Entra Registrati
Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005


Seija
Confratello
Utente
1716 messaggi
Seija
Confratello



Utente
1716 messaggi
Inviato il 06 febbraio 2015 19:11

"Birdman (o le imprevedibili virtù dell'ignoranza ) " di Alejandro Gonzales Inarritu.

 

Riggan Thompson ( Michael Keaton )è stato Birdman, supereroe hollywoodiano. Ora vuole rilanciare la sua carriera, scrollandosi di dosso il costume da supereroe e mettendosi quella del superattore in grado di lavorare a teatro con grandi opere;in particolare "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore" di Raymond Carver. Nel farlo, però, deve scontrarsi col suo ego, le sue nevrosi, una figlia appena uscita dalla disintossicazione (Emma Stone), un rapporto in declino anche con il jet set del suo ambiente: critici, colleghi attori formidabili, ma ingestibili (Edward Norton).

Inarritu torna al cinema dopo quattro anni e da un dramma come "Biutiful",e si nota subito un netto cambiamento di registro. "Birdman " è un film pubblicizzato come black comedy, ma nessuna delle due etichette componenti la definizione lo esauriscono.

Complessità e intensità sono due qualità del film e della storia. Inarritu torna alla complessità della costruzione visiva dopo "Babel"e soprattutto"21 grammi". "Birdman è raccontato come un solo ed unico piano sequenza, come se fosse girato senza stacchi di montaggio, dopo un unico grande ciak.

L'intensità nel ritmo, puntellato da una batteria jazz che è quasi l'unico inserimento musicale nel lungometraggio, fiorisce in dialoghi infiniti e frenetici dandoci sempre la sensazione di attesa, di debutto, quello della nuova prima di Riggan. Inarritu, ricordando l'Altman de "I protagonisti",ci fa entrare a Broadway e nei suoi meccanismi, soprattutto nella mente di un uomo al crocevia della carriera e della vita. Ma non solo: si attraversa, talvolta con superficialità, la critica ai social network pensati come unici certificatori di identità, o sei on line o non esisti, per poi passare , stavolta con più profondità, ai pregiudizi del mondo dello spettacolo.

Riggan è in un momento che attraversano molti attori, quel voler dimostrare ossessivo che gli interpreti non sono solo quei ruoli in cui hanno avuto successo di pubblico.Riggan non vuole essere solo Birdman ma vuole anche saper mettere in scena Carver. Insomma, l'ex supereroe ora fronteggia l'ossessione di (di)mostrarsi bravo se e solo se interpreterà qualcosa di"alto".

È curioso che i protagonisti di "Birdman" siano tre attori che sono stati supereroi o quasi e che hanno ben provato di saper fare altro oltre quei ruoli. Keaton ha indossato il costume dei Batman burtoniani e in questo ruolo è bravissimo; Edward Norton, ex Hulk, è stratosferico nel ruolo della scheggia impazzita;infine Emma Stone, fidanzata di Peter Parker/ Spiderman nel reboot della saga de "L'uomo ragno".

In questa marea di stimoli, risolti talvolta con effetti speciali dalla resa magica, lo spettatore verrà un po' provato, le due ore si faranno sentire, diluite in non uno ma praticamente in tre finali, ma resterà un'esperienza visiva, narrativa e intellettiva molto forte e decisamente vivace.


E
Emma Snow
Confratello
Utente
4567 messaggi
Emma Snow
Confratello

E

Utente
4567 messaggi
Inviato il 11 febbraio 2015 0:41

Torno adesso dalla visione di Unbroken. E dico no. Questo film è stato un parto. Lungo, spento, noioso.. basta il trailer per vedere tutto quello che c'è da vedere! La sala era praticamente piena di gente che sbadigliava e giocava col cellulare, non so chi mi ha trattenuta dall'andare via :ehmmm:

Vi lascio questa recensione :indica: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/film-weekend-unbroken-1088185.html che mi trova d'accordo su ogni singolo punto, nel frattempo io prendo un digestivo :)

Peccato, perché la storia era un'ottima base!

