Interstate 60, di Bob Gale. Con James Marsden, Christopher Lloyd, Chris Cooper, Gary Oldman, Amy Smart, Amy Stewart, Kurt Russell, Michael J. Fox. Neal, giovane rampollo di una ricca famiglia, insoddisfatto dalle aspettative che i genitori si aspettano da lui e in crisi con la fidanzata, si imbatte in un misterioso individuo capace di esaudire i desideri. Alla richiesta di una risposta per il suo futuro, Neal finirà per "venir" imbarcato in un lungo viaggio per consegnare un misterioso pacco sulla Interstate 60, una strada non esistente sulle mappe, e allo stesso tempo cercherà una misteriosa ragazza che da tempo gli appare in sogno e che sembra proprio collegata all'esaudimento del suo desiderio. Gale, sceneggiatore di ritorno al futuro, firma un esordio (e per ora suo unica opera) dietro alla macchina da presa ambizioso e per nulla banale, proponendo un "on the road" virato ad un fantastico nel quale vengono anche esasperati certi caratteri dell'America, riuscendo a infondere alla narrazione una vita propria che mantiene alta la curiosità per quasi due ore. Merito anche di situazioni originali che vedon protagonisti, in deliziosi cammei, nomi di primo piano come Fox, Cooper, Lloyd, Russell, Oldman che si aggiungono ad un comunque convincente Marsden e ad una giovane ma già sensualissima Amy Smart. Particolare.

Viaggio in paradiso, di Adrian Grunberg. Con Mel Gibson, Daniel Giménez Cacho, Jesús Ochoa, Roberto Sosa, Dolores Heredia. In fuga dopo una rapina di 4 milioni di dollari, un rapinatore supera il confine messicano dove viene però immediatamente arrestato. L'uomo, che rifiuta di dichiarare la sua identità, viene condotto nel carcere / villaggio di El Pueblito, dove stringe amicizia con un ragazzino orfano di padre e la bella madre del bambino. Il penitenziario, dove regna la corruzione, è gestito da un ricco e spietato trafficante malato di fegato, e il piccolo essendo l'unico donatore compatibile è a costante rischio della vita... Mel welcome back. In questo bel action noir costruito su misura per il suo protagonista, Gibson torna a sprizzare carisma da tutti i pori in un ruolo a lui congeniale, dove riprende tic ed espressioni di suoi storici personaggi passati, reggendo dal punto di vista attoriale tutto il film sulle sue spalle. Grunberg sa comunque come dirigere la narrazione, con uno stile secco e deciso che non disdegna ottime sequenze d'azione e un'ironia nera da non sottovalutare. Con uno sguardo al cinema di Rodriguez, Un viaggio in paradiso (uscito in patria solo per l'home video, a causa del noto ostracismo "mediatico" verso Gibson dopo i suoi eccessi) diverte e appassiona riconsegnandoci una star ancora in pienissima forma. Attrezzato.

I Tenenbaum, di Wes Anderson. Con Gene Hackman, Anjelica Huston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson, Owen Wilson, Bill Murray, Danny Glover, Seymour Cassel, Kumar Pallana. Una ricca famiglia newyorkese si ritrova a vivere sotto lo stesso tetto dopo diversi anni. Il padre, che ha rotto da tempo sia con la moglie che con i tre figli (due maschi e una femmina) cerca di riconquistare il loro affetto fingendo di avere un male incurabile, mentre tra i tre fratelli, ognuno schiavo di diverse ossessioni, si accendono contrasti e impensabili risvolti... Diviso in capitoli, con prologo ed epilogo, il primo grande successo di Wes Anderson è un collage perfetto di personaggi paradossali e ricchi di sfaccettature, che da modo al regista di giocare su due diversi registri: se infatti nella prima parte è la carica comica a regnare sul racconto, l'ultima mezzora opta invece per un mood più drammatico / melanconico che fa emergere tutta l'umanità degli "attori" di questo teatro familiare. Con un gusto visivo ispiratamente pop, sottolineato anche dall'azzeccata colonna sonora e dai diversi flashback riguardo i protagonisti, I Tenenbaum può contare su un cast di grandissimi nomi, anche in ruoli all'apparenza secondari, con alcuni volti feticcio del cinema andersoniano. Stiloso.

