Lol, povero Mastino, già ha i suoi bei problemi a gestire le sue paure, tu alla prima occasioni lo abbrustolisci ancora un po'  

Io volevo dedicargli una canzone pesante ma allo stesso tempo fragile e introspettiva. Un classico degli intramontabili Pantera, I'm Broken.

13 minutes fa, Iceandfire dice:

Beh è vero che i Lannnister grazie allo loro pecunia possono fare molto ma non credo che possano decidere  sic et impliciter se da un loro singolo rapporto con una donna possa essere concepito un figlio,allora mica c'era la gravidanza in provetta che ,pagando avrebbero potuto commissionare per Brienne.

Qui non è tanto questione di pecunia, ma di precedenti.

Catelyn rimane proprio incinta di Robb dopo una sola notte passata con Ned, che poi parte per la guerra. Quindi mai dire mai

Per quanto riguarda il resto il fatto è che non capisco come, se è così nobile d’animo e capisce tutte queste cose, allora Jaime decida di metterci il carico facendo credere a Brienne che ce n’è, salvo mollarla come il peggiore degli str***i neanche 4 ore dopo. Insomma, per parte mia non mi piacerebbe essere trattata così, e credo a nessuna delle presenti.

Quanto alla giustificazione che se una cosa è fatta per amore è tutto lecito, non mi pare accettabile.

Ad ogni modo ognuno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe.

Giorno 30 - Sandor Clegane (ASOIAF)

« Risparmiami i tuoi vuoti, ridicoli complimenti, ragazzina, e risparmiami anche i tuoi ''ser''. Io non sono un cavaliere. Io sputo su di loro e sui loro titoli. Il cavaliere è mio fratello. »

« Dimmi, ragazzina, a che cosa pensi che serva un cavaliere? Magari ad accettare il favore delle nobili signore, a fare ” bella figura in una corazza placcata d'oro? Un cavaliere serve per uccidere! Ho ucciso il mio primo uomo a dodici anni. Ho perso il conto di quanti altri ne ho uccisi dopo quel momento. Alti lord dai nomi antichi, grassi uomini ricchi vestiti di velluto, cavalieri gonfi d'onori come otri di vino, donne, bambini, sì, anche loro... Carne, nient'altro che carne, e io sono il macellaio. Che si tengano pure le loro terre e i loro dei e il loro oro. Che si tengano anche i loro ser. »

« Non esistono veri cavalieri, così come non esistono dei. Se non sei in grado di proteggerti da solo, allora muori e cedi ” il passo a quelli che ci riescono. Duro acciaio e braccia forti, ecco quello che domina il mondo. E farai meglio a non credere a nulla di diverso. »

Eccolo Sandor Clegane in arte il Mastino, egli è un uomo sarcastico, burbero, brutale.E’ stato ferocemente bullizzato fin da piccolo da suo fratello, nell’indifferenza di tutti,famiglia compresa e con il tempo il suo odio per Gregor è cresciuto così tanto che si è esteso anche al mondo e a tutti i suoi abitanti. È imponente, ha un aspetto terribile e minaccioso.

Non ha mai voluto essere chiamato cavaliere, eppure lo è stato molto di più di chi si vantava di quel titolo. Sandor a conti fatti è un uomo che voleva essere buono ma che ha realizzato che nel mondo di Game of Thrones non c’è posto per i buoni. Per quelle due/tre persone che ama farebbe veramente di tutto. E' molto simile a Jaime per certi versi : nel momento in cui entrambi realizzano tutta l'ipocrisia insita nel concetto di uomo onorevole che lo è in quanto ,spesso,non difende i veri deboli,essi si mettono fuori dal mondo "cavalleresco " di Westeros,diventano cinici e scettici ma non del tutto ,mai del tutto.

Paradossalmente la spinta a mostrarsi diversi dai loro standard cinici,  l'hanno da alcune donne, Jaime da Brienne ed il mastino da Sansa e anche Arya: egli ha sempre protetto le sorelle Stark non perché doveva, ma perché voleva.

