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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
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Inviato il 18 gennaio 2015 12:02

La teoria del tutto, in questo periodo davvero tanti bei film. Un film che funziona bene, in cui i due attori protagonisti la fanno da padroni!!

Redmayne da solo vale completamente il prezzo del biglietto...l'Oscar sembra a portata di mano (anche se voglio proprio vedere Keaton)

E anche la Jones tira fuori probabilmente la sua miglior interpretazione

 

E' presente anche una nostra conoscenza, Harry Lloyd (Viserys)!!


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Albert Stark
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Albert Stark
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Inviato il 19 gennaio 2015 21:43

Her, era da tanto volevo vederlo. Davvero un bel film, come voce era dura scegliere qualcuna meglio di Scarlett mi sa xD


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Blindevil
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Inviato il 20 gennaio 2015 2:41

barfly.jpg

 

Barfly, di Barbet Schroeder. Con Mickey Rourke, Faye Dunaway, Alice Krige, Stacey Pickren, Frank Stallone. Henry Chinaski è un aspirante scrittore alcolizzato, che trascorre le sue giornate nei bar tra sbronze e risse. Quando conosce Wanda, bella donna che beve per dimenticare una vita infelice, le cose sembrano destinate a cambiare... Charles Bukowski (che appare anche in un breve ma gustoso cameo) sceneggia uno dei suoi libri autobiografici regalando a Schroeder un materiale narrativo di prim'ordine. Il registra francese dirige di par suo con una giusta attenzione per l'eccesso e il paradosso, affidandosi ad un cast preparato nel quale brilla sontuosa la performance di Rourke, calatosi con perfezione mimetica nei panni del decadente protagonista. Vorace.

 

 


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Inviato il 20 gennaio 2015 23:15

Sevendays_moviep.jpg

 

Sette giorni a maggio, di John Frankenheimer. Con Fredric March, Martin Balsam, Edmond O'Brien, Burt Lancaster, Kirk Douglas, Ava Gardner. Un colonnello (Douglas) scopre un tentativo di colpo di stato da parte del generale Scott (Lancaster), idolatrato da buona parte dell'opinione pubblica, per podestare il presidente degli Stati Uniti Lyman (March), prossimo ad uno storico accordo di pace con la Russia. Sulla scia del precedente, bellissimo, Va' e uccidi, Frankenheimer continua col suo percorso di cinema fantapolitico con questo teso film di spionaggio fatto di grandi nomi (in ruoli secondari la Gardner, Balsam e O'Brien) e di grandi contenuti, che sfrutta magnificamente l'implacabile sceneggiatura e la sottigliezza dei dialoghi. Un film pacifista con stile che evita la retorica e scandaglia con perizia nelle psicologie dei protagonisti, mettendo a confronto due modi di pensare antitetici ma entrambi mirati, seppur da un verso in maniera ben più che controversa, al benessere della patria. Brillante.

 

 


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Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
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Albert Stark
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Inviato il 21 gennaio 2015 1:38

Barry Lyndon, al cinema...che dire? Che sono grato alla Cineteca di Bologna!!


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Inviato il 21 gennaio 2015 23:12

200px-wait_until_dark.jpg

 

Gli occhi della notte, di Terence Young. Con Richard Crenna, Alan Arkin, Audrey Hepburn, Efrem Zimbalist jr., Jack Weston, Samantha Jones. La moglie cieca di un fotografo, entrato per caso in possesso di una bambola con al suo interno un ingente quantitativo di droga, è costretta a difendersi da sola in casa da tre furfanti ai quali fa gola il "carico". Titolo seminale del sottofilone thriller in cui la protagonista è una donna non vedente, il film di Young è un puro concentrato di tensione (che sale enormemente nella parte finale) che paga qualche forzatura narrativa ma che può contare su un cast d'eccellenza, e se la Hepburn, meritatamente qui candidata all'Oscar, è sublime, il diabolico villain di un giovane Arkin non è certo da meno. Florido.

 


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Blindevil
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Blindevil
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Inviato il 22 gennaio 2015 23:12

imm.jpg

 

La spia che venne dal freddo, di Martin Ritt. Con Richard Burton, Claire Bloom, Peter Van Eyck, Oskar Werner, Robert Hardy. Una spia britannica si finge un alcolizzato dismesso dai suoi superiori per potersi infiltrare tra le fila del partito comunista e mettere l'uno contro l'altro i due più potendi leader dell'organizzazione. Ma la sua relazione con una ragazza rischia di mettere a rischio l'intera missione... Tratto dal bel romanzo di Le Carré, un film secco e sporco, giocato quasi interamente sulla dialettica (sfruttando al meglio le performance degli interpreti, a cominciare proprio da Burton) che mette a nudo la sporcizia morale che abita nelle organizzazioni spionistiche. Ritt dirige con una costante attenzione per i personaggi, sempre sobriamente al centro della scena, e riesce a tratteggiare nel migliore dei modi, con un'oculata gestione degli efficaci colpi di scena, la disillusione di questa sporca guerra "sotterranea". Amaro.

