SPOOOOIIILER AFFC
A proposito dei vari morti o no:
Che Sandor sia il becchino, è plausibile, ma secondo me non è "senza dubbio". Tuttavia lo spero ardentemente perché il Mastino è un gran bel personaggio.
D'accordo anche sul fatto che Clegane sia diventato il mostro di Qyburn... ma qualcosa mi dice che vivo non lo è mica tanto... Frankenstein? Zombi da necromante? ecco, sto pensando a qualcosa del genere
Dondarrion, è chiaro che è andata così.
Davos sarebbe stato imprigionato e ucciso a Porto Bianco, sede dei Manderly; Wendel Manderly, il figlio minore, è stato ucciso alle Nozze Rosse, non credo che il padre sia disposto a riappacificarsi tanto presto coi Lannister. E poi non bisogna dimenticare gli uomini spediti da Robb attraverso l'Incollatura.
ATTENZIONE: SUPPOSIZIONE SU A DANCE WITH DRAGON
le Appendici di AFFC mostrano alcune famiglie e personaggi del Nord che non abbiamo ancora incontrato: in particolare Ryswell delle Rills, Reed e Manderly. A parer mio, saranno importanti in un futuro prossimo, vale a dire saranno raggiunti dai messaggeri di Robb e continueranno a opporsi ai Lannister.
FINE SUPPOSIZIONI
Riprendo questo thread un po' addormentato per aggiungere un indizio a favore della tesi su Sandor:
pagina 470 dell'edizione inglese di AFFC:
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Il confratello anziano dichiara "the Hound died there, in my arms" e quando Brienne ripete "Sandor Clegane is dead" egli lo conferma: "he is, at rest".
Ma pochi paragrafi sotto parla della sua vita precedente da cavaliere frustrato. "My life was writ in red, in blood and wine." "When did it change?" "When I died in the battle of the Trident."
QUasi la stessa cosa potrebbe essere detta di Sandor, la sua vita ha iniziato a cambiare quando è "morto" dalle parti del Tridente...
Inoltre, se il suo cavallo è così selvaggio da non poter quasi essere nemmeno avvicinato senza pericolo, come avrebbe fatto il confratello anziano a portarlo fino all'Isola Quieta? vabbé che un tempo quell'uomo era un cavaliere, ma mi sembra difficile, per quanto non impossibile. Più probabilmente Sandor ha contribuito a tenerlo calmo.
Dopo + di 4 mesi nn l'ho ancora riletto... gli altri nei primi 4 mesi li avrò letti almeno mille volte XD
speriamo che con "A Dance" mi torni la voglia di riprenderli in mano ambedue
[
Inoltre, se il suo cavallo è così selvaggio da non poter quasi essere nemmeno avvicinato senza pericolo, come avrebbe fatto il confratello anziano a portarlo fino all'Isola Quieta? vabbé che un tempo quell'uomo era un cavaliere, ma mi sembra difficile, per quanto non impossibile. Più probabilmente Sandor ha contribuito a tenerlo calmo.
appunto.
E poi, inutile dirlo, Martin è molto meno sorprendente di quanto possa sembrare di primo acchito. La lunga, eterna faida tra Sandor e Gregor non sarebbe stata smartellata a forza nella testa del lettore per 3 libri, se martin non avesse reale intenzione di darle seguito. E se gregor "vivrà", anche sandor deve :D
Altro ottimo argomento. Che è lo stesso per cui, in altra sede, difendo la tesi per cui Brienne sia ancora in vita.
C'è un limite alle sorprese possibili per i lettori...
[La lunga, eterna faida tra Sandor e Gregor non sarebbe stata smartellata a forza nella testa del lettore per 3 libri, se martin non avesse reale intenzione di darle seguito. E se gregor "vivrà", anche sandor deve :D
concordo. la famosa teoria secondo cui se una pistola compare in scena nel primo atto, entro la fine del terzo avrà sparato almeno un colpo mi sembra sempre più che valida. i due clegane prima o poi regoleranno i conti in sospeso, in un modo o nell'altro. interessante, più che altro, immaginare come.
concordo. la famosa teoria secondo cui se una pistola compare in scena nel primo atto, entro la fine del terzo avrà sparato almeno un colpo mi sembra sempre più che valida.
