Star Trek: Into Darkness,
visto al cinema, lo sconsiglio, il film di per se' non è nemmeno brutto, è un film d'azione con qualche effetto speciale buono, il problema è che copia spudoratamente i vecchi Star Trek e dura troppo, quindi risulta a tratti noioso, spero in ogni caso di essere d'aiuto in modo che possiate risparmiare quasi due ore e mezza della vostra vita (più, nel caso, i soldi del biglietto) (;
Karhozat, di Béla Tarr. Con Gábor Balogh, János Balogh, György Cserhalmi, Péter Breznyik Berg, Imre Chmelik. Karrer vive da anni un'esistenza di solitudine, la cui unica gioia si ritrova nei fugaci incontri clandestini con una cantante, sposata e con un figlio piccolo. Quando il barista di fiducia gli propone un incarico illegale, Karrer decide di girarlo proprio al marito della sua amante, sperando in questo modo, durante il periodo di lontananza dell'uomo, di instaurare con lei un rapporto più solido. Ma le cose non andranno come aveva previsto... Un racconto dolente, una lenta e inesorabile caduta negli abissi più profondi per il film della maturità di Bela Tarr, il primo dove il regista ungherese trova lo stile che lo caratterizza e che consoliderà nelle opere future. Un mondo immobile, una periferia fisica e dell'anima in cui niente e nessuno è vero e tutto nasconde una nota di insoddisfatta sofferenza. La lunga scena del ballo, breve momento di spiazzante allegria, è in realtà soltanto la quiete che precede la tempesta e che col suo cupo epilogo sigla un'opera ricca di significati nella povertà morale dei suoi protagonisti. Disperato.
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=Edf_MSQv0HU
Popeye - Braccio di ferro, di Robert Altman. Con Robin Williams, Paul Dooley, Shelley Duvall, Ray Walston, Paul Smith. Popeye arriva nel porticciolo di SweetHeaven alla ricerca del padre, scomparso quando lui era ancora in fasce. Nella curiosa cittadina avrà modo di conoscere la svampita Olivia, promessa sposa del potente e forte Bruto, che tiranneggia gli abitanti, e anche di scoprire le gioie della paternità grazie al piccolo Pisellino, un infante abbandonato da lui adottato. Ingiustamente sottovalutato da pubblico e critica nel periodo della sua uscita, questo live action di uno dei personaggi più iconici dell'animazione dimostra ancora una volta l'abilità di Altman di addentrarsi in un genere a lui poco congeniale ed uscirne comunque vincitore. Una commedia che diverte, non priva di una sottile satira sociale come da marchio del regista, con un'anima musical che esplode in più occasioni, che deve molto della sua riuscita ad uno strabordante Robin Williams, alla sua prima prova su grande schermo, in grado di calarsi perfettamente nei panni di Popeye. Piacevole.
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=zruD3vzHxu0
In Time (Andrew Niccol, 2011)
Mi era stato consigliato da una amica teenager dai discutibili gusti cinematografici e per questo, e per la presenza di Justin Timberlake come protagonista, ho sempre rimandato la visione. Poi un amico (questa volta dai gusti notevoli) mi ha fatto notare che la regia e la sceneggiatura erano di Niccol, lo stesso del mio amatissimo Gattaca. Quindi ho rotto gli indugi. Per trovare un film piuttosto deludente.
Chiariamoci: si fa vedere e si trascorrono un paio di ore di intrattenimento, ma forse mi aspettavo un Gattaca 2...
