Recupero di corsa
Giorno 35 - Maestro Aemon
Mah difficile trovare qualcosa di abbinabile con la saggezza. Vado con un classicone (che manco mi piace peraltro ^^”) che richiama la sua tristezza per i ricordi del passato:
Midnight
Not a sound from the pavement
Has the moon lost her memory
She is smiling alone
In the lamplight
The withered leaves collect at my feet
And the wind begins to moan
Memory
All alone in the moonlight
I can smile happy your days (I can dream of the old days)
Life was beautiful then
I remember the time I knew what happiness was
Let the memory live again
Every street lamp seems to beat
A fatalistic warning
Someone mutters and the street lamp gutters
And soon it will be morning
Daylight
I must wait for the sunrise
I must think of a new life
And I mustn't give in
When the dawn comes
Tonight will be a memory too
And a new day will begin
Burnt out ends of smoky days
The still cold smell of morning
A street lamp dies, another night is over
Another day is dawning
Touch me,
It is so easy to leave me
All alone with the memory
Of my days in the sun
If you touch me,
You'll understand what happiness is
Look, a new day has begun
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 36 - Samwell Tarly
"Samwell Tarly. Slayer of White Walkers. Lover of ladies. As if we need anymore signs the world was ending."
- Ed -
Al suo timido amore per Gilly dedico
Alla fratellanza dei corvi, soprattutto al rapporto con il suo amico Jon Snow, dedico invece
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Che belle!
A me per Sam non viene in mente proprio nulla
Come personaggio alla fine mi sta abbastanza indifferente.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 34 - Roose Bolton
Complessi fino all'esasperazione. Esecutori con precisione chirurgica. Senza scrupoli, freddi e distanti. Questi sono i Control Denied, nel loro unico album-capolavoro. Questo é Roose Bolton, il cinico opportunistico (basti pensare a Walda "la grassa" Frey), mastermind e arrampicatore sociale (la scala fatta di cadaveri, non di caos).
Da lui bisogna aspettarsi l'inaspettato.
Giorno 36 - Samwell Tarly (ASOIAF)
"Continuo a essere un codardo, Jon." In qualunque parte del mondo si recasse, le sue paure lo seguivano Riflessioni di Samwell a Braavos
Samwell arriva a Castello Nero poco tempo dopo Jon Snow e viene deriso per la stazza e la sua timidezza. Ser Alliser Thorne, il maestro d’armi, si unisce alle prese in giro soprannominandolo “Messer Porcello” e non fa nulla per impedire alle altre reclute di prendersi gioco di lui e fargli del male durante l’addestramento. Triste, Samwell stringe amicizia con Jon e gli racconta la sua storia: Jon prova pietà per Sam e, facendo arrabbiare ser Alliser, si prende l’incarico di persuadere (minacciare, se necessario) i suoi compagni affinché la smettano di prendersi gioco del nuovo arrivato.
L’addestramento di ser Alliser non porta benefici a Samwell, che rimane un guerriero incapace.Jon teme per la sorte dell’amico una volta che non sarà più accanto a lui per proteggerlo: convince quindi maestro Aemon a includerlo nel gruppo degli attendenti dicendo poi a Sam che, nonostante sia un soldato mediocre, sa leggere e scrivere ed è intelligente
Era un codardo,forse , ma non per questo non ha un suo ruolo preciso in tutta la storia.
Del resto Sam aveva un grande desiderio ,essere un mago
Dedico
FANTASIA - L'apprendista stregone
Giorno 36 - Samwell Tarly (GoT)
Il mondo era pieno di vili che si atteggiavano a eroi. Ci voleva una strana forma di coraggio per ammettere ciò che Samwell Tarly aveva ammesso.Riflessioni di Jon Snow
Quando era attendente dei Guardiani della Notte era uno dei migliori amici di Jon Snow, poi divenuto Lord Comandante.E per lui ha fatto moltissimo . Partì dal Castello Nero verso la Cittadella per poter finalmente diventare un maestro. Si unì successivamente a Jon per combattere le armate del Re della Notte e degli Estranei.
Cpdardo provabilmente ma vero amico certamente,oltretutto le guerre non si vincono solo con la spada,ma una mente ben affilata può essere ancora pù utile e produttiva
Dedico
Hai Un Amico In Me - Riccardo Cocciante
Hai un amico in me,
Un grande amico in me!
Se la strada non è dritta e ci sono duemila pericoli
Ti basta solo ricordare che,
Che c'è un grande amico in me!
Di più di un amico in me!
Hai un amico in me
Più di un amico in me!
I tuoi problemi sono anche i miei
E non c'è nulla che io non farei per te!
Se siamo uniti scoprirai che c'è un vero amico in me!
Più di un amico in me!
