quella che ho letto io era ben scritta, cmq l'ho letta in italiano
Mi riferito a Harry Potter :wacko:
il fatto che il termine babbano esista sul serio non lo rende meno stupido
Perché lo trovi stupido? Non è che semplicemente non ci sei abituato? :scrib:
non è il successo planetario che mi infastidisce, anzi, non sono affatto infastidito da hp.
Boh allora sarà stata solo un'impressione. Forse perchè nei tuoi interventi ti chiedi spesso il significato di questo successo. Da qui l'impressione che io ho è quella di fastidio verso quest'opera perchè responsabile di "contaminare" la letteratura vera.
hp non lo è, o almeno non lo è per un ADULTO.
Beh questo non è vero. Non lo è per SKIE LANNISTER. Se ci sono adulti a cui piace, tra cui io, questa proposizione non può risultare vera. :huh:
stesso discorso per le cronache. a parte il fatto che sono una vera INNOVAZIONE nel fantasy, dato che alla base non c'è il dualismo buono/cattivo, ma una serie di intrighi di potere e sottotrame allucinanti, se anche la trama non fosse così originale, sarebbe un'opera apprezzabile soprattutto perchè ben scritta. onestamente, io trovo snervante leggere il termine BABBANO ogni 10 parole. oltretutto è un termine che trovo odiosamente stupido. cmq la finisco qui, ripeto, non voglio continuare a discutere di hp, perchè non era mai stata mia intenzione.
Prima delle Cronache il dualismo buono-cattivo non era stato rotto da nessuno? No perchè a me pare che sia un po' la cifra generale dell'era contemporanea. Ai giorni nostri sono moltissime le opere con le "tonalità di grigio". Non credo che Martin sia stato il primo. Anche lui come la Rowling ha attinto da varie fonti e poi ha tirato fuori un'opera originale.
E comunque anche Harry Potter ha un'infinità di sottotrame.
Sul termine Babbano non so che dire. A me non piace carciofo.... ognuno ha la sua parola odiata....
scusa se quoto tutto insieme ma sennò mi confondo. andiamo con ordine. allora sul presunto fastidio e sul giudizio per gli adulti, lo ripeto, è solo la MIA opinione, che non è verità assoluta, ma appunto il mio pensiero. e da quello che ho letto io hp è una schifezza, secondo il mio pensiero. qst non significa che non possa piacere ad altri. la mia curiosità sul suo successo, poi, era legittima, dovrai ammetterlo. ovviamente non contamina niente, altrimenti moccia cosa farebbe? porterebbe la peste? :D
sull'originalità delle cronache, ovviamente devi prendere il discorso nel suo complesso. non è solo la rottura del dualismo, ma lo stile di scrittura, l'estrema caratterizzazione dei personaggi, la molteplicità di protagonisti e l'incertezza assoluta sugli eventi. nel fantasy soprattutto è una vera innovazione. l'originalità di hp invece non l'ho vista mi spiace, anzi a dirla tutta a leggerlo mi sembrava una scopiazzata con bacchette e scope della saga di Taran (lloyd Alexander). tutto qui.
quella che ho letto io era ben scritta, cmq l'ho letta in italianoMi riferito a Harry Potter :)
il fatto che il termine babbano esista sul serio non lo rende meno stupidoPerché lo trovi stupido? Non è che semplicemente non ci sei abituato? :wacko:
ah, pensavo ti riferissi al conte di montecristo! :scrib: boh non so che edizione era, cmq era in italiano...avevo in mano un pdf
primo, direi lo stile di scrittura, che non sempre deve essere semplice e piano. non che debba essere per forza involuto, ma almeno sufficientemente elaborata, con periodi articolati. poi, ogni scrittore ha il suo stile, c'è chi è più semplice, chi più complicato, ma in ogni libro per adulti (intendo libri veri, non romanzetti harmony!) c'è uno stile di scrittura che fa lavorare il cervello ad un livello più alto. almeno secondo me.
E Harry Potter non raggiunge gli standard minimi? la rowling ha in effetti uno stile semplice e piano, ma non più dei vari Stephen King, Follett ecc.
secondo, un vocabolario ricco, cosa importante. ma ammetto che per gli stranieri c'è il problema della traduzione che se fatta male è limitante
Harry Potter non ha questo requisito, ma nemmeno Hemingway lo aveva.
terzo, una trama che, pur sfruttando un topos noto lo faccia in modo originale
beh, per dare un giudizio a questo proposito dovresti leggere l'intera saga (ad esempio, la sottotrama di Jon Snow è originale? insomma... :scrib: )
Comunque l'ambientazione è originale, lo svolgimento è abbastanza originale... magari il finale non lo è, ma in questo credo sia stata condizionata dall'enorme successo.
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Se avesse fatto morire Harry Potter qualche fan impazzito per il dolore l'avrebbe sicuramente uccisa sulla porta di casa, o l'avrebbero citata in giudizio per aver indotto al suicidio centinaia di piccoli lettori.
quarto, una evoluzione psicologica dei personaggi, un loro ritratto a tuttotondo, con i suoi pregi e limiti
anche qui dovresti leggere l'intera saga, ma posso dirti che in questo HP è abbastanza altalenante: cioè, ci sono personaggi piatti come la carta velina, e altri davvero, ma davvero ben caratterizzati.
