5 hours fa, Manifredde dice:

A voi che siete piú aggiornati una domanda (che magari vi fará sorridere, ma perdonerete spero la mia imbarazzante ignoranza in materia): é dalla fine dello scorso anno che gira una influenza che sembra avere sintomi particolari: febbre insolitamente alta e duratura, e prolungata tosse dopo la guarigione. Ne ho sofferto io (arrivato per la prima volta in vita mia a 40 gradi) e diverse persone che conosco, da dicembre in poi. 

Quindi la domanda é: si tratta del corona o non centra nulla?

L'ho presa anche io questa. E mio marito che l'ha presa da me. Lui poi è sfociato anche in una bronchite. 

In realtà se si guarda ai dati di Influnet (sistema di sorveglianza dell’Influenza dell’ISS e del Ministero della Salute) il picco raggiunto quest’anno dall’influenza è inferiore rispetto al picco delle due stagioni precedenti ed è considerato di intensità media.
Come sempre ha colpito per lo più i bambini, a differenza di quello che fa il coronavirus, e sarà una coincidenza ma il picco si è avuto alla quinta settimana del 2020 e proprio in quella settimana la classe di mio figlio ha cominciato a decimarsi per febbre altissima e tosse a seguire.  
Non so se poi fosse coronavirus spacciato per influenza però ecco praticamente tutta la classe di mio figlio ha avuto febbre altissima durata anche una settimana e considerando quanto poco colpisce i bambini il coronavirus penso proprio che sia stata l’influenza stagionale e che quest’anno si manifestava così. 
Penso proprio che sia solo una “sensazione” che abbiamo avuto tutti  

I cinesi ricoverati per primi allo Spallanzani sono atterrati a Malpensa il 21 gennaio. Mi sembra abbastanza scontato che il virus fosse arrivato, almeno in Italia, da ben prima della scoperta del focolaio di Codogno.  

Notizie sempre più allarmanti. 

Contagi nei dintorni e anche nel mio paese. E pare che da adesso siamo in zona rossa impossibilitati a uscire dalla provincia.

Ad ogni modo poco male se serve per me non c'è problema. Una delle cose più incredibili di questa situazione è vedere l'egoismo di certa gente: tutti preoccupati per loro se li bloccano a casa e per l'economia mentre la questione di tutelare gli altri pare piuttosto marginale. Speriamo che nella difficoltà emerga un po' di più di generosità.

Germania, Francia e Spagna superano il Giappone.

Il 6/3/2020 at 13:37, Manifredde dice:

A voi che siete piú aggiornati una domanda (che magari vi fará sorridere, ma perdonerete spero la mia imbarazzante ignoranza in materia): é dalla fine dello scorso anno che gira una influenza che sembra avere sintomi particolari: febbre insolitamente alta e duratura, e prolungata tosse dopo la guarigione. Ne ho sofferto io (arrivato per la prima volta in vita mia a 40 gradi) e diverse persone che conosco, da dicembre in poi. 

Quindi la domanda é: si tratta del corona o non centra nulla?

A me è successo dal 6 gennaio, stessi sintomi, stessa storia. Ero perplessa perché avevo fatto il vaccino.Ho cominciato a dubitare che fosse qualcosa di diverso quando ho visto questo servizio su RaiNews il 28 febbraio:

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Virus-in-Cina-da-ottobre-intervista-Enrico-Bucci-docente-alla-Temple-University-Usa-b59b1d65-7e60-434d-9af5-f7ba3f1c4484.html

e io ero stata in Lombardia per tre volte dopo il 21 dicembre 2019. Fino alla settimana scorsa se camminavo un po' o facevo scale avevo difficoltà respiratorie, ma le imputavo a problematiche di tipo allergico anche se era una cosa molto diversa dal solito. Adesso comincia ad andare meglio.

