Su consiglio di Eddard qui sopra, ho visto anche io Moon e ne sono rimasto affascinato. Davvero non immaginavo che Sam Rockwell potesse rendere bene in un film come questo, ma mi ha piacevolmente sorpreso. Alla fine ero un pò più triste, ma un pò più felice; forse per via del finale agrodolce. Da vedere: strano davvero.
Film di fantascienza del 2009, quello che penso è nella recensione che ho fatto per Movieye " />
http://www.everyeye.it/cinema/articoli/moon_recensione_10572
L'albero degli Zoccoli di Ermanno Olmi.
Un affresco delle condizioni dei contadini in Italia nel 1800.
Film molto lungo e molto lento, quasi senza trama (c'è la storia di alcune persone, ma si smuove di poco e lentamente). Chi pretende qualcosa di movimentato o "commerciale" si annoierà di sicuro.
Però la rappresentazione di quell'ambiente e di quella società è fatta in maniera eccelsa. Ti fa veramente capire come viveva quella gente e a lungo andare riesce anche a essere molto toccante. Bello pure il finale.
Voto: 8,5
CSI: grave danger di Quentin Tarantino
Non mi piace il telefilm CSI in generale.
Questa puntata diretta da Tarantino l'ho trovate migliore delle solite, ma comunque non è il mio genere. Sia la trama che le idee sono piuttosto banali e ci sono tanti limiti tipici della serie televisiva. Riesce a essere comunque abbastanza avvincente mentre lo guardi, non ti annoia e il regista il suo lavoro lo sa fare.
Non gradisco quel senso di "pornografia dello splatter".
Voto: 5,5
Il Partigiano Johnny di Guido Chiesa.
Ho letto e apprezzato molto il libro. Il film l'ho trovato decisamente debole rispetto a questo. E' un po' frammentario, inoltre purtroppo salta o affronta in modo sbrigativo alcune parti molto belle (ma questo credo sia inevitabile). Specialmente la prima metà è deludente: molto fedele al libro, con tante frasi e battute identiche, che però qui non suonano incisive. Mentre le scene d'azione nel libro sono molto avvincenti, quelle del film (soprattutto nella prima metà) appaiono distanti e non all'altezza. Verso la fine però si risolleva e anche la scena di combattimento finale non è malaccio. Diciamo che l'atmosfera e lo spirito generale più o meno ci sono. In positivo mi influenza anche in fatto che il tema per gusto personale mi piace. Belle le ambientazioni.
Voto: 7
Babel di Alejandro González Iñárritu.
Carino, ma preferisco di gran lunga Amores Perros (decisamente più ispirato, genuino e coinvolgente). Le storie si guardano con piacere, ma mi lasciano un po' tiepida. Il collegamento tra queste storie mi sembra un po' troppo tirato per i capelli. La vicenda che mi ha coinvolta più delle altre è stata quella della giapponese: paradossalmente quella con meno "eventi particolari", che si basa su un senso di isolamento. Alcuni dei finali, che dovrebbero essere molto drammatici, mi hanno lasciata più indifferente di quanto avrei voluto.
Voto: 6,5
UP!
Ormai è ufficiale:la Pixar ha stipulato una qualche sorta di patto col diavolo.
Non esiste altro modo per spiegare come la casa di Emeryville riesca di continuo a far uscire dai suoi studios delle autentiche perle di narrativa contemporanea.Sono sempre più convinto che un giorno la storia del cinema si guarderà indietro e si renderà davvero conto di quanto essa deve ai Pixar Studio.
Carl Friedricksen da piccolo aveva la passione per l'avventura e l'esplorazione;sarà grazie a questa passione che conoscerà Ellie,bambina il cui sogno più grande è raggiungere le Paradise Falls,in Sudamerica.Col tempo i due sceglieranno di condividere non solo gli stessi sogni,ma anche la stessa vita:Carl ed Ellie infatti si sposeranno e invecchieranno assieme.Ma quando Ellie muore,Carl è assalito dai sensi di colpa per non aver saputo aiutare sua moglie a realizzare il suo sogno......fino a quando un ingiunzione di sfratto e un boy-scout paffutello gli faranno cambiare idea.....
I primi 10 - 15 minuti di UP! (qui riassunti molti malamente " /> ) sono quasi crudeli:la delicatezza e la poeticità con cui la vita di Ellie e Carl viene raccontata e il modo in cui questa storia si conclude può lasciarvi indifferenti solo se avete la pietra al posto del cuore.E bella è anche la delicatezza con cui vengono trattati i temi fondamentali del film:il fatto che è sempre possibile ricominciare ance quando si pensa che la nostra storia sia conclusa,il rapporto tra giovinezza e vecchiaia,la solitudine e la morte:su Approdo c'è un topic che parla di come si possa spiegare o raccontare la morte a un bambino.....ritengo che UP! sia un ottimo modo per iniziare ad affrontare l'argomento.
