Fare confronti mi diverte e dopo quello tra Tolkien e Martin, stravinto dal primo, ne apro un altro Martin-Rowling.
Io do già il mio voto, Martin, perchè trovo che lo stile dell'americano si più avvincente e perchè Martin descrive meglio i personaggi, non in quaanto a fisico, ma sul lato caratteriale.
Dì un po' Mace...non è che ti diverti a seminare zizzania?
In ogni caso, il confronto non sussiste cmq: a parte la differente impostazione della storia già rilevata da Neshira...non puoi mettere a confronto le vicende di Martin con lo sviluppo della Rowling, sette anni in cui Harry cambia progressivamente, e il mondo intorno a lui incupisce anche perchè, crescendo, perde progressivamente innocenza, ingenuità...insomma, è un cammino iniziatico verso l'età adulta, mentre i personaggi Martiniani sono quasi tutti già belli e cresciuti, sistemati nel loro ruolo e via.
se si parla del modo di scrivere, quale preferiamo, io direi Rowling... scrive troppo bene anche se per via dello sviluppo della trama si vede che è una donna (nessuna offesa ! ) ... tanti incantesimi buoni gentili e simpatici... un maschio (imho) avrebbe fatto una cosa più "dark" " /> cmq il mio voto : Rowling
non si possono paragonare a mio avviso qst due grandissimi autori...
cm diceva il mio collega sopra, eddard seaworth, harry potter personaggio e i suoi amici e compagni di scuola effettuano una crescita, qst a mio avviso li rende dinamici, poike cambiano internamente... i personaggi di martin (nulla togliere al vekkio zione) m smbrn statici, nel senso k hanno la loro personalita e la mantengono anke se compiono incredibili viaggi, vivono fantastike avventure e combattono guerre...voglio dire la descrizione introspettiva c'è ma nn è volta ad una crescita cm fa la rowling...sono due stili diversi, nn possono mettersi sullo stss piano...
Non li ritengo paragonabili. Diversi gli stili e ritengo diversi anche i target, non ce la vedo la Rowlings inserire una scena di sesso in un capitolo di Harry Potter
Di nuovo tutti mi vanno contro, non avete capito!!!
IO volevo solo intendere lo stile, intendevo se preferite lo stile un po' più "volgare" di Martin o quello della Rowling
Entrambi. Ognuno perfetto per la propria saga.
(Quando i libri sono così ben riusciti è difficile dare un giudizio 'parziale' solo sullo stile!)
Se devo scegliere chi è più 'bravo' (con miliardi di virgolette, distinguo e se) direi la Rowling, proprio perchè riesce a descrivere esattamente un universo intero da un pdv limitatissimo.
Stravinto da Tolkien? se ben ricordo praticamente tutti hanno detto che non si possono confrontareFare confronti mi diverte e dopo quello tra Tolkien e Martin, stravinto dal primo, ne apro un altro Martin-Rowling.
Stiamo leggendo due saghe diverse? Arya, Sansa maturano spiccatamente durante i tre anni di durata dei libri, Jon, Dany e Jaime hanno dei cambiamenti interiori stravolgenti, Bran viene educato alle sue abilità in un viaggio iniziatico che più fantasy non si può...cm diceva il mio collega sopra, eddard seaworth, harry potter personaggio e i suoi amici e compagni di scuola effettuano una crescita, qst a mio avviso li rende dinamici, poike cambiano internamente... i personaggi di martin (nulla togliere al vekkio zione) m smbrn statici, nel senso k hanno la loro personalita e la mantengono anke se compiono incredibili viaggi, vivono fantastike avventure e combattono guerre...voglio dire la descrizione introspettiva c'è ma nn è volta ad una crescita cm fa la rowling...sono due stili diversi, nn possono mettersi sullo stss piano...
Invece nel V libro HP si comporta come un undicenne cretino.
Come sopra, nel V la Rowling prova a metterci una qualche limonata e lo fa in maniera patetica, IMHO.Non li ritengo paragonabili. Diversi gli stili e ritengo diversi anche i target, non ce la vedo la Rowlings inserire una scena di sesso in un capitolo di Harry Potter " />
Primo: come detto da tutti è difficile paragonare due autori tanto differenti.
Secondo: visto i miliardi che ha fatto la Rowling non è facile dire che i suoi libri sono peggio di altri. Vorrei farli io dei libri scarsi che vendono tanto.
Terzo: preferisco indubbiamente Martin. Ho letto HP fino al quarto libro, che ho apprezzato molto, ma il quinto mi ha lasciato deluso e irritato dal comportamento di HP. Non ho riletto quel libro, il che è un pessimo segno. E non ho proseguito la saga. Martin mi ha rotto un po' le scatole con alcuni personaggi ma non mi ha mai annoiato o deluso come la Rowling ha fatto. Ergo...
