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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Inviato il 14 gennaio 2014 22:50

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La casa sulla scogliera, di Lewis Allen. Con Ray Milland, Gail Russell, Ruth Hussey, Donald Crisp, Cornelia Otis Skinner. Rick Fitzgerald, critico musicale, e sua sorella Pamela si trasferiscono in una grossa villa abbandonata da anni, prima di proprietà del Comandante Beech, ansioso di venderla. Solo dopo l'acquisto Rick viene a conoscenza delle strane voci che circondano la magione, secondo le quali sarebbe infestata dagli spettri. Quando la nipote ventenne di Beach si innamora, ricambiata, di Rick e fa ritorno nella casa della sua infanzia, tutti comprendono come le storie di fantasmi siano più che semplici illazioni... Bellissima ghost story, tratta dal libro di Dorothy Macardle, godibilissima ancor oggi a quasi 70 anni dalla sua realizzazione. Merito di un'atmosfera fascinosa e non priva di ironia (basti vedere il finale), e di trovate d'effetto che sorprendono nella loro originalità / artigianalità, che immergono magnificamente nel racconto e nell'intricato intrigo che si sviluppa strada facendo. Ottimo il cast con un istrionico Ray Milland a far la parte del leone. Suadente.

 

 


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Inviato il 15 gennaio 2014 0:56

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La casa dei fantasmi, di William Castle. Con Vincent Price, Elisha Cook Jr., Alan Marshall, Carol Ohmart, Richard Long, Carolyn Craig, Julie Mitchum. Un eccentrico miliardario offre 10000 dollari a cinque persone a lui sconosciute, a patto che queste passino un'intera notte all'interno di una casa considerata infestata, dove in passato venne commesso un brutale crimine. Ben presto il "gioco" si rivela però ben più pericoloso del previsto... Divertente ghost story con un tocco di giallo che riesce a intrattenere per la sua breve durata (poco più di 70 minuti) grazie ad una massiccia dose di ironia e a degli ottimi effetti speciali di stampo artigianale. Non manca anche un discreto colpo di scena, mentre il cast se la cava con mestiere e vede soprattutto la maschera di Vincent Price emergere ancora una volta nel genere a lui più congeniale. Scorrevole.

 

 


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Inviato il 15 gennaio 2014 2:38

lajena.jpg

 

La jena, di Robert Wise. Con Boris Karloff, Bela Lugosi, Henry Daniell, Russell Wade, Edith Atwater, Rita Corday. 1831, Edimburgo. Il dottor MacFarlane, ossessionato dalla sete di conoscenza, non esita a servirsi del losco vetturino Gray, un ladro di cadaveri che gli procura sempre corpi freschi da usare come oggetto di studio. Ma quando quest'ultimo comincia a commettere dei veri e propri omicidi per svolgere il suo lavoro in tempi più rapidi, MacFarlane si troverà anch'esso in serio pericolo... Dal racconto di Stevenson, Robert Wise gira un film cupo e inquieto, dove l'orrore è questa volta morale e si concentra sui dubbi etici che attanagliano i protagonisti, e non fa eccezione nemmeno la figura iconica del mito Karloff, entità apparentemente diabolica non priva di tonalità di grigio (e da qui il nome del suo personaggio). Nel cast un altro volto leggendario del filone come Bela Lugosi, seppur qui in un piccolo ruolo. Sinistro.

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=OE2fAJUmaHc


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Inviato il 17 gennaio 2014 1:32

satantango.jpg

 

Satantango, di Bela Tarr. Con Peter Berling, Mihaly Vig, Putyi Horvath, Erika Bok, László feLugossy, Éva Almássy Albert, János Derzsi, Irén Szajki, Alfréd Járai, Miklós Székely B., Erzsébet Gaál, György Barkó, Zoltán Kamondi, Barna Mihók, Péter Dobai, András Bodnár. In un isolato villaggio ungherese il ritorno di due truffatori, da tempo dati per morti, mette a soqquadro la vita della popolazione, che li accoglie allo stesso tempo con timore e rispetto. Finché il più carismatico dei due, Irimias, ordina di abbandonare ogni bene materiale, di consegnargli tutti i risparmi e di recarsi in un remoto casolare per costruire una nuova comunità utopistica... Oltre 7 ore per un'opera mastodontica, rigorosamente in un magnifico bianco e nero, un film fiume tratto dal romanzo di László Krasznahorkai che ha collaborato anche all'adattamento insieme al regista. Quasi quattro anni di riprese per questo sforzo titanico del maestro ungherese, un Capolavoro autentico che trasforma il silenzio in parole e le immagini in movimento, un concentrato del suo Cinema passato e futuro che si propone come un vero e proprio tour de force di sensazioni, un'esperienza catartica e ardua ma dal fascino sublime, con scene portentose nella loro esasperazione (il lungo ballo al pub, la scena di molestie al gatto, il ritorno di Irimias e Petrina al bar quando eran ritenuti morti), un alone metafisico che opprime e magnetizza e si offre metaforicamente come seria parodia di un certo cristianesimo. Su tutto regna una costante e inesorabile disperazione, sottolineata dalle debolezze di personaggi deboli e vili e da un paesaggio desolato pervaso da una nebbia eterna e da una pioggia continua. Laddove tempo e spazio perdono i loro confini e si ibridano in un'orgia devastante di inusitata potenza sensoriale. Assoluto.

