Problema non da poco: nessuna di queste motivazioni può spiegare la vegetazione trovata fossilo nei Circoli Polari, perché, anche ammettendo che tali avvenimenti abbiano cambiato in simili modi il clima, il regime luminoso che c'è in quelle zone non ne permetterebbe comunque la crescita, quindi servono altre teorie.
Le glaciazioni del passato e la vegetazione fossile trovata in Antartide sono spiegabili così:
- Migrazione dei poli: gli studi geologici hanno dimostrato che i Poli geografici sono emigrati a partire dal Carbonifero. Alla base del fenomeno vi sono cause geofisiche legate alla composizione interna del pianete Terra.
Per il Polo Nord si sono ricostruiti vari percorsi, che partendo dai 30° di latitudine terminano nell’attuale posizione. Tali spostamenti sarebbero avvenuti con continuità e quindi non spiegherebbero completamente come mai si sono alternati periodi di glaciazione con fasi interglaciali.
- Deriva dei continenti: come è noto è iniziata con la fine del Paleozoico ed è tuttora in atto con intensità molto debole. Essa può aver interessato all’inizio solo la calotta antartica, in quanto nell’emisfero settentrionale non vi erano terre emerse. Ad essa possono collegarsi i grandi corrugamenti orogenetici del Paleozoico, ma essendosi sviluppata con continuità non è facile spiegarsi perché le glaciazioni non abbiano avuto continuità nel tempo. Troverebbero in quest’ipotesi una spiegazione le glaciazioni Paleozoiche, mentre non rientrerebbero nel fenomeno le glaciazioni precedenti e quella quaternaria, quando l’orogenesi alpina era praticamente definita.
Quando l'Antartide si trovava all'altezza dell'equatore, la vagetazione era quindi rigogliosa!
- Cause orogenetiche: sembra che vi siano relazioni tra le glaciazioni e i fenomeni orogenetici che l’hanno preceduti, ma non sempre intensi corrugamenti sono legati a importanti glaciazioni. Comunque un dato certo è che le glaciazioni più importanti sono state precedute da intense fasi orogenetiche. Quest’ipotesi spiegherebbe perché nel Mesozoico non si sono avute glaciazioni per 240 milioni di anni dato che non si sono verificati episodi orogenetici.
- Variazioni termiche terrestri: sarebbero legate a correnti termiche provenienti dall’interno della crosta terrestre, all’origine dei movimenti orogenetici. Ultimato il ciclo orogenetico e quindi subentrando un raffreddamento della superficie terrestre, si creerebbero le condizioni favorevoli per un glacialismo su vasta scala.
Tutti questi fenomeni avvengono su un arco di tempo lunghissimo (milioni di anni), mentre i cambiamenti climatici attuali stanno avvenendo ad un ritmo estremamente veloce (la temperatura invernale dell'Artico è aumentata di 7 gradi negli ultimi 50 anni). L'attività umana è quindi il fattore più significativo.
Correndo il rischio di ripetermi.....
Indipendentemente dal fatto chi io sia d'accordo con te o meno sarebbe opportuno indicare da dove ricevi queste informazioni (libri di testo, riviste, amici ecc.) in modo che chiunque possa trovarle e/o contestarle.
Se sono informazioni dirette, cioè ti occupi direttamente di questo, dovresti indicare se possibile per quale ente in modo che si possa risalire al tipo di lavoro e controllarne l'origine.
Quello che dici è molto interessante e lo condivido.
Non capisco quasi niente delle descrizioni tecniche che dai ma condivido la tua preoccupazione circa le attività umane.
Ciao belli belli bellissimi
Non dico il mio parere perchè, come giustamente ha fatto notare Brandon sarebbe solo una opinione poco autorevole e non suffragata da prove :p
Solo un paio di cose sul surriscaldamento della Terra...
-l'unico ghiacciaio appenninico (il calderone, in Abruzzo) è ormai quasi completamente esaurito...è un processo che va avanti da un paio di decenni ma negli ultimi 5-6 anni ha avuto un incremento deciso. La fonte è un alpinista del C.a.i. di Chieti con il quale ebbi una bella discussione un paio di estati fa dalla parti del lago di Barrea (purtroppo non ricordo il nome del tizio) e che da poco aveva scalato quelle montagne per monitorare proprio la zona del ghiacciaio. Così almeno mi ha detto
-anche i ghiacciai alpini stanno arretrando; quest'anno alcuni addirittura di _sette_ metri. Fonte: speciale del tg1 dello scorso inverno.