Come in Wall-E (che ritengo comunque un gradino sopra),la prima parte del film è sognante e poetica,la seconda è più "classica" con gag,azione e personaggi strambi (meravigliosi i cani parlanti... " />" />" /> );anche qui la Pixar dimostra di essere un pò come Martin:grande capacità di prendere una serie di stereotipi e di rielaborarli in maniera originale,innovativa e mai noiosa.
Voto:9/10
P.S. .....su un altro forum si era aperto un dibattito su quale casa di produzione sia meglio tra Pixar e Dreamworks:il dibattito si è chiuso a favore della Pixar quando un genio ha postato questa immagine ...... " />" />" />
Questo pomeriggio sono andato a vedere "Moon", opera prima di Duncan Jones.
Sam Bell lavora da quasi tre anni alla base lunare Sarang, di proprietà della Lunar Industries, unico membro umano di un costoso impianto dedito all'estrazione del prezioso Elio-3, elemento che permette a circa il 70% della Terra di soddisfare i propri bisogni energetici senza l'uso delle tradizionali fonti inquinanti. Il suo contratto triennale sta per scadere e Sam non vede l'ora di riabbracciare la moglie e la figlioletta, anche perchè ormai la sola compagnia di se stesso e del computer Gerty (doppiato, nell'originale, da Kevin Spacey e, nell'italiano, dal suo doppiatore Roberto Pedicini) gli va stretta, la mente gioca strani scherzi. Tuttavia, proprio quando mancano un paio di settimane alla scadenza del contratto, un incidente ad uno dei macchinari della stazione coinvolge Sam, dando vita ad una serie di eventi che lo spingeranno a scoprire cosa si nasconda dietro la facciata della Lunar Industries e dietro il suo incarico.
Mi è piaciuto molto questo film, che tanto nelle scenografie, quanto nei costumi, ripropone le atmosfere di una fantascienza che credevo ormai perduta (quella degli anni '70-'80, per intenderci), schiacciata dall'avanzata del digitale. Gli ambienti, esterni e interni, sono improntati a quella che (in mancanza di un'adeguata conoscenza del gergo cinematografico) definirei una semplicità evocativa. Tutto è stato reso come sarebbe veramente in un caso del genere. I vestiti, per dirne una, non sono astruse tute spaziali pailettate e avverinistiche, ma semplici abiti da lavoro funzionali. I veicoli lunari non sono longilinee macchine a-grav, ma robusti veicoli a più ruote che danno proprio la sensazione di "contatto"col suolo lunare.
Molto interessante la trama, tutta giocata SPOILER TRAMA e86a14fd420d02ab9b5009f6cd9a3e02'e86a14fd420d02ab9b5009f6cd9a3e02
sul rapporto uomo-clone (il povero Sam scoprirà infatti che, ben lungi dall'esser stato curato da Gerty dopo l'incidente, è stato semplicemente clonato...con l'inconveniente che l' "originale" è ancora vivo)
. Ottima l'interpretazione di Sam Rockwell, che riesce SPOILER TRAMA 9d44a33c1c7bc6ff9300b0b008135507'9d44a33c1c7bc6ff9300b0b008135507
a sdoppiarsi nei due Sam dando ad ognuno di essi una sua distinta anima
. Azzeccata la scelta di Kevin Spacey (del suo doppiatore italiano, almeno "> ) come voce di Gerty. Finale SPOILER TRAMA bdaffd9f58159de640827e27131a47c4'bdaffd9f58159de640827e27131a47c4
agrodolce, che ci sta tutto come conclusione di quelle tematiche e di quella vicenda
. Infine, molto carino anche il tema principale del film, una musica per pianoforte molto evocativa.
Unica pecca, la distribuzione: qui a Roma lo danno solo in due cinema "> , mentre secondo me meriterebbe una distribuzione decisamente migliore.
io non ho niente contro la Pixar, anche se ritengo i loro film troppo discontinui per essere classificati come capolavori (10 minuti di genio assoluto... 20 minuti di noia mortale... una battuta leggendaria... quella dopo di una banalità disturbante... una scena toccante e subito dopo una cretinata allucinante)
però mi dispiace che la disney abbia puntanto tutto sul 3D e abbandonato i cartoni classici... certo tra la fine degli anni '90 inizio '00 il divario di qualità si era fatto imbarazzante (ma per demerito dei cartoni classici, e non per chissà quali meriti della Pixar), ma il 3D è troppo... "giocondo" "coloratoso e pongoso" per trasmettere grandi emozioni. Troppo videogioco. Mi aspetto sempre di veder sbucar fuori da qualche parte Super Mario.
Io personalmente preferisco la Dreamworks... perso per perso tanto vale puntare sulla demenzialità galoppante, che se fatta bene è sempre gustosa e divertente.
