Passando (per caso) da una fumetteria a Monza ho scoperto (sempre per caso) una mini serie di soli 4 volumi intitolata"Ral & Grad" edita da planet manga che mi sento di consigliare.
A collaborare a questo progetto sono: Tsuneo Takano e Takeshi Obata (Death Note e Hikaru No Go).
In breve un manga niente male con una storia in certi punti scontata ma comunque mai banale, disegni molto interessanti (anche se ho scoperto che il mio concetto di bello è diverso di quello di molti altri); insomma una mini serie molto interessante che si è già conclusa (quindi non dovrete farvi lo sbattimento di aspettare l'uscita dei successivi volumi).
Insomma una serie molto gradevole, che di certo non vi cambierà la vita ma è pur sempre adatta per un'ora (abbondante) di divertimento e di svago. " />" />
Mmm fumetto preferito...
Come manga la scelta è ardua però diciamo che a pari merito metto One Piece, Slam Dunk e Akira
Come comics finora il migliore che ho letto è stato Watchmen; altri sono molto validi ma per me Watchmen finora è il più completo
Come comics non americani direi Rat-Man e Blacksad
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Ho sempre letto un bel pó di fumetti, ma solo quelli che crescevano nel mio orticello. Tra i miei preferiti senza dubbio il primo Dylan Dog (fino al numero 80 o 90 piú o meno). Da anni é decisamente scadente, a causa di diversi fattori: l'abbandono, come sceneggiatori, di Sclavi e Chiaverroti, la perdita di interesse vero un genere Horror che andava molto negli anni 80 e che ha quindi obbligato la serie a derive piú thriller/polizzesco, e la caterva di limiti con cui gli ideatori hanno vincolato il personaggio (paura di volare e del mare, ad esempio, che ad eccezione di pochissimi casi, impedisce storie ambientate fuori dal Regno Unito).
Da oltre dieci anni adoro Rat-man. Semplicemente geniale. Ortolani, é evidente, sta sperimentando nuove strade. Ha di recente sacrificato la comicitá in favore di sceneggiature piú complesse e audaci. A me questo cambiamento piace per semplice fatto che pretendere che riuscisse a mantenere il numero e la quantitá di gag che aveva all'inizio é irrealistico e si sarebbe finiti in ripetizioni continue e un abbassamento della qualitá. Il rinnovamento, invece, permette di trovare nuove forme e, caspita, quell'uomo sa come si scrive un fumetto!
Leggendo quasi solo fumetti giapponesi, mi posso esprimere solo su di loro, ma ad ogni modo il mio fumetto preferito è di gran lunga One Piece. Nessuno come Eiichiro Oda riesce a creare un manga così avvincente ed un mondo così dettagliato, e per questo non posso che amare la sua mastodontica opera. Per il resto, ultimamente mi sto appassionando a Mirai Nikki - il diaro del futuro, è molto cervellotico come piace a me, e al terzo posto direi che metto Full Metal Alchemist, molto bello anch'esso.
Fumetti, vediamo...
Ho cominciato a leggerli a 13 anni con Dylan Dog. Ho letto Akira, Gto, Gyakushu (solo i primim due volumi, rubati a mio marito) e Rat Man.
Poi, leggo volentieri The Boondocks, Cul de sac e Zero Calcare (che ho scoperto da poco).
Su tutti, comunque, vince Rat Man; al momento è decisamente il mio fumetto preferito, anche se non lo compro da un po'
il mio preferito in assoluto, anche se si tratta solo di 20 volumi, è Versailles no Bara. Nonostante la storia abbia ben poco di divertente, il che lo rende più vicino ad un romanzo, è un manga che ho trovato stupendo per come racconta sia gli eventi storici, dalla vita di corte fino alla famosa rivoluzione, sia il personaggio, se pur inventato, di Oscar Françoise de Jarjayes( inizialmente più a margine del racconto) sviluppando via via la sua complessa psicologia e i suoi conflitti interiori( tra il suo cuore di donna e il suo vivere come uomo prima e poi tra il dovere e il proprio senso di giustizia) in maniera magistrale con un tratto di matita davvero bello.
Niente male anche fumetti nostrani come John Doe, fumetto dalle tinte gotiche con una storia particolare e Julia-le avventure di una criminologa che mi ricorda la Kay Scarpetta dei thriller della Cornwell.
il mio preferito in assoluto, anche se si tratta solo di 20 volumi, è Versailles no Bara.
