17 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:

Dicevo qualche tempo fa che Jaime non è un indifferente, non lo è mai stato e mai lo sarà; Jaime è piuttosto un iconoclasta, uno spregiudicato ed irriverente distruttore di ogni ipocrisia. 

 

Difatti è l'unico che sbatte in faccia a Ned il suo onore e lo equivale a una estrema rigidità morale, tale da renderlo cieco di fronte alla realtà. (Ed è lo stesso Ned che ha ucciso ben poco onorevolmente Dayne e ha mentito al proprio re e amico per anni).

Come sbatte l'onore in faccia a Brienne nella vasca di Harrenhal, facendole capire che di fronte a una scelta etica l'onore vale ben poco.

Aspettavo i due leoni per poterli postare assieme. Trovo che Cersei e Jaime sono fin troppo legati tra loro per separarli. 

Quindi per la bella Cersei una canzone vista da Jaime.

Per Jaime sempre una canzone di Masini, una delle più famose e paradossalmente dolci. Ma l'amore di Jaime è decisamente puro, se così lo possiamo chiamare. 

9 minutes fa, Oathkeeper dice:

Difatti è l'unico che sbatte in faccia a Ned il suo onore e lo equivale a una estrema rigidità morale, tale da renderlo cieco di fronte alla realtà. (Ed è lo stesso Ned che ha ucciso ben poco onorevolmente Dayne e ha mentito al proprio re e amico per anni).

Come sbatte l'onore in faccia a Brienne nella vasca di Harrenhal, facendole capire che di fronte a una scelta etica l'onore vale ben poco.

Difatti, Jaime come detto da @Iceandfire è uno dei personaggi che incarna maggiori contraddizioni dentro di se ma che è capace in maniera stupefacente di preservare sempre una sua coerenza di fondo. Che poi egli scelga, colpevolmente o meno a seconda della lettura che si vuole dare alla cosa, di non spiegare a nessuno alcuni degli avvenimenti che gli costano l’etichetta di cui tanto soffre, è un altro paio di maniche, ed anche questo fa parte della sua caratterizzazione di leone orgoglioso che mai si ribasserebbe a fornire spiegazioni, spiegazioni che tra l’altro non gli vengono nemmeno mai richieste. 
Il mio personale pensiero è che il rapporto tra lui e Ned sia stato irrimediabilmente compromesso non tanto dall’uccisione di Aerys, del quale comunque lo accusa, ma dalla mancata reazione a quanto accaduto a suo padre e a suo fratello; Ned non ha mai dimenticato, eppure come dicevo la pace con i Lannister ha imposto di glissare su determinate ferite che, però, con ogni evidenza ancora sanguinano. 

GIORNO 11. JAIME LANNISTER.

A Jaime dedico Human di Rag'n'Bone Man. 

But I'm only human after all

I'm only human after all

Don't put your blame on me

Al rapporto malato tra Jaime e Cersei dedico invece Crudelia di Marracash.

Il testo è pesante anche per una come Cersei Lannister, ma esprime bene i sentimenti di Jaime alla fine di AFFC:

Tutte le volte che ti ho detto: "Basta" perché superavamo i limiti

Tutti i tuoi drammi, gli inganni, gli scontri e dopo gesti folli

Ti giuro che è l'ultima volta, sensi di colpa, se ti voltavo le spalle mi gridavi:

"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo e non ho ancora finito con te"

[...]

Che poi non so perdonare me

Perché ero un complice in fondo

Ti ho dato l'anima e invece te

Mi hai dato solo il tuo corpo

Tutto l'amore che ho, tutte le forze che ho, me

Tutto l'orgoglio che ho, sarei impazzito sennò

Ci ho pianto troppo, però tutte le lacrime che ho

Ti ho dato tutto, te no, eri Crudelia De Mon

Tutte le volte che ti ho detto: "Basta" perché superavamo i limiti

Tutti i tuoi drammi, gli inganni, gli scontri e dopo gesti folli

Ti giuro che è l'ultima volta, sensi di colpa, mi pugnalavi alle spalle, mi gridavi:

"Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, non mi è importato mai niente di te"

%d/%m/%Y %i:%s, porcelain.ivory.steel dice:

Finanche gli uomini che non avrebbero dovuto dimenticare, gli Stark, ma che hanno dimenticato - perché la damnatio memoriae è uno dei prezzi che impone la pace - la bestialità con cui Aerys Targaryen II ha condannato a morte lord Rickard ed il suo primogenito Brandon..

Io non credo che abbiano dimenticato, ciò non toglie che hanno ritenuto disdicevole anche il gesto di Jaime, perché da un punto di vista pragmaticamente coerente di fatto ha commesso spergiuro, aldilà delle molte persone che può aver salvato (poi in realtà Ned non era presente e Jaime sceglie di chiudersi in un silenzio di sfida che danneggia solo lui, perciò non è neanche messo nella condizione di valutare).

