Isk, un appunto sul tuo atlante. :figo:
Purtroppo non sono in grado di dire se tutte le condizioni che vi appaiono saranno contemporanee. Ovviamente basterebbe anche sono un certo ritardo o anticipo di una per innescare sistemi causa-effetto che spingerebbero il modello anche molto lontano da quando scritto.
Diciamo che ora come ora quel mondo potrebbe essere una discreta approssimazione. Il concetto base è comunque quello di un clima abbastanza estremizzato in caldo e freddo, dal momento che sarà più difficoltoso lo scambio di aria (e acqua) calda e fredda.
Sarebbe interessante avere i rilevamenti termometrici di alcune località costiere europee e delle zone atlantiche interessate dalla Corrente, ma non avrei la bencé minima di idea di dove recuperare tabulati del genere.
ok le grandi politiche e i piccoli contributi, ma si sta facendo? Si riesce a convincere gli interessati a farlo? E come? I tentativi in questo senso hanno funzionato?
Si sta cominciando, le carbon tax in atto o discussione sono un inizio; gli incentivi alle rinnovabili sono un inizio. Convincere gli interessati, il discorso è sempre di convenienza economica; come ho già spiegato è necessario per i governi rendere "interessante" l'ecologia nel senso che se non la fai paghi troppo salato. I tentativi funzionano perchè in generale gli incentivi funzionano bene, l'esempio dei biocarburanti negli USA è lampante.
Aspetto che la smonti Lord Fulmine, ma a istinto mi sembra una semplificazione enorme
E' una semplificazione enorme, ma la natura spesso fa le cose più semplici.
una catena markoviana, ovviamente partendo dal presupposto che la funzione non sarà lineare
Già
Nessun sistema è talmente semplice da poter essere descritto nel modo
stato futuro = f(stato presente)
che tu stai indicando. Un modello del genere non è ragionevole. Spesso sono gli unici talmente semplici da poter dare risultati, ma prima di considerarli attendibili
Mha..che dire le simulazioni le fanno così in tutti i campi..potrei citare la stima delle risorse petrolifere come anche il clima a livello globale
deve basarsi sullo stato presente e almeno su alcuni degli stati passati
Si certo, ma lo sviluppo futuro deve avere un senso all'interno della situazione che viviamo. E' ragionevole pensare che nel giro di qualche anno le emissioni subiscano un rallentamento; questa posizione è ovviamente figlia di politiche che sono nate da poco o nasceranno in breve. Se non consideriamo questo fatto escludiamo che si stia facendo qualcosa al fine di...conseguentemente avremo un modello con risultato falsato perchè già qualcosa si sta muovendo anche se lentamente.
Ma chi dice che in Cina e India passeranno dal nulla al frigorifero extratecnologico, e non avranno invece una fase in cui verrano trasportati lì tutti gli scatorci anni '70?
Lo sviluppo sarà più rapido per loro: prima di tutto sono molto bravi a copiare... inoltre noi che siamo degli affaristi nati venderemo loro prima lo scassone anni '70, poi dopo un anno gli diremo "ehi ma questo è il nuovo modello ultradeluxe megafigo" e loro con l'economia che, per ora e per qualche anno, viaggia forte diranno "cavolo si così sono alla moda". Per l'africa credo che dovremo aspettare un bel po' prima di doverci porre il problema...
Inoltre io, quando chiedevo come si fa ad ottenere risultati diversi, mi stavo riferendo al tuo dato secondo il quale l'intervendo dell'uomo nel riscaldamento globale è solo del 4 %. Anche per questo riportavo i dati relativi a disboscamento e emissioni di CO2.
Io ho detto che in termini di emissioni di CO2 l'uomo è al 4%, per quanto riguarda effetto di riscaldamento al 30% di impatto.
mi piacerebbe sapere a quali cause naturali in particolare gli studi di harvard che citi imputano il restante 96 %. In fondo, le cause che possono produrre incremento di gas serra non sono poi tante...
