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The Witcher - la serie TV
L di Lyra Stark
creato il 20 luglio 2019

J
JonSnow;
Confratello
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JonSnow;
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J

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Inviato il 27 dicembre 2019 14:09

Vedo che si corre come treni... Ma del resto è uno dei problemi di Netflix e del rendere disponibile un'intera stagione sin dal primo giorno, rende difficile seguire un ritmo generale e meno scorrevole il discuterne. 

Mi rimetto dunque in pari con la carovana.

 

Recensione 1x04:

 

La vivacità e il brio che gagliardamente s'intrecciano con la razionalità e l'autocontrollo. Il semplistico sunto della dinamica di un rapporto profondo e necessario. L'apparente vacuità del bardo è quasi scandalizzante, ma al tempo stesso induce il burbero strigo a una prospettiva diversa, calorosa e indulgente. Così le personalità in questione s'intrecciano in un reticolo costituito da amicizia e diversità, e lì sussistono e persistono nella vicendevole interazione.

 

E' qui la generosità di Geralt a introdurlo sul cammino del proprio destino, inusuale quanto complesso ospite di un banchetto le cui umane presenze sono ricettacolo di intrigo e ambizione. Così la fiera regina Calanthe è ancor più incuriosita e ammaliata da un carattere non disposto a piegarsi, né modellarsi verso il concetto di compromesso. Il sarcastico strigo non può che rispondere al suadente scambio di fioretto verbale , a suo modo rispettoso di quel medesimo stoicismo che percepisce nella sua nobile ospitante, sino a rendersi partecipe dello stesso in modo del tutto spontaneo; una liceità di dialogo non inficiata dalla banalità, ma costituita nel suo contrario.

 

Il convivio è altresì occasione per saggiare, ancora una volta, una società dalla quale egli si percepisce corpo estraneo, la cui flora umana non stimola in modo alcuno la sua natura, a tratti disgustata e a tratti annoiata dalla ripetitività di frivolezze ed egoismi che si susseguono dinanzi a lui, rendendo dunque il gozzoviglio un'ennesima estensione di vizio e alterigia. Cosicché ciò che dovrebbe avere le forme dello svago muta in noia incontrovertibile, una sensazione che acuisce la vena sarcastica e insolitamente canzonatoria di Geralt, sino a farlo diventare interlocutore tagliente, incisivo e squillante nella sua reattività.

 

Ritorna la tematica del destino e dell'uomo che dovrebbe piegarsi passivamente ad esso, tematica a sua volta messa a dura prova dalla liceità di posizioni meno arbitrarie e più legittime, che figurano invece l'umano come capace e in grado di influenzare il suo stesso percorso. Nella fattispecie lo Strigo è geloso del suo stesso modo di pensare, al punto da svilire qualsivoglia sintomo di predestinazione, sino a smentirlo con l'amarezza di chi trova in esso solo un punto deresponsabilizzante. Ma è nella legge della sorpresa che tutto si compie ed è compiuto, e che una forma di fato non può fare a meno di fare la sua comparsa, scindendo l'evento da qualsivoglia aspetto puramente filosofico: ancora la sua stessa nobiltà d'animo e la sua vicinanza ai diversi lo porta a salvare una vita, e in quello stesso atto di nobiltà si concede poi la riscossione di un premio la cui portata è accolta superficialmente da egli stesso. Ma è qui che tutto comincia realmente, e che Cirilla si lega a Geralt sin dal grembo materno, suggestivo scenario di emblematica firma.