Le dernier combat, di Luc Besson. Con Jean Bouise, Pierre Jolivet, Christiane Kruger, Jean Reno, Fritz Wepper, Maurice Lamy. In un futuro post-apocalittico, dove vige la legge del più forte, un uomo solitario che ha perso moglie e figlio si aggira in una città fantasma, dove incontra un chirurgo, unico abitante di un ospedale abbandonato. Ma quando nel luogo arriva un temibile predone violento e sanguinario... Esordio di Besson, girato in bianco e nero, con basso budget e completamente privo di dialoghi (scelta che si cerca di spiegare tramite un espediente narrativo) che, a dispetto di una sceneggiatura elementare, riesce a offrire dal punto di vista visivo spunti già interessanti del regista in divenire, con alcuni trucchi ingegnosi e un'ottima cura per gli ambienti. Nei panni del villain l'amico Jean Reno, ancora lontano dai successi futuri. Promettente.

Kean, genio e sregolatezza, di Vittorio Gassman, Francesco Rosi. Con Vittorio Gassman, Eleonora Rossi Drago, Gérard Landry, Anna Maria Ferrero, Valentina Cortese, Mario Carotenuto. Edmond Kean, popolarissimo attore irlandese, ama segretamente la moglie dell'ambasciatore danese, che gli è però contesa dal principe di Galles, suo amico. Inoltre nella vita di Kean entra anche Anna, un'aspirante attrice che cerca di convincerlo in tutti i modi a farla recitare. Dal romanzo di Alexandre Dumas (padre), Gassman e Rosi esordiscono alla regia in una co-direzione a quattro mani con un film elegante e sobrio, di squisito stampo teatrale e sul quale titaneggia la maestosa interpretazione dell'attore-regista, capace di scatenare applausi a scena aperta in più di un'occasione. Divertente e frizzante, con un'escalation vibrante e potente nell'intenso finale, e non privo di ambientazioni suggestive, su tutte quella teatrale sfondo dei passaggi più ispirati. Istrionico.

Che fine ha fatto Baby Jane?, di Robert Aldrich. Con Bette Davis, Joan Crawford, Maidie Norman, Victor Buono, Anna Lee, Wesley Addy, Julie Allred, Anne Barton, Marjorie Bennett, Bert Freed. Jane, ex-bambina prodigio caduta ben presto nel dimenticatoio, vive in una vecchia casa a due piani con la sorella Blanche, divenuta in seguito diva del cinema ma la cui carriera venne stroncata da un incidente in macchina causato proprio da Jane. Quest'ultima, con gravi problemi psichiatrici dovuti all'incapacità di sopportare il successo su grande schermo della sorella, non esita a torturarla psicologicamente... Claustrofobico thriller da camera che ha fatto storia sia per la mastodontica prova di due vecchie glorie come la Crawford e la Davis (che vinse l'Oscar), sia per l'atmosfera di costante inquietudine che aleggia nel controverso rapporto tra le due sorelle, con la figura di Jane odiosa sin dalle prime battute salvo poi trovare uno spiraglio di comprensione nel bellissimo e toccante epilogo. Un film che scioccò critica e pubblico dell'epoca e che è capace di trasmettere emozioni forti ancora a più di 50 anni dalla sua uscita, impresa che riesce soltanto alle pellicole che han fatto storia. Memorabile.

 

I Tenenbaum, di Wes Anderson. Con Gene Hackman, Anjelica Huston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson, Owen Wilson, Bill Murray, Danny Glover, Seymour Cassel, Kumar Pallana. Una ricca famiglia newyorkese si ritrova a vivere sotto lo stesso tetto dopo diversi anni. Il padre, che ha rotto da tempo sia con la moglie che con i tre figli (due maschi e una femmina) cerca di riconquistare il loro affetto fingendo di avere un male incurabile, mentre tra i tre fratelli, ognuno schiavo di diverse ossessioni, si accendono contrasti e impensabili risvolti... Diviso in capitoli, con prologo ed epilogo, il primo grande successo di Wes Anderson è un collage perfetto di personaggi paradossali e ricchi di sfaccettature, che da modo al regista di giocare su due diversi registri: se infatti nella prima parte è la carica comica a regnare sul racconto, l'ultima mezzora opta invece per un mood più drammatico / melanconico che fa emergere tutta l'umanità degli "attori" di questo teatro familiare. Con un gusto visivo ispiratamente pop, sottolineato anche dall'azzeccata colonna sonora e dai diversi flashback riguardo i protagonisti, I Tenenbaum può contare su un cast di grandissimi nomi, anche in ruoli all'apparenza secondari, con alcuni volti feticcio del cinema andersoniano. Stiloso.

