Wow Mornie!!
Per la spada, aye che è usata, soprattutto quella dritta si presta a essere usata versa, piuttosto che la katana...
Caillean, attenzione! Il fatto che in occidente scrivano come autore "Murasaki Shikibu" non è una correzione occidentale in cui il nome va davanti al cognome. Non va quindi corretto in Shikibu Murasaki, perchè la forma corretta del nome è: Murasaki No Shikibu, è un nome da cortigiana!
Mornie, quel libro lo conosco (/me scoppio ritardato, ammirate gente!!): è molto tecnico, se stai cercando una piccola enciclopedia è il libro giusto.
Comincio qua postando qualcosina io: l'ho postata anche nelle dediche, perchè ultimamente esprime benissimo il mio umore. Quando si sarà risolto qualcosa, posterò qualcosa di più allegro.
Un foro nella parete di carta,
chi è stato tanto maldestro?
Da lì mi arriva il rumore
di una corda di shamisen
che si spezza,
presagio di malasorte.
Eppure l'indovino dice
che la mia è eccellente.
(canzone delle geishe trascritta dal famoso Saikaku Ihara)
Wow Mornie
Se vuoi, alla prossima edizione ti avvertirò, anche se facilmente non sarà specifica sugli haiku
Per la spada, aye che è usata, soprattutto quella dritta si presta a essere usata versa, piuttosto che la katana
È vero che la usavano soprattutto versa (la classica figura del ninja che corre con la spada versa in mano)?
Il fatto che in occidente scrivano come autore "Murasaki Shikibu" non è una correzione occidentale in cui il nome va davanti al cognome
Dipende dalle situazione, come autore del libro dovrebbe mettersi cognome e nome, se ben ricordo (almeno, nelle bibliografie)
quel libro lo conosco (/me scoppio ritardato, ammirate gente!!): è molto tecnico, se stai cercando una piccola enciclopedia è il libro giusto
Ammiro
Non stavo cercando piccole enciclopedie, ma l'ho visto su un banchetto di libri usati e mi sono detto "E proviamo a prenderlo"
di una corda di shamisen
Shamisen?
u' mandulino ciapponese....
seriamente: lo strumento a corda delle geisha.
Aye.
Dire "soprattutto" la spada versa è un po' (tanto) eccessivo, diciamo che essendo una loro prerogativa ha finito per caratterizzarli.
Le geishe usavano lo shamisen, che però era troppo comune per le tayu, che lo abbandonarono in favore del kokyu...
L'autrice in questione si chiamava Murasaki no Shikibu, e non si può invertire nulla! E' come invertire le parole all'interno di una frase, quello da cortigiana è un nome d'arte... se una si chiama per esempio Fiore di Primavera non puoi pubblicare una traduzione di un libro della signorina Primavera Fiore!!
Dire "soprattutto" la spada versa è un po' (tanto) eccessivo, diciamo che essendo una loro prerogativa ha finito per caratterizzarli
Quindi erano semplicemente due stili di combattimento usati a seconda delle situazioni...
Le geishe usavano lo shamisen, che però era troppo comune per le tayu, che lo abbandonarono in favore del kokyu
Ora sí che è chiaro
L'autrice in questione si chiamava Murasaki no Shikibu, e non si può invertire nulla
Non dico che si possa, stavo solo sottolineando come "nome cognome" in occidente (o, meglio, "almeno in Italiano") non sia un ordine valido per tutto
Obiezione accolta ^^
Su tayu e socie vi spiattello qualcosa di gustoso appena ho tempo, per ora l'unica che si può chiudere in fretta è kokyu = strumento a corda tipo liuto ma suonato in verticale tipo violino.
Tayu dopo
Gli stili (o scuole) per l'uso della katana sono parecchi, idem per la ninjato, la spada dritta... e cmq il ninjitsu incoraggia l'inventiva, quindi... imprevedibileinclassificabile rulez!!
suonato in verticale tipo violino
Intendi il violoncello?
Gli stili (o scuole) per l'uso della katana sono parecchi, idem per la ninjato, la spada dritta... e cmq il ninjitsu incoraggia l'inventiva, quindi... imprevedibileinclassificabile rulez
Capito, inventiamoci cosa ci è comodo e usiamolo indifferentemente
Quasi: http://www.pcs.ne.jp/~iseman/images/kokyu.jpg
Tayu: http://www.iz2.or.jp/fukusyoku/kosode/images/142-a.gif
Confronto tra geisha e tayu: http://www.auelib.aichi-edu.ac.jp/lib/post...pic/PCJ1377.jpg
Kamuro, assistenti bambine delle tayu: http://gohero-web.hp.infoseek.co.jp/shinag...2003/kamuro.jpg
Quartiere delle tayu: http://www.auelib.aichi-edu.ac.jp/lib/post...pic/PCJ1375.jpg
Enaugh?
