'colloquio di lavoro' è 'lavoro' al 100%. Assicurati solo di avere un contatto telefonico diretto e verificabile (numero dell'ufficio HR non cellulare dell'intervistatore) e pronto a confermare la tua versione in qualunque momento ti dovesse servire, non solo nei 5 minuti prima dell'appuntamento. E non ti vergognare a chiederlo, il fatto che ti faccia queste domande dimostra all'azienda che a) sei una persona scrupolosa e b) non sei disperato per questo lavoro (magari il commento sull'abuso di potere con loro evitalo)
7 minutes fa, Neshira dice:(magari il commento sull'abuso di potere con loro evitalo)
Direi di sì
Terrò conto dei vostri utili consigli.
Caro diario,
leggendo un thread recente mi é tornato in mente un romanzo (una saga) letta un pó di tempo fa e di cui avevo scritto anche qui. Ho recuperato quei messaggi, e ho visto l'anno in cui li ho postati: 2012.
E allora ho considerato, forse per la prima volta, questa differenza sostanziale tra la nostra generazione e quelle che ci hanno preceduto: per loro, i ricordi erano il principale legame con il passato. Potenziati e rivissuti grazie alle "tracce" sopravvissute nel tempo, magari una lettera rimasta nel cassetto, qualche oggetto in cantina, una videocassetta di cui non ci si é mai sbarazzati.
Ma per noi, spesso é diverso: bastano pochi click per raggiungere una enorme quantitá di dati del nostro passato, da migliaia e migliaia di foto, alle migliaia di post scritti, passando per anni di email, a portata di ricerca, dai blog/social per chi li ha, i vari archivi digitali e in cloud, i backup.
Internet sa essere cosí impietosa e generosa allo stesso tempo
Caro diario,
perchè un essere umano splendido come Ezio Bosso è dovuto morire a nemmeno cinquant'anni?
Non riesco ad accettarlo. Era un'anima speciale, forse troppo bella per questo mondo. Ma era una luce nel buio per tutte le persone in difficoltà, sofferenti, senza speranza. Lo ascoltavi parlare, profondissimo ed entusiasta della vita che pure gli aveva fatto tanto male (per inciso, prima della malattia era un uomo bellissimo. Il che ha poca importanza, perchè era bellissimo anche dopo: bastava che sorridesse, e lo era, illuminato dalla bellezza che aveva dentro); sentivi le cose profondissime che diceva, vedevi il suo amore incondizionato per l'esistenza, la sua totale fiducia nella bellezza dell'essere al mondo, e ne venivi contagiato. L'ho amato, pur senza conoscerlo direttamente (salvo l'onore di un breve scambio di frasi avuto con lui grazie ad internet, un paio di anni fa, in cui era stato di una modestia e semplicità che mi avevano sciolto il cuore), e lo amerò sempre.
Che la terra ti sia lieve, Maestro. Perchè la vita certo non lo è stata. Perchè la vita è ingiusta e atroce, e fa strazio delle cose più belle e preziose che ha. Eppure, tu eri stato più forte. Dalle spaccature, dai tagli, dalle ferite erano spuntati nuovi germogli, più belli di prima.
Un combattente che sanguinava con il sorriso sulle labbra e l'amore per la vita dentro il cuore. Un cuore, un'anima, una profondità di pensiero immensi.
Addio, mio faro, mia consolazione e mio punto di riferimento. Mi hai aiutata tanto, pochi anni fa, a resistere in un periodo difficile per problemi di salute, in cui avevo ormai perso ogni speranza, fino a quando in rete ho trovato una tua intervista. La tua forza, il tuo sorriso, la tua gioia, la tua saggezza, la speranza che incarnavi e la felicità che trasmettevi, tanto più forte del dolore che avevi attraversato, erano state il mio aiuto, il mio conforto, la mia stella polare. Per molto tempo. Era stato allora, in quel periodo buio, che ti avevo scritto, e che, con la tua modestia e disponibilità, mi avevi risposto. Adesso che non ci sei più, che la vita ha distrutto la tua anima meravigliosa, mi sembra che tutto abbia perso senso.