E anche se in giro c'è qualcun altro che vale più di me,
Certo, sicuro mai nessuno ti vorrà mai bene quanto me, sai!
Con gli anni capirai
Che siamo fratelli ormai,
Perché il destino ha deciso che
C'è un vero amico in me!
Più di un amico in me!
Un vero amico in me!
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Giorno 33 - Jorah
Ciao a tutti Scusate se non commento i vostri interventi: non ho ancora avuto modo di recuperarli, ma lo farò appena possibile
Se i punti alla mano destra me lo consentono, provo a scrivere qualcosa sul buon Jorah.
Intanto: sorridere o no, di chi si "zerbina" ai piedi di un amore irrealizzabile, sino a subordinare ad esso l'intera sua esistenza?
Sarà perchè sono una grande esperta di queste situazioni (purtroppo... accidenti), ma sono per il "no". Decisamente per il "no".
Perchè ci sono moltissimi motivi per cui puoi scegliere -inconsciamente- di rinchiuderti in una gabbia del genere.
La debolezza del carattere e la mancanza della forza di volontà necessaria per allontanarti con un taglio netto da una situazione che ti procura soltanto dolore è una possibilità; certo. Oppure l'immaturo perdurare dell'infantile senso di onnipotenza, con la conseguente incapacità ad accettare nel profondo di te che sei tutt'altro che onnipotente e no, non puoi avere tutto ciò che desideri; anche questo (tra l'altro, penso sia lo stesso che sfocia, in una personalità aggressiva e violenta, in quelli che con orrido neologismo sono oggi chiamati "femminicidi": in ogni caso un processo distruttivo, dell'altro, se inidrizzato verso l'esterno, o di te stesso, se rivolto all'interno).
Ma questi sono solo alcuni dei possibili moventi.
A cui se ne affiancano altri, a cui forse si pensa meno ma che conosco anche per essermi trovata, ahimè, molte volte a riflettere su questo tipo di situazione. E che mi affascinano, se così si può dire, molto di più.
Tra i più ovvi, la scarsa autostima, per esempio. O la convinzione -che può essere nata in te e da te, per la mancanza di autostima che dicevo; o ti può essere stata instillata dall'esterno, da un'esperienza o una persona- di non meritarti amore. E che, quindi, sia esattamente quello il tuo posto ed il tuo ruolo: quello di chi desidera sapendo che il suo desiderio è vano, ama sapendo che il suo amore è sangue vivo che cola inutilmente su terra arida, pietre e sassi.
Il posto e il ruolo di chi supplica, si prostra. Sempre invano; tantopiù che nulla ti rende meno attraente, in amore, che presentarti nel ruolo del perdente, di chi ha rinunciato a ogni dignità ed orgoglio; di colui che si offre implorando.
Eppure, lo fai. Di più: forse, inconsciamente le cerchi, queste situazioni, in una malsana coercizione a ripetere uno schema che hai appreso -o ti è stato instillato- e che ritieni sia esattamente quello che meriti: niente.
Nel Jorah cartaceo, di cui sappiamo essersi rovinato (anche socialmente e moralmente) per compiacere i capricci di una moglie da cui era, in qualche modo, dipendente, si ravvisa forse anche una forte tendenza alla dipendenza dall'altra persona. Ma questa, pur essendo un precedente significativo e rivelatore, mi pare una componente minore: semmai una sorta di terreno fertile su cui si innesta e cresce quella di cui ho appena parlato, il ritenersi, più o meno inconsciamente, indegno di amore.
A cui ne aggiungo un' altra, non molto distante da essa e, penso, altrettanto potente in Jorah: il senso di colpa. Che ti porta a cercare una punizione o una forma di espiazione. Magari indiretta, contorta, simbolica.
Lo avevo azzardato molto tempo fa, in un 3d su questo character, dopo la sesta stagione. E curiosamente, nella settima è arrivata una conferma in un dialogo che più esplicito non poteva essere. Siamo nella "famosa" (narrativamente sciagurata, ma va be') uscita oltre Barriera, Jon gli ha appena offerto di riprendere la spada che gli appartiene per diritto di nascita. E Jorah, addolorato, risponde (cito a memoria, approssimativamente) che no, non può portarla, perchè non ne è degno. Perchè ha disonorato la propria famiglia ed il proprio sangue. Perchè ha deluso ed offeso il proprio padre (e senza scomodare Freud, di cui peraltro so troppo poco per poterne parlare, quanto è importante, sentito, fondamentale il rapporto con la figura paterna, in ASOIAF? Jon e Robb in positivo; Theon, Tyrion, Cersei, Sandor in negativo... quanti personaggi sono plasmati nei propri alti valori o, al contrario, soffrono o addiritttura sono segnati per sempre dalla forza o dalla mancanza di tale rapporto?). Perchè è macchiato, Jorah; è marchiato, segnato per sempre dal proprio errore e dalla propria colpa.