 

 


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Lady DragonSnow
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Lady DragonSnow
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Inviato il 23 gennaio 2015 23:45

Chi non ha adorato Breakfast Club?

 

 

Io ho amato e amo ancora quel film, non é la solita commediola da teenager americani, ma qualcosa di diverso, che fa riflettere. E di quel film amo soprattutto la colonna sonora, la canzone finale é bellissima!

 

 

Comunque ho visto anche io La teoria del tutto

É film fatto molto bene ed é molto commovente. A parte il fatto che fa un po' strano vedere Lupin professore di Hawkins :stralol: , gli attori sono eccezionali! La Jones é fantastica in questo film, in certe scene riesce a comunicare moltissimo con uno sguardo solo e vabbe Redmayne mi aveva giá conquistata definitivamente coi Miserabili qualche anno fa, in questo film non posso che confermare quanto mi piaccia la sua recitazione e affermare quanto abbia interpretato bene il protagonista :)

Comunque non so se é un pensiero solo mio, ma le scene Redmayne - Lloyd mi sono piaciute molto, quella sulle scale poi mi ha fatto morir dal ridere :stralol:

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow


SPOILER TWOW

 

"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
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you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
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Seija
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Inviato il 24 gennaio 2015 15:02

"Still Alice"di Richard Glatzer e Wash Westmoreland.

 

"Still Alice" nasce nel segno di una tragica coincidenza: la comunione irreversibile fra l'Alzheimer che colpisce la protagonista del romanzo di Lisa Genova da cui il film è tratto e la SLA diagnosticata a Richard Glatzer poco prima della telefonata in cui i produttori gli proponevano di trasformare il libro in una sceneggiatura insieme al collega Wash Westmoreland. Questa concomitanza di eventi ha generato l'impegno, da parte dei registi, a liberarsi di retorica, pathos, per essere il più onesti e diretti possibile. Una scelta di rigore dunque, che invece di tradursi in un'analisi clinica della rapida progressione della malattia, ha sorprendentemente creato un'atmosfera d'intimita',di raccoglimento, di riservatezza.

Rispettando la soggettività del romanzo, narrato in prima persona, Westmoreland e Glatzer hanno lasciato in disparte i familiari di Alice per entrare nella mente che pian piano si svuota. Hanno guardato il mondo solo attraverso i suoi occhi e, giocando con la messa a fuoco e la profondità di campo, hanno escluso dalla vista e dalla comprensione di ciò che la donna non capisce anche lo spettatore, isolato come lei in una stanza, in un discorso che non si chiude, nel segreto di un flacone da ingoiare tutto d'un fiato.

Di "Still Alice"colpisce anche la delicatezza, quasi la timidezza, che poi è la strada migliore da percorrere quando si parla di una malattia che è una tragedia di silenzi sempre più lunghi, di impenetrabili momenti muti squarciati all'improvviso da parole di lucida consapevolezza. E tuttavia questo rimane in sordina, insieme allo sforzo di non imporre troppo uno stile regia o una sperimentazione fine a se stessa, talvolta raggela troppo il racconto, soprattutto nella parte iniziale. Allo stesso modo, la presenza della magnifica Julianne Moore, che senza perdere mai il controllo fa vibrare ogni singola corda emozionale, rende i suoi compagni di set poco più che figure sbiadite.

A differenza di altri film che parlano di Alzheimer, "Still Alice" sceglie di non inoltrarsi nelle fasi finali della malattia. È una cosa che ho apprezzato, perché è già abbastanza doloroso sapere che esista il rischio di perdere un giorno o l'altro ciò che meglio ci definisce comeesseri umani:la memoria.


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SerGult
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Inviato il 25 gennaio 2015 3:53

Vabbè, ormai è appurato che questo pc mi vuole male.. scrivo tutto per la seconda volta (mi mancava solo l'ultima parte quando è scomparso tutto :D )

 

Alloooooora.. nelle ultime settimane (quindi non proprio appena, pardon :ninja: ) ho visto 4 film, tutti biografici :)

 

Comincio con American Sniper, che ho finalmente visto proprio stasera.

Sono un po' sconvolta, attonita, "in silenzio", com'era nelle intenzioni di Clint Eastwood, penso. La sua rappresentazione del "dopoguerra" è azzeccata e ho apprezzato anche il finale, entrambe le cose credo siano dovute alla fonte su cui si basa il film. Ho rischiato l'infarto un paio di volte ed ero sempre in stato di tensione, ma le due ore e passa sono volate via come il vento senza che neanche me ne accorgessi! Ottima la performance di Bradley Cooper, che ho apprezzato anche in passato ma che qui, a parer mio, si è superato :) Consigliato!