Vedere per esempio Sansa  venire sadicamente tormentata ha risvegliato in lui un sentimento di protezione e ha cercato sempre di aiutarla. La blocca quando tenta di spingere Joffrey giù dal ponte dopo aver visto la testa mozzata di Ned. Le pulisce il sangue dal viso, lasciandole il suo fazzoletto. Un gesto semplice ma potente. Durante la ribellione della folla a King’s Landing egli salva Sansa dalla marmaglia quando  stava per essere brutalmente stuprata.In Blackwater, prima di scappare dalla battaglia egli torna  da lei. Prova a convincerla a venire via con lui ma Sansa pensa di essere al sicuro nella capitale. Prima di andarsene le dà un’ultima importante lezione: “Look at me!..The world is built by killers… so you better get used to looking at them.”

Dedico

I wanna be your dog – The Stooges

So messed up
I want you here
In my room
I want you here
Now we’re gonna be
Face-to-face
And I’ll lay right down
In my favorite place

And now I wanna
Be your dog
Now I wanna
Be your dog
Now I wanna
Be your dog
Well c’mon

Now I’m ready
To close my eyes
And now I’m ready
To close my mind
And now I’m ready
To feel your hand
And lose my heart
On the burning sands

And now I wanna
Be your dog
And now I wanna
Be your dog
Now I wanna
Be your dog
Well c’mon

Giorno 30 - Sandor Clegane (GoT)

 ‘Assassino’ era uno degli appellativi che Arya legava al Mastino. Eppure, Game of Thrones con loro 2 ha realizzato uno dei più bei rapporti d’amicizia della serie

Thank you, Sandor…

Queste sono state queste le ultime parole che Arya Stark ha rivolto all’uomo brusco, sfigurato e dal linguaggio sboccato  con cui aveva vissuto mesi. In effetti Arya e Mastino sono una strana coppia di viaggio, impensabile, una coppia che ricorda un eccentrico rapporto padre-figlia e per essi si empatizza eccome

Il Mastino Sandor Clegane ha salvato Arya Stark da morti orribili preoccupandosi della sua sicurezza , Arya, però, di lui ha sempre diffidato. All’inizio della loro interazione Arya lo ha sempre visto come un nemico ma man mano i due diventano  due facce di una stessa medaglia : lui è oscuro e un assassino, lei è una bambina in parte ancora legata alla purezza della sua infanzia vissuta a Grande Inverno. Sono  luce e ombra, due opposti, che man mano si riconoscono e diventano simili. Lui assiste all’ascesa di lei nel mondo della guerra e lei ferma lui dall’uccidere coloro che non lo meritano: gli innocenti.

Quando li rivediamo insieme nella 8×01 capiamo  che tra loro era nato un forte  sentimento soprattutto   Sandor  vede in Arya una serie  di possibilità che la portino a progredire per essere migliore, per non essere come lui: corroso dalla vendetta.

È il momento di un ultimo paradossale insegnamento da parte di Sandor Clegane, da parte di questo padre acquisito e amico fuori dal comune. Arya deve lasciare la Fortezza Rossa e salvarsi.
Ormai i nomi sono scomparsi dalla sua lista, la vendetta a suo modo è compiuta e lei è ancora in tempo per vivere felice e per non morire tra le macerie di Approdo del Re. Quello non è il destino della ragazzina, ma il destino del Mastino il cui cuore è stato consumato dalla vendetta che non ha lasciato altro se non la consapevolezza che sarebbe morto portando con sé suo fratello.Il mastino fa il lavoro sporco fino alla fine ma questa volta lo fa  pienamente consapevole per lo scopo di “salvare”  Arya

Dedico

Savior - 30 Seconds to Mars

Centrale in questa canzone è  il discorso sulla salvezza ed infatti il  mastino rifiuta di essere salvato, rifiuta una seconda vita, rifiuta la salvezza perchè vuole solo vendetta e autodistruzione e contemporaneamente vuole tutelare Arya  dall’aggressione di demoni della vendetta infinita

 Questa è la mia occasione, questa è la mia occasione
Lo prendo adesso perché posso
Questa è la mia occasione, la voglio ora

Non salvarmi, non salvarmi, perché non mi interessa
Non salvarmi, non salvarmi, perché
Non mi interessa

Salvami, salvami, salvami
Salvami, salvami, salvami
Non mi interessa

Until you crash
Until you burn
Until you lie
Until you learn
Until you see
Until you believe
Until you fight
Until you fall
Until the end of everything at all
Until you die
Until you're alive

Don't save me, don't save me, cuz I don't care
Don't save me, don't save me, cuz
I don't care

