Più che un lupo solitario jon snow è un reietto che vive in parte ai margini degli stark. Ovviamente lo vediamo in questo stato per pochi capitoli fino alla partenza per la barriera.
11 minutes fa, Lyra Stark dice:Per cause contingenti, ma nei libri Jon vi apparterrebbe in pectore. Di fatto i fratelli Stark pensano a lui come uno di loro e Robb arriva perfino a farne il suo erede. Sempre riferendosi ai libri però.
Robb lo nomina erede solo perché crede che Bran e Rickon siano morti. E avere Sansa come erede significherebbe cedere il Nord ai Lannister, causa matrimonio.
Per il resto ci sarà pure dell'affetto tra tutti loro, ma Jon non è mai stato integrato veramente nel branco, né si è mai sentito parte legittima di esso. Egli nasce outsider e lo rimane, sia nelle origini che nelle azioni. Difatti è il vero lonewolf, come lo è il suo lupo bianco, che è stato emarginato dagli altri cinque sin dalla nascita. Saranno poi i veri Stark, quelli del branco, a doversi rendere conto cosa significhi essere un lupo solitario per cause di forza maggiore. Ma egli è l'unico ad essere fuori da ogni gruppo sin dal primo momento. Quindi oltre che del branco vi vedo anche il simbolismo del lonewolf.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Jon per primo si sente diverso; in più non ha una madre e neanche sa nulla di lei. Penso si senta molto solo, interiormente. E già la sensazione di diversità, a volte, é una forma di solitudine, nel senso che ti puó far sentire solo anche se stai conversando con venti persone. Perché se nessuno é come te, se nessuno sente e vive quello che senti tu, in fondo sei solo. E' una solitudine che risiede dentro, non fuori. Per me Jon ragazzo, con la sua interiorità tormentata, oscura, che non sa ancora controllare ed indirizzare, non in pace con se stessa e col mondo, se é un lupo é un lupo solitario, non una parte di un branco. Per il suo mondo interiore e per carattere, non per la situazione contingente esteriore.
E se fosse cosi, la corrispondenza sarebbe perfetta: i lupi hanno un riscontro reale sia come animali solitari, alla bisogna -e tutti i giovani Stark si trovano ad esserlo, prima o poi- che come animali che, di natura e come stato ottimale, anelano e cercano il branco.
Non avrei saputo dirlo meglio. In un certo senso Jon è il primo a autoescludersi, come se non si sentisse degno da un lato, e anche per una sorta di rancore/insoddisfazione/invidia sopiti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
49 minutes fa, JonSnow; dice:
Per il resto ci sarà pure dell'affetto tra tutti loro, ma Jon non è mai stato integrato veramente nel branco, né si è mai sentito parte legittima di esso. Egli nasce outsider e lo rimane, sia nelle origini che nelle azioni. Difatti è il vero lonewolf, come lo è il suo lupo bianco, che è stato emarginato dagli altri cinque sin dalla nascita.
Ghost non era stato emarginato, si era allontanato da solo. Era anche l'unico con gli occhi già aperti, credo che il dettaglio sia significativo. Fra l'altro nei libri non era per niente il più piccolo della cucciolata, al contrario credo fosse il più grosso. D'altra parte i bastardi crescono più in fretta, no?
Comunque di sicuro Robb, Arya e Bran considerano Jon come parte integrante del "branco"; Sansa fa eccezione, per colpa di Catelyn, ed è proprio lei quella che si distacca dai fratelli: non a caso Lady muore.
Correzione: ripensandoci non sono sicuro che alla nascita Ghost in effetti non fosse più piccolo degli altri. Nel giro di poco tempo comunque era sicuramente il più grosso.
Sansa nei suoi pow a nido dell' aquila parla di jon semplicmente come di un fratello bastardo.
3 hours fa, MezzoUomo dice:Il Lupo è Roma e quindi, secondo una certa corrente di pensiero, Artù.
Non conosco la corrente di pensiero riguardo ad Artù, magari approfondirò. Però sui lupi...
Nelle mie peregrinazioni mentali su cripte corvi lupi alchimia e Jon Snow, mi è capitato di pensare ad Apollo e in particolare ad alcuni suoi attributi che sono il lupo e il corvo...
Al di là della particolarità d'essere il dio del sole, quindi colui che porta luce, è significativo che in culture diverse, tali animali siano associati alla divinità.
Significativo è il fatto che Apollo apprezzi i lupi perché i loro occhi brillano e riflettono la luce nel mezzo della notte.
Ora, il passaggio va verificato, però è davvero interessante e suggestivo.