 

Ed è proprio il grembo l'ossessione di Yennefer, una Yennefer che non esita a non provare la minima empatia per un qualcuno che non condivide lo stesso sentimento e che è disposta anzi a sacrificare la propria progenie pur di aver salva la vita. Così ella sceglie di lasciare Kalis a sé stessa, rendendosi giudice estrema e al tempo stesso fautrice di azioni determinanti quanto altisonanti. Il fallimento del compito la strazia e non per il disfacimento dei propri doveri, bensì per il viscerale promemoria che da sempre l'attanaglia. Così dinanzi al corpo della neonata ormai prima di vita si lascia andare ad un monologo che ne mette in risalto la solitudine quanto il pensiero costante, oltre che una visione dell'esistenza del tutto cinica e a tratti inconcludente, ma quanto mai comprensibile nel suo palesarsi in modo  lapalissiano.

 

L'impero meridionale si dà ancora una volta all'inseguimento di Cirilla e coloro che hanno letto i romanzi sanno anche il vero motivo. Ancora l'inclinazione fortemente magica che scorre all'interno delle sue vene ha rilevanza chiave e ciò è approfondito nell'episodio stesso, il quale si conclude in modo profondamente immaginifico, risultanza delle capacità sopite che albergano l'animo e l'interiorità della giovane.

 

 

 

Recensione 1x05:

 

 

Episodio fortemente atteso, che dà alla luce uno degli snodi cruciali della Saga, l'incontro tra Geralt e Yennefer.

 

Nilfgaard e Cahir non esitano ad avvalersi di un doppler, creature in grado di assorbire memorie e atteggiamenti di qualcun altro, nonché di riprodurne l'aspetto fisico, pur di rendere fruttuosa la caccia a Cirilla, la cui presunta appartenenza a un determinato contesto è qui sussurrata ed è ancora una volta comprensibile solo a coloro che hanno avuto modo di perdersi tra le pagine relative ai romanzi della saga ufficiale di Geralt di Rivia. La stessa conclusione dell'episodio, con il compiersi del piano nilfgaardiano, pone nuovamente la ragazzina al centro di immorali ostacoli e giochi di potere, ora resi noti sotto le fattezze di Mousesack.

 

La dipendenza da un ambiente languisce fin troppo la personalità di Yennefer, alienandola e irrigendola al punto da renderla del tutto apatica e disorientarne lo scopo. Motivo per cui ella si astrae e sceglie un cammino differente in cui debba e possa rispondere solamente a sé stessa, un auto tributo ad un carattere indomito nel suo categorizzarsi esclusivamente come individualista.

 

Ed è il confronto con l'antica mentore che emergono contraddizioni e ambivalenze: Yennefer è del tutto consapevole di ciò che compie e di quanto insegue, ed in virtù di ciò spontaneamente irride chiunque non profonda la stessa intraprendenza, sbeffeggiando ogni personalità che si configuri quale passiva o incapace di adoperarsi per l'ottenimento e il raggiungimento di ciò a cui realmente aspira. Yen è un altare che brucia, che soverchia sé stesso nel contrasto tra un atteggiamento cinico e un desiderio profondamente idealista e connaturato. Ella non si è mai arresa e mai si arrenderà, indipendentemente da quanto sia logico presumere o meno l'avvicinamento ad una destinazione onirica. Ella si pone come irraggiungibile quanto lo sono le sue mete,  salda nella propria convinzione e disposta a tutto pur di vedere il mondo ardere e di adempiere allo scopo. Non vi sono gabbie, se non morali.

 

Per l'ennesima volta l'ilare bardo è calamità e catarsi del destino di Geralt, rendendo possibile la reciproca conoscenza tra il suddetto e la strega di Vengerberg. Conoscenza che avviene in un contesto che accentua l'eccentricità di Yennefer, catapultando lo strigo in una dimensione edonistica e scandalizzante, tanto quanto scandalizzante e irriverente è la donna in nero, tagliente nelle sue esternazioni quanto nel come ella scelga di apparire e confermarsi. Eppure sin dal primo approccio quattro occhi si riconoscono in una controversia e una stravaganza che risulta quantomai familiare.