In questo (non tacciatemi di eresia) HP potrebbe essere accostato ai promessi sposi: Renzo e Lucia come Harry P e amici del cuore: tendenzialmente piatti. Don Abbondio, la monaca di monza, l'innominato come Silente e Piton: magistralmente tridimensionali.
N.B di Polgara: facciamo attenzione agli spoiler, questo è un topic GENERALE su HP!
sullo standard minimo di stile non credo lo raggiunga, almeno non secondo me. così come spesso non lo raggiunge king (motivo per cui non lo leggo).
sul vocabolario, onestamente non so dirti di hemingway, ma hp è desolante
sulla trama, dire che hp è originale mi sembra del tutto sbagliato, ma i gusti son gusti. e l'esempio di jon che porti tu non calza perchè, appunto, è una SOTTORAMA (e cmq nemmeno in quella sottotrama abbiamo la certezza di cosa accadrà, al punto che nemmeno sappiamo di chi è figlio, no?)
sull'evoluzione dei personaggi, ovviamente posso parlare solo per quel che ho letto, visto che ovviamente per conoscere quello dovrei conoscere la saga. ma nel principe mezzosangue i personaggi mi facevano cadere le braccia...
boh, più che strano mi sembra esagerato... non pretendo certo che tu abbia i miei stessi gusti, ma essendo entrambi dei grandi fan di Martin, e piacendoci di Martin più o meno le stesse cose (personaggi a tutto tondo, originalità, zero manicheismo, stile efficace e asciutto ecc.) ipotizzo che applichiamo un metro di giudizio molto simile a queste caratteristiche (stile, approfondimento ecc.)
Quindi mi sorprende questa grandissima differenza di vedute sulle stesse caratteristiche applicate a Harry Potter. Curioso, tutto qui.
Scusate ho scritto sesto libro quando intendevo settimo, ovvero l'ultimo..il sesto è piaciuto molto pure a me....^^
Mentre l'ultimo no...
Ho già provveduto a modificare l'intervento...^^
sullo standard minimo di stile non credo lo raggiunga, almeno non secondo me. così come spesso non lo raggiunge king (motivo per cui non lo leggo).
sul vocabolario, onestamente non so dirti di hemingway, ma hp è desolante
Abbiamo vedute decisamente diverse. King secondo me stilisticamente è eccellente, al limite pecca un po' nei contenuti (anche se i suoi bravi capolavori li ha scritti), un altro è Baricco, stile impeccabile, paroliere eccezionale, peccato che le sue opere siano più vuote della testa di Flavia Vento. Ken Follet associa uno stile di una banalità sconcertante a contenuti da blockbuster americano, vende milioni di copie, ma il suo più grande capolavoro per me è appena sufficiente. Potrei citare Orwell, scrittore a mio avviso eccezionale, ma nella Fattoria usa uno stile piuttosto semplice, quasi elementare, senza perdere nulla a livello di contenuti.
La Rowling usa uno stile semplice (ma neanche troppo, a dire il vero), ma riesce ad essere tremendamente efficace. Lo stile è funzionale alla trama e non a se stesso, ed è così che dovrebbe sempre essere.
sullo standard minimo di stile non credo lo raggiunga, almeno non secondo me. così come spesso non lo raggiunge king (motivo per cui non lo leggo).
sul vocabolario, onestamente non so dirti di hemingway, ma hp è desolante
Abbiamo vedute decisamente diverse. King secondo me stilisticamente è eccellente, al limite pecca un po' nei contenuti (anche se i suoi bravi capolavori li ha scritti), un altro è Baricco, stile impeccabile, paroliere eccezionale, peccato che le sue opere siano più vuote della testa di Flavia Vento. Ken Follet associa uno stile di una banalità sconcertante a contenuti da blockbuster americano, vende milioni di copie, ma il suo più grande capolavoro per me è appena sufficiente. Potrei citare Orwell, scrittore a mio avviso eccezionale, ma nella Fattoria usa uno stile piuttosto semplice, quasi elementare, senza perdere nulla a livello di contenuti.
La Rowling usa uno stile semplice (ma neanche troppo, a dire il vero), ma riesce ad essere tremendamente efficace. Lo stile è funzionale alla trama e non a se stesso, ed è così che dovrebbe sempre essere.
vedi, c'è una bella differenza tra uno stile semplice ed uno stile volutamente semplice. prendi stephen king. a me non piace, e son gusti, ma quando leggo qualcosa di suo mi dico: "diavolo non mi piace", perchè ho sempre l'impressione che potrebbe fare di meglio, se non fosse che semplifica e, spesso, banalizza per andare incontro al suo bacino d'utenza. orwell, invece, è un autore che ha scritto con uno stile brillante ed uno più piano, volutamente, a seconda della sua opera. leggendo hp, invece, quello che mi è venuto in mente è stato: "diavolo, non PUO' fare di meglio". l'impressione che mi ha datto quella lettura è di un'autrice che semplicemente stava già scrivendo al suo meglio, che non avrebbe potuto scrivere meglio nemmeno volendo.
onestamente, io trovo snervante leggere il termine BABBANO ogni 10 parole. oltretutto è un termine che trovo odiosamente stupido.
