31 minuti fa, Gedeont ha scritto:
Nelle illustrazioni di Fire & Blood ha i capelli scuri. Anche qui.
I deliri di Jaehaerys in punto di morte non mi sembrano un granché come indizio, e sappiamo tutti che la genetica della serie segue la regola "vale quello che serve per la trama".
Sembra anche a me la cosa più naturale da pensare. Coetanee, amiche/nemiche, la bionda e la mora è un classico. Viene difficile per l'immaginario di chiunque raffigurarsele entrambe bionde.
Concettualmente nulla osta, se non sbaglio mica sappiamo come fosse la madre di Alicent.
A mio avviso il fatto che la genetica di GRRM sia finalizzata solo a ciò che serve alla trama è vero, ma fino a un certo punto. Per esempio, The Fattest Leech, una delle maggiori conoscitrici delle opere di Martin, ha elaborato una teoria (di cui ha parlato addirittura con GRRM in persona) secondo cui i primogeniti di coppie Targ-Non Targ hanno quasi sempre l'aspetto fisico Non-Targ (alcuni li ho elencati prima), mentre i figli successivi sono tutti Targ. Il primogenito di Alicent, invece, sembrerebbe un'eccezione, se riteniamo le sue raffigurazioni come castana attendibili. Questa regola parrebbe essere stata inventata da GRRM per giustificare il fatto che Jon Snow è nato con l'aspetto Stark, cosa molto conveniente per Ned.
Chiudo l'OT.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Vabbè, ma è inutile cercare una logica "pseudoscientifica" nella genetica di Martin, perché non ne ha assolutamente nessuna. Basta dire che è opera di magia o del caso e bon, trovarle un senso razionale è impossibile
Una logica c'è nel senso che, per esempio, l'aspetto fisico dei membri delle casate corrisponde agli stemmi delle stesse nonché ai colori dei propri territori: gli occhi grigi degli Stark e la neve del Nord sono collegati al metalupo grigio su sfondo bianco, i capelli rossi e gli occhi blu dei Tully ai colori della famiglia e a quelli della Forca Rossa, ecc. Poi, certo, è chiaro che l'unica maniera plausibile per giustificare questo impianto schematico e irrealistico è la magia che ha irrigidito nei millenni le caratteristiche genetiche.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
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So hard to earn, so easily burned
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It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
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George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Un conto è trovare caratteristiche fenotipiche calzanti con le caratteristiche di terrotori e casate, un conto parlare seriamente di genetica. In Martin come dice @Ponginon c'è scientificità. Non più che in altri fantasy. Inutile girarci attorno.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
13 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:A mio avviso il fatto che la genetica di GRRM sia finalizzata solo a ciò che serve alla trama è vero, ma fino a un certo punto.Per esempio, The Fattest Leech, una delle maggiori conoscitrici delle opere di Martin, ha elaborato una teoria [...] Questa regola parrebbe essere stata inventata da GRRM per giustificare il fatto che Jon Snow è nato con l'aspetto Stark, cosa molto conveniente per Ned.
Ma è praticamente la stessa cosa. Sempre di genetica piegata ad esigenze di trama si tratta...
3 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:è la magia che ha irrigidito nei millenni le caratteristiche genetiche
Mi pare che la stragrande maggioranza della nobiltà westerosiana tenda ad avere precise caratteristiche fisiche che restano pressochè inalterate nei millenni, ma dire che c'entri la magia mi pare esagerato. Può essere così per alcune, e penso per pochissime, ma per tutte...
La magia potrebbe giustificare la genetica Targaryen e dei compari Valyriani per via dei trascorsi "eugenetici" dei signori dei draghi ma per Westeros segue le necessità di trama ( a meno che la cittadella non si riveli una succursale di Kamino ) e va bene così, in fondo è comunque un'opera di fantasia.
L'esperienza militare di Criston Cole è stata contrapposta a quella di due cavalieri da torneo, un Caron e un Mallister. Peccato che queste due casate abbiano una solida tradizione bellica: i Mallister contro gli uomini di ferro e i Caron contro i dorniani, esattamente come Criston.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
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The way you live, the gifts that you give
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Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
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Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
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Peccato che l'abbiano tagliata. Sarebbe stata l'occasione giusta per mostrare le emozioni dei vari personaggi, e dare un po' più di spessore al rapporto tra Viserys e Alicent.
Episodio visto. Si conferma la solidità tecnica e visiva dello show: mi è molto piaciuta in particolare la fotografia, specie in determinate scene. Avendolo visto in lingua originale, apprezzo anche che gli sceneggiatori riprendano alcune particolarità del linguaggio che usa Martin nei suoi libri, come il modo caratteristico di dire l'età ("eight-and-ten" invece di "eighteen") e certe espressioni ormai diventate molto note ("mummer's farce", ad esempio).