 

Nel bollore di acque rassicuranti si palesa la vicendevole curiosità, l'inconsapevole quanto rapida estensione alla natura dell'altro. Tanto Geralt quanto Yennefer prendono coscienza di ritrovarsi dinanzi una figura di pari livello, inusuale e alternativa, estremamente poderosa e ammaliante nel connubio tra potere intellettuale e fascinazione estetica. L'intimità diviene elemento carpito e omaggiato da dialettiche sarcastiche, propedeutica derivazione di quanto entrambi si sentano disarmati in presenza dell'altro. Irrimediabile è parimenti la componente analitica, contraccolpo e conferma delle istanze precedentemente menzionate. Lo Strigo intuisce con sagacia tanto l'origine quanto la storia dietro l'aspetto e le ambizioni di Yen, nonché la sua inclinazione egoistica e il prodromo di una mente pericolosa quanto elevata. Yennefer compie lo stesso, cogliendo determinate abitudini di Geralt quanto i tormenti e le tendenze autodistruttive e inquiete che ne attanagliano l'animo.

 

Non è la morale a far agire il Lupo Bianco, bensì il coronamento e il conseguimento di un interesse incontrovertibile che egli nutre per la controparte, atto che lo porta a salvarle la vita voltando le spalle a quel medesimo agire dall'impronta squisitamente etica che lo aveva sin lì accompagnato. Nel terzo desiderio egli lega i destini dell'una e dell'altra, esentando la strega da qualsivoglia disquisizione. La necessità di consenso perde la sua importanza, e le labbra di Geralt vengono irritite e curvate solo dal desiderio personale.

 

Tutto dunque si compie, e i fotogrammi che ne conseguono solo la lussuriosa manifestazione di un qualcosa che non necessitava di una spinta magica al fine di palesarsi, ma che era ampiamente presente già prima, in modo del tutto visibile.

 

Emblematiche le parole del Witcher: non vi può essere vera felicità in una gabbia alcuna. L'individuo ha il dovere, verso sé stesso, di far valere sempre e comunque il proprio diritto alla libertà.

 

 

 

 

Note generali a margine:

 

• E' ormai palese quanto la narrazione sia stata resa per larga parte confusionaria e poco comunicativa, venendo gestita in modo rudimentale e poco lungimirante. Chi come me ha letto i romanzi non ha avuto nessun problema, né viene più di tanto influenzato dalla ritmica e dalla dinamica a cui si è scelto di far riferimento. Eppure la gestione sembra voler estendersi più al lettore che non allo spettatore, ritrovandosi quindi in tecniche parossistiche. Si dà come per scontato che chi guardi sia già a conoscenza della storia in sé e di determinati personaggi, dimenticandosi di avere invece il dovere di introdurre ed educare. Questo, più la sovrapposizione di timeline senza chiari avvertimenti, rende il tutto poco fluido a chi si approccia per la prima volta a tale opera.

 

• Per quanto le ambientazioni risultano comunque accettabili, determinati effetti speciali si fanno sempre più scadenti, o comunque caricaturali. Nessuna vera colpa di Showrunners qui, dato che si ritorna al problema del budget a disposizione. Qualora esso incrementerà, non dubito che questa caratteristica migliorerà nel corso delle prossime stagioni. E spero sia così, perché alcune cose hanno parvenza cartoonesca e tolgono credibilità e pathos a determinate scene.

 

• Le parti di Cirilla soffrono di palese debolezza strutturale e ciò è abbastanza grave  se si considera che dato il contesto e la centralità delle vicende del pg in questione nei romanzi. Questa debolezza non è solamente causata dal fatto che il suo percorso appaia qui come vicenda esterna, ma proprio dalla mancanza di approfondimento e concentrazione sulla ragazzina e sulla sua introspezione.

 

• Al netto dei difetti di cui sopra, ho riscontrato performance di buonissimo livello dal Cast. A livello estetico si può parlare della divergenza dalle controparti cartacee, ma per il resto non vi è nessuno fuori contesto a livello puramente attoriale. Cavill ormai totalmente fuso con il suo personaggio.