Piu che stupido, BABBANO é un termine veramente odioso. Mi sa proprio di asilo: "ehi, Luigino, hai visto quel babbano vicino a quel tato?"
Se avessi letto Harry Potter in italiano, giuro che lo avrei mollato subito. Per colpa della parola babbano, e anche per Silente e Piton.
Andiamo, il personaggio chiave, il piu grande dei maghi, lo chiamano Silente??? :wacko: Per quale motivo? Perché ha il passo felpato? Ma dai... :unsure: Ammetto che neanche Dumbledore é un nome stupendo, ma almeno non sa di 'asilo'.
Perché non hanno potuto lasciare i nomi originali, io proprio non lo capisco. Avevano paura che i bambini si ingroppassero la lingua leggendo queste strane parole straniere?
Scusate lo sfogo, ma gia mi da fastidio, quando un Altieri italianizza i nomi inglesi, ma proprio non sopporto, quando il traduttore/la traduttrice si inventano dei nomi e snaturalizzano/rovinano dei grandi romanzi. :wub:
Piu che stupido, BABBANO é un termine veramente odioso. Mi sa proprio di asilo: "ehi, Luigino, hai visto quel babbano vicino a quel tato?"
Questione di gusti, non mi ha mai dato quell'impressione :wacko:
Andiamo, il personaggio chiave, il piu grande dei maghi, lo chiamano Silente??? :wub: Per quale motivo? Perché ha il passo felpato? Ma dai... :unsure: Ammetto che neanche Dumbledore é un nome stupendo, ma almeno non sa di 'asilo'
La motivazione dei traduttori è, cito, "In Harry Potter i nomi di persone o di luoghi contengono quasi sempre un'allusione, una parodia, un gioco di parole. Molto spesso è stata mantenuta la forma inglesee, perché piú evocativa e immediata: [due punti invece di punto e virgola, già nella nota; iniziamo bene <_< ] altre volte si è scelta una traduzione ch ricalcasse il significato dell'originale, o privilegiasse l'assonanza; altre ancora un'interpretazione che rendesse la suggestione comica o fiabesca o quotidiana del contesto.
Per i nomi degli insegnanti, ad esempio, la soluzione scelta ha privilegiato un'aderenza al « carattere » del personaggio (quindi la severità di Minerva McGonagall è filtrata nel cognome McGranitt e l'aura di superiore saggezza di Albus Dumbledore si è risolta nel cognome Silente che ci è sembrato più autorevole di tutte le variazioni possibili suggerite dall'originale)".
Tra parentesi, "Silente" non mi sa di asilo, e non corrispondenza all'originale a parte non mi suona nemmeno male, per il personaggio.
Perché non hanno potuto lasciare i nomi originali, io proprio non lo capisco. Avevano paura che i bambini si ingroppassero la lingua leggendo queste strane parole straniere?
Magari che non capissero il significato; avranno preferito dare un nome analogo e/o per loro adatto al personaggio, piuttosto che lasciare un nome che a molti non avrebbe comunicato nulla.
Ma l'avete mai letta la prima pagina di ogni libro di HP dedicata alla traduzione?
Edit: ok Mornon si :P
No, perchè ho letto HP prima in tedesco e poi in inglese. :unsure: Forse é per questo che mi viene la pelle d'oca, quando sento Babbani e Piton.
Illuminatemi: ma quale sarebbero i significati di McGonagall e di Dumbledore???
Nella mia ignoranza pensavo che fossero solo nomi. :wacko:
Illuminatemi: ma quale sarebbero i significati di McGonagall e di Dumbledore?
"McGonagall" non ricordo, Dumbledore è una parola dialettale per "calabrone", usata qui per indicare uno che borbotta (hai presente il classicco vecchietto che gira per i corridoi borbottando tra sé e sé?); "Borbottone", insomma.
Aggiunta: Her given name comes from Minerva, the Roman goddess of wisdom. Her surname comes from that of a 19th century Dundee eccentric, William Topaz McGonagall, considered one of the worst poets in the English language (da Wikipedia).
Nella mia ignoranza pensavo che fossero solo nomi
Appunto quello che magari i traduttori volevano evitare :unsure:
A me i nomi tradotti piacciono abbastanza.... anche Silente, seppur bisogna dire che la Rowling stessa non lo ha apprezzato. Babbano in inglese è Muggle; più o meno mi suona.... credo che l'effetto ridicolo sia voluto. E' il nome con il quale i maghi definioscono i non-maghi: credo abbia un tono volutamente derisorio del tipo "muso giallo", "cioccolatino", "pellerossa", o simile... un sottosignificato razzista insomma....
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Muggle deriva da mug, un termine familiare per "babbeo", e la Rowling ha detto di aver aggiunto il -gle to make it sound less demeaning and more "cuddly" (Wikipedia); direi che quindi "Babbano" è un buon modo per renderlo.