Un caso George Floyd italiano sfiorato o un arresto effettuato in maniera troppo brusca verso una persona che si mostrava troppo reticente e vagamente violenta? Il video purtroppo non mostra cosa è avvenuto prima dell'immobilizzazione.
https://www.ilpost.it/2022/04/12/senegal-arresto-firenze/
Comunque è interessante questa faccenda dei Internet e dei social che sono come un occhio onnipresente nei confronti delle forze dell'ordine, sia qui che altrove, i quali in questo modo devono stare attenti a quello che fanno e come lo fanno.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Mi piace come questa discussione stia diventando una sorta di archivio delle nefandezze razziste e degli abusi di violenza perpetrati dalle forze dell'ordine, non solo americane.
Di queste ore è la notizia che Bobby Crimo, il "killer del 4 luglio" che ieri ha ucciso 6 persone e ferite altre 26, tra uomini, donne, bambini e anziani, è stato "catturato dopo un breve inseguimento e adesso si trova in centrale per l'interrogatorio".
A fare da contraltare c'è la notizia (con tanto di video che, ve lo dico, è per stomaci forti) della morte di Jayland Walker, ragazzo di colore che è scappato ad un posto di blocco e che al momento dell'arresto era disarmato. Gli hanno trovato addosso 60 ferite da arma da fuoco. Sessanta.
E' indicativo il fatto che rispetto a prima, in cui finivano per uccidersi o farsi uccidere dalla polizia, adesso sembra che i ragazzi bianchi che fanno queste stragi tendano a farsi arrestare, perchè convinti di un buon trattamento da parte della polizia e magari di diventare idoli per una parte della popolazione.
46 minuti fa, Metamorfo ha scritto:adesso sembra che i ragazzi bianchi che fanno queste stragi
E' una mia impressione oppure gli autori di queste stragi in America tendono ad essere prevalentemente bianchi?
I bianchi sono oltre il 60% della popolazione (anche di piú, se includi latino americani e ispanici), gli afroamericani meno del 13%, sarebbe stranissimo il contrario...
2 ore fa, Manifredde ha scritto:I bianchi sono oltre il 60% della popolazione (anche di piú, se includi latino americani e ispanici), gli afroamericani meno del 13%, sarebbe stranissimo il contrario...
Non credo sa soltanto una questione statistica e che le problematiche socio-razziali siano predominanti.
Lo indica una importante differenza: gli afroamericani, anche se minoranza, sono responsabili per più della metà degli omicidi "normali", mentre i bianchi sono responsabili per più della metà dei mass shootings.
Semplificando, direi che gli omicidi degli afro-americani hanno le basi nella condizione di povertà e ignoranza in cui si trova una parte di quella minoranza, mentre le stragi compiute dai bianchi (con tendenza ai giovani uomini) hanno le basi nell'alienazione, nella società ultra-competitiva, nel rancore (per esempio delle vittime di bullismo), nell'odio razziale, nei disturbi mentali, nella voglia di notorietà...
5 ore fa, Manifredde ha scritto:I bianchi sono oltre il 60% della popolazione (anche di piú, se includi latino americani e ispanici), gli afroamericani meno del 13%, sarebbe stranissimo il contrario...
Tuttavia, pur essendo una minoranza, i neri hanno una possibilità più che doppia di essere uccisi dalla polizia rispetto ai bianchi. Come per la mia osservazione, le motivazioni affondano le radici in una palude di problemi sociali...
Certo che ci sono differenze nella frequenza, nella forma e nella natura dei crimini (i crimini finanziari saranno quasi esclusivamente fatti da bianchi, ad esempio). Mi limitavo ad osservare che mi sorprenderei molto se NON fossero i bianchi a compiere piú spesso le stragi. Che poi la distribuzione statistica non segua quella della popolazione, certamente ci sta e sará appunto, come dite, dovuto alla differente situazione sociale in cui vivono le due "comunitá".