Così, Jorah ama l'irrangiungibile Daenerys sino ad annullare se stesso in questo amore. Viene cacciato, ma cerca l'occasione e il modo per ritornare. Si ammala di un morbo incurabile, ma guarisce perchè "lei" lo vuole. (Per inciso, non posso trattenermi dal citare un momento di Got che ho trovato veramente infelice: la lettera che J., morente, scrive alla sua amata, e non solo perchè pigia a tavoletta sul pedale del patetico. No, voglio dire: abbiamo una malattia contagiosissima -la povera Shereen è stata contagiata da una bambola, ossia da un oggetto. Va bene, J. non lo sa: ma tutti sanno che è una malattia che si trasmette con un nonnulla- e lui cosa fa? Manda alla sua amata una bella lettera manoscritta, con in allegato una vagonata di germi, virus o quello che sono. Pensiero commovente, davvero. Averne, di innamorati del genere.
Scusate, torno seria: in cambio, quel momento è riscattato dalla mano devastata di Jorah che si sporge dalla cella e la voce che chiede a Sam - o a chiunque stia passando per quel corridoio- "LEI è arrivata?".
Non ho amato molto il facile effetto splatter del braccio-zombie, ma la frase, che pure all'inizio mi è parsa eccessiva, ripensandoci mi ha fatto sentire tutto il pensiero unico, l'abisso di ossessione in cui Jorah è ormai sprofondato. Ha vissuto per lei; sta morendo pensando a lei. Anche se lei è lontana e lui è solo, sta morendo con lei. Nella mente e nel cuore, perlomeno.
E allora, a questo annullamento per qualcuno che non si raggiungerà mai, a questa distruzione del proprio io, dedico l'asso nella manica (almeno, spero che un pochino lo sia ) che non vedevo l'ora di postare .
Anche se si tratta di un annullamento vissuto in modo molto diverso: la canzone racconta un prigioniero - prigioniero di una donna, di un desiderio- consapevole di essere tale, che si dibatte nelle catene. Mentre Jorah non si dibatte, non si ribella alla propria sorte, anzi. Per i motivi che ho scritto prima, penso che se potesse, forse, Jorah le stringerebbe ancora, quelle catene. Per sentire ancora più dolore.
(Notina tecnica: per chi non la conoscesse -siamo di generazioni diverse, sob- la frase sul perdere "religione e castità" è riferita al fatto che chi la canta è un sacerdote)
Per Asoiaf - Jorah (che percepisco più cupo della controparte filmica, con zone d'ombra che al generoso, altruista, ben più puro GOT-Jorah sono estranee):
Da Notre-Dame de Paris, di Riccardo Cocciante,
Mi distruggerai
Nella splendida versione di... Vittorio non-ricordo-il-cognome (scusate). Una voce piena di pathos, bassa e potente che si sposa splendidamente con l'idea dell'abisso in cui si è consapevoli di scivolare, eppure non si riesce ad evitarlo. Del dolore, della disperazione livida che tale consapevolezza comporta. Del sapere di non poterti salvare pur volendolo, perchè la tua "malattia" è proprio questo, il non poterti strappare da dentro un senso di necessità irrealizzabile ma totalizzante, qualcosa che ti fa, e ti farà, solamente del male. Un dolore quasi intollerabile.
Una canzone che adoro. E che mi dà i brividi ogni volta.
Got - Jorah
Non so se si possono proporre canzoni per un'associazione di idee legata non al testo, ma alla persona che canta. Se questo va contro l'idea originaria del thread, cancellate pure
Più volte nella serie, per motivi, credo, abbastanza intuibili (la HBO è una pay tv e la bellezza attira il pubblico in un modo più facile della bruttezza), le scelte degli attori hanno reso i personaggi molto più piacenti che in Asoiaf. E i casi più eclatanti sono Jorah e Tyrion (nella serie ancora nano, ma con il viso intenso ed affascinante di Peter, ben diverso dal quasi-mostro del corrispettivo cartaceo). Riguardo al tv - Jorah, probabilmente abbiamo pensato in molti (o molte) la stessa cosa: ma che ci fa costui -nei primi anni della serie, almeno per i miei gusti uno degli attori esteticamente più attraenti di GOT, con il suo fascino stropicciato dalla vita e la bellezza, matura ma non ancora sciupata, dei suoi lineamenti - a zerbinarsi così? Quanto è credibile?
La mia risposta (sì, altrochè se è credibile) l'ho data nel post precedente. Ma a smentire l'idea "innamorato zerbino = povero racchio" ci pensa, ben più autorevolmente di ciò che posso scrivere o pensare io, la realtà stessa.