:D
i due clegane prima o poi regoleranno i conti in sospeso, in un modo o nell'altro. interessante, più che altro, immaginare come.
missili contro preghiere? :p
missili contro preghiere? :p
eheheheh...
clegane jr. è stato ufficialmente radiato dai manti bianchi o no? ...ho un vuoto di memoria....
se no, il piatto è già bell'e pronto, con contorno di sparrows pronti a banchettare sul last man standing dei due.
ehehe, in effetti questo mi fa pensare a un frequente e involontario doppio senso che mi faceva sghignazzare quando leggevo delle innumerevoli (e in spirale discendente) cavolate compiute da cersei a riguardo dei passeri... che cioè la simpatica bonazza avesse dei bei missiloni Sparrow puntati addosso :figo:
Cmq no, mi sembra che il Mastino non faccia più parte dell'attuale guardia reale, essendo i membri Jaime, Boros, Meryn, Arys, Loras, Balon e una Teiera.
Or mi sovviene un dubbio: 38f79e07ff1ad27dc3d3417de91a9ec0'38f79e07ff1ad27dc3d3417de91a9ec0
secondo voi Gregenstein (sarebbe più corretto direo Qyburnstein, ma tant'è...) entrerà nella guardia reale o no? E' chiaro che Martin non intenda buttare via un'idea del genere solo accennandola... e che probabilmente userà il simpatico golem cyborg per cavare le castagne dal fuoco. Ma il problema è un altro: chi ha il potere di nomina sulla guardia reale? La Mano del re? il Lord comandante? il re? la reggenza? Mi sento di escludere quest'ultima, altrimenti Cersei avrebbe immediatamente fatto ricorso, benchè provata dalla mancanza di sonno, alla nomina di Mechagregor mk 1.0 nella guardia reale, non credete? Ma chi ha di concreto questo potere di nomina? se è scritto, non me lo ricordo più... :wacko:
Ma il problema è un altro: chi ha il potere di nomina sulla guardia reale? La Mano del re? il Lord comandante? il re? la reggenza? Mi sento di escludere quest'ultima, altrimenti Cersei avrebbe immediatamente fatto ricorso, benchè provata dalla mancanza di sonno, alla nomina di Mechagregor mk 1.0 nella guardia reale, non credete? Ma chi ha di concreto questo potere di nomina? se è scritto, non me lo ricordo più...
Beh, il potere di nomina dovrebbe essere almeno formalmente del re. Ci viene detto che è stato Aerys II a scegliere Jaime, di certo contro l'opinione del Primo Cavaliere (Tywin, che infatti si dimette per questo). E' chiaro che con un re minorenne decidono le persone attorno a lui: in primo luogo il reggente, con l'eventuale accordo con il Primo Cavaliere (vedi la nomina di Balon Swann e Osmund Kettleblack, che viene concordata da Tyrion e Cersei). Con un primo cavaliere forte come Tywin, poi, la reggente finiva per non contare affatto, né su questo né su altri argomenti... Jaime si dimostra scontento di non essere stato consultato sulle nomine, quindi di certoi la scelta non è del lord comandante, anche se può essere prassi ascoltarlo in proposito. Come sempre nel mondo di Martin, i poteri formali contano abbastanza poco, e tutto è dato dai rapporti sostanziali tra le vari cariche.
Quanto al tuo dubbio, Cersei semplicemente non avrebbe potuto farvi ricorso: si può nominare un nuovo membro della Guardia Reale solo se ne manca uno, e lei sembra non aver mai saputo della morte di Arys e non ha avuto sufficienti scuse per allontanare qualcun altro. Quanto a Loras, alla fine di AFfC non si ha conferma della sua morte: non dubito che Cersei la aspettasse, pronta a nominare al suo posto il "mostro".
Ora torna alla ribalta il medesimo problema: ma tutto dipenderà da chi riuscirà a prendere il dominio ad Approdo del Re - Kevan in modo "legale", o Mace con un assedio?
grazie dei chiarimenti... si vede che ho letto A feast for crows con molta distrazione e pena? :wacko:
Cmq sono d'accordo sulla questione dei rapporti di forza che prevalgono su quelli di diritto: Il che comunque troverebbe, almeno nel caso della kingsguard, una piccola contraddzione, non potendo nessuno esercitarne le funzioni di fatto senza esserlo di diritto, o meglio, valendosi dei benefici e delle restrizioni legate alla nomina ufficiale al novero dei 7. Quello che impedirebbe, ad esempio, a Gregorstein di essere il campione di Cersei. Il che non impedisce che poi si ricerchino altri tipi di scappatoia...