13 ore fa, Menevyn ha scritto:Tuttavia, pur essendo una minoranza, i neri hanno una possibilità più che doppia di essere uccisi dalla polizia rispetto ai bianchi
Con questo devono seriamente iniziare a fare i conti. Io ancora fatico a credere che sia solo una questione di razzismo, e mi piacerebbe vedere una analisi del problema meno influenzata ideologicamente (sento troppo spesso cose come "la polizia é razzista, i bianchi sono razzisti, e tutte quelle generalizzazioni che a scuola, proprio per difendere le minoranze, ci avevano sempre insegnato a non fare), peró é chiaro che gli usa hanno alcuni seri problemi che devono, una buona volta, affrontare.
EDIT: per analisi, initendo cose come:
-circostanze dell'arresto: quanto spesso i bianchi scappano/resistono all'arresto rispetto agli afroamericani?
-situazione sociale della vittima: é il colore della pelle l'unica discriminante, oppure non é tanto quella, ma ci sono altre caratteristiche? Ovvero: é il colore l'unica cosa che accomuna le vittime della polizia? Perché se si parla di razzismo, bisogna anche dimostrare che é il colore della pelle, e non un'altra circostanza, a fare la differenza.
-appartenenza etnica del poliziotto. Esempio: nel caso riportato, uno dei (mi pare) 6 poliziotti era afroamericano: iperbolicamente potremmo affermare che rappresentavano statisticamente la popolazione (ok, forse mancavano le altre comunitá es latino americane, cinesi etc, ma avete capito il punto). Non puoi avere neri e bianchi che, nelle rispettive percentuali, sparano ai criminali, e poi affermare che é solo questione di razzismo...
Insomma, nessun problema se saltasse fuori che effettivamente é questa la causa, ma vorrei avere delle analisi piú dettagliate. Anzi, se qualcuno ha dei link con questi numeri e li volesse condividere...
52 minuti fa, Manifredde ha scritto:Con questo devono seriamente iniziare a fare i conti. Io ancora fatico a credere che sia solo una questione di razzismo, e mi piacerebbe vedere una analisi del problema meno influenzata ideologicamente
Di dati ne sono stati postati a bizzeffe tanto in questa quanto in altre discussioni, e davanti ad una realtà cosi plasticamente espressa dalla concomitanza di un mass shooter bianco che viene inseguito, arrestato e condotto in carcere, e di un ragazzo di colore disarmato freddato con SESSANTA pistolettate per il solo fatto di aver tentato la fuga...beh direi che è la posizione di chi il razzismo si ostina a non vedercelo ad essere influenzata ideologicamente.
52 minuti fa, Manifredde ha scritto:-circostanze dell'arresto: quanto spesso i bianchi scappano/resistono all'arresto rispetto agli afroamericani?
- a parte che non credo esista una tale statistica, cosa dovrebbe dimostrare? Ok che gli USA sono quello che sono, ma non mi risulta nemmeno da loro che la pena per essersi sottratti all'arresto sia la pena di morte. Non quando un incel autore di 6 omicidi viene placidamente arrestato e condotto in carcere.
52 minuti fa, Manifredde ha scritto:-situazione sociale della vittima: é il colore della pelle l'unica discriminante, oppure non é tanto quella, ma ci sono altre caratteristiche? Ovvero: é il colore l'unica cosa che accomuna le vittime della polizia?
Quali sarebbero queste altre caratteristiche? il ceto sociale o la situazione socioeconomica? Perchè mi pare pleonastico sottolineare che partiamo da situazioni di disagio in qualsiasi caso: se hai uno stipendio, una casa e una situazione socio-familiare decente non ti metti a delinquere. Tra l'altro le comunità afroamericane vivono mediamente in condizioni di maggiore svantaggio socio-economico, quindi non credo che il dato smentirebbe alcunchè.
E comunque la gente non ha l'estratto conto esposto sopra la testa tipo The Sims, e quindi è difficile pensare che polizia al momento dell'arresto agisca in una maniera piuttosto che in un'altra in base alla condizione economica del reo. Il colore della pelle, quello invece si, lo vedi.
Il tutto senza contare che, anche fosse, sarebbero due forme di discriminazione che si sommano tra loro, aggravando la posizione della polizia e non giustificandola. Vorrebbe dire che negli stati uniti non hai solo maggiori possibilità di essere freddato dalla polizia se sei di colore, ma anche se sei povero. Fenomeni che peraltro, come detto in precedenza, spessissimo coincidono.