Se non è un fake, ho letto pochi giorni fa che Marlene Dietrich è stata innamoratissima di Edith Piaf. La quale la frequentava e le era amica, ma non la ricambiava. E che Marlene, una delle donne più desiderate del mondo, non solo accettava di essere, diremmo oggi, friendzonata alla grandissima, ma pur di starle accanto era arrivata ad accompagnarla dai suoi (della Piaf) tanti amanti. Ed esiste una fotografia in cui la "divina" Marlene, l'oggetto del desiderio di uomini di mezzo continente, è inginocchiata ai pedi dell'amata Edith. Per allacciarle una scarpa. Che faceva parte dell'abito con cui la Piaf stava per sposarsi. Con l'uomo che amava.
E quanto ricorda, tutto questo, il povero Jorah che si tortura guardando la sua amata essere sposa colma di amore e passione per Drogo, vivere una storia probabilmente solo fisica con Daario o partire in nave con l'affascinante Jon, ben più giovane ed affine ai gusti ed al carattere di Daenerys di quanto lo sia lui?
Questo per dire: un aspetto esteriore respingente è un grosso punto a tuo sfavore, certo. Ma la parte dello "zerbino", se ti scatta qualcosa dentro, se dentro ti porti il terreno e le spinte inconsce che conducono a questo atteggiamento di puro autolesionismo, se é toccata a lei, può toccare a chiunque:
Giorno 36 - Samwell
Scusate, ma a quanto pare non mi ferma neanche la mano malconcia (e dire che la ferita fa maluccio)
Brevissima: Sam, agli occhi dei guerrieri e, in generale, dei figli di una cultura fondata sull'uso delle armi, è il "non adatto" per eccellenza.
Egli non è affatto sprovvisto di doti; anzi, ne possiede alcune che, inquanto piuttosto rare a Westeros, diventano ancora più preziose: un cuore sensibile e una mente sottile, naturalmente innamorata della cultura, lo studio e il sapere. Ma in una società e, nello specifico, una famiglia e, poi, un luogo (il Castello Nero) in cui il solo valore sono la prestanza fisica e l'attitudine a combattere, appare come un inetto, un essere goffo, ridicolo, inutile e fallimentare in tutto se stesso.
Per questi motivi, quando, all'inizio della Challenge, nell'elenco dei personaggi ho letto il nome di Sam, ho subito pensato che, se avessi potuto dedicargli una poesia, sarebbe stata L' albatros di Baudelaire: magistrale descrizione della goffaggine, a terra, di colui che la nautra ha dotato di ali per volare alto nel cielo.
Lo scherno dei marinai nei suoi confronti, tra l'altro, mi ricorda tantissimo le beffe e le umiliazioni che Sam subisce appena arrivato al Castello Nero, quando viene crudelmente costretto da ser Allister a tentare di combattere (nonostante il suo fisico lo renda palesemente inadatto a ciò) e quindi, inerme e disperatamente solo, schernito e mortificato sino alle lacrime:
Spesso, per divertirsi, le ciurme
Catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
(...)
deposti sul ponte,
(...) questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
(...) com’è ridicolo e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro lo scimmiotta, zoppicando
(...)
Esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
Ma torno alle canzoni. E quindi ne scelgo una che, pur appartenendo alla musica decisamente leggera e, soprattutto, c'entrando poco o nulla con Sam (l'acccostamento è tirato per i capelli, ma ripeto, a me per Sam veniva in mente una poesia, non una canzone), penso che se non altro, in una frase , contenga un riferimento a questa poesia. Anche se, per il resto, deve moltissimo alla Donna cannone di De Gregori (e quindi sarebbe stata adatta a Brienne). In più, è una canzone d'amore, il che non c'entra nulla: ma, giusto per arrampicarmi sugli specchi , la potremmo pensare riferita a Sam innamorato di Gilly. Anche se la loro liason, almeno in Got, non mi ha detto assolutamente nulla; ma va be'
L' acrobata - Michele Zarrillo
Amore, che devo inventare
Io come i poeti e gli uccelli qui in terra equilibrio non ho
Ma il cuore mi spinge a rischiare
(pensiamo al paurosissimo Sam che, per Gilly, trova il disperato coraggio di affrontare gli Estranei e -impresa inaudita- riesce persino ad ucciderlo)
E su questo filo attaccato alla luna ogni sera vivrò
Morendo davanti ai tuoi occhi e al tuo seno mi libererò
Nel volo che so.
(...)
