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Acquistati i diritti per le Cronache del ghiaccio e del fuoco
D di Darrosquall
creato il 17 gennaio 2007

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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 14 aprile 2007 22:03

La notizia di una serie televisiva sulle Cronache mi fa molto piacere.

 

Della HBO ho visto Rome e il grande Band of Brothers (ho il cofanetto con tutta la serie,la adoro),perciò,se la qualità sara quella lì,posso stare sicuro.

 

L'idea di una serie che mostri le atmosfere delle cronache mi intriga moltissimo...immagino scene di battaglia con oceani di figure che combattono...fumosi vicoli fetidi ad Approdo del Re dove losche figure camminano curve in mezzo a straccioni bercianti...sale di castelli fredde di clima e di atmosfera...si si,mi piace assai l'idea.

 

Quanto al fatto che,così facendo,le immagini del film potrebbero sovrapporsi a quelle che ho in testa,beh il rischio c'è.Ma se uno è convinto della superiorità del libro,allora può anche provare le immagini video.Voglio dire,il Signore degli Anelli io l'ho visto e devo dire che Frodo ora me lo immagino spesso col visto di Elija Wood,però questo non è un male.Il volto cambia,ma il messaggio resta sempre quello e questo conta.E poi,nel mio caso,agisce potente anche la passione per quel libro,le riletture,i testi di critica letti,quindi è una cosa sedimentata sulla quale il film porta il suo arricchimento.Come un'onda gentile,non come uno tsunami.

 

Il rischio,se di rischio si può parlare,è semmai per chi conosce da poco la saga e non ha fatto ancora in tempo a crearsi una sua immagine personale.Ma,ripeto,anche questo è normale.Magari,chissà,un giorno lontano,pensando alla faccia di Danny de Vito che interpreta Tyrion,gli sembrerà del tutto normale.Anzi,magari apprezzerà di più il personaggio.

 

Chi può dirlo?Come si dice,chi vivrà,vedrà.


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Inviato il 16 aprile 2007 16:13

Ma, non lo so, di solito odio la commercializzazione delle cose che amo..

 

Penso che, sentire la gente per strada parlare della "puntata di ieri sera delle cronache del ghiaccio e del fuoco", mi farebbe salire un nervoso notevole...

Concordo al 100%

Pensate al SdA. Dopo i mega kolossal di P.Jackson tutti sembravano improvvisamente diventati dei super esperti di Tolkien senza mai aver letto una pagina del libro. Il SdA è il mio libro preferito di tutti i tempi e ammetto di aver amato inizialmente anche i film, ma dopo la commercializzazione che ha avuto non riesco più a guardarlo.

E' chiaro che dal punto di vista strettamente tecnico il lavoro sul SdA non si discute e magari sarà così anche per ASOIAF, però sono molto egoista nelle mie passioni e non mi piace che certe gemme come Martin vengano date in pasto a tutti!

Pensate che da quando conosco Martin l'ho "passato" solo a un paio di amici che ritenevo "degni" di leggerlo.

Ma forse sono io che sono malato.

Comunque so già che alla fine guarderò il serial HBO, però rigorosamente in Inglese (evitando doppiaggi criminali e censure) e sarei molto contento non arrivasse mai in italia.


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0beron
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Inviato il 16 aprile 2007 17:29
però sono molto egoista nelle mie passioni e non mi piace che certe gemme come Martin vengano date in pasto a tutti!

 

anche io la penso così!

e forse sarebbe meglio che facessero questa serier tv solo dopo che le cronache siano terminate...


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 16 aprile 2007 19:40

Sono in disaccordo con la tua idea,Darkstar,per due motivi.