Non credo nell'aldilà. Ma vorrei tanto che esistesse, per le persone come te.
EDIT - per farmi ancora del male... lui, un anno (o mesi, non so) prima del tumore al cervello e della malattia degenerativa. Bello, bello, bello. Che lo fosse dentro, lo sappiamo. Ma lo era anche fuori. E tantissimo. Un uomo bello da paura, con dentro una grandissima intelligenza -parlava a raffica, ed era una valanga di concetti- e un'anima ancora più speciale. Ma perchè la vita sembra divertirsi a devastare le cose più preziose che ha creato?
Caro Diario,
é passato un po' dall'ultima volta, ma non troppo stavolta. Così "poco" tempo che ancora attendiamo il-libro-che-fu-promosso.
La serie è finita da un annetto, ci ha mostrato quanto il cammino sia più importante della meta. Nel frattempo ho riletto tra l'estate scorsa e questa i primi libri e ora sto continuando, sempre fiducioso come sempre per l'uscita tanto attesa. Amo ASOIAF sempre, forse sempre più, non mi stanca mai e penso mai mi stancherà.
Sui legami nati su questi lidi abbiamo parlato l'ultima volta, ma nel frattempo è successa una cosa molto importante per noi la scorsa estate. Infatti in 4 (i legami più stretti nati grazie al forum o di conseguenza ad esso) abbiamo deciso che era giunto il tempo, che ci mancava un passo da fare, insieme ovviamente.
Non esserci stato a quella famosa Lucca mi ha sempre lasciato un senso di incompiutezza, ma al tempo non conoscevo GRRM. Quindi era giunto il tempo di rimediare...Belfast chiamava...
Così abbiamo conosciuto il nostro George di persona, lo abbiamo visto dal vivo, lo abbiamo sentito parlare in auditorium, ci ha fatto alcuni autografi, lo abbiamo immortalato in foto, ha parlato con noi, e infine...abbiamo fatto un viaggio in ascensore con lui!!
Potevamo scoppiare a piangere, potevamo rapirlo, potevamo bloccare l'ascensore stesso e restare lì bloccati ore obbligandolo a dirci TUTTO!! Ma abbiamo resistito e parlato educatamente per la sua gioia anziché il suo terrore
È stata un'esperienza bellissima, fatta con le persone con cui era perfetto condividerla.
Ormai è passato un po' di tempo, ma perché scrivo solo ora? Perché é da un po' che ho questa sensazione forte che ormai ci siamo, che i venti dell'inverno stanno soffiando più forte...per molti sarà vana speranza, ma io ci credo
Quindi la prossima volta che ci sentiremo Caro Diario, magari sarà finalmente la volta buona, con TWOW in mano, credici con me
Il 20/5/2020 at 10:53, Albert Stark dice:Quindi la prossima volta che ci sentiremo Caro Diario, magari sarà finalmente la volta buona, con TWOW in mano, credici con me
Ci credo, io ci credo! Forza George!
16 hours fa, NonnoOlenno dice:Ci credo, io ci credo! Forza George!
Ben fatto nonno!!
Illusi
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Ecco diciamo che pure quel "lavori in corso per The Winds of Winter" pubblicato in data 17 aprile (che era venerdì) forse non è di ottimo auspicio
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Caro diario,
scusate il francesismo ma la prossima volta mi farò i ca**i miei.
Caro diario,
oggi per disperazione, imprigionato nell'inattività e bramoso di fare qualcosa di utile nella giornata a parte cazzeggiare di fronte al PC/televisione, ho fatto il mio secondo disegno di AutoCAD settimanale. È un evento eccezionale perché di solito ne faccio solo uno, visto che il programma in sé mi è utile ma mi attrae piuttosto poco.
Ora mi do tempo ancora un mese, in attesa di sapere qualche informazione, e poi farò qualche chiamata.
Caro diario,
dopo (quanto? 2 mesi? di piú?) oggi sono per la prima volta tornato in ufficio. In questa fase, faremo ognuo 1 giorno alla settimana in ufficio, "prenotandoci" le giornate in modo che non ci sia piú di una persona in ogni ambiente.
