@Stella di Valyria che belle queste parole di Guccini.
Stanotte, nel pre sonno, ho avuto un'altra ispirazione per Ygritte. Concedetemi quindi di dedicarle una seconda canzone.
Giorno 40 - Three eyed raven
La mia vena esoterica è rimasta molto affascinata da questo personaggio e dai suoi molteplici significati.
La superstizione popolare vede il corvo come portatore di malasorte. E' colui che si ciba dei cadaveri ed è quindi connesso coi morti. Ma il corvo ha in verità una tradizione simbolica molto profonda. In Alchimia è simbolo della nigredo, la morte iniziatica che prelude alla albedo e alla rubedo, è quindi il primo passaggio della trasmutazione dell'uomo.
Nella mitologia norrena Odino usava i corvi per sapere tutto del mondo.
Anche nel mitraismo il corvo è il primo grado verso la consapevolezza.
Presso altre culture era un oracolo e nello sciamanesimo è una potente guida nei regni invisibili.
Il corvo in psicologia è la nostra parte in ombra, i nostri demoni, il lato oscuro della luna.
Il suo terzo occhio è l'Ajna chakra, il centro energetico della chiaroveggenza.
E' colui che tutto vede e tutto sa perché fuori dal tempo.
Egli non è più uomo poichè ha trasceso la sua umanità per divenire un Potere, una Forza occulta. Il suo scopo è proiettare e tramandare nei millenni tutta la conoscenza umana. E' il guardiano di Akasha. La memoria dell'intera umanità e delle forze naturali che governano il nostro mondo.
A lui pertanto dedico "Gnossienne nr 3" di un altro famoso esoterista e rosacroce che fu Erik Satie
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Giorno 40 - Corvo con Tre Occhi
Per concludere in bellezza il Challenge e considerare la natura quasi "metafisica" del personaggio e l'importanza che sicuramente avrà sul futuro della saga, condivido uno dei miei pezzi preferiti di epic metal, riferito però ad un'altra famosa saga:
Giorno 40 - Three Eyed Raven (ASOIAF)
“Quanti occhi ha Lord Corvo di Sangue? diceva l’indovinello. “Mille occhi, più uno.” Alcuni sostenevano che il Primo Cavaliere del re fosse uno studioso delle arti oscure, in grado di cambiare faccia, di assumere l’aspetto di un cane con un occhio solo, persino di mutarsi in nebbia. Branchi di lupi grigi davano la caccia ai suoi nemici, diceva la gente, e i corvi neri erano le sue spie, e gli bisbigliavano segreti all’orecchio. La maggior parte di quelle storie erano solo leggende, Dunk non ne dubitava, ma nessuno poteva nemmeno dubitare che Corvo di Sangue avesse informatori dappertutto
Dai pensieri di Dunk
Ed esiste una canzone scritta su Brynden Rivers intitolata proprio “Mille occhi ed uno”.
Un corvo con tre occhi appare spesso in sogno a Bran Stark. I Figli della Foresta lo conoscono con il nome di ultimo veggente verde..Egli dice a Bran che avrebbe imparato a volare , e in seguito Bran poi realizza che è un uomo pallido, scheletrico avvolto da abiti neri marci e seduto su un trono di radici di albero-diga intrecciate:
“La maggior parte di lui è finita nell’albero. È vissuto oltre la sua durata mortale, eppure resta qui. Per noi, per voi, per i reami dell’uomo. Solo un’esile forza permane nella sua carne. Ha mille occhi e un occhio, ma c’è molto da sorvegliare. Un giorno saprai.” Foglia a Bran Stark
Dedico un pezzo di musica jazz. Sono in dubbio se menzionare A love supreme, il capolavoro di Coltrane ma poi ho scelto
Bye Bye Blackbird-Miles Davis
No one here can love or understand me
Oh, what hard luck stories they all hand me
Pack up all my cares and woe, here I go, winging low
Bye, bye, blackbird
Where somebody waits for me
Sugar's sweet, so is she
Bye, bye, blackbird
No one here can love or understand me
Oh, what hard luck stories they all hand me
Make my bed and light the light, I'll arrive late tonight
Blackbird, bye, bye
Bye, bye, blackbird
Where somebody waits for me
Sugar's sweet, so is she
Bye, bye, blackbird
No one here can love or understand me
Oh what hard luck stories they all hand me
Make my bed and light the light, I'll arrive late tonight
Blackbird, bye, bye
Giorno 40 - Three Eyed Raven (GoT)
L'obiettivo del Night King non è dissimile da quello di molti altri "villain", se non fosse che il condottiero degli Estranei ha intenzione non solo di annientare la vita, ma anche il suo ricordo. E per riuscirci, deve eliminare la coscienza dell'esistenza, ovvero il Corvo a Tre Occhi:
Io sono la memoria del mondo
E Bran è stato addestrato proprio dal vecchio corvo a tre occhi che lo attendeva da tempo a diventare il nuovo corvo a tre occhi, appunto la memoria dolente peraltro, del mondo .