 

Il primo è che,così facendo,si finisce per alimentare lo stereotipo "guarda quello,legge libri fantasy e se ne sta per conto suo,che strano...mi pare faccia anche dei giochi di ruolo...".A me è capitato e,francamente,non me ne fregava niente,ma c'è anche gente che invece ci sta male per queste cose.Il modo migliore per abbattere l'ignoranza non è isolarsi,escludere gli altri,anche se è magari la soluzione più immediata e facile.Bisogna avere le palle di aprirsi e far conoscere se stessi agli altri.Io ho approfittato del fatto che alcuni miei amici,che prima non leggevano fantasy e ora invece,complice il film,hanno almeno letto il LOTR,per parlare loro di alcuni libri letti e gli ho trovati interessati.Poi magari non li leggeranno mai,ma almeno ho fatto loro capire che chi legge fantasy non è necessariamente uno psicopatico.

 

Il secondo motivo è che presuppone un'elitarietà francamente inconcepibile.Con quale criterio si stabilisce chi è "degno" di un libro e chi no?Spingendo oltre il ragionamento,cosa vieta di stabilire chi è "degno" di accedere alla cultura e chi no?E ancora,perchè non vietare ad alcuni proprio di leggere?Tanto non sono degni...A parte il fatto che è proprio tra coloro che vengono considerati i più lontani dal mondo dei libri che andrebbero diffusi e difesi i libri: almeno in questo quell'utopico di Gesù aveva ragione,lui andava in mezzo ai derelitti della società,non in mezzo ai "buoni credenti".

 

Per non parlare del discorso da te fatto della serie televisiva.Sono d'accordo con te che le voci originali sono sempre le migliori (del resto è quasi unanimemente accettato che,nell'ambito della traduzione letteraria,qualcosa viene sempre perso e il discorso vale tanto per i libri quanto per i film),ma arrivare addirittura ad auspicare che "la serie non arrivi mai in Italia" mi pare quantomento eccessivo.

Tu,naturalmente,non hai problemi con l'inglese e nemmeno io se è per questo e magari molti altri.Ma ce ne sono alcuni per i quali seguire un film in lingua originale è una faticaccia,per non parlare di quando è impossibile perchè non capiscono l'inglese.Anche io,francamente,se posso mi risparmio la fatica (che c'è sempre,a meno di non essere un madrelingua)e seguo serie doppiate.

Oltretutto,non ci pensi a quelli che non hanno mai letto il libro e che,magari vedendo la serie,potrebbero finalmente scoprire cosa si sono persi questi anni?Oppure li riterresti "fan di Martin" di serie B solo perchè sono arrivati dopo?

 

Tutta questa elitarietà che ogni tanto vedo girare nel mondo dei libri mi spaventa un po' e,francamente,la trovo anche ipocrita.Ma come?!? Leggiamo libri che ci fanno sognare,che ci aprono la mente e ci mettono a confronto con idee nuovo ed affascinanti,siamo felici con noi stessi per il fatto che ogni libro ci fa crescere almeno un po' e pretendiamo di negare agli altri un simile dono?E soprattutto,con quale arroganza pretendiamo di giudicare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in un campo talmente soggettivo come quello dei libri?

 

Una volta Borges scrisse:

 

"La lettura deve essere una forma di felicità,quindi io consiglierei agli ipotetici lettori del mio testamento-che non ho intenzione di scrivere-di leggere molto,di non lasciarsi intimorire dalla reputazione degli autori,di continuare a cercare una felicità personale,un piacere personale.Questo è l'unico modo per leggere."


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Darkstar
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Darkstar
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Inviato il 17 aprile 2007 21:45

Rispondo a Guardiano della notte:

l primo è che,così facendo,si finisce per alimentare lo stereotipo "guarda quello,legge libri fantasy e se ne sta per conto suo,che strano...mi pare faccia anche dei giochi di ruolo...".A me è capitato e,francamente,non me ne fregava niente,ma c'è anche gente che invece ci sta male per queste cose.Il modo migliore per abbattere l'ignoranza non è isolarsi,escludere gli altri,anche se è magari la soluzione più immediata e facile.

