SPOILER 6X16
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MIB prima deve lusingare Ben, per farsi aiutare e così Ben viene convinto ad aprire la stanza segreta dove stanno Widmore e Zoe (altro personaggio pinocchietto della serie); poi può anche rivelargli la verità e cioè che vuole distruggere l'isola. Il problema è che, facendo così, Ben potrebbe diventare una pericolosa mina vagante, quindi avranno sicuramente discusso anche di questo
secondo me invece sanno benissimo tutti e due che nessuno intende mantenere fede ai patti.
non credo che Ben abbia creduto alla promessa neanche mezzo secondo, e a sua volta MiB sa che Ben è infido e pericoloso.
Ripartire con l'aereo in quelle condizioni era effettivamente problematico. Ma poichè Lapidus non poneva obiezioni, avranno pensato che fosse possibile decollare.
Povero Lapidus, era la persona più spaesata del mondo... biascicava 2-3 parole a puntata, passando il resto del tempo a rimorchio dei vari gruppetti, con un espressione di stupore dipinta sul volto.
una reazione più che umana, viste tutte le incongruenze schizofreniche a cui doveva assistere quotidianamente
La cosa ha effettivamente poco senso, ma la mia impressione è che il vecchio volesse prendersi l'isola per se, magari anche in barba a Jacob. Penso ne sia quasi ossessionato.
un buon piano, ma nel caso forse era meglio collaborare con i Candidates, finchè MiB era in giro...
L'autore televisivo Fabrizio Rondolino ha espresso nel suo blog, la sua teoria su Lost. E' molto bizzarra ma anche interessante e perciò la posto qui sotto. Vorrei sapere cosa ne pensate:
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E’ imminente la conclusione della sesta e ultima stagione di Lost, e il mistero sull’origine, il carattere e la missione dell’isola che da sei anni intrappola una manciata di personaggi e alcune centinaia di milioni di spettatori ovunque nel mondo, rimane più o meno fitto quanto lo era all’inizio.
O meglio: il quadro è più chiaro, s’intravvede la cornice e s’intuisce il senso dell’opera, ma troppi particolari sfuggono e le domande di fondo rimangono senza risposta. Basterebbe questo intrico di mistero, interrogativi filosofici e narratologici, cultura popolare, maestri del Dharma e struggenti storie d’amore per fare di Lost la più grande serie di sempre.
Tutto, sull’isola e dunque nel mondo, ruota intorno a Jacob. Biancovestito e dotato di poteri soprannaturali, sappiamo che Jacob è apparso nelle vite dei naufraghi in momenti e situazioni differenti, “segnandoli” con il tocco di una mano e chiamandoli così al loro destino. Che sarebbe quello di essere altrettanti “candidati” al ruolo di custode supremo dell’isola, dopo la morte dello stesso Jacob; e l’isola, come il suo signore spiegò una volta in riva all’oceano, è il tappo che costringe il male del mondo a rimanere imprigionato come uno spirito in un’ampolla, a non fuoriuscirne mai, a non sopravvanzare come una grande marea nera il mondo intero.
E nero, infatti, è l’universo di forze che si oppone a Jacob, a cominciare da quel black smoke che debuttò già nelle primissime puntate e che ogni tanto fa sfracelli, per finire con l’abbigliamento dell’antagonista di Jacob, il fratello gemello separato dal destino, il senzanome “man in black” che predice l’arrivo della fine.
Non sappiamo chi vincerà, e neppure se le cose stanno davvero così (nei western, ad ogni modo, il capo dei cattivi ha sempre il cappello nero e John Wayne ha sempre il cappello bianco); ma oggi sappiamo chi è Jacob. E poiché gli sceneggiatori hanno più volte dichiarato che il nome di ogni personaggio è sempre reale, e che la scelta non è mai casuale, scoprire l’identità del “vero” Jacob può aggiungere qualche luce al mistero.
