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Harry Potter
C di coco
creato il 17 settembre 2003

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Neshira
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Neshira
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Inviato il 21 agosto 2008 15:34

E' un peccato che il sesto libro non ti sia piaciuto, per me è il migliore pari merito con il terzo. E non sono una teenager che segue la moda, sono una di quegli adulti che...beh, non ho proprio fatto la fila a mezzanotte ma il 21 sera ho girato tutte le librerie dei dintorni finchè non ho trovato il settimo libro ^^.

 

Per lo stile, io do tantissima colpa alla traduzione, che per i miei gusti non fa schifo come quella di Altieri ma quasi (per la cronaca ho letto nelle due versioni secondo e terzo libro).

 

Comunque un libro su sette, e un sesto libro poi OO, è poco e male per giudicare una saga: tu sei un estimatore di Death Gate mi sembra no? Cominciando proprio da 'Nel Labirinto' a me non era sembrato un granchè, ma sapendo come vanno il fantasy e le traduzioni ho ricominciato tutto in inglese e ho fatto bene :wacko:

 

Se il HPeiPM non ti è piaciuto e non vuoi ricominciare da capo (male) dai una possibilità al quarto, in genere i giudizi su questi due libri sono antitetici ^^


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Inviato il 21 agosto 2008 15:54

E' un peccato che il sesto libro non ti sia piaciuto, per me è il migliore pari merito con il terzo. E non sono una teenager che segue la moda, sono una di quegli adulti che...beh, non ho proprio fatto la fila a mezzanotte ma il 21 sera ho girato tutte le librerie dei dintorni finchè non ho trovato il settimo libro ^^.

 

Per lo stile, io do tantissima colpa alla traduzione, che per i miei gusti non fa schifo come quella di Altieri ma quasi (per la cronaca ho letto nelle due versioni secondo e terzo libro).

 

Comunque un libro su sette, e un sesto libro poi OO, è poco e male per giudicare una saga: tu sei un estimatore di Death Gate mi sembra no? Cominciando proprio da 'Nel Labirinto' a me non era sembrato un granchè, ma sapendo come vanno il fantasy e le traduzioni ho ricominciato tutto in inglese e ho fatto bene :wacko:

 

Se il HPeiPM non ti è piaciuto e non vuoi ricominciare da capo (male) dai una possibilità al quarto, in genere i giudizi su questi due libri sono antitetici ^^

 

mi ripeterò, neshi, ma sai cosa c'è? che i libri di hp sono avventure che, pur legate tra loro, tutto sommato possono più o meno dirsi autoconclusive. cioè, cominciando dal 6^ libro, ho avuto cmq l'impressione non dico di conoscere la saga, ma che cmq quella storia poteva essere letta da sola (per farti un paragone con la letteratura un po' più alta, se io leggo il ciclo di roma antica di C. mccoullogh da I giorni del potere è bene, ma se leggo per primo, che so, I favoriti della fortuna, la storia la capisco lo stesso perchè quel libro può essere letto anche come storia autoconclusiva). Deaht gate che tu mi citi, invece, ha una struttura per cui DEVI cominciare dal primo libro, in quanto la trama si svolge in un collegamento troppo stretto, nonostante i primi 4 volumi siano quasi indipendenti.

poi, ribadisco, quel libro l'ho trovato brutto, per non dire altro, e ho preso in odio hp...



Neshira
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Neshira
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Inviato il 21 agosto 2008 16:57

mi ripeterò, neshi, ma sai cosa c'è? che i libri di hp sono avventure che, pur legate tra loro, tutto sommato possono più o meno dirsi autoconclusive. cioè, cominciando dal 6^ libro, ho avuto cmq l'impressione non dico di conoscere la saga, ma che cmq quella storia poteva essere letta da sola

 

^^

 

ho preso in odio hp...

 

Eh allora niente, lo so che è difficile dare una seconda possibilità ad un autore se si comincia da un libro che colpisce male (De Carlo ancora mi aspetta). Peccato, ti perdi una bella cosa ma avrai una pila di libri in sostituzione...


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Inviato il 21 agosto 2008 17:12

Scusate ma non è proprio così. Le storie di HP non sono del tutto autoconclusive. Non è assolutamente vero. C'è un continuum ben preciso. Prendiamo il Principe. Se tu non conosci la storia di Piton ciò che accade alla fine è pressochè trascurabile.... e ciò che accade alla fine è importante non solo per il fatto in sè ma per chi lo fa. Lo avesse fatto un Malfoy qulsiasi non sarebbe importato a nessuno. Ma se tu non conosci tutta la sottotrama di Piton non puoi cogliere il significato pieno del finale e questo io credo valga per tutti i libri. E poi "la storia a grandi linee la sanno tutti" cosa vuol dire? Cosa sanno tutti? Che un mago va a scuola a imparare la magia? E poi? Questo significa sapere la storia?