Per il futuro si vedrá: mia moglie inizia nuovamente a lavorare a breve, e non si sa se otterrá l'home working. Per non sovraccaricare i nonni (visto che iniziative estive per tenere i bimbi sará difficile che ce ne siano) i miei capi hanno detto che non c'é problema, potró continuare a fare 3 o 4 giorni di home working a settimana (mi hanno anche offerto tutta la settimana, se necessario, ma non voglio abusare della disponibilitá).
Da quando il lock down é terminato, mi sento piú stanco, piú irrequieto e nervoso. Quello "stile di vita" era il mio. Non solo potevo adottarlo, ma "dovevo" farlo. Ora si ricomincia piano piano a tornare ai ritmi soliti, ed é una buona cosa, ma sento un pó di scombussolamento.
In compenso, ora che non sono piú "costretto" a stare in casa, ci sto anche meno volentieri, e sento una voglia matta (quasi il bisogno) di fare qualche bella escursione in montagna. Qua abbiamo le 3 cime di Lavaredo, che non ho mai visto, ma che devono essere uno spettacolo. Non riesco a convincere mia moglie a venirci, dovrei andarci da solo, ma é una pessima idea, in generale, fare 6 ore di camminata sulle dolomiti da solo.
Ci devo pensare.
EDIT:
e, caro diario, gli anni mi hanno cambiato. Ho passato l'ultima mezz'ora a cercare di capire se rispondere o meno ad un thread. Volevo farlo, ho scritto tre diverse risposte, ma prima di confermare qualcosa mi ha fermato: tutto sommato, non sono più il polemico adolescente di una volta. Avere ragione non mi interessa più (non più di tanto, in ogni caso), così come il gusto per la discussione. 20 anni fa avrei potuto andare avanti ad oltranza, ora non posso non domandarmi "ma a che pro?". Questo non mi renderà il più interessante o ultile membro di una comunità, ma mi sento libero. E' una cosa che ho notato negli ultimi anni, credo sia uno dei frutti di una maggiore semplicità e umiltà (sono ancora un idiota superbo e orgoglioso, ma lo sono meno di una volta ). La vedo come una cosa positiva.
Caro Diario,
Oggi ho sentito dopo molti mesi una mia cara amica. In realtà in quest'ultima settimana, a lockdown terminato, ho chiamato tutte le mie amiche del circolo Mars per sapere come stavano e come avevano vissuto in questi mesi. E devo dire che sono rimasta sorpresa dalla varietà: ognuna di loro l'ho sentita in maniera diversa.
La mia amica Sarda era stufa, propositiva per una ripartenza, provata soprattutto per quanto riguardava i problemi di salute della madre.
La mia amica Brianzola vive ancora quasi nel terrore, dovuto ovviamente alla vicinanza della zona rossa e a due mesi di chiudersi in casa con un bambino di tre anni.
La mia amica di Milano, depressa, per il lavoro, per il Lock per tutto.
Io una volta di più mi sono sentita una privilegiata: ho avuto la gran botta di c**o di essere assunta poche settimane prima della totale chiusura ed essendo io una postina, non ho mai avuto nessuna restrizione a muovermi, quindi la mia chiusura era solo nei week end. Insomma, una privilegiata fatta e finita.
Eppure non mi sento felice: sento un'oppressione addosso che dubito abbia solo a che fare con la pandemia, ma soprattutto con i problemi a casa. Ma anche la sensazione che boh, non si vada avanti in nessun modo, che ci sia una cappa sopra di noi che opprime tutto.
Pensavo di essere passata indenne, psicologicamente, al Covid, invece temo che una sorta di stress post traumatico me lo ritrovo anche io, senza voler sminuire chi ne soffre veramente. Vedremo come ne usciremo.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Pure io credo di stare accusando certi postumi. Mi ritrovo sconfortata constatando la dilagante maleducazione e soprattutto l'egoismo, il menefreghismo della maggior parte delle persone, la prevaricazione e la prepotenza, al supermercato come al lavoro come nei talk in televisione.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Al supermercato ? Addirittura