“Jacob” era il nome con cui un misterioso terapeuta psichedelico, nell’America degli anni Sessanta, praticava sedute a base di LSD su pazienti affetti da disturbi di vario genere. “Jacob” mise a punto un protocollo specifico, istruì e preparò decine di altri terapeuti, curò più di tremila pazienti. Soltanto molti anni dopo la sua morte, avvenuta a 76 anni nel 1988, si scoprì che “Jacob” era in realtà il professor Leo Zeff, psicologo e terapeuta jungiano di Oakland, California, nonché, negli anni Ottanta, quando la sostanza era ancora legale, pioniere dell’uso psicoterapeutico dell’MDMA (Ecstasy).
Secondo Albert Hofmann, il chimico svizzero che per caso scoprì l’LSD e che morì felice a 102 anni dopo una lunga vita di “viaggi”, “Jacob” fu “un pioniere e un maestro spirituale”. Secondo Stanislav Grof, un altro pioniere della psicoterapia associata all’uso degli psichedelici, e fondatore della “psicologia transpersonale”, Zeff “soppesò dolorosamente i pro e i contro e scelse di infrangere la legge e di assumersi la responsabilità di svolgere le ricerche e le terapie che riteneva adatte. I suoi pazienti lo hanno già assolto, ora spetta alla storia”.
Che si tratti proprio di “quel” Jacob pare assai probabile, poiché nel telefilm l’assistente tuttofare del supremo custode dell’isola, dotato del miracoloso potere di non invecchiare mai, si chiama Richard Alpert: proprio come il braccio destro di Timothy Leary nella Harvard degli anni Sessanta, dove i due psichiatri divennero famosi (e per questo furono espulsi dalla prestigiosa università) per la massiccia “sperimentazione” di LSD con gli studenti del campus. Leary e Alpert scrissero anche un vero e proprio manuale per “viaggiare” con l’acido lisergico, ispirato al Libro tibetano dei morti e non privo di qualche fascino (sul buddhismo tibetano torneremo fra poco). Alla fine dei Sessanta anche Alpert, come tutti, se ne andò in India: e lì rinacque come Baba Ram Dass, acclamato maestro spirituale nonché autore del best seller mondiale Remember Be Here Now.
Dunque Lost è un trip? Perché no: in fondo la serie fin dall’inizio gioca con le porte della percezione, e vuole a tutti i costi dimostrarci che le cose potrebbero anche essere in un altro modo, che questo mondo e l’esperienza che ne facciamo potrebbero non essere unici, che c’è qualcosa che va al di là della superficie e che merita di essere indagato a fondo, che esiste, infine, una dimensione “spirituale” della vita e delle cose che non per forza fa a cazzotti con la scienza, ma anzi armoniosamente vi si può integrare.
La cultura psichedelica contemporanea da anni pone al centro delle proprie riflessioni proprio questi temi, a cominciare da una visione olistica della realtà che proviene dall’Oriente e che da decenni segna le varie controculture d’oltreoceano. Di più: proprio come nella “Dharma Initiative”, l’organizzazione scientifica che nel telefilm da anni studia le proprietà dell’isola e insieme la protegge dagli intrusi, anche nel pensiero psichedelico contemporaneo il legame fra spiritualità e scienza – e in particolare la fisica quantistica – è strettissimo, fino a sostenere, come fa per esempio l’americano James Oroc in Tryptamine Palace, che la visione del mondo offerta dagli allucinogeni è la stessa che la fisica contemporanea sta disegnando e scoprendo giorno dopo giorno.
Di nuovo, prevale una visione olistica e “spirituale” del cosmo e del mondo fisico e naturale – evidente per esempio in un fisico come David Bohm o in un astrofisico come Bernard Haisch – che, con qualche sorpresa, sembra fornire conferme scientifiche sempre più robuste alle intuizioni dei popoli “primitivi” e alle cosmologie induiste e buddhiste, a loro volta già saccheggiate, seppur in forma liofilizzata, dalla Beat generation e, più tardi, dalla generazione di Woodstock (a proposito: la “Dharma Initiative” utilizza per gli spostamenti sull’isola soltanto furgoncini Volkswagen, quegli stessi su cui viaggiavano – fisicamente – gli hippy di tutto il mondo).
