Certo si tratta solo di uno dei tanti argomenti di cui si puo discutere a riguardo e forse quello ke rispetto ad aborto,metodi anticoncezionali,masturbazione,clonazione,chi più ne ha più ne metta, crea più spaccature.
volevo citare quel pirla di Garlan per fare un'altra domanda ke mi è sovvenuta purtroppo in ritardo...
Secondo voi se si dibattesse anke su questi argomenti ci sarebbe una spaccatura tanto evidente?
Sarò razzista ma aborro totalmente certe cose... già non è che sia così favorevole al matrimonio in generale, figuriamoci poi tra gay... per non parlare delle adozioni, ma che siamo matti?Sei un grande!
Dal che si deduce cosa ho votato...
Anche gli altri che hanno votato no sono dei grandi!
A volte questo forum mi rincuora e mi fa pensare che certi valori non sono del tutto morti e persi al mondo.
Quanto ti quoto!!!
A dire il vero proprio non mi aspettavo tanti no. Ne sono rimasta stupefatta...
Ovviamente, anche io sono per il no/no. Sono cristiana, non potrebbe essere diversamente.
E pazienza per tutti i bigotto, razzista, ignorante, essere del medioevo ecc.
Se bastassero gli insulti a farmi cambiare idea dovrei solo vergognarmi della mia totale mancanza di fede.
bah per me se vogliono proprio sposarsi sono cavoli loro,ci sono anche coppie sposate che non hanno figli, ma quoto tutti quelli che hanno detto che due persone dello stesso sesso non potranno mai fare una famiglia e che il povero bambino in questione ne rimarrebbe traumatizzato.
l'adozione non esiste proprio,nel modo più assoluto.
andate in giro a chiedere a un po' di bambini se gli piacerebbe avere due papà invece della mamma, o due mamme invece del papà
Sì alle unioni gay, non ci vedo veramente nulla di male. Credo sia giusto dare alle coppie omosessuali gli stessi diritti di quelle etero, sinceramente non vedo la differenza. E' vero, non possono procreare, ma non è un obbligo nella vita, mi pare... non danneggia nessuno.
Sulle adozioni io propenderei per il "sì, ma non ora". Da un lato, penso che un bambino adottato da due genitori si trovi comunque meglio che in un orfanotrofio, indipendentemente dal sesso dei genitori, ma questa ovviamente è solo un'opinione mia.
Dall'altro lato però penso che sia ancora troppo presto per le adozioni. I bambini secondo me soffrirebbero per gli eventuali insulti e le discriminazioni.
Quindi sì/no
Non mi pare giusto impedire che una coppia gay venga riconosciuta a livello giuridico (quindi sì al matrimonio civile). No all'adozione, se vogliono dei figli che li facciano loro.
Innanzitutto, una questione "formale": unione, ma matrimonio? Per mere questioni etimologiche, non so quanto questo termine possa considerarsi valido in un simile contesto...
In secondo luogo, una cosa sul mondo della natura: non è vero che non ci sono comportamenti omosessuali, anzi mi pare che persino i priminati - gorilla e simili - abbiano rapporti di questo tipo.
Sul matrimonio, quello religioso penso sarebbe meglio evitare, se non altro per questioni di rispetto e di coerenza verso un rito che è nato per - e a tuttoggi ha - tutt'altro scopo; anche se lí dipende dalla chiesa, ma nell'accettarli penso verrebbe meno al suo stesso culto.
Sull'adozione teoricamente no, per motivi già detti.
Sull'unione civile teoricamente sí, posto che le premesse di tale ufficio lo permettano.
Al momento non ho ancora votato, mi riservo di seguire la discussione, prima
con questo 3d hai fatto una delle seguenti cose a scelta:- dato modo ai Barrieristi di fare sfoggio di maturità e spirito dialogico
- dimostrato le tue teorie di combattimento sulla scazzottata libera
Buona la prima, dai
sarebbe più opportuno una soluzione tipo PACS francesi
Ossia?
Su alcune delle cose che sono scritte, sono molto tentato di rispondere, ma poi mi sembrerebbe di andare a caccia di cuccioli di foca con un rampone
Evviva la caccia, allora
in natura c sono coppie omosessuali e nessun altro animale viene turbato.. siamo solo noi che abbiamo creato degli schemi e nn soportiamo che possano essere infranti
Si potrebbe obiettare che le coppie omosessuali di altri animali, se non hanno rapporti con l'altro sesso, non hanno figli
per quel che m riguarda due persone che s amano devono avere piena libertà d fare quello che vogliono.. ovviamente senza infastidire gli altri
E qui si potrebbe obiettare che l'adozione potrebbe essere un fastidio per il bambino (vedi interventi passati); prima di dire di sí (come prima di dire di no), forse servirebbe un po' piú di approfondimento.
