drettamente dal corriere della sera!
Al Zarqawi ucciso in un raid aereo Usa Annunco del premier iracheno Al Maliki: «Grazie alla popolazione e ai militari. Colpiremo chiunque segua la sua strada»
Al Zarqawi
BAGDAD - Abu Musab Al Zarqawi, il leader di Al Qaeda in Iraq, è stato ucciso durante un attacco aereo congiunto compiuto da forze statunitensi e giordane alle 18.15 di mercoledì. La notizia diramata giovedì mattina dalla tv americana Abc, è poi stata confermata dal primo ministro iracheno Nuri al-Maliki e dalla stessa Al Qaeda.
LA FOTO - Nel raid è stata colpita una casa vicino a Baquba, dove si nascondeva il capo qaedista in Iraq. A testimonianza del fatto che questa volta il leader terroristico giordano è morto il comando militare Usa in Iraq ha mostrato una foto del suo cadavere. Nell'immagine Al Zarqawi ha barba e baffi, non apparendo molto diverso da come compare in altre foto già diffuse in passato. Per la definitiva e inconfutabile conferma della morte del leader di al Qaeda in Iraq sono in corso esami del Dna sui suoi resti. Il risultato del test si avrà «entro 48 ore», ha assicurato il generale Bill Caldwell in una conferenza stampa tenuta a Bagdad con il primo ministro Nuri al-Maliki.
IL SUCCESSORE - Nel raid sono state uccise altre cinque persone. Oltre a Zarqawi è stato identificato fino a ora anche il suo consigliere spirituale, Sheikh Abd-al-Rahman. Tra le vittime ci sono anche una donna e un bambino, secondo quanto ha reso noto il generale Caldwell che ha anche annunciato che il successore di al Zarqawi potrebbe essere l’egiziano Abu al Masri.
Al Maliki e il generale Casey (Ansa)
«LA GUERRA CONTINUA» - «Abbiamo posto fine a Zarqawi» ha detto Al Maliki, aggiungendo che l'operazione è il risultato della collaborazione dei cittadini, e ha ringraziato la popolazione e le forze armate. «Ogni volta che apparira un Zarqawi lo uccideremo - ha aggiunto il primo ministro -. Continueremo a combattere chiunque ne segua la strada. Tra noi è guerra aperta». Il raid di ieri sera, in cui sono stati impiegati due F-16, è stata il risultato di un lavoro di intelligence durato settimane. Dieci giorni fa - ha aggiunto Maliki - era stato compiuto un altro attentato, fallito, contro il terrorista.
COVO, FONTE DI INFORMAZIONI - Il covo si trovava in una vecchia abitazione del villaggio di HepHep, a nord di Baquba, nella provincia di Diyala. Un «tesoro» di informazioni e prove sulla rete terroristica in Iraq è stata raccolta dai militari americani e dalla polizia irachena nel rifugio. Secondo quanto ha reso noto il generale Caldwell, il primo esame delle informazioni ha consentito di lanciare «entro un'ora dalla prima identificazione» del terrorista giordano altre 17 operazioni contro altrettanti obiettivi.
APPLAUSO - Il generale George Casey ha aggiunto che Al Zarqawi è stato identificato con le impronte digitali e che l'attacco è stato sferrato dopo che «informazioni di intelligence ci hanno condotto a una abitazione», dove si trovava il capo di Al Qaeda in Iraq. L'annuncio dell'uccisione di Zarqawi è stato accolto da un applauso.
È anche trapelata la notizia che uno strettissimo collaboratore di Al Zarqawi sarebbe stato catturato, e avrebbe fornito informazioni preziose sulla guerriglia. «Lo hanno trovato alcuni soldati americani - ha spiegato poi l'emittente Abc -. Lo hanno consegnato agli iracheni, e più tardi è morto per le lesioni subìte».
LA NOTA DI AL QAEDA - Nel comunicato in cui al Qaeda ha confermato la morte di Zarqawi, il movimento terrorista promette anche che «continuerà a combattere». Lo ha annunciato la televisione di stato egiziana, citando il sito Internet Al Hisbah.
AMBASCIATORE USA - L'uccisione di Zarqawi è «un grande successo», oggi «è un gran bel giorno». Lo ha detto l'ambasciatore americano a Bagdad, Zalmay Khalilzad. L'ambasciatore si è congratulato con il primo ministro iracheno, anche se «ci sono giorni difficili davanti a noi».
08 giugno 2006
non posso fare a meno di essere felice della notizia,
certo però che non è che cambi tutto.......
sicuramente ci saranno altri che prenderanno la sua eredità, cmq è già un passo avanti :wub:
per quanto mi ritenga convintamente filoamericano, filooccidentale e filosionista... perchè la morte del "nemico" non mi regala piacere nè senso di vittoria, ma solo un senso di tristezza per l'ennesima vita umana distrutta...?
mah, forse sto diventando sentimentale... :wub:
Sicuramente un risultato notevole (forse) a vantaggio della lotta contro i guerriglieri anche se purtroppo non riesco ad esultare perchè qualcuno è morto, chiunque sia ... ciò non toglie come ho detto che sia stata un operazione di successo
Eccellente.
Era ora che ci fosse una ventata di buone notizie dall'Iraq. Ennesimo duro colpo per i terroristi.
Oggi, una battaglia l'abbiamo vinta noi.
Eccellente.
Era ora che ci fosse una ventata di buone notizie dall'Iraq. Ennesimo duro colpo per i terroristi.
