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Spagna:Sì ai matrimoni gay
S di Ser Garlan Tyrell
creato il 21 aprile 2005

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
il vostro parere a riguardo... 117 votanti
il vostro parere a riguardo...
Sì al matrimonio gay - sì all'adozione per le coppie gay
21.4% (25 voti)
Sì al matrimonio gay - no all'adozione per le coppie gay
42.7% (50 voti)
No al matrimonio gay - no all'adozione per le coppie gay
33.3% (39 voti)
Le votazioni sono chiuse
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Morgil
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Morgil
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Inviato il 22 aprile 2005 15:04

ma allora se non vive sotto la nostra morale perchè deve per forza calpestare quello in cui altri credono?


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Morrighan
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Morrighan
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Inviato il 22 aprile 2005 15:09

Scusate, ma leggendo alcuni post ho l'impressione che ci sia un po' di confusione "terminologica" sulla parola "matrimonio"....

 

Credo che nessuno, in nessun momento della storia abbia mai parlato di matrimonio fra omosessuali intendendo con questo un matrimonio _religioso_

 

Mi sembra ovvio che la religione non possa accettare un matrimonio omosessuale. Mi sembra ovvio che un cattolico praticante omosessuale DEBBA scegliere l'assoluta castità.

 

Quello di cui si sta discutendo è il matrimonio civile.... in Spagna è stato legalizzato il matrimonio civile fra omosessuali. Nessun prete DEVE sposare due uomini o due donne...

 

Lo stato però, come ha detto giustamente qualcuno, è laico e deve tutelare anche le persone che non siano credenti. Se una persona è omosessuale e non credente e vuole ufficializzare la sua unione con una persona dello stesso sesso, lo stato non ha nessun motivo per impedirglielo...

 

E ufficializzare non vuol dire, per lo stato, andare in comune e gridare al mondo "Ci amiamo tanto"... vuol dire avere una regolamentazione del rapporto, vuol dire poter avere accesso ai mutui agevolati per le famiglie che comprano casa, vuol dire poter prendere l'aspettativa dal lavoro se il tuo coniuge si ammala.

 

Perchè le persone devono sentirsi minacciate da una cosa del genere?

 

'ao, Mor


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Nimièl
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Nimièl
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Inviato il 22 aprile 2005 15:18
Ma ve lo volete ficcare in testa che in Italia ci sono milioni di persone atee, agnostiche o di altri religioni, che di quel che dice il Papa, i Vescovi, la Bibbia i Vangeli e compagnia cantando, con tutto il rispetto possibile, ma altamente se ne fregano?

E infatti io non sono per la caccia alle streghe. Loro sono liberi di fare quel che vogliono, e che lo facciano.

Solo, se qualcuno chiede il mio parere, io dico no/no.

Che non vuol dire nulla per chi tanto se ne andrà in Spagna per sposarsi o che già convive o che sogna di adottare un bambino. Io semplicemente non la trovo una cosa giusta. Punto.

Non vedo perchè devo sentirmi una retrograda perchè la penso diversamente da tanti altri.

Anzi, i "liberisti" al giorno d'oggi vanno verso la maggioranza.

Lasciatemi avere una coscienza.

 

L'imposizione delle religioni è un errore umano. Come lo sono le guerre "sante", l'inquisizione, le persecuzioni, le crociate.

Che io sappia, nella Bibbia non viene _mai_ detto di imporre un credo.

Io posso non accettare l'omosessualità ma non impongo agli omosessuali la mia visione delle cose, nè pretendo a tutti i costi che sia così.

 

Non date la colpa a Dio del male che crea l'uomo, ve ne prego.

 

E' l'uomo che è marcio dentro.


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Morrighan
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Inviato il 22 aprile 2005 15:23
E infatti io non sono per la caccia alle streghe. Loro sono liberi di fare quel che vogliono, e che lo facciano.

Solo, se qualcuno chiede il mio parere, io dico no/no.

 

"no/no" nel senso che tu non lo faresti o nel senso che se ci fosse un ipotetico referendum voteresti no/no?

 

perchè se il è giusto il secondo caso, in effetti, per te, loro NON sono liberi di fare quello che vogliono :lol:

 

'ao, Mor


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Mornon
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Inviato il 22 aprile 2005 15:36
se non vive sotto la nostra morale perchè deve per forza calpestare quello in cui altri credono?

 

Di per sé, piú che la morale, a quanto ho capito lui si dice convinto del futuro crollo delle religioni e del fatto che la chiesa sia un'istituzione vecchia; in quanto alla morale, sempre a quanto ho capito lui non ha nulla in contrario al fatto che un cattolico la possa pensare in certi modi, è contrario al fatto che un cattolico voglia farla pensare in quel modo agli altri, voglia imporre la sua morale anche a chi non crede.