Io voto PIXAR! " />
Massì....viva i rutti e le scoregge di Shrek..... " />" />" />Io personalmente preferisco la Dreamworks... perso per perso tanto vale puntare sulla demenzialità galoppante, che se fatta bene è sempre gustosa e divertente.
Non hai visto ne Wall-E ne UP!,evidentemente.però mi dispiace che la disney abbia puntanto tutto sul 3D e abbandonato i cartoni classici... certo tra la fine degli anni '90 inizio '00 il divario di qualità si era fatto imbarazzante (ma per demerito dei cartoni classici, e non per chissà quali meriti della Pixar), ma il 3D è troppo... "giocondo" "coloratoso e pongoso" per trasmettere grandi emozioni.
E poi l'animazione 3d è solo uno strumento,una tecnica di rappresentazione,esattamente come l'animazione classica:se non sono funzionali allo sviluppo di una storia interessante e innovativa,da sole possono far poco.Chissà,magari ci furono dibattiti simili quando dai film in bianco e nero si passò ai primi film a colori....non so....come cantavano i Pearl Jam "do the evolution,baby....."
Personalmente ritengo che scene come
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quella in cui Wall-E cerca di mostrare ad Eve le bellezze dello spazio durante il viaggio verso la Axiom,senza sapere che la robottina è in stand by,o i primi dieci minuti di UP! in cui viene riassunta la vita di Carl ed Ellie
siano degli straordinari momenti di narrazione filmica,poi......de gustibus.
Dico solo che un cartone bello come UP non l'avevo visto da tanti anni (però non ho ancora visto Wall-E, che dicono sia proprio un capolavoro...).
E adesso metto un altro commento a un film per non far arrabbiare Lyra :-P
Il bacio dell'assassino di Stanley Kubrick
Un buon film, ma nulla in confronto a certe altre opere del regista. La parte più action dell'inseguimento e della lotta è in realtà ben fatta e avvincente, anche vista in bianco e nero e senza chissà quali effetti speciali. Da sola vale il film. Però l'inizio l'ho trovato un po' pallosino, e anche il finale con 1ba7195e1e5f34a82f79ff478e1dacbf'1ba7195e1e5f34a82f79ff478e1dacbf
lui che perdona la tizia e la bacia
non mi ha detto molto.
Voto: 7
Per fortuna qualcuno pensa alla mia salute.E adesso metto un altro commento a un film per non far arrabbiare Lyra :-P
Ragazzi...qui solo recensioni!Visto che siete allergici ad aprire topic sugli argomenti che vi interessano, ho deciso di sperimentare con questa discussione un metodo per risolvere il problema dei continui OT senza soluzioni drastiche e antipatiche. Per piccoli commenti od osservazioni dirottiamoci lì, ok? Grazie.
Ho appena terminato di vedere "V per Vendetta", film del 2005 diretto da James McTeigue. Si tratta dell'adattamento cinematografico della celebre graphic novel "V for Vendetta", scritta da Alan Moore ed illustrata da David Lloyd, a cura dei fratelli Wachowski.
In un'Inghilterra immaginaria del 2019, governata con pugno di ferro dal supremo cancelliere Adam Sutler, guida indiscussa del partito neoconservatore Fuoco Norreno (di stampo religioso), ogni opinione avversa al potere ed ogni accenno di libero pensiero sono duramente puniti. Un misterioso individuo, che indossa la maschera di Guy Fawkes (rivoluzionario inglese del 17° secolo che tentò di far saltare in aria il Parlamento inglese introducendo un carico di esplosivo nei sotterranei dell'edificio) balza alla ribalta quando fa saltare in aria l'Old Bailey (vecchia prigione), dando così inizio alla sua opposizione al regime. V (vi), questo il suo nome, inizia una dura lotta contro il regime e per far capire alla gente in che razza di mondo si trovi a vivere.
La sua storia s'intreccia con quella di Evey Hammond, una ragazza orfana i cui genitori, attivisti politici per i diritti civili, furono imprigionati e scomparvero nel periodo di disordini (situato, nella distopia della storia, tra il 2005 ed il 2015) che portò al potere Fuoco Norreno. Evey si troverà coinvolta nella lotta di V, finendo per subire importanti cambiamenti, ma anche per dare un senso diverso alla vita dello stesso V.