Leggo fantasy da circa 10 anni (assieme a fantasicenza, horror, romanzi storici e molto altro) e ho giocato a molti gdr (d&d, rolemaster, marvel ecc.) e sinceramente non mi sono mai sentito discriminato da nessuno. Forse sono stato fortunato oppure non me ne sono mai accorto ma, in tutta onestà, essere considerato "strano" perchè leggo fantasy (oppure es. perchè ascolto metal) non mi avrebbe dato nessun fastidio, anzi. Mi dispiace se a qualcuno è capitato ma, come dici tu, dipende dall'ignoranza di chi giudica.

Bisogna avere le palle di aprirsi e far conoscere se stessi agli altri

Non sono mai stato un tipo solitario: con alcuni amici parlo di fantasy e gdr, con altri di musica, con altri di calcio. E molto spesso sono sempre le stesse persone. Poi è chiaro, quando conosci una persona per la prima volta cerchi di trovare dei punti di interesse comuni quindi devi esporti, come l'altro deve esporsi a te. Penso sia un fatto naturale che non comporta nessuna neccessità di "avere le palle" e che dipende dal carattere di ognuno di noi. Perchè fai l'esempio del lettore di fantasy-giocatore di gdr solitario e isolato? Mi dispiace ma su questo punto non riesco a seguirti.

Il secondo motivo è che presuppone un'elitarietà francamente inconcepibile.Con quale criterio si stabilisce chi è "degno" di un libro e chi no?Spingendo oltre il ragionamento,cosa vieta di stabilire chi è "degno" di accedere alla cultura e chi no?E ancora,perchè non vietare ad alcuni proprio di leggere?Tanto non sono degni...

Guarda che io non voglio vietare a nessuno di leggere Martin!. Per degno (che infatti ho messo tra virgolette) intendevo interessato, stimolato, pronto. Qualcuno dei miei amici che, come me, non fosse un lettore fantasy di primo pelo. Ne ho già parlato in questo post:

Ciao a tutti, io penso che il fantasy di Martin sia un fantasy da adulti non in senso "anagrafico" ma in senso "letterario". Penso cioè che possa essere letto anche a partire da 15-16 anni, ma che venga apprezzato molto di più dai lettori di fantasy più "stagionati", ovvero quelli che hanno già letto i vary Tolkien, Zimmer-Bradley, Eddings, e gli altri autori "tradizionali". Io leggo fantasy da 10 anni e ultimamente (prima di scoprire Martin) il genere mi aveva stancato, ora con Le Cronache ho scoperto il Fantasy più coinvolgente che abbia mai letto! Penso che Martin habbia il grande merito di aver ridato slancio ad un intero movimento introducendo tematiche nuove.

Tu dici che:

A parte il fatto che è proprio tra coloro che vengono considerati i più lontani dal mondo dei libri che andrebbero diffusi e difesi i libri: almeno in questo quell'utopico di Gesù aveva ragione,lui andava in mezzo ai derelitti della società,non in mezzo ai "buoni credenti".

Hei ma guarda che io mica mi voglio ergere a paladino di Martin e di tutta la letteratura fantasy!

Semplicemente lo consiglio solo a persone che, secondo il mio modestissimo parere, possiedono gli strumenti per capirlo e apprezzarlo meglio. Es: non lo consiglierei ad un ragazzino di 13 anni appasionato di Harry Potter.

Per non parlare del discorso da te fatto della serie televisiva.Sono d'accordo con te che le voci originali sono sempre le migliori (del resto è quasi unanimemente accettato che,nell'ambito della traduzione letteraria,qualcosa viene sempre perso e il discorso vale tanto per i libri quanto per i film),ma arrivare addirittura ad auspicare che "la serie non arrivi mai in Italia" mi pare quantomento eccessivo.