Veramente è una questione un po' differente. Il sesso non è necessariamente legato alla procreazione e quindi è assolutamente NORMALE che un rapporto tra due persone possa non generare una prole. Succede a migliaia di coppie etero che DECIDONO di non avere figli. Anche in quel caso è aberrante?!
Aberrante no, ma è naturalmente normale? Non so quanti altri animali decidano di non avere figli, penso che il discorso fosse anche sotto questo aspetto.
sono fermamente convinta che l'orientamento sessuale sia una cosa innata, perciò un bambino allevato all'interno di una coppia omosessuale non "erediterebbe" i loro orientamenti
Però ci sono discorsi di influenza che non penso siano da ignorare. Postmettendo che, ovviamente, la società odierna ci influenza nell'altro senso.
quoto tutti quelli che hanno detto che due persone dello stesso sesso non potranno mai fare una famiglia e che il povero bambino in questione ne rimarrebbe traumatizzato.
Dunque... Io ho votato sì/no, ma vorrei fare una precisazione...
Esistono modelli di società in cui i genitori naturali del bambino NON si prendono cura della sua crescita e della sua educazione, compiti che spettano invece alla tribù o agli anziani del villaggio o chissà che altro...
Il fatto che la famiglia sia l'unica entità atta a prendersi cura di un bambino, è un concetto che credo si sia sviluppato in seguito, ma non mi sembra sia mai stato dimostrato, dal momento che società come quelle che ho elencato esistono ancora.
Quindi, appurato che la famiglia nel senso classico del termine non è l'unico ente in grado di allevare un bambino, perché non lo dovrebbe essere anche una coppia omosessuale?
Io ho votato no, perché credo che nella società attuale gli stimoli esterni, come li ha chiamati Ale, le cosiddette discriminazioni, traumatizzerebbero il bambino. Se la famiglia non è in via teorica l'unico strumento di crescita ed educazione lo è di fatto, quindi...
Vorrei però sollevare un problema, proprio sulla psicologia di un bambino allevato da coppie gay, che non trova risposta nell'esempio da me fatto in precedenza e che alimenta ulteriormente il mio scetticismo...
L'emulazione dei genitori.
Come affronterebbe il complesso edipico un bambino in questa situazione? Quale modello di educazione sessuale avrebbe? E, se Ale mi permette una domanda, crescere con il concetto "gay è buono e bello", oltre che condizionare sessualmente il bambino, che significato avrebbe nella politica di utilità e di sopravvivenza della razza che altrove consideravi l'unica costante di ogni essere vivente, e quindi come scopo da perseguire?
Io credo che, visto che ormai la legge (almeno in Italia, non so in Spagna) tutela la convivenza quasi al pari del matrimonio, con comunione dei bene ed, in alcuni casi, anche il passaggio degli alimenti, non vedo proprio la ragione per cui una coppia gay debba sposarsi... E comunque, persino nelle civiltà che tolleravano, o addirittura incoraggiavano atteggiamenti omosessuali (come nell'antica Grecia, in cui era considerato un segno di distinzione), non è mai stato permesso il matrimonio fra 2 persone dello stesso sesso.
Per quanto riguarda l'adozione, non sono assolutamente d'accordo: una mente ancora da plasmare ha bisogno di avere in famiglia esponenti di entrambi i sessi, in modo da poter imparare a conoscerli ed a capirne le differenze fin da subito.
Vorrei chiedere una cosa a tutti i cattolici del forum che hanno votato no/no.
Posso capire il no all'adozione, su cui anche tantissimi laici hanno molti dubbi, perchè coinvolgerebbe anche una terza persona, il bambino, che occorre assolutamente tutelare.
Ma per il matrimonio (ovviamente civile, ma questo non è in discussione in nessuna parte del mondo), ma a voi, che ve frega?
A che titolo volete interferire con la scelta libera di vita di due persone, che chiedono semplice tutela di uno status?
Se uno è cattolico, e gay, seguirà gli insegnamenti di S. Romana Chiesa e non si sposerà, se è gay e non cattolico, sarà pure libero di far quel piffero che vuole, senza che gente senza alcun diritto ne limiti la libertà.
Dovrebbero essere concetti ovvi, invece vedo che no, le persone religiose (mica solo i cattolici, sia chiaro, ebrei e musulmani sono pure peggio) devono imporre la loro visione etico/morale delle cose all'intero pianeta, o quantomeno nazione (in pieno stile Unione Sovietica, tanto per tirar fuori il discorso).
Ma ve lo volete ficcare in testa che in Italia ci sono milioni di persone atee, agnostiche o di altri religioni, che di quel che dice il Papa, i Vescovi, la Bibbia i Vangeli e compagnia cantando, con tutto il rispetto possibile, ma altamente se ne fregano?
