Ehm... la storia? Piena di trovate assurde una peggio dell'altra (tutto quello spazio a Malcom... vabbè io l'ho sempre detestato non a caso Chrichton
Lo faceva morire nel primo JP,salvo riesumarlo con un contorsionismo estremo una volta accortosi che il personaggio era piaciuto - non so come - nel film
Che poi se avessero seguito il libro originale secondo me ne veniva fuori qualcosa di meglio. Certo, non sarebbe stato proprio un film da ragazzini.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
NOPE
Buon film, solido nelle sue varie parti.
La prima parte è un po' lenta ma si risolleva nella seconda dove il tema ufo è trattato con una certa originalità.
A livello di temi ricorda un po' Jurassic Park,dal tema della natura non addomesticabile ai rischi di voler spettacolarizzare tutto
Nope (Jordan Peele 2022)
La lunga attesa ha ripagato, e inizio dicendo che il film mi é piaciuto molto. Peele dimostra di essere un Regista con la R maiuscola, che conosce il mezzo cinematografico e lo sa usare benissimo. Non gli manca affatto l'immaginazione visiva, e questo é qualcosa che mi piace sempre in un regista: la capacitá (e volontá!) di proporre immagini nuove, o in modo nuovo.
Il film (che forse poteva essere un pó piú snello, almeno nella prima parte) riesce benissimo a costruire le atmosfere giuste per il tipo di storia che racconta, ricordandomi molto Spielberg e la sua capacitá di meravigliare e meravigliarsi. Sotto molti punti i vista, alcune scene del film ricordano Lo squalo, ma i riferimenti visivi ad Incontri ravvicinati sono tanti, alcuni cosí espliciti da sembrare vere e proprie citazioni (come la scena in cui
OJ é nel furgone con il disco volante sopra
Citazioni da Akira, forse anche da Kairo (film horror che non ho visto, ma che contiene una scena in particolare di cui parla un video-analisi che ho visto alcuni giorni fa).
Oltre allo Spielberg di Incontri e JP, mi é parso di vedere anche lo Shyamalan di Signs e The Village nel costruire atmosfere lente, cosí come similitudini con Nolan, nell'arricchire la storia di dettagli, rimandi e riferimenti.
Non mi illudo che Peele proseguirá su questa strada (mi pare uno a cui piacce spaziare), ma intanto mi godo questo piccolo gioiello.
Ottima fotografia, Ottimi effetti sonori, ottimo montaggio.
Cosa non mi é piaciuto?
Alune cose:
-il protagonista, OJ, é apatico, soprattutto nella prima parte. Monoespressivo, piuttosto passivo, monosillabico. Per me empatizzare con lui é stato molto difficile. Molti hanno lodato l'interpretazione dell'attore, ma a me é il personaggio, piú che la resa, che non ha fatto impazzire. Problema completamente opposto per la sorella Emerald: over the top, esagitata, anche troppo. In questo caso, peró, ho potuto apprezzare la bravura dell'attrice. Entrambi durante il film hanno un percorso che li porta ad "avvicinarsi" come temperamento, l'uno diventando piú attivo, l'altra mitigando la propria frizzantezza.
-Interpretazione: sono scarso ad interpretare il significato "profondo" dei film. Sará perché non mi interessa. Se hai qualcosa di importante da dirmi, dimmelo in faccia, non mi costruire sciarade da interpretare.
Sia chiaro: mi piacciono i film "stratificati", o quelli in cui il significato vero non é necessariamente quello piú visibile. Rende la storia piú articolata, ricca, il vocabolario visivo piú sofisticato, la lettura piú interessante. Mi piace l'uso di simbologie, allusioni, metafore e allegorie.
Ma non mi devi fare la predica. Se mi fai una predica, me la fai apertamente, cosí io posso giudicarla sulla base di quello che dici, altrimenti sembri solo un arrogante che pensa di essere migliore di quelli che guardano i suoi film, e si diverte a vederli arrovellarsi il cervello cercando di capire l'importantissimo messaggio che avevi da dare al mondo.
Non so in quale categoria piazzare Nope: da un lato, é evidentissimo che c'é molto che non appare subito agli occhi. Sono uscito con la sensazione di non aver colto alcuni simboli importanti che avrebbero dato ancora piú spessore al film.
Dall'altro lato, una eventuale critica sociale é talmente sottile che sembra quasi che Peele l'abbia nascosta di proposito: forse i produttori gli hanno detto "70 milioni Jordan, vedi di non indispettire troppo il pubblico", forse Peele stesso, vedendo quanto bene stava venendo la sceneggiatura, si é innamorato delle parti piú horror/fantascientifiche e le ha dato quindi piú importanza di quanto avevano inizialmente.