Until you give
Until you've used
Until you've lost
Until you lose
Until you see, how could you believe?
Until you've lived a thousand times
Until you've seen the other side
This is my chance, this is my chance

Don't save me, don't save me, cuz

I don't care
Don't save me, don't save me, cuz
I don't care

Until the truth becomes a lie
Until you change, until you deny
Until you believe

This is my chance, this is my chance
I'll take it now because I can
This is my chance, I want it now

Don't save me, don't save me, cuz I don't care
Don't save me, don't save me, cuz
I don't care

Save me, save me, save me
Save me, save me, save me
I don't care

Giorno 29 - Brienne di Tarth

Devo recuperare anche Brienne. Qui ci vuole una canzone che sprizza testosterone!! I Manowar sembrano fatti apposta per decantare il potere della spada di Brienne!   

GIORNO 30: SANDOR CLEGANE.

A Sandor dedico due canzoni, che rappresentano due momenti diversi del suo percorso.

La prima è No Church in the Wild. Essa rappresenta il credo del Mastino ad Approdo del Re: se Jaime continua ad avere una visione idealizzata della Guardia Reale e di Ser Arthur Dayne (come risulta anche da ASOS, Jaime VIII), Sandor disprezza i cavalieri e tutto ciò che rappresentano: l'unica sua fede è nell'acciaio:

What's a mob to a king? What's a king to a god? 
What's a god to a non-believer who don't believe in anything? 
Will he make it out alive? Alright, alright, no church in the wild 

Dopo la partenza di Arya Sandor sembra essere scomparso, il Septon che l'ha curato sostiene che è morto, ma ci sono indizi secondo cui possa trovarsi nel monastero di Isola Silenzioso. Molti sognano un ritorno del Mastino e un futuro Clegane-bowl con sul Mastino dalla parte della Fede, ma per me il suo percorso può andar bene anche così. Il vecchio Mastino è morto e a ucciderlo è stata proprio Arya, perché per la prima volta con Arya il Mastino si è sentito vulnerabile. Il Re del Nord è morto in un banchetto, la Montagna che cavalca è stato sconfitto dal veleno dormiamo e Sandor si è ritrovato a dover implorare misericordia a una bambina di dieci anni, che poi l'abbandona. L'acciaio ha fallito. 

E questo ha posto le basi per la rinascita di Sandor.

Gli dedico quindi Believer, testo che parla di rabbia ma anche di speranza:

Pain! 
You made me a, you made me a believer, believer 
Pain! 
You break me down, you build me up, believer, believer 
Pain! 
I let the bullets fly, oh let them rain 
My life, my love, my drive, it came from... 
Pain! 

Giorno 30: Sandor Clegane

Oggi non riesco a scrivere molto, ma non posso perdermi un personaggio che ho amato tanto profondamente. Il Mastino, o meglio, l' essere umano che si celava dietro quella maschera per fuggire al dolore che gli ha lacerato la vita: Sandor Clegane.

Come é già stato scritto tempo fa, la crudeltà di Sandor é un tentativo per smettere di soffrire: diventare insensibile alla sofferenza altrui affinché quella durezza costruita ti protegga dalla tua stessa sofferenza. Quella di un bambino atrocemente devastato per aver desiderato un giocattolo, di un padre che ha minimizzato e coperto una simile crudeltà rivelando a quel bambino di non avere mai avuto un padre; della vista di un essere immondo -Gregor- che anzi che pagare per le proprie colpe veniva premiato; di una vita inesorabilmente ai margini, da paria e da reietto, in quanto disgustosamente sfigurato.

Ma l' armatura che si é costruito addosso é una finzione, ha delle crepe, benché minuscole e quasi insospettabili. Perché Sandor non é il Mastino, dopotutto. 

Come ha scritto molto lucidamente @Iceandfire, ad insinuarsi in quella fessura saranno Sansa - indifeso agnello che sta per essere condotto al macello, in cui egli rivede, come riflesso in uno specchio cge attraversa il tempo, se stesso bambino ed un destino affine al suo- e Arya, anche lei immagine vivente e riflessa di un altro aspetto del suo passato, la fase successiva: il momento in cui ha reagito a un dolore insostenibile aggrappandosi alla rabbia per non affondare,  indurendo il proprio cuore affinché, cancellandone i  sentimenti , non potesse più provare neanche pena e dolore per se stesso. 