Una memoria ancestrale, che si perde nella notte dei tempi, come spiega Sam:
I tuoi ricordi non vengono dai libri. Le tue storie non sono semplici storie. Se volessi cancellare il mondo, comincerei da te.
In definitiva, il Re della Notte vuole precipitare il mondo in un nulla eterno, che non è altro che la morte: In fondo, la morte è questo. Dimenticare. Cadere nell'oblio. Chi dimentica dove è stato e quello che ha fatto, non è più un uomo. È un animale.
il Re della Notte ha già cercato di uccidere:Ci ha già provato. Molte volte, con molti Corvi a Tre Occhi.
Ma alla fine sarà sconfitto anche grazie al vecchio corvo a tre occhi
Dedico
Memory- Barbra Streisand
Midnight not a sound from the pavement
Has the moon lost her memory?
She is smiling alone
In the lamplight, the withered leaves collect at my feet
And the wind begins to moan
Memory, All alone in the moonlight
I can dream of the old days
Life was beautiful then
I remember the time I knew what happiness was
Let the memory live again
Every streetlamp seems to beat
A fatalistic warning
Someone mutters and the street lamp gutters
And soon
It will be morning
Daylight
I must wait for the sunrise
I must think of a new life
And I mustn't give in.
When the dawn comes, tonight will be a memory too And a new day will begin
Burnt out ends of smoky days
The stale cold smell of morning
A streetlamp dies; another night is over
Another day is dawning...
Touch me!
It's so easy to leave me
All alone with the memory
Of my days in the sun...
If you touch me, you'll understand what happiness is
Look, a new day has begun.
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Mamma mia sono in ritardo cosmico!
Giorno 39 – Ygritte
Il manifesto della donna libera e indipendente, adoro questa canzone e depreco lo scempio che ne hanno fatto con la versione rappata in Suicide Squad.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 40 - Three Eyed Raven
Figura quanto mai enigmatica, la tristezza della solitudine di un’immortale, la gabbia di un tutto già scritto per cui trovo si adatti molto bene la tristissima Who wants to live forever (la OST di Highlander mi piace proprio ^^”)
There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams
Yet slips away from us?
Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
There's no chance for us
It's all decided for us
This world has only one
Sweet moment set aside for us
Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Who?
Who dares to love forever
Oh, when love must die?
But touch my tears with your lips
Touch my world with your fingertips
And we can have forever
And we can love forever
Forever is our today
Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Forever is our today
Who waits forever anyway?
Ed inoltre un classicone 80’ sull’onda della nostalgia che richiama il suo essere parte e spettatore di una storia infinita, come d’altronde ognuno di noi.
Tutti in coro!!
Rhymes that keep their secrets
Will unfold behind the clouds
And there upon a rainbow
Is the answer to a never ending story
Ah ahhh ahh
Never ending storyyyyyyy
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
4 minutes fa, Lyra Stark dice:
Tutti in coro!!
Rhymes that keep their secrets
Will unfold behind the clouds
And there upon a rainbow
Is the answer to a never ending story
Ah ahhh ahh
Never ending storyyyyyyy
non resisto...devo postare la versione di Dustin
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Ecco, figurati che io ero indecisa se mettere quella o l'originale!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 35 - Maester Aemon
My grandfather named me for Prince Aemon the Dragonknight, who was his uncle, or his father, depending on which tale you believe. Aemon, he called me...
