Mouline Rouge, con Nicole Kidman e Evan McGregor. Un film surreale con queste atmosfere suggestive che offre uno spaccato realistico di una parte della società della francia a cavallo fra ottocento e novecento.. Bellissima la storia, sureali e suggestive le ambientazioni che fanno molto stile decadente, bellissimo l'intreccio dei personaggi. Film e musical si sposano perfettamente, non ci sono sbavature, le coreografie sono molto ben fatte e curate, gli effetti scenici perfetti. Sembra quasi di stare in teatro. E che dire delle voci dei due protegonisti. Sono stati eccezionali... Per niente lento o noiso, questo film mi è piaciuto molto. Voto 4.5/5 " />" />" />
The Black Dahlia.
Film retró che emula i vecchi gialli. L'ambientazione della fine degli anni 40 é davvero riuscita bene. La trama é quanto di piu classico ci si possa immaginare: il detective, ex boxer, che indaga sull'orribile omicidio di una bella ragazza. Il film é accompagnato dalla voce narrante (bassa, e roca, come si deve) dello stesso detective e da uno sassofono dal suono pacato, quasi sempre presente in sottofondo. Inoltre i flashback in bianco e nero, fanno sembrare il film ancora piu atmosferico.
Mi aspettavo di piu dalla Scarlett Johanson, che ha sfondato proprio con questo film. Non é che recita male, piuttosto ricopre un ruolo marginale e abbastanza incolore.
Nel complesso bel film, tuttavia ce ne sono tanti di questo genere...
Voto 3/5
Ieri sera: Mr Brooks
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Non andate a vederlo, è uno spreco clamoroso dei 7 euro che costa il cinema!
E poi credo che sti film in cui il serial killer alla fine la fa franca perchè è più furbo di tutti siano altamente diseducativi!
Ho rivisto un ponte per therabithia....penso che sia davvero carino....per una volta un film fantasy non esagera con gli effetti speciali e si cura di rendere bene la storia...ottimi i piccoli attori!!
Sfida oltre il fiume rosso, di Richard Thorpe, con Glenn Ford, Angie Dickinson, Chad Everett, Gary Merrill. Western dal sapore tradizionale, abbastanza povero di idee e contenuti. Si barcamena per circa 90 minuti con situazioni forzate, a tratti al limite del ridicolo. Salva un pò la baracca il grande carismo di Glenn Ford, anche se qui già non più giovanissimo. Solo per i collezionisti del genere. Limitato. Voto 2 / 5 " />" />" />
Mr. Vendetta - Sympathy for Mr. Vengeance, di Park Chan-wook, con Song Kang Ho, Shin Ha Kyun, Bae Du-na, Lim Ji Eun, han Bo Bae, Kim Se Dong, Lee Dae Yeon. Primo capitolo della trilogia della vendetta di Chan-Wook, proseguita poi con Old Boy e Lady Vendetta. E' aspro, cinico e violento all'inverosimile, getta i personaggi in un circolo vizioso dove la vendetta è l'unica cosa in comune, non importa quanto doloroso e futile sia poi il risultato ottenuto. E' uno spaccato crudo sugli istinti umani, sul caso e sul destino che dominano imperanti sulla vita degli uomini. Azzeccata, anche se già vista, la scelta di uno dei protagonisti il quale sordo-muto, ci mostra tutte le difficoltà della vita ancor più dolorosamente. Alcuni lo definiscono come un binario di prova per il successivo Old Boy, diventato vero e proprio culto, ma Mr. Vendetta non ha nulla da invidiare al suo successore, restando un fulgido esempio dello stile del regista coreano. Tormento ed estasi. Voto 4 / 5 " />" />" />
Il grande caldo, di Fritz Lang, con Gloria Grahame, Lee Marvin, Glenn Ford. Poliziesco con atmosfere noir, questo film del maestro Lang è un puro concentrato di emozioni, seguendo un agente alla ricerca della vendetta. Buoni i momenti d'azione, alternati sapientemente alle parti più cupe. Un cast affiatato non fa che rendere "Il grande caldo" uno dei migliori prodotti del regista del suo periodo americano. Rasoio. Voto 4 / 5 " />" />
La stella che non c'è di G.Amelio. Meno male che c'è lui, meno male.
Il Mistero dell'Acqua con catherine McCormick, Sean Penn, Liz Hurley.
Bel thriller giocato sui flashback di una giornalista che indaga su un delitto vecchio di cent'anni, sul suo rapporto con il marito e la ragazza dal cognato, sui parallellismi tra la sua vicenda e quella di un secolo prima. Anche se si intuisce il risultato finale, bisgna arrivare all'ultima scena per essere certi di non aver preso un granchio colossale (ed infatti ne ho beccato uno...ma più piccolo). Gratuito il topless della Hurley, ma tanto vale...bravissimo Sean Penn, soprattutto quando fa lo scrittore ubriaco, bravissima la McCormick...ma per me è sempre una garanzia.
ieri
resident evil:extinction
dopo la delusione del secondo mi aspettavo una vera e propria schifezza!e invece sopresa!il terzo non è mica male..e la scena coi corvi poi!!!**_**
peccato per l'inizio con lei e (di nuovo) i cani...scena totalmente inutile.