Ho chiesto maggiori informazioni a persone che conoscono gli ambienti di ricerca di cui si parla nel servizio e mi è stato detto che è possibile che il virus sia stato sotto traccia già da novembre. Quando arriverà il test per verificare la presenza o meno di anticorpi specifici, si vedrà. 

L'ultima volta che ho avuto la febbre è stato a Natale.

15 giorni fa, nonostante i video, le informazioni e i report dalla Cina, che mostravano soluzioni estreme del governo cinese e scene apocalittiche, l'italiano medio: "ehhhh, m'ha detto mi cuggggino che è come l'influenza normale, chi si preoccupa è scemo", "a me m'ha detto la parrucchiera che l'influenza normale è più pericolosa, e i poteri forti vogliono infonderci la paurah!".

Ieri, 2020 fuga da Milano. Gente che si infilava in vagoni strapieni di gente, a rischiare di prendersi il virus (se già non ce l'avevano) e portarlo ad amici e parenti al Sud, in un contesto molto meno preparato a gestire eventuali situazioni di emergenza.

Perché molte persone tuttora (e parlo per averci parlato direttamente) non hanno compreso la situazione.

Va comunque detto che non ci si mettono solo i cugini e le parrucchiere a fare disinformazione ma anche quelli che sanno perché hanno letto su internet e siccome hanno i dati da fonti affidabili si mettono pure a trarre conclusioni.

Ad ogni modo è un momento in cui dovrebbero avere la preminenza senso di responsabilità  e altruismo (che il problema non è tanto prendersi il virus ma trasmetterlo ad altri col rischio di appesantire la situazione sanitaria e rendere difficili le cure per chi ne ha bisogni) e senso di unitá nazionale.

Da italiana prima che veneta per questo chiedo scusa per le aberranti dichiarazioni del governatore Zaia che non perde occasione per creare trambusto quando solo 2 giorni prima era lui stesso a volere che l'intero Veneto fosse dichiarato zona rossa (soprattutto a causa di eventuali benefici economici mi viene da pensare).

31 minutes fa, Metamorfo dice:

Ieri, 2020 fuga da Milano. Gente che si infilava in vagoni strapieni di gente, a rischiare di prendersi il virus (se già non ce l'avevano) e portarlo ad amici e parenti al Sud, in un contesto molto meno preparato a gestire eventuali situazioni di emergenza.

La fuga da Milano c'è stata perchè l'intera faccenda è stata gestita in maniera assolutamente demente: l'ordinanza di chiusura la promulghi quando hai già le autovedette al confine regionale, non fai scappare una bozza (grazie, Regione Lombardia!) in cui annunci che tra 24 ore chiudi tutto.

L'Iran ha nuovamente superato l'Italia.

In Cina un edificio che ospitava dei malati è crollato, 7 morti.

Ho ascoltato poco fa la conferenza stampa di ieri sera della Protezione Civile la trovate sul loro canale YouTube... non riesco a copiare il link )

 Alcuni dati/info rilasciate dal presidente di ISS Silvio Brusaferro (li trovate anche nel comunicato stampa ufficiale di ieri “CS 17/2020” nell’apposita sezione su Epicentro.it) che descrivono quanto sta avvenendo.

Sintomi riscontrati

“Febbre e dispnea sono presenti come sintomi di esordio rispettivamente nell’86% e nell’82% dei casi esaminati. Altri sintomi iniziali riscontrati sono tosse (50%), e appunto diarrea ed emottisi (5%)”

Brusaferro ha sottolineato l’importanza di attenersi alle indicazioni per quel che riguarda il non affollare i pronto soccorso. Ha anche indicato che la curva dell’influenza stagionale è in discesa per cui a breve la “confusione” tra le due epidemie sarà minore a tutto vantaggio di una migliorè diagnostica.

