico di Otto,il globale è troppo negativo per farmi apprezzare il particolare.

 

Dipende appunto in quali situazioni gli altri possono pagare la sua ira e in quali no. Se pugnala di più o di meno Messer Sottile non è che faccia più o meno male a qualcuno: ormai è morto ed era comunque da uccidere =P

Cercare di controllarsi sempre, anche quando ciò non fa bene a nessuno, alla lunga può far male a te stesso e forse anche agli altri... perchè non sfogandoti mai rischi di esplodere in un momento imprevisto, facendo più probabilmente del male agli altri.

E poi checcavolo, Messer Sottile ha torturato a morte tante persone innocenti in tanti modi diversi davanti ai suoi occhi. Ed ogni giorno prendeva a caso uno dei prigionieri per torturarlo, poteva essere presa pure lei.... una tortura psicologica incredibile... Poi, se in ASOS non lo avessero ucciso e Messer Sottile avesse vinto, le avrebbe fatto lo stesso. Mamma mia come sei freddo, un minimo di sfogo in quel momento proprio ci stava, che soddisfazione

 

Ripeto,è perfettamente comprensibile,ma ugualmente inquietante.E pericoloso per lei.Ok,si è sfogata,ma ora che è arrivata a quel punto,la prox volta potrà essere più facile arrivarci.

 

Per me lo rende più facile proprio perchè non è da condannare lui.

Poi capisco che possa comunque fare impressione... e il bello è anche questo

 

Non ci trovo nulla di bello,personalmente.

 

Sì che la razionalità c'entra. Mica razionalità si applica solo per fini egoistici.

Non stermini i cinesi perchè significa sterminare più di un miliardo di persone. Se il principio su cui ti basi è quello di non fare del male agli altri... direi che decisamente non è una cosa moralmente positiva =P

Alla base c'è questo principio, poi in base ad esso stabilisci razionalmente cosa è altruista e cosa proprio inammissibile.

 

Stai facendo confusione.Io ho detto che,razionalmente,potrebbe essere conveniente sterminare i cinesi perchè porterebbe diversi vantaggi.Se gli eventuali svantaggi (ritorsione nucleare in primis) fossero counterabili,sarebbe solo la morale a bloccarti,non certo la razionalità.

 

Non devi ripetere niente, l'ho capito. Io però ti rispondo più ampliamente e ti dico le motivazioni =P

Per me dire "baso la morale sull'estetica" è pericoloso, dà potenzialmente origine ad un'intolleranza ingiusta.

Molti disprezzano moralmente i gay (e lo facevano ancora di più in passato) "perchè mi fa schifo pensare a due uomini che fanno sesso", oppure la gente di colore "perchè mi fa schifo vedere gente con la pelle nera, sembrano sporchi... bisogna tenerli lontani!", in passato quelle che facevano sesso prima del matrimonio venivano emarginate "perchè fa schifo pensare ad una che poi mette l'abito bianco, simbolo della purezza e invece...". E non puoi ribattere niente, perchè se la loro giusticazione è estetica allora la vedranno sempre così e basta, e agiranno di conseguenza. Non c'è speranza di farli ragionare, e intanto altri ne subiscono le conseguenze.

Io invece dico che uno ha il sacrosanto diritto di fare come più gli piace, di seguire i propri desideri e cercare la propria felicità, anche se essa è diversa dalla mia... finchè (e nella misura in cui) non viola la libertà altrui. Non lo considero "cattivo" e non mi sembra giusto pretendere che faccia diversamente solo perchè non si comporta in un modo che mi piace esteticamente o perchè non gli piacciono le stesse cose che piacciono a me. O almeno, questi sono i criteri morali che secondo me bisognerebbe cercare di usare...