La temperatura non aumenta solo a seguito di gas serra. Il Sole sta irradiando più energia, c'è un sistema di cicli di potenza termica proveniente dal Sole per cui ora sta aumentando in maniera abbastanza rapida. C'è infatti, se non ricordo male, anche una ciclicità di 30 anni...ripeto non ricordo bene e il numero va preso nel senso di "tempi non geologici".
Certo però che sparare polveri cancerogene per stabilizzare il clima mi pare una scelta da disperati. E meno male che non siamo alle corde, eh!
Che dire, magari non hai colto l'ironia nel mio post... :figo: ^_^
Aspetto che la smonti Lord Fulmine, ma a istinto mi sembra una semplificazione enorme
E' una semplificazione enorme, ma la natura spesso fa le cose più semplici.
Ne ho parlato due post fa.
una catena markoviana, ovviamente partendo dal presupposto che la funzione non sarà lineare
Già
Nessun sistema è talmente semplice da poter essere descritto nel modo
stato futuro = f(stato presente)
che tu stai indicando. Un modello del genere non è ragionevole. Spesso sono gli unici talmente semplici da poter dare risultati, ma prima di considerarli attendibili
Mha..che dire le simulazioni le fanno così in tutti i campi..potrei citare la stima delle risorse petrolifere come anche il clima a livello globale
deve basarsi sullo stato presente e almeno su alcuni degli stati passati
Si certo, ma lo sviluppo futuro deve avere un senso all'interno della situazione che viviamo. E' ragionevole pensare che nel giro di qualche anno le emissioni subiscano un rallentamento; questa posizione è ovviamente figlia di politiche che sono nate da poco o nasceranno in breve. Se non consideriamo questo fatto escludiamo che si stia facendo qualcosa al fine di...conseguentemente avremo un modello con risultato falsato perchè già qualcosa si sta muovendo anche se lentamente.
Ma non sei tu che dici che sulle stime petrolifere non ne azzeccano una, con tutti gli allarmismi che ci sono in giro? :figo:
Battute a parte, una catena markoviana è semplicemente una delle poche studiabili. Questo la rende spesso insostituibile, ma la cosa non implica che il modello in sé sia buono. Semplicemente, è l'unico studiabile analiticamente.
Fondamentalmente, nella loro versione comune senza complicazioni e orpelli, sono incapaci persino di descrivere il traffico internet, dal momento che la condizione di arrivi secondo Poisson (così come immagino la scoperta di giacimenti petroliferi sia la variabile di ingresso) non è un'ipotesi corretta.
L'uso migliore che francamente si può fare di una catena di Markov è usarla come Catena Interna di una struttura più complessa.
Nuove tecnologie nascono tutti gli anni. E hanno le loro metriche di diffusione, studiate abbondantemente. Un modello forse non deve tenerne conto? Possono cambiare i fattori di scala, dovuti alla globalizzazione eccetera, ma per il principio di autosomiglianza, direi che sarebbe errato non inserire dati del genere nel modello.
Tu stesso dici "lentamente". Poi sostieni che le emissioni, in aumento attualmente di un 30 % l'anno, in 5 anni possono iniziare a calare. Non c'è un controsenso?
Inoltre io, quando chiedevo come si fa ad ottenere risultati diversi, mi stavo riferendo al tuo dato secondo il quale l'intervendo dell'uomo nel riscaldamento globale è solo del 4 %. Anche per questo riportavo i dati relativi a disboscamento e emissioni di CO2.
Io ho detto che in termini di emissioni di CO2 l'uomo è al 4%, per quanto riguarda effetto di riscaldamento al 30% di impatto.
mi piacerebbe sapere a quali cause naturali in particolare gli studi di harvard che citi imputano il restante 96 %. In fondo, le cause che possono produrre incremento di gas serra non sono poi tante...