Riesumo questa discussione per un mio veloce commento una settimana dopo aver finito il libro. Inutile dirlo, una settimana è troppo poco per digerire e assorbire un libro simile per poterlo commentare a freddo. Sono ancora a Westeros tutto il giorno... non posso farne a meno. Fredde analisi, speculazioni sul futuro della saga e su ciò che Martin tiene nascosto, pensieri rivolti al destino dei personaggi.. la carne sul fuoco è veramente tanta.
Da qui partono gli spoiler fino alla fine di AFFC:42669e3b478dd94afb3cf496fac76c2b'42669e3b478dd94afb3cf496fac76c2b
Per prima cosa, dopo aver letto i vostri commenti lasciatemi dire una cosa: Martin intesse una trama talmente vasta che ce n'è proprio per tutti i gusti. Lasciando da parte i lettori che non apprezzano la saga (pochi ma ci sono, aggiungendoli le discussioni diventerebbero infinite), prendendo solo i fan più o meno sfegatati, si nota come ognuno abbia la propria percezione di avvenimenti e personaggi. Chi dice "Brienne fa schifo", chi "Brienne è il miglior personaggio del libro" ...solo per fare un esempio, si può dire lo stesso di praticamente tutti gli altri personaggi. Non si scherza neppure dal lato degli avvenimenti: questo non me l'aspettavo, questo era scontato e viceversa. Alcuni pensano A e altri Z. Penso che questo possa essere considerato un punto di forza di Martin, dato dalla vastità delle sue trame, la quantità e la qualità dei suoi personaggi, la presenza di molti livelli di lettura differenti (a dire il vero è difficile definirli "livelli di lettura"... c'è chi nota una cosa, chi ne nota un'altra, chi le nota entrambe e chi nessuna; però non saprei quale altro nome usare).
Ho trovato Affc un ottimo libro: per quanto meno denso di eventi rispetto ad ASoS, Martin mantiene sempre uno stile di livello elevato, dei buoni contenuti e dei grandi personaggi. Direi che è più che giustificato un libro di transizione, vista la complessità degli intrighi che sta intessendo.
Sarà stato un po' anche per la lunga attesa, ma io non mi sono mai annoiato leggendo: ho gustato a fondo l'intero libro. Concordo con voi sui capitoli conclusivi: non so da dove cominciare nel citare i momenti da brividi, lacrime agli occhi... da quel semplice "No" dell'High Sparrow (forse anche perché in quel momento era l'una di notte e io ero solo nel salotto di una casa di montagna per il resto completamente buia... posso assicurare che amplia in modo angosciante quei momenti), "Vengeance. Justice. Fire and Blood", naturalmente, "When she woke the next morning, she was blind.","Put it in the fire.", "harry, the Eyre, Winterfell... e adesso merito un altro bacio, non trovi?" (non ricordo la frase esatta), "I'm Pate- the other said- like the pig boy"... oltre a questo naturalmente un sacco di altre scene (scusatemi ma ho una particolare passione per citare le frasi più elettrizzanti...).
Sarebbe veramente un delitto per la versione italiana tagliare il libro anche soltanto a metà: è il finale la vera anima di tutta la vicenda. Per quanto mi riguarda, pur apprezzando anche ciò che veniva prima, il vero Martin è partito dal capitolo The Reaver, attorno a pagina 444, se non sbaglio.
Eccezionali Sansa e Ditocorto, che volano direttamente tra le fila dei miei personaggi preferiti: in questo libro hanno una parte molto marginale, quasi un riempitivo ma sono riusciti ad entusiasmarmi in tutti i loro tre capitoli... a dire il vero, quando mi sono trovato davanti il secondo capitolo di Alayne mi sono stupito parecchio: pensavo che la sua storia sarebbe rimasta ferma fino al sesto volume. Inutile dire che il mio logico presnetimento - qui succede qualcosa di importante - non è stato per niente deluso. Forte il parallelismo Sansa-Arya, entrambe costrette ad accantonare la loro identità, come si vede pure dal cambiamento di nome del PDV. Le due sorelle sono costrette ad affrontare due situazioni molto simili eppure molto diverse.
