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ASOIAF/GoT Music Challenge On The Wall.
J di JonSnow;
creato il 08 gennaio 2020

S
Stella di Valyria
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Stella di Valyria
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Inviato il 19 febbraio 2020 12:53

Giorno 38 - Tormund

 

Brevissima, ma davvero.

Tormund: l' amico inaspettato (un Bruto e un "diverso", secondo i più; in realtà una delle anime più limpide che Jon abbia incontrato nel suo cammino) ma vero, il solo che non abbandona Jon nel momento più difficile, quello dell' esilio che,potrebbe significare la fine della sua vita nella società umana, ma anzi lo accoglie in un silenzio virile che in realtà é come un abbraccio, offrendogli un nuovo popolo e un nuovo mondo a cui appartenere.

Per lui, senza nemmeno pensarci su, gioco facile facile: la canzone sull' amicizia per eccellenza. Perché, come si dice banalmente ma con molta verità, tanti sono con te quando hai successo, sei potente, o divertente, o utile. Ma gli amici veri li riconosci nei momenti difficili. Quando sei pesante, difficile, o scomodo. Quando stai attraversando  acque agitate e turbinose. Allora molti "amici" saranno pronti a voltarti le spalle, guardare da un' altra parte; o, semplicemente, dimenticarsi di te. 

E, forse, te ne rimarrà soltanto uno. Ma, su quelle acque così difficili da attraversare, sarà come un ponte. O almeno, anche se nessuno può soffrire al posto tuo, farà di tutto per poterlo essere. E questo, per te, sarà già tantissimo.

 

Simon and Garfunkel - Bridge over troubled water

 

 
 
When you're weary, feeling small
When tears are in your eyes, I'll dry them all 
I'm on your side, oh, when times get rough
And friends just can't be found
Like a bridge over troubled water
I will lay me down

Like a bridge over troubled water
I will lay me down
 
When you're down and out
When you're on the street
When evening falls so hard
I will comfort you 
I'll take your part, oh, when darkness comes
And pain is all around
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
 
...

Oh, if you need a friend
I'm sailing right behind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind
 
 
 
 
 
Modificato il 05 July 2024 17:07

                              


Iceandfire
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Inviato il 19 febbraio 2020 13:09

@porcelain.ivory.steel

Concordo sulle parole su Tormund perchè è il dovere di un amico prendersi cura di qualcuno che significa tanto per lui e che è piombato nel buio a causa delle peripezie varie della vita ma ciononostante non lo si lascerà solo, Tormund non lo fa . A  volte un amico o un'amica può essere anche padre o madre specie per chi come Jon non conosce sua madre e soffre anche per questo ed è diventato orfano di Ned.


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

P
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Inviato il 19 febbraio 2020 13:38

Quello di rivestire in un certo qual modo il ruolo di padre e/o madre per un amico è ruolo ancor più delicato e per questo importante, come abbiamo già sottolineato con Davos e come perfettamente dici; Tormund, rispetto a Samwell, possiede anche una spinta propulsiva all'azione che al giovane Tarly manca, pur con tutte le altre grandi doti che questo fin da subito manifesta e che ne fanno il primo amico di Jon una volta lasciata Grande Inverno.

Tormund non ha paura a gettarsi nella mischia della Battle of the Bastards, lasciandoci quasi la pelle, così come in precedenza accorre al capezzale dell'amico, del suo Little Crow, appena viene a sapere che egli è stato tradito dai suoi stessi confratelli; non esita ad accettare di presidiare il Forte Orientale, assumendo di fatto su di sé la responsabilità della tenuta di quella parte della Barriera; non esita nemmeno di fronte all'orda di non morti che incombe su Grande Inverno, celebrando in seguito, con i suoi modi camerateschi e gioviali, la leadership dell'amico. Cosa che provocherà il malcontento della regina dei draghi, ma questa è un'altra storia.

Modificato il 05 July 2024 17:07

ltyUYas.png

My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

___

"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

___

"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

___

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia

perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 


Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera
Guardiani della Notte
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Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera



Guardiani della Notte

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Inviato il 19 febbraio 2020 18:21
8 hours fa, Timett figlio di Timett dice:

Giorno 39 -  Tormund

 

Whahaha, Tormund!! Questo lo aspettavo al varco! Qui si può tranquillamente proporre qualcosa di più aggressivo.. :dart: 

 

 

 

 

Ma che figata! Che potenza!! *Mozzarellone che fa headbanging*

 

Tormund: 

Avrei in mente tutta la discografia dei Koorpliklani o di qualche gruppo folk ciacarone e infatti andiamo sui nostrani Folkstone

 


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 19 febbraio 2020 18:55

Giorno 39 - Tormund

 