La temperatura non aumenta solo a seguito di gas serra. Il Sole sta irradiando più energia, c'è un sistema di cicli di potenza termica proveniente dal Sole per cui ora sta aumentando in maniera abbastanza rapida. C'è infatti, se non ricordo male, anche una ciclicità di 30 anni...ripeto non ricordo bene e il numero va preso nel senso di "tempi non geologici".
L'attività solare è in calo dagli anni '70. [ilya Usoskin]
Ora come ora il sole è al suo minimo, si prevede possa iniziare il 24° ciclo di macchie solari che avrà il suo picco nel 2012.[David Hathaway, Michele Nardelli]
Il ciclo in questione dura 11 anni, ma non puoi riferirti a questo, visto che il tendenziale di salita delle tempertaure della Terra non risponde a questo ciclo. Se si torna sempre indietro al punto di partenza, come è possibile che le temperature salgano? E come farebbe questo ciclo ad essere responsabile del riscaldamento?
C'è una teoria, di Wilson, che afferma che dal XIX secolo il Sole sta progressivamente diventando più caldo, e lo dimostra dicendo che il numero di macchie solari è in aumento.
Questo potrebbe confermare la tua idea, MA Wilson non tiene conto di un paio di fattori [sergio Nichele e Angelo Amicarelli]:
- i mezzi di oservazione di un secolo fa non sono come quelli attuali, quindi semplicemente oggi si potrebbero trovare più macchie perché abbiamo modi migliori per vederle
- la tendenza all'aumento delle macchie solari (aumento che ricordo essere sinonimo di maggiore attività) è cessata con il ciclo degli anni '80, e addirittura il picco del 2001 fu molto più basso di quelli degli anni '40, '50, '80 e '90.
In effetti, anche le serie polinomiali (fatte fino al 6° ordine!!!!) di confronto tra andamento delle macchie solari e temperatura divergono inesorabilmente dopo il 1980.
Studi effettuati dall'Istituto Sperimentale Agronomico di Bari [Rana e Rinaldi] mostrano come fino agli anni '70 l'attività solare in crescita potesse spiegare fino al 10 % del riscaldamento globale, ma dopo i grafici di attività solare e riscaldamento iniziavano a discostarsi.
Imputare quindi il 70 % del riscaldamento globale al sole, e dirlo in un momento di salita drastica delle temperatura e di contemporanea riduzione del'attività solare, mi pare decisamente scorretto.
Indi, continuo a domandarmi da dove provenga la stragrande maggioranza del riscaldamento globale che tu adduci a cause naturali.
Cos'è esattamente una catena markoviana? :figo:
Che bello, un po' di post in arabo! :figo:
A parte gli scherzi, qualcosa ho capito...
In fatto di clima terrestre, praticamente non ci sarà un solo posto senza estati torride, Scandinavia a parte?
Per il clima marittimo, la tempestosità dei mari sarà un problema di alcuni mari o di tutti?
Tornando un pelo sul sociale, vorrei sottolineare i punti più gravi secondo me:
- migrazioni
- impoverimento delle risorse locali
- difficoltà di collegamento commerciale fra i paesi
- instabilità sociale delle metropoli
Altro?
Sono piuttosto disinformata in materia e quindi non ho la competenza per addentrarmi in discussioni nelle quali rischierei solo di dire una valanga di castronerie..... :idea:
Detto questo, leggendo tutti i vari post precedenti, non posso fare altro che trovarmi in pieno accordo con quanto affermano Iskall (a proposito, ben tornata! :( ) e Lord Beric.....
Quello di quest'anno non è semplicemente un inverno anomalo, quanto piuttosto la punta dell'iceberg di un clima futuro o futuribile....