 

 

Comunque fin qui si può dire che The Witcher sia tutto ciò che i lettori di ASOIAF sognavano per Got: aderenza quasi totale al contesto cartaceo, sequela di piccoli dettagli inclusi. Totale inerzia verso lo spettatore nuovo. Prodotto confezionato appunto per i lettori, in quanto non si prenda la briga di disciplinare chi si approccia per la prima volta al mondo in questione, ma ha solamente cura di accontentare chi ne ha già profonda conoscenza.

 

 

Per il resto la domanda sorge spontanea: come vi sono sembrati i primi scambi tra Geralt e Yennefer? Cavill e la Chalotra hanno la giusta chimica su schermo o siamo di fronte all'effetto Harington-Clarke?


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« I did what I thought was right. » Jon Snow

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 27 dicembre 2019 16:31 Autore

Gli attori in realtà mi sembrano tutti bravi ma la chimica proprio tra Geralt e Yennefer per come è stata resa mi è sembrata del tutto assente, difatti si arriva a un certo punto in modo gratuito e praticamente perché si.

Io non ho neanche capito se lui fosse vittima di un incantesimo dato il suo comportamento del tutto inspiegabile ^^"

Ma riferiró meglio nella recensione. 

Diciamo comunque il peggior episodio finora dopo il 2 per presentazione pigra e totalmente non coinvolgente delle dinamiche. 

E poi quell'orrido giubottino... spero che non lo ripropongano più!

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 27 dicembre 2019 17:23
3 hours fa, JonSnow; dice:

Vedo che si corre come treni... Ma del resto è uno dei problemi di Netflix e del rendere disponibile un'intera stagione sin dal primo giorno, rende difficile seguire un ritmo generale e meno scorrevole il discuterne.

 

Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma non è che Netflix ti obbliga a vedere tutti gli episodi in un giorno o in una settimana. Se uno si autodisciplina, può vederne anche uno alla settimana. In fondo mi pare giusto che se Netflix fa una serie tv la renda disponibile tutta assieme, essendo un servizio di streaming. Poi uno si regola come vuole.

 

3 hours fa, JonSnow; dice:

Per il resto la domanda sorge spontanea: come vi sono sembrati i primi scambi tra Geralt e Yennefer? Cavill e la Chalotra hanno la giusta chimica su schermo o siamo di fronte all'effetto Harington-Clarke?

 

Mi ha lasciato freddo. Non so come avvenga nei libri (a proposito, ho preso il secondo e il terzo e ho ordinato il primo) ma sullo schermo non mi ha impressionato. Ma è proprio questa serie che manca di calore umano tra i personaggi, a parte Ranuncolo.


L
Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 27 dicembre 2019 17:29 Autore

Innanzitutto concordo con quanto notava Jon Snow riguardo alla fruibilità delle serie netflix: la possibilità di avere tutti gli episodi rilasciati in contemporanea ammazza un po' il senso di attesa e anche l'iterazione tra spettatori. 
È  vero che uno può decidere, ma alla fine credo sia molto difficile che quando li hai a portata di mano non te li guardi in un lasso di tempo abbastanza breve rispetto alle uscite settimanali.


Proviamo quindi a buttare giù una recensione per l'episodio 5.
In generale il peggiore finora, senza neanche avere l'attenuante di essere di introduzione come il 2 che comunque aveva degli snodi rilevanti.
E no, la mia impressione non è viziata da ciò che accade alla fine, anzi.
La parte iniziale non era neanche così male, peccato che poi subentrano la noia e le soppraciglia alzate.