Per un personaggio grintoso e selvaggio come Tormund ci vuole una canzone altrettanto grintosa e selvaggia:

 

 


O
Oathkeeper
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Inviato il 20 febbraio 2020 9:09

Giorno 40 - Ygritte

 

Ygritte è tante cose, potrei dedicarle molte canzoni. Vorrei però soffermarmi su un'unica frase, quella che dice a Jon mentre sta morendo. "We should have stayed in that cave"

 

Al rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere e non è mai stato dedico quindi "The night we met" di Lord Huron

 

 

I am not the only traveler
Who has not repaid his debt
I've been searching for a trail to follow again
Take me back to the night we met
And then I can tell myself
What the hell I'm supposed to do
And then I can tell myself
Not to ride along with you
I had all and then most of you
Some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do
Haunted by the ghost of you
Oh, take me back to the night we met
When the night was full of terrors
And your eyes were filled with tears
When you had not touched me yet
Oh, take me back to the night we met
I had all and then most of you
Some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do
Haunted by the ghost of you
Take me back to the night we met

 

 


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 

T
Timett figlio di Timett
Gran Visir delle Montagne della Luna
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Timett figlio di Timett
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Inviato il 20 febbraio 2020 9:15

Come prevedibile per i bruti é l'apoteosi del metal. :blink: 

Beh, non vorremmo lesinare su Ygritte vero? :D 

Come suonerebbe Ygritte se cantasse in una band? Beh, come Angela Gossow, no? ;) 

Giorno 40 - Ygritte

 

 


 

greyjoy.jpg

Team Greyjoy

 

image.png

 

#SaveSerBalzo!

Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 20 febbraio 2020 9:54

 

Giorno 39- Ygritte (ASOIAF)

 

Ygritte, la Bruta senza paura in lotta per la libertà

 

Tu non sai niente, Jon Snow

 

Ygritte era una ragazza appartenente al Popolo Libero , coraggiosa, audace, e senza peli sulla lingua, ,sfrontata, , selvaggia ,vera .È un'abile combattente come la maggior parte delle giovani donne del Popolo Libero. Ha un carattere forte e deciso. La sua caratteristica distintiva è data dai capelli rosso fuoco. I bruti pensano che i rossi di capelli siano fortunati e li chiamano “baciati dal fuoco”. Nonostante i suoi tratti non convenzionali, Jon Snow la reputa bellissima. Ella si innamora di Jon e cerca anche di fargli vedere le ipocrisie del suo mondo . Ygritte all’inizio tormenta Jon stuzzicandolo in tutti i modi e facendogli notare come lei e il suo popolo sono gente libera, che non deve eseguire gli ordini di nessun re diventato tale per diritto di nascita. Tra i bruti infatti il re è scelto dal popolo.

Dopo aver cercato, invano, di convincerlo a unirsi a loro, Ygritte tenta di sedurre Jon e alla fine riesce a farlo suo ,il ragazzo ha ufficialmente rotto il suo voto di castità presso i Guardiani della Notte, diventando un Bruto a pieno titolo. Ai piedi della Barriera, i Bruti guidati da Tormund Veleno dei Giganti si preparano a scalare l'enorme muro. Jon Snow e Ygritte parlano della loro imminente salita e del loro rapporto. Ygritte gli dice di essere a conoscenza del fatto che Jon sia ancora fedele ai Guardiani della Notte, ma gli fa promettere che saranno fedeli l'uno all'altro. In effetti la loro relazione ha abbattuto qualsiasi linea divisoria, qualsiasi ostacolo, qualsiasi “barriera”. Jon e Ygritte hanno scavalcato pregiudizi, superstizioni, tradizioni e preconcetti, sfidando giuramenti e senso del dovere, oltrepassando storiche rivalità e il concetto di appartenenza. Il loro amore forse non era destinato a durare, ma era puro, rivoluzionario e coraggioso. Non passa molto tempo, e Ygritte ha la sua risposta. Jon, infatti, non riesce a uccidere a sangue freddo un povero contadino, e Tormund, a capo del gruppo, non ha dubbi: il ragazzo è ancora fedele alla sua gente, dunque è ancora fedele al giuramento fatto. Avrà anche ucciso Qhorin, ma in realtà era tutta una messa in scena: è ancora un Corvo.Jon scappa, Ygritte, furiosa per il tradimento, lo insegue e gli scaglia contro un po’ di frecce, peraltro colpendolo anche. Una frase con cui si rivolge spesso a Jon, per riprenderlo o deriderlo, è «Tu non sai niente, Jon Snow»..Eppure , al momento ella resta il primo ed unico amore di Jon.Durante l'assalto al Castello Nero, Ygritte, assieme a tutta la banda dei bruti, viene uccisa, ferita mortalmente da una freccia.Il che devasta Jon