Comunque, forse si è stufato di vedere fedeli che cercano di imporgli la loro morale come se fosse la Verità Assoluta...

 

 

"no/no" nel senso che tu non lo faresti o nel senso che se ci fosse un ipotetico referendum voteresti no/no?

perchè se il è giusto il secondo caso, in effetti, per te, loro NON sono liberi di fare quello che vogliono

 

E, sempre in effetti, farebbe un piccolo tentativo di imporgli la sua morale, anche visto che sarebbe un voto che non andrebbe a toccare lei, ma altre persone :lol:


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Lewyn Martell
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Lewyn Martell
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Inviato il 22 aprile 2005 15:58

vedo che ho scatenato proprio un flame....

Sul fatto che l'omosessualità sia una malattia, questa è una mia opinione che potete benissimo non condividere e disprezzare, non lo dico certamente per ottusità o ignoranza però. Non è che se non danneggia nessuno allora non può essere considerata una malattia, mica ho detto che è infettiva...forse l'appendicite e la miopia non lo sono?

 

Il matrimonio è ed è sempre stato un rito di unione tra un uomo e una donna, ha sempre avuto una sua sacralità (è per questo che si fanno i regali); il matrimonio omosessuale inrange la sacralità di questo rito.

 

Sull'adozione ammetto di essermi espresso in maniera irrispettosa e irridente. Intendevo solo dire, come è stato detto da molti, che la crescita di un bambino in una famiglia con genitori omosessuali è impensabile: non dico che genitori gay non possano insegnare molti dei valori a dei bambini, ma altrettanti valori, tra cui il rapporto con l'altro sesso si possono trasmettere solo dimostrandoli in prima persona; il bambino si sentirebbe diverso anche rapportandosi con la realtà esterna, vedendo i compagni e gli amici che hanno un papà e una mamma.


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Nimièl
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Inviato il 22 aprile 2005 16:08
"no/no" nel senso che tu non lo faresti o nel senso che se ci fosse un ipotetico referendum voteresti no/no?

 

perchè se il è giusto il secondo caso, in effetti, per te, loro NON sono liberi di fare quello che vogliono :lol:

Se mi viene chiesto di esprimere il mio parere, dico no.

Allo stesso modo che se venisse fatto un referendum per eliminare la libertà di religione e gli altri votassero sì, e la cosa ovviamente riguarderebbe me.

Questo non vieta agli omosessuali di convivere a prescindere dal matrimonio (e da quel che penso io), così come io continuerei a credere in Dio se gli altri mi imponessero il contrario.

 

Io non sono cattolica, la mia è una fede cristiana diversa da quella che segue la maggioranza italiana. So cosa vuol dire essere "diversi" (nel senso di credere in qualcosa che non è quella in cui credono tutti gli altri).


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MezzoUomo
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Inviato il 22 aprile 2005 16:13

E infatti io non sono per la caccia alle streghe. Loro sono liberi di fare quel che vogliono, e che lo facciano.

Solo, se qualcuno chiede il mio parere, io dico no/no.

Che non vuol dire nulla per chi tanto se ne andrà in Spagna per sposarsi o che già convive o che sogna di adottare un bambino. Io semplicemente non la trovo una cosa giusta. Punto.

Non vedo perchè devo sentirmi una retrograda perchè la penso diversamente da tanti altri.

Anzi, i "liberisti" al giorno d'oggi vanno verso la maggioranza.

Lasciatemi avere una coscienza.

 

L'imposizione delle religioni è un errore umano. Come lo sono le guerre "sante", l'inquisizione, le persecuzioni, le crociate.

Che io sappia, nella Bibbia non viene _mai_ detto di imporre un credo.

Io posso non accettare l'omosessualità ma non impongo agli omosessuali la mia visione delle cose, nè pretendo a tutti i costi che sia così.

 

Non date la colpa a Dio del male che crea l'uomo, ve ne prego.

 

E' l'uomo che è marcio dentro.

Nimiel, guarda il problema è semplicissimo.

 

va benissimo che tu non trovi il matrimonio tra gay "giusto".

 

Sei pienamente libera di manifestare la tua opinione, se dovessi mai avere un figlio, un amico, un parente, omosessuale sarai liberissima di odiarlo, disprezzarlo, rifiutarlo.

 

Ma non vedo perchè devi limitare la libertà del prossimo a far un qualcosa, contrarre matrimonio, che in alcun modo limita la tua libertà. Questa è ingerenza nella sfera personale altrui e in uno Stato civile non dovrebbe essere consentita.