Vivo in pianura, in una zona storicamente ricca d'acqua, in prossimità della confluenza di due fiumi il Po ed il Ticino; siamo a Gennaio, ed il Ticino non è mai stato così basso in questa stagione! Questo è, o meglio dovrebbe essere, il periodo più freddo dell'anno, invece due giorni fa c'erano le api!!! Le api!!
Senza fare allarmismi, il capo della protezione civile, ha annunciato che è tempo di fare programmi adeguati per poter sopperire ai disagi che si avranno l'estate prossima a causa di una molto probabile siccità......senza contare che con ogni probabilità sarà anche torrida.....
Non è allarmismo, ma se questa non è una situazione quanto meno preoccupante....... >)
Vipera, tu dici che la razza umana non avrebbe problemi a vivere con 2, 3, o 4° in più....a parte il fatto che non sono convinta di questo, ma quante altre creature viventi lo saranno? Quali piante? E nelle città, già soffocanti per l'asfalto, l'inquinamento ect, etc, etc, chi oserà più vivere?
L'agricoltura sarà spazzata via nel sud del nostro paese, ma (parlando dell'Italia) a nord come saremo messi? Saremo in grado a sopperire all'esigenza dell'intero paese? E le risorse idriche?
All'inizio del mese sono stata a Madrid, in aereo abbiamo sorvolato le Alpi ed i Pirenei.....uno spettacolo a dir poco desolante!!!! La neve era presente solo sulle cime più alte, mentre in questo periodo, dovrebbe essercene una spessa coltre anche sui monti meno elevati....questo non è solo preoccupante, è gravissimo!!!
Non ho riportato dati statistici o studi effettuati da Tizio o Caio, ho riportato la situazione attuale.
E, se è vero che è capitato che nevicasse a luglio o ci fossero 28° a Natale, è pur vero che si è trattato di fenomeni eccezionali della durata di qualche giorno, poche settimane al massimo (almeno credo ;) ); faccio notare che questa anonmala situazione si trascina da ormai quasi 4 mesi!!!!!
Non mi pare poco.....
:(
Kisses :(
ragazzi fate impressione tutti quanti, ma come fate a sapere tutta sta roba ?!??!!
anche io come darklady non son nel mio settore e quindi leggo e basta,che è meglio !
toh chi si rivede, la ragazza del gelido nord !!! ci voleva un simile argomento x farla tornare !! ;) welcome back iska
Tnx a tutti e due! ^.^
Torniamo IT con molta attualità... avete visto le gelate negli Stati Uniti? Dopo i ciliegi in fiore, le arance glacè. Nel giro di quanto, neanche un mese?
Per curiosità, vorrei sapere se avete qualcosa in mente per voi stessi: se qui diventasse molto difficile tra dieci anni, cosa fareste?
- la zona dove vivete presenta dei rischi ambientali?
- il luogo dove vivete presenta rischi sociali?
- il vostro lavoro può gestire una crisi economica?
- il vostro modo di vivere può gestire la penuria di beni necessari?
- la zona dove vivete presenta dei rischi ambientali?
Io sto in mezzo alle montagne, e ai ghiacciai che si stanno sciogliendo.
Quest'estate avremo di sicuro penuria d'acqua, a meno di abbondanti precipitazioni entro la fine di marzo.
Il ghiacciaio si scioglie percettibilmente: un giorno, in montagna con mio padre, mi ha mostrato la linea dove arrivava il ghiacciaio ai suoi tempi: copriva il doppio della superficie apparente. Ciò va pure a discapito dei delle riserve d'acqua. Inoltre la produzione di energia idroelettrica potrebbe risentirne, proprio ora che si necessita di fonti pulite.
Se davvero le precipitazioni diventeranno più concentrate in poco tempo, aumenteranno le alluvioni, e sotto casa mia passa il fiume a regime più torrentizio delle Alpi, ossia quello che aumenta di più la sua portata. Questo porterà a straripamenti del lago Maggiore con grossi disagi sulle rive. Sperando che i ponti sui fiumi non abbiano problemi. Le alluvioni potrebbero causare aumento delle frane: un pericolo che ovviamente c'è già ora, ma sporadico.