 

La teoria del tutto. Parto dicendo che io adoro Stephen Hawking, lo trovo un Uomo straordinario, di quelli che ne nascono uno su un milione, è un modello e una fonte d'ispirazione per me. Quando ho visto il trailer del film ho subito saputo che mi sarebbe piaciuto e temevo di versare fiumi di lacrime in sala perché ho pianto come una bambina sia vedendolo da casa sia al cinema, prima che iniziasse Big Eyes. E invece no.. sono rimasta lucida :D in compenso si è molto commossa una persona che non mi aspettavo reagisse in quel modo :stralol: specialmente perché per una settimana mi ha ripetuto di non piangere troppo! Sono rimasta soddisfatta, non mi sono emozionata come col trailer perché ovviamente quello è un concentrato intenso dei momenti più toccanti, mentre nel film quest'intensità è distribuita in modo più uniforme, ma non ha deluso le mie (alte) aspettative e Eddie Redmayne è stato eccezionale! Brava (e bellissima!) anche Felicity Jones :)

 

The imitation game. Qui abbiamo la guerra di American Sniper (non lo stesso conflitto ovviamente, eh! :ehmmm: ), ma più lontana. La scienza di The theory of everything, ma meno protagonista. Anche questo è un bel film, ma per me un gradino più in basso degli altri due. Mi è piaciuta l'interpretazione di Benedict Cumberbatch e la semprementefavolosa Keira Knightley :wub:

 

Ultimo: Big Eyes ! Ho capito l'intento di Tim Burton, tuttavia avrei preferito una cosa più sua. Il film non è male, anzi, ma mi ha lasciato meno degli altri (sia suoi, sia di quelli di cui ho scritto prima). La mano di Burton è evidente nel soggetto stesso, in quegli occhioni, nei momenti un po' fuori di Margaret Keane, negli eccessi di Walter Keane. Christoph Waltz non delude mai! Ma in realtà neanche la Adams :D che è in splendida forma :victory:


Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
 

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".

Lo potrei, ma non oso.

Paura, Umberto Saba

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Albert Stark
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Inviato il 26 gennaio 2015 0:16

Quel capolavoro conosciuto come Blade Runner :)


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Inviato il 31 gennaio 2015 16:34

Assassinio sull'Orient Express (Sideny Lumet, 1974)

 

Tutto è partito che mi è venuta voglia di vedere qualche film incentrato sui viaggi in treno, ed ho cominciato con questo. Sebbene sia del 74, gli anni non li dimostra. Soltanto verso metà film ho capito che il libro da cui era tratto lo avevo già letto una quindicina di anni fa e quindi sapevo già quale fosse il finale. Tuttavia mi è piaciuto comunque (anche se il personaggio di Poirot è un pò creepy) e mi ha bendisposto verso il prossimo film: il mistero della signora scomparsa (che però la critica generalmente malvede).


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Inviato il 01 febbraio 2015 1:39

Torno adesso dalla visione di Unbroken. E dico no. Questo film è stato un parto. Lungo, spento, noioso.. basta il trailer per vedere tutto quello che c'è da vedere! La sala era praticamente piena di gente che sbadigliava e giocava col cellulare, non so chi mi ha trattenuta dall'andare via :ehmmm:

Vi lascio questa recensione :indica: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/film-weekend-unbroken-1088185.html che mi trova d'accordo su ogni singolo punto, nel frattempo io prendo un digestivo :)

Peccato, perché la storia era un'ottima base!

Modificato il 05 July 2024 17:07

Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
 

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".

Lo potrei, ma non oso.

Paura, Umberto Saba


Seija
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Inviato il 01 febbraio 2015 15:02

"Mr Turner" di Mike Leigh.

 

"Mr Turner" racconta di un grande artista negli ultimi anni della sua vita. Un vecchio particolarmente brutto e scostante, circondato da donne altrettanto malandate, la cui sola ragione di vita è disegnare e dipingere tempeste, naufragi, incendi, nebbiosi paesaggi inglesi, cieli rossi veneziani, selvagge campagne olandesi.

Il cinema inglese ha la fortuna di avere grandi attori per ruoli minori e magnifici protagonisti come Timothy Spall, che qui ci riporta indietro di due secoli, negli abiti sgualciti di Joseph Mallard William Turner. Nel suo studio dipinge, sputa sulla tela per sfumare i gialli solari e i profondi blu con le dita. E nella mostra alla Royal Accademy prende in giro l'altro celebre artista del paesaggio, Constable.

Un film molto inglese, nella semplicità della storia e nel rispetto della verità di Turner:le immagini sono magnifiche, magnifica la ricostruzione di luoghi e costumi, rara la capacità di Leigh di farci vedere tempi e luoghi come li vedeva Turner.


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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 02 febbraio 2015 10:16

Torno adesso dalla visione di Unbroken. E dico no. Questo film è stato un parto. Lungo, spento, noioso.. basta il trailer per vedere tutto quello che c'è da vedere! La sala era praticamente piena di gente che sbadigliava e giocava col cellulare, non so chi mi ha trattenuta dall'andare via :ehmmm:

Vi lascio questa recensione :indica: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/film-weekend-unbroken-1088185.html che mi trova d'accordo su ogni singolo punto, nel frattempo io prendo un digestivo :)

Peccato, perché la storia era un'ottima base!

Mi hai salvato... il trailer mi ispirava, ma ero scettica...


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Blindevil
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