Queste le parole con cui quello che si è configurato fin dalla prima lettura come il mio personaggio preferito in assoluto rivela a Jon le sue origini. Senza sapere che Jon, colui che non sa niente, se solo sapesse, avrebbe una rivelazione ancora più eclatante per lui.
E lo stupore di Jon è lo stesso stupore che prova il lettore nell'apprendere dell'esistenza di questo Targaryen, a cui l'età ha ormai offuscato i tratti caratteristici dei signori dei draghi: Aemon non ha più capelli e i suoi occhi ciechi sono velati.
Lo avete descritto come un grande saggio e questo è innegabile. Aemon è un saggio, un pensatore brillante, fin da giovane, e tale ancora a un secolo di età. Mantiene fino all'ultimo una grande lucidità, nonostante le forze lo stiano abbandonando, e la cecità unita ai sogni di drago e di febbre gli provochino una certa confusione, talvolta, al risveglio.
Lo avete descritto come un uomo retto che, una volta intrapresa la strada per diventare maestro - anche se questa fu decisa più da Daeron che da Aemon stesso - non ha mai ceduto all'onorabilità di questa scelta.
Ha rinunciato a essere un Targaryen diventando maestro, non ha tradito i voti dell'ordine, non ha voluto eclissare il grande maestro entrando a far parte del Concilio, non ha ceduto alle richieste che lo volevano re al posto di Egg, ha scelto di non rappresentare un pericolo per il fratello prendendo il nero, né ha soccorso la sua famiglia quasi sterminata dai ribelli. E il peso delle sue parole e dell'amarezza e dolore derivante da tali scelte si può quasi toccare e sentire, mentre ricorda a Jon la sua rettitudine, con grande sincerità, cercando di fargli capire che nelle scelte difficili ciò che conta è la fedeltà a noi stessi, che con queste scelte dovremo convivere per sempre, lasciandolo, allo stesso tempo, libero di misurare che cosa la sua persona sia.
Three times the gods saw fit to test my vows. Once when I was a boy, once in the fullness of my manhood, and once when I had grown old. By then my strength was fled, my eyes grown dim, yet that last choice was as cruel as the first. My ravens would bring the news from the south, words darker than their wings, the ruin of my House, the death of my kin, disgrace and desolation. What could I have done, old, blind, frail? I was helpless as a suckling babe, yet still it grieved me to sit forgotten as they cut down my brother's poor grandson, and his son, and even the little children.
E, in effetti, si può forse affermare che sia l'unico personaggio tra i molti che vediamo nel mondo di Planetos a non cadere mai in tentazione. Non ci sono riusciti né Eddard, né Stannis, né Robb, né Jon. Checché se ne voglia dire. Aemon sembra riuscirci per più di un secolo, finché anch'egli non cede allo human heart in conflict with itself. Concordo anche con chi lo aveva identificato come un personaggio pieno d'amore e devozione per la propria famiglia, per la propria stirpe. Settant'anni alla Barriera non hanno cancellato ciò. Lo si può leggere nelle sue parole, quando definisce l'amore la morte del dovere, il tormento dell'onore. Queste parole prendono vita dalla penna di George:
"What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms...or the memory of a brothers smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy"
Aemon il maestro, ma soprattutto Aemon Targaryen. Ciò che nella serie finisce per risultare un personaggio bello ma monco e quasi al limite del funzionale, nei libri esprime tutta la sua grandezza, palesando il peso dell'onore.
Mi stupisco sempre quando questo concetto viene esaltato esclusivamente come positivo, specie nel nostro paese, specie nel nostro passato più o meno recente, più o meno remoto, e presente. Aemon Targaryen è grande nel momento in cui ci spiega che l'onore è una convenzione sociale, una prigione su cui fondare una gerarchia, un carceriere a cui scegliere di darsi o non darsi, posto che la sua legge, prima di essere la sua, sia la nostra, perché in quella prigione di lusso saremo noi a vivere, così come saremo sempre noi a vivere col peso della scelta opposta, da fuggitivi in più spartane condizioni.