E da lì, un po' per volta, la maschera del Mastino si sgretola e l' uomo Sandor, che sotto e nonostante quelli maschera aveva continuato ad esistere, incerto, vacillante, disorientato, quasi sorpreso di se stesso  all' inizio, poi sempre più netto e sicuro, ritorna alla luce.

Ma rimane una creatura irrisolta, incompleta. Accade anche nella realtà a molti ex bambini abusati o oggetto di violenze: troppo dolore é stato inferto a quel bambino lontano, perché l' adulto che ne é scaturito possa prescindere da quell' esperienza. Troppo strazio é stato inflitto su Sandor: egli é stato marchiato a fuoco, nel corpo e nel cuore. E il suo percorso, per quanto lo abbia condotto molto lontano dal Mastino e dal primo modo che aveva trovato per fuggire dal dolore, per dirsi compiuto deve tornare al punto iniziale, da dove tutto é cominciato. Perché Sandor ora sa che, a quel dolore, non é possibile sfuggire: il solo modo per annullarlo, l' unico, é cercarlo, ostinatamente e incrollabilmente, e poi affrontarlo, buttandocisi dentro. Sino ad annullarsi in esso. 

Perché la vita acquisti almeno una amara, dolorosa, tardiva  parvenza di giustizia. Anche se il prezzo che gli costerà  quella giustizia é tale da rendere il suo destino ancora più ingiusto.

Solo allora il cerchio sarà chiuso. A prezzo della vita: ma quella vita a Sandor é già stata negata, strappata, sottratta quel giorno lontano, moltissimi anni fa. 

Ad uno dei personaggi che più mi hanno commossa in tutto ASOIAF e GOT, alla guerra interiore senza fine a cui é condannato, al suo non poter avere mai pace, se non nell' autodistruzione, schiavo di uno strazio interiore che é diventato ossessione e necessità, dedico una canzone trovata quasi per caso, andando a leggere testi dei WT nella speranza di trovarne uno adatto a qualche personaggio, non sapevo nemmeno quale. Ma quando mi sono imbattuta in questo, ho pensato: é Sandor.

Endless War, dei Within Temptation.

(Notina: il "quando stai raggiungendo le stelle / ti tirano di nuovo giù" mi sembra possa corrispondere al breve periodo in cui Sandor é diventato un uomo di pace, forse trovando l'unica tregua nell' intera sua esistenza: ma l' odio raggiungerá e distruggerà con gratuita, assurda ferocia anche la sua piccola  isola di quiete. Ricordandogli che il tempo della pace non é ancora giunto, che la pace é ancora un miraggio lontano. E che egli é un combattente, lo voglia o no. Che la sua guerra non é ancora finita. E che non finirà mai.)

You’re fighting an endless war
Hunting a miracle
And when you’re reaching for the stars
They just cut you down

Looking through the glass
Cannot recognize the ghost that you are seeing
Every step you take on the burning sand
Slowly sinking deeper
All the memories remain,

all the pain
from your broken home
And the walls ‘round your heart
grew so strong
You can’t let go

You keep crawling on

Don’t wanna let it go
So you keep holding on
To feel whole

‘Cause you’re fighting an endless war
 

(...)

Is it worth dying for?
Or are you blinded by, blinded it all?

Here they come again
Hear them whispering
when your heart is bleeding
Like a symphony playing on repeat
Unravelling your feelings
All the memories remain,

all the strain,
you feel broken up
And the weight that you feel pulls you down
You can’t let go

You keep crawling on
Don’t wanna let it go
You keep holding on
To feel whole

Cause you’re fighting an endless war

@Stella di Valyria

Perché Sandor ora sa che, a quel dolore, non é possibile sfuggire: il solo modo per annullarlo, l' unico, é cercarlo, ostinatamente e incrollabilmente, e poi affrontarlo, buttandocisi dentro. Sino ad annullarsi in esso.

Infatti e' quello che ho sempre pensato anche io ,Sandor non è mai stato tipo veramente meschino o come altri personaggi viscidi che hanno invece il titolo di ser che lui disprezza,lui non vuole essere salvato fino alla fine perche' sa che nonostante i suoi comportamenti siano sbagliati almeno non è un ipocrita come la gente dalle armature scintillanti che pensa di essere migliore di lui. Tutto questo gli brucia molto perche' nonostante cerchi di indurirsi resta comunque un bene di fondo che lui non riesce ad abbandonare e questo bene lo porta a fare cose che normalmente non vorrebbe fare,ecco.