 

Dedico

 

Born To Be Wild -Steppenwolf

 

 

Get your motor runnin’
Head out on the highway
Lookin’ for adventure
And whatever comes our way

Yeah Darlin’ go make it happen
Take the world in a love embrace
Fire all of your guns at once
And explode into space

I like smoke and lightning
Heavy metal thunder
Racin’ with the wind
And the feelin’ that I’m under

Yeah Darlin’ go make it happen
Take the world in a love embrace
Fire all of your guns at once

And explode into space

Like a true nature’s child
We were born, born to be wild
We can climb so high
I never wanna die

Born to be wild
Born to be wild

 

Giorno 39- Ygritte (GoT)

 

La storia d’amore tra Jon e Ygritte è , secondo me la più bella di GoT.Jon Snow non sa nulla laddove Ygritte sa perfettamente quello che vuole e cioè un futuro con il ragazzo che ama  e del quale ha intuito le grandi qualità .Certo vive nel timore di perderlo perché ,essendo molto intuitiva, sa che difficilmente il suo amato corvo,per giunta di sangue Stark,tradirebbe i Guardiani della notte.E quando lui decide che deve tornare tra i suoi confratelli lo minaccia di morte,lo colpisce con diverse frecce ma non in punti vitali.E in tal modo mostra quanto sia attaccata a lui .

Jon è un ragazzo semplice del Nord, cresciuto in mezzo ai lupi e alla neve, con pochi principi cardine da seguire e un alto senso del dovere,Ygritte è una donna libera anche da diverse sovrastrutture mentali legate ai suoi tempi . Si tratta di due temperamenti diversi, due mondi agli antipodi, eppure essi sono  così magneticamente compenetranti.

La verità è che Jon Snow è sempre stato perfetto per Ygritte. E Ygritte è sempre stata perfetta per Jon Snow, altro che Daenerys Targaryen che sguazzava in un mondo putrefatto con la scusa evidente di volerlo cambiare mentre il suo scopo era quello di governarlo con pugno di ferro.Jon Snow è uno spirito libero e puro, adatto a girovagare tra le immense distese innevate oltre la Barriera e non a sottostare alle regole e alle dinamiche degli uomini del Sud. Ygritte questo lo aveva capito dal primissimo  istante. Se tra loro è subito scoccata la scintilla, è perché sono entrambi spiriti che appartengono al Nord. Al Nord libero e senza frontiere.

 

Dedico

 

I won't let you go-James Morrison

 

 

 

"I Won't Let You Go"

When it's black
Take a little time to hold yourself
Take a little time to feel around before it's gone
You won't let go but you still keep on falling down
Remember how you save me now from all of my wrongs
Yeah

If there's love just feel it
And if there's life we'll see it
This is no time to be alone, alone yeah
I won't let you go

Say those words
Say those words like there's nothing else
Close your eyes and you might believe
That there is some way out
Yeah

Open up
Open up your heart to me now
Let it all come pouring out
There's nothing I can't take

And if there's love just feel it
And if there's life we'll see it
This is no time to be alone, alone yeah
I won't let you go
(Won't let you go)
(Won't let you go)

If your sky is falling
Just take my hand and hold it
You don't have to be alone, alone yeah
I won't let you go
(Won't let you go)
(Won't let you go)

And if you feel the fading of the light
And you're too weak to carry on the fight
And all your friends that you count on have disappeared
I'll be here not gone, forever holding on

If there's love just feel it
And if there's life we'll see it
This is no time to be alone, alone yeah
I won't let you go
(Won't let you go)
(Won't let you go)

If your sky is falling
Just take my hand and hold it
You don't have to be alone, alone yeah
I won't let you go
(Won't let you go)
(Won't let you go)

I won't let you go
I won't let
I won't let you go
No, I won't let
I won't let you go
I won't let you go

 

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Inviato il 20 febbraio 2020 10:43

Che belle le tue scelte, @Iceandfire, che belle anche le tue riflessioni su Ygritte, che al momento, concordo, rimane l'unico vero e grande amore di Jon Snow; pur nelle loro solo apparentemente incolmabili distanze, i due ragazzi si sono conosciuti, riconosciuti e scelti, giorno dopo giorno, infischiandosene delle convenzioni sociali come del malcontento che entrambi hanno generato, amandosi, nei rispettivi mondi di appartenenza. 

E' abbastanza spietato il loro finale, ma rimane una delle storie d'amore più pure, incontaminate ed autentiche che George Martin ci ha fin qui proposto.