Oppure i riferimenti alla storia e alla societá sparsi per il film sono piú facili da capire per un americano: ad esempio, c'é un incidente che coinvolge un animale su un set: a quanto pare, é basato su un analogo incidente, terrificante, avvenuto realmente in america.
Non lo so. Ad ogni modo, ho la sensazione che non tutti i fili si intreccino perfettamente e in maniera chiara. Anche guardando alcune recensioni su youtube, a parte qualche idea in comune il resto sono voli pindarici e audaci acrobazie immaginative. Un pó come quando si cerca di interpretare 2001: esercizio intellettivo assolutamente inutile.
-Musiche: questo film poteva in effetti fare a meno di molte delle musiche: distraevano dall'atmosfera e alcune le ho trovate una scelta un pó strana.
Penso che terró d'occhio Peele in futuro...
EDIT:
ah, si una cosa che non mi é piaciuta, perché l'ho trovata due ordini di grandezza eccessiva, é lo sproloquio. Capisco in un tarantino (fa parte della sua firma) ma proprio non capisco che senso avesse nel contesto del film, avrá mica preso spunto da IT parte 2?
Maria Regina di Scozia (2018), di Josie Rourke
Film storico incentrato su Maria Stuarda, intenso, anche se non molto appassionante, accurato, anche se più da un punto di vista scenografico che storico - che non è il massimo, per un film storico, no?
Ambientato in una Gran Bretagna cinquecentesca multietnica quasi come quella attuale (leggermente inverosimile, ma se vuoi premi e statuette...), il film mette in scena il grande dramma femminista di Maria ed Elisabetta I, uniche donne di potere gettate nell'arena del mondo dominato da uomini. Il che corrisponde senza'altro alla realtà storica, ma la inquadra in un'ottica troppo attuale, che mal si concilia con lo svolgimento degli eventi, finendo per far sembrare i personaggi piuttosto confusi, Maria su tutti. Maria che si dichiara sorella di Elisabetta, ripetendo che due regine regnanti debbano andare d'accordo tra di loro, sole come sono in un mondo di uomini. Salvo poi pensare costantemente ai maggiori diritti di nascita sul trono inglese rispetto alla Tudor e al volerle succedere come regina. Storicamente Maria non era stata educata all'arte del governo, e si dimostrò sempre esitante e poco decisa nell'affrontare l'ostilità dei protestanti scozzesi (poco inclini ad essere governati da una donna, cattolica e quasi straniera), mentre nel film fa sfoggio di una personalità quasi temeraria. Ma d'altra parte, che eroina femminista sarebbe? Forse è anche per questo che la sua prigionia in Inghilterra è completamente tagliata, e sarebbe stata una visione interessante, non solo per l'impatto che ebbe sulla vita di Maria, ma anche nel suo presunto coinvolgimento nei complotti contro Elisabetta o il tentativo di tornare in Scozia dietro la garanzia di promuovere la fede protestante.
Sull'altro trono c'è una Elisabetta "scritta" decisamente meglio, e più coerente con la sua controparte storica. Una regina che non nutre risentimento per Maria, ma che comprende il pericolo rappresentato da lei e i suoi discendenti. I discendenti, altro cruccio di Elisabetta; nel film è ben rappresentato il suo grande desiderio di maternità, desiderio frenato però da molti elementi (si dice che fosse terrorizzata dall'idea del parto), non ultimo dei quali la consapevolezza che un marito la sposerebbe per la corona e basta, e i complotti contro di lei erano un'altro chiodo fisso di Elisabetta. Così come è ben rappresentata la difficoltà che la successione inglese rappresenta per William Cecil, interpretato da un Guy Pearce sempre bravo ma non brillante, del resto il suo personaggio non ha troppo spazio.
Insomma, un film storico che però risulta parecchio antistorico, sotto diversi punti di vista. Saoirse Ronan e Margot Robbie eccezionali nella loro interpretazione, così come David Tennant nella parte del fanatico ed inflessibile John Knox, eccellenti i costumi e le scenografie, che mettono in risalto la cupa e spoglia corte scozzese in opposizione a quella inglese, più ricca, luminosa ed elaborata.
Voto, 6.