L'ho visto stasera e in parte (purtroppo) sono d'accordo :ehmmm: La prima parte l'ho trovata migliore e più dinamica, ma la seconda era troppo ripetitiva... Avrei preferito se si fosse indagato su di più sul carattere del protagonista, sulla molla che lo spinge a resistere, invece così è sembrato un puro elenco "succede questo-poi questo-poi questo-stop", soprattutto nella già citata seconda parte.

Ho detto purtroppo perchè la storia vera che c'è alla base è bellissima, Louis Zamperini è una figura da ammirare, e se fosse stata resa meglio sarebbe potuto uscire un ottimo film, così è stata un po' sprecata... Nonostante la sceneggiatura Jack O'Connell è stato bravo a interpretarlo comunque :)

Modificato il 05 July 2024 17:07

A
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
Guardiani della Notte
8773 messaggi
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco

A

Guardiani della Notte

8773 messaggi
Inviato il 13 febbraio 2015 0:28

Birdman, finalmente (con una settimana di ritardo per colpa della programmazione) l'ho visto xD E l'ho trovato favoloso!! Il mio preferito con Grand Budapest Hotel di quest'anno!!

 

Keaton strepitoso, darà filo da torcere a Redmayne come Miglior Attore...e mi dispiace per il bravissimo Redmayne ma se c'è qualcuno per cui farò il tifo quest'anno sarà Michael!!

Il film credo meriterebbe anche la statuetta per la miglior regia (e sceneggiatura), ma se dopo la prima visione di Boyhood ero certo che avrebbe preso una delle 2 statuette "grandi", oggi dopo aver sentito vari commenti mi sa che rischia di prenderle entrambe!! E' proprio un film da Accademy dopo tutto, ma sono certo che di Birdman ce ne ricorderemo per anni e anni!!


S
SerGult
Confratello
Utente
1162 messaggi
SerGult
Confratello

S

Utente
1162 messaggi
Inviato il 13 febbraio 2015 0:48

Ho sfidato orde di ragazze in fila per altro e insieme a pochi pochissimi superstiti (purtroppo eravamo al massimo una ventina - sul momento ho trovato ironici alcuni dialoghi viste le circostanze), ho visto Birdman, uno dei film che suscitavano di più la mia curiosità, e non mi ha affatto delusa! :)

Sceneggiatura superba, ottime interpretazioni e regia eccezionale. I temi trattati sono tutt'altro che semplici e non mancano delle "sorprese" che rendono il tutto ancora più interessante. Sono uscita dal cinema veramente contenta di averlo visto :D

 

A thing is a thing, not what is said of that thing

Modificato il 05 July 2024 17:07

Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
 

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".

Lo potrei, ma non oso.

Paura, Umberto Saba

L
Lochlann
Confratello
Utente
3675 messaggi
Lochlann
Confratello

L

Utente
3675 messaggi
Inviato il 15 febbraio 2015 23:06

Visto Italiano Medio: dietro la maschera fatta della comicità martellante tipica di Maccio, c'è una sferzante satira che in doversi momenti mi ha colpito per profondità e acume.

Un film che mi ha fatto ridere molto, ma che mi ha lasciato in bocca l'amarezza dei miei difetti.

Assolutamente da vedere!

Modificato il 05 July 2024 17:07

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

2ajc9r8.jpg

A
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
Guardiani della Notte
8773 messaggi
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco

A

Guardiani della Notte

8773 messaggi
Inviato il 16 febbraio 2015 1:25

Maccio per me colpisce durissimo spesso con la sua satira, ma riesce a mascherare benissimo i colpi duri!!

Senza voler scomodare i Maestri però in lui c'è qualcosa dei Monty Python, ed è il più grosso complimento che potevo fargli :)

 

I suoi prodotti sembrano cavolate, e lo sono, ma c'è anche altro...consiglio vivamente la serie tv Mario a chi è piaciuto il film Italiano Medio!!