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 21 agosto 2008 17:50

il bambino va in questa scuola impara la magia piano piano, gioca un gioco con le scope magiche ogni tanto, quando ha tempo salva il mondo dai cattivi...cos'altro c'è da sapere, dai?



Neshira
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Inviato il 21 agosto 2008 18:16

Beh allora le cronache: un gruppo di famiglie nobili si scanna mentre il loro regno va in rovina preparando così il terreno ad un'invasione di non-morti; che altro c'è da dire? Inutile leggersi le seghe mentali di Eddard e l'evoluzione di Jaime :P

 

Scherzi a parte una parte molto bella di HP sono i personaggi - alcuni-, ancora di più perchè la visuale 'laterale' (dal punto di vista del bambino) te li fa scoprire piano piano e per un sacco di tempo indovinare su indizi. Come dice Sharingan, il finale del sesto è una bella botta...se hai letto tutto dall'inizio però. Anzi una delle pecche della chiusura della saga è che con tanta carne al fuoco di molti non si scopre abbastanza.


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Inviato il 21 agosto 2008 18:46

Per molti il successo planetario di HP è un motivo valido per disprezzarlo, anche senza averlo letto, o averlo fatto in modo superficiale.

Si chiama snobbismo intellettuale.

 

il bambino va in questa scuola impara la magia piano piano, gioca un gioco con le scope magiche ogni tanto, quando ha tempo salva il mondo dai cattivi...cos'altro c'è da sapere, dai?

Un libro ed una storia straordinari, ovvero "il Conte di Montecristo", narra niente di più di un tizio a cui hanno tolto tutto con l'inganno, che però trova il modo di vendicarsi, ed alla fine torna dalla sua amata.

Una banalità sconcertante, hai ragione.


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Inviato il 21 agosto 2008 20:14

Certo che è di una furbizia sconvolgente leggere solo il 6o libro della saga.

 

Ci vuole anche una bella faccia tosta per criticarlo dopo. xD


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Inviato il 21 agosto 2008 20:15

non è il successo planetario che mi infastidisce, anzi, non sono affatto infastidito da hp.

tutto sto puteiferio è nato da una mia domanda, che dopo la lettura non ha trovato risposta: cosa ci trovano degli adulti in un'opera così? la mia risposta personale è: IO NIENTE DI NIENTE, anzi lo trovo di una pochezza disarmante. poi se qualcuno ci trova altro buon per lui. magari da un libro mi aspetterei qualcosina in più...ovviamente se leggo un libro per adulti. ovviamente hp non è un'opera per adulti, e da lì nasceva l'interrogativo, al quale peraltro NON volevo risposta, avevo solo lasciato un commento sul 3d dei libri appena letti, tra poco ne lascerò un altro su un'altra opera. non volevo scatenare un dibattito su hp perchè NON MI INTERESSA.

 

cmq, sulla trama. il conte di montecristo per prima cosa è ben scritto, hp non lo è, o almeno non lo è per un ADULTO. secondo, il conte di montecristo è un libro del 1850 circa. se qualcuno scrivesse una storia del genere ADESSO, dopo che il topos è stato usato e riusato 1000 volte, non brillerebbe per originalità, allora era un'opera innovativa, dato oltretutto che il romanzo era un genere relativamente giovane. se poi consideri estramamente geniale i giochi sulle scope, d'accordo, de gustibus non disputandum est.

stesso discorso per le cronache. a parte il fatto che sono una vera INNOVAZIONE nel fantasy, dato che alla base non c'è il dualismo buono/cattivo, ma una serie di intrighi di potere e sottotrame allucinanti, se anche la trama non fosse così originale, sarebbe un'opera apprezzabile soprattutto perchè ben scritta. onestamente, io trovo snervante leggere il termine BABBANO ogni 10 parole. oltretutto è un termine che trovo odiosamente stupido. cmq la finisco qui, ripeto, non voglio continuare a discutere di hp, perchè non era mai stata mia intenzione.


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Maynard
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Inviato il 21 agosto 2008 20:19

il bambino va in questa scuola impara la magia piano piano, gioca un gioco con le scope magiche ogni tanto, quando ha tempo salva il mondo dai cattivi...cos'altro c'è da sapere, dai?

 

Un tizio alto un metro va con il suo servitore sull'orlo di un vulcano e ci butta l'anello malvagio. Il Signore degli Anelli no?