3 minuti fa, Menevyn ha scritto:si dice che fosse terrorizzata dall'idea del parto
Essendo la principale causa di morte per le donne dell'epoca e ancora oggi una tra le principali si può anche capirla. D'altronde è uno dei motivi per cui le donne erano considerate inadatte ad ereditare.
4 minuti fa, Menevyn ha scritto:Saoirse Ronan e Margot Robbie eccezionali nella loro interpretazione
Io le ho trovate in overacting continuo.
Il film molto atteso in realtà mi ha molto deluso.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 5/7/2022 at 11:59, Lyra Stark ha scritto:Oltretutto l'inizio, inteso come i primissimi minuti, per una felice combinazione di storia e scelta musicale mi è piaciuto molto e quando si intoppa l'inizio in genere il resto va in discesa. Anche in questo caso perchè da un'inizio promettente si è scesi sempre più nel... non posso dire trash, brutto, inverosimile, ma si è scesi insomma, tanto che la base attorno alla quale ruota tutta la storia pare uscita da un incubo estivo di Giacobbo dopo aver mangiato la peperonata.
Ho avuto la stessa sensazione. Non lo ricordo affatto, devo ammettere, ma mi ricordo che all'inizio non mi pareva mica male.
E la Berry é sempre bellissima...
Il 17/7/2022 at 00:34, osservatore dal nord ha scritto:Ho rivisto dopo anni la prima parte di jp 2 e onestamente non riesco a capire cosa ci sia di così grave da avere recensioni negative
Ah boh. Mai capito. JP2 é un solido, solidissimo film. Ha un taglio diverso rispetto al primo, ovviamente, si perde l'effetto meraviglia (in parte) per piú azione e ricchezza visiva (io all'epoca ne ero rimasto sbalordito!) e Spielberg ha saputo comunque realizzare un eccellente sequel, mica facile! (e infatti nessun'altro c'é riuscito da allora)
Concordo in pieno! Jp 2 è uno di quei film che, per un motivo o per un altro, ho rivisto ciclicamente mano a mano che crescevo e non ho mai capito come potesse essere considerato pessimo, paragoni a parte col libro è comunque un buon film.
Sempre rimanendo in tema di "ma come caspita hanno fatto a dire certe cose" da poco ho rivisto Straship Troopers di Paul Verhoeven e continuo a non capire come caspita abbiano fatto in molti a vedere il film, vedere i telegiornali di propaganda federale e a dire "caspita questo film non è un satira sul militarismo, soprattutto su quello a stelle e strisce, ma è una vera e propria apologia del militarismo a Verhoeven deve essersi fuso il cervello".
Ma poi quanto sono invecchiati bene gli effetti speciali!!!
Mi accodo per quanto riguarda Il mondo perduto. Probabilmente è il mio JP preferito, e francamente, l'ultimo che ritengo sia valso la pena guardare...
1 ora fa, Il Lord ha scritto:continuo a non capire come caspita abbiano fatto in molti a vedere il film, vedere i telegiornali di propaganda federale e a dire "caspita questo film non è un satira sul militarismo, soprattutto su quello a stelle e strisce, ma è una vera e propria apologia del militarismo a Verhoeven deve essersi fuso il cervello".
Probabilmente perchè il film alla fine è un'action puro e semplice, e buona parte della critica, l'introspezione e delle allegorie del romanzo di Heinlein non sono presenti.
23 ore fa, Il Lord ha scritto:Sempre rimanendo in tema di "ma come caspita hanno fatto a dire certe cose" da poco ho rivisto Straship Troopers di Paul Verhoeven e continuo a non capire come caspita abbiano fatto in molti a vedere il film, vedere i telegiornali di propaganda federale e a dire "caspita questo film non è un satira sul militarismo, soprattutto su quello a stelle e strisce, ma è una vera e propria apologia del militarismo a Verhoeven deve essersi fuso il cervello".
Va detto che Verhoeven ci ha sempre un po' giocato su questo confine tra satira molto politicamente scorretta e simpatie per la destra estrema o comunque per ideali ultraconservatori. Si possono fare discorsi analoghi per quanto riguarda Basic Instinct e RoboCop, e forse anche per Total Recall.
Ed anche voi avete indubbiamente ragione, però che all'epoca a praticamente nessuno fosse venuto il dubbio mi puzza parecchio:
Dai queste clip sono talmente sopra le righe che come fai prenderle sul serio?
Tra l'altro riguardando il film mi è subito balzato all'occhio che Neil Patrick Harris dice "manterrà l'86% di efficienza combattiva" ah se avesse detto 83% che grande crossover involontario che sarebbe stato.