A più di un secolo di età Aemon intraprende il suo ultimo viaggio, per sfuggire alla donna rossa, per rendere Sam un maestro e scoprire come combattere gli Estranei. E ha l'occasione per risvegliare tutto il suo amore, lontano dai geli della Barriera. Nonostante la sua estrema fragilità, la notizia dei draghi e di Daenerys lo rinvigorisce e gli conferisce una nuova forza, tanto da fargli più volte desiderare di alzarsi e andare a cercare nel porto di Braavos i narratori di questo prodigio. Aemon, che da piccolo aveva avuto un uovo di drago a sua volta, e che, col fratello, aveva immaginato di poterli far schiudere e divenire così dragonriders. Aemon che sente di non avere più tempo, o non abbastanza, per aiutare finalmente chi era riuscito a riportare i draghi nel mondo, quell'impresa che ai suoi fratelli non era riuscita, a grande costo. Non ad Aerion. Non ad Aegon.
Ora, che le profezie tanto discusse con Rhaegar acquisiscono un senso, è tardi.
Fire consumes, but cold preserves.
Nei suoi ultimi afflati, Daenerys è il suo unico pensiero, la sua forza, la sua ultima speranza. Daenerys è l'ultima Targaryen e vuole che sia guidata e consigliata saggiamente per compiere l'impresa e salvare l'umanità. Daenerys può riparare l'immenso dolore della Ribellione di Robert.
No one ever looked for a girl. It was a prince that was promised, not a princess.
Dragons are neither male nor female, Barth saw the truth of that, but now one and now other, as changeable as flame. The language misled us all for a thousand years. Daenerys is the one, born amidst salt and smoke. The dragons prove it. I must go to her. I must. Would that I was even ten years younger.
Dieci anni possono essere tutto. Quando sedici anni prima si era visto troppo vecchio, cieco, fragile, inutile come un bimbo in fasce di fronte alla Ribellione di Robert, adesso, lo stesso Aemon, anche un po' più vecchio, fragile e ugualmente cieco, sarebbe stato tutto per Daenerys. Avrebbe avuto il tempo di raggiungerla, guidarla, consigliarla.
Tra dieci anni sarebbe diverso. Dieci anni fa sarebbe stato diverso. Dieci anni sono tutto.
Con un altro corpo Aemon Targaryen avrebbe fatto quello che mai ha osato fare. Per amore dell'umanità e amore della sua famiglia. Settant'anni in nero non cancellano ciò che egli è nel profondo. Nel momento in cui l'impresa contro gli Estranei si unisce, ai suoi occhi, all'idea di poter ristabilire anche il nome della propria famiglia e, con essa, dare un nuovo corso a Westeros, Aemon sa di non avere abbastanza tempo. Un corpo sembra insignificante al definire che cosa sia l'individuo, ma ne è parte integrante e definisce anche, se non il suo animo, le sue possibilità. Un corpo è un rasoio. Un corpo può essere tutto. E per Aemon Targaryen, il suo corpo è tutto. Mentre la morte avanza lenta e inesorabile a Nord, molto più celermente si fa strada nelle membra del vecchio maestro. Una sorte che teme, da uomo razionale.
If I live too long I'm afraid I'll die.
Una sorte da cui solo gli zombie dei ghiacci hanno fatto ritorno e il cui stato è sotto gli occhi di chi ha potuto vederli.
"Daenerys is our hope. Tell them that, at the Citadel. Make them listen. They must send her a maester. Daenerys must be counseled, taught, protected. For all these years I've lingered, waiting, watching, and now that the day has dawned I am too old. I am dying, Sam." Tears ran from his blind white eyes at that admission.
Once he woke up weeping. "The dragon must have three heads," he wailed, "but I am too old and frail to be one of them. I should be with her, showing her the way, but my body has betrayed me."
Too much love will kill you
Just as sure as none at all
It'll drain the power that's in you
Make you plead and scream and crawl
And the pain will make you crazy
You're the victim of your crime
Too much love will kill you every time
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Con oggi terminano i personaggi designati. E adesso?