Volendo questo gioco lo si può fare per ogni libro mai scritto.

 

Non so perchè ma tutti quelli che parlano male di Harry Potter sono quelli che non lo hanno letto.


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Mornon
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Inviato il 21 agosto 2008 20:23
il conte di montecristo per prima cosa è ben scritto, hp non lo è, o almeno non lo è per un ADULTO

Lo hai letto in Italiano o in Inglese? Perché la traduzione italiana, almeno in alcuni libri, fa decisamente pena: congiuntivi e condizionali inesistenti, brotherhood tradotto "fratelli" (e non capisci perché 'sta fontana con diverse razze si chiami "dei Magici Fratelli"), ecc.

 

 

trovo snervante leggere il termine BABBANO ogni 10 parole. oltretutto è un termine che trovo odiosamente stupido

Pura curiosità, sai che è una parola realmente esistente? :scrib:


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Inviato il 21 agosto 2008 20:26

beh quella che ho letto io era ben scritta, cmq l'ho letta in italiano...

 

il fatto che il termine babbano esista sul serio non lo rende meno stupido....


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Inviato il 21 agosto 2008 20:31

comunque, solo per farmi un'idea, cosa differenzia un romanzo per adulti da un romanzo per ragazzi? Quali caratteristiche (diciamo le 4-5 principali) sono determinanti nello stabilire la differenza?


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sharingan
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Inviato il 21 agosto 2008 20:38
non è il successo planetario che mi infastidisce, anzi, non sono affatto infastidito da hp.

 

Boh allora sarà stata solo un'impressione. Forse perchè nei tuoi interventi ti chiedi spesso il significato di questo successo. Da qui l'impressione che io ho è quella di fastidio verso quest'opera perchè responsabile di "contaminare" la letteratura vera.

 

hp non lo è, o almeno non lo è per un ADULTO.

 

Beh questo non è vero. Non lo è per SKIE LANNISTER. Se ci sono adulti a cui piace, tra cui io, questa proposizione non può risultare vera. :scrib:

 

stesso discorso per le cronache. a parte il fatto che sono una vera INNOVAZIONE nel fantasy, dato che alla base non c'è il dualismo buono/cattivo, ma una serie di intrighi di potere e sottotrame allucinanti, se anche la trama non fosse così originale, sarebbe un'opera apprezzabile soprattutto perchè ben scritta. onestamente, io trovo snervante leggere il termine BABBANO ogni 10 parole. oltretutto è un termine che trovo odiosamente stupido. cmq la finisco qui, ripeto, non voglio continuare a discutere di hp, perchè non era mai stata mia intenzione.

 

Prima delle Cronache il dualismo buono-cattivo non era stato rotto da nessuno? No perchè a me pare che sia un po' la cifra generale dell'era contemporanea. Ai giorni nostri sono moltissime le opere con le "tonalità di grigio". Non credo che Martin sia stato il primo. Anche lui come la Rowling ha attinto da varie fonti e poi ha tirato fuori un'opera originale.

 

E comunque anche Harry Potter ha un'infinità di sottotrame.

 

Sul termine Babbano non so che dire. A me non piace carciofo.... ognuno ha la sua parola odiata....


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 21 agosto 2008 20:40

comunque, solo per farmi un'idea, cosa differenzia un romanzo per adulti da un romanzo per ragazzi? Quali caratteristiche (diciamo le 4-5 principali) sono determinanti nello stabilire la differenza?

 

ecco, qst è una buona domanda.

 

primo, direi lo stile di scrittura, che non sempre deve essere semplice e piano. non che debba essere per forza involuto, ma almeno sufficientemente elaborata, con periodi articolati. poi, ogni scrittore ha il suo stile, c'è chi è più semplice, chi più complicato, ma in ogni libro per adulti (intendo libri veri, non romanzetti harmony!) c'è uno stile di scrittura che fa lavorare il cervello ad un livello più alto. almeno secondo me.

 

secondo, un vocabolario ricco, cosa importante. ma ammetto che per gli stranieri c'è il problema della traduzione che se fatta male è limitante

 

terzo, una trama che, pur sfruttando un topos noto lo faccia in modo originale (con originalità vera, non semplicemente aggiungendo un elemento alla cornice. per fare un esempio il quiddich non è un elemento di originalità. impostare un fantasy su PDV e trame sovrapposte incentrate su elementi di politica e lotta classica sì, nonostante poi la base sia stata utilizzata più volte).

 

quarto, una evoluzione psicologica dei personaggi, un loro ritratto a tuttotondo, con i suoi pregi e limiti.

 

boh per ora non ne trovo altri se poi mi vengono in mente te li posto... :scrib:


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