Mortalità legata al virus

”L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 è 81.4. Le donne sono 48 (31.0%). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,6. I decessi avvengono in grandissima parte dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti: nel dettaglio la mortalità è del 14,3% oltre i 90 anni, dell’8,2% tra 80 e 89, del 4% tra 70 e 79, dell’1,4% tra 60 e 69 e dello 0,1% tra 50 e 59, mentre non si registrano decessi sotto questa fascia d’età. Complessivamente, 21 pazienti (15,5% del campione) presentavano 0 o 1 patologia, 25 (18,5%) presentavano 2 patologie e 70 (60,3%) presentavano 3 o più patologie; per 19 pazienti non è stato ancora possibile recuperare ad oggi l’informazione. Ipertensione e cardiopatia ischemica si confermano le patologie più frequenti.” 
 

e inoltre

Confronto Cina-Italia:

”L’aggiornamento dei dati conferma che in tutte le fasce di età la letalità nella popolazione italiana è più bassa rispetto a quella osservata in Cina. La letalità complessiva in Italia sui 155 casi risulta invece del 2,9% contro il 2,3% della Cina. Il dato generale è più alto nella popolazione italiana perché l’età media della popolazione italiana è maggiore rispetto a quella cinese (44 vs 37 anni – stime WHO 2013) e in Italia c’è un maggior numero di malati con età superiore agli 80 anni”

Un’altra cosa che è stata doverosamente spiegata è il ribaltamento delle percentuali tra ricoverati e domiciliati. Negli ultimi giorni quest’ultima percentuale è diminuita molto rispetto alla prima.  Brusaferro ha spiegato che si tratta di un effetto del cambiamento nella metodologia di rilevazione avvenuta a partire dal 27 Febbraio scorso per cui, seguendo le indicazioni di OMS, si è iniziato a fare i tamponi principalmente sui sintomatici. Al momento, il dato complessivo è falsato da questo cambiamento in corsa. Nel giro di qualche giorno saranno presentati dati con i dovuti correttivi.

Tutto questo non toglie nulla alla gravità del momento e alla tragicità di quello che stiamo passando e non ne traggo alcuna conclusione o riflessione. L’ho però trovato interessante (forse, sotto sotto sono un po’ parrucchiera anche io )

21 minutes fa, Maya dice:

 

 

Mortalità legata al virus

”L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 è 81.4. Le donne sono 48 (31.0%). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,6. I decessi avvengono in grandissima parte dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti: nel dettaglio la mortalità è del 14,3% oltre i 90 anni, dell’8,2% tra 80 e 89, del 4% tra 70 e 79, dell’1,4% tra 60 e 69 e dello 0,1% tra 50 e 59, mentre non si registrano decessi sotto questa fascia d’età. Complessivamente, 21 pazienti (15,5% del campione) presentavano 0 o 1 patologia, 25 (18,5%) presentavano 2 patologie e 70 (60,3%) presentavano 3 o più patologie; per 19 pazienti non è stato ancora possibile recuperare ad oggi l’informazione. Ipertensione e cardiopatia ischemica si confermano le patologie più frequenti.” 
 

 

 

 

Va però considerata una cosa: dallo studio cinese, le vittime sotto i 60 anni, hanno resistito per parecchi giorni/settimane come casi critici, prima di soccombere.

In Italia abbiamo dati di soltanto un paio di settimane, quindi i giovani in condizioni critiche sono ancora vivi. Le percentuali potrebbero variare, seppur di poco, con il passare delle settimane.

Beh Brusaferro stesso è il primo a usare i condizionali. 

Per quanto riguarda ricoveri e trattamento domiciliare mi pare di capire che per non intasare gli ospedali se possibile ti curano a casa.

Qui addirittura hanno rimandato a casa casi non gravi di ricoverati in ospedale per altri motivi per lasciare liberi i letti. 

Certo che cmq se ormai i tamponi non li fanno più a meno che non hai sintomi conclamati ma allo stesso tempo esistono forme asintomatiche mi chiedo come si faccia a stabilire chi è contagioso e chi no ^^"

Anche a me, da assoluta profana, mi sembrava più valido il sistema precedente, ma tant’è ubi maior...