 

Giorno 40 - Ygritte:

 

Ad Ygritte le Bruta, baciata dal fuoco e direi anche da colui che è ghiaccio e fuoco insieme, dedico un brano in cui il connubio tra musica elettronica e sonorità più melodiche risulta particolarmente riuscito, proprio come la fusione tra le diverse nature dei nostri Jon ed Ygritte.

La mia idea di Ygritte è sempre stata quella di una ragazza che, in barba alle leggi del suo popolo ed alle sue convenzioni, in realtà avrebbe eccome seguito Jon in un ipotetico palazzo o castello, così come tante volte vi hanno scherzato su, ne sarebbe felicemente divenuta la lady, avrebbe scelto di dismettere ruvide pellicce per indossare più morbide e raffinate sete e lustrini, e non perché ella ambisse a tutto ciò, ma solo ed esclusivamente per amore di lui. Se gli eventi non li avessero separati, se Jon avesse scelto di vivere la sua vita da lord piuttosto che da Guardiano della Notte, ella lo avrebbe seguito, ed avrebbe fatto bene, perché entrambi sono mutati dal momento stesso in cui si sono incontrati; entrambi hanno messo in discussione quanto fino a quel momento sapevano o credevano di sapere, e questa è solo questa è la cifra del vero comprendersi e completarsi.

Quindi sì, per me lei sarebbe stata eccome Principessa, e di certo lo è e sempre lo sarà nel cuore del suo Corvo.

 

Once upon a time we fell apart

you're holding in your hands

the two halves of my heart

Once upon a time we burned bright..

Once upon a time on the same side,

in the same game..

Now why'd have you have to go?

Have to go and throw water on my flame.

I could have been a Princess, 

you'd be a King

Could've had a castle

and worn a ring

But no, you let me go

You stole my star

'Cause you really hurt me,

no, you really hurt me.

 

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

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Inviato il 20 febbraio 2020 11:04

Giorno 34 - Roose Bolton (ASOIAF):

 

Ancora i miei amatissimi Afterhours per lo spietato Roose, che incarna perfettamente, lui e la sua famigliola poco felice, il suo sciagurato branco, il concetto di iena ridens, tanto nei grandi affari, tanto nelle grandi questioni (vedi tradimento degli Stark in combutta coi Lannister), tanto in quelle piccole, misere e mediocri del quotidiano.

 

Perché per le piccole iene, nei loro piccoli mondi, realmente tutto si muove e viene messo in atto per mero calcolo ed opportunismo, le piccole iene realmente fanno sorgere e calare soli solo se conviene loro.

 

Un animale perfettamente calato ed a proprio agio sia nel mondo impietoso e disumano che è Westeros ai tempi della guerra dei cinque re, che nel nostro attuale, e difatti di iene ridens ne troviamo tutti i giorni a iosa intorno a noi, che bramano e tramano nell'ombra, attendendo ogni passo falso ed incertezza altrui, solo per cibarsi dei resti.

Una figura profondamente inquietante e sinistra, quella di Roose Bolton, la cui prontezza a cambiare casacca fiondandosi su quel che rimane di Grande Inverno e del Nord non può che attendere ed essere ricompensata  dalla spada impietosa di Stannis.

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 20 febbraio 2020 11:38

Giorno 35 - Aemon Targaryen:

 

L'amore, la tenerezza, la fragilità, la resilienza, l'arguzia, la temperanza, la costanza, la grazia del sacrificio e della rinuncia. Tutto questo e molto di più è per me maestro Aemon Targaryen.

Un uomo che ha fatto dell'amore e della devozione per la propria razza, per la propria stirpe, per il proprio fratello, della rinuncia a tutto ciò che indossare quel cognome avrebbe comportato, il sacrificio di una vita intera.

Un uomo che abbiamo conosciuto ed amato alla Barriera, dai modi docili ed affabili ma all'occorrenza fermo e risoluto come pochi, che ha saputo parlare d'amore, di scelte e di rinunce al giovane cuore infiammato dal dolore e dalla rabbia di Jon, che l'ha introdotto alla comprensione del peso specifico di quella vita di rinunce che entrambi, per motivazioni diverse, avevano scelto di intraprendere. 

Che l'ha invitato a riflettere su quanto nulla, nulla, davvero nulla valga per un essere umano la rinuncia all'amore, di qualsiasi natura e forma esso sia. Ed è infine colui che, nella sua mitezza e con l'autorevolezza della sua veneranda età, ha spronato sempre Jon a salutare definitivamente la verde estate per affrontare l'inverno che incombe su tutti loro, ad uccidere il ragazzo per far nascere l'uomo di cui, anche se ancora non lo sanno, tutti avranno bisogno.