Circa il suo atteggiamento verso Arya e Sansa, ho imparato a capire di piu' la figura del Mastino da come ne parlava approfonditamente @JonSnow; a suo tempo sul conflitto tra l'armatura del mastino e l'uomo Sandor ,parlando del suo nichilismo e dal come verso Sansa lui provi quasi a educarla per non farle subire i dolori che ha subito lui , come diceva.

Infatti Sandor non cerca di imporre una visione migliore ma solo di fare del suo meglio per non ricordare piu' il bambino dal volto bruciato e quello che ha sofferto ,perche' noi spesso su di lui ricordiamo quasi solo il trauma di suo fratello Gregor che gli fa del male pero' a livello umano a lui ha fatto anche male il non essere stato difeso dal padre che invece giustificò le azioni del fratello maggiore. E' tra i personaggi piu' umani dell'opera Sandor,ecco.
 

Sandor Clegane

Sinceramente per lui gioco sul titolo della canzone, sperando veramente che i giorni dei cani terminino in fretta. Vale sia per lui che per quel pazzo di suo fratello: due personaggi, Sandor sicuramente più sfaccettato, che però odio profondamente. E per i quali faccio difficoltà a capire coloro che li apprezzano, anche Sandor. Alla fine è comunque uno che ammazza senza troppe domande il povero garzone di un macellaio solo perchè gli andava di farlo. Un animale, poco più di un boia.

Giorno 30 - Sandor Clagane:

Il Mastino, insieme a Davos e Brienne, è uno anche uno dei miei preferiti tra i personaggi cosiddetti minori o comprimari, tanto in AOSIAF quanto in GoT; in particolare, se c'è una cosa affatto scontata in cui la serie è perfettamente riuscita a mio parere è l'aver saputo sempre mantenere una duplice connessione con entrambe le sorelle Stark, non sacrificando la bellissima messa a nudo delle paure di Sandor al cospetto di Sansa in quel di Approdo.

Se è vero infatti che da un certo punto in avanti il Mastino prende la più piccola delle Stark sotto la sua egida, la fa fuggire dall'orrore, la tiene con sé, la istruisce a suo modo e più di ogni cosa cerca di proteggerla, è altrettanto chiaro come di fronte all'innocenza di Sansa, alla sua iniziale ingenuità ed al suo essere uccelletto inerte e vulnerabile che egli si riscopre a sua volta vulnerabile; la giovane lupa rossa, con il suo modo di essere e di porsi, con la sua alterigia finanche di fronte al proprio dolore, che nasconde come fosse un tesoro da custodire al costo della sua stessa vita, come le è stato insegnato, riesce ad aprire varchi dentro di lui, crepe e falle sulla superficie coriacea della sua corazza fatta di cinismo e di ostentata insensibilità al dolore altrui.

Perché in lei Sandor riconosce il proprio di dolore, quello che lo spinge a fondo nelle secche della dissipazione di sé, e quello dal quale da quel momento in poi tenta, faticosamente ma costantemente, di risollevarsi. 

Hai il viso non rovinato dalla bellezza

Io ho alcune cicatrici dal luogo da cui vengo.

Hai degli gli occhi che possono vedere attraverso me

Tu non hai paura di tutto ciò che hanno visto.

Mi hanno detto di che non avrei provato nulla la prima volta

io non so come far  guarire questi tagli

ma in te ho trovato una rima.

Se c'è una luce che non puoi sempre vedere

e c'è un mondo in cui noi non possiamo sempre stare.

Se c'è un buio di cui non dovremmo dubitare

ed esiste una luce, non farla spegnere.

Mi hai portato in una conversazione 

che solo noi possiamo avere.

La interrompi ed entra in gioco la mia immaginazione

qualsiasi cosa ci sia dentro è tua e puoi prenderla.

Ci hai messo un po' a guarire, ma questa potrebbe essere 

la notte giusta.

Ed io sono ancora lontano da dov'ero 

e da dove ho bisogno di stare.

If there's a light you can't always see

and there is a world we can't always be

IF THERE IS A DARK THAT WE SHOULDN'T DOUBT

AND THERE IS A LIGHT, DON'T LET IT GO OUT.

And this is a SONG, SONG FOR SOMEONE.