Becoming Jane. (Temo di non ricordare molto di più, di certo non il nome del regista... credo che la protagonista si chiamasse Anne Hathaway, e c'era Maggie Smith come comprimaria)
Siamo andati a vederlo perché parla di un episodio particolare (e probabilmente inventato) della vita di Jane Austen, autrice che la mia ragazza adora... ma il film non è chissà che: già l'idea del film biografico su una persona di cui si sa molto poco non mi pare eccezionale; ma era chiaro come il sole che lo sceneggiatore si è letto i libri della Austen ed ha cercato di buttarli sulla vita dell'autrice, senza farlo neppure con grande finezza. La prima parte sembra Orgoglio e Pregiudizio, senza il carisma di Darcy; poi anche la protagonista inizia a scivolare da Elizabeth Bennett ad Anne Elliot, non so se mi spiego " />
Il finale è proprio bruttino.
Tutto sommato film abbastanza godibile se piace il genere, ma ben lungi dall'essere eccezionale.
Stardust (2007), di Matthew Vaughn, con Claire Danes, Charlie Cox, Michelle pfeiffer, Robert De Niro.
Devo dire che ci sono andato ma non troppo convinto. Pensavo fosse uno di quei film arrabattati all'ultimo minuto giusto per sfruttare il periodo d'oro del genere(in questo caso, Fantasy).Come mi sbagliavo...
Partiamo da un primo fatto: la storia c'è, l'intreccio pure e, nonostante ricalchino le struttura della fiaba classica del trademark Fratelli Grimm(quelle che iniziano con "C'era una volta..." e terminano con "... e vissero tutti felici e contenti")), sono piacevolmente modificati e ammodernati se vogliamo da tutta una serie di gag e battute nuove, fresche e esilaranti.
Secondo fatto importante: non è un fake!!Cosa molto difficile, visti i tempi che corrono, stranamente Stardust si distingue dalla massa dei film di stampo fantastico poichè riesce a creare un mondo alternativo vivo, reale e credibile, seguendo ma non plagiando l'esempio che Peter Jackson ha dato con "Il Signore degli Anelli". Anche il fatto che si parta da scene di vita quotidiana è semplicemente un modo molto intelligente per prendere lo spettatore per mano e condurlo, in modo lineare e completo, ad accettare tutto il susseguirsi di avventure mirabolanti che occupano le due ore successive.
Terzo fatto altrettanto importante: gli attori e i personaggi sono così ben accoppiati che è difficile pensare a qualcun altro nella parte, e non per il semplice fatto che "ormai l'ho visto, e non riesco più a usare la mia fantasia", ma proprio perchè l'interpretazione è di ottima qualità, intensa e viva al punto giusto, grazie anche alla presenza di veri mastodonti del cinema moderno: da una Michelle Pfeiffer terribile (e brutta!) strega, a un Robert De Niro strepitoso e comico come poche volte prima d'ora, per arrivare ai camei di Peter O'Toole e Rupert Everett che impreziosiscono questo lungometraggio.
I due protagonisti, Claire Danes e Charlie Cox si difendono bene in mezzo a cotante celebrità, dando prova di una straordinaria capacità d'immedesimazione nel personaggio e di una grande credibilità nel recitare.
E pensare che il ragazzo ha iniziato al carriera solo nel 2002!
Strepitoso, poi, è Mark Strong, che incarna un tenebroso e spietato personaggio che, a discapito della sua vicenda personale, è uno dei migliori di tutto il film.
Potrei ancora parlare della minuziosa attenzione data ai costumi, alle location, alle scenografie; degli effetti speciali presenti ma non invasivi come purtroopo sempre più spesso accade; della semplicità e della bellezza della morale che il film racchiude, ma rischierei di star qui delle ore.
In conclusione, un "must-see" secondo me, utile a chi vuole avvicinarsi al genere e non ha troppa voglia di impegolarsi nelle enormi e sconfinate saghe che ormai spuntano come il prezzemolo, ma anche a chi, magari già veterano del genere) vuole respirare una boccata d'aria fresca.
Io personalmente, l'ho visto due volte di fila.
Voto: 4.8/5
Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, di Jean-Luc Godard. Con Eddie Constantine, Akim Tamiroff, Anna Karina, Jean-Pierre Léaud, Howard Vernon, Laszló Szábóò. Godard incontra la fantascienza in un cocktail micidiale, dove non manca anche una buona dose di spionaggio. Una sorta di parodia "ingegnosa" e critica, che serve a trasportare in contesti solitamente più adatti all'enterteinment, tematiche sociali care al maestro francese. Come non immarorarsi del computer che comanda tutto nella cittadina di Alphaville, la cui voce cibernetica pronuncia frasi ad effetto che rispecchiano i lati più primitivi della realtà. Geniale anche l'uso delle luci, laddove il buio diventa nascondiglio di sentimenti ed emozioni, e di strani effetti grafici che tesminoniano la sperimentazione adattata al virtuosismo. Quando il fantastico è lo specchio perverso del reale. Metaforico. Voto 4 / 5 " />" />" />
The Bourne supremacy, di Paul Greengrass, con Matt Damon, Franka Potente, Brian Cox, Julia Stiles, Karl Urban, Gabriel Mann, Joan Allen, Marton Csokas. Secondo episodio della saga di Jason Bourne, e una volta tanto un seguito non fa rimpiangere l'originale. Tanta azione in mezzo a complotti atti ad eliminare l'agente interpretato da Matt Damon, e anche una buona dosa di suspence e introspezione psicologica, laddove il passato riemerge implacabile. Forse qualche situazione sa di già visto, ma rimane comunque una pellicola coinvolgente per tutta la sua durata, senza eccessive cadute di tono. Perchè quando Bourne cerca vendetta, son dolori per tutti. Frenetico. Voto 3 / 5 " />" />