S
SerGult
Confratello
Utente
1162 messaggi
SerGult
Confratello

S

Utente
1162 messaggi
Inviato il 16 febbraio 2015 12:23

Selma - La strada per la libertà, emozionante e ben fatto, con buone interpretazioni :) ha il pregio di non mostrare Martin Luther King come un santo, ma come un uomo straordinariamente forte nonostante le sue debolezze. Non gli darei l'Oscar come Miglior film :D e non credo che vinca. Glory però è meravigliosa, magari trionferà come Miglior canzone (di nuovo!) :wub:

Modificato il 05 July 2024 17:07

Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
 

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".

Lo potrei, ma non oso.

Paura, Umberto Saba


Seija
Confratello
Utente
1716 messaggi
Seija
Confratello



Utente
1716 messaggi
Inviato il 16 febbraio 2015 16:39

"Selma-La strada per la libertà" di Ava DuVernay.

 

Nella primavera del 1965 un gruppo di manifestanti, guidati dal reverendo Martin Luther King, scelsero la cittadina di Selma in Alabama,nel profondo sud degli Stati Uniti, per manifestare pacificamente contro gli impedimenti opposti ai cittadini afroamericani nell'esercitate il proprio ddiritto di voto.

Ava DuVernay, miglior regista al Sundance Film Festival del 2012 per "Middle of Nowhere",sceglie quell'episodio storico come cartina ditornasole della battaglia per i diritti civili in America e offre un ritratto complesso e sfaccettato di una delle personalita' più influenti e meno cinematograficamente documentate del passato americano. DuVernay toglie MLK dall'agiografia per restituirci la sua umanità, comprensiva di dubbi, sconfitte e cedimenti, senza per questo sminuire la sua statura etica e politica e la sua importanza nell'evoluzione di una coscienza civile collettiva. L'interpretazione di David Oyelowo(già protagonista di "Middle of Nowhere"),incomprensibilmente privata di una candidatura all'Oscar, è da brividi, soprattutto in lingua originale, durante la riproposizione dei discorsi pubblici del Dottor King che iniziano in tono sommesso e si gonfiano di travolgente potenza retorica, culminando nei toni trascinanti della predica che ricordano al pubblico la formazione religiosa del pastore protestante e la sua capacità di resistere pacificamente a umiliazioni e violenze, spingendo verso un traguardo alto e collettivo.

La storia raccontata da "Selma" restituisce alla politica il suo significato superiore. Le scelte di King sono dettate dal bene comune, il suo infallibile istinto gli fa compiere gesti anche impopolari ma di lungimiranza storica inconfutabile, e illustra la necessità della negoziazione politica indirizzata verso un fine ultimo elevato. La capacità di King di non accontentarsi del successo temporaneo per tenere lo sguardo fisso sulla meta finale è un saggio narrativo su ciò che differenzia un leader da un politicante. Parallela la sua determinazione a non sacrificare vite ed entusiasmi, da lui stesso suscitati, all'altare dell'opportunità politica, e la sua volontà, spesso impopolare fra i "fratelli neri",di cercare un consenso universalmente condiviso a sostegno dei diritti civili, componente imprescindibile della sua gestione illuminata. Tutto questo lavoro pedagogico sarebbe importante ma non cinematograficamente memorabile se DuVarnay non l'avesse veicolato attraverso una forma filmica che combina resoconto documentario e racconto intimo dei travagli personali dei personaggi, facendoci sentire fisicamente la loro paura nel farsi parte della storia e rendendo contemporanea una vicenda a noi cronologicamente lontana, le cui ricadute sono assai visibili nel presente di tutti. La regista mette a nudo il cuore segreto dell'America, si infiltra dietro porte chiuse per riportare conversazioni segrete e dare contezza di confessioni sussurrate.

