guarda, non ho ancora visionato il link, quindi magari mi sbaglio... però ho cercato per qualche anno di trovare la via per bypassare i tradizionali ostacoli che portano all'editoria, passando attraverso l'autoproduzione.

...l'anno scorso, per la precisione, ho tentato un esperimento editoriale con alcuni amici. Abbiamo anche acquistato i diritti per la traduzione di un paio di romanzi, e avevamo i giusti contatti con le stamperie. Un solo, grande problema: la grande distribuzione, che non distribuisce se non c'è dietro

a) un grosso budget (--> volume di affari)

b) la garanzia che ti distribuirà per lungo tempo. Un progetto da presentare a un distributore richiede un template di uscite nell'ordine di 7-8 produzioni, come minimo. Senza parlare del furto sul prezzo di copertina, anche se non si lavorasse per il guadagno (ma neppure per perderci, catzerola!!)

Ora, non vorrei sembrare disfattista: se avete chiari segnali del contrario (io dico tutto questo per averlo subito direttamente, e persi anche dei $$$ ), buttiamo tutto in campo.

L'idea di autoprodurci è interessante, ed anche l'idea di mettere insieme una piccola scuderia. Ci vorrebbe però anche del serio vaglio: ai tempi della Torre del Crepuscolo noi si prendeva di tutto, ci sembrava bello e democratico. Lo puoi fare n una fanzine,anche quando hai il sentore di puvbblicare schifezze, ma non puoi farlo con un prodotto che punti al mercato.

Il problema della distribuzione e' quello maggiore e infatti il link che ho segnalato non la contempla! E' solo per farsi un'idea (ma vedo che sei gia' addentro il problema) dei costi di realizzazione.

Purtroppo sulla distribuzione non c'e' molto da fare, credo che un'opzione (ma vado a naso e tu ne saprai certo molto piu' di me, quindi ti rpego di smentirmi o confermarmi) sia quella dell'uso di canali alternativi quali quelli del circuito librario dei fumetti, cosa che avvicinerebbe ad un pubblico mediamente piu' interessato a cose del genere. E' un'idea cosi' bislacca?

Ciao,

Roberto

Beh io non sono pratica di autoproduzioni, so che serve una figura professionale iscritta nell'albo dei giornalisti che firmi come responsabile e un mare di soldi alle spalle. Bisogna conoscere bene il mercato e credo che se davvero si voglia andare oltre il livello fanzine sia doveroso fare i dovuti calcoli e soprattutto pianificare ogni cosa a tavolino, prendendo in considerazione ogni minimo aspetto. Non per ultimo, le possibilità di riuscire a farsi notare in un settore, quello delle pubblicazioni, dove si viene sommersi ogni giorno da una nuova rivista ed è, imho, moolto difficile farsi notare rispetto agli altri.

La Nexus tempo fa sostenne una fanzine manga di alcuni miei amici, ma dovettero chiudere dopo un solo numero

Per quanto riguarda l'impegno personale, io dal lunedì al venerdì non potrei dedicare un solo secondo al progetto a causa del lavoro, ho degli orari micidiali, anche se ammetto che l'idea mi fa andare in brodo di giuggiole (ma che cavolo saranno mai poi 'ste giuggiole... non l'ho mai capito!) e per il weekend garantisco il max impegno e disponibilità. Insomma, sfruttatemi se vi servo

il direttore responsabile non è un grosso problema... lo sono i $$$, giusto per iniziare.

Cmq, azael, sì, ci sono alterantive alla distribuzione: l'autodistribuzione, e cioè prendere contatti con i singoli librai, caso per caso, e corromperli (se interessati) contratatndo sulla percentuale del prezzo di copertian che deve andare loro, mediamente il 40-50%. Per questo uno è tentato di riferirsi alla grande distribuzione, che sbriga al posto tuo queste annose faccende. E' anche vero che solo contrattando di persona col signor Feltrinelli (per dirne uno a caso...) avrai la certezza che ti esponga in un luogo visibile della libreria. Sembrano caz*ate, ma non sapete (o forse lo sapete, invece ) quanto possano essere stron*i i librai, e quanto pesi al momento della resa dei conti che un libro sia esposto nella maniera giusta. Anche quella è un'arte

Alternativa, sarebbe davvero ricorrere alla rete, nella speranza che un'accurata selezione di buon materiale (e la costante segnalazione alle grandi case editrici!) metta in luce i nostri singoli purosangue della scuderia, e interessare gli editori alla lroor pubblicazione.

In questo però io non so come contribuire, se non scrivento qualche volta, perchè non so sulla di programmazione di siti ed e-zines....

Discorso rete:

- costo basso e ottima possibilita' di fare tanto e bene... per la gestione vedi sotto;

- scarsa visibilita' se non si e' legati a qualche realta' commerciale e quindi difficolta' nel farsi vedere (a meno di avere dei *veri* nomi).

Come gestire una pubblicazione internet.

Si possono fare tantissime scelte di tipo diverso:

1. portale: fa informazione e per di piu' pubblica pezzi, eventualmente l'evoluzione puo' essere la pubblicazione su carta (senza distribuzione in pratica) di raccolte o opere intere di gente che viene pubblicata;

2. sito piccolo con in download la rivista. In questo secondo caso il tutto si riduce a fare la rivista e invece di darla in stampa la si mantiene in pdf...