Perdonami questa bugia più grande di noi
Ma come vorrei
Portarti lassù
Non scendere più non scendere più
Forse forse... la "bugia" è fingere, un po' persino con se stesso, che il piccolo Sam sia suo figlio e loro siano una famiglia, come egli tanto desidererebbe, anche quando Gilly ancora non ricambia il suo amore. E "come vorrei portarti lassù" potrebbe alludere al suo condividere almeno un minimo del suo sapere -quindi del suo mondo, del mondo a cui sente di appartenere- nonchè delle cose che ama e in cui non è nè goffo nè ridicolo ma si sente, finalmente, nel proprio ambiente naturale, con l'analfabeta e ignorante Gilly, insegnandole a leggere e sollevandola dalle condizioni quasi animalesche in cui Craster l'ha cresciuta.
Giorno 36 - Samwell
Scusate, non voglio monopolizzare il thread E' solo che posso finalmente scrivere -"posso" è una parola grossa: la ferita alla mano fa maluccio, ma pazienza- e ho tanto da recuperare.
Brevissima: Sam, agli occhi dei guerrieri e, in generale, dei figli di una cultura fondata sull'uso delle armi, è il "non adatto" per eccellenza.
Eppure, egli non è affatto sprovvisto di doti; anzi, ne possiede alcune che, in quanto piuttosto rare a Westeros, diventano ancora più preziose: un cuore sensibile e una mente sottile, naturalmente innamorata della cultura, dello studio e del sapere. Ma in una società e, nello specifico, una famiglia e, poi, un luogo (il Castello Nero) in cui il solo valore sono la prestanza fisica e l'attitudine a combattere, è condannato ad apparire come un inetto assoluto, un essere goffo, ridicolo, inutile e fallimentare in tutto se stesso.
Per questi motivi, quando, all'inizio della Challenge, nell'elenco dei personaggi ho letto il nome di Sam, ho subito pensato che, se avessi potuto dedicargli una poesia, sarebbe stata L' albatros di Baudelaire: magistrale descrizione della goffaggine, a terra, di colui che la natura ha dotato di ali per volare alto nel cielo.
Lo scherno dei marinai nei suoi confronti, tra l'altro, mi ricorda tantissimo le beffe e le umiliazioni che Sam subisce appena arrivato al Castello Nero, quando viene crudelmente costretto da ser Allister a tentare di combattere (nonostante il suo fisico lo renda palesemente inadatto a ciò) e quindi, inerme e disperatamente solo, schernito e mortificato sino alle lacrime:
Spesso, per divertirsi, le ciurme
Catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
(...)
deposti sul ponte,
(...) questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
(...) com’è ridicolo e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro lo scimmiotta, zoppicando
(...)
Esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
Ma qui si parla di canzoni: e allora ne scelgo una che, pur c'entrando poco o nulla con Sam, penso che se non altro, in una frase , contenga un riferimento a questa poesia. Anche se, per il resto, deve moltissimo alla Donna cannone di De Gregori (e quindi sarebbe stata adatta a Brienne).
Tra l'altro -fatto che, a prima vista, complica ulteriormente le cose- è una canzone d'amore: ma, giusto per arrampicarmi sugli specchi , mi sta venendo in mente che la potremmo pensare riferita a Sam innamorato di Gilly.
La loro liason, almeno in Got, mi ha detto molto poco, soprattutto nelle ultime fasi; ma riconosco -anche se con la mente più che col cuore- che è un elemento fondamentale per fargli trovare motivazione, speranza, voglia di lottare al fine di affermare il proprio diritto ad essere se stesso: un uomo di pensiero in un mondo di armi e muscoli.
E, persino, l'ultima dote che credeva gli sarebbe mai potuta appartenere: il coraggio.
Quindi scelgo una grande voce ed un testo delicatissimo, da un cantante, a mio avviso, enormemente sottovalutato e relegato al pop più leggero, mentre è, o potrebbe essere, molto di più:
L' acrobata - Michele Zarrillo
Amore, che devo inventare
Io come i poeti e gli uccelli qui in terra equilibrio non ho
Ma il cuore mi spinge a rischiare
(e qui penso al paurosissimo Sam che, per Gilly, trova il disperato coraggio di affrontare un Estraneo e -impresa inaudita- persino ad ucciderlo)
E su questo filo attaccato alla luna ogni sera vivrò
Morendo davanti ai tuoi occhi e al tuo seno mi libererò
Nel volo che so.
(...)
Perdonami questa bugia più grande di noi
Ma come vorrei
Portarti lassù
Non scendere più,
non scendere più.
In effetti, Sam vive per la sua aspirazione di diventare, un giorno, un Maestro, e dell'amore, all'inizio nemmeno ricambiato, per Gilly: almeno nei primi tempi, una speranza e un amore esili come un filo attaccato a un sogno. Alla luna, per dirla in modo più poetico. E forse... forse la "bugia più grande di noi" è fingere, un po' persino con se stesso, che il piccolo Sam sia suo figlio. Che lui, Sam e Gilly siano una famiglia, come egli tanto desidererebbe, anche quando Gilly ancora non ricambia nemmeno il suo amore.
