Caro diario,

scusate il francesismo ma la prossima volta mi farò i ca**i miei.

Caro diario,

oggi per disperazione, imprigionato nell'inattività e bramoso di fare qualcosa di utile nella giornata a parte cazzeggiare di fronte al PC/televisione, ho fatto il mio secondo disegno di AutoCAD settimanale. È un evento eccezionale perché di solito ne faccio solo uno, visto che il programma in sé mi è utile ma mi attrae piuttosto poco.

Ora mi do tempo ancora un mese, in attesa di sapere qualche informazione, e poi farò qualche chiamata.

Caro diario,

dopo (quanto? 2 mesi? di piú?) oggi sono per la prima volta tornato in ufficio. In questa fase, faremo ognuo 1 giorno alla settimana in ufficio, "prenotandoci" le giornate in modo che non ci sia piú di una persona in ogni ambiente. 

Per il futuro si vedrá: mia moglie inizia nuovamente a lavorare a breve, e non si sa se otterrá l'home working. Per non sovraccaricare i nonni (visto che iniziative estive per tenere i bimbi sará difficile che ce ne siano) i miei capi hanno detto che non c'é problema, potró continuare a fare 3 o 4 giorni di home working a settimana (mi hanno anche offerto tutta la settimana, se necessario, ma non voglio abusare della disponibilitá).

Da quando il lock down é terminato, mi sento piú stanco, piú irrequieto e nervoso. Quello "stile di vita" era il mio. Non solo potevo adottarlo, ma "dovevo" farlo. Ora si ricomincia piano piano a tornare ai ritmi soliti, ed é una buona cosa, ma sento un pó di scombussolamento.

In compenso, ora che non sono piú "costretto" a stare in casa, ci sto anche meno volentieri, e sento una voglia matta (quasi il bisogno) di fare qualche bella escursione in montagna. Qua abbiamo le 3 cime di Lavaredo, che non ho mai visto, ma che devono essere uno spettacolo. Non riesco a convincere mia moglie a venirci, dovrei andarci da solo, ma é una pessima idea, in generale, fare 6 ore di camminata sulle dolomiti da solo. 

Ci devo pensare.

EDIT:

e, caro diario, gli anni mi hanno cambiato. Ho passato l'ultima mezz'ora a cercare di capire se rispondere o meno ad un thread. Volevo farlo, ho scritto tre diverse risposte, ma prima di confermare qualcosa mi ha fermato: tutto sommato, non sono più il polemico adolescente di una volta. Avere ragione non mi interessa più (non più di tanto, in ogni caso), così come il gusto per la discussione. 20 anni fa avrei potuto andare avanti ad oltranza, ora non posso non domandarmi "ma a che pro?". Questo non mi renderà il più interessante o ultile membro di una comunità, ma mi sento libero. E' una cosa che ho notato negli ultimi anni, credo sia uno dei frutti di una maggiore semplicità e umiltà (sono ancora un idiota superbo e orgoglioso, ma lo sono meno di una volta ). La vedo come una cosa positiva.

Caro Diario,

Oggi ho sentito dopo molti mesi una mia cara amica. In realtà in quest'ultima settimana, a lockdown terminato, ho chiamato tutte le mie amiche del circolo Mars per sapere come stavano e come avevano vissuto in questi mesi. E devo dire che sono rimasta sorpresa dalla varietà: ognuna di loro l'ho sentita in maniera diversa. 

La mia amica Sarda era stufa, propositiva per una ripartenza, provata soprattutto per quanto riguardava i problemi di salute della madre. 

La mia amica Brianzola vive ancora quasi nel terrore, dovuto ovviamente alla vicinanza della zona rossa e a due mesi di chiudersi in casa con un bambino di tre anni. 

La mia amica di Milano, depressa, per il lavoro, per il Lock per tutto. 

Io una volta di più mi sono sentita una privilegiata: ho avuto la gran botta di c**o di essere assunta poche settimane prima della totale chiusura ed essendo io una postina, non ho mai avuto nessuna restrizione a muovermi, quindi la mia chiusura era solo nei week end. Insomma, una privilegiata fatta e finita. 

Eppure non mi sento felice: sento un'oppressione addosso che dubito abbia solo a che fare con la pandemia, ma soprattutto con i problemi a casa. Ma anche la sensazione che boh, non si vada avanti in nessun modo, che ci sia una cappa sopra di noi che opprime tutto.

Pensavo di essere passata indenne, psicologicamente, al Covid, invece temo che una sorta di stress post traumatico me lo ritrovo anche io, senza voler sminuire chi ne soffre veramente. Vedremo come ne usciremo.  

Pure io credo di stare accusando certi postumi. Mi ritrovo sconfortata constatando la dilagante maleducazione e soprattutto l'egoismo, il menefreghismo della maggior parte delle persone, la prevaricazione e la prepotenza, al supermercato come al lavoro come nei talk in televisione. 