Insomma, tutto si tiene – soprattutto quando si parla di Lost: la cui struttura (e questo dev’essere senz’altro un indizio fondamentale) somiglia in modo impressionante a quella di un mandala, il palazzo fantastico che i monaci tibetani costruiscono con finissime polveri colorate a partire da un centro immanente, e che rappresenta il cosmo intero nella sua interconnessione profonda, nel suo immediato essere-presente, e nella sua irrevocabile impermanenza. Quando la cerimonia si è conclusa, infatti, i monaci piano piano soffiano via la sabbia colorata, come se una grande tempesta si levasse improvvisa e inesorabile fino a sciogliere lo splendido palazzo, così che alla fine non ne rimane neppure un granello.
http://www.thefrontpage.it/2010/05/16/jaco...a-psichedelico/
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
un uso massiccio di droghe potrebbe spiegare molte cose...
però sia Fox che Lilly, a Letterman che gli stuzzicava dicendo "l'unico finale che per me ha senso è Jack Shepard che si sveglia atterrando a Cincinnati... della serie - ho fatto un sogno stranissimo - " hanno risposto che non sarà affatto così.
e la teoria del trip da drogati non è poi tanto diverso dal sogno.
un uso massiccio di droghe potrebbe spiegare molte cose...
però sia Fox che Lilly, a Letterman che gli stuzzicava dicendo "l'unico finale che per me ha senso è Jack Shepard che si sveglia atterrando a Cincinnati... della serie - ho fatto un sogno stranissimo - " hanno risposto che non sarà affatto così.
e la teoria del trip da drogati non è poi tanto diverso dal sogno.
Ma infatti che Jacob e Richard siano ispirati a quei 2 tizi ci può anche stare, ma questo vale per tutti i personaggi di Lost che sono ispirati a qualche filosofo-scienziato. Però non è che gli esiti delle singole storie sono per forza coincidenti con quelli dei rispettivi filosofi/scienziati.
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Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
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"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
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Anche io ricordo che si era detto che i personaggi sono realmente sull'isola, quando si pensava che fosse un delirio di Hurley...
Giusto per fare due risatine...ieri passa alla radio un'intervista con uno dei doppiatori di Lost:
A - Voi sapete già come va a finire vero?
B - Sì, effettivamente sì.
A - E non lo potete dire.
B - Dipende...se mi date abbastanza soldi parlo anche subito....
Finalmente o purtroppo anche Lost è finito.. ho appena visto il finale.... bé che dire?
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Boh... Mha... " /> Altri commenti non mi vengono al momento
SPOILER EPISODIO FINALE:
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Direi che alla fine è andata proprio come pronosticato da Balon...
Premesso che Lost resterà comunque per me una bellissima serie e ne avrò sempre un ricordo più che positivo, speravo in un finale meno prevedibile.
Insomma, da un parte tutti felici e contenti, hanno sconfitto il boss finale, quelli che volevano tornarsene a casa l'hanno fatto con l'aereo (ma non era carico dell'esplosivo di Widmore pronto a esplodere?), quelli che volevano restare sull'isola l'hanno fatto, quelli che volevano ergersi a paladini del bene l'hanno fatto... e dall'altra parte una sorta di limbo nel quale sono tutti oramai morti e si preparano ad andare avanti... vabbè...
Io in ogni caso resto comunque un sostenitore di MIB. Non ha fatto nulla di male, poveraccio, voleva solamente andarsene e far saltare quella maledetta isola (e ci credo bene!), e invece tutti a dargli contro! Prima una psicopatica che si crede una divinità, poi un fratello mentecatto che ha creduto ciecamente alla pazza, e infine lo stesso mentecatto che fa precipitare un gruppo di sfigati (l'ha detto lui! li ha scelti proprio perché tristi e soli...) che a loro volta si berranno ogni sciocchezza verrà detta loro. Ci credo bene che MIB ha una bassa considerazione degli esseri umani e non si fa scrupoli a uccidere, tutti quelli che ha incontrato finora sono stati tirapiedi di suo fratello lì appositamente per tenerlo prigioniero (eccetto il gruppetto iniziale fatto fuori dalla pazza).