52 minuti fa, Manifredde ha scritto:-appartenenza etnica del poliziotto. Esempio: nel caso riportato, uno dei (mi pare) 6 poliziotti era afroamericano: iperbolicamente potremmo affermare che rappresentavano statisticamente la popolazione (ok, forse mancavano le altre comunitá es latino americane, cinesi etc, ma avete capito il punto). Non puoi avere neri e bianchi che, nelle rispettive percentuali, sparano ai criminali, e poi affermare che é solo questione di razzismo...
Questo è come dire che il tale partito non può essere accusato di razzismo perchè ha anche iscritti di colore.
Non è sempre razzismo diretto (del tipo "quello è n****, ammazziamolo) (anche se è risaputo che ci sono suprematisti bianchi nella polizia USA), ma anche "sistemico", che porta automaticamente ad un certo modo di pensare ed agire.
Lo vedi bene nel video sopra dei due ragazzi: c'è uno scontro, e i poliziotti automaticamente identificano l'aggressore e la persona da bloccare e sul cui usare la forza nel ragazzo di colore, e la vittima e la persona non pericolosa da trattare con riguardo nel ragazzo bianco.
Le basi di questo razzismo sistemico sono nel fatto che effettivamente la probabilità che un afroamericano sia delinquente è maggiore, così che un bianco sia benestante e che è più facile ci siano ripercussioni nel maltrattarlo, ecc.
39 minuti fa, joramun ha scritto:beh direi che è la posizione di chi il razzismo si ostina a non vedercelo ad essere influenzata ideologicamente.
Mi limito a dire che una accusa di razzismo merita dati certi. Altrimenti si rischia anche di trovare soluzioni sbagliate, come quando (permittimi l'indebito esempio) si vogliono ridurre le stragi sulle strade rendendo piú difficile l'esame della patente. É chiaro che non funzionerá...
42 minuti fa, joramun ha scritto:a parte che non credo esista una tale statistica, cosa dovrebbe dimostrare?
Servirebbe a capire se l'uso della violenza estrema é stato, in qualche modo, necessario. Ovviamente, nel caso in questione (che peró come ogni episodio non fa statistica), difficile giustificare 60 colpi...
44 minuti fa, joramun ha scritto:Perchè mi pare pleonastico sottolineare che partiamo da situazioni di disagio in qualsiasi caso: se hai uno stipendio, una casa e una situazione socio-familiare decente non ti metti a delinquere. Tra l'altro le comunità afroamericane vivono mediamente in condizioni di maggiore svantaggio socio-economico, quindi non credo che il dato smentirebbe alcunchè.
É esattamente il punto che volevo sottolineare: é il razzismo dei poliziotti che premono il grilletto o piuttosto la situazione socio economica di quelle comunitá che le espongono maggiormente ad un tipo di atteggiamento che poi risulta in queste tragedie? O é una combinazione delle due? O nessuna delle due?
Io credo che siano distinzioni da fare, e da fare caso per caso, se si vuole sostenere una accusa di razzismo. Tutto IMHO, ovviamente.
47 minuti fa, joramun ha scritto:Vorrebbe dire che negli stati uniti non hai solo maggiori possibilità di essere freddato dalla polizia se sei di colore, ma anche se sei povero
No, la mia ipotesi (espressa a mó di provocazione, se vogliamo, non una vera e propria posizione che intendo sostenere), é che sono le circostanze a produrre queste tragedie, e non una volontaria discriminazione (economica o di colore) da parte del poliziotto.
43 minuti fa, Metamorfo ha scritto:Non è sempre razzismo diretto (del tipo "quello è n****, ammazziamolo) (anche se è risaputo che ci sono suprematisti bianchi nella polizia USA), ma anche "sistemico", che porta automaticamente ad un certo modo di pensare ed agire.
E io credo che queste distinzioni non vengano fatte a sufficienza: se il problema é il poliziotto razzista, si processa. Se il problema é un razzismo sistemico, si interviene sulla cultura (es la scuola), se il problema é una situazione sociale ed economica sfavorevole che colpisce soprattutto determinati tipi di popolazione, si deve intervenire sulla qualitá della scuola pubblica, sanitá, aiuti economici.
