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Stato di paura
G di Ghost
creato il 12 luglio 2005

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Lord Lupo
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Inviato il 13 luglio 2005 16:01
proprio a Villetta Barrea, proprio lì ho incontrato sua Maestà il lupo...

^_^ che c**o!!! io ho sentito solo l'ululato... >_>

 

Adesso un giro me lo faccio sempre volentieri ma i pochi giorni che passo giù di solito li faccio al mare, anche se quest'estate non escludo di fare un 3-4 giorni di trekking, magari a cavallo...(anzi, se hai qualche dritta...).

 

mmm, sempre andato a piedi o in bike...a cavallo solo una volta a Scanno, tour guidato per un'oretta bello ma non indimenticabile :D


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MezzoUomo
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Inviato il 13 luglio 2005 16:36

Adesso scatenerò la tua più selvaggia invidia, ma di lupi, dall'alto del belvedere di Villetta Barrea, ne vedemmo più di uno, erano una decina, un piccolo branco, impegnato in giochi vari. Da qualche parte dovrei ancora avere le foto (si parla di oltre 20 anni fa.)


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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Mornon
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Inviato il 13 luglio 2005 16:58
In particolare mi sembrava si criticasse l'impossibilità di verificare se, quanto e come la cartina fosse stata ritoccata

 

Il problema è che mi sembra che la datazione di quella mappa sia verso il 1500, e penso che a oggi ci sarebbero i mezzi tecnici per riconoscere contraffazioni; inoltre, ci sono altre mappe, di cui almeno una incisa nella roccia, e tutte mostrano cose strane (l'Antartide prima che venisse scoperta, modi di tracciare le cartine usati prima della loro scoperta, ecc.).

 

 

mi sembrava che si facesse riferimento anche all'impossibilità di determinare quale zona in realtà fosse descritta e di quali dimensioni fosse la zona descritta

 

Da parte mia so che l'aeronautica statunitense ha confermato; inoltre, in altre mappe appare l'Antartide (tra parentesi, senza ghiacci, come in quella di Piri Re'is), con letti di fiumi che si sono scoperti esistere veramente, sotto il ghiaccio; cosí come si è scoperta la presenza di un mare caldo, moltissimi anni fa.

Tutte un falso, o tutte un caso? Inizia a farsi arduo, mi pare...

 

 

Mornon sai qualche cosa in merito?

 

Se interessa potrei riportare qualcosa, ma non so se riuscirò di oggi o di domani >_>


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Inviato il 13 luglio 2005 17:15

Ok aspetterò

Grazie fin d'ora


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Inviato il 14 luglio 2005 16:57

che sia una coincidenza?

ieri su la 7 e su rete 4 hanno parlato del riscaldamento globale e dell'oscuramento globale.

 

 

 

Ho capito sono stati i barrieristi a fare in modo che mandassero in onda questi programmi.... ^_^^_^>_>:figo:


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Inviato il 15 luglio 2005 9:35 Autore

Io vorrei precisare alcune cose in merito a questa discussione.

 

In primo luogo metto in dubbio la teoria dell’influenza a livello globale dell’uomo sul clima. Questo non esclude una sua “forte” influenza a livello locale (ma questo è una cosa che si è sempre verificata, fin dagli albori delle civiltà), ma limita la portata della sua influenza (per quanto l’uomo sia numeroso ricordiamo che la Terra è grande). Nello stesso tempo sono convinto che il clima terrestre sia soggetto a mutamenti radicali nel corso dei millenni (quindi dare la colpa all’uomo mi sembra un po’ pretenzioso). L’alternarsi di ere glaciali dovrebbe essere sufficiente ha darmi ragione su quest’ultimo punto.

 

In secondo luogo diffido molto dei cosiddetti “scienziati”, perché sono uomini al pari di tutti gli altri (gelosie, ripicche, sete di potere, ecc. sono sentimenti che si trovano anche nei centri di ricerca e nelle università) e perché spesso mi sembra che dimentichino una delle regole fondamentali: la teoria deve adattarsi alla realtà, non viceversa. Tradotto in parole più povere se la teoria non è in grado di spiegare anche un solo avvenimento, allora non è corretta. E non si deve abusare dell’istituto dell’errore sperimentale.

A questo proposito mi viene sempre in mente la barzelletta su come le diverse categorie cercano di dimostrare che i numeri dispari sono numeri primi:

fisici: 1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo, 9 è un errore sperimentale, 11 è primo…

ingegneri: 1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo, 9 è primo, 11 è primo…

biologi: 1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo… ehi questa è una scoperta, pubblichiamola…

Bene, mi pare che questi atteggiamenti in merito al clima, all’inquinamento, alla salute delle persone si sovrappongano e spesso siano seguiti dai cosiddetti “studiosi”.