La cifra artisica della DuVarnay risiede nella sua capacità di attaccare frontalmente un mito e una vicenda spartiacque, senza alcun timore reverenziale e con un profondo rispetto della complessità degli eventi e delle persone, e nel conferire alla storia, all'interno di un impianto narrativo classico, una dimensione onirica e allucinata a metà fra l'orrore e la fiaba in alcuni passaggi-chiave, come l'omicidio delle 4 ragazzine nell'esplosione della chiesa di Birmingham o la confessione " metafisica"dei tradimenti fatta dal reverendo alla moglie.

E nella sequenza finale la regista si concede lo sfizio di attingere al western, con il risultato di potenziare ulteriormente la statura mitologica dell'evento clou di "Selma",codificato attraverso un genere che fa parte della costruzione dell'epos cinematografico yankee.

La tecnica registica della DuVarnay attira gli spettatori dentro il racconto impedendo ogni distanza emotiva, e li affabula attraverso la potenza delle immagini, per restituire a personaggi resi bidimensionali dai libri di Storia, come il presidente Lyndon Johnson, una terza dimensione fatta di umanità fragile e fallibile. "Selma" è genuinamente emozionante, non manipola né le coscienze né i sentimenti, ma li risveglia dallo stesso torpore di cui sono imbevute alcune scene del film, che ci ricordano come anche i grandi della Storia siano stati uomini spaventati dalla responsabilità delle loro decisioni.

"Selma"ripassa l'abc di ciò che serve, a livello umano e politico, per scardinare un sistema, e quanto questo può costare a livello individuale, ma anche quanto ne valga la pena, a livello collettivo e di "decisione del proprio destino come esseri umani".


B
Blindevil
Confratello
Utente
3578 messaggi
Blindevil
Confratello

B

Utente
3578 messaggi
Inviato il 17 febbraio 2015 19:04

51rFqzakvHL._SY355_.jpg

 

David e Lisa, di Frank Perry. Con Keir Dullea, Janet Margolin, Howard Da Silva, Clifton Jones. David, a causa di una patologia mentale che gli impedisce il contatto fisico con altre persone, viene ricoverato in una struttura per ragazzi con problemi psichiatrici. Qui il giovane conosce la bella coetanea Lisa che soffre di una grave forma di schizofrenia. L'incontro tra i due aiuterà entrambi a guarire. Una tenera, platonica e toccante love-story all'interno di un luogo difficile che spicca per una forza istintiva e coraggiosa che non scade mai nel patetismo o nella retorica ma si concentra profondamente sui suoi protagonisti, interpretati magnificamente dai giovani interpreti. La regia curata e una messa in scena di gran classe rendono onore ad una storia intensa e ricca di sfumature. Sincero.


B
Blindevil
Confratello
Utente
3578 messaggi
Blindevil
Confratello

B

Utente
3578 messaggi
Inviato il 17 febbraio 2015 23:09

0079100.jpg

 

Il cavaliere elettrico, di Sydney Pollack. Con Robert Redford, Jane Fonda, Valerie Perrine, John Saxon, Willie Nelson. Un cowboy, vera e propria ex-star del rodeo, decide di rubare un preziosissimo cavallo da corsa (sfruttato e drogato per fini pubblicitari) per ridargli la libertà. Sulle sue tracce si mette una tenace giornalista, pronta a tutto pur di ottenere lo scoop della vita. Avventura edificante che tra commedia e love story guarda alla New Hollywood mantenendo al contempo un sapore piacevolmente classico. Tra situazioni improbabili e non sempre logiche, atmosfere country (incarnate dalla presenza, in veste d'attore e in colonna sonora, del grande Willie Nelson) e una componente d'azione che ruggisce prepotente in una manciata di scene madri, le due ore di visione divertono il giusto grazie anche alla perfetta alchimia tra Redford e la Fonda e alla bellezza del paesaggio americano, catturato magnificamente dalla calibrata regia di Pollack nei suoi scatti più selvaggi. Confortevole.