Il film è semplicemente fantastico. La trama è originale e ben congegnata, scorrendo liscia dall'inizio alla fine. Le scenografie ed i customi sono ottimi, in particolare il custome di V ed il suo covo, sebbene non è che il film faccia uso di chissà quali location. Dove il film raggiunge la sua piena potenza è però nell'interpretazione degli attori e nelle idee che veicola. Hugo Weaving (V) e Nathalie Portman (Evey) sono perfetti nelle loro parti: se poi consideriamo il fatto che Hugo Weaving, per tutto il film, usi solo la voce ed il corpo come mezzi espressivi, dato che la faccia è sempre coperta dalla maschera di Guy Fawkes, capiamo quanto possa essere bravo. I dialoghi dei personaggi, in particolare quelli che coinvolgono V, sono ottimi, specialmente quando è V il mattatore della scena: citazioni letterarie e cinematografiche si rincorrono senza posa (memorabile il monologo col quale V si presenta ad Evey, dominato dalla lettera V) e sentir parlare V è uno spettacolo. La forma dei dialoghi è solamente però metà del loro fascino, perchè l'altra metà è saldamente dominata dalle idee alla loro base. Pace civile ottenuta al prezzo delle libertà individuali, brutalità del potere contro speranza degli esclusi, forza delle armi e del potere mediatico contro vigore dell'umano calore e dell'intelligenza...questi e molti altri sono i temi di cui parla il film. Temi di grande attualità, temi sui quali le parole di V dovrebbero indurci a riflettere.
Guardatelo, ne vale veramente la pena.
"I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli." (V, citando Thomas Jefferson)
Sherlock Holmes con Robert Downing Junior, Jude Law e Rachel McAdams.
Un gran bel film, la parodia dell'investigatore creato da Arthur Conan Doyle, ma fatta mantenendo le linee principali del personaggio (la capacità deduttiva, intendo). Belle le immagini della Londra Vittoriana, bravi gli attori, carino il doppio intreccio che vede alla trama principale inserirsi quello minore in cui si profila il personaggio di Moriarty.
I dubbi che fosse una delusione sul modello de La leggenda degli uomini straordinari viene dissipato in dieci minuti, e le due ore di pellicola se ne vanno con piacere. Unico neo: manca la scena presente nei trailers in cui Holmes viene colpito alle palle dalla sua bella.
voto 4/5
Visto anche io Sherlock Holmes. Molte bello, giudizio pienamente positivo. voto 4/5
Non sono d'accordo che sia una parodia, in realtà lo Sherlock di Ritchie è molto fedele al personaggio letterario: contemporaneamente genio deduttivo e disordinato scansafatiche, geniale scienziato e tossicomane a tempo perso che passa i periodi di noia chiuso in casa facendo bizzarri esperimenti e decorando il muro a colpi di pistola.
Certamente l'ironia e l'irriverenza del personaggio è data dallo stile del regista, ma la sostanza viene direttamente di racconti di Conan Doyle. Molto più cambiato (in meglio IMO) è il dottor Watson che acquista una dimensione molto più attiva e finalmente appare come un tizio sveglio invece di uno scioccone. Molto bello il rapporto di grande amicizia tra i due. Eccellente la descrizione del rapporto tra Sherlock e Irene, questo si invenzione del regista, ma molto azzeccata.
Sì, ma sai Daeron, lo Sherlock Holmes dei racconti era un tossicomane "normale", che si iniettava composti vari per sperimentare, non si beveva il disinfettate per la chirurgia oculistica. Inoltre il personaggio letterario ha un'arroganza tale che, genio o meno, ti vien voglia di prenderlo a schiaffi dal principio alla fine della lettura, quello del film....ti fa venire voglia di andarci a cena. " />
Tornando in tema, ho appena visto Romanzo criminale di Michele Placido: la storia della banda della Magliana, un lungo percorso intersecato da immagini di repertorio per mostrare l'attentato alla stazione di Bologna, quello a papa Wojtila, il sequestro Moro, la vittoria dell'82 della coppa del mondo. Bravi attori, discreta la regia di Placido che ha il problema di affrontare un tema pesante e cronologicamente esteso: alla fine ne esce più un collage di momenti che il racconto uniforme di una vicenda coerente.
Con tutta la simpatia per Kim Rossi Stuart in una parte finalmente decente, per Riccardo Scamarcio incredibilmente bravo nel suo cameo (ma forse è Placido che sa dirigerlo), per un Pierfrancesco Favino superbo, e lascinado gli occhi su Anna Muglais e Jasmin Trinca, che mettono insieme la bellezza e la bravura, il voto non va oltre il 3/5
Spinta dall'idea di vedere un film di Gilliam, nonostante già alcuni amici non me ne avessero parlato in toni entusiastici, pochi giorni fa ho visto Parnassus.
Beh... in una parola: deludente. Volendoci spendere qualche parola in più, lo definirei inutile, privo di una trama degna di questo nome, popolato da personaggi che sembrano recitare se stessi nella parte di attori che recitano in un film di Gilliam. Senza né capo né coda, insipido nei contenuti e, per contrappasso, visivamente barocco, fastosissimo ed eccessivo.
Ma quanto ho rimpianto lo stupendo Tideland... " />
Voto Parnassus : 2/5