-Modifica-
Cersei è indubbiamente un personaggio molto interessante: devo ammettere che per lei mi aspettavo uno sviluppo simile. Sarebbe stato poco in stile Martin ripetere la storia di Jaime... non rimaneva altra possibilità che farla rimanere insopportabile. Devo dire che però voglio salvare un paio di aspetti che alcuni di voi avevano criticato. Primo: la profezia di Maggy the Frog. Secondo me in questo caso bisogna distinguere tra motivazione e giustificazione: la profezia può essere la motivazione che ha spinto Cersei ad odiare Tyrion e comportarsi in un certo modo, ma non giustifica minimamente tutto ciò che lei ha fatto. Nel suo caso quindi non parlerei affatto di una patetica giustificazione per le sue azioni: profezia o meno, la sua sete di potere e le ritorsioni continue contro Tyrion, Margaery e compagnia bella, che non le hanno ancora fatto del male, la sua mancanza di morale sono ingiustificabili. Ho trovato abbastanza odioso il momento in cui lei pensa a Sansa con desiderio di vendetta, pensando a lei come una traditrice ingrata. Trattata con tutte le gentilezze?? Scusatemi, ma se come premio per averti spifferto i piani di Ned le fai fuori il padre (sì, va bene, non è stata direttamente lei, ma siamo lì), la madre e il fratello maggiore, la fai sposare a Tyrion (che tu detetesti) e ti aspetti ancora che ti sia grata di qualcosa? la stupidità non ha limiti. Sulle scene lesbo gratis... non sono così tanto sicuro che fossero del tutto gratuite. Un po' forse sì, ma non completamente. Aiutano a comprendere quanto il desiderio di rivalsa di Cersei sia irrazionale e profondo... lei vuole essere un uomo, avere quel potere che fino ad allora le era stato negato, perfino nella sfera sessuale.
Riguardo la presunta morte di lord Beric, non mi sembra che sia importantissima. Era un personaggio discreto, ma niente di tanto eccezionale da aver bisogno di un ruolo centrale nella storia. A me viene da pensare che il suo ruolo fosse soltanto quello di far tornare in vita Catelyn... e a questo punto mi sorge spontanea una domanda: a cosa è servito farla tornare in vita? Non mi sembra che finora abbiamo avuto delle risposte valide.
L'ultimo capitolo di Arya mi ha abbastanza preoccupato: uccidi un uomo e tutto quello che ti preoccupa è la reazione del kindly man? Dov'è la tua coscienza? Sono curioso di vedere se la cecità sta ad indicare che ora può iniziare l'addestrameno vero e proprio oppure è anche una sorta di punizione per ciò che ha fatto. Indubbbiamente Arya è un personaggio particolare, che ha dovuto subire molti avvenimenti terribili... era difficile che si sviluppasse differentemente. Forse tutto sommato è più relaistico così, senza troppe preoccupazioni per ciò che ha fatto. Devo ammettere che mi sono dato dello stupido leggendo quel "she was blind.": non avrebbe dovuto apparirmi chiaro che quel warm milk era una reazione un po' strana? Sono curioso anche di vedere come Martin svilupperà Arya nei prossimi libri.
Jaime... grande come al solito. Sono contento che non riesca a migliorarsi con la spada: adesso è cambiato, non può tornare ad avere un punto di forza nel combattimento... scadrebbe, rischierebbe di diventare un patetico supereroe.
Brienne, invece, è uno dei punti misteriosi del romanzo. Quale futuro la aspetta? Molto interessante il suo tour delle terre dei fiumi, a tratti raccapricciante (vedi lotta con Biter). Trovo che il personaggio di Brienne in questo libro trovi un senso soltanto in se stesso, per quello che vede e quello che gli succede. Non ha un ruolo determinante per il resto della trama. Un paio di suoi capitoli però Martin avrebbe potuto anche tagliarli... Adesso che ho letto i vostri commenti, penso che mi rileggerò il capitolo su the Hound, anche se il libro adesso è in prestito.
Per quanto riguarda gli uomini di ferro, mi chiedo un paio di cose: onestamente, quante possibilità ha Victarion di riuscire nell'impresa di riportare Dany da Euron (anche se non è quello che farà)? Euron è un personaggio potenzialmente importante... staremo a vedere.