Al supermercato ? Addirittura 

Non ti è mai capitato la gente che ti passa davanti nella fila per il banco affettati? O quelli che si mettono a litigare con la cassiera perché è troppo lenta? E quelli che col carrello invece che mantenere le distanze ti vengono addosso? O ancora che si piazzano mezz'ora giusto in mezzo alla corsia così devi cambiare strada perché non si spostano?

Tutti esempi di prevaricazione e menefreghismo per gli altri.

Caro Diario, 

La misura è ormai più che colma. Io non ne posso più di questa famiglia e dei comportamenti assurdi che si tengono. Spero che il sopralluogo di giovedì dia esito positivo perchè veramente non vedo l'ora di levare le tende da qui. I modi che stanno uscendo in questi ultimi giorni sono una mazzata ulteriore al mio morale, già ultimamente provato. Ho deciso di non tornare dai miei per risparmiare il più possibile. Tutto ora è finalizzato a trovare un appartamento e staccarci del tutto. 

Non ce la faccio più, mi sento di scoppiare di rabbia repressa. 

Direi che il mio post cade a fagiolo dopo il tuo... 

Appena inviata, dopo averla controllata, ricontrollata e coccolata per giorni (temo sempre di fare qualche errore), la domanda per il concorsone... se mai si farà e decideranno come farlo, dato che cambiano idea su come si svolgerà ogni 5 minuti. Prossimo step ordinare manuali e test per esercitarsi...

Intanto non mi resta che mettermi a studiare, e ho zero voglia  

Caro Diario, devo essere un pó nervoso in questi giorni (forse lo si puó percepire anche dal tono di alcuni miei post, non so). Conosco alcune delle ragioni. Una new entry é il caldo: ci siamo fatti convincere a non mettere subito il climatizzatore in casa, perché l'abitazione, essendo casaclima e avendo gli scambiatori d'aria, forse poteva non averne bisogno. L'idea era buona, ma non é proprio cosí: ora che é arrivato il caldo (e neppure ancora quello "vero") non dormo benissimo e le giornate alla scrivania iniziano a diventare faticose (ero abituato bene )

Inoltre: 14 km di camminata in montagna 10 giorni fa, corsa di 5 km venerdí scorso, 11 km di camminata in montagna sabato e altrettanti domenica. E dormo 5 ore e mezza a notte 

Inoltre so per esperienza che quando arriva luglio divento insofferente e sento il bisogno delle ferie. Boh, vediamo se si potranno fare...

EDIT: a proposito, a chiunque cerca una meta per una bella gita in montagna in Alto Adige: considerate il monte Seceda, sopra Ortisei. Semplicemente pazzesco. Non riuscivo a staccare gli occhi da quella montagna (per farvi capire, é https://www.velitlifeisoutdoor.com/event-info/lame-di-pietra-trekking-sulle-odle-in-val-gardena). Non so quante foto le ho fatto, me la sarei portata a casa 

3 hours fa, Manifredde dice:

forse lo si puó percepire anche dal tono di alcuni miei post, non so

No tranquillo, sei pacioccoso come sempre

Pensa che io che sto sotto la cappa delle paludi padane invidio voi che state in montagna... e tu mi dici che fa caldo anche là  

5 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:

 

No tranquillo, sei pacioccoso come sempre

Ah, la magia di internet! 

1 hour fa, Lyra Stark dice:

e tu mi dici che fa caldo anche là

Ah si, Bolzano sa essere decisamente calda in estate. Poi è piovuto di recente, è un pò umido (qualcuno mi dice che sono anche i muri -nuovi- che con il caldo rilasciano l'umidità) 

Allora dovete assolutamente venirvi a rinfrescare in quell'imbuto rovesciato che è il Piemonte!!!

Caro Diario, 

e' fatta. Ho firmato per l'appartamento e quindi entro una decina di giorni finalmente mi trasferisco nella casa seminuova (perchè diciamocelo, è sgarrupatissima, ma chissene). 

Questo porta ad una serie di impegni che devo assolutamente organizzare, primo fra tutti l'andare a comprare i piatti e i bicchieri, se non vogliamo mangiare nelle pentole e bere direttamente dalla canna del lavandino. E voglio andare a farlo, ma devo schiodare mio marito che è emozionato anche lui, ma che di queste cose è meno interessato. 

E' strano: da una parte ho il sacro timore che qualcosa vada storto, il lavoro precario ci lasci a piedi, eppure è un salto nel vuoto che io stessa non vedo l'ora di fare ed è strano per me, visto che generalmente prima di fare le cose ci penso e ripenso mille volte. Sarà che ormai è decisamente ora, anche e soprattutto per l'aria sempre più fredda e asfissiante che viviamo in casa.