Affronto subito la storyline trattata peggio ma in realtà con grandi potenzialità: Ciri. Se un episodio nella misteriosa foresta proibita ci poteva stare, 2 sembrano già troppi. In generale la sua storia pare solo un temporeggiare. Molto angosciante peraltro il sicario che le viene messo alle calcagna, ma anche in questo caso con la dipartita istantanea di Saccoditopo lo spettatore si disaffeziona ancora di più perché viene meno l'ultima possibilità di avere lumi sulla storia di Ciri.
Passiamo al clou dell'episodio che dovrebbe essere il nascere del rapporto tra Geralt e Yennefer. Le dinamiche dell'incontro sono deludenti, quasi ridicole (un'orgia?) così come il proseguimento, ovvero il dialogo noiosissimo ovviamente con i 2 insieme nella vasca da bagno in un tentativo di gioco di seduzione. Sembra essere suggerita da tutte le parti una sensualità che non si percepisce per nulla. E non è che bastano un paio di tette al vento e un Cavill svestito in modo sempre studiatissimo (onore a lui) per riempire il vuoto siderale. 
La storia poi continua con il piano di Yennefer di cui non sono proprio chiare le intenzioni, ma è il comportamento di Geralt il vero mistero. Per una qualche ragione nel giro di 2 minuti scarsi si è preso una sbandata assurda per questa tizia appena conosciuta, pure abbastanza fuori di zucca e dalle intenzioni ambigue, tanto da rischiare la vita per lei e dedicarle il suo desiderio (che poi se era lui il padrone del jinn gli altri 2 desideri che fine hanno fatto?)
Giuro io mi sono chiesta se non fosse per effetto di un filtro d'amore tanto è repentina e inspiegabile la cosa. 
In generale l'effetto è piuttosto assurdo, che forse è l'aggettivo che descrive meglio tutta la serie finora.
Aumentato dalla comica parte in cui Yen passa il tempo a dimenarsi mezza nuda durante l'incantesimo (in generale mi è capitato di notare diverse volte finora che i registi hanno la tendenza a far durare certe scene quel filo di troppo che le rende noiose o ridicole, e anche questo è un caso). Purtroppo un po' troppo caricata tanto da diventare caricaturale quella parte, ma posso usare la stessa riflessione per molte altre scene viste finora, tipo anche certi combattimenti.
L'apoteosi di tutta questa fiera della sensualità (presunta) in crescendo nella puntata è chiaramente l'amplesso tra i 2 che accade, di nuovo, quasi per caso, in modo non inaspettato dato che mancavano solo le frecce luminose per capire dove si voleva andare a parare ma repentino, inspiegabile e pure brutto nella sua messa in scena: si respira zero pathos, una totale freddezza e anche un lieve imbarazzo nel mostrare appena i due che, nonostante quanto piazzato a favore di camera finora, amoreggiano quasi casti e vestiti (specialmente nel caso di Geralt che fra un po' mancava si mettesse pure il cappotto XD) aumentando quindi il senso di comicità involontaria.
Niente a che vedere con le belle scene, per esempio, con Renfri che avevano la loro giusta dose di sensualità e di pathos.
Ecco, non potete dire quindi che il motivo per cui ho trovato la puntata così brutta è stato per quello che succede nel finale ^^". O meglio anche per quello ma solo perché è buttato là a caso e male. E insomma come germi di una relazione mi pare che un lavoro peggiore di questo non si potesse fare. 
Che delusione.
Giuro, come ho scritto a qualcuno, se mi capitasse di incontrare ora Enrico per strada gli farei le mie condoglianze. 
Spero che le prossime 3 puntate siano migliori.

 


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 27 dicembre 2019 18:36
%d/%m/%Y %i:%s, Lyra Stark dice:


È  vero che uno può decidere, ma alla fine credo sia molto difficile che quando li hai a portata di mano non te li guardi in un lasso di tempo abbastanza breve rispetto alle uscite settimanali.