Almeno così la vedo io

 

Io non baso la morale sull'estetica come dici tu.Semmai il contrario.O meglio,ritengo che la morale entri nell'estetica.L'esempio da te fatto sui gay è quindi sbagliato. Infatti,non solo ritengo giusto l'amore omosessuale a livello logico (capisco le ragioni che possono portare a preferirlo a quello etero)e morale (a me non piace,ma penso che ognuno sia libero di scegliere come esprimere la sua sessualità),ma anche estetico (non scoppio di gioia estetica nel vedere scene omosex su libri,fumetti o film,ma non è che mi facciano neanche schifo,mi lasciano abbastanza indifferente).

 

 

 


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Inviato il 30 aprile 2009 15:40

Qui si parla di Arya,non di quei due.I fatti che tu citi,infatti,non è che me li rendano migliori di Arya.

 

Era solo per sapere ;)

 

SPOLER AFFC aa1e49e2abbc02edc156625d07785b19'aa1e49e2abbc02edc156625d07785b19

In ogni caso,quele deduzioni possono essere valide secondo te perchè le vedi in un certo modo,io le vedo in un altro.Questione di feeling <img alt=" /> .

La differenza è che le mie deduzioni hanno più supporto nel testo =P

 

Frittella aprì la bocca, poi la richiuse. Non cadde da cavallo. Poco tempo dopo, la pioggia ricominciò a cadere. Non avevano ancora visto neppure un raggio di sole. Faceva anche più freddo, nebbie livide fluttuavano tra i pini, allargandosi sulla desolazione dei vicini campi bruciati.

Gendry se la stava passando male quasi quanto Frittella, ma era troppo cocciuto per lamentarsi. Sedeva goffamente sulla sella, con la consueta espressione determinata sotto i capelli neri arruffati. Arya però capiva che non era un buon cavaliere. "Avrei dovuto ricordarmene" disse a se stessa. Per quanto indietro andasse con la memoria, rammentava di aver sempre cavalcato, pony da piccola e cavalli normali in seguito, ma Gendry e Frittella erano cresciuti in città, e in città il popolino andava a piedi. Quando avevano lasciato Approdo del Re, Yoren, il confratello reclutatore dei Guardiani della notte, aveva dato loro delle cavalcature. Solo che stare seduti su un somarello, arrancando dietro una carovana di carri, era un conto, condurre un cavallo da caccia attraverso boschi selvaggi e campi distrutti dal fuoco era tutt'altra faccenda.

 

Da sola, Arya avrebbe fatto molto più in fretta, lo sapeva, ma non poteva abbandonare Gendry e Frittella: erano il suo branco, i suoi amici, i soli amici ancora in vita che le rimanessero. Inoltre, se non fosse stato per lei, loro sarebbero stati ancora a Harrenhal, Gendry a sudare alla forgia e Frittella nelle cucine.

Ovvero: "ormai li ho trascinati qui io, adesso non posso abbandonarli".

 

Gli ordinerò di portarmi da mio fratello, e di non fare del male a Gendry e a Frittella."

Pensando a loro, si preoccupa proprio che non venga fatto loro del male, non che loro vengano separati da lei.

 

Quindi mi pare evidente che si preoccupa anche per il loro benessere e non solo per il fatto di averli vicino a sè. Dire che non c'è altruismo e che si preoccupa solo di avere dei compagni che la aiutino mi pare una contraddizione con il testo &gt;_&gt;

 

Quando si incavola perchè Gendry non vuole seguirla da Harrenhal,quando persiste nel mentire al Vecchio Gentile quando ormai dovrebbe aver capito che quello la sgama e altre occasioni.

Vabbè, capirai... <img alt=" />

 

Ripeto,è perfettamente comprensibile,ma ugualmente inquietante.E pericoloso per lei.Ok,si è sfogata,ma ora che è arrivata a quel punto,la prox volta potrà essere più facile arrivarci.

Nel momento in cui fa qualcosa di ingiustamente dannoso per gli altri, allora quel comportamento lì è da condannare. In questo caso invece va benissimo che si sfoghi.

Non è che esistono solo i due estremi "è sempre giusto lasciarsi andare nella rabbia" o "bisogna sempre essere controllatissimi".