Ok forse qui ho esagerato, però se deve arrivare con un doppiaggio approssimativo e pieno di censure preferisco di gran lunga vederlo in originale. Magari con degli ottimi sottotitoli.

Dico di più: dopo l'esperienza che ho avuto col SdA mi piacerebbe proprio che la serie non venisse fatta per niente! Mi piacerebbe che ognuno continuasse ad immaginare i suoi Jon, Tyrion e Dany senza vederli in tv. Ma ripeto è solo una mia idea, molto egoista se vuoi, ma dettata dall'esperienza.

Oltretutto,non ci pensi a quelli che non hanno mai letto il libro e che,magari vedendo la serie,potrebbero finalmente scoprire cosa si sono persi questi anni?Oppure li riterresti "fan di Martin" di serie B solo perchè sono arrivati dopo?

Non esistono fan di serie A o B ma solo lettori, fan oppure "malati" come me (e penso te).

Tutta questa elitarietà che ogni tanto vedo girare nel mondo dei libri mi spaventa un po' e,francamente,la trovo anche ipocrita.Ma come?!? Leggiamo libri che ci fanno sognare,che ci aprono la mente e ci mettono a confronto con idee nuovo ed affascinanti,siamo felici con noi stessi per il fatto che ogni libro ci fa crescere almeno un po' e pretendiamo di negare agli altri un simile dono?E soprattutto,con quale arroganza pretendiamo di giudicare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in un campo talmente soggettivo come quello dei libri?

Se per elitario intendi considerarsi superiori agli altri ti dò ragione, non va bene. Ma io non ragiono in questi termini: per elitario intendo riservato a una cerchia di persone che amano uno stesso genere o autore non esposto a eccessiva spettacolarizzazione (com'è successo col SdA o Harry Potter). Anche i lettori di Harmony rappresentano, a modo loro un'elite. Io non sento sinceramente il bisogno di diffondere il "verbo di Martin" alle genti. Ma sono sicuro che in molti saranno in disaccordo con me (Martin in primis!).

Lo ripeto ancora è un pensiero personale e un pò egoista ma mi ha fatto molto piacere discutere con gente intelligente come te caro Guardiano.

 

 

"When dead men come hunting in the night, do you think it matters who sits the Iron Throne?"


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Guardiano della notte
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Inviato il 18 aprile 2007 0:14

Noto con piacere che tra i tuoi giochi citi anche Rolemaster,ci giocai anch'io tanto tempo fa ^_^ .

 

Allora,tu dici che non hai mai avuto problemi per le tue passioni e va bene.Dici anche che,se capita a qualcuno,è colpa solo dell'ignoranza di chi giudica.Ottimo.

Il problema però è che,anche se a te non capita,se ti comporti in un certo modo e cominci a dire che per te Martin va dato solo a chi è degno,usando proprio questi termini,finisci per alimentare proprio quell'ignoranza.Nel senso che a te può anche non importare,ma la tua azione finisce per colpire quelle persone che invece,pur avendo i tuoi stessi gusti,non hanno magari la tua forza di volontà.

E' come quando sei un politico.Puoi anche parlare a nome tuo,ma quello che fai si riflette sul tuo paese.

 

Ho fatto l'esempio del lettore di fantasy-giocatore di gdr,perchè è uno di quelli che meglio si prestano a far capire come una passione possa,se non compresa dagli altri,generare diffidenza e scherno.Avrei potuto fare altrettanto bene l'esempio di chi legge fumetti oppure è gay o una qualsiasi altra cosa che,assolutamente normale in se stessa,è poco compresa all'esterno del suo mondo e finisce per generare diffidenza.

Semplicemente,siccome stiamo parlando di libri fantasy,ho usato l'esempio che meglio mi sembrava farti capire quello che dicevo.

 

Ok,non è che possiamo stare a preoccuparci di come le nostre azioni influenzino il mondo SEMPRE,sennò usciremmo pazzi :D ,ma il caso in questione mi sembra abbastanza limitato e semplice da poter essere gestito tranquillamente.