 

Netflix non può essere considerato responsabile di scelte personali. Comunque la chiudo qui perché non mi interessa difendere una compagnia multimiliardaria :D

Vista la 1x06. Di seguito impressioni varie

il film ruota attorno alle ormai due canoniche storyline: quella di Geralt e Yennefer e quella di Ciri. La prima si riconferma il vero motore trainante della serie: le vicende di Geralt sono molto interessanti e concorrono a delinerare il seppur confuso world building della serie. In questo caso la storia è imperniata su una caccia al drago, il che presente non poche similitudini con le opere di Tolkien (e infatti ci sono pure i nani). Lo scetticismo di Geralt è alleviato quando sa della partecipazione di Yennefer, che accompagna un cavaliere a dir poco stereotipato e pure stupido visto che uccide senza motivo una creatura del bosco affamata (suscitando lo sdegno di Geralt).

La vicenda assume tratti misteriosi quando il suddetto cavaliere viene ritrovato morto, e in effetti non viene mai detto ufficialmente chi sia stato, ma si suppone siano stati gli Irriducibili che concorrono ad essere i cattivi di questa puntata.

Riemerge l'amore tormentato tra Geralt e Yennefer con il primo che (permettetemi l'osservazione ironica) si addormenta sempre dopo l'amplesso come il peggiore dei maschi. E si riconferma la volontà di Yennefer di avere figli, anzi di avere una scelta. I percorsi di Geralt e Yennefer in questo senso sono molti simili: entrambi sono stati forzati nel loro percorso, ci hanno sicuramente guadagnato ma hanno anche perso molto.

La vicenda presenta una sorpresa: l'uomo anziano (non ricordo il nome) che aveva convinto Geralt a partecipare alla caccia si svela essere un drago dorato che aveva avuto un uovo da una dragonessa verde, e la protezione di tale progenie porta alla morte degli Irriducibili (meno male). Tuttavia il finale non è completamente positivo: Yennefer si sente legata a Geralt da qualcosa di magico e quindi meno libera, e questo porta ad una interruzione del loro rapporto. Per inciso porta anche alla interruzione del rapporto di amicizia tra Geralt e Ranuncolo, con il primo che rimprovera ingiustamente al secondo di essere il responsabile di tutte le sue sventure. È interessante comunque che Yennefer e Ranuncolo sono i personaggi con cui Geralt ha il rapporto più umano, dove la sua proverbiale freddezza viene meno.

Riguardo la storyline di Ciri, quest'ultima scopre l'inganno del doppler (personaggio molto horror, a dire il vero) e con l'aiuto dell'elfo riesce a fuggire. Il doppler inoltre sfugge anche ai nilfgaardiani dopo una convulsa scena d'azione che porta ad un dialogo tra Frigilla e il tizio nilfgaardiano di cui non ricordo il nome, confuso come è confusa tutta questa storyline. Scommetto che la serie finirà con l'incontro tra Geralt e Ciri.

 

L'episodio nel complesso non mi è dispiaciuto, piano piano i nodi si stanno sciogliendo, e apprezzo tutte le scene in cui emerge lo scetticismo di Geralt verso il genere umano. La difesa del diverso, del meno noto e delle minoranze è molto chiara, un traino portante della serie.

 

@Lyra Stark SPOILER 1X05

Riguardo i desideri da esprimere, non ricordo quale fosse il primo ma il secondo espresso da Geralt (casualmente) era che il tizio che lo torturava esplodesse, e infatti gli esplode la testa. Se ti riguardi l'episodio (se ne hai voglia) credo troverai anche quale fosse il primo desiderio, non credo ci siano incongruenze di trama.

Riguardo l'orgia, mi chiedo se fosse una citazione al capolavoro di Kubrick Eyes Wide Shut.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 27 dicembre 2019 18:57 Autore

Sicuramente, in parte mi ha fatto pensare a quello, in parte a 50 sfumature, in parte a GoT :ehmmm:

Comunque credo sia ripreso dai libri e non inventato apposta.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 27 dicembre 2019 19:51
19 hours fa, JonSnow; dice:

Per il resto la domanda sorge spontanea: come vi sono sembrati i primi scambi tra Geralt e Yennefer? Cavill e la Chalotra hanno la giusta chimica su schermo o siamo di fronte all'effetto Harington-Clarke?