- Kill the boy, Jon Snow. Winter is almost upon us. Kill the boy and let the man be Born. -

 

Ma è al suo lato più umano e fragile che dedico i brani odierni, a quel senso di caducità, di delicata precarietà che scandisce con dolore, rimpianto e nostalgia ogni esistenza che sia appresta a concludersi dopo avere a lungo vissuto, lottato, amato e perso.

 

 

- I often spend half the night with ghosts, remembering times fifty years past as if they were yesterday. - 

 

Suddenly, I'm not half the man I used to be

There's a shadow hanging over me. 

Oh, yesterday

come suddenly.

Yesterday love was such

an easy game to play.

Now I need a place to hide away

Oh, I believe in Yesterday.

 

 

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Iceandfire
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Inviato il 20 febbraio 2020 14:28

@porcelain.ivory.steel

Ho sempre pensato che la storia d’amore tra Jon e Ygritte sia la più bella e anche la più pulita tra tutti gli intrighi amorosi che Martin ci ha proposto .

Ovviamente non poteva non finire male dato il cuore di pietra che l’ha tratteggiata anche perché forse a posteriori essa avrebbe reso Jon non un uomo libero che aveva nel suo karma l’incontro con Daenerys Targaryen , mentre Ygritte era un personaggio femminile agli antipodi della regina dei draghi dai millanta titoli esibiti ad ogni occasione e che cercava il potere assoluto per il potere assoluto .Daenerys era distante anni luce da tutto ciò in cui credeva Jon ,il quale ,secondo me , non la amava davvero come aveva amato Ygritte,troppi diversi ,troppo inconciliabili zia e nipote ,troppo “alternativo Jon “ come re che pensa solo al bene di chi lo ha proclamato tale e della gente comune .
 

 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


Lady Monica
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Inviato il 20 febbraio 2020 17:28

Ygritte

 

Per me c'è sempre stata una sola canzone che ricorda quel momento indimenticabile, quel capitolo che conosco più o meno a memoria.

 


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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Inviato il 20 febbraio 2020 19:10

Giorno 39 - Ygritte

 

Ho apprezzato molto le vostre scelte, @porcelain.ivory.steel e @Iceandfire, e così pure le vostre analisi: non saprei aggiungere altro.
Per la mia scelta musicale, anche a me, come a @Lady Monica , viene proprio dal cuore il cocentrarmi su quella scena in particolare, tra l'altro resa benissimo anche in GOT (al di là della bravura di Rose, la chimica reale tra i due attori era in ogni sguardo, in ogni minima espressione del volto). Era palpabile la profondità ed insieme la limpidezza e la freschezza del loro amore, in modo quasi commovente. Razionalmente, Jon sa che dovrà tradire Ygritte, insieme al suo popolo; razionalmente Ygritte sa che Jon potrebbe non essersi davvero lasciato alle spalle la fedeltà ai Guardiani della Notte. Eppure, in quel momento, entrambi si concedono il sacrosanto diritto di credere non alla ragione, ma al proprio cuore e al proprio corpo. A quanto di sano, semplice, immediato c'è dentro di loro, buttando via tutte le artificiose sovrastrutture -ositlità antiche, giuramenti, guerre- imposte loro malgrado da una società tanto complessa quanto lontana dal nocciolo dell'umana esistenza. Nocciolo che, in fondo, è solo questo: nascere, sopravvivere, aiutare chi ti sta accanto; se si ha il dono e il privilegio di incontrare "quella" persona speciale, amare; afferrare quel pezzetto di felicità che la vita è disposta a concederti, senza perdere tempo a chiederti se è tanto o poco, se durerà a lungo o poche ore, ed assaporarla, dolcemente, avidamente, prima che se la porti via.

Purtroppo, questo è anche l'ultimo momento in cui, a un Jon che già ha avuto molte avvisaglie di quanto il suo cammino sarà difficile e quanto poco gli concederà la vita - è stato figlio bastardo senza una madre, si è sentito spaesato e solo, pensando di aver gettato la vita con una scelta sbagliata, nei primi tempi alla Barriera; ha affrontato l'orrore dei non-morti; ha visto, da poco, cadere i suoi compagni e ha persino dovuto uccidere a sangue freddo, con le sue stesse mani, Quorin il Monco- è ancora concessa una tregua. Un ultimo momento di pace; di innocenza. Per qualche ora o qualche giorno riesce a scrollarsi dalle spalle il peso, enorme, che la vita gli ha addossato e tornerà presto ad addossarsi.
Per qualche ora a Jon è concesso vivere come un giovane uomo della sua età in tempi meno crudeli: innamorarsi, amare, essere amato. Perdersi nello sguardo e nel corpo di una donna che ricambia il suo amore. Vivere la vita come dovrebbe essere: prima che torni, implacabile e spietata, a reclamare ciò che esige da lui.