Comunque ho rimandato di una settimana causa febbre ma stasera riguardo RoboCop e poi immagino toccherà ad atto di forza mentre basic instinct non l'ho mai visto (e credo sia il caso di recuperare).
14 ore fa, Il Lord ha scritto:Sempre rimanendo in tema di "ma come caspita hanno fatto a dire certe cose" da poco ho rivisto Straship Troopers
Credo fosse in parte un pregiudizio dato dal fatto che il libro, da quello che so, (e in generale lo scrittore Heinlein) non erano altrettanto "critici" verso il militarismo, o almeno questo é quello che mi é stato detto: forse questo ha accecato un pó alcune persone sul taglio satirico dato da Verhoven (che peró é evidente). Concordo, davvero un bel film invecchiato molto bene.
12 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:a detto che Verhoeven ci ha sempre un po' giocato su questo confine tra satira molto politicamente scorretta e simpatie per la destra estrema o comounque per ideali ultraconservatori
Beh, forse, ma anche solo la scena in cui il tipo senza gambe dice fiero "la fanteria ha fatto di me l'uomo che sono oggi" esclude che il film possa essere una apologia
5 ore fa, Manifredde ha scritto:il libro, da quello che so, (e in generale lo scrittore Heinlein) non erano altrettanto "critici" verso il militarismo, o almeno questo é quello che mi é stato detto
C'è un dibattito molto vivace attorno a questo punto: secondo alcuni Fanteria dello spazio conteneva una critica di fondo al militarismo e al totalitarismo sviluppatisi nel '900 (ma ricordo anche delle critiche alla democrazia di stampo occidentale), per altri invece la società terrestre dipinta da Heinlein ricalca (in effetti) l'ordine sociale dell'Antica Roma, che l'autore tutto sommato pareva apprezzare, se non ammirare. Alla fine credo che ognuno si sia fatto la sua idea.
Personalmente l'ho sempre interpretato come satira anche piuttosto intelligente tuttavia è vero che 1) all'epoca non lo fu, come altre opere di V 2) non ho letto il romanzo perciò non saprei dire come è stato fatto l'adattamento.
Vi lascio questa recensione che affronta la questione anche con un po' di dietrologie
http://labaravolante.blogspot.com/2017/12/starship-troopers-1997-e-se-stessimo.html?m=1
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
7 ore fa, Manifredde ha scritto:forse questo ha accecato un pó alcune persone sul taglio satirico dato da Verhoven (che peró é evidente)
Eh purtroppo i "pregressi" fanno dare troppi pareri poco ragionati.
L'articolo postato da @Lyra Stark pone l'attenzione su una questione fondamentale: Dyzzy > Carmen, ammetto di essere stato del team Carmen in passato (per motivi ovvi https://youtu.be/hVickxa4OVA) ma riguardandolo adesso trovo il suo personaggio il più odioso del film.
Ieri ho poi visto RoboCop, era parecchio che volevo farlo perché è uno dei film della mia infanzia e la prima cosa che ho pensato guardandolo è stata "ma come caspita fa ad essere un film della mia infanzia?! Perché i miei avevano così tanti problemi a farmi guardare dragon ball e simili mentre zero problemi per un film come RoboCop?!?"
oltre a questo è un ottimo film, anche qua la satira (più contro il mondo capitalista) è parecchio intelligente, la storia fila bene, ottimo il personaggio femminile Anne in particolar modo il fatto che instauri col protagonista un rapporto puramente di amicizia e non la classica storia d'amore (ed è un film dell'87!!), peccato che alcuni degli effetti speciali non siano invecchiati bene come quelli di starship troopers (le animazioni a passo uno sono inguardabili) ma nel complesso mi ha fatto molto piacere rivederlo, adesso tocca ad atto di forza...
2 ore fa, Il Lord ha scritto:le animazioni a passo uno sono inguardabili
A me invece piacciono ancora un sacco.
2 ore fa, Il Lord ha scritto:Perché i miei avevano così tanti problemi a farmi guardare dragon ball e simili mentre zero problemi per un film come RoboCop?!?"
All'epoca (ossia negli anni '90, almeno nel mio caso) c'era un pregiudizio quasi isterico verso i cartoni giapponesi, dalla violenza estrema ai contenuti sessuali e via dicendo. Anche i miei erano abbastanza permissivi verso alcuni film, ma per gli anime dovevo andare a guardarli a casa di mia cugina. E' passata quando mia madre per un pò ha iniziato a seguire anche lei i Cavalieri dello Zodiaco.