Martin, Martin e ancora Martin. Le Cronache sono una serie fantasy "adulta", matura, profonda, complessa, originale, dove storia, geografia, costumi e psicologia si intrecciano mirabilmente in un quadro vastissimo, con innumerevoli personaggi e ambienti, svariati punti di vista, sottili sfumature, pungente ironia e grandi emozioni.
La Rowling ha scritto romanzi gradevoli e interessanti, ma lontani anni luce dalle qualità che ho elencato riguardo a Martin.
i personaggi Martiniani sono quasi tutti già belli e cresciuti, sistemati nel loro ruolo e via.
Mi permetto di dissentire, anche se da un mio corregionale " />. Io direi che tutti i personaggi principali, ovvero quelli a cui sono affidati capitoli peronali, subiscono modifiche comportamentali nell'avanzare della storia. Chi più chi meno, ma sicuramente non sono statici.
Io voto Martin, assolutamente...e, per il "sondaggio" a cui non ho partecipato riguardo TolkienVSMartin, c'è da dire che, forse, l'unico motivo per cui vince il primo, e sono d'accordo, è il fatto che è stato lui a "creare" (lo so che non è proprio preciso...) il fantasy come lo intendiamo noi oggi. Per il resto, una storia così avvincente, approfondita con cura maniacale sia nella trama che negli intrecci tra i personaggi, il ciniscmo estremo dell'autore rendono l'opera di Martin più unica che rara.
Piccola parentesi: nel quinto libro Harry, secondo me, non si comporta come un undicenne cretino ma come un quindicenne cretino, che è diverso. Tutte le sue sfuriate e la sua rabbia verso quello che lo circonda sono più normali a 15 che a 11 anni (e poi nel primo non le faceva).Invece nel V libro HP si comporta come un undicenne cretino.
Per il resto, imparagonabili.
Mi permetto di dissentire....Arya forse sì, ma Sansa mi pare confermare ad ogni passo la figura della ragazzina viziata e stupida, che nonostante tutto quello che ha passato non si è ancora convinta della brutalità e della cattiveria delle persone, anzi continua a fidarsi ad occhi chiusi di quelli che le offrono aiuto, senza mai farsi una domanda su cosa ci sia dietro... d'altro canto, se era la beniamina di mamma che in lei vedeva una lady già a cinque anni, un motivo ci dovrà pur essere.Arya, Sansa maturano spiccatamente durante i tre anni di durata dei libri
Eddard non cambia, e neppure Davos, giusto per citare i miei favoriti. Cat non cambia finoIo direi che tutti i personaggi principali, ovvero quelli a cui sono affidati capitoli peronali, subiscono modifiche comportamentali nell'avanzare della storia. Chi più chi meno
SPOILER PORTALE E DOMINIO
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a quando non la fanno risorgere...ed anche in quel caso si limita a degenerare
Cersei non devia un filo dalle sue convinzioni e presunzioni; Dany cresce, ma non si modifica sostanzialmente (e difatti diventa sempre più antipatica, lei e quel suo 6b628e8b319835d62d2305022143a5de'6b628e8b319835d62d2305022143a5de
è bel vero che sono solo una giovane donna
- da principessa sul pisello!)
Le evoluzioni di Tyrion sono relativamente prevedibili, ed anche quelle di Jon. A parte Jaime, finora, non mi sembra di individuare pesanti modifiche...
P.S. - il secondo spoiler non ho segnalato il titolo dei libri perchè...lo si ritrova in tutti.
Piccola parentesi: nel quinto libro Harry, secondo me, non si comporta come un undicenne cretino ma come un quindicenne cretino, che è diverso. Tutte le sue sfuriate e la sua rabbia verso quello che lo circonda sono più normali a 15 che a 11 anni (e poi nel primo non le faceva).Invece nel V libro HP si comporta come un undicenne cretino.
quoto...e comunque descrivere un eroe più che fallibile per me è sempre stato un pregio, non un difetto del libro, anche se l'eroe stesso così diventa meno simpatico o meno appetibile per l'identificazione.
( E comunque in TUTTI i libri HP fa qualcosa di alquanto cretino...è un tratto del suo carattere ">)
Per fortuna poi anche in Martin c'è gente così...diversamente che in Tolkien. ">
veramente mi sembra che gli imbranati pasticcioni si facciano onore anche in Tolkien...che so, Peregrin Took, Samwise Gamgee, Bilbo in The Hobbitt...Per fortuna poi anche in Martin c'è gente così...diversamente che in Tolkien.