Per le cause mi rimetto al giudizio di qualcuno più esperto di me
Per quanto riguarda le cose scritte da Mezzo, dalle nostre parti c'è un detto che tradotto dice: "domanda all'acquarolo, l'acqua è fresca?" per dimostrare l'inutilità di qualcosa detta da qualcuno che ha tutto l'interesse a farlo
Migrazione dei poli: gli studi geologici hanno dimostrato che i Poli geografici sono emigrati a partire dal Carbonifero. Alla base del fenomeno vi sono cause geofisiche legate alla composizione interna del pianete Terra
Scorrimento della Crosta Terrestre, teoria di Hapgood; riporterò il messaggio in cui la spiegavo.
Per il Polo Nord si sono ricostruiti vari percorsi, che partendo dai 30° di latitudine terminano nell’attuale posizione. Tali spostamenti sarebbero avvenuti con continuità e quindi non spiegherebbero completamente come mai si sono alternati periodi di glaciazione con fasi interglaciali
La teoria di cui sopra, però, lo spiegherebbe; anche perché, a ben pensarci, a oggi siamo in una glaciazione: i Poli. Durante l'ultima canonica la Siberia era priva di ghiacci, quindi...
Deriva dei continenti
Lo Scorrimento della Crosta Terrestre ci si affianca senza problemi
Quando l'Antartide si trovava all'altezza dell'equatore, la vagetazione era quindi rigogliosa
Vero, ma questo, vedendolo sotto l'ottica dello Scorrimento della Crosta Terrestre, potrebbe portare a pensare che la glaciazione imminente, se effettiva, sia dovuta a un ulteriore scorrimento, invece che alla Corrente del Golfo.
un dato certo è che le glaciazioni più importanti sono state precedute da intense fasi orogenetiche
Cercherò quali sono le condizioni astronomiche, ma non assicuro nulla
Tutti questi fenomeni avvengono su un arco di tempo lunghissimo (milioni di anni), mentre i cambiamenti climatici attuali stanno avvenendo ad un ritmo estremamente veloce (la temperatura invernale dell'Artico è aumentata di 7 gradi negli ultimi 50 anni). L'attività umana è quindi il fattore più significativo
Se quelle teorie risultassero vere, magari sí; ma se non lo fossero? se fosse vera la teoria di Hapgood, e semplicemente ci stessimo avvicinando a un'altro scorrimento?
Non dico che l'attività umana non c'entri, ma l'affermazione che sia il fattore piú significativo (in modo non trascurabile) si basa sull'accettazione di alcune teorie; e se altre fossero vere?
Riporto il messaggio in cui spiegavo la teoria di Hapgood:
La Teoria dello Scorrimento della Crostadi Charles Hapgood
Supportata come plausibile da Albert Einstein
La Terra ha una superficie solida, la crosta. E un interno fluido (nucleo interno a parte); la teoria della tettonica a placche è ben nota a tutti.
La struttura della Terra però renderebbe possibile almeno un altro fenomeno; per prima cosa, introduciamo alcuni concetti (penso siano dominio di tutti, ma meglio essere sicuri ): la Terra è una sfera schiacciata ai poli e "ingrassata" all'equatore, e ruota attorno a un asse inclinato di circa una ventina di gradi (angolo variabile, ma non è mai verticale, cambia attorno a un po' oltre i 20 °).
La Terra ogni tanto inverte la direzione del suo campo magnetico; o, meglio, le rocce mostrano di essere state sottoposte a campi magnetici di versi diversi, il che ha fatto ipotizzare questa inversione.
Nel periodo dell'ultima glaciazione, non tutta la Terra era coperta dai ghiacci: l'Alaska, la Siberia, l'Antartico e altre zone avevano climi caldi, da mediterraneo a sub-tropicale: le prove? Mammut con ancora in bocca fagiolini (ovviamente impossibile che crescano in quelle zone, a oggi), foreste pietrificate (idem come sopra), un albero da frutto inglobato nel permafrost che, in piedi, sarebbe stato alto qualcosa come ventisette metri. A oggi, anche ipotizzando di avere i climi adatti comunque non potrebbero nascere piante, a causa degli eccessivi periodi di luce e buio (sei mesi).
I mammut congelati in breve sono un altro mistero: com'è possibile una simile cosa? Che si siano congelati in modo estremamente rapido è supportato come minimo dal fatto che sono stati ibernati nell'atto di mangiare: per quanto tanto potessero metterci... e al momento non ho ancora trovato smentite a questo.
E perché il sopraggiungere di simili periodi, le Ere Glaciali? Perché la loro repentina fine, con masse immense di ghiaccio scioltesi in poche migliaia d'anni?