Già, ci sono alcuni rischi ambientali.
Come ho detto abito in pianura, la città di Pavia è attraversata dal Ticino.
Rischio alluvioni? :idea:
Guardata qua....(spero che si veda, perché non sono proprio brava a postare le immagini ;) )
Questo è il Ponte Coperto di Pavia durante l'ultima alluvione della città nel 2002.... >)
La sponda che si vede in lontananza era sotto di 2 metri oltre l'argine. I vigili del fuoco e la protezione civile durante la notte sono andati a recuperare le persone dai tetti delle case o dai balconi (di quelle più alte)...Invece, la riva che non si vede inquadrata (pur avendo un'argine decisamente più alto rispetto all'altra) era sotto di mezzo metro, ma poiché la pendenza consentiva il fluire dell'acqua verso la città, tutte le cantine e gli scantinati erano allagati...... :( non oso pensare che una cosa del genere potrebbe, in un futuro, ripetersi con cadenza annuale (come minimo) :(
Io abito in campagna, fuori dalla città, circondata dalle risaie....e si sa, senza l'acqua il riso non cresce.....
Il mio lavoro è strettamente legato all'edilizia, quindi bisognerebbe fare un'analisi delle variabili che possono entrare in gioco a seconda degli eventuali mutamenti climatici, certo è che un minimo di crisi saremmo in grado di gestirla....
Kisses :(
Il mio lavoro è strettamente legato all'edilizia, quindi bisognerebbe fare un'analisi delle variabili che possono entrare in gioco a seconda degli eventuali mutamenti climatici, certo è che un minimo di crisi saremmo in grado di gestirla....
Non so quanto c'entri con il tuo lavoro, ma sai per caso quali sono le norme attuali relative alle case passive?
Cosa intendi per "case passive"?
Kisses ;)
Cosa intendi per "case passive"?
Kisses ;)
In sostanza case che, grazie alle metodologie di costruzione, hanno un consumo termico inferiore dell'85 % circa rispetto a quanto imposto come limite dalla Legge 10 in Italia.
Non mi pare in Italia vi sia una legiferazione in materia, ma spero di sbagliarmi. :idea:
PS: se il discorso interessa o si prospetta molto lungo, ditemelo e splitto il topic. >)
^_^ Che io sappia in Italia neanche si costruiscono case simili.....
Ho visto però, in fiere dedicate al settore, che si stavano studiando sistemi di riscaldamento alternativi....ma sai, non essendo il mio precipuo campo, non mi sono mai interessata più di tanto.... :wub:
L'unica cosa che ti posso dire per certo è che a livello di serramentistica esiste (o meglio esisteva, ora bisogna vedere se tale normativa è stata riconfermata anche in questa finanziaria....la cosa non è ancora chiara....) la possibilità di ottenere agevolazioni nel qual caso il montaggio di infissi, e quindi di finestre, nuove risponde ad esigenze di tenuta termica ed acustica tali per cui invece di pagare l'iva al 20% sul totale del lavoro, l'aliquota scendeva al 10% pur non essendo in regime di restrutturazione della prima casa....
Però anche in questo caso la legge non è mai stata molto chiara, poiché vi erano casi in cui il comune dava il consenso a questo genere di agevolazione altre in cui invece lo negava, anche se il profilo del serramento era lo stesso..... ^_^
Kisses ^_^
Ho atteso un po' prima di rispondere dato che fra una cosa e un'altra ieri pomeriggio ho incontrato alcuni professori per discutere di certe cose... guarda caso, ma guarda caso..ho fatto saltare fuori questa discussione. In sostanza hanno confermato quanto ho detto io.
Ma non sei tu che dici che sulle stime petrolifere non ne azzeccano una, con tutti gli allarmismi che ci sono in giro?