Personalmente ritengo poi che la degradazione dell’erede Lannister faccia un po’ il paio con il malcontento verso Tywin, che pure non è si sia comportato benissimo.

Comunque I love the way you lie era anche la mia seconda scelta!  

58 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:

Difatti, Jaime come detto da @Iceandfire è uno dei personaggi che incarna maggiori contraddizioni dentro di se ma che è capace in maniera stupefacente di preservare sempre una sua coerenza di fondo.

Infatti e poi la cosa più intrigante è che non rinnega le sue azioni negative se fatte per sostenere la famiglia.Tutti e tre i figli di Tywin ne hanno assorbito il pragmatismo e nessuno di loro rinnega mai la famiglia, è un dato di fatto.

Inoltre come già ho detto in Concetto di onore a Westeros sia lui che lo stesso Mastino sono disgustati dall'ipocrisia  che il concetto di onore implica a Westeros.Nel senso che se si supportava un potente in quello che di disonorevole perpetrava si restava cavalieri onorati e rispettati.Mentre se si colpiva un potente che minacciava di compiere una strage allora si era un traditore della peggiore risma.A conti fatti solo Jon si salva da questa aberrazione ma solo perché rinuncia  ad avere una sua vita per diventare un GdN ( credendo di acquisire onore con questa sua decisione).

Paradossalmente Jon e Jaime  , posti fronte ad una precisa realtà non equivocabile ,ammazzano rispettivamente la loro regina e il loro re anche se Jon manterrà il rispetto della sua gente perché era evidente a tutti il delirio paranoico di  Daenerys .

Mi chiedo se per caso Jaime si reincarnesse quali scelte farebbe .Secondo mai e poi  mai sceglierebbe una Daenerys con ali nere per quanto magari ella ,eventualmente  lo tentasse .Troppo diverso da lei, troppo "onorevole" nel profondo del suo cuore,troppo legato alla sorella  che almeno mostrava chiaramente chi era ,non si atteggiava a salvatrice dei deboli e dei reietti mentre invece voleva regnare con pugno di ferro o meglio con il fuoco di Drogon .Jaime non la avrebbe sopportato e l'avrebbe  scansata come la morte , eliminadola alla radice 

Insieme a te sto bene- Lucio Battisti

Di fatto credo che date le sue esperienze sarebbe sempre stato titubante di fronte a un Targaryen, specie se figlia di Aerys e la passione per i falò.

Mah Dany ha ingannato Tyrion per un poco , anche perché lui desiderava credere in essa e poi la  amava.Jaime non poteva essere ingannato ,figurarsi da una Targaryen tutta spocchia e poco cervello , era un istintivo ma  a pelle avrebbe capito subito chi aveva di fronte , specie dopo le parole di Daenerys a Jon che era arrivato a chiederle aiuto...

8 minutes fa, Lyra Stark dice:

 

Io non credo che abbiano dimenticato, ciò non toglie che hanno ritenuto disdicevole anche il gesto di Jaime, perché da un punto di vista pragmaticamente coerente di fatto ha commesso spergiuro, aldilà delle molte persone che può aver salvato (poi in realtà Ned non era presente e Jaime sceglie di chiudersi in un silenzio di sfida che danneggia solo lui, perciò non è neanche messo nella condizione di valutare).

Personalmente ritengo poi che la degradazione dell’erede Lannister faccia un po’ il paio con il malcontento verso Tywin, che pure non è si sia comportato benissimo.

 

Comunque I love the way you lie era anche la mia seconda scelta!  

Molto probabile che su Jaime si riversi tutto il malcontento che di norma sarebbe dovuto convergere sulla figura di Tywin, lui sì, vero doppiogiochista da sempre e per sempre, e per mera brama di accumulare potere su potere. 

Non dico abbiano realmente scordato, nel senso etimologico del termine, ossia che quel che è accaduto a lord Rickon e figlio sia caduto loro dal cuore, assolutamente no, ma che la pace abbia imposto loro di tacitarsi su questo argomento, facendolo quasi divenire un tabù. Poi, le letture sul come e sul perché Jaime abbia sempre scelto il silenzio, finanche con Ned che lo ha per primo accusato di regicidio, sono moltissime, e a mio avviso tutte valide.

Bellissima canzone, a me personalmente piace più la versione con Skylar Grey che difatti ho proposto. Belle anche tutte le vostre scelte, in realtà io ho avuto molta difficoltà a limitarmi a soli due brani.. ho dovuto compiere esclusioni eccellenti.. Un'altra mia scelta, per il secondo brano, sarebbe stata Human, propostaci da @Figlia dell' estate.

