non sono passionali all'eccesso [...], non hanno particolari ossessioni, non hanno ambizioni, pulsioni vitali... nessun motivo per esistere [...] a parte starsene contenti e felici a Valinor o altrove
A dire il vero mi pare sia diverso: un paio di esempi, la nostalgia per Valinor, l'amore per la Terra di Mezzo, l'amore verso altre persone...
ok, non mi sembrano propositi svincolati da Arda. La nostalgia per Valinor è solo la lontananza dalla propria droga, l'amore per Arda è codificato nel loro stesso DNA, quanto all'amore per altre persone... li porta a comportarsi in maniera passionale, a compiere follie per amore?
Nel complesso gli elfi di Tolkien mi hanno sempre dato l'idea di perfetti vulcaniani, con scarse pulsioni, di blandi sentimeneti o comuqnue sotto controllo di una ferrea disciplina... Quello che mi fa supporre che non vivano esattamente bene come gli uomini. Gli eldar invidiano il dono degli uomini, dopotutto.
C'è un grande ostacolo, secondo me, all'immortalità: il nostro cervello ha un limite biologico. Il nostro corpo può stare discretamente anche a 70 o ad 80 anni, ma il nostro cervello rallenta, a meno di rari casi, si intorpidisce, non è in grado di elaborare nuove informazioni.
io invece credo che il problema sia contrario..
con tempo se uno mantiene una mente giovane ed elastica s trova "tradito" dal corpo..
un esempio lampante è mia nonna che a 82 anni fa commissioni per tutto il quartiere.. s fa tutte le settimane la pagina enigmistica, va all'università della terza età, a vedere le opere...
L'immortalità deve essere visto come un mezzo, non come un fine nè tantomeno come una condanna. Vivere fino a portare a termine ciò per cui si vive...
...e non sono solo parole mie...
m sembrano parole stranamente famigliari.. quasi le avessi pensate io... ne sai qualcosa te?
peace rhox
io????
no, spiacente, devi esserti confusa.....
li porta a comportarsi in maniera passionale, a compiere follie per amore?
Lúthien? Arwen?
Gli eldar invidiano il dono degli uomini, dopotutto
Alcuni sí, altri no; dipende anche da quanto ha vissuto l'Elfo
Lúthien? Arwen?
entrambe mezzelfe, la prima mezza maia, la seconda mezza umana...
e comunque, rarità, non trovi?
Alcuni sí, altri no; dipende anche da quanto ha vissuto l'Elfo
e con questo mi dai ragione, quindi!
io????
no, spiacente, devi esserti confusa.....
forse.. forse ho scritto qualcosa a un mio altro amichetto(vediamo.. c'ho la scelta.. chi preferisci???)
peace rhox
l'immortalità non è una prerogativa dell'uomo... e non credo che lo sarà mai
entrambe mezzelfe, la prima mezza maia, la seconda mezza umana
Su Lúthien è un po' un casino Comunque, Thingol con Melian: lui era Elfo puro; Celeborn e Galadriel
rarità, non trovi?
Sí e no: potrebbe essere, ma, anche dovuto allo stile de Il Silmarillion, non è che abbiamo molti casi per vedere quando forte fosse; ma in molte di esse è un sentimento molto forte. Se guardiamo ai casi noti...
con questo mi dai ragione
Che alcuni Elfi arrivano a invidiare il Dono degli Umani? Sí
Questa discussione mi ha fatto venire in mente - oltre al 'dono' di Iluvatar agli uomini - un bellissimo dialogo presente nel romanzo "la mano sinistra delle tenebre" di U. Le Guin:
Cosa è sicuro, inevitabile, prevedibile...la sola cosa certa che sappiamo sul nostro futuro?
- Che dobbiamo morire.
Esatto. In realtà c'è un'unica domanda alla quale possiamo rispondere e già ne conosciamo la risposta...la sola cosa che rende la vita possibile è la permanente ed intollerabile certezza: non sapere che cosa verrà dopo.
E' un dialogo che mi è rimasto impresso (dovrebbe essere una citazione quasi letterale), che credo profondamente vero. L'immortalità ne sminuirebbe di molto il significato ed anche se sono convinto che i progressi della scienza conferiranno all'uomo una vita sempre più lunga, non penso che questa sia una cosa molto saggia.