Che poi, come sa chiunque guardasse gli anime negli anni '80, sarebbe Lady Oscar
Devilman, senza dubbio quello che è stato più importante per me. Buone anche le altre opere di Nagai (Shutendoji, Mao Dante, il filone ecchi ect). Poi Tezuka (Storia Dei Tre Adolf, Ayako, La Fenice), Mitsuteru Yokoyama, Takehiko Inoue (Slam Dunk e soprattutto il bellissimo e ancora in corso REAL).
Bello John Doe, Recchioni mi piace come scrive. Sempre scritta da lui dovrebbe essere ancora in edicola "La Redenzione del Samurai" per Le Storie della Bonelli. Per chi ama il Giappone feudale non niente male. E poi gran bei disegni di Accardi.Niente male anche fumetti nostrani come John Doe
Prendetemi pure per bambinone ma io porto e porterò sempre nel cuore PKNA (Paperinik new adventures). Per chi non ne avesse mai sentito parlare prendete Paperino/Paperinik, portatelo in una Paperopoli dall'atmosfera cupa stile Gotham City e aggiungete alieni che si nutrono di emozioni, pirati temporali, mutanti e cyborg...
Ma che bambinone e bambinone! È un fumetto stupendo e molto più maturo della media dei fumetti odierni!Prendetemi pure per bambinone ma io porto e porterò sempre nel cuore PKNA (Paperinik new adventures). Per chi non ne avesse mai sentito parlare prendete Paperino/Paperinik, portatelo in una Paperopoli dall'atmosfera cupa stile Gotham City e aggiungete alieni che si nutrono di emozioni, pirati temporali, mutanti e cyborg...
Per me resteranno sempre i Peanuts " />
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
In questo campo sono per la produzione autarchica: sono cresciuto a pane e Blek Macigno, e tutt'ora in casa mia i fumetti italiani (prevalentemente Bonelli) vanno per la maggiore. Mio papà vive nell'idolatria di Tex, che io stimo e apprezzo come un lontano zio molto figo; il cugino di mia madre ha rincarato la dose passandomi di nascosto i migliori numeri di Zagor e Dylan Dog. Di mio... continuo la tradizione bonelliana casalinga, comprando ogni mese il mio bel numero di Dampyr. Eroi balcanici, vampiri (vampiri veri, mica i denderoni di Tuailight) una continuity serrata e le sceneggiature di Mauro Boselli ne fanno una delle mie letture preferite. Sul versante meno mainstream mi fanno schiantare i fumetti del Vernacoliere: Don Zauker è il prete che farà la prima comunione a mio figlio, e Il Troio il fedele amico che lo porterà a scoprire l'oscuro mondo della femminilità su qualche vialone di notte. Inoltre mi piacciono molto i reportage postsovietici di Igort, e ho scoperto da poco Zero Calcare che da un po' va di supermoda ma chissenefrega, se uno è bravo è giusto che colga i frutti del suo successo.
Dall'estero poca roba... Hellblazer della DC Comics è, ovviamente, una superfigata: il trench bisunto e la lingua sferzante di John Costantine battono 6000 a 0 tutti i supereroi intutati e azzimati. Conan il Barbaro mi fa venir voglia di rapire la vicina di casa e sventrare la sua iguana come se fosse un drago, ma purtroppo ho letto troppo poco per portare a termine il mio progetto. Vorrei avere avuto più tempo per leggere bene Kick Ass e Watchmen: prima o poi lo farò. Dalla Francia mi è molto simpatico Guy Delisle, giornalista e disegnatore: i suoi sono un po' reportage, un po' libri di viaggio, un po' un diario... è ironico e onesto, e questo mi piace.
Da adolescente, come credo tutti i giovani nerd, leggevo manga. Roba scrausa tipo Inferno e Paradiso, Hagane, Bastard!, altra roba che non ricordo. Crescendo, hanno iniziato ad annoiarmi. Un po' perchè costavano un patello e le uscite non erano mai regolari per le infinite bizze dei mangaka: ti toccava stare tre mesi a digiuno per poi pagare 3 euro e 50 un libriccino di una sessantina di pagine, e dopo un po' ti passava la scimmia. Un po' perchè, in realtà, a me piacevano le donnine mezze biutte con le poppe grosse e le mutandine di fuori e l'arrivo di internet a casa mia rese inutile questo blando palliativo alla pornografia. Un po' perchè... beh, quelle trame non riuscivano più a toccare le mie corde. Magari ho letto il tipo di fumetto non adatto a me, lasciandomi trascinare dalle scelte dei miei amici... bah. (In compenso mi piacciono tantissimo gli anime tratti da tutta quella roba: non lo so, avrò una mente semplice, ma i cartoni animati hanno più effetto della carta stampata). Tra tutti i manga, comunque, ne salvo uno, Berserk, che fino al numero 43 è una cosa meravigliosa. Dopo a iniziato a jappizzarsi, e l'ho piantato lì dopo una decina di numeri... un giorno, magari, recupererò, scoprendo di essermi perso un capolavoro.