Dorne mi ha stupito favorevolmente: anche da quel lato ci aspettano avvenimenti importanti. le Sand Snakes sono fenomenali, Arianne pure. In tre capitoli su quattro Martin è inoltre riuscito a stupirmi veramente tanto: prima l'amante misteriosa che si è intuito essere nientedimenoche Arianne, poi Areo Hotah che salta fuori e fa fuori Arys (stupido o traditore?), poi ancora la rivelazione che Darkstar aveva tentato di uccidere Myrcella (ho dovuto rilleggermi The Queenmaker per essere sicuro di non aver frainteso o dimenticato qualcosa) e "Vengeance. Justice. Fire and Blood."
Ho trovato che questo libro sia finito lasciando le cose molto più in sospeso che i precedenti: se anche il quinto dovesse chiudersi in maniera simile, non oso immaginare quanto dura sarà l'attesa per il sesto, che oltretutto Martin dovrà scrivere dall'inizio (quindi ci vorrà più tempo). Per ora mi siedo a riflettere e rimuginare su AFFC nell'attesa di ADWD, che si annuncia pure molto interessante. Prima di questo però, penso che avrò l'occasione di rileggermi in italiano AFFC (almeno in parte) così da poterlo capire e apprezzare ancora di più. Devo ammettere che un'altra attività alla quale dovrò presto dedicarmi sarà la rilettura di tutta la saga. Sono passati tre anni da quando ho letto i primi libri, e mi sono accorto che la mia percezione di ciò che leggo è cambiata non di poco (come probabilmente farà ancora nei prossimi anni).
Sono curioso di vedere fino a che punto Dany sarà la protagonista del quinto libro: se già lei doveva essere il PDV princpale dell'AFFC originale, considerando che Cersei aveva dieci capitoli (il massimo raggiunto finora era 9 da Ned in AGOT), quanti capitoli avrà Dany, considerando oltretutto che dovrà fare molte cose e che, non da ultimo, Martin ha già letto in pubblico almeno quattro suoi capitoli (non penso che arriverebbe a rendere pubblica metà della storia principale)?
Per chiudere, vorrei spendere una parola in favore della suddivisone del libro geografica voluta da Martin: la condivido in pieno. Altrimenti, avremmo probabilmente letto 700 pagine in cui succedeva poco o niente di una storia complessissima per arrivare alla parte migliore.
Bah. Mi sono sfogato. pensavo di scrivere solo due righe ma vedo che adesso è diventato un commento un po' lunghetto. Scusatemi. Avevo bisogno di sfogarmi e parlare con qualcuno di questo libro o mettere per iscritto le mie idee, non importa se nessuno le leggerà.
Ciao a tutti e buona rilettura di A Feast for Crows. ^_^
A proposito di Cersei e quella scena tanto discussa:
cd4a8f892349ae151c761367c8237a0e'cd4a8f892349ae151c761367c8237a0eSulle scene lesbo gratis... non sono così tanto sicuro che fossero del tutto gratuite. Un po' forse sì, ma non completamente. Aiutano a comprendere quanto il desiderio di rivalsa di Cersei sia irrazionale e profondo... lei vuole essere un uomo, avere quel potere che fino ad allora le era stato negato, perfino nella sfera sessuale.
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la spiegazione ci sta. In ogni caso, non sono più gratuite di tutte le altre scene di sesso della saga, anzi. La scena, vista dagli occhi di cersei, non ha nulla di interessante, è un esperimento andato male... Paragonato alle scene di Dany con le ancelle, è una scena decisamente frigida (sebbene più dettagliata). Se Martin avesse voluto fare voyeurismo, Cersei avrebbe goduto un sacco e avrebbe chiesto a Taena di rifarlo il giorno dopo...
Riguardo la presunta morte di lord Beric, non mi sembra che sia importantissima. Era un personaggio discreto, ma niente di tanto eccezionale da aver bisogno di un ruolo centrale nella storia. A me viene da pensare che il suo ruolo fosse soltanto quello di far tornare in vita Catelyn... e a questo punto mi sorge spontanea una domanda: a cosa è servito farla tornare in vita? Non mi sembra che finora abbiamo avuto delle risposte valide.