 

Ripeto, ma a voi, se due gay si sposano, ma che ve frega?


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 22 aprile 2005 16:17
Ma per il matrimonio (ovviamente civile, ma questo non è in discussione in nessuna parte del mondo), ma a voi, che ve frega?

 

Nella società mi faccio portatore dei principi in cui credo,come penso faccia ognuno di noi.Io credo nel valore della famiglia,fondata sul matrimonio tradue persone di sesso opposto:questa definizione non può che cozzare contro l'idea dell'unione tra due ESSERI UMANI dello stesso sesso.Dal mio punto di vista equiparare il matrimonio tra omosessuali a quello tra eterosessuali significherebbe svuotare le relazioni famigliari,ridurle a semplici rapporti socio-sessuali,e troncare definitivamente le relazioni "famiglia-stabilità sociale","famiglia-unità" e "famiglia-ricambio generazionale"che hanno retto gli equilibri della comunità sino ad oggi.Equiparare giuridicamente e fiscalmente due status notevolmente differenti tra loro (famiglia uomo-donna-figli e unione-uomo-uomo-nulla) mi sembra poi iniquo.

 

 

Inoltre ho sempre ritenuto l'uomo profondamente differente dagli altri esseri,vuoi per l'uso della ragione sull'istinto animale,vuoi per altro :è una mia concezione e visione dell'essere,opinabilissima e contestabilissima.Ritenendo io l'essere umano qualcosa di diverso dagli animali,ben poco mi curo del fatto che in natura possano esistere fenomeni di omosessualità (tra l'altro improduttivi,pertanto finalizzati al semplice appagamento sensuale piuttosto che al prosecuo della specie).La natura dell'uomo per me non è comune a quella del regno animale.E' questa,ripeto,una mia visione,un qualcosa in cui io credo:non mi aspetto condivisioni,quantomeno tolleranza,la stessa che ho io verso chi la pensa in modo diverso dal mio.


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Nimièl
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Nimièl
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Inviato il 22 aprile 2005 16:22

Scusa Mezzuomo, io non credo di essere una persona che vive per limitare gli altri.

Ma se fanno un referendum tu che fai, non vai a votare perchè altrimenti limiti qualcun altro?

Al prox referendum che farai? Andrai a votare a favore dell'inseminazione artificiale o contro?

Se voterai a favore penalizzerai chi vuole che ci siano determinate regole, se voterai contro offenderai sicuramente chi non vuole andare in Svizzera per farsi impiantare il seme congelato del marito morto ma farlo comodamente in Italia.

Scusate, dico cose a caso, non partite in quarta a commentare per come e per quando funziona il referendum che sta per arrivare, era solo un esempio, non è la cosa importante.

Il punto è: quando ti chiedono di esprimerti devi per forza prendere una posizione. E per forza di cose favorirai qualcuno e penalizzerai altri.

O è più giusto astenersi?

Io non credo che sia giusto che io non debba esprimere il mio parere per non penalizzare loro, mentre voi invece potete farlo e favorire la diffusione di valori che a mio parere non sono corretti.

Dove sta la giustizia in questo caso?


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MezzoUomo
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MezzoUomo
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Inviato il 22 aprile 2005 16:37

Niente da fare, quando discuto con chi crede arrivo sempre al punto in cui sbatto contro il muro dell'insondabile.

 

Dipenderà dalla povertà delle mie argomentazioni. Comunque gli scambi di opinione, specie quando sono educati come in questo caso, non sono mai inutili.

 

Ciao! :lol:


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Nimièl
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Inviato il 22 aprile 2005 16:42

Grazie.

Davvero. Grazie per aver detto cose carine in chiusura di un dibattito a due che mi stava spaventando. Non sono brava a difendere le mie idee, ero prossima al pianto...

Un bacio, Mezzuomo.


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Fanya Brin
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Fanya Brin
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Inviato il 22 aprile 2005 18:00

No al matrimonio gay - no all'adozione per le coppie gay

 

Difficile rispondere quando la conversazione è già così avanti...ho letto molte cose a cui sono contraria altre che appoggio. Ovviamente non sto qui a quotare frase per frase, cercherò di fare un discorso generale e il più esauriente possibile sulle mie idee.

 

Si diceva di non voler essere razzisti ecc...ritengo che sia inevitabile la discriminazione, non in senso necessariamente negativo, dato che non siamo tutti uguali e il fatto stesso di star qui a discutere (io compresa) se delle persone possano avere dei diritti o meno, è DISCRIMINAZIONE perchè implicitamente le si ritengono diverse dalle altre.