E' con l'irruenta, indomabile Arya che riesce invece ad essere un improbabile ma quanto mai plausibile surrogato di quella figura paterna così precocemente venutale a mancare, ed è grazie alla vicinanza della ragazzina, al suo prendersene cura che egli comprende come possa esserci uno scopo più alto e nobile anche nella vita di un cane come lui. 

@porcelain.ivory.steel: scritto moto bello. E vedo che interpretano e "sentiamo" Sandor allo stesso modo.

E c' é anche una coincidenza delicatissima, nella canzone che hai scelto:

This is a song, a song for someone...

Eccola, finalmebre, Sandor, la canzone che avevi chiesto a quella Sansa agnello sacrificale-uccelletto. Trovando il coraggio, forse per la prima volta, di lasciare che un altra persona vedesse l' incrinatura nella corazza, e l' essere umano dentro di essa. E la dolcezza di cui questo essere umano, così diverso e altro dal Mastino, si portava dentro, sin dall' infanzia, un enorme vuoto.

@Stella di Valyria grazie, anche quel che avete scritto tutti voi e che solo desso sto recuperando è molto bello, profondo, pertinente alla personalità complessa e dura del Mastino; molte delle vostre scelte musicali non le conoscevo e devo riconoscere che sto scoprendo grazie a questo topic brani bellissimi ed anche generi musicali che di solito non fanno parte dei miei ascolti.

Riguardo Sandor e la mia, di scelta, ammetto che è una delle poche su cui ero sicura fin dall'inizio perhè ascoltandola spesso l'ho sempre associata al suo rapporto in un certo senso speculare con Sansa Stark, e la parola song contenuta nel titolo è solo una delle tante coincidenze che fanno di questo brano la mia scelta odierna

Parla di esistenze che si incontrano e di anime doloranti che si riconoscono, ma veicola soprattutto un messaggio di speranza e di ricerca della luce, a causa della ripetizione della dicotomia light/dark nel refrain, ed è il motivo ultimo per cui mi piace associarla al Mastino ed alla speranza di una rinascita per lui.

2 hours fa, Iceandfire dice:

a livello umano a lui ha fatto anche male il non essere stato difeso dal padre che invece giustificò le azioni del fratello maggiore. E' tra i personaggi piu' umani dell'opera Sandor,ecco.

Giustissimo, ed a gettare altro sale sulla sua ferita è il fatto che il mondo in cui egli si muove ha chiuso gli occhi su quelle stesse nefandezze e sulle omissioni paterne; il suo dolore, il trauma che l'ha causato, la brutalità che vi fu alla base non fu stigmatizzato da alcuno ma piuttosto fu fatto passare come ordinario, il fratello Gregor premiato con il cavalierato, ed ecco servita la genesi della sua proverbiale there are no heroes; in life, the monsters win.

9 hours fa, Iceandfire dice:

Risparmiami i tuoi vuoti, ridicoli complimenti, ragazzina, e risparmiami anche i tuoi ''ser''. Io non sono un cavaliere. Io sputo su di loro e sui loro titoli. Il cavaliere è mio fratello. »

« Dimmi, ragazzina, a che cosa pensi che serva un cavaliere? Magari ad accettare il favore delle nobili signore, a fare ” bella figura in una corazza placcata d'oro? Un cavaliere serve per uccidere! Ho ucciso il mio primo uomo a dodici anni. Ho perso il conto di quanti altri ne ho uccisi dopo quel momento. Alti lord dai nomi antichi, grassi uomini ricchi vestiti di velluto, cavalieri gonfi d'onori come otri di vino, donne, bambini, sì, anche loro... Carne, nient'altro che carne, e io sono il macellaio. Che si tengano pure le loro terre e i loro dei e il loro oro. Che si tengano anche i loro ser. »

« Non esistono veri cavalieri, così come non esistono dei. Se non sei in grado di proteggerti da solo, allora muori e cedi ” il passo a quelli che ci riescono. Duro acciaio e braccia forti, ecco quello che domina il mondo. E farai meglio a non credere a nulla di diverso. »

Spero che tu non te ne abbia a male ma non posso fare a meno di citare la tua citazione e di sottoscrivere tutto ciò che hai detto su Sandor e quasi tutto ciò che hai detto su Jaime. 