 

 

 

 

 

 

Bellissimo questo film...Si, un cast stellare che non è sempre sinonimo di successo.Invece in questo caso IMHO ogni ruolo sembra davvero cucito addosso ad ogni attore.E poi io adoro Gwyneth Paltrow " />

Ieri ho visto The Wolf of Wall Street. Che è un bel film, e dispone forse del miglior Di Caprio mai visto, ma non è nè un capolavoro, nè il miglior film dell'anno, nè il miglior film di Scorsese; The Departed gli da una pista,anche due. Questo perchè:

1 - il film è una via di mezzo tra "Wall Street" e "Paura e Delirio a Las Vegas", ma senza mai raggiungere nè la potenza e la visione critica del primo, nè i toni deliranti e sopra le righe del secondo

2 - Passati 30 minuti, Scorsese ci ha già fatto capire qual'è il nucleo tematico del film e abbiamo gia abbondantemente intuito il suo percorso narrativo. Le due ore e mezza successive sono un ripetersi compulsivo dello stesso tema e delle stesse scene.

3 - Il film è molto disomogeneo: alcune scene sono ispiratissime, e talmente divertenti ed esagerate da far cascare la mascella; altre sono parecchio "meh..." e danno tanto l'impressione che si stia girando a vuoto.

4 - Arrivati a TRE ORE E SEI MINUTI non è più un film, è un ca**o di sequestro di persona. Credo che ai miei sia arrivata anche una telefonata registrata in cui Scorsese chiedeva i soldi per il riscatto. Perchè ad Ollivùd abbia preso piede questa teoria per cui, per fare un bel film, si debba sistematicamente oltrepassare le 2 ore e mezza, non lo capirò mai.

Sono abbastanza d'accordo con Joramun, anzi io sono anche un pò più positivo verso questo film!! xD

La durata non mi ha dato fastidio sinceramente, mi è scorso molto bene...

Film bello, ma come ha già detti Joramun, non il Milgior Scorsese!! Leo grandissimo, sarei felice se per luia rrivasse una ormai meritatissima statuetta d'oro!!

La furia dei titani

Stavolta ho avuto il buonsenso di non spendere 10 euro di biglietto 3d al cinema come con il primo film. Film carino nel complesso ma non vale i soldi del biglietto..

La trama è anche buona, gli effetti speciali alcuni fatti bene e altri no (in certe scene erano palesi i soldati in digitale..alla videogioco proprio). I dialoghi a momenti sfiorano il banale..Insomma niente di impegnativo, giusto per una serata davanti alla tv senza avere pretese.

Un pregio che riconosco è che stavolta Perseo non ha dei dannatissimi capelli rasati come nel primo film. Un eroe dell'antica grecia senza capelli è improponibile ù.ù

Allora irrompo in questo topic con un po' di trash (visto ieri sera), perchè come diciamo tra amici:
"Son tutti bravi a vedere film belli!" " />
L'Asylum non si smentisce mai e dopo diversi film anche liberamente ispirati (ma molto liberamente e molto ispirati) a diversi blockbuster, ormai è una casa produttrice di tutto rispetto... di tutto rispetto per la produzione di film brutti ovviamente. Sharknado si presenta al pubblico con effetti speciali da Playstation 1 e una trama da far accapponare la pelle e ha l'intenzione di unire due generi, quello catastrofico e quello d'azione con animali mostruosi, con pessimi risultati aggiungerei. Insomma tutto può accadere quando una terribile tempesta risucchia letteralmente dall'oceano migliaia di squali per poi farli piovere su Los Angeles.

Consigliato vivamente visto che è stato definito da diverse fonti come "Il film più brutto di sempre"!

P.s. scusate, ma volevo troppo postarlo... la prossima volta posterò qualcosa visto al cinema di recente, ma soprattutto di decente. " />

L'Asylum

Coraggioso " />

 

Coraggioso " />

Beh, una sicurezza se vuoi vederti certi tipi di film!!! " />

 

L'Asylum

 

Coraggioso " />

 

L'Asylum è stata decisamente l'etichetta più pubblicizzata da Yotobi nel suo canale Youtube XD (e chi non conosce, vada subito ad informarsi " /> )

L'ultimo film da me visto è "Le onde del destino", prima opera di un certo successo di Lars Von Trier.

Un'opera piena di valore, il ragazzo (Lars) ha delle qualità ... ma è vero anche che probabilmente è il film più triste che abbia mai visto in vita mia. di sicuro entra in top5. Ci vuole coraggio XD

Da proporre solo ad un pubblico selezionatissimo e ben preparato a ciò che può aspettarsi! " />

Yotobi: ho visto 2 minuti di un suo video e ho deciso che mi sta decisamente antipatico...per non usare altre frasi " /> (come tutti gli youtubers cinematografici d'altra parte, tranne uno, che non considero nemmeno uno youtubers)

Detto questo, torniamo a cosa serie...W IL TRASH!! xD

Sharknado mi manca ancora però

Bhe con un cast come Tara Reid e Ian Ziering che ci si poteva aspettare?