"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco
12 hours fa, Gedeont dice:
Ghost non era stato emarginato, si era allontanato da solo. Era anche l'unico con gli occhi già aperti, credo che il dettaglio sia significativo. Fra l'altro nei libri non era per niente il più piccolo della cucciolata, al contrario credo fosse il più grosso. D'altra parte i bastardi crescono più in fretta, no?
Comunque di sicuro Robb, Arya e Bran considerano Jon come parte integrante del "branco"; Sansa fa eccezione, per colpa di Catelyn, ed è proprio lei quella che si distacca dai fratelli: non a caso Lady muore.
Correzione: ripensandoci non sono sicuro che alla nascita Ghost in effetti non fosse più piccolo degli altri. Nel giro di poco tempo comunque era sicuramente il più grosso.
Non mi pare venga detto che è il più piccolo, ma Theon commenta ugualmente, un po' sprezzante "Questo morirà ancora prina degli altri". Per una volta, una frase che non è un profezia ma semplice atteggiamento sprezzante... guarda caso verso un "diverso". Proprio lui, che, a modo suo, rispetto ai fratelli Stark è un altro "diverso". Ma alcuni dicono che spesso notiamo e stignatizziamo, negli altri, proprio i difetti o le carenze che abbiamo noi.
In quanto all'allontanamento, Martin lascia aperte entrambe le vie: dice qualcosa tipo "Si era allontanato o era stato allontanato dagli altri". Ed è l'ennesimo suo tocco magistrale: infatti per Jon ragazzo valgono entrambe le cose. Viene tenuto a distanza, pesantemente, da Cat e, in misura minore e in modo molto più sottile ed interiore, da Sansa; in quanto algi altri, lo accettano (e Arya lo adora), ma è lui che, in un certo senso, si sente lontano, interiormente, perchè diverso, nel senso che scrivevo ieri.
Avevo colto i dettagli del metalupo con gli occhi già aperti (e Jon è l'unico, tra i giovani Stark, che ha già imparato qualcosa delle ingiustizie e del dolore della vita); ma mi era completamente sfuggito l'altro, la corrispondenza tra l'atteggiamento di Sansa, che quasi rinnega il branco (lei non fa altro che sognare, anzi, desiderare di vivere in un luogo oggi diremmo più "glamour" e più "trendy" di GI, e questo la porta quasi non dico a disprezzare la propria famiglia, ma a guardarla un po' dall'alto in basso, sentirsene distaccata, già lontana con il cuore) e la morte del suo metalupo/senso del branco: bellissima osservazione!
Solo che mi sa che stiamo finendo OT. Una discussione sui metalupi è già stata aperta? O si potrebbe aprire ora?
Allora torno IT con un altro riferimento (che forse è già stato notato, nel caso chiedo scusa): il cavaliere più cavaliere che ci sia si chiama Arthur, ed ha una spada magica.
Altro riferimento che mi è venuto in mente sono le analogie tra Tyrion Lannister ed Henri de Toulouse Lautrec: entrambi storpi, entrambi nobilissimi, entrambi dissoluto e geniali, seppur in settori molto diversi.
"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco
Non penserei che la corrispondenza sia voluta, però in effetti ci sono alcune coincidenze molto curiose: vedo su Wikipedia che Lautrec era figlio di un quasi-incesto legalizzato: i genitori erano cugini primi. Così come tra i Targaryen, o con qualche analogia con i due fratelli di Tyrion.
Altre curiosità (n.b. appena lette su Wikipedia, prima le ignoravo quasi tutte):
benche non respinto dai genitori, anzi, amato e curato, copincollo: "preferì porsi dalla parte dei diseredati, delle vittime: pur essendo di matrice aristocratica, infatti, egli stesso si sentiva un escluso, e ciò certamente alimentò il suo affetto per le prostitute, per i cantanti sfruttati e per le modelle che bazzicavano intorno a Montmartre" (che penso fossero, anche loro, poco più che prostitute). Questo ricorda amolto Tyrion, che ama -cito a memoria, quindi malamente, "tutto ciò che è storpio, malriuscito o spezzato". Nonchè i bastardi come Jon: gli outsider e i maltrattati dalla vita, come lui.
Nonostante la deformità (che non era nanismo, ma una grave malattia ossea congenita, che aveva portato ta l'altro a fratture che avevano bloccato la crescita delle gambe), anche Lautrec amava molto le donne... e si toglieva molti capricci, come Tyrion, frequentando moltissime prostitute. Tanto da, a differenza di Tyrion, contrarre la sifilide. Come Tyrion, era propenso all'alcool (e anche questo ne ha minato gravemente la salute).