Cosa non mi è piaciuto? Beh, la sceneggiatura! E' il manuale dei clichè, a partire dai personaggi piatti come frittelle (la bella ricca ma annoiata che brama un pò di 'vera vita', il poliziotto dedito alla propria missione ma della quale, dopo 50 anni di servizio, da ancora una interpretazione da novellino appena uscito dall'accademia, il ricco capitalista che giustifica cinicamente i propri privilegi con filosofia da quattro soldi), fino ai colpi di scena prevedibili (il cattivo che invece di far fuori il protagonista lo sfida, 15 minuti dopo che lo spettatore ha scoperto la bravura del protagonista in quel genere di gioco, la madre che muore tra le braccia del figlio, proprio poco dopo che questo si era procurato abbastanza tempo da farla vivere per decenni).Ma ancora più banale è la metafora che viene proposta: praticamente una rivoluzione comunista, quando ormai il comunismo ha mostrato il proprio fallimento. Non è un pò tardi per questo genere di riflessioni? Che poi, tra l'altro, qualche spunto riflessivo ci poteva pure stare, ma il ricco che giustifica gli squilibri tirando in ballo il capitalismo darwinista non si poteva sentire (non nel 2011, per lo meno). Più interessante sarebbe stato seguire le cause di una ricchezza ben distribuita: le fabbriche si svuotano perchè nessuno ha più bisogno di lavorare. A questo accenna il telegiornale alla fine del film, ma invece che approfondire, la pellicola termine con i novelli robin hood con falce e martello che proseguono la loro missione da eroi.
Insomma, tutto troppo superficiale. Ed è un peccato, viste le premesse del film e alcuni dei meccanismi introdotti, che ho trovato davvero interessanti. Chi ha apprezzato Gattaca e Simon, in compenso, potrà certo riconoscere lo stesso Niccol nelle location scelte, nella fotografia e, se la memoria non mi inganna, anche nelle auto utilizzate " />
Un film per passare la serata ma, a mio avviso, una occasione mancata per creare il seguito poetico e spirituale di Gattaca.
The Master, di Paul Thomas Anderson. Con Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Laura Dern, Ambyr Childers. Freddie Quell, reduce dalla seconda guerra mondiale, vaga per l'America come uno sbandato alla ricerca di un motivo per vivere. Un giorno si imbatte per caso in Lancaster Lodd, novello santone che cerca di curare psicosi e malattie grazie all'ipnosi e ad altri metodi innovativi e mal visti dalle autorità. Ma il passato di Freddie sembra continuare a perseguitarlo... Ispirato alla vita di Ron Hobbard, il controverso fondatore della setta di Scientology, The Master conferma nuovamente l'indubbia maestria di P.T. Anderson di tirare fuori dai suoi attori prove maiuscole, qui offerte da un duo di protagonisti mostruosi come Phoenix e Hoffman, premiati ex-aequo a Venezia come miglior attore protagonista. Ne esce un film lento e verboso ma mai noioso, in grado di insinuarsi bene nelle tormentate psicologie dei personaggi, Freddie in primis, che non cerca lo spettacolo facile in favore di un intimismo ricercato e affascinante, una gara / lotta tra due uomini così simili ed al contempo diversi, ognuno alla ricerca di una propria verità. Indagatore.
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=xr8b9PNt9Bk
@Manifredde.... sai che 'sto film "IN TIME" ha molto deluso anche me? Ho fatto fatica a finire di vederlo! anzi pensa che nemmeno ricordo la fine.
Allora se ho ben capito un film appena visto... non recentemente purtroppo ma consiglio il seguente
Le forze del destino anno 2003 regia di Thomas Vinterberg genere FantaThriller?
Un film che mi ha lasciata a bocca aperta..... che per quasi tutta la prima parte ho fatto fatica a capirlo!!
La trama molto riassunta: Inizio della Glaciazione... un professore torna in Polonia per divorziare dalla moglie che è una campionessa di pattinaggio sul ghiaccio, ma questa gli chiede aiuto perché teme di essere in pericolo: qualcuno la vuole uccidere.
Da qui partono una serie di situazioni che li vedranno in fuga da una cospirazione o da una follia..... la fine è amara soprattutto perché lo svolgimento della trama di protagonisti si sovrappone al racconto del di lui fratello. Un film visionario ma scorrevole... sono rimasta incollata per capire dove poteva andare a parare... per rimanere con la voglia di continuare anche dopo la fine..
Vi avviso però che è piaciuto solo a me.... in famiglia (in realtà il marito) mi ha presa per pazza!!!
Vediamo se trovo il trailer...