 

Come premessa al resto dico che nulla, non oggetto animale o uomo, può esistere al di fuori del contesto in cui si trova (qsto esperimento psicologico scientifico ne è la prova: http://www.prisonexp.org/italian/indexi.htm ), di conseguenza non si possono creare nulla al di fuori di esso, lo si deve tenere costantemente presente. Non son d'accordo sul matrimonio fra omosessuali per il fatto che non ritengo una coppia gay/lesbica come una famiglia, come non reputo che sia una famiglia (nonostante lo stato la consideri tale) quella con un solo genitore in seguito a divorzio. La vera famiglia, per me, è costituita da padre (genere maschile), madre (genere femminile) e figli. Il matrimonio (ripeto le idee di una precedente discussione) è sancire davanti a Dio il mio amore per l'uomo che amo, con lo scopo di creare una famiglia, per questo non vedo che scopo posso avere il matrimonio fra coppie omosessuali. Se mi parlate di diritti legali se non sbaglio (in questo non sono molto ferrata, ma abbastanza informata) quelli ci sono già, come han molte coppie conviventi.

 

Sono completamente contro all'adozione, proprio non la prendo nemmeno in considerazione una cosa del genere. Per natura, anche se è un motivo opinabile, dato che non tutto ciò che è naturale è salutare o giusto, per motivi psicologici e sociali. In quanto PSICOLOGA voglio togliere una volta per tutte la tendenza a generalizzare: ci son molte correnti psicologiche, una marea di teorie che si integrano, si scontrano o si complementano, molte costruite da anni, altre in via di sviluppo, altre ancora ferrate su dimostrazioni scientifiche, epistemologiche, statistiche ecc...quindi intanto se vi interessa vedete queste due posizioni psicologiche totalmente differenti http://digilander.libero.it/falcemar/varie/omo/teorie.htm .

Se si considera il bambino potrebbe (nota il condizionale) avere delle conseguenze psicolgiche di confusione in termini di identificazione e differenziazione della propria identità sessuale causata dalla mancanza di conforto, non necessariamente psicologiche (dato che in coppie omosessuali le differenze psicologiche ci possono benissimo essere) ma soprattutto confusione sulla base di confronti biologici, dato che il bambino riscontra la diversità dei sessi sulla base degli attributi genitali...il bambino potrebbe arrivare a fare un ragionamento del genere: mia mamma ha il pene, mio padre ha il pene, io ho il pene...allora io cosa sono? (ovviamente sto semplicizzando e banalizzando per rendere la cosa più chiara). L'altro aspetto da considerare, dicevo, è quello SOCIALE, il bambino sarebbe vittima di una forte discriminazione da parte di altri bambini, genitori, istituzioni e religioni...della serie: avrebbe il mondo contro.

 

Per quanto riguarda la mia fede:

non impone

Art 160 del catechismo: Perché la risposta di fede sia umana, « è elemento fondamentale [...] che gli uomini devono volontariamente rispondere a Dio credendo; che perciò nessuno può essere costretto ad abbracciare la fede contro la sua volontà. Infatti l'atto di fede è volontario per sua stessa natura».

 

 

Credo di avervi annoiato abbastanza :lol:

P.s.

definizione di pregiudizio: processo che porta ad attribuire a una persona sconosciuta i tratti e le caratteristiche ritenuta tiiche del suo gruppo di appartenenza.

 

:lol:



Lord Beric
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Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 22 aprile 2005 18:13

Chiedo scusa, non è per scatenare dei flame, ma solo per mia curiosità...

 

Coloro che vedono nella famiglia l'unico mezzo possibile per la corretta crescita di un bambino, come si pongono nei confronti di quelle persone che hanno magari perso un genitore in tenera età? Devono crescere peggio degli altri perché non hanno più un nucelo familiare completo??? Senza valori? Senza capire la sessualità?

E come si faceva ai tempi delle società preistoriche, quando non esisteva neppure il concetto di famiglia? Mancavano forse dei punti di riferimento ai teneri pargoletti di Cro-Magnon?

 

Che poi i punti di riferimento offerti da una coppia omosessuale non possano essere giusti, è un problema che io stesso ho solevato nel mio post precedente, ma credere che la famiglia madre+padre+figli sia il modo giusto per eccellenza per l'educazione e la crescita delle generazione mi pare esagerato... Non siamo in grado di negarlo, ma non siamo nemmeno in grado di dimostrarlo, no?

 

Poi, sul discorso del tipo di matrimonio, sono d'accordissimo con chi si oppone al matrimonio religioso!


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Howland Reed
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Howland Reed
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H

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Inviato il 22 aprile 2005 18:35

favorevole al matrimonio civile, contrario all'adozione.


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