Per quanto riguarda la trama, si conferma la sensazione di disastro imminente che ben conoscono coloro i quali hanno letto F&B. La scelta di Viserys di sposare Alicente Hightower invece che Laena Velaryon è legata sia ai dubbi del Re sulla giovane età della figlia di Corlys sia all'influenza che Otto sta sottilmente esercitando su di lui tramite sua figlia. In tutto questo, continua ad emergere il tema di cui si era discusso nel primo episodio: la rappresentazione di una società chiusa e patriarcale dove le donne, per quanto dotate e abili, sono eternamente in secondo piano e devono obbedire. È abbastanza interessante che Rhaenyra esprima un concetto molto simile a quello di Daenerys sul "rompere la ruota" ma limitatamente al sistema politico, così come è molto indicativo che in tutte queste sequenze più "sociologiche" compaia Rhaenys con la sua disillusa saggezza. Sto apprezzando molto questo aspetto della serie tv, non perché un prodotto d'intrattenimento debba essere lasciar passare un messaggio (Breaking Bad e derivati non lo fanno, per dire) ma perché contribuiscono a dare sostanza al risultato finale.
In ogni caso si vede la maggior influenza di GRRM sulla trama generale rispetto a GoT, almeno per il momento.
Il 30/8/2022 at 18:35, Jacaerys Velaryon ha scritto:Alicent castana, secondo me, è una rappresentazione non ufficiale, in quanto nei libri l'unico indizio sul suo aspetto punta all'idea che abbia capelli biondi
Riprendo questo punto della discussione perché mi sono ricordato di una cosa. Sebbene Cregan Stark sia ventenne, nelle illustrazioni di F&B è ritratto come se avesse il doppio degli anni. Una ragione in più per dubitare della canonicità degli stesse.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Una conferma dell’attenzione ai dettagli. Vado per spunti sparsi.
Una narrazione che regala un interessante gioco di specchi tra Rhaenys e Rhaenyra: la rassegnazione all’"order of things" e la voglia di ribaltarlo, il fastidio dell’erede che non vuole minimamente accettare che possa esserci verità nelle parole della Queen Who Never Was e rovescia la questione sulla mancata scelta della persona della seconda. Questa reazione a tratti smodata ricorda qualche tratto di Daenerys. Comunque sia, Rhaenyra vede nella storia di Rhaenys ciò che mai accetterebbe, un ordine delle cose cristallizzato e impermeabile a un cambiamento che lei vede però possibile e anzi necessario; l’altra guarda alla giovane con la disillusione di chi l’ordine delle cose lo ha subito e suo malgrado accettato. Quantunque la posizione di Rhaenys possa apparire più realistica, nessuna delle prospettive delineate è veramente auspicabile. Ottimismo e pessimismo possono essere egualmente distanti dalla realtà; soprattutto, nell’esperienza umana né la capacità di cambiamento né la capacità di conservazione sono illimitate. La questione non riguarda dunque il fatto che l’ordine delle cose rimanga lo stesso oppure muti; riguarda invece la misura in cui quest’ordine è destinato a cambiare o a conservarsi.
Una Rhaenyra ancora acerba, che certo propone una soluzione che pare un po’ naïve e in certa misura semplicistica al problema nelle Stepstones, e che però ha una posizione non priva di potere, come la nomina di uno dei sette della Kingsguard. Una Rhaenyra coppiera che scalpita, che un po’ ricorda il Jon Snow attendente.
C’è una certa dose di simbolismo. Il drago ferito, spezzato, viene in qualche modo messo nuovamente in grado di volare. Ma quella del re sembra in effetti presentarsi come una "wound that will never heal": c’è un vuoto, un cono d’ombra impermeabile ad Alicent.
"A good and kind queen will give comfort to your subjects". Alicent stessa sembra portare con sé ferite non del tutto rimarginate. Più di un richiamo in queste prime puntate alla perdita materna. Il rapporto col padre è complicato e l’essere mossa come un pezzo su una scacchiera reca una inevitabile sofferenza, visibile anche nel "dettaglio" del gesto nervoso di spellarsi le dita: un modo molto icastico per rappresentarla. E tuttavia, oltre alla sua triste strumentalizzazione da parte del padre, la gentilezza e la premura di Alicent verso il dolore degli altri sembrano un suo tratto autentico. Sono caratteri del personaggio destinati a dare spessore, complessità e ricchezza al dramma.
Primogeniti e secondogeniti. Il valore presupposto e non necessariamente dimostrato dei primi e il valore non presupposto e che va dimostrato dei secondi. La giusta leva per smuovere Daemon, che un po’ outsider si sente senz’altro e non brama altro che un riconoscimento.
La preghiera nel tempio è una scena dal tocco delicato.
Il 11/9/2022 at 15:36, Euron Gioiagrigia ha scritto:Sto apprezzando molto questo aspetto della serie tv, non perché un prodotto d'intrattenimento debba essere lasciar passare un messaggio (Breaking Bad e derivati non lo fanno, per dire) ma perché contribuiscono a dare sostanza al risultato finale.
Convengo decisamente. Aggiungerei che non soltanto questo aspetto dà sostanza al risultato, ma la questione è addirittura coessenziale alla storia.
Dai, ditemi che alla terza comincia a migliorare
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Il 6/10/2022 at 21:59, MezzoUomo ha scritto:Dai, ditemi che alla terza comincia a migliorare
Magari sarebbe d'uopo spiegare perchè secondo te dovrebbe migliorare