Come la mettiamo, con il "come vorrei portarti lassù"? Be', potrebbe alludere al suo desiderio di poterla condurre in un limbo protetto, una bolla lontana dall'orrore delle circostanze in cui l'ha conosciuta, da quelle notti rese ancora più gelide dal terrore, notti di coltelli e uccisioni efferate, di Estranei e non-morti che possono essere ovunque. Oppure -e questa lettura mi suggestiona molto di più- desiderio di condividere almeno un minimo del suo sapere -quindi del suo mondo, del mondo a cui sente di appartenere- nonchè delle cose che ama e in cui non è nè goffo nè ridicolo ma si sente, finalmente, nel proprio ambiente naturale, con l'analfabeta e ignorante Gilly. Sollevandola e riscattandola dalle condizioni quasi animalesche in cui Craster l'ha cresciuta. E insegnandole la lettura e la sconfinata bellezza racchiusa nei libri.
Ma guarda: va a finire che, interpretandola con un po' di fantasia, questa canzone ha molta più attinenza con Sam di quella (davvero minima) a cui pensavo quando l'ho scelta
@***Silk***: Fantastica la tua scelta per Varys!
GIORNO 36: SAMWELL TARLY
A Samuelluzzo Tarly dedico due canzoni. La prima racconta del suo essere "codardo" ed è Loser di Beck:
Soy un perdedor
I'm a loser, baby, so why don't you kill me?
Infine al rapporto con Gilly dedico Caruso di Lucio Dalla. La canzone parla di un uomo che parte per un viaggio e deve lasciare la donna che ama, così Sam parte per la Cittadella e lascia Gilly a Collina del Corno:
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
@Oathkeeper stai postando praticamente le canzoni che posterei anche io se non fossi così indietro! XD
Molto belle le scelte per Roose e Aemon, magari quando arrivo a quei giorni aggiungo qualcosa. Oggi mi limito a Jorah.
Giorno 33 Jorah Mormont
Convengo con @Oathkeeper nel ritenere ASOIAF!Jorah molto più creepy di Got!Jorah, complice l'attore e anche l'aver declinato in modo più digeribile per noi contemporanei il rapporto tra lui e Daenerys.
Non convengo però con chi lo definisce un uomo pronto a tutto nel ritenerlo prima pronto a vendere i due Targaryen a Robert e poi prono ai suoi istinti nello schierarsi dalla parte della khaleesi. Spero di non avervi frainteso, però ho sempre trovato chiaro che il perdono di Robert fosse sempre stato il paravento dietro cui si nascondeva l'ennesimo agente di Varys e Illyrio e quindi pro-Targaryen fin dalle prime pagine, o comunque pro-quello che sostiene la premiata ditta.
Poi ringrazio @Stella di Valyriache con questa breve ma densa considerazione ha decisamente ispirato le mie scelte per questo personaggio:
10 hours fa, Stella di Valyria dice:Intanto: sorridere o no, di chi si "zerbina" ai piedi di un amore irrealizzabile, sino a subordinare ad esso l'intera sua esistenza?
Sarà perchè sono una grande esperta di queste situazioni (purtroppo... accidenti), ma sono per il "no". Decisamente per il "no".
Sono con te per il no a tale presa in giro. Soprattutto perché in un contesto anche contemporaneo dove molto frequente è l'indulgere in un linguaggio dell'odio, violento, prevaricare, da lodare è chi sceglie controcorrente di amare dandosi prima di pretendere.
Se il Jorah di ASOIAF è creepy e ha una storyline ferma al momento in cui Daenerys lo caccia in quanto informatore di Robert, per una volta preferisco scegliere di affrontare il personaggio della serie, selezionando dei momenti che nei libri non abbiamo ancora letto e probabilmente non leggeremo, soprattutto perché in tale contesto la storyline del morbo grigio è caduta sull'atto di Jon Connington.
Jorah è ormai il noto Mr. Friendzone. Eppure ciò che egli prova nel corso della serie, come ha fatto notare qualcun altro in precedenza, si evolve. È vero, da parte di lui innegabile è anche la componente di attrazione non ricambiata da Daenerys, che facilmente si presta alle battute di cui sopra. Ma c'è molto altro nel rapporto tra i due e questo risalta una volta che la serie supera la trama dei libri. Daenerys ricambia amorevolmente la devozione di Jorah con un profondo legame quando lo allontana ordinandogli di guarire: lo libera dal suo fardello della devozione verso di lei per chiedergli di tentare l'impossibile, guarire da una malattia da cui è quasi impossibile riprendersi.