 

 

 

 

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Come rubare un milione di dollari e vivere felici, di William Wyler. Con Eli Wallach, Hugh Griffith, Peter O'Toole, Fernand Gravey, Audrey Hepburn, Hugh Griffith, Charles Boyer. La figlia di un abilissimo falsario ottiene la collaborazione di un affascinante ladro per rubare una copia della Venere realizzata dal padre e prestata per orgoglio da questi ad un importante museo. Ma se sottoposta ad attenti esami, il falso potrebbe rivelare alle autorità il vero mestiere del genitore... Wyler firma una divertente commedia "ladresca" nella quale trova una perfetta alchimia tra tutti gli interpreti, il duo romantico Hepburn (sempre deliziosa) e O'Toole in primis. Frizzante quanto basta, sostenuta da un buon ritmo, la pellicola si fa maggiormente ricordare soprattutto per la lunga sequenza della rapina vera e propria, con artifizi e trucchi degli del miglior "ladro gentiluomo" e alcune gag di raffinata comicità. Effervescente.

 

 


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Inviato il 17 gennaio 2014 14:34

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Paura della paura, di Rainer Werner Fassbinder, con Margit Carstensen, Ulrich Faulhaber, Brigitte Mira. Margot, giovane casalinga sposata e con due figli piccoli, comincia a soffrire di inspiegabili paure ed angosce, che la portano ad un tracollo nervoso che rischia di trasformare la sua vita in un inferno. E quando il proprietario della farmacia antistante casa sua comincia a farle delle avances... Girato per la tv tedesca, un Fassbinder comunque degno di interesse che riesce a scandagliare con efficacia nella psiche instabile della protagonista, che inesorabilmente cade in un baratro di paure e insicurezze, complice anche una vita familiare monotona e un marito che non sembra comprendere appieno i suoi bisogni. Una donna sola contro tutti e contro anche sé stessa, in un gioco di specchi (elemento denominatore di tutti gli attacchi di panico / pazzia) nel quale è presente anche un personaggio misterioso che nell'epilogo risulterà forse fondamentale per la risoluzione degli eventi. Assillante.


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Inviato il 19 gennaio 2014 1:32

Nebraska, di Alexander Payne (che avevo già apprezzato per A proposito di Schmidt, Paradiso amaro e soprattutto Sideways).

 

Bel film, fuori dai canoni Hollywoodiani e coinvolgente nella sua apparente semplicità.

La provincia americana, qualche momento di comicità e la poesia del comune e dell'universale. Personaggi che rimangono impressi.

Splendida fotografia in bianco e nero.

 

Varie (e meritate) candidature agli Oscar.

 

 

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Inviato il 20 gennaio 2014 14:51

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La regola del silenzio, di Robert Redford. Con Robert Redford, Shia LaBeouf, Julie Christie, Sam Elliott, Brendan Gleeson, Terrence Howard, Richard Jenkins, Anna Kendrick, Brit Marling, Stanley Tucci, Chris Cooper, Nick Nolte, Susan Sarandon. In seguito all'arresto di Sharon Solarz, donna ritenuta colpevole 30 anni prima dell'omicidio di una guardia giurata, un giovane giornalista comincia a indagare sul movimento antigovernativo e contro la guerra del Vietnam di cui Sharon faceva parte. Scopre così che l'avvocato Grant, vedovo con una figlia piccola, faceva parte anche esso del movimento, mettendo così l'FBI sulle sue tracce. Grant così si trova costretto a fuggire per trovare le prove della sua innocenza... Solido thriller impegnato diretto da Redford, omaggiando la miglior tradizione di genere degli anni '70. Il regista, che qui si ritaglia anche il ruolo del protagonista, riesce a conciliare nel migliore dei modi il sottotesto sociale (con una critica a doppia faccia anche sul mondo della stampa) con la parte più "ludica", garantendo una tensione costante fino ai titoli di coda, avvalendosi inoltre di un cast strepitoso, nel quale si fa notare anche un insolitamente convincente LaBeouf. Efficace.

