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Stato di paura
G di Ghost
creato il 12 luglio 2005

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Mornon
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Inviato il 18 luglio 2005 15:02
Mullis propone che non sia l'HIV a determinare l'insorgenza dell'AIDS

 

Chiedevo questo ^_^

 

 

E' possibile identificarne la "specie" e la conformazione tridimensionale della capsula proteica che contiene l'RNA virale (in questo caso) ecc.

 

Avere un'immagine fotografica di questa capsula? :figo:

 

 

L'HIV è un virus identificato, coltivabile su cui ci sono diverse sperimentazioni in corso

 

La discussione sta nel fatto che non è ancora chiarito se sia effettivamente l'HIV a determinare a lungo andare l'insorgenza dell'AIDS o se l'AIDS sia dovuto ad una diversa causa e la presenza dell'HIV sia solo conseguenza

 

In quell'articolo diceva che non è nemmeno certa l'esistenza del virus, anche perché gli studi con cui inizialmente fu provata non sono mai stati pubblicati, i dubbi nascevano anche da questo ^_^

 

 

Per queste affermazioni ti rimando alla pagina di PubMed che avevo riportato nel messaggio precedente

 

Ho inizato a dare un'occhiata, ma non ho ancora visto tutto :figo:

 

 

La mia opinione personale, per quel che conta, è che è necessario trovare una associazione causa effetto statisticamente significativa tra HIV e AIDS in più lavori scientifici fatti da più persone in diversi laboratori

 

La presenza di malati senza virus non negherebbe l'associazione? :figo:

 

 

Spero Mornon di avere capito le tue domende e di averti risposto adeguatamente

 

Sí, grazie ^_^

Il fatto che l'esistenza dell'IHIV fosse indimostrata e indimostrabile mi lasciava perplesso :figo:


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Inviato il 18 luglio 2005 15:34

Non si può avere una immagine fotografica (tipo le foto che ci facciamo noi), ma è possibile avere una "immagine" allo spettrografo di massa.

Non è argomento di discussione l'esistenza del virus HIV, ma argomento di discussione la sua associazione con la sindrome AIDS.

Il fatto che alcuni malati siano negativi ai test per l'HIV non significa che l'HIV non sia associato (causa effetto) con la malattia.

Molti virus "rimangono" all'interno delle cellule ospiti come frammenti retrovirali di RNA o DNA. Inoltre si sbarazzano della capsula proteica.

A volte non è possibile stabilire quanto grave sia una infezione virale perchè il virus si "nasconde" nella cellula ospite.

Esistono attualmemente tecniche in grado di identificare il tenore di RNA o DNA di un campione virale inquinante su di un campione biologico (Real-TIME PCR).

Non dubito che sentiremo parlare di questa tecnica in futuro in associazione con l'AIDS.

 

Alcuni (non mi ricordo la citazione chiedo venia) sostengono che l'HIV potrebbe essere un vettore che auiterebbe l'ingresso di un altro virus che darebbe origine all'AIDS.

 

Se fosse questo il caso sarebbero spiegati con facilità anche quei pazienti che risultano negativi all'HIV ma presentano la sindroma AIDS.

 

Questi pazienti avrebbero contratto l'HIV il quale afrebbe fatto in tempo a favorire l'ingresso di un secondo virus (quello dell'AIDS) prima di essere sconfitto dal sistema immunitario.

 

Ciao belli


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Inviato il 18 luglio 2005 15:46
Non è argomento di discussione l'esistenza del virus HIV, ma argomento di discussione la sua associazione con la sindrome AIDS

 

"Assodato che non è nemmeno certo che l’HIV esista" (da http://digilander.libero.it/anok4u/Doc/aidsmm.htm); mi lasciava perplesso, ma quell'articolo praticamente si fonda su questo presupposto :figo:

 

 

Il fatto che alcuni malati siano negativi ai test per l'HIV non significa che l'HIV non sia associato (causa effetto) con la malattia

 

Vero, lo sostenevo anch'io :figo:

 

 

Esistono attualmemente tecniche in grado di identificare il tenore di RNA o DNA di un campione virale inquinante su di un campione biologico (Real-TIME PCR)

 

Grado di affidabilità? :figo:


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Inviato il 18 luglio 2005 16:13

Hehehehe il grado di affidabilità dipende molto da chi vuole venderti la macchina.....heheheheh

 

Per esempio ad un work shop di una famosa ditta fornitrice di strumenti per Real-Time PCR il venditore asseriva che il loro strumento poteva identificarte 1 molecola di RNA virale in un campione di 1000000 di molecole di RNA.

Per un pelo il pala congressi veniva giù dalle risate.

 

La mia esperienza diretta è che puoi fidarti di questi strumenti al 5 per 1000 se vuoi una risposrta si no, se invece vuoi una quantificazione assoluta allora devi salire al 50-100 per 1000.

 

In termini pratici se vuoi dire che in un campione biologico è presente un campione virale devi avere una risposta almeno uguale al 5 molecole di RNA virale ogni 1000 di RNA totale.

 

Al contrario se vuoi dire quanto RNA virale è presente in un campione biologico devi valutare almeno 50 molecole su 1000 di RNA totale.

 

Senza questi dati fisici minimi siamo nella fantascienza.

 

Ciao

 

Belli


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Inviato il 18 luglio 2005 16:22
il grado di affidabilità dipende molto da chi vuole venderti la macchina

 

Parlavo a livello oggettivo :figo:

 

 

ad un work shop di una famosa ditta fornitrice di strumenti per Real-Time PCR il venditore asseriva che il loro strumento poteva identificarte 1 molecola di RNA virale in un campione di 1000000 di molecole di RNA.

Per un pelo il pala congressi veniva giù dalle risate

 

"Quest'ultimo test viene considerato insuperabile per sensibilità e specificità in quanto sarebbe in grado, si dice, di individuare un singolo virus in mezzo a milioni di cellule non infette" (sempre da http://digilander.libero.it/anok4u/Doc/aidsmm.htm); l'articolo continua a lasciarmi sempre piú perplesso :figo:

 

 

La mia esperienza diretta è che puoi fidarti di questi strumenti al 5 per 1000 se vuoi una risposrta si no, se invece vuoi una quantificazione assoluta allora devi salire al 50-100 per 1000

 

Non mi pare male :figo:


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