 

Infine, teniamo sempre a mente che gli idealisti e i puri di cuore sono merce rara. E quindi quando qualcuno ci dà delle informazioni, ci presenta delle notizie, ci espone delle teorie come assodate, ebbene, spesso ha un obiettivo in mente. Magari quello che dice è vero, ma forse non è tutta la verità…


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Mithrin
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Inviato il 15 luglio 2005 10:44
Tradotto in parole più povere se la teoria non è in grado di spiegare anche un solo avvenimento, allora non è corretta. E non si deve abusare dell’istituto dell’errore sperimentale.

 

Secondo me bisognerebbe dire al massimo che se non spiega un solo avvenimento non deve al massimo essere presa per buona ma non scartato come inutile, anche perchè come facciamo a decidere dopo quanto tempo e tentativi titenere una teoria falsa.....cioè se dopo 10 anni di successi l'abbandoniamo e poi magari sarebbero bastati altri 2 anni per avere le prove, a me sembrerebbe una grande perdita.


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Damien Amfar
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Inviato il 15 luglio 2005 11:06

Io credo che il problema sia molto più caratteristico della meteorologia che non delle scienze in generale. Le teorie fisiche, per fare un esempio, sono facilmente verificabili, e anche i casi in cui siano presenti "errori sperimentali" non sono trattati così alla carlona, ma testati su base statistica (ovvero, se c'è un solo errore dello stesso tipo si può dire che sia sperimentale, se diventa sistematico, e ci sono dei test statistici per verificarlo, la teoria va rivista).

 

In campo meteorologico però i modelli utilizzati e le teorie sono ancora, imho, embrionali, senza storia (al confronto con altre materie) e con una base teorica un po' ballerina. Il fatto è che nessuno può fare esperimenti di meteorologia che si possano dire scientifici (perchè nessuno ha il totale controllo delle condizioni) e tutto quello che si può fare è affidarsi a dei software che cercano di approssimare, attraverso le leggi fisiche conosciute, il comportamento degli agenti meteorologici. Il problema è che questi modelli sono ancora più giovani (hanno strutture caotiche impredittibili sull'orizzonte di pochi giorni) e quasi totalmente basati su dissertazioni teoriche. Per esperienza personale (ho seguito un seminario di un mio prof) so che c'è qualcuno in giro per il mondo che sta cercando di dare una sistematizzazione più formale alla cosa (lui lo fa con i metodi statistici delle serie storiche), ma si parla davvero di qualche pioniere in lande desolate.

 

 

Spero di aver scritto qualcosa di comprensibile >_>

 

 

 

 

 

 

Ciauz :figo:


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Mornon
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Inviato il 15 luglio 2005 13:23
se la teoria non è in grado di spiegare anche un solo avvenimento, allora non è corretta

 

Quindi le leggi di Maxwell sono sbagliate? andando nel microscopico cadono... quindi la teoria quantistica è sbagliata? andando nel macroscopico, cade... ^_^

 

 

fisici: 1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo, 9 è un errore sperimentale, 11 è primo…

ingegneri: 1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo, 9 è primo, 11 è primo…

biologi: 1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo… ehi questa è una scoperta, pubblichiamola

 

Mi pare un po' esagerato, ma non è male >_>

 

 

lo fa con i metodi statistici delle serie storiche

 

Cerca di dimostrare la frattalità climatica? :figo:


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Damien Amfar
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Inviato il 15 luglio 2005 13:30
Cerca di dimostrare la frattalità climatica?

 

Eh?!

 

Che c'entrano i frattali con le serie storiche?!

 

Ho detto caoticità, col frattale c'entra, ma fino ad un certo punto

 

Ti darei dei riferimenti se solo il mio prof ne avesse dati a me :smack:

 

Comunque il principio è che il clima è un evento deterministico ovvero qualcosa in cui non sono presenti componenti casuali. Il fatto che sia caotico però lo rende imprevedibile, almeno allo stato attuale dei modelli matematici. Senza poi considerare il fatto che il clima è un SISTEMA caotico, ovvero ha più equazioni tutte ugualmente imprevedibili (o quasi) :wacko:

 

Insomma, se vi dicono che domani pioverà fidatevi, ma se vi dicono che dopodomani ci sarà un sole che spacca le pietre... beh... cominciate a chiedervi quanto c**o hanno i meteorologi. >)

 

Ovviamente lo stesso ragionamento vale per il clima dell'intero pianeta.