Jorah dal canto suo, dopo essere guarito, fa ritorno al fianco della sua amata regina, le è fedele e cerca di consigliarla secondo le sue migliori capacità, non lasciandosi influenzare dal rapporto che va instaurandosi tra Daenerys e Jon. La sua cautela verso il nuovo potenziale alleato non è gelosia per il rivale, ma bontà d'intenti verso la strategia della sua regina (e a cagion veduta, si direbbe, col senno di poi! XD).
Col suo atteggiamento e i suoi consigli, la invita a riflettere e a non presumere che Westeros e i potenziali alleati possano amarla ed elevarla come i popoli che ha incontrato e liberato a Essos, come Barristan, come lui stesso.
Wait, they don't love you like I love you
Wait, they don't love you like I love you
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Wait, they don't love you like I love you
Qui di sì può dire che il sentimento di Jorah abbia potuto o saputo elevarsi per identificarsi in quello che parafrasando Bukowski e una buona dose di filosofia orientale dall'attrazione all'amore. Quell'amore che non significa ti voglio carnalmente (può, ma non ne è che un'infinitesima parte), ma che mette a disposizione la propria profondità d'animo, una totale disponibilità di presenza, e un completo approccio positivo verso l'altro, mettendo a disposizione il massimo della propria empatia.
E in questo amore e ammirazione, Jorah nella lunga notte combatte fianco a fianco a una disarcionata Daenerys, disperatamente contro un esercito infinito di non morti. Questo epilogo insieme a quanto esposto da @Stella di Valyria mi hanno fortemente fatto pensare all'epilogo di una canzone molto nota:
Ma lei fu presa da sgomento
Quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
Quando a lei niente era restato
Non il suo amore non il suo bene
Ma solo il sangue secco delle sue vene.
Ovviamente non perché pensi che Daenerys avesse richiesto o gioisse del suo sacrificio estremo, ma per il suo estremo donarsi in combattimento contro un nemico impossibile, che finisce per identificarsi con la morte stessa, e nel combattere la morte di tutti, Jorah dona la vita, la sua, contento di opporsi all'avanzata inesorabile dell'inverno, a difesa della sua regina e degli esseri umani.
E per quanto Daenerys mai avrebbe voluto la morte di Jorah, a differenza della protagonista della ballata dell'amore cieco, è stata non di meno presa da sgomento, per la perdita del fidato cavaliere, consigliere e amico, per il rendersi conto che anche a lei ben poco era restato, persa la sua ultima connessione con Westeros, una straniera nel difficile ambiente del Nord, descritto come estraneo anche dalla Cathelyn del primo POV di AGOT.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Dato che va di moda, faccio anche io due riflessioni veloci sulla questione Jorah, che poi chiuderei anche qua perché non vorrei tirarla troppo per le lunghe.
CitaDi chi supplica, si prostra. Sempre invano; tantopiù che nulla ti rende meno attraente, in amore, che presentarti nel ruolo del perdente, di chi ha rinunciato a ogni dignità ed orgoglio; di colui che si offre implorando.
Mah, così tanto per curiosità, questo chi l’ha detto? ^^”
Personalmente non trovo questo gran fascino nelle persone che si prostrano e umiliano. Anzi, trovo che da una parte sia una scappatoia comoda per “giustificare” atteggiamenti altrimenti egoistici e spesso morbosi, e che dall’altra sia una responsabilità esagerata e che proprio non voglio quando ti dicono roba tipo “il mio cuore è tuo fai di me ciò che vuoi.” e così anche “sei tutta la mia vita” etc etc.
Santoddio obbligare qualcuno ad essere la tua stampella è egoismo altro che amore. Vade retro.
Allo stesso modo anche tutte le altre riflessioni che sono seguite mi sembrano improntate a questa direzione: non si è mai fatto menzione dei sentimenti dell’”oggetto” di tali attenzione perciò mi sembra di nuovo tutta una riflessione di comodo ed egoistica che non tiene appunto affatto in considerazione come possa sentirsi la persona oggetto di tali attenzioni.
E’ vero che esistono molte forme di amore, MA voler bene a una persona non deve significare MAI soffocarla, né tampinarla in ogni dove, specialmente se la persona in questione ti chiede di non farlo.
Veniamo ora al personaggio quotidiano
Giorno 37 - Mance Rayder
Mah, Mance è una figura che inizialmente pare intrigante, ma per quanto mi riguarda l’interesse è svanito ben presto e nella serie poi si è rivelato decisamente una fuffa. Sorvoliamo.