C'è una canzone che amo molto, e che, anche se il testo parte da un tema diverso, mi pare esprimere la fugacità di un momento come questo. Una canzone che è un'esortazione a vivere l'oggi, a cogliere l'attimo, per il poco tempo in cui è possibile. L' avrei forse potuta postare anche per Renly, a proposito della pesca -e insieme, forse, all'idea della vita- che porge invano a Stannis: ma ho preferito tenermela per Ygritte e Jon, come una piccola cosa preziosa. Anche perchè mi sembra di coglierci (impressione puramente soggettiva, eh) una vena di malinconia, come se chi parla stesse già guardando la situazione da fuori. Da oltre un vetro che non si potrà più valicare. Scusate se divago, ma domenica, dopo una passeggiata, mi sono trovata, per caso, con un'altra persona, a passare accanto ad una piscina pubblica, al di fuori dell'abitato. Era tardo pomeriggio, già buio, faceva un po' freddo. La piscina aveva le pareti interamente di vetro. E per un attimo è stato così strano, vedere dentro: la luce intensa, le poche persone che, si intuiva, erano al caldo, che nuotavano, si muovevano, parlavano senza che a noi arrivasse alcun rumore. Era come... come osservare la vita da fuori.
Vicinissima, ma irraggiungibile.
Ecco: questa canzone mi ha sempre trasmesso questa sensazione. Non solo l'ennesimo "carpe diem", o "cogli la rosa, ninfa, finchè è tempo", o "Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v'è certezza" (le ultime due, Poliziano e Lorenzo il Magnifico, mi pare, ma potrei sbagliare): anche una intensa, avvolgente, malinconica nostalgia.
(E, solo per inciso, cosa dire dei capelli "fatti per catturare il vento", e soprattutto del "finchè la mano non impugna ancora "a tool": un'arma? L'arco con cui Ygritte risponderà all'abbandono di Jon, richiamato da un giuramento che lo condanna a gettare via ciò che più ama al mondo?)

Ama, finchè puoi.
Amate, Ygritte, Jon, in questo unico momento fuori dal mondo e dalle sue logiche spietate e a voi tanto estranee e lontane. Fuori, quasi, dal tempo. Questo unico momento perfetto che la vita vi concederà.

E allora...

...Kiss
When your lips are still red

 


Within Temptation - When your lips are still red

 

Sweet little words made for silence, not talk
Young heart for love not heartache
Dark hair for catching the wind
Not to veil the sight of a cold world


Kiss while your lips are still red
While he's still silent
Rest while bosom is still untouched, unveiled
Hold another hand while the hand's still without a tool
Drown into eyes while they're still blind
Love while the night still hides the withering dawn
First day of love never comes back

A passionate hour's never a wasted one
The violin, the poet's hand
Every thawing heart plays your theme with care
Kiss while your lips are still red
While he's still silent


(...)


Love while the night still hides the withering dawn.

 

 

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              

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Inviato il 20 febbraio 2020 22:04

Giorno 35 - Maestro Aemon

 


Speravo che, in questo intervallo di tempo, qualcuno avesse postato un intervento, in modo da non farne di nuovo due di seguito. Ma non è successo, e io ho troppa voglia di parlare di Maestro Aemon :) 
Q
uindi, vado con uno dei personaggi che ho amato maggiormente, in ASOIAF ma forse -miracolo- persino di più in Got, per la magistrale interpretazione con cui il compianto Peter Vaughan ne ha reso la figura in ogni minima sfumatura, creando qualcosa più vero del vero: qualcuno che veramente vorresti conoscere, ascoltare per ore, interpellare per un consiglio; forse, osando -si fa per dire: ovvio che non oseresti- abbracciare.

Maestro Aemon è la saggezza che umanità e dolcezza rendono non più debole, ma più profonda e penetrante. E' l'immensa, straziante fragilità fisica della vecchiaia unita alla più salda altezza morale. E' debole e insieme grandissimo come solo l'essere umano può essere, in questo gioco stranissimo, a volte surreale che è la nostra esistenza. E' un'anima pura come quella di un infante in un uomo che pure ha conosciuto a fondo la vita, ne è stato più volte ferito ma mai macchiato. E' la rinuncia a se stesso per un bene più grande. E' servizio, dedizione, amore per l'essere umano.
 