 

 

 

 

 

Ciauz :lol:


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Inviato il 15 luglio 2005 13:32
No no, quella è già data per assodato

 

Quando e come lo hanno dimostrato? :smack:

 

 

se vi dicono che domani pioverà fidatevi, ma se vi dicono che dopodomani ci sarà un sole che spacca le pietre... beh... cominciate a chiedervi quanto c**o hanno i meteorologi

 

Perché sul domani no? :wacko:


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Damien Amfar
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Inviato il 15 luglio 2005 13:37

Sul domani la previsione è fattibile, ha grande incertezza ma è comunque fattibile. Questo perchè il moltiplicarsi delle possibilità in un sistema caotico è esponenziale (non interpretatelo in senso matematico) con l'orizzonte temporale (cioè domani ho 3 possibilità a cui magari riesco ad associare una probabilità, dopodomani ho 300 possibilità con cui faccio un po' più fatica).

 

 

Non so chi lo abbia dimostrato, ma mi sembra abbastanza evidente che il tempo non sia casuale (ovvero quello che succede è integralmente dovuto a qualcos'altro, non nascono masse d'aria dal nulla). Il fatto è che ci sono moltissime interazioni tra le varie componenti e questo rende il sistema caotico.

 

Cmq ho corretto il mio post, perchè parlare di frattali c'entra e non c'entra.

 

 

 

 

 

 

Ciauz :smack:


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Inviato il 15 luglio 2005 13:43
Non so chi lo abbia dimostrato, ma mi sembra abbastanza evidente che il tempo non sia casuale

 

Infatti non intendevo quello :wacko:

 

 

ho corretto il mio post, perchè parlare di frattali c'entra e non c'entra

 

C'entra :lol: Spiego perché l'ho chiesto (l'ho dato per sottinteso, ma effettivamente non lo è :smack: ): semplificando, un frattale (lo dico per chi non lo sapesse) è una figura/spazio di dimensione frazionaria, che ha la caratteristica di essere invariante alla scala (anche variando la scala con cui lo visualizzi, lo vedrai sempre uguale; vallo a vedere nel piccolissimo, sarà uguale a com'è nel grandissimo).

Ora, cosa c'entra questo con la climatologia? Se il clima avesse un comportamento frattale significherebbe semplicemente una cosa: trovata la legge frattale che lo regola, basterebbe studiare il tempo degli ultimi trecento anni (numero casuale) e applicare la legge frattale per scalarlo per ottenere il tempo come sarà nei prossimi tre mesi (numero casuale), perché scalandolo non cambia. Per questo chiedevo se cercava di dimostrare la frattalità del clima >)


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Damien Amfar
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Inviato il 15 luglio 2005 14:13

Sì, ok, anche se non riesco a capire da dove l'hai tirato fuori :smack:

 

In ogni caso sarebbe interessante provare una cosa del genere, anche se non credo che il clima terrestre abbia infinita profondità quanto a definizione (in un'ottica frattale). Per spiegarmi: il mio dubbio è che abbia un seme minimo e che questo sia molto più grande di quanto la nostra civiltà possa tesimoniare (e quindi ci sfugga il suo ciclico ritorno).

 

Quando ho letto frattale ho pensato ti riferissi alla possibilità di dare generazione caotica al frattale e per questo avevo risposto a quel modo.

 

La ricerca che invece fa questo professore serve a trovare dei modelli previsivi, in particolare utilizzando metodi statistici. Più in là di questo non ti so dire perchè, da una parte, non ha chiaramante presentato dei risultati che non potevano essere altro che parziali e, dall'altra, io non ci avrei capito un'emerita mazza, nello specifico :wacko:

 

Il tutto comunque serviva soltanto a chiarire che si parla molto di meteorologia, la si tratta come una scienza, ma che in realtà si è ben lontani dall'avere qualcosa di solido e sistematico alla sua base.

Un po' come la psicologia :lol:

 

 

 

 

 

Ciauz >)


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Inviato il 15 luglio 2005 14:23
anche se non riesco a capire da dove l'hai tirato fuori

 

Me lo disse un mio conoscente; c'è anche un tipo che ha affermato di aver dimostrato che le innondazioni del Nilo (mi pare) hanno comportamento frattale, ma non so molto di piú :smack:

 

 

Quando ho letto frattale ho pensato ti riferissi alla possibilità di dare generazione caotica al frattale e per questo avevo risposto a quel modo

 

Sí, proprio a quello :wacko:

 

 

Il tutto comunque serviva soltanto a chiarire che si parla molto di meteorologia, la si tratta come una scienza, ma che in realtà si è ben lontani dall'avere qualcosa di solido e sistematico alla sua base.

Un po' come la psicologia

 

Ma no, tutto deriva da disturbi della sfera sessuale :lol:

 

 

 

 

 

Ciauz >)


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