Ben Linus speravo facesse qualcosa (in cuor mio volevo illudermi) e invece è divenuto a tutti gli effetti tappezzeria. Cosa oltretutto incoerente col suo personaggio: non ce lo vedo proprio diventare il numero due di Hurley, piuttosto me lo immagino a far fuori il grassone (o almeno tentare), bah...
Poi si scopre che Richard e Lapidus sono ancora vivi. D'accordo, non è che mi stessero antipatici, però a questo punto fossero morti avrebbero fatto più bella figura, anziché restare lì a far da cornice assieme a Miles, Sawyer, Kate, e persino Bernard e Rose (speravo di non rivederli più), in attesa che l'eroe di turno compia la propria missione.
Ah, e alla fine MIB non aveva nemmeno un nome. E io che speravo fosse tutto uno stratagemma narrativo per svelarlo solo alla fine... povero bambino "fratello di Jacob"...
eh? uh? cosa? " />
dove? quando? come? perchè? " />
SPOILER 6X17
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dunque... boh. da quel poco che mi è sembrato di capire...
Esisteva una Realtà. La prima e unica, fino alla sesta stagione. Chiamiamola canonica. Anche i viaggi nel tempo fanno parte di questa Realtà, visto l'hanno influenzata.
Poi hanno fatto saltare per aria la bomba. Questo è il momento chiave.
Hanno creato una Realtà alternativa? No. Molti hanno pensato che questa Realtà fosse la Realtà in cui la botola non era stata costruitia, l'aereo non era caduto eccetera.
Niente di tutto questo. La Realtà alternativa è una specie di limbo senza tempo, dove vanno i morti e devono andare avanti, nel Paradiso delle Mille Religioni o dove diavolo gli pare.
Nel frattempo nella Realtà canonica affrontano MiB, sturano le bocche dell'inferno, le ritappano e scappano in aereo. Jack schiatta, Hurley diventa Jacob e Ben diventa Alpert. Il mondo è salvo, Sawyer finalmente si farà Kate con continuità, Alpert tornerà alle Canarie e diventerà sindaco, Miles continuerà a non fare niente della sua inutile vita, Claire proverà ad allevare Aaron che però ben presto verrà affidato ai servizi sociali... quanto a Lapidus, il grande, mitico Lapidus... beh, è in cantiere una serie tutta su di lui.
Ma tutti prima o poi schiattano nella Realtà canonica. E si ritrovano nel limbo. E una volta capito di essere fantasmini, devono varcare le porte del Regno dei Cieli, andare avanti, muovere oltre o come si preferisce.
Live alone, die with labrador, go in heaven together
bye bye Lost, non mi piace ciò che sei diventato, ma ricorderò con grandissimo affetto le prime stagioni
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Guarda Balon, direi che il tuo riassunto è a dir poco perfetto! Vorrei tanto poter sorridere, ma proprio non ci riesco...
Qualche considerazione veloce perchè alcune cose devo rielaborarle. Do un voto più che buono all'ultima puntata seppur con alcune cadute.
SPOILER EPISODIO FINALE
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la tensione narrativa è quella giusta, finalmente c'è "aria da finale", il giusto pathos, qualche concessione al kitsch, le scene madri, etc...
Finalmente ho azzeccato qualcosa. Me lo sentivo che il ruolo di Jack come Protettore dell'Isola sarebbe durato poco. E Hugo è sempre stato il più "speciale" di tutti loro. Giusto il passaggio di consegne.
Lapidus era vivo. "> Il poveraccio è stato scelto unicamente per fare il pilota e portare gente avanti e indietro dall'isola. In effetti era forse l'unico personaggio che non poteva morire.
Anche Richard era vivo. E' questo era decisamente improbabile, visto che è stato scaraventato da MIB nella foresta. Ma vabbè. Bella la scena con Miles che gli fa notare il capello bianco, ma comunque il suo personaggio mi ha lasciato qualcosa di incompiuto.
La sorte di Desmond. Qui non ho capito del tutto. Ben vuol farlo tornare a casa tramite la ruota?
Infine una cosa che proprio non mi è piaciuta e una perplessità:
_ La morte di MIB è oscena. Il SuperCattivo non muore mai così, alla ca@@o di cane. Mi aspettavo qualcosa di più elaborato onestamente.