Da qui in poi, le strade dei due divergono completamente: per Lautrec inizia un dolorosissimo declino fisico e anche psichico; Tyrion sembra iniziare una nuova vita, come se niente fosse. Ma, in fin dei conti, Tyrion è un personaggio di fantasia, quindi può anche vivere in questo modo sregolato senza conseguenze. Non vive nel mondo reale, in un'epoca in cui quelle malattie non erano curabili e in un mondo,comunque, ora come allora, l'alcool devasta il fegato e non perdona.
In vero non ci è dato sapere quale sia la versione corretta su Ghost:
«Doveva essersi allontanato dagli altri» dichiarò. (Jon)
«O forse era stato allontanato» disse lord Stark.
Questo per lasciare appunto il dubbio su un eventuale similitudine tra Jon e il suddetto metalupo. In ogni caso l'apertura degli occhi l'ho sempre associata al messaggio metaforico di fondo che voglia significare che Jon sia il più precoce a livello cerebrale e mentale rispetto ai fratelli. In ogni caso egli un emarginato solitario lo è de facto, dato che non sceglie di sua spontanea volontà di essere confinato in un angolo lontano dalla sua famiglia e dal branco durante le celebrazioni regali e le feste affini. Egli non è presentato come parte di esso, perché di fatti non lo è. E' solo dalla nascita in questo. Che poi sia introverso è un altro paio di maniche. Ma è solo per specificare che Martin con la metafora del lupo non ha voluto utilizzare solo un simbolismo di branco, ma anche una narrativa del lupo solitario, dell'outsider che non appartiene a nessuno.
19 hours fa, thedoor dice:mi è capitato di pensare ad Apollo e in particolare ad alcuni suoi attributi che sono il lupo e il corvo...
Al di là della particolarità d'essere il dio del sole, quindi colui che porta luce, è significativo che in culture diverse, tali animali siano associati alla divinità.
Significativo è il fatto che Apollo apprezzi i lupi perché i loro occhi brillano e riflettono la luce nel mezzo della notte.
Ora, il passaggio va verificato, però è davvero interessante e suggestivo.
Ottimo riferimento. Come Odino, i Corvi per Apollo hanno il medesimo ruolo, anche se la linea è ben più marcata sulla questione della servitù. Essi spiano per suo conto, ma il corvo in particolare con Apollo si differenzia per non brillare di cieca fedeltà, al punto da ritorcersi spesso e volentieri contro di lui. Un qualcosa che in ASOIAF finora non si è ancora propriamente visto, dato che lì il ruolo del corvo è più simile al mito di Odino. Sui lupi invece sì, concordo. L'assonanza ci può stare perfettamente, dato che Apollo coglie in loro il miglior lato possibile, non limitandosi a giudicarli dalla natura ferale.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
2 hours fa, JonSnow; dice:lì il ruolo del corvo è più simile al mito di Odino.
Certo e concordo pienamente.
Riguardo al mito di Apollo però ho qualche dubbio. Il fatto che il corvo gli si ritorca contro e che lo inganni, sottolinea la valenza negativa dell'uccello. Di un uccello capace di tradire.
Quest'aura nefasta mi sembra ben presente in ASOIAF e a più livelli. L'autore ha poi dato straordinaria centralità al corvo (e alla sua controparte simbolica, metaforica, allegorica) associandolo a diversi personaggi e a gruppi. In tal senso anche i GdN sono corvi, e abbiamo visto cosa sono stati in grado di fare....
L'elemento che, torno a dire, mi colpisce, è la trasversalità del simbolo o di alcuni simboli, sempre associati alla divinità e presenti in culture diverse con significati simili.
"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco
15 hours fa, JonSnow; dice:il corvo in particolare con Apollo si differenzia per non brillare di cieca fedeltà, al punto da ritorcersi spesso e volentieri contro di lui. Un qualcosa che in ASOIAF finora non si è ancora propriamente visto, dato che lì il ruolo del corvo è più simile al mito di Odino.
Be', forse si è vista, ma in un altro modo, molto più concreto e meno metafisico: a ritorcerglisi contro non sono il corvo a tre occhi, o i corvi-sapienza. Ma chi lo uccide, a tradimento, pugnalandolo al cuore? Dei Guardiani Della Notte. Anche detti, un po' dispregiativamente, Corvi.
EDIT - chiedo scusa, l'aveva già scritto The Door. Ma mi ero lanciata a rispondere prima di leggere il post successivo.