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E comunque sul piano drammatico la tanto derisa Candy Candy, come tante altre "soap" giapponesi dell'epoca, è molto meglio di HP. Non c'è proprio storia.
No! Candy Candy no! Ci saranno pure anime migliori di HP ma non lei!!!! ">
X Sansa: ma si, piace molto anche a me come persoanggio, era per dire che se descrivi un personaggio in due-tre righe la descrizione calza automaticamente a qualche personaggio di cartoni animati (e di quelli peggiori).
Per difendere bene la povera Stark infatti è già servito almeno un altro post...e vale per tutti.
Beh forse per la Montagna basta una riga anche se non ne sono convinta...
Parlavo di drammaticità e maturità nelle tematiche. Un altro nome? Georgie, che se non sbaglio è della stessa autrice di Candy. Oppure Lady Oscar. I personaggi puffosi e asessuati di HP impallidiscono al confronto.No! Candy Candy no! Ci saranno pure anime migliori di HP ma non lei!!!!
E ancora non ho sentito che differenze ci sarebbero tra Hermione e Lisa Simpson :-P
Parlavo di drammaticità e maturità nelle tematiche. Un altro nome? Georgie, che se non sbaglio è della stessa autrice di Candy. Oppure Lady Oscar. I personaggi puffosi e asessuati di HP impallidiscono al confronto.
appunto, ma non dimentichiamo che HP è esplicitamente destinato ad un pubblico non-adulto in un'epoca come la nostra dove l'incubo del politically correct e della tutela dei minori è più contagioso (e dannoso) della peste bubbonica.
candy candy, lady oscar, georgie, remi, heidi e compagnia bella mica erano nati come sceneggiature per cartoni animati o anime (almeno così mi sembra proprio di ricordare...) e si vede a ogni passo.
inutile dire che di fronte a testi del genere, HP sprofonda nella mediocrità del più squallido buonismo.
con questo, la rowling ha uno stile (intendo capacità di usare la lingua inglese in frasi più lunghe di una riga e un po' più articolate di soggetto-verbo-complemento) migliore di martin.
...con tutte le conseguenze che questo comporta a livello di spessore e profondità. È quello che sto dicendo dall'inizio, ovvero che trovo sbagliato metterlo su un piano a cui non appartiene. Le opere giapponesi citate (alcune tratte da romanzi come Candy, altre create direttamente come manga o anime) sono davvero più complesse e mature, e per questo tra le più censurate mai giunte in Italia nonostante il target fosse quello adolescenziale.appunto, ma non dimentichiamo che HP è esplicitamente destinato ad un pubblico non-adulto
Questo sembra interessante, li ho letti entrambi in inglese ma non credo di avere una conoscenza così approfondita per poterli giudicare grammaticalmente. Posso dire al massimo di trovare la Rowling più semplice e scorrevole ma, detto da un autodidatta come me, non credo sia un giudizio molto attendibile. Anzi, laddove il peggior commento che abbia mai letto sullo stile di Martin (da parte di un madrelingua) era un "senza infamia né lode", sulla Rowling e le sue ingenuità o errori stilistici si sono sprecati fiumi di parole. Al punto che qualcuno, forse esagerando, li ha persino giudicati anti educativi. Se hai tempo per portare degli esempi o spiegare meglio non sarebbe male.con questo, la rowling ha uno stile (intendo capacità di usare la lingua inglese in frasi più lunghe di una riga e un po' più articolate di soggetto-verbo-complemento) migliore di martin.
non avevo davvero mai sentito commenti negativi sullo stile della rowling! anche i parenti irlandesi me l'hanno sempre consigliata proprio per la sua scrittura scorrevole e piacevole, ma molto "classica", nel senso di non contaminata dal vizio dilagante (pure in italiano, intendiamoci) delle frasi brevi a effetto.sulla Rowling e le sue ingenuità o errori stilistici si sono sprecati fiumi di parole. Al punto che qualcuno, forse esagerando, li ha persino giudicati anti educativi. Se hai tempo per portare degli esempi o spiegare meglio non sarebbe male.
come banalissimo esempio ti porto quello del 4° HP che ho sotto il naso:
" [...] The appearance of the sign in the Entrance Hall had a marked effect upon the inhabitants of the castle. During the following week, there seemed to be only one topic of conversation, no matter where Harry went: the Triwizard Tournament. [...]"