Enaugh?
Grazie
Solo due domande: differenza tra geisha e tayu? e tra shamisen e kokyu? Si vede qualche differenza (tipo inversione delle chiavi per accordare, manca il ponte), è solo quello?
Finalmente rieccomi.
La differenza fra shamisen e kokyu è che lo shamisen stava diventando troppo diffuso e non andava più bene per le snobbissime tayu.
Vabbè, lo shamisen si suona come la chitarra, il kokyu come un violoncello. Dicono che lo shamisen abbia un suono metallico e stridente e che il kokyu abbia una musica arcana e selvaggia... ma ho sentito solo Sakura Sakura (/me l'adora alla follia ) fatta con lo shamisen e non è stridente per nulla.
Le tayu erano le cortigiane dei quartieri di piacere, nati quando l'attività di intrattenimento attirava possibili sovvertitori dell'ordine e si rese necessario schedare i clienti per esercitare un minimo di controllo. Infatti i quartieri di piacere, vere cittadelle murate, non erano bordelli: c'erano teatri, taikomochi (buffoni, ricordatene che li rivedremo), ballerine, musicisti... e tayu.
C'erano retate di ragazzine promettenti, la maggior parte delle quali finiva nei bordelli. Invece le più belle e intelligenti venivano educate come cortigiane dell'antica corte imperiale e diventavano dive come le nostre superstar moderne, sceglievano con chi andare a letto e venivano strapagate da straricchi clienti che volevano qualche ora in loro compagnia: insieme conversavano in modo brillante e arguto, componevano poesie, suonavano, eseguivano la cerimonia del tè e quella dell'incenso... il sesso era una liberissima scelta della tayu, che potendosi permettere di rifiutare i clienti sceglieva solo chi voleva.
Le geishe nacquero quando l'evoluzione della società mandò in crisi il sistema delle tayu, viste come irrimediabilmente obsolete e antiquate. Loro non vivevano in gabbie dorate, erano più sobrie nel vestire, non tingevano di nero i denti, erano modernissime e all'avanguardia (fino ai tempi nostri, ma è recentissimo che siano diventate custodi della tradizione), erano insomma la donna intrattenitrice ideale e un pochino più economica (sempre cifre folli, cmq).
Così come un tempo gli attori del teatro kabuki erano donne e ora sono solo uomini, un tempo le geishe erano uomini, fino alla comparsa delle prime onna geisha (geisha femmina): allora gli otoko geisha (geisha maschio) divennero taikomochi e praticamente sparirono, tanto che oggi ce ne sono solo cinque. Il sistema delle retate di ragazzine continuava, ma la distinzione dalle prostitute era nettissima: gei-sha, persona delle arti.
A Kyoto dicono geiko, donna delle arti. Ma a Kyoto kimono si dice obebe, desu (essere) si dice dose, il buongiorno non si augura con ohayo gozaimasu ma con ohayo san dosu, grazie non si dice arigato ma okini...
douzo yoroshiku!
(o tempora o mores... gli usi di Kyoto rispondono a un arcaismo imperante oppure sono solo diversi livelli di pronuncia?)
Rispondono al particolarismo spicciolo.
Da un lato Kyoto ha conservato tutte le architetture prebelliche perchè era stata dichiarata patrimonio dell'umanità, dall'altro si è sempre considerata qualcosa di speciale in quanto ex-capitale.
E cmq ormai ha il ruolo di custode della giapponesità, per cui non cambierebbe una virgola dei suoi aspetti peculiari. Inoltre in giappone si dice che le geiko sono "il sapore di kyoto" per cui per loro è fondamentale parlare il dialetto locale (anche perchè la città è famosa per le sue maiko nate-e-cresciute sul posto), le più anziane parlano addirittura la variante arcaica! Come dire l'inglese di Dickens, insomma.
Una piccola idea sulle cifre: una cenetta privata con geishe costa almeno 3.000 euro.
Le geishe andavano anche a letto a pagamento (stile nostre prositute) o facevano solo altro? Ne ho sentite mille versioni...
in effetti io sapevo che le geishe acevano ciò che Iskall attrbuisce alle Tayu.... cioè intrattenitrici di alto bordo che non avevano affatto l'obbligo o il dovere di compiacere sessualmente i loro clienti, se così non desidervanao...
Mah... magari mi sbaglio...