Il tutto reso in modo talmente efficace e credibile da farmi, spesso, commuovere. Fino all'apice, alla perfezione straziante con cui pronuncia quell'ultima frase disarmante, candida, lucente, tenerissima; nel momento in cui, un attimo prima che ti sfugga la vita, comincia a scivolarti via dalle dita la realtà, la distinzione tra essa ed il sogno. Frase -e recitazione- che, paradossalmente, mi hanno riempito di amarezza per quanto erano immensamente, intollerabilmente dolci: "Che strano sogno ho fatto, Egg: ho sognato che ero vecchio".
Non mi commuovevo da una vita, davanti ad un film. Ma quel momento mi ha lasciato con gli occhi lucidi e un nodo in gola. Già solo per quella frase ti avrei amato, Maestro Aemon.

Incondizionatamente.

 


Questo post mi sta uscendo fondato più sulle emozioni che su considerazioni razionali: allora, continuo su questo registro. E vorrei citare un altro momento che è stato, per me, uno dei più intensi di tutto Got, scene da kolossal a parte: la rivelazione che quell'uomo anziano, vulnerabile, cieco, dimenticato da quasi tutta Westeros, nascosto dietro ad un nome che, all'inizio, non dice nulla più di tanti altri, appartiene a quella stirpe leggendaria, monumentale, quasi -nell'alone di mito che, nel bene o nel male, la circonda- sovrumana, che sin dalle prime pagine o scene aleggia su Asoiaf e Got con la sua imponenza. Che quel vecchio rispettato da tutti ma che si pone con tanta semplicità, da molto tempo sotto i nostri occhi, così vicino a Jon e allo spettatore, è un Targarien, e che è stato vicinissimo al trono.
Lo so, molti di voi custodirete nella memoria o nel cuore cento momenti che vi hanno emozionato di più. Ma per me, forse per l'amore che ho nutrito per questo personaggio (intendo proprio amore nel senso di affetto, e coinvoglimento che mi faceva quasi dimenticare la finzione scenica), è stato una vetta di pathos altissimo.

 


Sorvolo su altri aspetti di questo splendido personaggio, perchè li ha già trattati benissimo Porcelain; dico solo che sottoscrivo in pieno la sua analisi.

E per la mia canzone, allora (anche perchè le mie conoscenze musicali sono molto limitate, quindi mi devo arrangiare a fare farina con il grano che ho), scelgo un aspetto non dell'essere umano Aemon, che pure amo tanto (forse l'ho già accennato? :)   ), ma del Maestro e del saggio. Rifacendomi ad un momento in particolare: quando egli, tra i pochissimi consci del periocolo immane in agguato oltre la Barriera, invia corvi e appelli accorati destinati, tranne quello a Stannis, a rimanere inascoltati, sottovalutati, forse persino derisi.


Per il Maestro Aemon che, pure cieco, è tra i pochi che sanno vedere davvero; che sente che sul mondo sta per abbattersi una tempesta che cambierà ogni cosa e fose sarà la fine di tutto, allora, scelgo una canzone su un altro uomo di pensiero che, in altra epoca ed altra situazione, si rende conto di trovarsi in bilico su un confine sottilissimo che sta per essere superato senza possibilità di ritorno. Che qualcosa di enorme e ritenuto immutabile sta per crollare (in questo caso il Cristianesimo sta per cambiare dalle fondamenta un mondo tra l'altro già multietnico e variegato, un po' come Westeros soprattutto dopo che Jon avrà condotto i Bruti a sud della Barriera). Un saggio che, come Aemon, si sente sospeso tra due mondi e tra due ere , in un bilico vertiginoso.


Superfluo dire che, per il nostro carachter, i due mondi possono essere quello a sud e quello a nord della Barriera; ma forse anche quello, mondano, di corte, di possibilità di potere ma pure di affetti personali, ricordi, pulsioni ed emozioni individuali, che ha lasciato, e l'oblio di sè, il donarsi al Dovere comportato dal prendere il nero. E le "due ere" sono l'estate ormai sul finire e l'inverno che sta arrivando, con il gelo degli esseri senza nome che incombono appena al di là della Barriera e che potrebbero realmente significare la fine del mondo come è stato conosciuto sino ad ora.
 


Per il resto, ammetto che l'abbinamento si ferma qui.

Anzi, si presta quasi ad un gioco "cerca le differenze" che, tramite il contrasto, dà maggior risalto alle peculiarità che rendono Maestro Aemon così unico e speciale.

E allora, vai con il raffronto:

 

La voce di Guccini, per cominciare, è tanto piena, sanguigna e stentorea quanto Aemon è, per sua natura, un personaggio paradossalmente tanto più "forte", nella percezione del lettore o spettatore, in quanto delicato nel modo di porsi, quasi sussurrato. Lieve anche quando dice cose di enorme portata e potenza.
Il disorientamento di Filemazio di fronte alle "cose che stanno cambiando" e al "debole presagio che non dice come o quando" è una crisi tutta individuale, interiore; mentre l'allarme lanciato da Aemon è, costurttivamente e propositivamente, volto all'esterno, riguarda una grande parte del mondo conosciuto. 