Concordo con te, @Iceandfire, Jaime al pari di Jon ha una sua moralità eloquente che mai gli avrebbe consentito di piegarsi alle volontà di quella che è divenuta Daenerys, del suo delirio di onnipotenza e di megalomania; basti pensare che ben prima di Jon, macchiatosi in definitiva dell'appellativo di Queenslayer, egli ha ucciso un re che minacciava soltanto di dare fuoco all'intera capitale (a differenza di Dany che Approdo e la sua popolazione l'ha realmente arrostita). Per rispondere alla tua domanda, se Jaime si reincarnasse a mio avviso farebbe lo stesso identico percorso, compierebbe le stesse scelte, macchierebbe ancora il suo onore per difendere chi non può difendersi da solo, esattamente come recita il giuramento dei GdN: per me le due figure, quella di Jon e quella di jaime, seppur apparentemente agli antipodi sono poeticamente legate fin dall'inizio.

Forse perché al contrario di Daenerys, il re Folle ha avvertito prima di quelle che erano le sue intenzioni ^^”

Nel caso specifico era piuttosto il geniale Tyrion che si è fatto imbambolare come un frescone, salvo poi spingere Jon perchè sistemasse i casini combinati da lui e sganciargli l’incombenza, prendendosi poi pure i benefit del caso.

Comunque povero Jon, diciamo che paragonarlo a Jaime non mi pare un gran complimento verso uno che sì ha fatto dell’abnegazione verso gli altri il suo tratto distintivo (tanto da finire sforacchiato per questo) e ha sopportato tanto per il bene altrui. Jaime invece alla fine ha motivazioni tutte orientate al proprio sé (tranne appunto aver seccato Aerys), poco rivolte all’esterno. Io piuttosto l’ho sempre visto simile a Sansa nel suo pensare a sé e alla propria cerchia ristretta.

12 hours fa, JonSnow; dice:

Smette di ruggire, il Leone. Egli è un solo istante, un istante in cui egli ha potere di far fallire il mondo, di consumare ogni cosa, di consumare sé stesso e coloro i quali osino solo lontanamente provare ad amarlo. E' un istante corrosivo, in grado di sovvertire ogni convinzione, ogni equilibrio, ogni senso di quiete.

 

Il Leone disattende e disattenderà sempre, vivendo e morendo nell'estemporaneità di atti significativi e metamorfici, rivelatori di un Bene irriconoscibile ma inevitabilmente esistente e pulsante dentro di lui. C'è solo il lamento della sua coscienza, una coscienza di cui tutti credono sia sprovvisto.

Jaime reagisce a quello che sembra essere proprio perchè di coscienza è provvisto anche se vorrebbe negarlo a se stesso.E' pur sempre un LEONE

2 minutes fa, Lyra Stark dice:

Comunque povero Jon, diciamo che paragonarlo a Jaime non mi pare un gran complimento verso uno che sì ha fatto dell’abnegazione verso gli altri il suo tratto distintivo (tanto da finire sforacchiato per questo) e ha sopportato tanto per il bene altrui. Jaime invece alla fine ha motivazioni tutte orientate al proprio sé (tranne appunto aver seccato Aerys), poco rivolte all’esterno. Io piuttosto l’ho sempre visto simile a Sansa nel suo pensare a sé e alla propria cerchia ristretta.

E' vero però io non me la sento affatto di giudicarlo per questo. E' facile simpatizzare per l'eroe senza macchia nè paura quando la guerra, il freddo, la fame, i bruti e i draghi sono solo parole su carta o al massimo personaggi di una serie tv.

Vorrei vedere quanto di noi, di fronte alle stesse situazioni, avrebbero avuto il coraggio di farsi sforacchiare per degli "stranieri" e quanti invece avrebbero detto "ok dai aprite i freezer e donate il ghiaccio per alzare ancora di più la barriera"?.

Insomma se guardiamo la realtà, al mondo ci sono molti più Jaime che Jon e, anche se non ci piace ammetterlo perché vorremmo essere tutti eroi, quasi tutti noi siamo in verità degli Jaime.

24 minutes fa, Lyra Stark dice:

 

Comunque povero Jon, diciamo che paragonarlo a Jaime non mi pare un gran complimento verso uno che sì ha fatto dell’abnegazione verso gli altri il suo tratto distintivo (tanto da finire sforacchiato per questo) e ha sopportato tanto per il bene altrui. Jaime invece alla fine ha motivazioni tutte orientate al proprio sé (tranne appunto aver seccato Aerys), poco rivolte all’esterno. Io piuttosto l’ho sempre visto simile a Sansa nel suo pensare a sé e alla propria cerchia ristretta.

Jon non è mai povero perchè alla fine autonomamente fa sempre la cosa giusta.E' un prescelto che accetta la sua predestinazione e ne porta tutto il peso con grande dignità.