 

 

 

 

 

 

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Tom Jones, di Tony Richardson. Con Susannah York, Hugh Griffith, Albert Finney, Diane Cilento, Edith Evanson, Joyce Redman, David Tomlinson. Il trovatello Tom, adottato da un ricco possidente, cresce nella bambagia e dimostra sin da giovane un carattere ribelle e libertino. Quando si innamora della bella figlia di un nobile confinante però per lui cominciano i guai: a causa della sua indole avventuriera e da dongiovanni, Tom rischia di perdere tutto e viene mandato in esilio. Giunta a Londra, cercherà di riconquistare la sua amata... Dal romanzo di Henry Fielding una riuscitissima commedia in costume, spruzzata di un sottile e divertente erotismo e caratterizzata da un ritmo incessante che vede il protagonista impegnato in una (dis)avventura dopo l'altra. Tra cappa e spada e un lato deliziosamente leggero, un film che funziona nella sua strabordante energia, vincitore di 4 Oscar (tra cui miglior film e regia) e con un cast perfetto che trova la punta di diamante in uno scatenato Tom / Albert Finney. Incontenibile.

 

 


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Inviato il 20 gennaio 2014 18:09

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The ditch, di Wang Bing. Con Lu Ye, Lian Renjun, Xu Cenzi, Yang Haoyu, Cheng Zhengwu, Jing Niansong, Li Xiangnian. Anni '50. In un campo di prigionia cinese per detenuti politici, la difficile sopravvivenza di un gruppo di prigionieri, costretti ad un lavoro massacrante e a continue privazioni dei beni più elementari, mentre ogni giorno la lista dei morti continua ad aumentare inesorabilmente. Wang Bing realizza un film denuncia di grande intensità, non privo di scene forti e toccanti accentuate da un realismo documentaristico che colpisce duro e senza sconti. L'arrivo della donna, alla ricerca del marito, che scopre che questi è da poco scomparso inietta un ulteriore lato melodrammatico che non lascia indifferenti, un percorso doloroso ricco comunque di umanità che serve a non dimenticare pagine magari più nascoste della storia ma non meno crudeli e/o condannabili senza sé e senza ma. Con la macchina a mano il regista ci trasporta in uno dei periodi più tristi della storia del suo paese, rendendo in qualche modo anche gli spettatori dei prigionieri di così tanta brutalità. Importante.


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Inviato il 20 gennaio 2014 22:34

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I cacciatori dell'oro, di Ray Enright. Con John Wayne, Randolph Scott, Marlene Dietrich, Margaret Lindsay, Harry Carey, Richard Barthelmess. 1900. In una cittadina dell'Alaska un giudice corrotto e dei suoi collaboratori sequestrano illegalmente una miniera d'oro di proprietà di due avventurieri. Con l'aiuto della proprietaria del saloon, da sempre innamorata di uno dei due "derubati", questi cercheranno di riprendersi il maltolto... Western venato di sprazzi da commedia romantica che, nonostante alcune ingenuità, è invecchiato relativamente bene, pur essendo misconosciuto almeno in Italia. Ed è un peccato perché i duetti tra Wayne e la Dietrich son ancor oggi irresistibili, così come il villain interpretato da Scott, per una pellicola che nella sua scorrevolezza si lascia guardare con piacere dagli amanti del genere. Disinvolto.

 

 


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Inviato il 21 gennaio 2014 3:12

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L'amore e il diavolo, di Marcel Carné. Con Jules Berry, Arletty, Marcel Herrand, Marie Déa, Alain Cuny, Fernand Ledoux. 1485. Due menestrelli, in realtà in missione per conto del Diavolo, arrivano in un castello dove è prossimo il matrimonio tra la figlia del barone, vedovo da anni, e un giovane nobile. Lo scopo dei due, che si spacciano per fratello è sorella, è quello di far saltare le nozze circuendo ciascuno uno dei due promessi sposi. Ma quando l'amore fa capolino anche nei loro cuori... In un medioevo ricreato magnificamente, Carné ambienta una storia d'amore fantastica, con un retrogusto gotico (sottolineato maggiormente dallo splendido finale) che colpisce e affascina, ricca di sfumature e che pone un'attenzione ammirevole sulla caratterizzazione dei personaggi. Attori in stato di grazia, con una lode particolare alla prova istrionica di Jules Berry, uno dei migliori Diavoli di tutta la storia della Settima Arte. Ammaliante.