Ecco non ho capito come inserirlo " />
l'ho capito!!!! " />
Film blu, di Krzysztof Kieslowski. Con Emmanuelle Riva, Juliette Binoche, Benoit Regent, Yann Tregouet, Florence Pernel, Julie Delpy. Julie è vittima di un incidente d'auto insieme al marito, noto compositore, e sua figlia. Nello schianto lei è l'unica sopravvissuta, trovandosi di fronte ad un difficile percorso di elaborazione del lutto. Cercare di terminare l'ultima composizione dell'uomo sembra la sola motivazione a spingerla ad andare avanti mentre cerca di adattarsi alla sua nuova vita. Il primo film della trilogia dei colori firmata dal maestro polacco è un'opera in cui musica e racconto si mescolano in un ibrido che punta ad un'astrazione elittica ricca di fascino, seppur a tratti scomoda e con situazioni paradossali, che fanno sempre di Julie (un'ottima Binoche) la protagonista indiscussa. Crudo ma sensuale, Film blu (il titolo è ben declinato in certe sequenze in cui il colore scelto domina la scena) non fa che ripercorrere, elevandoli, i temi classici della passata filmografia di Kieslowski. Acuminato.
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=Hxu6my_t4pM
Ieri che era l'anniversario dei 40 anni dalla prima uscita sono andata al cinema a vedere "L'Esorcista - Versione Integrale" e a distanza di anni è inutile, per me rimane sempre un cult del genere. Gli effetti speciali, ai nostri occhi abituati al CGI sono un pò sempliciotti è vero ma per me rimane una pietra miliare.
*We are all bad in someone's story*
Stasera al cinema ho visto Man Of Steel (Superman in pratica o meglio, l'uomo d'acciaio), bel film, un po' incasinato ma bello, attori bravi, due ore e mezza spese bene per chi ama il genere, ve lo consiglio (;
Ma, scusa, assomiglia ai film di Batman, come attitudine e atmosfera, o é qualcosa di diverso?
La mia vita a Garden State
Prima e fin'ora unica opera da regista di Zach Braff(il JD di Scrubs). La mia vita a Garden State(in originale solo Graden State) è un bel dramedy, ispirato e per nulla banale. Il cast è ottimo ed è il punto di forza del film, a partire dal protagonista Braff fino ai comprimari tra cui spiccano Ian Holm e Peter Saarsgard. Buona anche Natalie Portman, attrice che non mi è mai piaciuta molto. La storia è buona e raccontata in modo intelligente. La mancanza di originalità è compensata dalla genuinità di molte situazioni, anche se non manca qualche ruffianeria, ma sono peccatucci. Colonna sonora molto ispirata, fotografia e regia funzionali. Una cosa che non mi è piaciuta è il prevalere del lato drama su quello comedy, ma vabbè, non è comunque un film "pesante" o un melodrammone sfiancante.
Scene cult: La prima scena del film con il protagonista nell'aereo e la musica straniante e il risveglio del protagonista dalla festa quando incontra il cavaliere interpretato da Jim Parsons(Sheldon in The Big Bang Theory) qui in un fantastico cameo.
Voto: 7.5
Concordo,rimane uno dei migliori horror di sempre.La strana inquietudine che ti mette dentro mentre guardi il film e' qualcosa di irripetibile!!CAPOLAVORO ASSOLUTOIeri che era l'anniversario dei 40 anni dalla prima uscita sono andata al cinema a vedere "L'Esorcista - Versione Integrale" e a distanza di anni è inutile, per me rimane sempre un cult del genere. Gli effetti speciali, ai nostri occhi abituati al CGI sono un pò sempliciotti è vero ma per me rimane una pietra miliare.
Ieri sera ho visto Man of Steel e c'è poco da dire, mi è piaciuto moltissimo.
Mentre i film Marvel si perdono tra battute che strappano al massimo un sorriso e diventano ben presto LA noia, Snyder insegna come si fa un cinecomic.
Il colpo di scena finale non me lo sarei mai aspettato, mi ha totalmente spiazzato, immagino che i fan del fumetto vorranno crocifiggere David S. Goyer. " />
consigliate tutti Man of Steel, mi sa che mi toccherà andare! solitamente odio Superman, mi farà cambiare idea?
Ma, scusa, assomiglia ai film di Batman, come attitudine e atmosfera, o é qualcosa di diverso?
C'è molta più azione rispetto ai film diretti da Nolan, sarà che ha scelto come regista Snyder, diciamo che è più cinecomic e meno psicologico rispetto ai film di Batman, però ripeto, c'è parecchia azione, a chi piace il genere lo consiglio (;