Per me c'è chimica tra i due  eccome ,si sono riconosciuti da subito,simili e arroganti,di carattere impossibile ma attratti molto l'uno dall'altro , estremamente umani in questo entrambi ,che certamente umani non erano in toto ma che non rifiutavano  quella parte di umanità piccola o grande che residuava in loro (Più in Geralt Che è colpito da subito da lei e dal suo profumo di lillà e uva spina anche se lei non scherza  ) insomma tra i due c'era molta tensione erotica che ovvamente non esisteva tra Kit e Emilia troppo amici e anche collocati in un altro contesto: per Jon l'amore è la tomba del dovere,alias il tutto è vissuto con dolore quasi e non con gioia,mentre G e Y si danno l'uno all'altra e viceversa con grande partecipazione e diciamo impegno.

 

Ovviamente ho visto la 1x5 ed è la puntata che più mi è piaciuta ,storia di Ciri a parte

 

che però credo che stia decollando dato l'inganno di chi ha preso il posto di sacco di topo : egli   la sta portando in bocca ai suoi nemici : anche il suo percorso comincia ad avere una data intensità e ad interessare .

Ovviamente tutta la puntata verte nell'incontro fatale tra Geralt e Yennefer sapientemente preparato mentre per giunta si è in ansia per il piccolo mascalzone Ranuncolo e questo la dice lunga su quanto stiamo apprezzando il suo personaggio,( meno le sue canzoni che se però fossero in inglese con i più che non ne capiscono le parole forse sarebbero più apprezzate...) 

Colpisce come detto quanto i due siano simili,disincantati fortemente ironici,consci del loro potere .Tra i due è Yennefer che più cerca di usare Geralt  convinta di posserede armi magiche notevoli per circuire lo strigo,ma anche lei resta incantata dal fascino di Geralt che è uomo ben lontano dai cafoni prepotenti con cui si è confrontata nei suoi 100 anni di vita .

Nondimeno, a differenza di lui che in un certo senso subisce il suo potere e lo usa sempre in modo corretto e giusto anche se pagato per farlo,lei davvero ambisce ad avere tutto il potere possibile rischiando di morire.Ma anche qui Geralt trova la solzione più scaltra e conveniente insomma bella coppia certo ma con Geralt che da equilibrio

 

19 hours fa, JonSnow; dice:

Al netto dei difetti di cui sopra, ho riscontrato performance di buonissimo livello dal Cast. A livello estetico si può parlare della divergenza dalle controparti cartacee, ma per il resto non vi è nessuno fuori contesto a livello puramente attoriale. Cavill ormai totalmente fuso con il suo personaggio.

 

Concordo cast all'altezza con Cavill che è Geralt

19 hours fa, JonSnow; dice:

Comunque fin qui si può dire che The Witcher sia tutto ciò che i lettori di ASOIAF sognavano per Got: aderenza quasi totale al contesto cartaceo, sequela di piccoli dettagli inclusi. Totale inerzia verso lo spettatore nuovo.

Ho letto in rete che la serie è molto fedele ai libri,non li ho letti,ma stranamente sono riuscita a seguire tutto , sbalzi temporali compresi,Westwordl 1 ha fatto scuola,  questa serie non ha la supponenza e l'arroganza di Watchmen ed è piacevole da vedere perchè si fa seguire.

Io do credito al progetto che mi ha intrattenuto e che sono curiosa di seguire.Sono certa che la stagione 2 avrà meno pecche.

Per me al momento The  Witcher racconta una storia che straborda di temi e riflessioni importanti: xenofobia e razzismo, solitudine e appartenenza, prepotenza e altruismo solidarietà e odio, amore e famiglia. Valori incarnati dalle gesta e dalle ambiguità dei tre protagonisti non paccottiglia per fare audience

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 27 dicembre 2019 19:53
3 hours fa, Lyra Stark dice:

E poi quell'orrido giubottino... spero che non lo ripropongano più!