ripeto, è davvero un estratto a caso dal libro, ma rende abbastanza bene l'idea. se traduci mentalmente la maggior parte delle frasi di un qualsiasi HP, la loro struttura non cambia molto dall'inglese all'italiano, non devi preoccuparti di "rigirare" la frase per creare un'apparenza di "italianitudine" del testo.
tanto per capirci, un esempio diametralmente opposto può essere quello di ellroy in "five easy pieces" (leggitelo anche tradotto, effetto uguale): frasi brevissime a getto continuo, ritmo talmente serrato da non essere più ritmo, ma encefalogramma piatto della scrittura.
martin, imho, sta a metà fra questi, ma personalmente lo amo molto per i contenuti e non così tanto per lo stile.
poi, chiaro, sono opinioni, non giudizi universali.
Forse proprio questo è all'origine delle critiche? La semplicità scambiata spesso per povertà linguistica (ma che non ricordo sia mai stato rinfacciato alla Le Guin), o addirittura la sensazione di trovarsi davanti a una sceneggiatura più che a un romanzo. Non ho sottomano critiche scritte da gente autorevole, ne ho trovata ora una terra terra e sicuramente esagerata sul sito del Guardian da cui si sviluppa una lunghissima discussione (altrettanto terra terra) sull'argomento. Non ci sono riferimenti alla costruzione della frase, ma è significativo il fatto di non trovare elogi sullo stile neanche tra chi difende la scrittrice.non avevo davvero mai sentito commenti negativi sullo stile della rowling! anche i parenti irlandesi me l'hanno sempre consigliata proprio per la sua scrittura scorrevole e piacevole, ma molto "classica", nel senso di non contaminata dal vizio dilagante (pure in italiano, intendiamoci) delle frasi brevi a effetto.
Per quanto riguarda le frasi brevi e a effetto, magari con un bel punto e a capo che fa tanto Stephen King, non vorrei che ti confondessi con Altieri, che nella traduzione ne aggiunge a bizzeffe esasperando un qualcosa che in Martin è molto più discreto.
Lo stile freddo e quasi "telegrafico" di Ellroy è evidentissimo, ma mi sembra anche molto funzionale alle sue storie e personaggi. Ammetto però di non essere preparatissimo su questo tipo di analisi. Dal modo di comporre frasi infatti non riesco a slegare i contenuti, la terminologia e il loro effetto in genere: per giudicarli separatamente dovrei dare una rilettura molto più attenta, cosa che non faccio quasi mai.tanto per capirci, un esempio diametralmente opposto può essere quello di ellroy in "five easy pieces" (leggitelo anche tradotto, effetto uguale): frasi brevissime a getto continuo, ritmo talmente serrato da non essere più ritmo, ma encefalogramma piatto della scrittura.
martin, imho, sta a metà fra questi, ma personalmente lo amo molto per i contenuti e non così tanto per lo stile.
A volte però ci ho pensato, come durante il capitolo delle Nozze Rosse. Non so se periodi lunghi, più digeribili (anche musicalmente) e fluidi avrebbero avuto la stessa efficacia nel rendere quell'atmosfera di angosciosa paranoia che ho provato dalla prima all'ultima pagina. Veniva mal di testa solo a leggere, e sono convinto che con uno stile alla HP sarebbe stato impossibile ottenere gli stessi risultati.
Parlavo di drammaticità e maturità nelle tematiche. Un altro nome? Georgie, che se non sbaglio è della stessa autrice di Candy. Oppure Lady Oscar. I personaggi puffosi e asessuati di HP impallidiscono al confronto.
E ancora non ho sentito che differenze ci sarebbero tra Hermione e Lisa Simpson :-P
Si...drammaticità strappalacrime di bassa lega da melodramma napoletano...una cosa che porta la Rowling molto in alto nelle mie classifiche è proprio il fatto che inserisce svolte di trama drammatiche senza scene da letto di morte pietose!!
mh...qualche differenza al volo...Lisa Simpson non è molto disinvolta nei rapporti con l'altro sesso, ed ha una fame di considerazione che Hermione non dimostra più dopo il primo libro.