 

Per quanto riguarda il secondo punto,dici che per "degno" intendi un lettore stimolato,pronto e attento.Ottimo.Forse ho allora interpretato male quell'aggettivo.Però,un lettore non è forse di base stimolato,pronto e attento?Almeno,il lettore non occasionale.E cmq,non credi che i libri di Martin possano essere una buona occasione per risvegliare queste qualità?

 

Quanto alla tua definizione di elitarietà,mi sembra che essa coincida con la mia."Riservato" implica che qualcuno vi ha accesso ed altri no,mente "cerchia" da piuttosto l'idea di un gruppo chiuso.Tu non hai lo scopo di diffondere il verbo di Martin nel mondo (manco io,se è per questo) e forse uno iperconvinto di Martin al punto tale da parlarne sempre e dovunque mi farebbe più spavento di uno che se lo legge per conto suo e basta,però il discorso che facevo io prendeva le mosse da quanto avevi detto tu per spaziare su una cosa che mi è capitato di notare troppe volte.

 

Anch'io sono contento di aver potuto discutere con te,Darkstar.In genere evito di parlare troppo di un libro,perchè,come te,mi godo le mie passioni da solo,ma per necessità lavorative (libreria ^_^ )ho imparato anche a comunicare queste mie passioni (ho convinto un tipo a comprare tutti e sette i libri di Martin!)e credo che,ogni tanto,parlare delle proprie passioni ed essere aperti nei confronti di quelle altrui possa aiutare.


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Inviato il 18 aprile 2007 2:15

Ok vedo che in qualche modo ci siamo capiti, anche se rimango sulle mie posizioni.

 

Se lavori in una libreria fai benissimo a consigliare Martin, ma sicuramente lo consiglierai a qualcuno che già da solo si è qualificato come lettore di fantasy. Non penso che se qualcuno dice di amare la saggistica tu gli proponi Martin (ma forse è per questo che quando volevo lavorare alla Feltrinelli hanno cestinato il mio curriculum). ^_^

Se qualcuno dei miei amici ama l'avventura leggera gli consiglio che so Clive Cussler...se uno ama la fantascienza Asimov...per l'horror King. E' in questo senso che parlo di elite. Che lo vogliamo o no anche noi lettori fantasy rappresentiamo un'elite, perchè formiamo una cerchia di persone unite dalla passione per gli stessi libri. E proprio i libri escono con lo scopo di soddisfare le esigenze di lettura di quella particolare elite. Non penso che chi scrive romanzi rosa abbia in mente un target di lettori di fantascienza.

Poi, ovviamente, ci sono capolavori che trascendono l'elite e diventano fenomeni di massa, come Il Signore degli Anelli.

Concordo che allargare le proprie vedute non possa far altro che bene ma (provocazione) quando hai una bella morosa la vuoi tenere tutta per te, o la vuoi condividere con altri? :D

 

Forse sono solo un gelosone!


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Inviato il 18 aprile 2007 9:35

Il paragone con la ragazza non regge,a meno che uno non ambisca alla carriera di pappone ^_^ .

 

Anch'io oriento i miei consigli in base a quello che mi chiedono,ma amare un genere non vuol dire far parte di un'elite.Elite presuppone una situazione di potere,di superiorità e di chiusura che,francamente,non credo possano avere un gruppo di lettori di un determinato autore/genere,a meno che ovviamente non si verifichino quelle situazioni oscene di cui ho già detto.


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Inviato il 18 aprile 2007 11:19

Ma era una battuta dài! :D

Ok guarda siamo su posizioni diverse rispetto al termine elite, ma per il resto ho capito le tue idee e le rispetto.