 

 


B
Blindevil
Confratello
Utente
3578 messaggi
Blindevil
Confratello

B

Utente
3578 messaggi
Inviato il 18 febbraio 2015 23:46

MV5BMTI0Njc5ODUwMF5BMl5BanBnXkFtZTcwNjA3

 

Riccardo III, di Laurence Olivier. Con Claire Bloom, Laurence Olivier, Stanley Baker, Ralph Richardson, John Gielgud, Alec Clunes, Pamela Brown. Riccardo III, deforme e crudele, mette i suoi due fratelli (uno il legittimo Re) l'uno contro l'altro per poter sedere sul trono. Nel suo piano usurpatore seminerà una scia di sangue infinita che lo porterà a trovarsi da solo nella decisiva battaglia di Bosworth. Sir Laurence Olivier mette in scena l'epica opera shakesperiana con una grandiosa messa in scena di stampo dichiaratamente teatrale, non disdegnando però una forte ispirazione al cinema espressionista. Riprendendo di pari passo i dialoghi del Bardo si affida alla sua straordinaria bravura d'interprete, accompagnato da un cast quasi alla sua pari, emozionando con potenza vibrante per oltre due ore e mezza, culminando infine nella spettacolare e iconica battaglia mortale di "un cavallo per il mio regno". Regale.

 

 


M
Manna
Confratello
Utente
891 messaggi
Manna
Confratello

M

Utente
891 messaggi
Inviato il 19 febbraio 2015 8:17

Visto ieri Nightcrawler. Film davvero folle e protagonista davvero completamente fuori di testa. Fa riflettere sui desideri della società attuale. Comunque mi è piaciuto. Gli do un bel 7 (che è un ottimo voto, raramente sono andato sopra l'8,5 :) )



Seija
Confratello
Utente
1716 messaggi
Seija
Confratello



Utente
1716 messaggi
Inviato il 19 febbraio 2015 19:10

"Whiplash" di Damien Chazelle.

 

Andrew sogna di diventare uno dei migliori batteristi jazz della sua generazione. Ma la concorrenza è feroce al conservatorio di Manhattan, dove si allena duramente sotto la sapiente guida di uno spietato direttore d'orchestra.

"Whiplash"e'la quintessenza della raffinatezza fuori dal coro del cinema indipendente e la seconda prova da regista del trentenne Damien Chazelle. Con una disinvoltura da autore consumato, Chazelle ha preso ispirazione dalla propria esperienza di batterista in una scuola di musica e dal ricordo di un insegnante crudele per narrare, in una alternanza di ritmi suggerita da un montaggio di una precisione inaudita , uno scontro epico nel quale i fantasmi da scongiurare sono due: sbagliare il tempo e precipitare nell'oblio.

In questa sfida tra maestro e allievo, che è punitiva tanto per chi la vive quanto per chi la osserva, il primo è l'insegnante dallo sguardo da rettile Terence Fletcher , un "servitore dell'eccellenza",un cercatore di quel prodigioso quid che distingue il genio assoluto dai mediocri e che rende lecita persino la violenza psicologica. Ma non c'è nulla di bello, simpatico o eroico nel giovane e prodigioso protagonista, che si vergogna dello scarso talento nella scrittura di suo padre e di una famiglia middle-class che si bea del successo sportivo di un figlio muscoloso e stupidotto. Non c'è niente di nobile nell'egocentrismo e nell'individualismo schietto di Andrew Neyman(Miles Teller), e proprio questo ci conduce al concetto di isolamento dell'artista. Chi vuole diventare grande deve sacrificare gli affetti, trasformare lo spirito competitivo in gioia per le altrui sconfitte e soprattutto prepararsi a una vita in cui a ripagare la fatica non sono l'amore e l'amicizia, ma l'ammirazione estatica, magari postums, di un numero imprecisato di intenditori. Lo dice anche il professore dall'umorismo malato, così come la storia.