Poi si potrebbe andare anche su altri problemi, ma, esulando dalla questione in oggetto, evito
Ora, qual è la teoria che potrebbe spiegare tutto questo? La Terra è una "sfera" fluida con sopra una crosta solida, come detto; questa sfera ha delle masse di ghiaccio immense poste ai poli in modo asimmetrico. La Terra ruota attorno a questo asse, e il momento angolare dovuto a quelle masse glaciali continua ad aumentare sempre piú con il passare dei secoli. Lo squilibrio dovuto sia all'inclinazione, sia alla non simmetria, sia alla pressione asimmetrica delle masse polari, potrebbe far avvenire il fenomeno dello scorrimento della crosta: la crosta, tutta la crosta, che "scorre" contemporaneamente sul sottostante mantello (le virgolette perché potrebbe essere uno "scorrimento" a scatti) in tempi brevi.
Ipotizzate un'arancia, con la buccia ancora integra intorno a sé, ma staccata dal frutto; ipotizzate di farla ruotare attorno a un asse inclinato; ipotizzate di metterci dei grossi pesi asimmetrici ai poli. Ruota, ruota, cosa succede? La buccia potrebbe scorrere tutta in un colpo attorno al frutto a causa del peso asimmetrico e delle forze accumulatesi.
Fisicamente plausibile e supportata tra gli altri da Einstein, se questa teoria - che non esclude la tettonica a zolle, ma ci si affianca - fosse vera spiegherebbe molte cose: le glaciazioni sarebbero causate dalla variazione di coordinate dei continenti, con l'Antartico che, ai tempi dell'ultima glaciazione, sarebbe stato una trentina di gradi piú verso l'equatore (quindi libero dai ghiacci), e la dislocazione spiegherebbe anche l'improvviso sciogliersi dei ghiacci (se consideriamo il divario termico tra equatore e poli, e che gli ex-poli potrebbero venirsi a trovare in climi sub-tropicali...); il variare delle zone colpite, che sarebbero sempre quelle ai poli, diverse di volta in volta; l'"inversione" del campo terrestre: non si inverte il campo, sarebbero i continenti a ruotare attorno, cambiando la loro disposizione relativa ai poli magnetici; i mammut ibernati, da un divario termico "improvviso" (geologicamente parlando) di decide di gradi - in questo caso non so se questa teoria da sola basti a giustificarlo, ma giustifica i fagiolini; la flora, resa possibile dal fatto che quei luoghi erano in zone in cui sia la durata di giorno e notte, sia la temperatura, renderebbero possibile la sua crescita.
Magari non spiegherà tutto, ma molte cose sí, e ha il pregio di essere fisicamente plausibile e di non essere, a oggi, mai stata smentita o dimostrata come implausibile. E di comprendere anche l'era glaciale odierna.
In breve, sperando di non aver dimenticato nulla, questa la Teoria dello Scorrimento della Crosta
Se avete dubbi chiedete, cercherò di rispondere; andrò anche a rileggere qualcosa sulla teoria, per ripassarla e vedere eventuali inesattezze o mancanze
Se interessa, vado a ripescare quello con le evidenze cui accennavo
http://www.geologia.com/articoli/geogr/piri.html
Mi sono letto qualche cosa circa la teoria di Hapgood.
é quanto meno interessante.
In effetti anche Eistein ne fu entusiasmato.
Ho riportato un riferimento che parla di una ulteriore ricerca di C. Hapgood circa l'esistenza di una civiltà ignota (i Re del mare credo).
Nell'articolo ci sono alcuni commenti a favore e a sfavore della teoria.
Inoltre mi sembra di aver capito da google che C. Hapgood sia noto per la sua ricerca su questa civiltà ignota che parte da una presunta cartina geografica.
Il tutto come minimo affascinante.
Ciao
L’argomentazione della desertificazione delle regioni del sud Italia come prova del surriscaldamento terrestre è a mio parere un classico esempio di mistificazione dei fatti a sostegno della propria tesi (così come la riduuzione del ghiacciaio in Appenino).
Fonte: ragionamento del sottoscritto.
Spiegazione: la desertificazione di determinate regioni può (non sto confutando il surriscaldamendo, ma lo sto mettendo in dubbio) dipendere dall'attività umana in loco. Se in una regione esistono delle foreste e queste sono abbattutte per ricavarne dei campi da coltivare l'operazione compromette la capacità della regione di trattenere l'umidità. La desertificazione avvviene, è opera dell'uomo, ma non è causata dal surriscaldamento globale, ma da un'attività locale.