Giorno 30 Sandor Clegane

Questa citazione in una veloce immagine descrive chi è Sandor. 

Più in omaggio al personaggio della serie, il brano che ho scelto per lui lo lega flebilmente alla scelta che avevo fatto per Brienne: entrambi derivano dalla vena artistica di Billy Corgan. Un po' a simboleggiare i vari incontri che i due hanno avuto in GOT. 

Nelle prime frasi della canzone si ritrova il nichilismo del personaggio e un accenno al suo trauma. La disillusione verso il mondo che lo circonda e che rifiuta. 

The world is a vampire, sent to drain. Secret destroyers, hold you up to the flames. . And what do I get, for my pain? Betrayed desires, and a piece of the game.

E il ritornello rimarca il nichilismo di fondo:

Despite all my rage, I am still just a rat in a cage.

Fino al climax del finale, in cui come ben diceva @Iceandfire, rifiuta l'idea di salvezza, reiteratamente:

And I still believe that I cannot be saved.

La fine di Sandor per me invece è dimostrazione di altruismo: non solo perché lui salva Arya dalla vendetta che come lui sa bene porta solo sofferenza e perdizione del sè, ma perché si fa carico di fermare il fratello mostro e liberare il mondo da tanta mostruosità, incarico che nessun altro può portare a termine se non lui. Il suo gesto è naturalmente un contrappasso: uccidendo il mostro uccide anche quella parte del mostro che è in lui e che è nata proprio grazie al fratello.

Ad ogni modo in extremis ho trovato una canzone anche per il Mastino:

Che trovo adatta soprattutto nel ritornello che parla di come il fuoco bruci ma non necessariamente questo ti uccida, anzi devi farti forza e provare provare provare. E questo secondo me è molto sandoriano: il fuoco lo ha bruciato ma non ucciso e da allora lui ha stretto i denti ed è andato avanti. Magari sbagliando, magari incespiscando, magari facendo la cosa giusta per sbaglio, ma ha provato a cambiare il suo destino, ha provato a essere migliore, e anche se non ci è magari riuscito ha provato almeno a cambiare e migliorare quello degli altri.

Where there is desire, there is gonna be a flame
Where there is a flame, someone's bound to get burned
But just because it burns, doesn't mean you're gonna die
You gotta get up and try, and try, and try
Gotta get up and try, and try, and try
You gotta get up and try, and try, and try

14 minutes fa, Lyra Stark dice:

il fuoco lo ha bruciato ma non ucciso e da allora lui ha stretto i denti ed è andato avan

Sottoscrivo. In extremis anche io, condivido un altro brano (si, il Mastino lo merita e mi piace assai). 
 

My body is a cage that keeps me from dancing

with the one I love.

But my mind holds the key. 

E grazie a @porcelain.ivory.steel che mi ha fatto conoscere questa cover di una canzone che amo!

Giorno 10 Cersei Lannister

Tra le scelte che avete fatto mi sono piaciute molto quelle di @Iceandfire e @porcelain.ivory.steel. Oltre a essere molto azzeccate sono anche brani molto belli di artisti che apprezzo molto. 

Di lei, vorrei mettere in luce la sua caduta verso il baratro, a cui assistiamo sempre con maggior evidenza a partire dal momento in cui Martin ci ammette alla sua interiorità, aggiungendola come POV. 

All'inizio della storia, si ha l'illusione che Cersei sia molto scaltra, ma questo è dovuto anche a un'incidentale congiuntura di interessi. Gli interessi di Cersei e il suo mantenimento del potere sono gli stessi di altri giocatori. 

Dall'arrivo di Tywin ad Approdo inizia a perdere spazio di manovra. E dalla morte di Joffrey e di Tywin, inizia a perdersi in una spirale di paranoia, in cui le profezie della gioventù sembrano venire a galla. Questo, unito a un cambio degli attori di corte e conseguentemente un disallineamento degli interessi di questi da quelli di Cersei, fanno perdere il bandolo della matassa del gioco a questo personaggio. L'orgoglio, la paranoia, l'arroganza, la mente obnubilata dai vizi le fanno perdere il controllo e il centro del potere. 

Confusion in her eyes that says it all.
She's lost control.

Altri giocatori cercano di occupare il vuoto di potere lasciato da Tywin, limitando sempre più il terreno di gioco di Cersei. 

And she gave away the secrets of her past,
And said I've lost control again.