Purtroppo abbiamo perso per strada l’ideatore, ma si possono proporre altri personaggi come si era ventilato tempo fa o finiamo qua?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Io continuerei volentieri. Se i mod sono d'accordo, potremmo raccogliere le proposte di tutti e stilare una nuova lista di nomi.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Giorno 40 - Three Eyed Raven
Per questa giornata conclusiva sapevo il titolo che avrei postato già all'inizio della challenge.
Siamo al metal più estremo, ma niente potrebbe essere più appropriato come attitudine e tematiche.
Gli Immortal da sempre sono alla ricerca di un sound "freddo" e isolato. I loro testi parlano di Blashyrkh, un reame fantastico, glaciale ai confini del mondo, ispirato da Bergen, la loro città. (Poi, io ci sono stato a Bergen, non mi é sembrata ne isolata, ne glaciale, anzi é una bella cittadina, con un quartiere ansaeatico patrimono dell'Unesco. La cosa che mi ha raggelato é la libera vendita di carne di balena, ma questo é un altro discorso. )
Comunque estremo nord, gelo, fuoco e una copertina con un portale fatto di corvi. Benvenuti nella grotta del corvo a tre occhi!
\edit: ho letto adesso gli ultimi post. Si, certamente si può continuare, fino a esaurimento personaggi!
Mi sembra che @Lady Monica avesse avuto un'idea per un altro giorno, almento mi ricordo vagamente di averlo letto. Io stesso ho due tre giorni da recuperare. Varys di sicuro, e Davos, credo (devo controllare ) e mi piacerebbe cercare delle canzoni anche per loro.
@Timett figlio di Timett allora quando avete finito facci sapere come procederemo per il seguito.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Perfetto, aspettiamo che tutti abbiano recuperato, intanto chi ha finito pensa alle eventuali nuove proposte.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 40 - Three Eyed Raven:
Chiudo questa bellissima cavalcata musicale con un brano intimista ed introspettivo dei Low Roar, gruppo islandese che sono certa piacerebbe all'ideatore del Challenge.
Il Corvo con tre occhi, personaggio affascinante, inquietante e magnetico che non ha ancora svelato le sue carte, né il suo scopo, né il suo gioco.
Drago con sangue nordico che è divenuto un tutt'uno con l'albero che lo ha accolto, le cui radici lo hanno invaso, la cui memoria lo ha permeato e condannato a rivivere in un eterno istante tutto ciò che è stato, che è, che sarà e che forse non sarà mai.
Ma anche l'uomo che è stato, la cui umanità non accetta di soccombere all'incantesimo ed alla necessità del divenire entità astratta e superiore, il cui cuore, con involontario spasmo, non cessa di evocare memorie e fantasmi di legami, amori e dolori, rimorsi e rimpianti.
Lui che sa del magnetico filo che lo vincola a colui che gli dovrà succedere, a Brandon Stark, il ragazzo - lupo, il Metamorfo per eccellenza, lui che lo osserva, pazientemente lo aspetta, lo chiama a sé fin dall'alba dei tempi.
Nell'attesa di sapere altro di questa ammaliante figura..
Weight
Heavy bones
Bloody eyes
Sweaty clothes
New routine
Bit of land
to understand and know.
Play my tricks
fragile mind
Rest your head on me
Shut my eyes
I'm not here
There's must be some mistake
Don't be so serious.
Dont' be so seriuous.
Watch your words
turn to dust
as we forget
as we move on
Still
I refuse to let you slip away.
Don't be so serious.
Don't be so serious.
Magnets.
Magnets.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Help! Accorruomo! Accorpapero! (*) Sono in ritardissimo!
(*) citazione da un vecchio Topolino
Anche se non farò la Challenge completa, ho ancora tre o quattro personaggi. Mi associo anch'io alla richiesta di tenere ancora un po' aperto il thread
Ora provo a farne un paio, ma vi avviso che sarò superficialissima (tranne, forse, con Cersei, se ci riesco) e non proverò nemmeno ad avvicinarmi alle vostre bellissime analisi, sia perchè volerei molto più basso, sia perchè, arrivando così in ritardo, non darei comunque nessun contributo alla discussione.