_ In sostanza cos'erano i Flash-Sideways? Un limbo? Un mondo alternativo che esiste dopo la vita? E come mai non c'era Eko?
Giudizio finale sulla sesta serie. Buona ma non di più. Il meccanismo si inceppa diverse volte, forse a causa della troppa ambizione. L'intera saga rimane però grandiosa e inimitabile (magari non un capolavoro in senso stretto ma qualcosa che gli si avvicina).
Domani magari mi viene in mente qualcosa di più dettagliato.
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SPOILER TUTTA LA SAGA
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L'intera saga rimane però [...] inimitabile
speriamo bene.
veramente, ci sono troppe, troppe cadute di stile.
bisogna essere di bocca buona per considerarlo complessivamente capolavoro, alla luce di quest'ultima stagione.
In sostanza cos'erano i Flash-Sideways? Un limbo? Un mondo alternativo che esiste dopo la vita? E come mai non c'era Eko?
perchè Mr. Eko, quando Desmond ha cercato di farlo "andare avanti" con i suoi metodi (investirlo, prenderlo a pugni, mandare ciccioni a narcotizzarlo ecc...) l'ha preso a bastonate.
seriamente, se è per questo non c'è nemmeno Walt. E Michael. E Ana Lucia. E Paulo e Nikki Fernandez.
Ai neri e agli ispanici e alle altre razze inferiori non è permesso andare in paradiso, non lo sapevi? A meno che un ariano perfetto non garantisca per loro, si capisce (Shannon x Sayid, Libby x Hurley, Bernard x Rose)
speriamo bene.
veramente, ci sono troppe, troppe cadute di stile.
bisogna essere di bocca buona per considerarlo complessivamente capolavoro, alla luce di quest'ultima stagione.
Normalmente non sono di bocca buona. Heroes l'ho abbandonato alla Prima Stagione, Desperate Housewives alla Seconda, OC al metà della Seconda, ER l'ho visto a intermittenza, House dopo 4 episodi, etc.... Lost invece mi ha tenuto incollato alla TV per 6 anni, qualcosa vorrà pur dire.
Forse è molto merito del web, è una serie che si presta a mille seghe mentali e quindi adattissima a forum, blog e simili. In un certo senso è un po' come La Barriera per ASOIAF. Chiaramente non significa necessariamente nulla però è indubbio che è una serie che ha creato qualcosa che poche altre opere TV sono riuscite a fare. Anche il fanatismo, per quanto deprecabile, è sintomo di qualcosa di grosso. ">
Per il resto al di là del mio parere, che vale quello che vale, i critici hanno apprezzato Lost in maniera quasi univoca e concordano nel dire che ha cambiato la TV.
Poi boh, a me è piaciuto ma capisco anche che ad altri non abbiano gradito la piega presa dagli eventi da un certo momento in poi. ">
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SPOILER FINALE
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Dirò solo tre cose:
1) I continui flashback sono una palla atomica, capisco che dovete arrivare a due ore ma io quelle puntate le ho già viste, grazie.
2) Lo scontro tra Jack e MIB è la cosa più inverosimile di tutta la saga, oltre che la più scontata. Tra l'altro, è una sequenza forzatissima a livello di coerenza logica.
3) Il club dei defunti anonimi con tanto di paradiso finale...che pacchianata. Che poi l'unico che resta fuori è Ben? Tutti gli altri sono stati mondati da ogni peccato (e ne avevano tanti) e lui no, cosi per sport. Personaggio stravolto completamente che si mette a fare il Vice di HURLEY...vabbè, ridicolo.
Pessimismo e fastidio " />
Lost invece mi ha tenuto incollato alla TV per 6 anni, qualcosa vorrà pur dire.
SPOILER LOST + SPOILER CRONACHE
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Sono d'accordo. E nonostante la delusione finale ritengo in ogni caso Lost un'ottima serie.