Lord Beric era uno dei tanti personaggi che animavano la zona del Tridente, la stessa cosa potremmo chiedercela per molti altri. In più, però, ha contribuito a mostrarci quel lento risveglio degli elementi magici che all'inizio sembravano quasi assenti dalla storia.
Lo scopo di Catelyn? Dal suo filone narrativo si è dipanato quello di Jaime, catturato dal figlio e poi liberato sotto giuramento, e dalla storia di Jaime si è infine sviluppata quella di Brienne, a cui è stata affidata la spada figlia di Ghiaccio. Ora Brienne reincontra Catelyn, la quale potrebbe risparmiarla solo se giurasse di uccidere Jaime, reo di non aver rispettato il suo giuramento iniziale. Il ruolo di Catelyn per me va visto proprio nell'ambito di questo triangolo di giuramenti ambientato nelle terre dei fiumi. È l'elemento decisivo per mettere Jaime e Brienne l'uno contro l'altra (e avrà o no un senso il fatto che parte di Ghiaccio sia finita proprio nelle mani di Brienne?). Dopo tutto questo Catelyn potrebbe anche uscire di scena.
L'ultimo capitolo di Arya mi ha abbastanza preoccupato: uccidi un uomo e tutto quello che ti preoccupa è la reazione del kindly man? Dov'è la tua coscienza?
Eh... la vecchia di Cuore Alto l'aveva chiamata non per nulla bimba del sangue e cuore nero.
Per il resto concordo su molte delle cose che hai detto :-)
Ecco finalmente i miei commenti dopo aver letto il libro:
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Il libro mi è scivolato via bene, una leggera pesantezza per il cambio di lingua, ma mancavano tutti i punti di vista che più mi annoiano in Martin, quindi l'ho finito in tempo piuttosto breve... ed è tutta un'altra cosa leggere i libri senza le divisioni della mondadori commosso.gif
Un libro fatto di voci, di intrighi, di parallelismi e di alcune cose a mio avviso stupende, a parte il piacere per l'intreccio o per questo o quel personaggio, che variano da lettore a lettore.
Ad esempio il parallelo Arya/Sansa, entrambe costrette a perdere in un certo senso la loro "essenza stark", anche se non del tutto, a cambiare persona, o maschera se vogliamo. L'una imparando a mentire, l'altra imparando a dire la verità.
Oppure la superba trattazione psicologica di Cersei, che finalmente ha un suo pdv e che gode forse assieme a Daenerys e pochi altri il vantaggio di essere sopravvissuta dal primo libro e di aver avuto "tempo" per evolversi agli occhi dei lettori. Ovvero, il suo rapporto con il fratello poteva essere sufficiente a caratterizzarla, invece qua si va oltre, al desiderio di sostituirsi al padre, a Jaime, a Robert, le sue ossessioni, in certi momenti sembra un sovrano Targaryen. Tywin e i draghi vincono poi il premio dei "più presenti anche se assenti".
Pagano un pò Greyjoy e Martell, poichè entrati in scena più tardi rispetto agli altri, quando ormai il lettore è abituato alle "personalità di casata" e allo stile dell'autore.
Ma lascio il finale a quello che penso sia il migliore filo conduttore del libro, ovvero i capitoli di Brienne. Piuttosto noiosi o pesantucci dal punto di vista della lettura e del gusto d'intrattenimento della saga, ma la vera immagine del "banchetto dei corvi".
Brienne cerca Sansa come westeros sanguinante cerca la sua lady, la sua monarchia vecchio stampo con le corti nobiliari che non può più tornare, era solo un sogno, un'illusa favola, come le favole della stessa Sansa. E' il viaggio fuori dalle corti e dai centri di potere, dagli studi dei potenti e dai lord, fra la gente e fra gli effetti della guerra, in una quest senza speranza che è poi una classica crescita disillusa non solo del personaggio ma dell'intera società cavalleresca. Subissata da persone che vogliono farla tornare a casa, Brienne si immerge in una spirale sempre più tremenda da cui sembra incapace di uscire. E, se devo dirla tutta, la sua morte in quel modo, alla fine di quella fantastica spirale, sarebbe il sommo coronamento di tutta la vicenda e di tutto il parallelismo (considerando anche ciò che sta succedendo a Sansa con Ditocorto), quindi confido in Martin fighetto.gif
Un libro da leggere, se la Mondadori vorrà tsk.gif