Comincio con
Giorno 27 - Daenerys Targaryen
Una figura che ho amato poco in Asoiaf, nella seconda parte del suo cammino, e meno ancora in GOT. Tranne che nello sviluppo finale: paradossalmente, è in quella fase che il suo percorso e la sua esistenza come personaggio mi è apparso trovare finalmente il senso ed il ruolo che, prima, non vi vedevo (opinione personale, eh). In GoT avrei voluto che la sua deriva fosse preparata meglio, con più calma e più sfumature; però anche così non mi è dispiaciuta, dato che, non so se razionalmente o meno, già leggendo Asoiaf l'avevo percepita diventare sottilmente inquietante man mano che precedeva nella propria scalata. Alla sempre più ossessiva ricerca di un'identità che nella prima parte della sua vita le era stata negata, cancellata, annullata, prima ancora che del potere stesso (e in questo mi pare significativa l'interminabile, eternamente crescente catena di appellativi con cui esige di essere annunciata, come in un prepotente proclamare "io sono" rivolto non so se più agli altri o a se stessa, da parte di chi, per 14 anni, è stata fatta sentire quasi nessuno). Alla ricerca di un popolo che non solo la riconosca come sovrana, ma la ami. Per un puro delirio di onnipotenza? O forse, di nuovo, per confermare questa identità che si sta faticosamente ricostruendo e, insieme, per colmare un vuoto infantile?
A meno di leggere, un giorno, i suoi ultimi Pov -cosa in cui, ormai, ho smesso di sperare- non lo sapremo mai.
Certo è, in cambio, che quello che ad una lettura superficiale e dall sviluppo monco, come è in Asoiaf (e appesantita dall'inteminabile parte di Mereen) potrebbe, o poteva, apparire un personaggio piatto e bidimensionale, è in realtà un coacervo di forze e tensioni trattenute, probabilmente contrastanti tra loro. Desiderio di portare giustizia e tendenza ad applicarla in un modo talmente sommario da diventare esso stesso ingiustizia, come nella crocefissione dei Padroni, per citarne un esempio tra i tanti; ma ci sarebbero sicuramente molti altri contrasti interiori più sottili e potenti, sicuramente, se Martin non avesse posato la matita quando questo personaggio era, penserei, probabilmente a meno di metà del disegno.
In ogni caso, queste forze contrastanti, trattenute in modo a volte efficace, a volte già pericolosamente scricchiolante e vicino alla crisi, sono destinate, prima o poi, ad esplodere. Clamorosamente.
Perchè nessuno può tenere a lungo compressa una molla dalla potenza enorme: soprattutto se la molla è lui stesso. Una serie di prove, una crisi; una perdita di punti di riferimento o un periodo difficile e diverso, estraneo, spaesante, come quelli che Daenerys attraverserà da quando lascerà per la prima volta le mura protettive di Dragonstone, e quella persona perderà la presa. Anche soltanto nel cedimento di un attimo: perchè se le forze in gioco sono così potenti e decastanti, quell'attimo sarà sufficiente perchè tutto sfugga di mano, tutto cambi, irreversibilmente e per sempre.
Soprattutto se, in questa fase già fortemente critica, le vengono a mancare i punti fissi, le persone che erano, per lei, insieme supporto affettivo, punto di riferimento emozionale e pratico, nonchè argine agli eccessi a cui il sangue Targ nella sua componente più impulsiva e, scusate il gioco di parole, focosa e la sua stessa indole tendevano a portarla. Ha già perso da tempo Ser Barristan; ma ritrovarsi senza Missandrei prima e poco dopo Jorah (all'inizio un mero consigliere assennato, poi sempre più un amico, un affetto, una figura fraterna) sarà il culmine dello smarrimento, dello spaesamento totale in cui si trova in un Nord che non sente suo, in una situazione che ha sviluppi rapidissimi e antitetici da quelli che cullati e accuditi per anni nell'immaginazione (la scoperta degli Estranei, la perdita di due draghi-figli; la scoperta, infine, che esiste qualcuno il cui diritto al Trono annulla il suo, e quel qualcuno è l'ultimo uomo al mondo che avrebbe immaginato potere essere, almeno in linea teorica, un suo antagonista), con un uomo amato che si sta impercettibilmente ma inesorabilmente allontanando da lei, circondata da genti sconosciute e che la trattano con distacco ed indifferenza, negandole quell'amore ed adorazione di cui ormai ha bisogno come dell'aria che respira.