Al prodigio di "Whiplash"contribuiscono la grinta di J. K. Simmons(il maestro),la sua interpretazione vibrante, i suoi nervi tesi. Come il film, nemmeno lui perde un colpo e, dopo un'ora e quaranta di"via crucis",ci trascina verso una catartica e inaspettata conclusione. Fletcher ci rinchiude in un teatro portandoci su un palcoscenico dove uno stile musicale nato per affermare gioia e libertà diventa una gabbia sempre più piccola. Ma poi la prigione esplode e il talento si autocelebra in virtuosismo visivo ed acustico che è puro piacere.

Che il jazz sia una musica meravigliosa ce lo ricorda la colonna sonora del film:un pugno di brani da annoverare fra i must have di ognuno di noi.


M
Metamorfo
Confratello
Utente
10191 messaggi
Metamorfo
Confratello

M

Utente
10191 messaggi
Inviato il 20 febbraio 2015 21:27

The imposter.

 

 

00fdf82b58b5f283bea8da44474b525a.jpg

 

 

Documentario su una storia vera: un tredicenne texano sparisce; quattro anni dopo, un ventitreenne europeo afferma di essere quel ragazzo. Storia interessante, con aggiunta di colpi di scena sul finale.



Seija
Confratello
Utente
1716 messaggi
Seija
Confratello



Utente
1716 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2015 12:05

"Il settimo figlio" di Sergei Bodrov.

 

"Il settimo figlio", tratto dal primo di una serie di romanzi di Joseph Delaney(tutti inediti in Italia tranne questo), cerca da una parte di lanciare un franchise, con tanto di finale apertissimo d'ordinanza, ma allo stesso tempo recupera una dimensione perduta del genere. Il film di Sergei Bodrov(scritto dall'autore di "Locke",Steven Knight)è popolato di figure archetipiche riconoscibili:c'è l'eroe(Ben Barnes) che vive da contadino, come Luke Skywalker, finché non viene richiamato all'azione da uno stregone(Jeff Bridges)che vede in lui il "settimo figlio di un settimo figlio"delle legende, un uomo dotato di poteri necessari per controbattere una vendicativa strega (Julianne Moore). Le sfumature sono davvero poche:le streghe non sono tutte cattive e c'è il personaggio, la figlia di una strega, innamorata del protagonista(Alicia Vikander),che fa la spola tra buoni e cattivi perché fondamentalmente indecisa. Ma per il resto , bene e male sono nettamente separati come nelle fiabe, una boccata di aria fresca in un'epoca in cui il politicamente corretto impone quasi sempre che bianco e nero si fondano in una"zona grigia"di incertezza.

Peccato, dunque, che per il resto il film non sappia trovare una sua strada per giustificare un racconto canonico. Non c'è costume design, scenografia o mostro che non siano già stati ampiamente visti, gli effetti speciali oscillano tra l'ottimo e il mediocre e nessun personaggio è abbastanza carismatico da rimanere impresso nella memoria. Jeff Bridges fa del suo meglio, come sempre, ed è il più vicino ad essere"memorabile",ma il suo ruolo di mentore gli impedisce di brillare fino in fondo. Al suo fianco, Ben Barnes è piuttosto scialbo come protagonista. E poi c'è pochissima attenzione al processo di addestramento dell'eroe, che in questo tipo di film è elemento essenziale e divertente e qui è risolto invece in pochi fotogrammi.

Curioso il cammeo di Kit Harington, quasi che gli autori avessero voluto evocare la serie TV per avere una specie di benedizione dai fan.Tentativo misero!


Messaggi
7.7k
Creato
19 anni fa
Ultima Risposta
2 mesi fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE
B
Blindevil
1826 messaggi
Euron Gioiagrigia
456 messaggi
L
Lyra Stark
427 messaggi
M
Manifredde
369 messaggi