Sarà anche il fatto che mi sono abituato a puntare sempre, per così dire, sul cavallo sbagliato. Nel caso specifico avevo sentore che MiB e Ben, i due su cui appunto puntavo, avrebbero fatto una brutta fine (morto il primo, e tappezzeria il secondo). Come John Locke, che finché non è morto era probabilmente il mio preferito. Mi ero voluto comunque concedere fino all'ultimo una speranza. O un po' anche come nelle Cronache, le quali già ho sentore finiranno col trionfo di Daenerys, Jon, Bran e in generale dei personaggi positivi. Magari qualcuno alla fine ci lascierà le penne, un po' come Jin, Sun e Sayid, ma sostanzialmente ci scommetto che i classici eroi buoni trionferanno, in barba al burbero Stannis che non piace a nessuno perché è vecchio, acido e pelato, e al viscido Ditocorto che subirà una morte lenta e dolorosa (o comunque particolarmente d'effetto) perché dovrà essere il classico cattivone che muore verso la fine. Però anche in questo caso la speranza voglio concedermela, e sarà quel che sarà le Cronache resteranno per me in qualsiasi caso una saga che ricorderò volentieri.
Il punto è che mi è davvero difficile trovare un prodotto, che sia esso una serie tv, un film, un romanzo o quant'altro, che non segua canoni più o meno standard in fatto di personaggi. Chiaro, alcuni esempi ce ne sono (non certo tra i blockbuster), ma sono davvero rarissimi e principalmente di nicchia. E dire che mi considero pure abbastanza elastico. Nelle Cronache per esempio ho amato l'impatto iniziale, nel quale ci viene presentata una storia fantasy che sembra non rispettare le solite regole del fantasy, con i protagonisti buoni cioè che possono sorprendentemente morire (vedi Ned, o Robb, o anche Catelyn) e con pochissimi elementi soprannaturali, i quali peraltro ci vengono presentati in chiave negativa (vedi le stregonerie di Melisandre, o la nascita dei draghi), a quel punto allora mi sono appassionato, ho cominciato a leggere con grande entusiasmo e curiosità, e ho iniziato a sperare in un prosieguo sulla stessa linea, preferendo quindi i personaggi che in un certo qual modo avevano capito le regole del gioco, come Ditocorto, o anche Tyrion (entrambi molto furbi e intelligenti), e pure Stannis, che è per come lo vedo io l'antieroe fantasy per eccellenza. Quello che di fantasy non ha nulla, quello che di speciale non ha nulla, quello che non viene seguito da nobili cavalieri senza macchia ma dal cavaliere della cipolla, quello che per diritto dovrebbe sedere sul trono ma che nessuno vuole, quello che è stato deriso persino dagli dei, che gli hanno concesso al massimo un falco malridotto, e che ciononostante non si è arreso al destino ma ha deciso di andare avanti, puntando quindi sui poteri concreti della donna di asshai. Tuttavia con l'andare avanti della storia ho notato che non c'era poi tutta questa differenza dal fantasy canonico: i presunti protagonisti senza macchia deceduti hanno lasciato spazio ai veri protagonisti senza macchia, più giovani e più eroici, e piano piano la storia sembra dirigersi verso un finale prevedibile, con tanto di prescelti e di improbabili discendenze reali (com'era? R+L=J, giusto?). Ma fintanto che la fine non verrà scritta e pubblicata, io continuerò a sperare e a illudermi che una saga tanto popolare possa davvero giungere a un finale non banale. Allo stesso modo, in Lost inizialmente avevo voluto appoggiare la linea di pensiero di Locke, l'uomo di fede, testardo e risoluto, che si credeva speciale e riteneva che tutto quanto avesse un senso. Poi è morto. A quel punto ho deviato verso personaggi altrettanto risoluti ma dagli obiettivi differenti: dapprima Ben, uomo intelligente e con sempre un piano di riserva, e poi nell'ultima stagione MiB, testardo e speciale quanto Locke, ma dalle vedute diametralmente opposte. E di nuovo ho puntato su quelli sbagliati: alla fine a spuntarla sono stati tutti i vari personaggi passivi (eccezion fatta per i tre morti nel sottomarino) che hanno seguito come cagnolini Jack, dapprima uomo razionale, divenuto poi uomo di fede come Locke, ma che a differenza di quest'ultimo incarna molto di più l'archetipo dell'eroe.
Vabbè, oramai mi sono abituato.