Per fortuna con lui si conclude il periodo improduttivo ^^”
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
8 hours fa, ***Silk*** dice:@Oathkeeper stai postando praticamente le canzoni che posterei anche io se non fossi così indietro! XD
Dai così ti evito la fatica
Belle e interessanti tutte le vostre scelte, come sempre, di cui ho apprezzato soprattutto L'apprendista stregone e Loser di Beck.
Giorno 37 - Mance Rayder
In Mance vedo una sorta di Mosè che vuole guidare il suo popolo fuori dall'Egitto e in tal senso gli dedico "Song of the dispossessed" dei Dead can Dance
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Giorno 37 - Mance Rayder
Il menestrello delle Cronache!! A lui dedico una canzone speciale, direttamente dal medioevo!
Giorno 37-Mance Rayder (ASOIAF)
.. Rattoppò anche il mio mantello usando una certa seta scarlatta che proveniva da Asshai delle Ombre e che sua nonna aveva recuperato dal relitto di una chiatta venuta ad incagliarsi sulle rocce della Costa Congelata . Era il suo più grande tesoro , quella seta. E lo donò a me ...Ma quando tornai alla Torre delle Ombre, tirarono fuori dal magazzino un mantello di lana nuovo. Completamente nero, foderato di nero,bordato di nero. In modo che potesse andare con le mie brache nere, gli stivali neri,il farsetto nero,la maglia di ferro nera. Il nuovo mantello non aveva strappi, nè sdruciture ,nè tagli...e soprattutto non aveva nessuna pezza rossa
Disertai la mattina dopo.... disertai per andare in un luogo dove un bacio non è un crimine, e dove un uomo può scegliere d'indossare qualsiasi mantello voglia
Mance Rayder è stato uno dei leader del Popolo Libero, con il titolo di "Re oltre la Barriera", e un temuto avversario dei Guardiani della Notte, di cui in passato faceva parte.
Attorno al 298 CA riunì sotto la sua guida tutte le tribù e clan del Popolo Libero ostili tra di loro fino ad allora per condurlo ad attraversare la Barriera a causa dell'imminente arrivo dell'inverno e degli Estranei con esso.
Mance riecheggia la tragica figura di Rhaegar,il padre di Jon e allo stesso tempo preannuncia parzialmente , per molti aspetti , il tipo di uomo che Jon è destinato a diventare:un grande leader fornito di grande nobiltà umana ed empatia in grado di riunire una legione di uomini molto eterogenei tra loro e in precedenza estremamente riottosi nel fare squadra. Jon che ha vivida intelligenza, anche pragmatica dopo gli insegnamenti di Mormont e Qhorin, capisce anche che la mentalità rivoluzionaria degli uomini liberi non può non essere esiziale per il potere centrale, non può non turbare le menti degli uomini a Sud della barriera oppressi con pugno di ferro da una monarchia ereditaria assoluta che li considerava inferiori ai propri cavalli da torneo e al più solo carne da macello per guerre di potere, perché essi avrebbero diffuso il loro virus molto contagioso e cioè quello dal nome Libertà di fare le proprie scelte e programmare la loro vita
Dedico
La Libertà- Giorgio Gaber
Giorno 37-Mance Rayder (GoT)
La libertà di poter sbagliare è stato quello che ho sempre voluto (Mance Rayder)
"Hai speso la tua vita a convincere il 90% dei clan ad unirsi per la prima volta nella storia.”
Queste sono le parole di Jon Snow a Mance. Ed aggiunge: “Il tuo lavoro è stato quello di unirli, ma non lo hai fatto per il potere e nemmeno per la gloria. Li hai uniti per salvarli, perchè nessuno potrebbe sopravvivere all’Inverno, nemmeno stando a nord della Barriera. La loro sopravvivenza è più importante del tuo orgoglio?”Mance deve confrontarsi,una volta sconfitto con il suo orgoglio dato che non vuole tradire le promesse fatte al suo popolo .
Jon invece è più pragmatico sa che la guerra contro i non morti appartiene a tutta l’umanità e proprio l ‘errore di Mance ( che all’inizio ripete con Daenerys) lo porterà a scegliere di inginocchiarsi di fronte alla regina dei draghi per avere qualche chance di vittoria (e ,secondo me , in questa sua decisione l’amore c’entra poco,la sua è riconoscenza e volontà di consolare la regina dei draghi cui hanno ucciso un figlio nel momento in cui era corsa in suo aiuto).Ma in ogni caso Mance è un visionario che era ben oltre i tempi in cui viveva ,egli immaginava per il suo popolo LIBERO un futuro degno,da esseri umani uguali tra loro nei loro diritti in primis quello di vivere in pace
Dedico
Imagine - John Lennon & The Plastic Ono Band
Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people living for today
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people living life in peace
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people sharing all the world
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.