E' sempre una questione dipendente dai dati in ingresso.
Nuove tecnologie nascono tutti gli anni. E hanno le loro metriche di diffusione, studiate abbondantemente. Un modello forse non deve tenerne conto? Possono cambiare i fattori di scala, dovuti alla globalizzazione eccetera, ma per il principio di autosomiglianza, direi che sarebbe errato non inserire dati del genere nel modello.
Tu stesso dici "lentamente". Poi sostieni che le emissioni, in aumento attualmente di un 30 % l'anno, in 5 anni possono iniziare a calare. Non c'è un controsenso?
La metrica di diffusione segue solitamente uno schema logistico...che parte piano e poi accelera molto rapidamente; un modello deve tenerne conto ovvio...ma deve tenere conto del fatto che lo sviluppo in questo senso da parte di Cina e India sarà ragionevolmente molto più rapido di quanto sia stato per noi.
Emissioni, dunque le norme che sono rispettate da auto e scarichi vari non pongono nessun limite alla CO2. Perchè? Semplice perchè non esistono metodi economicamente sostenibili per imbastire un processo chimico di eliminazione, al contrario tali processi esistono per NOx ed SOx e tanto altro. Quindi per emettere meno CO2 le soluzioni sono due:
1- non si brucia carbonio => solo rinnovabile e nucleare
2- la CO2 si "cattura" con metodi che sono attualmente commerciabili e attuabili.
Problema: come convincere a dotarsene? Una tassa come le varie Carbon Tax. Per citare gli USA, ho già segnalato che tale tassa è in discussione al congresso...e che sicuramente sarà votata vista la attuale maggioranza democratica. L'effetto, molto probabile, sarà un calo vertiginoso delle emissioni di CO2. Quindi gli USA, che emettono il 21% della CO2, cominceranno a emettere meno...nel giro di io dico non più di tre anni ma potranno essere anche cinque. L'europa si accoderà probabilmente con un po' di ritardo, diciamo in cinque-sette anni. Intanto la Cina e l'India continueranno probabilmente a crescere, ma non ai ritmi attuali. E' noto che il boom economico non è mai eterno. Quindi è ragionevole supporre che ci sia un sostanziale rallentamento se non un calo delle emissioni. A questo aggiungiamo la diffusione di auto ibride elettriche e di (speriamo) un qualche passo in avanti per l'auto ad idrogeno (anche se personalmente sono un po' scettico). Che altro, le rinnovabili...crescono, soprattutto nei paesi dove sono presenti incentivi ergo calano le emissioni di CO2. E' un sistema comlpesso e come tale le previsioni sono sempre da prendere un po' con le molle ma i singoli contributi vanno tutti nella medesima direzione quindi il risultato direi che potrà essere tangibile in tempi brevi.
Imputare quindi il 70 % del riscaldamento globale al sole, e dirlo in un momento di salita drastica delle temperatura e di contemporanea riduzione del'attività solare, mi pare decisamente scorretto.
Non è scorretto, è una valutazione di tipo numerico basata su dei dati. La valutazione deriva da calcoli sulla presenza si gas serra (CO2, metano e altri) nell'atmosfera e conseguente effetto. Dato l'apporto di radiazione solare, il calcolo ha portato a questo risultato. Ovviamente come ogni calcolo è passibile di errore, ovviamente i dati in ingresso possono essere non del tutto corretti...ma non per questo il risultato mi sembra scorretto. Decine di studi sul petrolio davano il picco di produzione al 2001-2002...poi si sono spostati al 2010 adesso già discutono di 2030. Ed ora l'unica agenzia che a metà anni novanta segnalava come picco il 2032 sta facendo guadagni record...
Lo studio di Harvard citato mi è stato confermato da un professore che ha detto che possiede il testo integrale. Dovrei averlo sottomano entro un paio di settimane così potrò leggerlo bene e vedere se contiene bufale o serietà.