Ok, sono passati cinque anni da quando risposi a questa discussione. Ora, più maturo e posato, posso rispondere meglio a questa domanda.
Scegliere un fumetto preferito è difficilissimo per me. Tutti quelli che ho letto, a modo loro, mi hanno formato in qualche modo, tutti mi hanno fatto passare bei momenti e tutti sono un investimento (di tempo e denaro) che non rimpiango. Se però dovessi limitare la mia scelta alla famosa Top 5 (sono un fan di "Alta Fedeltà" di Nick Hornby, che volete farci "> ), questa sarebbe formata da:
1) Tex Willer
Il mito del fumetto italiano, l'inossidabile ranger che dal lontano 1948 cavalca nelle edicole e nelle librerie di tutta Italia e anche all'estero si difende. Mio padre lo leggeva, io l'ho letto (lo leggo ancora solo tramite i Texoni) e mio figlio, se ne avrò uno, spero che lo leggerà. Disegni bellissimi, storie avvincenti, una morale che approvo totalmente, non posso non metterlo al primo posto.
2) Zona X/Jonathan Steele
Metto insieme uno dei più celebri esperimenti Bonelli (una specie di rivista contenitore dove si alternavano miniserie e storie autoconclusive, tutte a tematica fantastica) con quello che è stato a mio parere uno dei migliori fumetti italiani degli ultimi anni perché sono entrambi figli di quel mago della sceneggiatura che è Federico Memola (Jonathan Steele è stato anche anticipato da Zona X, in un certo senso). Zona X mi ha fatto sognare con le sue miniserie (La stirpe di Elan, Legione Stellare, Robinson Hart il naufrago del tempo e la mitica Magic Patrol avranno sempre un posto speciale nel mio cuore), ma Jonathan Steele mi ha accompagnato per mano negli anni di passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Storie eccezionali (Memola è un grande quando si tratta di costruire storie poderose con finali epici), disegnatori validissimi e dei personaggi che restano impressi (non esito ad ammettere che mi riconosco in Jonathan in diverse cose).
3) Video Girl Ai
Cambio completamente genere e passo al manga che ha segnato un periodo importante della mia adolescenza. Ancora oggi, col suo tratto pulito e le sue storie imperniate sui sentimenti e su quel pizzico di fantastico che non guasta mai, Masakazu Katsura è uno degli autori che apprezzo di più. Ho riletto diverse volte il manga, ho visto l'anime e comprai pure i CD musicali, tanto mi è piaciuta questa storia.
4) Berserk
Forse il miglior manga che abbia mai letto. Lo seguo dai lontani tempi della sua prima edizione e non mi è mai calato (le ultime storie non hanno forse quel tono crudo e cupo che amo nei primi volumi, ma restano comunque molto valide). I disegni sono i migliori che abbia mai visto in un manga (Miura è un maniaco dei dettagli e tutta la parte relativa ad equipaggiamenti ed edifici è semplicemente fantastica), la storia è bella epica come piace a me, ma il vero punto di forza della serie resta Gatsu, uno dei migliori personaggi di cui abbia mai letto, un inno alla capacità di andare avanti nonostante tutto (tratto che lo accomuna a Jonathan Steele e che me lo rende caro).
5) One Piece
Me lo fece conoscere mio cugino quando all'epoca usciva su quella rivista contenitore della Star Comics (non ricordo più il nome). Attualmente è mio fratello che se lo compra, ma io non ho mai perso un'avventura di Rufy (uso ancora i nomi italiani) e del suo equipaggio. La storia è semplicemente troppo divertente e spettacolare, l'ambientazione giganteggia su tutte le altre per complessità e ricchezza di dettagli, i personaggi principali sono davvero ben fatti e poi, qualità non da poco, è una storia che mescola molto bene serietà e divertimento.