Sono gli slogan da striscione (bianchi razzisti, maschi sessisti, pula fascista, etc etc) che francamente non capisco. Aiutano a sfogare lo sdegno costante da cui molti non riescono a liberarsi, ma concretamente non mi pare che servano a molto.
(Questa é la ragione, tra l'altro, per cui non mi piace la "sinistra americana", ma non simpatizzo neppure per la destra, che mi pare troppo interessata a mantenere uno status quo che le é favorevole a discapito dei meno fortunati).
1 ora fa, Manifredde ha scritto:Altrimenti si rischia anche di trovare soluzioni sbagliate, come quando (permittimi l'indebito esempio) si vogliono ridurre le stragi sulle strade rendendo piú difficile l'esame della patente. É chiaro che non funzionerá...
E' più o meno quello che hanno fatto riducendo i fondi a disposizione di molti dipartimenti di polizia negli USA dopo la morte di George Floyd.
Gli interventi veri sono ben altri, ma nella maggior parte dei casi manca la volontà politica anche solo di dire ad alta voce quali.
1 ora fa, Manifredde ha scritto:é il razzismo dei poliziotti che premono il grilletto o piuttosto la situazione socio economica di quelle comunitá che le espongono maggiormente ad un tipo di atteggiamento che poi risulta in queste tragedie? O é una combinazione delle due?
Secondo me una combinazione delle due, e di moltissime altre, tra le quali la circolazione imponente ed ormai incontrollata di armi da fuoco, e tutta la (americanissima) cultura intorno alle armi da fuoco - cultura secondo la quale le armi sono un diritto più inalienabile di cure mediche garantite a tutti, e più ne hai in casa meglio è. Perchè poi, quando ci chiediamo se...
1 ora fa, Manifredde ha scritto:Servirebbe a capire se l'uso della violenza estrema é stato, in qualche modo, necessario.
... tocca constatare che Jayland Walker era in possesso di una pistola con la quale avrebbe esploso un colpo durante l'inseguimento - cosa che sembra confermata dai rilievi eseguiti dopo la sparatoria. E' ovvio che niente giustifica quello che gli è successo - la polizia avrà anche avuto paura che fosse armato, ma nel momento in cui Walker si è dato alla fuga senza esplodere altri colpi qualsiasi rappresaglia superiore a, che ne so, sparargli al polpaccio, tanto per andare sul sicuro, sarebbe stata criminale - ma penso che la sua morte sia anche il risultato del far west nel quale può potenzialmente trasformarsi qualsiasi litigio o discussione in America, dove in molti stati è permesso di girare con un'arma nascosta. E' permesso di girare con un'arma nascosta.
2 ore fa, Metamorfo ha scritto:Le basi di questo razzismo sistemico sono nel fatto che effettivamente la probabilità che un afroamericano sia delinquente è maggiore
Secondo le statistiche dell'FBI risalenti al 2018 più della metà degli omicidi commessi in America era stato commesso da afroamericani, e il 90% degli afroamericani uccisi in atti violenti stato ucciso da altri afroamericani. Nel 2019 i neri uccisi dalla polizia erano una percentuale bassissima - non ricordo quale, ma se non erro era sotto il 5% - sul totale degli afroamericani morti in circostanze violente. Anche la possibilità che un poliziotto venga ucciso da un nero è nettamente superiore rispetto alla dinamica opposta.
Questo ovviamente non scagiona gli assassini di Walker o di Floyd, nè permette di dire che il razzismo non c'entri, ma secondo me dovrebbe far riflettere su che razza di società gli americani si siano costruiti, e il razzismo è solo una della cause.
2 ore fa, Manifredde ha scritto:Mi limito a dire che una accusa di razzismo merita dati certi.
Che ci sono. E sono stati postati.
2 ore fa, Manifredde ha scritto:Servirebbe a capire se l'uso della violenza estrema é stato, in qualche modo, necessario.
No, quello che serve dimostrare è perchè questa necessita delle sventagliate di proiettili non viene applicata quando invece il killer è un incel bianco.
Nel frattempo Derek Chauvin è stato condannato anche la violazione dei diritti civili nel caso dell'omicidio di George Flody.
https://www.ilpost.it/2022/07/07/derek-chauvin-condanna-21-anni-diritti-civili-george-floyd/
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life