 

Filemazio, vedente, si sente "un cieco che brancola nel buio". Esattamente l' inverso di Aemon che, fisicamente cieco, ha una visione assolutamente limpida e lungimirante, sia di ciò che sta per accadere all' umanità, sia di ciò che si dibatte e soffre nel cuore del singolo essere umano.

 

Filemazio sente di non essere all'altezza, e alla fine sceglie di arrendersi di fronte a segni che sa intuire ma non interpretare. Aemon, pur ingabbiato in un corpo debole e vecchio, è un lottatore indomito, affronta a capofitto la propria battaglia, nel solo modo in cui la può condurre: avvisando il resto dell'umanità, da Guardiano che ha giurato di vegliare nella notte come una sentinella per proteggere gli Uomini.

 

Ma, in cambio, tra tante differenze, abbiamo una piccola chicca in una coincidenza minore: il riferimento all' "imperatore sposo di pu**ana" (ho messo io gli asterischi: conosco il regolamento del forum, ma questo è proprio il testo, scusate). Giustiniano e Teodora, nella canzone: ma il parallelismo con il re Robert e Cersei, che, soprattutto in ASOIAF, non è esattamente un modello di fedeltà coniugale, è abbastanza curioso. 

Come i "Barbari che sanno già la verità" (i Bruti conoscono la minaccia che i fiorenti reami del Sud considerano soltanto una leggenda per sciocchi). E la descrizione di una Bisanzio in mano a governanti decadenti, caotica e malata, mi fa pensare ad Approdo del Re, alla corte corrotta e le  taverne cupe, i bassifondi poveri e pericolosi, in cui Atta lotterà per sopravvivere, strappare un pasto o vivere ancora un giorno; i suoi quartieri più sordidi, come quello delle Pulci, in cui un bambino (Varys) può essere venduto ad uno stregone per esperimenti di magia oscura e mutilazione a sangue freddo.

Ero indecisa se postare il testo integrale, dato che, appunto, il riferimento ad Aemon è soltanto nell'idea di fondo, non nel testo preso alla lettera. Ma lo faccio comunque, perchè questa canzone è, a mio avviso, un tale capolavoro per la sua intensità di immagini e concetti e potenza di scrittura (e occupa un posto così grande nel mio cuore), che mi sembra quasi doveroso.

Da un grande poeta e uomo di scrittura prestato alla musica, la meravigliosa

 

Bisanzio

Anche questa sera la luna è sorta
affogata in un colore troppo rosso e vago,
Vespero non si vede, si è offuscata,
la punta dello stilo si è spezzata.
Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago?

Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio,
ridotto come un cieco a brancicare attorno,
non ho la conoscenza od il coraggio
per fare quest'oroscopo, per divinar responso,
e resto qui a aspettare che ritorni giorno

e devo dire, devo dire, che sono forse troppo vecchio per capire,
che ho perso la mia mente in chissà quale abuso, od ozio,
ma stan mutando gli astri nelle notti d'equinozio.
O forse io, forse io, ho sottovalutato questo nuovo dio.
Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando,
ma è un debole presagio che non dice come e quando...

Me ne andavo l'altra sera, quasi inconsciamente,
giù al porto a Bosphoreion là dove si perde
la terra dentro al mare fino quasi al niente
e poi ritorna terra e non è più occidente:
che importa a questo mare essere azzurro o verde?

Sentivo i canti osceni degli avvinazzati,
di gente dallo sguardo pitturato e vuoto...
ippodromo, bordello e nordici soldati,
Romani e Greci urlate dove siete andati...
Sentivo bestemmiare in Alamanno e in Goto...

Città assurda, città strana di questo imperatore sposo di pu***na,
di plebi smisurate, labirinti ed empietà,
di barbari che forse sanno già la verità,
di filosofi e di etère, sospesa tra due mondi, e tra due ere,

Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano,
o il fato chiederebbe che scegliesse la mia mano, ma...

Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile,
segreto e ambiguo come questa vita,
Bisanzio è un mito che non mi è consueto,
Bisanzio è un sogno che si fa incompleto,
Bisanzio forse non è mai esistita
e ancora ignoro e un'altra notte è andata,
Lucifero è già sorto, e si alza un po' di vento,
c'è freddo sulla torre o è l'età mia malata,
confondo vita e morte e non so chi è passata...
mi copro col mantello il capo e più non sento,
e mi addormento, mi addormento, mi addormento.


 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              

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