Perchè è più facile incolpare quest'ultima? Perchè così non si deve giustificare una incapacità di gestione locale del territorio (o Sarno è stata una semplice conseguenza del surriscaldamento globale?).
Non ricordo dove ho letto che dopo la realizzazione del traforo per l'autostrada Roma-l'Aquila le riserve idriche del Gran Sasso sono diminuite sensibilmente.
L’argomentazione della desertificazione delle regioni del sud Italia come prova del surriscaldamento terrestre è a mio parere un classico esempio di mistificazione dei fatti a sostegno della propria tesi (così come la riduuzione del ghiacciaio in Appenino).
Fonte: ragionamento del sottoscritto.
Spiegazione: la desertificazione di determinate regioni può (non sto confutando il surriscaldamendo, ma lo sto mettendo in dubbio) dipendere dall'attività umana in loco. Se in una regione esistono delle foreste e queste sono abbattutte per ricavarne dei campi da coltivare l'operazione compromette la capacità della regione di trattenere l'umidità. La desertificazione avvviene, è opera dell'uomo, ma non è causata dal surriscaldamento globale, ma da un'attività locale.
Prima di tutto non ho parlato di desertificazione del sud Italia. Io sono meridionale e conosco bene la realtà della mia regione (Puglia). Ho le mie idee ma non sono uno scienziato per cui valgono quanto quelle di ognuno di noi (ammesso che qualcuno qui non lo sia uno scienziato ). Per quanto riguarda l'Abruzzo imho parli senza conoscere la realtà del luogo essendo questa la regione, in base alla superficie del proprio territorio, più 'verde' di tutta l'europa; e poi i ghiacciai si trovano ad altissima quota. Può anche essere un fenomeno non imputabile al surriscaldamento del pianeta però permettimi di dubitare della tua fonte, che non è più autorevole della mia.
Quello che scrivi sulle risorse idriche abruzzesi lo dicono i verdi; ma, come al solito, non forniscono alcun dato concreto (se lo hanno fatto ti prego di indicarmelo perchè è una questione che mi interessa molto).
Ehm qual'è la vostra nostra definizione di scienziato?
Cioè io mi occupo di biologia e genetica.....
faccio ricerca in quest'ambito....ma non so se sono uno scienziato......
lo spero a volte.
Mah.
http://parole.virgilio.it/parole/vocabolario/index.asp
scienziàto: scienziàto
agg., poco com. che ha scienza, dotato di scienza
com. us. con valore di sost.: è uno scienziato, uno studioso esperto in una determinata disciplina scientifica.
sciènza: sciènza
s. f.
non com. l'essere a conoscenza di q.c., averne notizia
dottrina, sapere; insieme di conoscenze logicamente coordinate: scienza pura, impegnata negli studi e nelle ricerche puramente teoretiche, astratte; scienza applicata, i cui risultati trovano applicazione pratica; in particolare ciascuna delle dottrine, delle discipline nelle quali si divide lo scibile umano; con uso pl., il complesso delle discipline aventi tra loro una base comune: le scienze biologiche, morali, umane; le scienze naturali, quelle intente a descrivere gli aspetti del mondo naturale (zoologia, botanica, anatomia e fisiologia umana, ecc.); con sign. più ristretto, sempre nel pl., le discipline esatte e sperimentali e quelle che hanno per oggetto la natura (V. scientifico); nella scuola: scienze senz'altro, è il nome della materia (e del corrispondente insegnamento) che si occupa delle scienze naturali e della chimica.
scientìfico: scientìfico
(pl. m. -ci), agg.
che riguarda la scienza, che è proprio della scienza; di scienza
che ha i caratteri della scienza, cioè il rigore del metodo di ricerca e di verifica, l'universalità dei risultati, ecc.
socialismo scientifico, così è chiamata da alcuni la dottrina socialista elaborata da Marx e da Engels, in opposizione a quelle di alcuni pensatori precedenti, caratterizzate da aspetti utopistici
est. organizzato e condotto con scrupolosa e razionale diligenza; che non concede nulla all'improvvisazione o al dilettantismo
con sign. più ristretto, che è proprio delle scienze propriamente dette, quelle che studiano i fenomeni e le leggi naturali (in opposizione a quelle letterario-filosofiche e a quelle giuridiche): liceo scientifico, corso d'istruzione secondaria superiore caratterizzato dall'importanza che vi assumono le materie di questo tipo
che si avvale dei mezzi e delle tecniche fornite dalla scienza: la polizia scientifica (o la scientifica, come s. f.), quel settore della polizia che si occupa di accertare, con opportuni procedimenti fisici o chimici, la natura del materiale e dei reperti utilizzabili ai fini delle indagini.
secondo queste definizioni in effetti potrei essere considerato uno scienziato....dico potrei.
