Contratto per uccidere, di Don Siegel, con Ronald Reagan, Lee Marvin, Angie Dickinson, John Cassavetes. Due killer, assoldati per uccidere un ex-corridore, vengono a sapere che questi era immischiato in un grosso colpo da un milione di dollari. Si mettono così sulle tracce dei suoi vecchi complici. Giocato su un lungo flashback che ritorna più volte nel corso della storia, è un poliziesco duro, teso, granitico, con tradimenti e intrighi più che diabolici. Attori perfetti, tra cui Reagan nella sua ultima interpretazione prima di diventare Presidente USA, e una regia solida di tipico marchio Siegel garantiscono la qualità della pellicola. Roccioso. Voto 4 / 5 
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il seguito di pretty princess...
ma perchè perchè l'ho visto????perccccchhhhhhhhhèèèèèèèèèèèè??????io odio con tutta me stessa questi film!!!va beh è andata...non so perchè l'ho visto ma sono sicurissima che non lo rivedrò!
Sogni e delitti di Woody Allen con Colin Farrell e Ewan McGregor.
Due fratelli sono alla prese con una difficile scelta: accettare un'offerta dello zio ricco che però comporta gravi conseguenze dal punto di vista morale ma un deciso miglioramento economico o continuare la vita di tutti i giorni? Continuano le ambientazioni londinesi di Woody Allen e continua il discorso iniziato con Match Point(e non solo) sul concetto di colpa e morale. Anche qui gli aspetti comici sono nettamente inferiori a quelli drammatici e spicca soprattutto il montaggio concitato e veloce che rende molto bene l'affanno interiore dei protagonisti. Buone le interpretazioni degli attori soprattutto di Colin Farrell. Il film che parte molto bene si affloscia un po' nella seconda parte ma rimane comunque di discreto livello. VOTO: 3+/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Io sono leggenda, di Francis Lawrence, con Will Smith, Alice Braga, Dash Mihok, Charlie Tahan, Salli Richardson, Willow Smith. Robert Neville è l'ultimo uomo sopravvissuto sulla terra. Un virus ha contagiato l'intera razza umana, portando alcuni alla morte altri a una mostruosa mutazione genetica, ed egli è l'unico in grado di trovare una cura. La terza trasposizione del libro di Matheson non convince appieno. Infatti, se dal punto di vista degli effetti speciali è senza dubbio la migliore (ma su ciò non vi erano dubbi, visto le rispettive date di realizzazione), sembra d'altro canto deficitare sul fattore emotivo, laddove i, pochi momenti drammatici, risultano forzati se non addirittura infelici. Per non parlare poi dei siparietti comici, a tratti di una stupidità sconcertante, pur considerando la psiche instabile di Neville. Altro fattore negativo, la realizzazione dei "mutati", qui realizzati al computer e per cui viene difficile provare compassione, fattore invece presente nelle vecchie versione con attori in carne e ossa. Lo stesso Will Smith non sfodera una delle sue migliori prove, e fa rimpiangere non poco il Robert Neville di Charlton Heston in "1975: Occhi bianchi sul pianeta terra". Tralasciando il finale moralista-religioso, evitabile, forzato e stucchevole, e uno stoico sacrificio negli ultimi istanti, rimane la grande prova di Samantha, il cane compagno del personaggio di Smith, tra i pochi punti di forza di un prodotto ambizioso ma pasticciato. Un film che non entrerà nella leggenda. Voto 2 / 5 
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La corazzata Potemkin, di Sergej M. Ejzenstejn, con Alexander Antonov, Vladimir Barski, Grigori Alexandrov, Michail Gomarov, Ivan Bobrov, Aleksandr Levshin, N. Poltavseva, Konstantin Feldman. La storia dell'ammutinamento sulla corazzata Potemkin, da parte dell'equipaggio stanco di subire vessazioni e soprusi. Il loro gesto spingerà anche il popolo alla ribellione. Vittima del qualunquismo per colpa di un'infelice frase di Fantozzi, in realtà è un'opera maestosa e di grande maturità, nonchè carica di un enorme dispendio di mezzi e comparse. Divisa in cinque atti, giostra sapientemente tra i chiari rimandi propagandistici, a una sorta di morale epica per la quale il lavoratore diventa "eroe" ribelle della società. E' facile affezionarsi alle vicende dei coraggiosi marinai, così come rimanere inorriditi di fronte alle crudeltà dei soldati, resi volutamente eccessivamente brutali. Alcune scene sono di una tensione drammatica con pochi eguali, e gli sguardi e i volti di queste figure senza nome ma con un'anima, rimangono impresse a fondo. E soprattutto, a dispetto delle credenze, la durata si aggira circa sull'ora (a seconda delle varie versioni reimpostate nel corso del secolo passato), quindi il luogo comune della sua pesantezza va in frantumi. Epocale. Voto 5 / 5 " />" />" />
Alvin superstar.
Bello perché mi ha fatto ricordare quando ero un bambino e vedevo il cartone.
Trama un po' trita, però i chipmunks li hanno resi veramente divertenti.
2.5/5
L'albero della vita, 2006, di Darren Aronofsky, con Hugh Jackman e Rachel Weisz.
Film quasi d'altri tempi con il protagonista (nonostante abbia girato molte altre pellicole valide il ruolo che non riesce a scrollarsi di dosso rimane quello di Wolverine), che manifesta il suo io interiore attraverso una visione molto mistica di se stesso all'interno di una sfera in ascensione insieme all'albero, inteso come simbolo di vita. Un percorso straziante attraverso il quale morte e rinascita vengono identificati come liberazione, anche attraverso l'immedesimazione nel libro lasciato dalla moglie (ne lo straniero venuto dal mare raggiunge il suo apice).
Molto intense le interpretazioni, alcune immagini da storia del cinema, il ritmo lento lo rende ostile ai più.
Voto 3/5. " />" />" />
@Blindevil, sarei curiosa di leggere le tue impressioni su questo film
@Blindevil, sarei curiosa di leggere le tue impressioni su questo film
Apprezzo la tua curiosità, ma al momento non ho ancora avuto il tempo e il piacere di visionarlo. Comunque penso che entro la fine del 2008 sarà incluso nella mia lista di film da vedere, quindi continua a seguire queste pagine " />" />" />
L'esercito delle 12 scimmie
Di Terry Gilliam, con Bruce Willis, Brad Pitt. De la serie: "film che non avevo ancora visto". Pellicola allucinante, questa, che spazia dalla follia completa (impersonificata alla perfezione da Brad Pitt) agli anacronismi temporali per completarsi in un puzzle di caos apparente.
La trama é questa: Bruce Willis torna indietro nel tempo per raccogliere informazioni sul passato dell'umanitá per poter scongiurare lo scoppio di un'epidemia che ucciderá gran parte dell'umanitá. E dopo mille peripezie, viaggi nel tempo "sbagliati", attacchi di pazzia e di doppia personalitá, si arriva ad un finale disarmante: tutto é inutile, il destino é gia stato scritto, l'umanitá é rinchiusa in un riferimento circolare temporale dal quale non c'é via d'uscita.
Il film ideale per una serata romantica con il partner. ">
Voto 4/5
Team Greyjoy
#SaveSerBalzo!
Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold 
Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) 
Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! 