Cioè tu guardi Cavill e noti l'orrido giubbino e non il resto? :mellow:


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Inviato il 27 dicembre 2019 23:59 Autore

Ebbene era talmente osceno che rovinava persino l'indossatore e questo la dice lunga:ehmmm:

Poi tra l'altro totalmente fuori contesto, un vero pugno in un'occhio, tanto che si mi ha distratto.

Voglio dire con la sua solita camicia Geralt/Cavillo è un milione di volte più figo. E così pure con l'outfit solito.

:ninja:

Questo per dire che pur nella mia perdizione per il soggetto in questione  mantengo un minimo di razionalità (o di rottura di balle direbbe qualcuno :blink:).


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

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Inviato il 28 dicembre 2019 8:37

Beh si in pantalone e camicia nera è un gran bel vedere è evidente e per questo siccome è la somma che fa il totale io ci passo su tutto compreso il Giubbino ferale cui davvero non ho fatto caso .

Comunque nella 6x1 non lo indossa ;) 

 


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Inviato il 28 dicembre 2019 9:52 Autore

Per fortuna! Gli stava proprio male!

14 hours fa, Iceandfire dice:

Geralt Che è colpito da subito da lei e dal suo profumo di lillà e uva spina

Ma non era una pozione che lei usa per addormentarlo?

Che poi tra l'altro lui è immune alla magia ma non a questo e non a tutta la magia a quanto pare.


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Inviato il 28 dicembre 2019 10:08

No è il profumo che lei emana e che attrae tantissimo Geralt

Spoiler 1 x6

Nella 1x6 Geralt le dice di essere del tutto preso da quel profumo e di sentirsi  drammaticamente solo quando il profumo di lei non c'è più, dicendole che per lui lei è importante come nessuno ( Yen voleva un figlio per essere "importante " per qualcuno   e lui questo aggettivo usa per lei che ne è colpita: capisci che c'è amore vero tra i due , complesso come è tra due forti personalità, ma vero)

Quando Yenn sa da una sorta di mago che il loro amore è frutto del terzo desiderio di Geralt  lo lascia su due piedi perchè si sente usata come una persona a cui l'amore viene imposto e che non ha fatto una scelta.E qui il personaggio di Yen mostra tutta la sua complessità,il suo essere una cosa per scelta ma il suo voler essere anche altro, il suo volere tutto dalla sua vita,sente di averne diritto ).

 

NB Yen sapendo che Geralt ha una figlia della sorpresa intuisce che essa potrebbe anche essere sua figlia e spinge Geralt a riconoscere in un certo  senso questa sua figlia acquisita( per inciso anche lui soffre del fatto di non potere avere figli ma capisce che visto il lavoro che fa non era possibile e questo ovvio vale pure per Yenn a cui cerca di far capire che una maga non può accudire un figlio tra un incantesimo ed un altro.Credo che i due si riconcilieranno proprio in nome della adozione di fatto di Ciri che Geralt presumibilmente cercherà per rabbonire lei essenzialmente)

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 28 dicembre 2019 10:21 Autore

Mmm... insomma come sempre dinamiche chiarissime ^^", e per quanto riguarda l'innamoramento improvviso sempre maggiore perplessità. 

 


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Inviato il 28 dicembre 2019 10:33

Perchè?Esiste il colpo di fulmine e loro sono stati fulminati pur essendo giù fulminati in proprio ;)


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Inviato il 28 dicembre 2019 10:55 Autore

Sarà che io non ci credo ^^" ma soprattutto stona in uno che è così avanti nel capire il prossimo e disincantato nei confronti della vita. 

In generale tutta la dinamica lascia davvero il tempo che trova (almeno per ció che si è visto) e fa apparire Geralt come un povero rincitrullito morto di f...a, perdonate il francesismo ma descrive bene :unsure:


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