 

Non ci trovo nulla di bello,personalmente.

Io sì <img alt=" />

Poi capisco che possa non piacere, ma senz'altro indica che il personaggio è riuscito.

 

Stai facendo confusione.Io ho detto che,razionalmente,potrebbe essere conveniente sterminare i cinesi perchè porterebbe diversi vantaggi.Se gli eventuali svantaggi (ritorsione nucleare in primis) fossero counterabili,sarebbe solo la morale a bloccarti,non certo la razionalità.

Nessuna confusione, sei tu che parti dal presupposto che la razionalità si può applicare solo all'egoismo e non alla morale. Invece non è vero, la razionalità si applica eccome alla morale.

In questo caso si parte dal principio di non fare del male agli altri e razionalmente si stabilisce quali comportamenti danneggiano gli altri e quali no.

 

Io non baso la morale sull'estetica come dici tu.Semmai il contrario.O meglio,ritengo che la morale entri nell'estetica.

Cioè la basi anche sull'estetica, consideri immorali alcune cose perchè non ti piacciono esteticamente o perchè non coincidono con il modo in cui tu sei.

 

L'esempio da te fatto sui gay è quindi sbagliato. Infatti,non solo ritengo giusto l'amore omosessuale a livello logico (capisco le ragioni che possono portare a preferirlo a quello etero)e morale (a me non piace,ma penso che ognuno sia libero di scegliere come esprimere la sua sessualità),ma anche estetico (non scoppio di gioia estetica nel vedere scene omosex su libri,fumetti o film,ma non è che mi facciano neanche schifo,mi lasciano abbastanza indifferente).

Non ho detto che tu discrimini i gay, ma che con questa tua impostazione qualcuno può arrivare (e spesso arriva) a discriminarli. Con l'esempio dei gay cerco di far capire come mai secondo me questa non è l'impostazione corretta: porta a disprezzare quelle persone/quei comportamenti che non fanno dal male/più male a qualcuno, ma che semplicemente non coincidono con le tue scelte personali o non ti sono gradevoli esteticamente. Consideri "più cattive" le persone per questo. Se i gay invece esteticamente ti facessero proprio schifo o ti mettessero a disagio, allora li consideresti proprio immorali. E molti di quelli che li condannano e in passato li hanno condanneresti hanno proprio questa motivazione di base. Appoggiando questa impostazione, tu giustifichi anche tale condanna.

"I gay mi fanno schifo/mi infastidiscono esteticamente"--> sono immorali.

Mettici qualsiasi altra cosa al posto di "gay", l'impostazione in sè la trovo sbagliata.

 

Vabbè, questo è un discorso troppo generico...

 


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Inviato il 30 aprile 2009 16:06

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QUOTE

La differenza è che le mie deduzioni hanno più supporto nel testo =P.

 

Non mi pare proprio.

 

Frittella aprì la bocca, poi la richiuse. Non cadde da cavallo. Poco tempo dopo, la pioggia ricominciò a cadere. Non avevano ancora visto neppure un raggio di sole. Faceva anche più freddo, nebbie livide fluttuavano tra i pini, allargandosi sulla desolazione dei vicini campi bruciati.

Gendry se la stava passando male quasi quanto Frittella, ma era troppo cocciuto per lamentarsi. Sedeva goffamente sulla sella, con la consueta espressione determinata sotto i capelli neri arruffati. Arya però capiva che non era un buon cavaliere. "Avrei dovuto ricordarmene" disse a se stessa. Per quanto indietro andasse con la memoria, rammentava di aver sempre cavalcato, pony da piccola e cavalli normali in seguito, ma Gendry e Frittella erano cresciuti in città, e in città il popolino andava a piedi. Quando avevano lasciato Approdo del Re, Yoren, il confratello reclutatore dei Guardiani della notte, aveva dato loro delle cavalcature. Solo che stare seduti su un somarello, arrancando dietro una carovana di carri, era un conto, condurre un cavallo da caccia attraverso boschi selvaggi e campi distrutti dal fuoco era tutt'altra faccenda.