 

 


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Aegon il drago
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Inviato il 23 gennaio 2014 18:02

http://i39.tinypic.com/afhx94.jpg

 

 

 

FREAKS è un film del 1932 diretto da Tod Browning.E' diventato un Cult movie ambientato nel mondo del circo con veri "fenomeni da baraccone".Un film unico nel suo genere.Le tematiche principali ovviamente ruotano attorno all'accettazione del diverso.

So che è stato pesantemente censurato (la versione originale purtroppo non esiste più) per la presenza di scene molto crude.

l'ho scoperto per caso perchè lo proiettavano in un locale strafigo a Roma e son andato a cercarlo.Non me ne son pentito.


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Inviato il 23 gennaio 2014 23:30

http://i39.tinypic.com/afhx94.jpg

 

 

 

FREAKS è un film del 1932 diretto da Tod Browning.E' diventato un Cult movie ambientato nel mondo del circo con veri "fenomeni da baraccone".Un film unico nel suo genere.Le tematiche principali ovviamente ruotano attorno all'accettazione del diverso.

So che è stato pesantemente censurato (la versione originale purtroppo non esiste più) per la presenza di scene molto crude.

l'ho scoperto per caso perchè lo proiettavano in un locale strafigo a Roma e son andato a cercarlo.Non me ne son pentito.

 

E' favoloso!! Quanto vorrei vedere le scene andate perdute...


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Inviato il 23 gennaio 2014 23:48

 

http://i39.tinypic.com/afhx94.jpg

 

 

 

FREAKS è un film del 1932 diretto da Tod Browning.E' diventato un Cult movie ambientato nel mondo del circo con veri "fenomeni da baraccone".Un film unico nel suo genere.Le tematiche principali ovviamente ruotano attorno all'accettazione del diverso.

So che è stato pesantemente censurato (la versione originale purtroppo non esiste più) per la presenza di scene molto crude.

l'ho scoperto per caso perchè lo proiettavano in un locale strafigo a Roma e son andato a cercarlo.Non me ne son pentito.

 

E' favoloso!! Quanto vorrei vedere le scene andate perdute...

A chi lo dici....Un vero peccato!!

Anche a me è piaciuto moltissimo.In lingua originale poi è ancora più bello...Quanto odio per la bellissima Cleo e quanto amore e stima per Frida.


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Inviato il 24 gennaio 2014 15:08

 

 

http://i39.tinypic.com/afhx94.jpg

 

 

 

FREAKS è un film del 1932 diretto da Tod Browning.E' diventato un Cult movie ambientato nel mondo del circo con veri "fenomeni da baraccone".Un film unico nel suo genere.Le tematiche principali ovviamente ruotano attorno all'accettazione del diverso.

So che è stato pesantemente censurato (la versione originale purtroppo non esiste più) per la presenza di scene molto crude.

l'ho scoperto per caso perchè lo proiettavano in un locale strafigo a Roma e son andato a cercarlo.Non me ne son pentito.

E' favoloso!! Quanto vorrei vedere le scene andate perdute...

 

A chi lo dici....Un vero peccato!!

Anche a me è piaciuto moltissimo.In lingua originale poi è ancora più bello...Quanto odio per la bellissima Cleo e quanto amore e stima per Frida.

 

Conosco da anni quel film, fin da quando ero piccolo e credo (ma non ne sono certo) che mia mamma l'aveva in videocassetta, ben lontano dalla mia portata, che all'epoca avevo una decina di anni o poco piú. Ne avevo letto sull'almanacco della paura di Dylan Dog, ma non ho mai potuto vederlo a causa della mia teratofobia.

 

Comunque sicuramente un film coraggioso che merita rispetto.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 27 gennaio 2014 22:52

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Il ritratto di Jennie, di William Dieterle. Con Joseph Cotten, Jennifer Jones, David Wayne, Ethel Barrymore, Lillian Gish. Eben Adams, pittore squattrinato, incontra un giorno per caso una strana ragazza, che decide di dipingere ritrovando così l'ispirazione creativa. Nei giorni successivi gli incontri con la giovane si ripetono, ma in ogni occasione questa appare più grande di diversi anni. Ben presto Adams scopre che la ragazza è in realtà morta da anni, ma questo non gli impedisce di innamorarsene perdutamente... Piacevolissima love story dall'imprint fantastico (nonché di ispirazione per molti titoli anche recenti), tratta dall'omonimo romanzo di Robert Nathan. Costruito su misura per la bella protagonista Jennifer Jones, accompagnata da un ottimo Cotten (premio per miglior attore al festival di Venezia), Il ritratto di Jennie può contare oltre che a un'atmosfera misteriosa di grande fascino, anche su un finale spettacolare con diversi viraggi di colore di indubbio impatto visivo. Soave.

 

 


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