Quanto sarebbe destabilizzante, tutto questo, anche per una persona saggia e pacata? Quanto lo è, a maggior ragione, per una molla compressa, un ordigno pronto ad esplodere trattenuto soltanto da una buona volontà sincera ma grezza, inconsapevole di se' e delle componenti caratteriali che era chiamata a dominare e da figure di riferimento esterne?
(Un'ultima osservazione riguardo a queste: non ci sono più Barristan, Jorah e Missandrei, ma ora ci sono Tyrion e Varys. Ma non è la stessa cosa. Perchè primi erano più che consiglieri politici: erano affetti, profondi e veri. Erano amore, dato e ricevuto. E anche i loro consigli erano accettati e seguiti perchè percorrevano il canale di comunicazione privilegiato dell'affetto. Tyrion e Varys sono, nonostante una certa amicizia con il primo, soltanto consiglieri tattici e politici (uno acuto, lucido, ottimo; l'altro alquanto fallibile per non dire fallimentare, nonchè in pieno conflitto di interessi emotivo, ma va be'). E no, non è la stessa cosa. Soprattutto per una Daenerys.
Un amico che conosce la storia meglio di me giorni fa la paragonava ad un Robespierre, che inizia il proprio percorso mosso da aspirazioni di giustizia e libertà, ma poi ne viene travolto fino a divenire più crudele e tirannico del nemico che combatteva. Ma anche a Nerone, che finchè ha avuto Seneca al suo fianco non è stato una figura così negativa, ma lo è diventato quando è rimasto privo del suo consigliere, argine, moderatore e riferimento.
Per lei, quindi, rovistando alle mie limitatissime conoscenze musicali, alla fine mi è tornato in mente un brano vecchissimo che ascoltavo nelle "radio libere" quando ero bambina. In un tempo in cui (tenetevi forte) Umberto Tozzi cantava canzoni dalle musiche non banali e profondamente sentite, con testi spesso amari, sempre intensi.
Il bello è che ho fatto tutto 'sto papiro per poi arrivare ad una canzione che c'entra come i cavoli a merenda L' abbinamento è molto stiracchiato, lo so: ma è l'unica che è emersa, tra i miei ricordi, che esprimesse il non sapere rimanere in piedi ritrovandosi improvvisamente solo/a, la paura di precipitare disastrosamente quando chi era il tuo punto di riferimento ti ha lasciato per sempre.
(Notina: ancora una volta posterò tutto il testo, anche se le parti appropriate sono poche frasi. Ma vorrei condividere con voi -perchè non penso conosciate questa canzone, se già io la ascoltavo quando ero appena bambina- qualcosa a mio avviso molto sottovalutato. A chi ama la musica melodica ed i bei testi, buon ascolto )
Per Got - Danaerys (e per Jorah, anche; e il vuoto che la sua perdita ha lasciato nella sua vita):
Dimentica, dimentica - Umberto Tozzi
EDIT
Senza tante parole (una volta tanto ) un pensiero anche per la prima Daenerys. Quella ancora "sana", limpida. La bambina venduta, terrorizzata; l'oggetto di scambio la cui individualità, nei progetti del fratello e di Illyrio, doveva contare meno di nulla, che a dispetto di ogni previsione ha rialzato la testa e non solo: ha scoperto di avere dei poteri speciali ed unici. Il personaggio che in tanti, nella prima fase del suo cammino, abbiamo amato. Per la quale abbiamo provato il suo stesso senso di entusasmo e riscossa.
Per la piccola, grande fenice che, scossa, incredula e quasi disorientata, scopre di essere sopravvissuta alla pira del suo amato Drogo e di avere riportato in vita draghi e leggende, una canzone che sembra parlare di lei.
Tarja Turunen - My little phoenix