Ciao, ciao
C'è un grande ostacolo, secondo me, all'immortalità: il nostro cervello ha un limite biologico. Il nostro corpo può stare discretamente anche a 70 o ad 80 anni, ma il nostro cervello rallenta, a meno di rari casi, si intorpidisce, non è in grado di elaborare nuove informazioni.
io invece credo che il problema sia contrario..
con tempo se uno mantiene una mente giovane ed elastica s trova "tradito" dal corpo..
un esempio lampante è mia nonna che a 82 anni fa commissioni per tutto il quartiere.. s fa tutte le settimane la pagina enigmistica, va all'università della terza età, a vedere le opere...
Ma quante ce ne sono come tua nonna, rhox? Voglio dire, anche una delle mie nonne è così, ma è davvero una rarità! E di vecchietti na vedo tanti, sai.
Secondo me si riuscirà a raggiungere,purtroppo, qualcosa di simile.
Un qualcosa tipo "pezzi di ricambio"...
Ma priverebbe parecchio piacere alla vita stessa.
Ma quante ce ne sono come tua nonna, rhox? Voglio dire, anche una delle mie nonne è così, ma è davvero una rarità! E di vecchietti na vedo tanti, sai.
Mia nonna ha 87 anni e fino all'anno scorso faceva volontariato in Pubblica Assistenza come centralinista, ora è stata forzatamente congedata e ci aiuta in casa come dog&cat sitter e viaggia che è uno spettacolo!!!
"la mano sinistra delle tenebre" di U. Le Guin:Cosa è sicuro, inevitabile, prevedibile...la sola cosa certa che sappiamo sul nostro futuro?
- Che dobbiamo morire.
Esatto. In realtà c'è un'unica domanda alla quale possiamo rispondere e già ne conosciamo la risposta...la sola cosa che rende la vita possibile è la permanente ed intollerabile certezza: non sapere che cosa verrà dopo.
Nella vita c'è una sola certezza: non ne uscirai vivo.
O, per dirla in altri termini, la vita è una malattia mortale
quante ce ne sono come tua nonna, rhox? Voglio dire, anche una delle mie nonne è così, ma è davvero una rarità! E di vecchietti na vedo tanti, sai
Ma è "colpa" del cervello, o loro? Per fare un esempio, conosco anziani che non sanno fare i conti piú facili, senza calcolatrice... quello già non è tenere il cervello allenato, almeno in quel campo.
in un racconto di Lovecraft, un personaggio controverso ma intrgante sostiene che una mente forte e allenata può sfidare la morte stessa, date le corrette coordinate per il corpo: nello stesso racconto, infatti, il vecchio pazzo sopravvive da chissà quanto tempo in una stanza gelida, il suo corpo morto da tempo, sostenuto dalla sola volontà ferrea.
Ora, irrealtà e funzioni narrative a parte, mi sembra che questo raconto rifletta bene una certa posizione che è anche della scienza, no? Una mente agile e abituata alla logica e alla disciplina si arrende meno facilmente ai danni della vecchiaia. Peraltro inevitabili.
Proprio per questo credo che la vecchiaia sia da vedere come una malattia, non uno stadio della vita. Una malattia che potremo sconfiggere, con il tempo, spero.
io sinceramente conosco un sacco d persone in gamba e posso garantire che la loro maggior lamentela è che il corpo nn gli consente + d fare quel che vorrebbero..
e credo che oltre a tenere la mente allenata conta tantissimo l'ambiente in cui s vive.. se è tranquillo, sereno nn c sono grosse turbe e s può invecchiare in pace.. un minimo d attenzioni da parte della famiglia senza cadere in vittimismi è importante..
certo che se i figli s limitano a chiudere in un ospizio i genitori, o ad affidarli a qualcuno d dubbia esperienza.. nn s può pretendere che la mente s mantenga in forma!!!
peace rhox
Cosa è sicuro, inevitabile, prevedibile...la sola cosa certa che sappiamo sul nostro futuro?- Che dobbiamo morire.
Esatto. In realtà c'è un'unica domanda alla quale possiamo rispondere e già ne conosciamo la risposta...la sola cosa che rende la vita possibile è la permanente ed intollerabile certezza: non sapere che cosa verrà dopo.
secondo me l'unica certezza è che non ci sono certezze ma probabilità di certezze quindi anche il fatto che non ci siano certezze non è una certezza (noioso di un Godel XD)