 

Mi sa che siamo finiti un pò OT quindi ci rientro subito:

sapere che George seguirà molto da vicino la realizzazione della serie mi fa stare un pò più tranquillo. Ora sto scaricando la serie Rome perchè ne ho sentito parlare molto bene (anche da te se non sbaglio) e perchè, non essendo amante delle serie tv, voglio farmi un'idea di come lavora la HBO.

Chissà che alla fine non cambi idea. ^_^


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Lyra
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Inviato il 18 aprile 2007 11:34

Rome è la miglior serie televisiva che io abbia mai visto, per scenografie, cura dei dettagli e dei personaggi (infatti hanno deciso di non proseguire con la terza serie a causa dei costi di produzione).

Se la HBO non si smentisce, la trasposizione delle Cronache dovrebbe essere all'altezza delle aspettative. ^_^


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Brandon Stark il Costruttore
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Inviato il 18 aprile 2007 12:47

mah, speriamo che ne esca una bella cosa, sarà lunghissima!


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Blackfyre
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Inviato il 18 aprile 2007 14:04

soprattutto speriamo che non sforino con il budget come con Rome...


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Inviato il 14 maggio 2007 22:10

La dama ammette di essere un po' indecisa sull'argomento: dare un'iper-festa perchè non vede l'ora di veder su schermo una saga che l'ha appassionata oltre ad ogni previsione, oppure essere terrorizzata dalla possibilità che ne esca una cosa tipo la serie tratta da "Dune"?(chiedo perdono alle persone che l'hanno apprezzata, ma per me non regge minimamente il confronto col libro...Forse era meglio accontentarsi del film di Linch, pur con tutti i suoi limiti...)...

Restando indecisa ( :angry: :angry: :D :lol: :lol: :huh: :huh: ), la dama spera di vederla presto per poter prendere finalmente una posizione precisa in merito...


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Inviato il 07 giugno 2007 1:57

Pensate al SdA. Dopo i mega kolossal di P.Jackson tutti sembravano improvvisamente diventati dei super esperti di Tolkien senza mai aver letto una pagina del libro. Il SdA è il mio libro preferito di tutti i tempi e ammetto di aver amato inizialmente anche i film, ma dopo la commercializzazione che ha avuto non riesco più a guardarlo.

 

Ma dai, anche la commercializzazione può avere i suoi "lati positivi", come ad esempio la produzione di una bella serie di miniature con annesso regolamento per un bel wargame tridimensionale! :D

 

Scusate, deformazione professionale... :D (anche se in passato sono stato così psicotico da aver realizzato una miniatura della Vipera Rossa in versione Warhammer 40.000, con tanto di lancia ad energia =p)

 

Per tornare IT...sotto un certo punto di vista sono favorevole alla trasposizione sul piccolo schermo delle Cronache, a tre precise condizioni:

- che non si cambi una virgola dal prodotto originario (il discorso naturalmente non si estende alle orride traduzioni Italiane);

- che si facciano sette stagioni, una per ogni libro originale di Martin;

- che si cominci a girare dopo che l'ultimo libro sia dato alle stampe; mi girerebbero un pò i cosiddetti se Martin si ritrovasse a scrivere gli ultimi capitoli con il fiato sul collo a causa dei tempi di produzione della serie, con il rischio di tirar fuori un finale pessimo. ;)


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Inviato il 07 giugno 2007 13:36
a tre precise condizioni:

- che non si cambi una virgola dal prodotto originario (il discorso naturalmente non si estende alle orride traduzioni Italiane);

- che si facciano sette stagioni, una per ogni libro originale di Martin;

- che si cominci a girare dopo che l'ultimo libro sia dato alle stampe; mi girerebbero un pò i cosiddetti se Martin si ritrovasse a scrivere gli ultimi capitoli con il fiato sul collo a causa dei tempi di produzione della serie, con il rischio di tirar fuori un finale pessimo.

 

 

Straquoto.

 

Aggiungerei una quarta condizione:

una puntata = un capitolo del libro, con lo stesso titolo ovviamente!


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