Mah.
Collega, come mai questa accurata conoscenza della mia regione, l'Abruzzo?
Comunque dopo la realizzazione del tunnel le riserve non sono calate, ma c'è stato un abbassamento della faglia acquifera, questo almeno si dice negli uffici regionali preposti....
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
è uno scienziato, uno studioso esperto in una determinata disciplina scientifica.
questa è la mia idea di scienziato...se ti rispecchia per me lo sei
Io, per esempio, non sono uno scienziato perchè non sono uno studioso in senso stretto del diritto, cioè studio il diritto solo per praticarlo al meglio e non per elaborare teorie giuridiche; nè sono un esperto
Ho riportato un riferimento che parla di una ulteriore ricerca di C. Hapgood circa l'esistenza di una civiltà ignota (i Re del mare credo)
Sí, i "Re del Mare"; in pratica, basandosi su varie mappe fortemente anacronistiche (vedi sotto) ha ipotizzato che nel passato esistesse una civiltà, appunto i Re del Mare, che avrebbe tracciato le cartine usate come base per quelle da lui trovate (semplificando).
mi sembra di aver capito da google che C. Hapgood sia noto per la sua ricerca su questa civiltà ignota che parte da una presunta cartina geografica
La Mappa di Piri Re'is, ma anche altre, in cui apparirebbe l'Antartide circa tre secoli prima della sua scoperta, anche prescindendo dalle tecniche usate per tracciarla (scoperte dopo), dall'impressionante precisione e dal fatto che con quella precisione siano stato trovate in varie parti del mondo. Tra parentesi, l'aeronautica degli Stati Uniti a suo tempo confermò che quel continente sembrerebbe essere proprio l'Antartide.
Collega, come mai questa accurata conoscenza della mia regione, l'Abruzzo?
eh eh sapevo che avrei attirato la tua attenzione
Sono ormai una decina di anni che in estate vado a Francavilla al Mare (amici e affetti ); a parte il mare (senza polemiche ma per un pugliese è veramente inaccettabile) amo l'Abruzzo per i suoi boschi e, sopratutto, per la presenza del mio animale preferito: il lupo (ero a Barrea proprio per quel motivo...). Ho percorso decine di sentieri boschivi e montani, conosco benissimo la valle dell'Orfento e dell'Alento, la Majella e la parte abruzzese del Parco d'Abruzzo; un pò meno il Gran Sasso (solo un paio di brevi escursioni), zero i monti della Laga. Sono sempre in cerca di compagnia
Comunque dopo la realizzazione del tunnel le riserve non sono calate, ma c'è stato un abbassamento della faglia acquifera, questo almeno si dice negli uffici regionali preposti....
...quello che sapevo anch'io; anche qui però niente riscontri...
"questa è la mia idea di scienziato...se ti rispecchia per me lo sei"
bhe allora forse lo sono
Nel riferimento che riportavo c'erano anche delle critiche rispetto il lavoro sulla "cartina".
In particolare mi sembrava si criticasse l'impossibilità di verificare se, quanto e come la cartina fosse stata ritoccata.
Inoltre mi sembrava che si facesse riferimento anche all'impossibilità di determinare quale zona in realtà fosse descritta e di quali dimensioni fosse la zona descritta.
Ho cercato delle risposte a queste critiche perchè questa storia mi sembra affascinante.
Mornon sai qualche cosa in merito?
Non ho trovato niente scusa.
Ciao
Se vieni dalle mie parti (Vasto) troverai il mare sicuramente migliore, certo non a livello di quello pugliese (specie se sei salentino) ma un altro mondo rispetto a quello pescarese.
Da piccolo ho girato l'Abruzzo in lungo e largo, spesso fuggivamo l'afa per una decina di giorni campeggiando con la roulotte proprio a Villetta Barrea, proprio lì ho incontrato sua Maestà il lupo...Adesso un giro me lo faccio sempre volentieri ma i pochi giorni che passo giù di solito li faccio al mare, anche se quest'estate non escludo di fare un 3-4 giorni di trekking, magari a cavallo...(anzi, se hai qualche dritta...).
Mio padre, al contrario, che conosce l'Abruzzo (ma direi più in generale tutto il Centro, visto che ha fatto per un decennio 100.000 km all'anno tra Abruzzo, Molise, Lazio e Umbria) come le sue tasche, è innamorato dei Monti della Laga che prima o poi andrò a visitare.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.