 

Da sola, Arya avrebbe fatto molto più in fretta, lo sapeva, ma non poteva abbandonare Gendry e Frittella: erano il suo branco, i suoi amici, i soli amici ancora in vita che le rimanessero. Inoltre, se non fosse stato per lei, loro sarebbero stati ancora a Harrenhal, Gendry a sudare alla forgia e Frittella nelle cucine.

Ovvero: "ormai li ho trascinati qui io, adesso non posso abbandonarli".

 

Gli ordinerò di portarmi da mio fratello, e di non fare del male a Gendry e a Frittella."

 

Quindi mi pare evidente che si preoccupa anche per il loro benessere e non solo per il fatto di averli vicino a sè. Dire che non c'è altruismo e che si preoccupa solo di avere dei compagni che la aiutino mi pare una contraddizione con il testo

 

Veramente parla proprio di branco,di soli amici rimasti.Si preoccupa cioè per se stessa,del fatto di rimanere ancora una volta da sola (cioè senza amici).Poi,se tu la vedi come una prova d'altruismo,allora ok.Io continuo a vederla come preoccupazione di se stessa.

 

Vabbè, capirai...

 

Ognuno la vede a gusto suo.

 

Nel momento in cui fa qualcosa di ingiustamente dannoso per gli altri, allora quel comportamento lì è da condannare. In questo caso invece va benissimo che si sfoghi.

Non è che esistono solo i due estremi "è sempre giusto lasciarsi andare nella rabbia" o "bisogna sempre essere controllatissimi".

 

Non amo molto le mezze misure.

 

Io sì

Poi capisco che possa non piacere, ma senz'altro indica che il personaggio è riuscito.

 

Indubbiamente colpisce.Ma io parlavo di piacere o meno,non di colpire.Infatti,ho anche detto che il personaggio Arya indubbiamente mi ha colpito,anche se non mi piace tanto.

 

Nessuna confusione, sei tu che parti dal presupposto che la razionalità si può applicare solo all'egoismo e non alla morale. Invece non è vero, la razionalità si applica eccome alla morale.

In questo caso si parte dal principio di non fare del male agli altri e razionalmente si stabilisce quali comportamenti danneggiano gli altri e quali no..

 

L'egoismo appartiene al campo semantico della morale,non della razionalità.Quindi non ha senso che tu dice "la razionalità si può applicare solo all'egoismo e non alla morale". Quanto al resto della frase,quello che dici tu pone in pratica la razionalità DOPO che la morale è intervenuta.Ovvero,io voglio danneggiare i cinesi -->razionalmente stabilisco come oppure io non voglio danneggiare i cinesi-->razionalmente stabilisco come.

 

Cioè la basi anche sull'estetica, consideri immorali alcune cose perchè non ti piacciono esteticamente o perchè non coincidono con il modo in cui tu sei.

 

E duemila &gt;_&gt; ....Io_non_baso_la_morale_sull'estetica. Considero immorali alcune cose per via della mia morale e_quindi_esteticamente_quelle_cose_mi_piacciono_meno_di_altre. Che poi consideri immorali alcune cose perchè non coincidono col modo in cui sono,mi pare scontato.Cerco di vivere secondo la mia morale e dunque mi pare ovvio considerare immorali quelle cose che non coincidono col mio modo di vivere,tanto più esse stridono con esso.

 

Non ho detto che tu discrimini i gay, ma che con questa tua impostazione qualcuno può arrivare (e spesso arriva) a discriminarli. Con l'esempio dei gay cerco di far capire come mai secondo me questa non è l'impostazione corretta: porta a disprezzare quelle persone/quei comportamenti che non fanno dal male/più male a qualcuno, ma che semplicemente non coincidono con le tue scelte personali o non ti sono gradevoli esteticamente. Consideri "più cattive" le persone per questo. Se i gay invece esteticamente ti facessero proprio schifo o ti mettessero a disagio, allora li consideresti proprio immorali. E molti di quelli che li condannano e in passato li hanno condanneresti hanno proprio questa motivazione di base. Appoggiando questa impostazione, tu giustifichi anche tale condanna.