Oggi, una battaglia l'abbiamo vinta noi.
:wub:
Uno di meno.
Stamattina ho beccato l'edizione straordinaria del tg su La7, e temevo un altro attentato, poi alla notizia è partito il boato di gioia !
Ne arriva un altro al suo posto?
Beh se le unghie ricrescono non le tagliate di nuovo?
Dategli tempo di riorganizzarsi e scoppierà un gran casino :wub:
beh sembra essere una notizia positiva...per quanto mi faccia schifo accostare a tale aggettivo la morte di un uomo.Ora bisognerà valutare l'evolversi della situazione:morto un papa,se ne fa un altro.Anche in Iraq.
Mah, sarò una voce fuori dal coro ma non posso certo dire "Finalmente è morto Qualcuno", anche se questo Qualcuno risponde al nome di Al Zarkawi. Se lo facessi subito dopo dovrei strappare la mia tessera di Amnesty.
Ha commesso parecchi crimini orribili nella sua vita, era giusto che pagasse. Per come la vedo io però la sua morte è un esempio di giustizia negata, proprio perchè non c'è stato modo di sottoporlo ad un processo.
Inoltre secondo me la sua morte non cambierà le cose in maniera sostanziale, per una serie di ragioni:
- Con la sua morte sarà stata colpita la guerriglia integralista, ma non certamente quella puramente nazionalista, che non fa capo ad Al-Qaeda (e che non rappresenta certo una corrente minoritaria, ma nella quale si riconosce una parte rilevante della popolazione irachena; Zarkawi, lo ricordo, era giordano);
- Quando pensate ad Al-Qaeda non pensate ad un'organizzazione unitaria e monolitica, com'è stata spesso descritta, che fa capo solo a Bin Laden, Al-Zawahiri e la loro cerchia; si tratta invece di una pluralità di cellule, sparse in tutto il mondo, e con una dimensione media che non supera la decina di unità; in base a ciò si può dire che è stato ucciso un semplice capo-cellula, magari quello più pubblicizzato, ma pur sempre un capo-cellula; infatti il controllo di Zarkawi sul terrorismo iracheno era limitato, non era certo lui il cervello di tutto;
- Siamo sicuri che si tratti veramente di una perdita per Al-Qaeda? Oppure ora che è morto Zarkawi si trasformerà in un martire? :wub:
State cmq parlando di un popolo che è convinto di lottare per la propria terra e per la propria fede.....non puntate il dito con tanta superficialità....è cmq una vita che si spegne..... :wub:
Qhorin
Mi sembra quanto meno azzardato dire che il popolo iracheno fosse rappresentato da un vile terrorista assassino (che ho qualche problema, sinceramente, a definire persona) in una lotta a favore della fede.
Questo presuppone che la concezione degli iraqeni della loro religione preveda di far saltare uomini donne bambini, nonchè di sgozzare vivi ostaggi, pur di cacciare il crociato.
Piuttosto, penso che l'intera popolazione sia più simboleggiata da un governo democraticamente eletto, che il personaggio in questione non ha che destabilizzato.
State cmq parlando di un popolo che è convinto di lottare per la propria terra e per la propria fede.....non puntate il dito con tanta superficialità....è cmq una vita che si spegne..... :wub:
Qhorin
per me un terrorista non si comporta da uomo,perchè chi uccide la sua stessa gente solo per rappresaglia contro gli americani è solo un vigliacco anche a me dispiace che nn l'abbiano potuto processare,ma allo stesso tempo tiro un sospiro di sollievo perchè almeno ha avuto la sua bella condanna a morte.per me lui non rappresentava minimamente il popolo irakeno,sarebbe come dire che la repubblica di salò rappresentasse l'italia,in questo discorso mi associo a Enry il rappresentante dell'irak è solo il governo democraticamente eletto dal popolo sotto la minaccia di massacri e rapimenti che nn hanno impedito alla gente di andare a votare...quelle sono le vere persone che fanno onore a quella terra..
Ma sapete, non so fino a che punto essere ottimista. Certo è una notizia positiva sul fronte della guerra al terrorsimo, probabilmente un duro colpo, ma la strada da fare è ancora tanta e di sicuro c'è più di un pretendente per il suo posto. Credo che adesso come adesso ci aspetteranno tempi difficili e credo che si debba tenere alta la guardia ovunque anche perchè i terroristi non lasceranno impunito l'assassinio del loro Leader. C'è il serio rischio che di lui si faccia un martire, un eroe da emulare.
Ma vedremo. :wub: :wub: :wub:
Quando ho saputo che era morto mi sono sentito felice. Certo era solo uno dei tanti ma in questo modo è stato sfondato questo alone di "intoccabilità" di questa persona. Ciò dimostra che con pazienza e determinazione questi personaggi possono essere trovati e sistemati.
Oggi è un bel giorno per noi che stiamo dalla parte delle libertà e dell'occidente.
Per come la vedo io però la sua morte è un esempio di giustizia negata, proprio perchè non c'è stato modo di sottoporlo ad un processo
E' necessario un processo quando qualcuno è palesemente colpevole? In flagranza non si discute la colpevolezza bensì solamente la pena. In questo caso la pena subita mi pare giusta.
è cmq una vita che si spegne
Preferisco di gran lunga la sua vita spenta piuttosto che quella degli innocenti rei solamente di essere occidentali/americani/ebrei/non integralisti ecc...