Evoluzioni differenti quindi. O meglio...non-evoluzione di LS che giustamente deve rimanere sempre uguale come personaggio comico: Lisa non abbraccia le grandi cause perchè è maturata con il passare delle stagioni televisive...è stata sempre così, fin da quando si allacciava i pannolini da sola ">.
(Ed è comunque un grandissimissimo personaggio.)
Ah ok, allora è semplice: preferisco il Medieval-Fantasy di Martin " />
Motivi?
Una marea, per dirne uno Martin è molto più "adulto" della Rowling, ed io ormai non ho più 12 anni.
Hai ragione, la Rowling poteva rendere i suoi libri più belli se li avesse sritti per un publico adulto
Preferisco Martin. Ne apprezzo maggiormente l'ambientazione, il modo di costruire le trame e l'idea che non ci sia un protagonista definito e che tutto venga filtrato attraverso l'opinione del PDV del capitolo.
Detto questo però mi sembra che a volte nei confronti della Rowling ci sia un pò di prevenzione del tipo: è famosa, attorno c'è un sacco di pubblicità qundi il libro deve per forza fare schifo.
Al di là del fenomeno mass-mediatico che indubbiamente è costruito intorno ad Harry Potter io giudico la Rowling comunque un ottima scrittrice.
X Neshira Moccia è l'autore di 3 Metri sopra il cielo (è uscito anche in film con Scamarcio).
Preferisco Martin. Ne apprezzo maggiormente l'ambientazione, il modo di costruire le trame e l'idea che non ci sia un protagonista definito e che tutto venga filtrato attraverso l'opinione del PDV del capitolo.
Detto questo però mi sembra che a volte nei confronti della Rowling ci sia un pò di prevenzione del tipo: è famosa, attorno c'è un sacco di pubblicità qundi il libro deve per forza fare schifo.
Al di là del fenomeno mass-mediatico che indubbiamente è costruito intorno ad Harry Potter io giudico la Rowling comunque un ottima scrittrice.
L'idea dei tanti punti di vista di Martin è una di quelle che rende il libro più bello, per quanto riguarda il tuo commento sul fatto che visto che Harry è famoso deve fare schifo non credo di essere d'accordo, credo che la fama accresca solo il numero di persone che si interessano a Potter
io nn saprei chi scegliere....
la Rowling è decisamente troppo brava, ma per le storie d'amore è meglio che si spara " /> , Martin è tutt'altra storia...la storia delle Cronache è ben fatta e poi l'idea dei PDV è geniale... " />
per adesso nn espongo il mio giudizio tra i due autori, magari in seguito, quando avrò letto Harry Potter 7, lo aspetto con impazienza e spero che nn mi deluda...
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Martin, Martin e ancora Martin. Le Cronache sono una serie fantasy "adulta", matura, profonda, complessa, originale, dove storia, geografia, costumi e psicologia si intrecciano mirabilmente in un quadro vastissimo, con innumerevoli personaggi e ambienti, svariati punti di vista, sottili sfumature, pungente ironia e grandi emozioni.
La Rowling ha scritto romanzi gradevoli e interessanti, ma lontani anni luce dalle qualità che ho elencato riguardo a Martin.
concordo pienamente.
insomma non si può paragonare le cronache che sono serie e adulte ad un romanzo infantile come harry potter. ma dai, harry potter va bene per i bambini dell'asilo!
come al solito non sono d'accordo
Harry Potter ha molteplici livelli di lettura, che lo rendono apprezzabile anche a chi è più vecchio.
Nel complesso,cmq anch'io penso che l'opera di Martin è molto più ambiziosa e interessante di quella delle Rowling.
Un mio amico ha tradottoHarry 7 e io l'ho letto e, pur essendo un grande amante di HP mi ha un po' deluso
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-Non muore nessun personaggio davvero importante tranne Piton ( gli altri sono Fred, Moody, codaliscia, Lupin e Tonks) mentre secondo me doveva far morire uno tra Ron eHermione
- Harry, anche in questo libro, non si dimostra poi un grande eroe perchè Voldemort (non volontariamente) si autodistrugge
-Il fatto che solo gli ultimi cinque capitoli ( la battaglia finale) si svolgano a Hogwarts fa perdere qualche cosa al libro
- non c'è nessun particolare colpo di scena ( tranne che si scopre che Piton era buono)
Ditemi un po' che ne pensate