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Io credo che, visto che ormai la legge (almeno in Italia, non so in Spagna) tutela la convivenza quasi al pari del matrimonio, con comunione dei bene ed, in alcuni casi, anche il passaggio degli alimenti, non vedo proprio la ragione per cui una coppia gay debba sposarsi
Scusa ma sei male informato.
Non è assolutamente così.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Se dico questo, è perchè l'ho visto con degli amici dei miei genitori: convivevano, si sono lasciati, e la cosa è finita in tribunale...
Forse ci saranno stati particolari cavilli giuridici di cui ignoro assolutamente l'esistenza, e sicuramente tu sarai più competente di me, ma ho solo parlato per quello che ho visto.
Vorrei però sollevare un problema, proprio sulla psicologia di un bambino allevato da coppie gay, che non trova risposta nell'esempio da me fatto in precedenza e che alimenta ulteriormente il mio scetticismo...L'emulazione dei genitori.
Come affronterebbe il complesso edipico un bambino in questa situazione? Quale modello di educazione sessuale avrebbe? E, se Ale mi permette una domanda, crescere con il concetto "gay è buono e bello", oltre che condizionare sessualmente il bambino, che significato avrebbe nella politica di utilità e di sopravvivenza della razza che altrove consideravi l'unica costante di ogni essere vivente, e quindi come scopo da perseguire?
quoto quello che è il nodo essenziale della questione.
Naturalmente qui sono in ballo due livelli, quello del condizionamento psicologico (innegabile, anche se fatto nell maniera più asettica e corretta possibile) e quello del richiamo dell'istinto naturale, che innegabilmente esiste. Quale prevarrebbe?
Non sono certo che un'intera generazione di bambini cresciuti da gay diverrebbe gay (anche se è molto, molto probabile, che molti di loro inizino la loro esperienza sessuale a partire da elementi del loro stesso sesso), ma è un rischio che è possibile correre? Certo, non lo è all'attuale tasso di proliferazione del pianeta.
In molta ottima fantascienza (saprete che la fantascienza di alto livello non è altro che costruzione di modelli sociologici e sociali, quindi un'indagine sui possibili esiti della nostra civiltà. Domande tutt'altro che oziose), ad esempio, la risposta dei governi alla sovrappopolazione è l'incentivazione delle unioni gay.
Ma dobbiamo restare con i piedi per terra, perchè non è appurato nessuno dei possibili esiti.
Certo, sarebbe ben più facile vivere in una società come quella da te descrittta, il che è pure l'ideale della Repubblica di Platone, e cioè in totale assenza di famiglia nel senso tradizionale, e cioè una società dove il genitore non può vantare alcun "diritto" sulla prole, neppure morale, tanto che non sa neppure quale sia la sua.
Il problema qui però è che i Gay vogliono famiglia, in senso nucleare, e dobbiamo fare i conti con il tipo di società che abbiamo per le mani, e che evidentemente molti (etero e gay) intendono perpetrare.
Se la cellula di QUESTA civiltà è la famiglia, essa non concorda con la presenza di genitori dello stesso sesso.
Io non sono cristiano e non mi ritengo tantomeno bigotto, semplicemente è una cosa che mi inorridisce, e la maggior parte della gente che conosco la pensa come me, senza essere bigotta e cristiana. Chiamateci razzisti al massimo, ma di certo il mio pensiero non ne rimarrà intaccato.
prima vorrei rispondere a damien dicendogli che non stò dando lezioni di civiltà a nessuno ma era solo un consiglio!
poi per mezzouomo penso che qualunque spiegazione cristiana da te non sarà mai rispettata,viso quello che pensi della chiesa che + volte hai definito un istituzione allo sbando e sul punto di collassare.
per ultimo quando dico no al matrimonio gay intendo al matrimono religioso che ha come fine oltre a quello di concretizzare davanti a tutti l'amore di due persone mettere al mondo una famiglia cosa che non mi pare i gay possano fare,se si vogliono sposare civilmente si accomodino sono il primo a dare il mio assenso ma in chiesa....bè dovranno passare sul mio umile cadavere e su quello di molti altri cattolici!!!
spero di non aver dimenticato nulla nel caso lo aggiugo dopo!!!
per mezzouomo penso che qualunque spiegazione cristiana da te non sarà mai rispettata,viso quello che pensi della chiesa che + volte hai definito un istituzione allo sbando e sul punto di collassare
Il punto del suo discorso penso fosse un altro: soventemente i fedeli di qualche culto, nella convinzione che la morale del dio in cui credono sia assoluta e giustissima, vogliono imporla agli altri (parentesi: ma almeno il Dio cristiano non ha dato il libero arbitrio? Se proprio vogliamo parlare di teologia, chi è l'Uomo per decidere di toglierlo, anche se in simili ambiti?). È giusto questo? O sarebbe meglio pensare che c'è anche gente che non vive secondo quella morale, e quindi, pur magari cercando di spiegargliela e di fargliela accettare, non voler imporgliela?