Jaime era il bellissimo e arrogante erede Lannister cui tutto era consentito basta che i Lannister pagassero i suoi debiti.Ma nel suo animo aspirava ad altro come Brienne gli ha ricordato.

Ed ha un vissuto preciso , anche di imposizioni paterne  , e anche lui era orfano di madre come Jon a conti fatti.

Per lui ,  il suo motto sarebbe stato SOLO NOI ( lui e Cersei, la sua amata ) .Sansa nello specifico non c'entra proprio nulla perchè non è stata mai amata nè ha mai amato davvero

Intendevo dire che per me, pur partendo da situazioni diametralmente opposte, Jaime e Jon finiranno in un certo senso a convergere, che sia per la lotta agli Estranei, o in virtù di un marchio che il primo finisce per togliersi di dosso, o comunque a rendere edotto il mondo sulle motivazioni che furono alla base di ciò che a quel marchio ha dato origine, e che il secondo vessato da diverse istanze, obblighi, morali e pratici, pressioni e necessità finirà per prendere su di sé. 

Non credo sia un caso che la primissima descrizione di Jaime ci viene fornita attraverso gli occhi di Jon, o meglio attraverso i suoi pensieri, un'impressione che può significare tutto quanto niente, è ovvio, e che qualcuno interpreta semplicemente come il vedere in Jaime, nella sua maestosa regalità, niente più che un riflesso della figura autorevole di Tywin, anch'egli percepito come colui che realmente ha regnato sui Sette Regni al posto di Aerys. Ogni chiave di lettura per me è da tenere in conto.

Che poi, a ben pensarci, l'unico a non aver pensato esclusivamente alla propria cerchia ristretta, ma in primis sì, per quel che ne sappiamo è Jon. Tutta sta filantropia negli altri - in nessun altro - non l'ho mai percepita.

Arrivo, come sempre, a festa già conclusa...

4 hours fa, Oathkeeper dice:

Giorno 11 - Jaime Lannister

 

@JonSnow; mi hai fregata, tenevo in serbo questa bellissima canzone per un altro personaggio tormentato 

La tua analisi è come sempre molto bella. Jaime ha mille sfaccettature e ogni volta che pensiamo di averlo compreso, scopriamo un nuovo livello di lettura e di profondità in lui. 

Il suo atteggiamento da superbo spaccone non è il riflesso di un cementificato narcisismo come avviene per Cersei, ma è un'armatura tanto appariscente quanto quella dorata che indossa in qualità di guardia reale. [...]

 

Grazie. Comunque lo ritengo un pezzo più adatto al Leone che non alla Piovra, ma riconosco l'assonanza, se non altro è l'unico verso cui c'è aderenza oltre al primo.

Jaime è colui che cela il Bene ed esibisce il Male, e che nel fare ciò è spudoratamente coerente, lineare, distruttivo di quella grazia leziosa con cui gli altri manifestano una patina di impeccabile santità, come fosse la coltre di mille ipocrisie che melliflue si espandono al mondo, pur sinistre e nefande nella loro essenza. E' la fallibilità che ammette d'essere tale, è umanità che quasi nella filigrana della propria anima prorompe nella possibilità di cadere, di frammentarsi, di ricomporsi, di ricongiungersi equamente ad un processo di evoluzione e introspezione. Jaime è l'arroganza di ammettere e riconoscere le proprie ombre con manifesta serenità, e nel compiere ciò si attua il riflesso di una derisione indiretta verso coloro che non perorano lo stesso meccanismo e si illudono si poter avere la prevaricante attrattiva di un'interiorità priva di zone oscure. Il Leone di Lannister è il contrappasso che si cela in ognuno, è il destriero da cavalcare su radure di sterminata autoafflizione. E' il Bene che non ammette a sé stesso di essere tale, e che va represso, ma è profondamente vivo, pulsante.

Per il resto, se c'è una cosa che hanno in comune Jaime Lannister e Jon Snow è la fedeltà alla famiglia.

Jaime Lannister è fedele a Cersei tanto da scegliere di morire con lei, nonostante ella a parti invertite mai lo farebbe e nonostante l'abbia deluso mille volte. Jon Snow è colui che sceglie di porre fine a Daenerys per salvare gli Stark e le sorelle. Sorelle che a parti invertite non avrebbero fatto lo stesso per lui e che non muovono un dito per sottrarlo al suo destino laddove egli invece avrebbe fatto crollare il mondo stesso, mai fedeli quanto lui lo è stato e lo sarà a loro.

Jaime Lannister e Jon Snow hanno dato tutto per Lannister e Stark, tanto da annullarsi, laddove la famiglia mai l'avrebbe fatto per loro né mai l'ha fatto. E difatti mai nulla hanno ricevuto di pari intensità.

Cersei, Arya, Sansa e Bran se la sognano la fedeltà dei due in questione, mai sarebbero in grado.