In entrambi i casi vi assicuro che ci sono le competenze (tecnico-informatiche) per portare a termine una qualsiasi delle due scelte ci sono tutte.

Ciao,

Roberto

AHI! AHI! AHI! COME SI CORRE RAGAZZI, non ci capisco niente di queste cose.

Sono un "pappamolla". L'unica cosa che potrei fare è essere un vostro lettore della rivista che volete fare. Oppure fare il passaparola.....segnalare....

Ma questa ipotetica rivista, sarà distribuita in tutta Italia?

Sarebbe ancora più interessante se un gruppo volenteroso in ogni regione organizzasse qualcosa, non solo rivista.

A me piacerebbe molto, ho parlato ai miei amici riguardo il fantasy, e si pensavano che "fantasy" fosse qualcosa da mangiare.... oppure il nome di un profumo

un dubbio che m viene subito in mente: un'autoproduzione quante speranze ha d ampliare il pubblico epr il genere fantasy? purtroppo nn è facile.. poche sono le persone che vengono attirate da una pubblicazione che nn sia gratis( e anche lì.. quante persone le prendono e senza guardarle le buttano?) per conoscere un genere d nicchia?

cioè.. il succo è.. anche riuscendo a portare una pubblicazione in varie librerie e a espoerlo in un posto visibile. quanti lettori avrebbe che nn siano già d per sè attirati dal fantasy?

e soprattutto con cosa c s finanzierebbe?

nn vogio fare la pessimista.. ma senz un nome che spinga dietro la pubblicazione credo nn sia molto utile..

se c s vuole rivolgere a un pubblico interessato allora una fanzine sarebbe adatta.. ma bisogna capire bene cosa dovrebbe trattare.. se recensioni o racconti.. pubblicazioni o discussioni su vari argomenti...quel che è sicuro che per avere un buon lavoro a mio parere un lavoro a + mani + vantaggioso..

peace rhox

here i am.

allora, date le risorse a disposizione (molto vicine a zero, mi pare) l'unica cosa praticabile è la rivista on line, solo e solo se esistono le professionalità per farlo (io per esempio non saprei da dove cominciare per fare cose on line).

questo, come giustamente sottolineava Rhox, non amplierebbe la base dei lettori fantasy e non dubito che sarebbero solo loro i lettori, ma forse aumenterebbe la consapevolezza del genere come dotato di una dignità letteraria.

quindi non racconti, ma io propenderei per la critica letteraria. (forse l'ho sparata grossa)

vado a cenare e poi vedo se mi si sono schiarite le idee

in effetti una rivista concepita in questo modo rischia di essere molto autoreferniazle...

...l'idea è, se volgiamo fare i soldi e diventare famosi.....

...scrivere un clone di Harry Potter.

E dire addio ai sogni.

un clone d happy potter... fallo te!!

io nn scendo così in basso!!

tutto ha un limite... piuttosto la fame!!

peace rhox

ma l'idea non era quella di fare un sacco di soldi e finire la nostra esistenza distesi su una spiaggia tropicale pucciare i piedi nel tiepido oceano e a pensare "grazie gonzi!!!!", come il direttore del Credit Lyones quando è fuggito con la cassa

(anche se ora come ora una vacanza mi piacerebbe moltissimo!)

ahhahaha... la spiaggia tropicale va bene per te e doran.. pfui.. il caldo..

per quel che m riguarda.. una bella casetta in mezzo ai ghiacci..

cmq.. se proprio dobbiamo fare i soldi conviene buttardi su generi stile harmony e robe simili.. da massa.. poche parole, senza senso e qualche scena erotica qua e là.. e voilà!!!

piovono soldi a palate!!!

peace rhox

appunto! ma a me gli harmony fanno un effetto veramente lassativo, quindi non credo sia il caso. e poi, avessi voluto fare i soldi nella vita, non farei la sociologa animata da grandi ideali di giustizia, ma qualcosa di diverso, non so l'idraulico.

allora mi conviene sparale grosse e poi magari scendere a livelli più umani che partire subito dalle paludi (ehm ,visto l'effetto, fogne) degli harmony

a me gli harmony fanno venire l'orticaria.. è proprio una reazione allergica.. e se ce n'è una grande concentrazione ho pure attacchi d asma..

ma fan guadagnare!!!

cmq.. c vuole coraggio a scriverne anche qualche riga.. eio nn sono così coraggiosa!!!

peace rhox

vediamo:

gwinet guardò dalla finestra la deslazione del giardino di fronte alla sua casa. I vandali le avevano, ancora una volta divelto le aiuole, strappato la cassetta delle lettere e scuoiato il gatto.

gwinet si spinse dietro l'orecchio destro una ciocca di capelli rosso rubino....

un mare di idiozie! solo che dopo la prima frase mi viene da ridere e non posso evitare di metterci il gatto scuoiato.

ovviamente la pulzella si innamorerà del vandalo scuoiatore di gatti e così....