"I gay mi fanno schifo/mi infastidiscono esteticamente"--> sono immorali.

Mettici qualsiasi altra cosa al posto di "gay", l'impostazione in sè la trovo sbagliata.

 

Io non giustifico invece questa condanna,proprio perchè essa va contro la mia moralità/logicità/esteticità.

Poi,ripeto,per me è assolutamente normale giudicare le persone/i comportamenti sulla base delle mie scelte personali,non ci vedo niente di strano.Come ogni essere umano,sono fatto dai miei comportamenti,dalle scelte fatte durante la vita,dalle mie aspirazioni e,di conseguenza,valuto il mondo secondo il mio personale filtro.Esattamente come qualcun'altro lo valuterebbe diversamente in base al suo filtro. Pretendere di essere sempre assolutamente imparziali e obbiettivi,questo lo trovo sbagliato,nel senso che secondo me è impossibile.

 

Vabbè, questo è un discorso troppo generico...

 

Vero e va decisamente OT.

 

 

 


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AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 30 aprile 2009 16:31

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Veramente parla proprio di branco,di soli amici rimasti.Si preoccupa cioè per se stessa,del fatto di rimanere ancora una volta da sola (cioè senza amici).Poi,se tu la vedi come una prova d'altruismo,allora ok.Io continuo a vederla come preoccupazione di se stessa.

Uffa...

Parla anche del branco e dei soli amici rimasti, ma parla anche di altro. Ho evidenziato apposta quelle parti.

 

Ognuno la vede a gusto suo.

Ovvio =P

 

Non amo molto le mezze misure.

Vabbè, io invece non amo gli assolutismi, perchè li ritengo riduttivi per la complessità della realtà. Ma questo è un altro discorso a parte...

 

L'egoismo appartiene al campo semantico della morale,non della razionalità.Quindi non ha senso che tu dice "la razionalità si può applicare solo all'egoismo e non alla morale". Quanto al resto della frase,quello che dici tu pone in pratica la razionalità DOPO che la morale è intervenuta.Ovvero,io voglio danneggiare i cinesi -->razionalmente stabilisco come oppure io non voglio danneggiare i cinesi-->razionalmente stabilisco come.

L'istinto di base della morale di cui parlo (quello di interessarsi anche al bene degli altri e non solo al proprio) ovviamente è un sentimento e non è che si deduce logicamente.

Però poi la morale con tutte le sue specifiche norme è qualcosa a cui si dovrebbe arrivare logicamente, a partire da tale principio che si è posto. Almeno per come la vedo io.

 

E duemila &gt;_&gt; ....Io_non_baso_la_morale_sull'estetica. Considero immorali alcune cose per via della mia morale e_quindi_esteticamente_quelle_cose_mi_piacciono_meno_di_altre.

Va bene va bene, ti credo =P Scusami per il fraintendimento, lo faceva pensare la frase.. Mi inquieta a livello estetico,ma il livello estetico,come ho già detto,ha comunque in sè l'aspetto morale.

 

Che poi consideri immorali alcune cose perchè non coincidono col modo in cui sono,mi pare scontato.Cerco di vivere secondo la mia morale e dunque mi pare ovvio considerare immorali quelle cose che non coincidono col mio modo di vivere,tanto più esse stridono con esso.

A me non pare così scontato, perchè io considero immorali solo quelli che danneggiano gli altri (per motivi non giustificabili). Per il resto, ognuno è libero di essere come gli pare, anche diversissimo da me al massimo.

Poi posso valutarli in altri ambiti, tipo "non abbiamo interessi in comune" ecc... ma non lo considero più un campo morale <img alt=" />

 

 


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